Oggetto del Consiglio n. 79 del 12 febbraio 1981 - Resoconto
OGGETTO N. 79/81 - DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE: "FINANZIAMENTO DI SPESE NEI DIVERSI SETTORI REGIONALI DI INTERVENTO CON MODIFICHE ALLE AUTORIZZAZIONI DI SPESA DI LEGGI REGIONALI IN VIGORE, IN COINCIDENZA CON L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 1981 E DEL BILANCIO PLURIENNALE 1981-1983".
Presidente - Colleghi Consiglieri, è terminata la discussione generale abbinata sugli oggetti 12 e 13. La Presidenza, perché domani mattina si possa iniziare l'esame del disegno di legge n. 256 che, senza voler fare graduatorie, si ritiene più importante, propone al Consiglio di passare questa sera all'esame e alla votazione dell'articolato del disegno di legge n. 255. Allora, con l'accordo del Consiglio, passiamo all'esame dell'articolato. La domanda che faccio è questa: i Consiglieri ritengono di dover svolgere la dichiarazione di voto prima delle votazioni palesi o alla fine delle votazioni palesi e prima della votazione segreta?
Ha chiesto di parlare il Consigliere Nebbia. Ne ha facoltà.
Nebbia (PSI) - Prima delle votazioni palesi.
Presidente - Dice il regolamento, che vi è facoltà di esprimere la propria posizione, in linea di massima, prima della votazione segreta, ma è ovvio che il consigliere che vota in un determinato modo durante gli articoli possa avere anche il desiderio di manifestare e motivare la sua posizione prima delle votazioni palesi, pertanto, il Consiglio è d'accordo. I Consiglieri che lo ritengono, possono avere subito la parola per dichiarazione di voto.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Nebbia per dichiarazione di voto sul disegno di legge n. 255. Ne ha facoltà.
Nebbia (PSI) - Abbiamo ascoltato attentamente tutte le considerazioni che sono state svolte e le risposte dell'Assessore e del Presidente. Come in parte, ed il fatto è stato già richiamato dall'Assessore, il tipo di discussione si è modificato passando da una prima fase più tecnica ad una seconda, direi, chiaramente politica. In queste dichiarazioni di voto svolgerò alcune considerazioni di carattere politico che, in un primo tempo, invece, non avevo svolto.
Riteniamo che il bilancio sia stato chiaro, leggibile, reale e che, effettivamente, non abbia prestato il fianco a dei sotterfugi e questo, diciamo, è dimostrato anche dalla possibilità che i Consiglieri hanno avuto di capirne abbastanza completamente il contenuto.
In questo senso, quindi, credo che sia opportuno dare un riconoscimento positivo alla Giunta e agli organismi tecnici amministrativi che l'hanno elaborato. D'altra parte, lo ha anche ricordato il Presidente, sono state, pure nella limitatezza, effettuate alcune scelte che possono essere discutibili e che, comunque, non hanno coinvolto le opposizioni. La Giunta, la maggioranza, si assume le sue responsabilità, sta all'opposizione criticarla.
È ovvio e direi naturale, che, in quanto forza di minoranza, non possiamo in questa sede concordare con il progetto di bilancio che è stato presentato. D'altra parte, riteniamo che questa sia la parte finale di una fase che dovrebbe chiudersi e l'inizio, con il bilancio vero che speriamo, salvo infortuni di percorso, sarà presentato fra quattro, cinque mesi, di una nuova fase che dovrebbe essere più produttiva e che speriamo sia sulla linea che aveva accennato il Presidente poco tempo fa, di un nuovo modo di affrontare i problemi, un nuovo modo di fare politica.
Noi riteniamo che il nostro voto contrario si limiti alla valutazione della fase che si sta chiudendo, una fase che riteniamo essere stata abbastanza limitata, e con respiro limitato, proprio a fronte delle difficoltà che ci sono state. La nostra attenzione è soprattutto rivolta alla fase che speriamo si apra.
Noi diciamo che c'è necessità di nuove iniziative, di nuovi impulsi, di nuovo spirito nell'azione dell'amministrazione regionale. Abbiamo degli obiettivi sui quali non siamo, certamente, alieni dal trovare concordanze e aggregazioni con altre forze politiche che operino in sintonia con noi. I nostri obiettivi sono di carattere sociale. Noi tendiamo alla formazione, in Valle d'Aosta, di una società omogenea, nuova, che partendo dai valori della realtà locale, dell'etnia locale, riesca a superarli in una prospettiva più ampia, che tenga conto della realtà europea e delle necessità sempre più urgenti della pace e della tranquillità del vivere civile.
Noi tendiamo a trovare nuovi stimoli per i giovani, per un rilancio spirituale e culturale delle nuove forze che in parte, in questi ultimi anni, hanno trovato sfoghi e sbocchi che debbono essere ricondotti nell'alveo della nostra società. Dobbiamo fare in modo che le tensioni, anche se giuste, che hanno portato alla situazione del terrorismo, siano regolamentate secondo la miglior cultura democratica.
Noi intendiamo riportare alla vita attiva quel sempre maggiore numero di anziani che il prolungamento della vita media porta, oggi, a gravare sulla società, per cui si ha una sempre maggiore diminuzione della parte produttiva con conseguente maggiore peso di quella improduttiva.
Noi tendiamo all'autogestione dell'economia, della cultura, dell'impresa, al rafforzamento dei movimenti cooperativi e a una riqualificazione del dibattito politico anche attorno a questi temi, che non si riduca a meri contrasti personali e deteriori, a una riqualificazione tecnologico-culturale cui altri hanno accennato in precedenza. Su tutti questi argomenti e problemi teniamo un approccio laico, nel senso che dovrebbe essere informato al miglior pragmatismo e all'abbandono dei miti e dell'illusione, perché dobbiamo tendere a trovare quello che unisce la Regione Valle d'Aosta e non rafforzare, invece, quello che divide.
Su questi argomenti, in questa prospettiva, noi riteniamo che in questo Consiglio si possano trovare delle aggregazioni, per cui, ripeto, il nostro voto negativo rispetto al bilancio è espresso su una fase superata. Speriamo che le fasi future siano migliori e più adeguate alle necessità della nostra società.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere De Grandis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
De Grandis (PRI) - Qual è stata la valutazione che noi abbiamo fatto come repubblicani di questo bilancio?
Credo stamattina di avere espresso senza reticenze quelli che erano, secondo noi, i punti positivi e quelli che, invece, avevamo considerato punti negativi o non sufficientemente chiari. Ma la valutazione globale, politica dei documenti che ci sono stati sottoposti, ha, secondo me, un significato più importante, squisitamente politico, che non può essere quello del gioco delle parti. E questo lo dico in coerenza con quello che è stato l'atteggiamento del Partito Repubblicano in questo Consiglio dall'inizio di quest'ultima legislatura. Si è fatta sovente dell'ironia sul fatto che io non mi trovavo né in maggioranza né all'opposizione, qualcuno ci ha ricamato sopra e qualche volta mi sono sentito dire: "Ma che cosa vuoi? Tu non sei della maggioranza, tu non sei dell'opposizione", però io ritengo che, non essendo partecipe dell'esecutivo, la possibilità di concorrere alla formazione delle linee e della gestione della cosa pubblica sia ovviamente limitata. Questo, però, non significa che, per aderire alla maggioranza, io voglia avere il posto di Assessore, significa che ho la necessità, e credo il dovere, di conservare un'autonomia di giudizio, proprio perché non posso, in maniera piena, partecipare alla formazione della volontà dell'esecutivo. Questo, tuttavia, non mi ha impedito di ottenere alcuni risultati e ne do atto all'esecutivo: non voglio fare il lungo elenco delle cose che ho chiesto e che sono state realizzate, ne cito solo alcune: dalla ristrutturazione dell'ufficio di Roma alla realizzazione del centro di elaborazione dati che era stato proposto dalla Giunta e che è stato modificato nella realizzazione secondo una proposta da me presentata, all'approvazione della legge sulle fonti energetiche alternative, all'approvazione della legge di ieri sull'anagrafe patrimoniale dei Consiglieri Regionali. Queste sono tutte dimostrazioni che, pure non essendomi collocato chiaramente nella maggioranza, ho ottenuto, come Consigliere Regionale, ascolto, e sono stato esaudito in certe proposte. Di questo io ne do atto con piacere alla Giunta e credo che sia un fatto positivo, perché, probabilmente, altri Consiglieri che hanno sostenuto battaglie ben più consistenti, ben più ardite con molta più foga, non hanno ottenuto risultati di questo tipo.
Oggi il Presidente ha detto: "Facciamo la conta"; io non esco ancora da questa posizione di appoggio esterno critico, e non esco fino a quando la maggioranza non riuscirà a fare un passo che io ritengo determinante per una mia scelta definitiva. Per facilitare questo passo io mi impegno, nel giro di tre o quattro mesi, a presentare una proposta di carattere globale alla Giunta per realizzare una serie di progetti di intervento e di spesa che non saranno, certamente, né faraonici, né libri dei sogni, ma proposte agibili, percorribili, capaci di costituire una base su cui poter lavorare con maggiore efficacia, sempre che, ovviamente, arrivi il riparto fiscale perchè, con pochi soldi è difficile amministrare.
Come voterò su questo bilancio? Io mi pongo l'interrogativo. Serve un voto a favore o serve un voto contrario? Credo che il voto contrario, in questo caso, non serva assolutamente a niente e sia più utile un voto a favore non solo per le valutazioni positive di alcune cose che io ho fatto stamani, ma anche come incentivo alla Giunta a camminare su certe direttrici su cui sembra ancora piuttosto timida: pur avendone l'intenzione, ha il passo ancora un po' titubante, e vorrei che diventasse più celere, non dico bersaglieresco, lento, se vogliamo, da alpini, ma sicuro.
Quindi, io mantengo in questo Consiglio, la mia posizione di appoggio esterno critico a questa maggioranza e voto a favore di questo progetto di bilancio.
Presidente - Vorrei precisare: molti colleghi usano la parola bilancio, ma questa è solo la legge di finanziamento di spesa dei diversi settori regionali, il bilancio sarà discusso domani mattina articolo per articolo.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Pedrini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
Pedrini (PLI) - Signor Presidente, Signori Consiglieri, qualcuno giorni fa mi diceva: "Ma non ti sentiamo più parlare, tu che eri solito "battagliare" parecchio e fare anche molto "casino", e io ho risposto in una maniera che preferisco non ripetere perché, evidentemente, talvolta penso che su questo possiamo essere tutti d'accordo. Dico solo che talvolta l'ambiente di questo Consiglio non rispecchia quelle che dovrebbero essere le intelligenze e le essenze che ivi sono contenute e che dovrebbero dare, secondo il mio parere un risultato maggiore. E in questo, mi sia concesso, senza ironia, ma con estrema serietà, anche se egli lo definisce buffonesco, di dare atto al Consigliere Viberti, di cui io, evidentemente, sono un oppositore, che se non in tutte, ma in molte parti delle sue affermazioni non ha del tutto torto e se non altro ha il coraggio di parlar chiaro e questo a me è sempre piaciuto.
Evidentemente, egli espone delle tesi, che egli definisce del suo pensiero e del suo partito, ed è giusto che sia così; io non le condivido però le apprezzo, perché penso che egli faccia un ottimo lavoro come Consigliere Regionale in favore del suo partito e che possa avere ragione su alcuni punti ben precisi e chiari.
Vorrei dire che non ho parlato prima sul bilancio, cosa che, invece, tutti gli altri gruppi o capigruppo o appartenenti ai gruppi hanno fatto, perché non sono del tutto d'accordo sul bilancio stesso, ma in maniera esattamente opposta a tutti gli altri. Abbiamo un buco, per me quel buco è troppo poco; io non avrei fatto dei tagli, quindi capovolgo completamente il discorso. Non sono qua a spiegare il mistero dell'uovo di Colombo, a predicare consigli a questa Giunta, ma soltanto a dire che, secondo il modesto parere del mio partito e della sua Commissione finanziaria, vista la specifica situazione del momento, sarebbe stato più opportuno proprio in vista del fatto che nel 1980 zero ha dato il risultato zero, presentarci a chi di dovere con delle credenziali che valessero, per ipotesi, 100 miliardi e non 39 o 40. Il nostro pensiero è esattamente questo: noi ci saremmo presentati al Governo italiano dicendo: nell'80, mentre oggi si dovrà transare, non abbiamo avuto una lira, riteniamo, in questo momento, avendo un bilancio che supera i 100 miliardi di deficit, che voi cerchiate di coprire questo buco, cominciando, poi, dall'81 a fare il vostro dovere.
Questo è l'unico appunto che facciamo e che può essere interpretato in vari modi, ma che se viene analizzato, specie dal punto di vista della politica, penso che, alla fine, quasi tutti potrebbero darci ragione.
Questa sera sono stato stupito anche nel sentire prima l'Assessore Ramera, esponente della Democrazia Cristiana, che ha fatto una chiara apertura ai partiti laici, cosa che nei precedenti bilanci - non era Assessore alle Finanze - non era mai accaduta.
L'amico Borbey, preso dalla foga della sua esposizione, non ha incluso nei partiti laici il Partito Liberale, ma noi siamo talmente piccoli che anche se talvolta ci dimenticano non ci offendiamo.
A questa apertura fata dall'Assessore Ramera è seguita quella del Presidente della Giunta che mi pare mai come questa sera, si sia aperto citando il Partito Repubblicano e il Partito Liberale, e dicendo che la maggioranza era aperta a queste forze.
Penso che il Presidente della Giunta parli a nome dell'Union Valdôtaine, così come Ramera o qualche altro parlino a nome della democrazia Cristiana, non penso che parlino a nome strettamente personale sennò queste avances non avrebbero un valore. Desidererei soltanto che l'Union Valdôtaine, la Democrazia Cristiana e i Democratici Popolari non si dimentichino di questa loro generosa offerta e, passato il bilancio, si ritorni allo status quo primitivo che è, nei confronti dei laici, di inerzia politica, perché io non mi accontento del fatto che si sia trovata una legge - vedi agroturismo e cose del genere - ma evidentemente desidero che questa Giunta faccia qualcosa di più, magari una cosa sola, ma che rimanga a testimonianza del lavoro che questa Giunta ha fatto prima della fine del 1983 nell'interesse dei valdostani a cui ci si possa rivolgere dicendo: quello è stato fatto, sarà una cosa sola, ma l'abbiamo fatta, questi sono i nostri principi che saranno modesti, ma comunque lasciano un'impronta chiara, indelebile come il marchio del ferro caldo rovente sui cavalli di Reagan.
Pensavo proprio al risanamento, ma non entro nel merito perché io già ebbi polemiche atroci con Maquignaz, a suo tempo, e quindi penso che sia meglio fermarsi qui.
Per tutti questi motivi e per la chiarezza del linguaggio di questa sera, io penso che il Partito Liberale così come sono stato autorizzato dal mio esecutivo, voterà senz'altro a favore di questa legge e del bilancio.
Devo, però, prima di chiudere, fare un'affermazione che già ebbi a fare lo scorso anno: se facciamo parte di questa maggioranza noi ci impegniamo a dare il nostro massimo per collaborare nel senso più largo della parola a proseguire su un cammino di progresso della nostra Regione. Nello stesso tempo, diciamo che non riteniamo, facendo parte di questa maggioranza, di votare ogni cosa a scatola chiusa, solo perché la maggioranza lo impone, discuteremo fino allo spasimo tutto quello che c'è da discutere, ci opporremo con tutte le nostre modeste forze se vedremo che qualcosa non va secondo quelli che sono, non i desideri di un partito, ma i desideri di una popolazione. Faremo tutto quello che sta nelle nostre possibilità per difendere quelli che sono gli interessi dei nostri cittadini. È evidente che, se questo non potesse essere realizzato, così come oggi dichiariamo il nostro appoggio e il nostro voto favorevole, abbiamo la tranquillità d'animo e la sicurezza mentale di alzarci, lasciare quella sedia di maggioranza per riaprire la porta di un'opposizione che, comunque, sarebbe seria e costruttiva e nel solo ed unico interesse dello sviluppo della nostra Valle.
Presidente - Colleghi Consiglieri passiamo all'esame dell'articolato. Dò lettura all'art. 1.
Art. 1
L'autorizzaziione di spesa di cui all'art. 4 della legge regionale 29 gennaio 1980, n. 5 per gli interventi previsti dalla legge regionale 22 giugno 1964, n. 8 e successive modificazioni e integrazioni, è aumentata per l'esercizio finanziario 1981 di L. 500.000.000 da destinare:
a) quanto a L. 200.000.000 al finanziamento di opere stradali di interesse regionale eseguite a carico della regione (cap. 26000)
b) quanto a L. 300.000.000 al finanziamento di spese per costruzione di opere stradali e altre opere a mezzo di cantieri di lavoro (cap. 26400)
Presidente - Metto in votazione l'art. 1.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 2.
Art. 2
È autorizzata per il triennio 1981/83 la spesa di L. 1.500.000.000 di cui L. 500.000.000 a carico dell'esercizio finanziario 1981, per l'esecuzione di opere di sistemazione idraulico-forestale e di difesa da valanghe. (cap. 28250)
Presidente - Metto in votazione l'art. 2.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 3.
Art. 3
Le quote annue da iscrivere in relazione all'autorizzazione di spesa recata dalla legge regionale 7 agosto 1980, n. 35 nell'importo complessivo di Lire 5.300.000.000 per il biennio 1981/82 destinate alla realizzazione del programma relativo alla difesa idrogeologica del suolo, sono rideterminate nei seguenti importi:
- per l'esercizio finanziario 1981
L. 3.600.000.000 (cap. 28510 - 28520 -28530)
- per l'esercizio finanziario 1982
L. 1.700.000.000 (cap. 28510 - 28530)
Presidente - Metto in votazione l'art. 3.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 4
Art. 4
La quota di L. 540.000.000 dell'autorizzazione di spesa di complessive L. 2.240.000.000 per il biennio 1981/82 recata dall'art. 9 della legge regionale 29 gennaio 1980, n. 5 è destinata:
a) quanto a L. 120.000.000 al finanziamento delle spese per la lotta contro le malattie e i parassiti delle piante (cap. 28700), in ragione di L. 60.000.000 per ciascuno degli esercizi finanziari 1981 e 1982;
b) quanto a L. 420.000.000 al finanziamento di spese per la infrastrutturazione dei boschi a vacazione turistica (cap. 28810), in ragione di 200.000.000 per l'esercizio finanziario 1981 e L. 220.000.000 per l'esercizio finanziario 1982.
Presidente - Metto in votazione l'art. 4.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 5.
Art. 5
È autorizzata per il triennio 1981/83 la spesa di L. 147.000.000 di cui 129.000.000 a carico dell'esercizio finanziario 1981 per spese relative all'acquisto e alla sistemazione di stabili, arredi ed attrezzature della Scuola regionale di agricoltura di Aosta. (cap. 31700)
Presidente - Metto in votazione l'art. 5.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 6
Art. 6
Per gli interventi nel settore delle infrastrutture destinate alla raccolta, conservazione, manipolazione e trasformazione di prodotti agricoli è autorizzata per il triennio 1981/83 la spesa di L. 450.000.000 di cui L. 150.000.000 a carico dell'esercizio finanziario 1981. (cap. 31800 - 31850)
Presidente - Metto in votazione l'art. 6.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 7.
Art. 7
L'autorizzazione di spesa di cui all'art. 1 lett. D della legge regionale 29 gennaio 1980, n. 5 è aumentata di L. 100.000.000 per il biennio 1981/82 in ragione di L. 50.000.000 per ciascuno degli esercizi finanziari 1981 e 1982.
(cap. 32000)
Presidente - Metto in votazione l'art. 7.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 8
Art. 8
È autorizzata per l'esercizio finanziario 1981 la spesa di L. 200.000.000 per la concessione di contributi al fine di favorire l'attuazione delle norme sullo sviluppo di cooperative di meccanizzazione agricola.
(cap. 32050)
Presidente - Metto in votazione l'art. 8.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 9.
Art. 9
Per gli interventi previsti dalla legge 27 dicembre 1977, n. 984 nel settore dell'irrigazione, l'autorizzazione di spesa recata dall'art. 8 della legge regionale 29 gennaio 1980, n. 5 è aumentata per il biennio 1981/82 di L. 320.000.000, in ragione di L. 160.000.000 per ciascuno degli esercizi finanziari 1981 e 1982.
(cap. 32200)
Presidente - Metto in votazione l'art. 9.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 10.
Art. 10
Per gli interventi finalizzati a favorire l'incremento delle culture e la tutela dei prodotti tipici è autorizzata per il triennio 1981/83 la spesa di Lire 1.890.000.000, di cui 630.000.000 a carico dell'esercizio finanziario 1981 da destinare:
a) quanto a 750.000.000, di cui 250.000.000 per l'esercizio 1981, per la concessione di contributi ad enti ed associazioni che svolgono attività interessanti l'agricoltura;
(cap. 32750)
b) quanto a L. 1.140.000.000, di cui 380.000.000 per l'esercizio finanziario 1981, per spese e contributi destinati alla tutela e l'incremento dei prodotti tipici.
(cap. 32900)
Presidente - Metto in votazione l'art. 10.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 11.
Art. 11
Per gli interventi previsti dalla legge regionale 5 aprile 1973, n. 13 è autorizzata per l'esercizio finanziario 1981 l'ulteriore spesa di L. 150.000.000 destinate:
a) quanto a L. 50.000.000 alla concessione di contributi per l'istituzione e la gestione delle Comunità Montane;
(cap. 35550)
b) quanto a L. 100.000.000 alla concessione di contributi per interventi, iniziative e opere di interesse delle Comunità Montane.
(cap. 35600)
Presidente - Metto in votazione l'art. 11.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente -Dò lettura all'art. 12.
Art. 12
Per gli interventi finalizzati alla promozione del turismo è autorizzata per l'esercizio finanziario 1981 la spesa di 1.650.000.000 destinata:
a) quanto a L.. 600.000.000 per spese di propaganda turistica, azioni promozionali e per partecipazione a mostre e fiere;
(cap. 37100)
b) quanto a L. 500.000.000 per spese relative ad iniziative turistiche;
(cap. 37150)
c) quanto a L. 550.000.000 per la concessione di contributi ad aziende di soggiorno, proloco ed enti che svolgono attività nel settore del turismo e del tempo libero.
(cap. 37200)
Presidente - Metto in votazione l'art. 12.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 13.
Art. 13
L'autorizzazione di spesa di cui alla legge regionale 11 agosto 1975, n. 42 prevista nell'importo annuo di L. 15.000.000 è ridotta a L. 10.000.000
(cap. 41350)
Presidente - Metto in votazione l'art. 13.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 14.
Art. 14
È autorizzata per il biennio 1981/82 l'ulteriore spesa di L. 260.000.000 di cui L. 130.000.000 a carico dell'esercizio finanziario 1981, per contributi destinati all'assistenza ai minori.
(cap. 41900)
Presidente - Metto in votazione l'art. 14.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 15.
Art. 15
Per le finalità di cui alla legge regionale 20 dicembre 1973, n. 39, è autorizzata per l'esercizio finanziario 1981 la spesa di L. 100.000.000.
(cap. 42350)
Presidente - Metto in votazione l'art. 15.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 16.
Art. 16
Per le finalità di cui alla legge regionale 20 giugno 1978, n. 47, è autorizzata per l'esercizio finanziario 1981 l'ulteriore spesa di L. 262.000.000.
(cap. 42550)
Presidente - Metto in votazione l'art. 16.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 17.
Art. 17
Al fine di favorire il diritto allo studio degli alunni delle scuole della Regione è autorizzata per l'esercizio finanziario 1981 la spesa di L. 100.000.000 per il finanziamento delle spese di trasporto degli alunni delle scuole regionali.
(cap. 44300)
Presidente - Metto in votazione l'art. 17.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 18.
Art. 18
È autorizzata per l'esercizio finanziario 1981 la spesa di L. 1.050.000.000 destinata:
a) quanto a L. 650.000.000 per la concessione di contributi a Comuni, enti e privati per la gestione di scuole materne ed altre attività scolastiche;
(cap. 45450)
b) quanto a L. 400.000.000 per la concessione di contributi per il funzionamento di scuole elementari e secondarie di I° e II° grado legalmente riconosciute.
(cap. 45500)
Presidente - Metto in votazione l'art. 18.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 19.
Art. 19
È autorizzata per l'esercizio finanziario 1981 la spesa di L. 480.000.000 destinata:
a) quanto a L. 100.000.000 per spese relative a manifestazioni ed iniziative culturali e scientifiche scolastiche;
(cap. 46100)
b) quanto a L. 50.000.000 per spese relative a sperimentazioni e ricerche educative nelle scuole;
(cap. 46150)
c) quanto a L. 100.000.000 per acquisto e stampa di riviste e monografie aventi carattere culturale;
(cap. 46200)
d) quanto a L. 75.000.000 per la concessione di contributi ad istituzioni ed associazioni culturali;
(cap. 46250)
e) quanto a L. 100.000.000 per spese relative a manifestazioni ed iniziative culturali e scientifiche;
(cap. 46350)
f) quanto a L. 50.000.000 per contributi per manifestazioni ed iniziative culturali e scientifiche;
(cap. 46360)
g) quanto a L. 5.000.000 per la concessione del contributo annuo per il funzionamento dell'istituto regionale di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi, ai sensi della legge regionale 25 agosto 1980, n. 43, art. 19.
(cap. 46410)
Presidente - Metto in votazione l'art. 19.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 20.
Art. 20
Le quote annue da iscrivere in relazione all'autorizzazione di spesa recata dalla legge regionale 7 agosto 1980, n. 35 nell'importo complessivo di L: 3.800.000.000 per il biennio 1981/82 destinate alla realizzazione del programma relativo alla difesa del patrimonio culturale sono rideterminate nei seguenti importi:
(cap. 47160)
- per l'esercizio finanziario 1981 L. 1.700.000.000
- per l'esercizio finanziario 1982 L. 2.100.000.000
Presidente - Metto in votazione l'art. 20.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 21.
Art. 21
Agli oneri conseguenti alle autorizzazioni di spesa contenute nella presente legge ammontanti a L. 18.799.000.000, nel triennio 1981/83, la regione fa fronte con le risorse evidenziate nel bilancio pluriennale 1981/83, Stato di previsione delle entrate, nel rispetto delle destinazioni indicative definite dallo Stato di previsione pluriennale della spesa, secondo quanto analiticamente rappresentato nell'allegato A.
Presidente - Metto in votazione l'art. 21.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura all'art. 22
Art. 22
La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del 3° comma dell'art 31 dello Statuto speciale ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Autonoma della Valle d'Aosta.
Presidente - Metto in votazione l'art. 22.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Dò lettura dell'allegato A.
Allegato A
Prospetto dimostrativo della distribuzione temporale degli oneri derivanti dalla presente legge e dei mezzi di copertura.
(....omissis....)
Presidente - Metto in votazione l'allegato A.
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Si passa alla votazione segreta sul complesso della legge.
Esito della votazione segreta
Presenti e votanti: 34
Favorevoli: 23
Contrari: 11
Il Consiglio approva.
Presidente - Il Consiglio termina qui i suoi lavori che riprenderanno domani mattina alle ore 9,30.
La seduta è tolta.
La seduta è tolta alle ore 19,46.