Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1662 del 17 dicembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1662/XIV - Interpellanza: "Adeguamento dei parametri per la determinazione della quota di funzionamento statale per le istituzioni scolastiche".

Presidente - La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Buongiorno a tutti. Buongiorno Presidente.

La nostra interpellanza nasce da un comunicato che l'Ufficio stampa del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha diffuso il 18 novembre, in cui viene evidenziato che il Ministro ha firmato questo decreto che cambia e revisiona i parametri di assegnazione del fondo di funzionamento delle scuole in base ai quali le istituzioni scolastiche ricevono ogni anno la quota di finanziamento statale. Questo decreto è stato fatto successivamente all'approvazione della legge 107 e, nel dettaglio, ha due variazioni significative, a mio avviso: una è legata alle quote per le primarie, dove lo stanziamento passa da 8 euro a 20 euro per alunno, e l'altra è per le scuole e gli istituti tecnici e professionali, dove passa da 24 a 36 euro. Nella nostra interpellanza c'è un errore, poiché non è da 20 a 24, ma è da 24 a 36 per gli istituti tecnici.

Conoscendo com'è regolata l'assegnazione del fondo per le istituzioni scolastiche, e sapendo che la nostra Regione ha la legge regionale 19 sull'autonomia scolastica, il cui articolo 13, riferito alla dotazione finanziaria, prevede che le entrate delle istituzioni scolastiche comprendono le assegnazioni della Regione, degli Enti locali e poi degli altri enti e istituzioni pubbliche, volevo capire quali erano le sue intenzioni riguardo a questo, cosa ne pensava. È vero che noi non abbiamo ancora applicato la legge 107, quindi abbiamo ancora propria autonomia, però volevo fare chiaramente riferimento al 75 percento delle scuole primarie (riconosciuto dal Ministro) e all'aumento di circa un quarto per gli istituti tecnici. Credo sia stato riconosciuto il fatto che le scuole avrebbero ricevuto un finanziamento sicuramente insufficiente. È chiaro che questo decreto del Ministero deve integrarsi con la nostra legge 19 sull'autonomia e con le risorse che alcune istituzioni ricevono dagli Enti locali (sono sempre meno, però alcune istituzioni hanno accordi o convenzioni con i Comuni o con gli Enti locali che danno una quota per alunno); chiaramente non i fondi vincolati come quelli dei libri o del fondo di istituto, perché quelli sono vincolati. Vorremmo capire le sue intenzioni, ben sapendo quali sono state le disposizioni per il prossimo anno, e cioè quelle di utilizzare innanzitutto l'avanzo che alcune istituzioni hanno. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore Rini.

Rini (UV) - Merci Monsieur le Président.

J'aimerais commencer par rappeler que, conformément au deuxième alinéa de l'article 13 de la loi régionale n° 19 de 2000, vous l'avez juste rappelé, concernant les ressources financières, la Région accorde à tous les établissements scolaires une dotation essentielle ordinaire et une péréquation visant à assurer le fonctionnement pédagogique et aussi administratif. Après consultation du Conseil scolaire régional, les paramètres de définition de la dotation essentielle ordinaire et de péréquation des institutions scolaires ont été fixées par la délibération n° 2102 du 9 novembre 2012 du Gouvernement régional. Les principaux paramètres sont en effet: la population scolaire, le nombre d'élèves handicapés ou étrangers, le nombre d'enseignants, le niveau et le type d'instruction, le nombre des classes, le nombre d'écoles et la distance à laquelle elles se trouvent du siège de l'institution scolaire dont elles dépendent. Les montants de la dotation en question ont été versés à chaque école, compte tenu, d'une part, de la dotation prévue par le budget régional et, de l'autre part, des pourcentages toujours fixés par la délibération dont nous parlions à l'instant, celle de 2012, qui sont appliqués auxdits paramètres. La seule dotation fixe est celle qui est attribuée à chaque institution scolaire en fonction du fait qu'il s'agit d'une école de base, d'une école secondaire du deuxième degré.

Au plan national, dans la mesure où le texte du "décret Giannini" n'est pas encore disponible - c'est là la difficulté, on se trouve toujours à faire des raisonnements et des choix sur des choses dont on entend parler plusieurs fois, mais après on n'a pas le texte, on ne le voit pas et on ne sait pas dans le détail - c'est sur la base des seuls communiqués ministériels qu'on a vu - on en a parlé juste hier, parfois ces communiqués disent des choses et après on voit que dans la réalité des faits on fait quelque chose d'autre - ce qui a été diffusé en la matière.

Les nouveaux paramètres d'octroi de financement de l'État seront appliqués à partir de l'année scolaire 2016/2017 et seront principalement les suivants: nombre d'élèves, présence d'élèves handicapés, le type d'école et le territoire où chaque école en effet se trouve. Vous remarquerez que ces paramètres nationaux correspondent en grande partie aux paramètres régionaux que je vous ai justement indiqués précédemment, ils sont à peu près les mêmes. La principale différence tient au fait que l'État indique des chiffres fixes, alors que la Région utilise en effet des pourcentages, qui sont, selon nous, mieux adaptés aux caractéristiques propres de notre région, de notre territoire et de nos institutions. En définitive, l'application éventuelle va rentrer dans tous les raisonnements qu'on est en train de faire sur la Bonne École, du paramètre relatif aux quotas par élèves prévus comme on a dit par le "decreto Giannini" et fera l'objet d'une discussion au sein du groupe de travail qui s'occupera de l'adaptation à la réalité scolaire de la loi italienne n° 107 du 13 juillet 2013, la soi-disant loi de la Buona Scuola. Merci.

Presidente - La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Merci Madame l'Assesseur.

In effetti è la risposta che ci aspettavamo. Sappiamo che la Valle d'Aosta, in base a questa delibera di Giunta che l'anno scorso è stata leggermente affinata ma che comunque riprendeva le vecchie delibere, fissa i criteri - cosa buona, per carità - e su quello poi dà una percentuale. Io ho fatto anche un passaggio in più, quello dell'alinea 1 dell'articolo 13, perché giustamente dice che le entrate avvengono ad esempio anche attraverso le assegnazioni degli Enti locali, e non sono indifferenti. Tra l'altro ogni istituzione, attraverso il suo POF, può regolare anche un contributo dalla famiglia, alcune istituzioni hanno fissato un massimo per tutto l'anno scolastico di 35 euro ad alunno, quindi per poter svolgere delle attività le istituzioni possono accedere a diversi tipi di fondo, e su questo bene, siamo d'accordo. Ha ragione a dire che il decreto non è disponibile, però è un comunicato che esce dall'Ufficio stampa del Ministero a nome del Ministro Giannini, quindi prevedo che sia abbastanza attendibile, perché non credo che lei, Assessore, invii dei comunicati dall'Ufficio stampa non attendibili, quindi immagino che con la stessa serietà lavori anche il Ministero.

Quello che ci interessava sottolineare come ALPE è che in questo comunicato stampa c'è un passaggio a nostro avviso interessante ed è per questo che vogliamo capire quali sono le intenzioni del Governo regionale, perché dice che con la legge approvata a luglio, cioè la 107 della Buona Scuola, abbiamo raddoppiato il fondo di funzionamento che passa da 111 milioni di euro degli anni precedenti ad oltre 230, ma serviva fare un passo in più, legare maggiormente le risorse alle caratteristiche delle scuole, con un occhio alla numerosità degli alunni, alla presenza degli studenti diversamente abili, alla tipologia di indirizzo e - quello che ha citato lei - al territorio in cui ciascuna istituzione si colloca. Oltre a questo, c'è scritto che il decreto è già stato registrato dalla Corte dei Conti, quindi credo sia assolutamente attendibile, e mi piaceva il passaggio in cui si dice che nello stesso atto sono anche contenuti i criteri per la distribuzione delle nuove risorse per l'alternanza scuola-lavoro - ne parleremo dopo in un'altra interpellanza - prevista appunto dalla Buona Scuola (in questo caso i nuovi criteri entreranno a regime a partire dal mese di gennaio 2016). Ci sono comunque tutta una serie di novità che come Regione noi possiamo affinare, a mio avviso, visto che noi non abbiamo ancora l'applicazione della legge 107, ma dobbiamo tenere in considerazione il fatto che un Ministro si renda conto che le istituzioni - noi teniamo conto della situazione, partiamo da quello, lo diamo come acquis, la Regione Valle d'Aosta ha sempre avuto un'attenzione particolare riguardo alle scuole - non hanno mai navigato nell'oro, a livello di risorse.

Sappiamo che ultimamente risulta anche difficoltoso muoversi per i costi che hanno i mezzi di trasporto. In Valle d'Aosta pesano tantissimo, perché se in altre regioni le varie attività possono essere fatte con costi bassissimi di trasporto, qui molta parte di questo fondo va destinato proprio ai mezzi di trasporto, poiché occorre avere proprio dei mezzi ad hoc, che vadano e vengano dalle varie scuole, che prendano gli alunni e li riportino, con dei costi altissimi. Ecco perché come ALPE chiediamo proprio di monitorare questo decreto e di tenerne conto, perché va a toccare due livelli di scuola: quello delle primarie e quello degli istituti tecnici dove è più presente l'alternanza scuola-lavoro.

Presidente - Grazie collega. Siamo al punto 23 all'ordine del giorno.