Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1650 del 16 dicembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1650/XIV - Interpellanza: "Promozione di azioni con il Governo nazionale per l'attuazione delle disposizioni in materia di trasporto ferroviario".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

Pensavamo di andare più lunghi con la precedente interpellanza, e invece con l'aeroporto se l'è cavata velocemente...allora, caro Assessore, per farle gli auguri di Natale, parliamo per l'ultima volta di ferrovia quest'anno. Vogliamo mettere al centro dell'attenzione quello che secondo noi diventa un po' il punto di ripartenza, ma anche il punto di analisi di quanto è successo soprattutto in questi ultimi due-tre anni. Il problema dei trasporti - e della ferrovia in particolare - è stato analizzato da parte sua dall'inizio della legislatura e da quando ne parliamo qui, noi, ma credo che fosse un argomento da voi portato avanti già da prima. La grossa difficoltà è sempre stata quella della norma di attuazione, della presa in carico del servizio nella sua interezza, e la possibilità di fare poi scelte politiche. Abbiamo passato tutti questi anni a dirci queste cose, a dirci che non si potevano fare grandi scelte sulla ferrovia, a decidere delle cose perché non avevamo in carico la norma di attuazione. Nel frattempo noi immaginavamo che, finché ci lavorava lo Stato, qualcuno avesse sollecitato lo Stato stesso per far sì che, una volta completato l'iter della norma di attuazione, poi si sarebbe ereditato un gioiellino solo più da gestire. È di questi giorni la notizia dell'Aosta/Pré-Saint-Didier, ma di questi tempi è anche la notizia delle difficoltà che viviamo in generale sulla gestione della tratta.

Assessore, ora vogliamo sapere - attendo la sua risposta e poi nella replica sarò più preciso - quale lavoro politico è stato fatto da lei, dal Governo, dai nostri Parlamentari, per accelerare l'iter della conclusione della presa in carico della norma di attuazione, soprattutto le strategie e gli investimenti che si intendono fare sulla tratta ferroviaria che ci interessa per lanciare uno sviluppo e un ammodernamento della stessa. Avevamo un vecchio accordo di programma che abbiamo usato per fare altro; le voglio chiedere se il Senatore Lanièce e il Deputato Marguerettaz sono riusciti a organizzare con lei qualche cosa di differente, e dato che oggi abbiamo finalmente la nostra norma di attuazione, se possiamo pensare a come investire definitivamente per rilanciare il trasporto ferroviario.

Si dà atto che dalle ore 12,37 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Presidente) - La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - La ringrazio per l'interpellanza, perché ci dà modo di riprendere, ovviamente in modo sintetico, un percorso che dal 2010, cioè dal momento in cui abbiamo avuto la norma di attuazione, ci ha portato ai giorni attuali.

Ora, quella norma di attuazione, che ritengo fatta correttamente (ho avuto modo di dirlo più volte), di fatto si è subito arenata, perché, nonostante le buone intenzioni del legislatore nazionale, essendoci degli obblighi in capo allo Stato nel rinnovare, manutenere e ammodernare la linea ferroviaria, purtroppo per assenza di risorse non è mai stata definita all'interno di un percorso molto preciso, ma con degli accordi di programma a cascata che ogni volta venivano bloccati dalla Ragioneria. Ecco perché dal 2010 ad oggi il problema più scottante era l'aspetto economico: perché Trenitalia continuava a fare un servizio sulla base di un contratto sottoscritto con il Ministero, e il Ministero, con la successione delle norme di attuazione, quella sul trasporto ferroviario e quella sul federalismo fiscale, ha pensato bene di non mettere più le risorse neanche per la gestione, e quindi c'è stata un'attività molto intensa per definire quella criticità. Ci si è concentrati su quella criticità perché sovente Trenitalia utilizzava come "scudo umano" - lasciatemi passare questo termine - i viaggiatori, e quindi voglio sottolineare come qualcuno, non necessariamente in Consiglio regionale ma in Valle d'Aosta, ha preso delle posizioni in totale danno dell'Amministrazione regionale dicendoci che dovevamo pagare i debiti che secondo noi erano dello Stato, addirittura con dei comunicati che imponevano di pagare. Se andavamo a togliere ancora 70 milioni - 69 erano quelli che ci richiedeva allora, adesso ce ne chiedono ancora di più - non so come saremmo messi!

Solo per ripercorrere, perché poi passano gli anni e sembra che non ci sia stato alcun interesse, ricordo gli interventi legislativi nazionali che riguardano il trasporto ferroviario. Parto dalla legge 27 dicembre 2013, la legge di stabilità per il 2014, in cui era stato previsto all'articolo 1, comma 515, un primo ambito di trasferimento, poi abbiamo avuto la legge del 6 marzo 2014, abbiamo avuto ancora le legge 23 dicembre 2014, la n. 190, per arrivare alla legge del 4 agosto 2015. Ora, capite bene che se siamo riusciti a fare ben quattro leggi in poco più di due anni e mezzo è perché c'è stato un lavoro intenso del nostro Presidente della Regione, del sottoscritto e dei nostri Parlamentari, perché queste norme non piovono dal cielo, ed erano tutte rivolte a dare una definizione ad un problema non banale, e se il legislatore è intervenuto quattro volte vuol dire che avevamo qualche ragione, tanto per essere chiari. Ricordo che all'interno di questi provvedimenti lo Stato si è preso carico di un appalto del servizio all'interno dell'esercizio 2014.

Ecco che oggi, obtorto collo, noi ci siamo presi in carico la gestione che adesso grava sui nostri bilanci e la partita dell'ammodernamento della linea, che è il vero obiettivo che abbiamo e che vogliamo perseguire con l'applicazione delle norme di attuazione, è sul tavolo. Poco più di un mese fa siamo di nuovo andati a Roma, presso il Ministero, per avviare tutti i tavoli per rendere operativi i contenuti dell'accordo di programma.

Sono ovviamente a disposizione, qualora si voglia fare in commissione il punto di questo percorso. Ringrazio anche l'interpellante che mi consente di rassicurare che non c'è alcun abbandono della linea Aosta/Torino, tant'è che abbiamo avuto modo di parlarne con lei quando ha parlato dei ritardi, e poco più tardi di lunedì l'ingegner Grassi, il dirigente di RFI, ha dichiarato che ci sono 15 milioni, che sono combinazione le stesse cifre che vengono spese sull'Aosta/Torino, e che c'è in questo momento un cantiere a Bard, dove vengono sostituiti i binari e dove vengono sostituite le traverse, per cui non c'è nessun rischio di abbandono della linea. Lo Stato sta facendo delle manutenzioni minimali, non sono quelli gli interventi che ovviamente andranno a migliorare la linea, ma sono quelli che mantengono la funzionalità e non c'è alcun abbandono.

Si dà atto che dalle ore 12,39 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.

Follien (Presidente) - Per la replica, la parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Se il grande lavoro che è stato fatto è stato quello di essere riusciti a fare la norma di attuazione, allora qui io non ho capito se giochiamo la partita della difesa o dell'attacco, probabilmente quella della difesa è quella che vi viene meglio.

Norma di attuazione approvata nel 2010: il grande lavoro che abbiamo fatto noi è stato di portarla a casa in via esecutiva, senza che venga applicato nulla di tutto questo, con estremo ritardo (uno); lo Stato ci dà i soldi per pagare il suo debito e su quello siamo d'accordo, noi non abbiamo mai detto nulla in contrario (due); non c'è una lira per gli investimenti (tre); primo segnale: Aosta/Pré-Saint-Didier chiusa (quattro). Se avete davvero lavorato potevate farne a meno, perché sicuramente non avete fatto un gran lavoro! E non parlo né del Presidente, né dell'Assessore.

Sono andato a vedere tra gli atti del Parlamento per capire qual era questo grande lavoro e sono riuscito a trovare un'iniziativa sulla questione dei 521 milioni che sapevano anche in America, quindi i nostri Parlamentari sono stati obbligati a intervenire. Al di là del sollecitare la norma, non ho trovato alcuna iniziativa che chiedesse allo Stato di darci qualche soldo per mettere a posto questa ferrovia, perché far manutenzione alla ferrovia non vuol dire ammodernare la ferrovia! Togliere le traverse vuol dire fare manutenzione, ammodernare la ferrovia vuol dire dotarsi di un'elettrificazione in cui ci andranno anche i bimodali, cioè quello che vogliamo!

Qui giochiamo la partitina di portarci a casa quello che ci spetta, e per quello che non ci spetta ci diciamo di star tranquilli, perché tanto se non si hanno i soldi come si fa a venirli a spendere in Valle d'Aosta? Ma svegliatevi! Ci deve aiutare Giorgia Meloni a mettere a posto la Valle d'Aosta? Allora, in Valle d'Aosta c'è un'iniziativa del 20 maggio 2014: "La Valle d'Aosta versa in una condizione di grave inadeguatezza infrastrutturale, le risorse infrastrutturali sono alla base di ogni sistema che individua nel turismo un elemento fondamentale... - e va avanti - ...il servizio di trasporto su rotaia è obsoleto, disorganizzato e inefficiente, l'aeroporto di Aosta...", e avanti. Ma dev'essere Giorgia Meloni insieme a Rampelli, Cirielli, Corsaro, La Russa, Maietta, Taglialatela e Totaro - e a loro dico grazie - che si devono occupare dei problemi infrastrutturali e dei trasporti in Valle d'Aosta? Questo è il più grave problema che ha la Valle d'Aosta e non se ne occupano i nostri rappresentanti in Parlamento? Ma ditemi dove lavorate, in quali stanze lavorate, in politica si lavora con degli atti! E parlo degli ultimi due anni e mezzo. Io non so prima che cosa è stato fatto, ma siamo d'accordo che i trasporti sono il problema della Valle d'Aosta? Siamo d'accordo? Io farei un'interpellanza al giorno al Ministro dei trasporti, noi faremmo, tutti la faremmo, anche i colleghi di maggioranza, quando viene su e ci dice che siamo dei poverini guardando dal Forte di Bard la Scuola della Democrazia e parlando con i nostri giovani, poverini perché abbiamo una ferrovia vecchia, vetusta...ma che poveri questi valdostani! Ma che se ne torni a casa e gli ficco dieci interpellanze! Non è possibile! Io sono andato a vedere questo non per cattiva volontà, ma mi aspettavo veramente di trovare degli atti politici forti che denunciassero la nostra difficoltà e non c'è niente. Non c'è un'iniziativa, solo questa dei 521 milioni che tutto il mondo conosceva, e forse sono andati a vedere se per caso potevano toglierli, secondo me. No, non si lavora così!

Io vi invito veramente a prendervi a cuore la questione dei trasporti. Togliete la delega a chi ce l'ha, fategli fare altro, ma il turismo sta andando bene, Assessore? Ma veramente, io sui trasporti sono preoccupato se non chiediamo neanche quello che dobbiamo avere! C'erano tre commi che parlavano o di piani di investimento o di altre cose e abbiamo portato a casa la norma e basta! Abbiamo una ferrovia che non funziona e la gente oggi paga il primo malfunzionamento. Vi invito anche a parlare in I Commissione di questo problema, voglio capire se volete fare qualcosa per i trasporti. Noi abbiamo detto che denunceremo - e tutti i movimenti politici sono invitati ad aderire - al Parlamento italiano e al Parlamento europeo il costo dell'autostrada in Valle d'Aosta. Vi invitiamo a seguirci sul discorso della ferrovia, e diciamocelo chiaramente: se lo Stato ha solo i soldi per far manutenzione che ce lo dica e la piantiamo lì! Ma ce lo facciamo dire per iscritto, non ci facciamo prendere in giro dai Ministri che vengono in Valle d'Aosta a dirci quello che non funziona qui e quando tornano a Roma si fanno bellamente gli affari loro!

Presidente - Grazie Consigliere Bertschy.

Come da accordi presi ieri durante la Conferenza dei Capigruppo, si era convenuto che alcuni minuti prima di fine mattinata avremmo sospeso per una riunione dei Capigruppo per decidere sullo svolgimento dei lavori. Il Consiglio termina pertanto qui ed è riaggiornato alle 15,30. Invito i Capigruppo a portarsi nella saletta adiacente per la riunione.

---

La seduta termina alle ore 12,50.