Oggetto del Consiglio n. 1647 del 16 dicembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1647/XIV - Interpellanza: "Riorganizzazione gestionale della struttura socio-sanitaria di Antey-Saint-André".
Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Fabbri.
Fabbri (UVP) - Sì, grazie Presidente.
Con questa iniziativa vogliamo riportare l'attenzione in Consiglio su una situazione che ha occupato già l'anno scorso a lungo anche l'attenzione dei cittadini, soprattutto quelli della Bassa e della Media Valle, i quali si erano visti privare di un servizio di assistenza fisioterapica che era un fiore all'occhiello per quanto riguardava la popolazione della Bassa Valle, poiché era un servizio più accessibile di quanto è adesso. Ricordo che i 15 posti dedicati in questa struttura per la riabilitazione sono stati trasferiti alla Clinica di Saint-Pierre, e questo adducendo un motivo di accorpamento, di una migliore razionalizzazione del servizio (ora, spesso, si adduce anche il motivo del risparmio). In realtà allora l'operazione non fu fatta tanto per il risparmio, quanto proprio per dare un colpo di mano alla struttura di Saint-Pierre che, sappiamo, era in sofferenza; operazione che è stata fatta un po' alle spalle dei cittadini della Bassa Valle, poiché adesso devono farsi un bel po' di chilometri in più per poter usufruire di questo servizio. Fortunatamente in questa struttura sono poi stati riconosciuti 10 posti di RSA che sta dando degli ottimi risultati.
Con questa nostra interrogazione vogliamo sapere se sia intenzione del Governo e dell'Assessorato mantenere così com'è la situazione creatasi nella struttura di Antey, e cioè con i 10 posti di RSA più i 28 posti della microcomunità residenziale, o se sono in atto delle revisioni della struttura e della sua funzionalità e, nel caso si andasse in quest'ottica, quali sono le intenzioni, tenendo anche conto che non si vorrebbe la depauperizzazione del servizio di assistenza, un servizio importante, e dover obbligare i cittadini ad affrontare di nuovo altri tipi di spostamenti. Ora aspettiamo la risposta dell'Assessore e speriamo che questo tipo di servizio venga mantenuto in loco. Grazie.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente. Buongiorno a tutti.
Sulla provocazione di togliere i servizi efficienti solo per una questione economica, mi permetta, l'anno scorso era emerso in modo chiaro che la riabilitazione in Valle d'Aosta non potesse essere fatta in due sedi diverse, sicuramente per una questione economica, perché rischiavamo di perdere tutte e due le strutture, ma soprattutto per un principio di efficienza; infatti, la Clinica di Saint-Pierre offriva già allora una possibilità di riabilitazione diversa, con un servizio di laboratorio analisi e anche con presidio medico H 24. Sull'emergenza sono d'accordo, dev'essere sempre in quella sede, ma sui servizi di riabilitazione che non sono di emergenza, dobbiamo guardare all'efficienza, appunto, e alla sostenibilità.
La struttura di Antey è una struttura in cui noi crediamo ancora, era nata in un momento precedente a quella di Saint-Pierre, mantenendo una qualità e una possibilità di utilizzo notevoli. Com'è oggi la situazione gestionale di Antey? Quest'anno - come ha detto correttamente lei - sarà di sperimentazione, attraverso un progetto innovativo di integrazione funzionale e operativo, del personale e delle risorse strumentali. Questa sperimentazione scadrà il 31 gennaio del 2016, contestualmente alla scadenza del contratto con la Cooperativa Le Soleil, che praticamente gestiva questa struttura. Se mi permette, riassumo per farvi sapere di cosa parliamo. Al primo piano di questa struttura ci sono gli ambulatori dell'Azienda dell'ASL, perché la proprietà è dell'azienda, che verranno sicuramente mantenuti, anzi forse potenziati, perché vorremmo che Antey diventasse il Centro prelievi, con più giorni a disposizione, con l'ambulanza e con la continuità assistenziale (quindi nessuno pensa di togliere questo servizio, anzi). Al piano secondo, la struttura in questo momento prevede una gestione mista. Vi sono 10 posti letto, dell'Azienda USL e altri 10 della microcomunità; l'assistenza infermieristica è garantita dalla Cooperativa stessa secondo il contratto con l'USL e l'assistenza degli OSS è garantita dall'integrazione operativa delle quattro unità trasferitesi da Torgnon, dipendenti dell'Unité Mont Cervin, e con l'analogo personale della Cooperativa Le Soleil. Il coordinamento infermieristico, come in tutte le altre aziende sanitarie e le microcomunità, veniva assicurato dall'Azienda USL. Al terzo piano ci sono tutti i servizi di cucina e mensa. Al quarto piano ci sono 14 posti per una microcomunità di Antey di livello L2; questo è molto importante, tale classificazione prevede una progettualità diversa rispetto a quella L3, e soprattutto in questo momento mancherebbero gli standard, come ad esempio il monta-lettighe, che dovranno essere sistemati. Questo è quanto c'è adesso.
In una delle sue domande mi chiede se è cambiato qualche cosa quest'anno: no, non è cambiato nulla, e la struttura di Antey ha svolto sicuramente un servizio importante per la comunità. Noi già da tempo stiamo ragionando sull'importanza di questa struttura per la popolazione e su come gestirla dopo questa scadenza, che, come dicevo, è di proprietà dell'ASL, perché noi vogliamo mantenere un servizio sociosanitario di rilievo. Oltre a questi progetti siamo stati condizionati dalla conoscenza delle risorse, cioè dall'approvazione del bilancio. Fattore questo importante per l'ASL, anche perché c'erano altri progetti che poi non sono andati a termine.
Presidente - Assessore, provi ad alzare un po' il tono della voce, perché ci si lamenta che non si sente e non si riesce a seguire.
Fosson (UV) - C'erano soprattutto i fondi a disposizione dell'Unité. Come lei sa, adesso abbiamo un fondo anziani preciso e chiaro con 490 posti finanziati dall'assessorato per utenti N3 a 115 euro e 60 posti che invece finanziavano le Comunità montane. Forse ad Antey, proprio per una struttura di questo tipo si potrebbe fare un ragionamento di diminuzione del costo unitario, utilizzando eventualmente questa struttura per questi posti.
C'è poi l'Unité Mont Cervin che ha un condizionamento, nel senso che in breve tempo deve aprire la microcomunità N3 di Pontey, e lei sa che passa da 25 a 42 posti; è stata costruita tutta un'ala nuova, che è già terminata, mentre è in fase di consolidamento e di ristrutturazione anche la parte vecchia. La soluzione in questo momento è quella di fare un atto amministrativo - anche alla luce di nuove richieste da parte di alcune cooperative private che si occupano di sociale - per gestire in toto la struttura (e in parte una di queste lo faceva già). L'atto sarebbe tra l'azienda, che è la proprietaria della struttura e la cooperativa, secondo quello che si chiama adesso "bando di concessione", cioè un bando aperto, in cui i soggetti privati possano fare un'offerta per la gestione di tutta questa struttura. Questa cosa è già successa, perché in generale c'è un interesse del privato verso tali strutture; è successo ad esempio a Challand, nella comunità Varisellaz, che è gestita in questo modo per un'altra indicazione, legata a forme di turismo familiare, riaprendo la sede e dando la possibilità anche al paese di avere sblocchi occupazionali. Il gestore che si aggiudicherà questo bando può poi convenzionarsi sia con l'Unité per gli N2, sia eventualmente con la RSA, soprattutto in periodi particolari, ma anche con l'USL, per i malati a bassa intensità di cure. Io penso che questa sia una strada importante che comunque permette di mantenere questa struttura così com'è adesso, anzi, forse di potenziarla nell'occupazione, perché ultimamente non era occupata al 100 percento, e comunque di mantenere i posti di lavoro. Siamo convinti che questa sia una struttura importante che non abbiamo intenzione di chiudere, ma di far funzionare. C'era stata a metà anno la richiesta di una clinica odontoiatrica, però sembra che non sia più attuabile, in quanto non c'è più un interesse in tal senso. Per essere corretti, vi do una notizia proveniente dall'Unité des Communes: Pontey non sarà finito a dicembre, ma un mese o due più in là, però rimane comunque sempre tutta l'intelaiatura di questo percorso che vogliamo fare.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Fabbri.
Fabbri (UVP) - Devo dire che è una risposta abbastanza chiara sulla futura gestione di questa struttura. Mi pare di aver capito che si rinuncia a una gestione pubblica per andare verso una gestione di questo tipo. Personalmente posso dire che se le cose vengono fatte correttamente può anche essere una soluzione. Quello che a mio avviso e a nostro avviso potrebbe essere invece veramente penalizzante per la popolazione della zona, per i comuni viciniori, è se non fosse garantita la struttura RSA, perché effettivamente la nostra caratteristica, la nostra conformazione, il nostro modo di gestire il nostro territorio di montagna è proprio quello di riuscire ad avvicinare questi servizi sanitari così importanti il più possibile. Mi auguro che quando verrà gestito questo bando ci sia una particolare attenzione a questo aspetto del problema, proprio per non squalificare il servizio sanitario che si dà alla nostra popolazione. Già il fatto che si mantengano giustamente i servizi di base è una cosa positiva, ma se si riuscisse in qualche modo a mantenere questa RSA sarebbe ancora più premiante per la nostra popolazione. Mi auguro che i bandi e gli accordi possano andare in questa direzione.
Presidente - La parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Sì, solo per completare quanto detto dal collega Fabbri e informare l'Assessore che va bene la visione futura, ma a noi risulta che sia già stata lanciata la disdetta dei contratti a gennaio. Quindi, per non avere vuoti di gestione, che ci sia almeno il tempo di una proroga in attesa della valutazione del bando che andrete a fare per la nuova visione dell'utilizzo della struttura. Le chiederei di verificare questo, perché altrimenti le informazioni sono contrastanti e si rischia di avere un vuoto di servizio che non è necessario. Grazie.
Presidente - Punto 17 all'ordine del giorno.