Oggetto del Consiglio n. 1641 del 16 dicembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1641/XIV - Interrogazione: "Valutazione della congruità del costo relativo agli interventi di recupero dell'Hôtel Billia di Saint-Vincent".
Président - La parole à l'Assesseur Perron.
Perron (UV) - Grazie Presidente.
Collega, i lavori di creazione del Saint-Vincent Resort & Casino hanno interessato in modo marginale sia le facciate del Grand Hôtel, sia il manto di copertura. Voglio ricordare che la facciata del Grand Hôtel Billia è sottoposta a tutela della Sovrintendenza, di conseguenza gli interventi sono consistiti unicamente nella ricostruzione delle bugne e delle modanature a seguito della rimozione dell'avancorpo in carpenteria metallica presente prima dell'avvio dei lavori stessi. Tutto questo controllo è avvenuto sotto l'egida della Sovrintendenza. Il costo di questo intervento rientra nel valore complessivo della voce più ampia a corpo di costo "demolizioni e ripristini" del contratto di appalto che è pari, per l'intera fase dei lavori, a euro 857.000 (per una incidenza pari al 7 percento della stessa). Sul manto di copertura, che non era più stato mantenuto dal 1979 - si è ritenuto di non intervenire sostituendo e rifacendo l'intera copertura, (essendo il medesimo intervento molto costoso e anche molto impattante da un punto di vista esecutivo) - effettuando sistemazioni e ripristini nelle aree del tetto ammalorate. Una volta rimossi i soffitti esistenti al terzo piano, è stato appurato lo stato di degrado di parte di copertura - che, ricordo, era in lose di beola - attraverso la quale si evidenziavano delle consistenti infiltrazioni di acqua. Ai fini della collaudabilità dell'agibilità dell'opera si è ritenuto di effettuare una manutenzione straordinaria per evitare dei danneggiamenti alle opere che recentemente ristrutturate e l'esecuzione di successivi interventi che sarebbero risultati peraltro notevolmente più onerosi. Il valore di questi interventi è pari a 197.000 euro, a fronte di una previsione per la ricostruzione totale di 700.000 euro.
Relativamente al punto 2, l'impresa che ha effettuato gli interventi è il Consorzio Casino Resort, con sede a Pontey, che è costituito dai seguenti operatori economici: Zoppoli & Pulcher, con funzioni di mandataria, COGEIS, IVIES, Costruzioni stradali BGF, Implenia Construction SA.
Sui punti 3 e 4 le do una risposta congiunta. Le verifiche effettuate per l'analisi e la congruità del valore degli interventi sono le stesse previste per i contratti pubblici e disciplinate peraltro nel contratto di appalto del Casinò. Sono state effettuate analisi puntuali da parte della direzione lavori, dell'area tecnica del Casinò e del collaudatore in corso d'opera. In modo particolare il progetto è stato redatto applicando l'elenco prezzi regionale vigente, ai sensi della normativa; il contratto di appalto è stato stipulato a corpo, con l'indicazione di precise e puntuali prescrizioni sull'assunzione di rischio dell'appaltatore, anche in materia di sicurezza. Inoltre sono previste prescrizioni particolari sulla cantierizzazione dell'opera. Il direttore dei lavori, mediante verifiche progressive in itinere di intervento, ha redatto diversi stati di avanzamento lavori, annotando in modo puntuale su registri, libretti delle misure, computi, sul giornale dei lavori tutte le singole lavorazioni, documentando tutto mediante vigilanza continua di ogni singolo intervento. L'Ufficio direzione era composto da personale qualificato, supervisionato dall'ingegner Quaranta, tre direttori operativi e due responsabili della sicurezza. Lo stesso ufficio ha operato mediante report di informazioni continue, supervisionate sulla qualità dei materiali e sulla qualità delle lavorazioni. Il collaudatore in corso d'opera ha operato nei termini e nei modi previsti dal vigente regolamento dei lavori pubblici, mediante visita a cadenza regolare, al fine di verificare l'operato della direzione lavori e valutare la puntualità e anche la qualità dell'opera. L'area tecnica ha operato quale interfaccia tra committente, direzione lavori, al fine di dare evidenza alle singole problematiche esecutive e gestionali. Tutto questo ha permesso di avere una contabilità lavori composta effettivamente da tantissimi documenti e aggiornata all'euro, di operare senza infortuni, ancorché il cantiere si sia sviluppato con la presenza a volte di centinaia di operai e con la struttura alberghiera in funzione. Infine vorrei evidenziare che la congruità degli interventi strutturali è stata verificata da ulteriori due collaudatori strutturisti.
Termino sperando di aver chiarito, ricordando l'impegno che ho preso in Consiglio e ribadito in commissione: manca un collaudo strutturale, quando sarà terminato forniremo la documentazione in IV Commissione e ci sarà l'occasione per fare una disamina puntuale e dettagliata di tutto quanto è avvenuto. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
È sicuramente apprezzabile la disponibilità dell'Assessore a fornire in commissione la documentazione quando saranno finiti i lavori, ma dato che quando saranno finiti i lavori probabilmente qualcuno non sarà neanche più seduto qui, in Consiglio, non so a quando andremo a finire! Di certo c'è che, al di là del fatto che l'ingegner Quaranta e tutti i collaudatori abbiano fatto i collaudi, se adesso senza particolari congegni, ma con una macchina fotografica, con un piccolo teleobiettivo si punta verso la facciata del Grand Hôtel Billia, si nota che - purtroppo io non ho delle foto ad alta risoluzione, non ho un equipaggiamento professionale - la parte esterna della facciata, quella tinteggiata, si sta sollevando. Si sta sollevando probabilmente perché - non sono un esperto del settore - o c'è un'infiltrazione d'acqua o non sono stati usati correttamente i fissativi per quanto riguarda la nuova tinteggiatura che comunque risulta di fresco. Se poi si nota il lato est della struttura, sopra le finestre si notano delle classiche macchie di umidità, dovute sicuramente a una presenza di acqua che da qualche parte si inserisce nel muro e va poi a rovinare la facciata.
Qui bisogna capire una volta per tutte come sono stati fatti questi lavori, perché questi lavori alla fine ci sono costati la bellezza di oltre 100 milioni di euro, e quindi noi vogliamo riuscire a capire che razza di tipo di collaudi sono stati fatti, perché a me non basta l'assicurazione che tutto è stato fatto a regola d'arte, quando poi guardo la facciata e vedo che le cose vengono quasi giù. Se avessero fatto a me un lavoro così, il giorno dopo avrei inviato una raccomandata e avrei sollecitato le ditte a intervenire...ci saranno state delle assicurazioni! Adesso io non pretendo che i vertici del Casinò, l'avvocato Sommo e il direttore Scordato, vadano su col ponte a rimettere a posto la facciata che sta venendo giù, però magari un occhio ogni tanto potrebbero darlo, dato che uno ci passa e me ne sono accorto anch'io passando a Saint-Vincent! E questa è solo la punta dell'iceberg, perché se si va poi all'interno, sull'impianto di illuminazione, sui tendaggi e su tutto il resto che è stato utilizzato, potremmo tirar fuori delle cose che secondo me stupirebbero anche voi. È necessario al più presto fare una verifica su questi lavori, perché poi quando sento i nomi delle aziende - secondo me sarà il solito vostro sistema di "affido fiduciario" delle cose - troviamo gli amici e diamo loro i lavori, le ditte sono sempre le stesse, qui c'è la COGEIS di Bertino, c'è la IVIES di Berger, sono sempre i soliti gruppi che al Casinò vanno bene, per sistemare le strade vanno bene, per la funivia del Monte Bianco vanno bene, ma sono sempre loro dappertutto! E quando non sono loro direttamente, si beccano comunque il subappalto o addirittura prendono e poi danno in subappalto.
Bisogna fare chiarezza anche sugli affidi al Casinò, perché il giorno che siamo andati giù io ho visto anche degli ex Consiglieri regionali che fanno ancora i professionisti e che si aggiravano lì per presentarci i lavori fatti. Ma chi ha deciso di mandare queste persone? Come sono state scelte? Non è che poi un giorno la struttura si piega e viene giù tutto? Queste sono le prime avvisagli, poi magari iniziamo a vedere una crepa, e allora vorremmo che le cose fossero chiarite, se si stacca qualcosa ci sarà stata un'assicurazione, ci sarà il modo di intervenire, o vogliamo vedere che la struttura venga giù? Capite poi perché noi abbiamo qualche remora quando diciamo: altri 20 milioni lì? Per la cartapesta? Per il cartongesso? Eh no! Li mettiamo magari da qualche altra parte! Dimostrateci che tutto è stato fatto a regola d'arte, ma non quando sarà stato finito l'ultimo lavoro, perché sappiamo già che l'ultimo lavoro finirà tra anni, anni e anni. Noi vogliamo sapere sui lavori che sono stati effettuati finora, effettivamente che tipo di collaudo è stato fatto, e soprattutto che tipo di procedure di aggiudicazione dei lavori, perché non si può continuare così, lo state facendo puntualmente in tutte le partecipate affidando sempre i lavori ad amici, parenti ed ex politici!
Presidente - Una comunicazione: verranno distribuite in aula la relazione del DL 66 del relatore Follien e verrà anche distribuito il testo di una risoluzione presentata dal Movimento Cinque Stelle. Punto 11 all'ordine del giorno.