Oggetto del Consiglio n. 1638 del 16 dicembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1638/XIV - Interrogazione: "Determinazione del costo a passeggero nel trasporto sostitutivo su gomma riguardante la tratta ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier".
Presidente - La parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Il collega Bertschy è stato anche presente ad un incontro fatto in tal senso, ma a beneficio del Consiglio regionale e di chi ci ascolta riprendiamo un ragionamento espresso in più sedi.
Il contratto di servizio che legava lo Stato con Trenitalia è quello sottoscritto per le annualità 2004/2005 ed è quello citato nel decreto legge 78 del 2015. In quel contratto il costo è di 9,13 euro al chilometro, IVA compresa. In realtà Trenitalia nella corrispondenza chiede di pagare un importo decisamente più elevato rispetto a quei 9,13 e quindi nella sua corrispondenza, se facciamo la divisione tra il corrispettivo richiesto di 26 milioni e i chilometri l'importo che ci chiede a chilometro è 14,71 euro, il che porta - sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, considerati i 274 mila chilometri annui percorsi dalle 12 coppie di treni - una forbice che varia da 2 milioni e mezzo a 4 milioni e 40 mila. Se noi dividiamo questo importo per 350 passeggeri giornalieri abbiamo una forbice che è compresa dai 7 mila e 168 euro a 11 mila e 540; ecco perché abbiamo dato come cifra indicativa una cifra mediana di circa 10 mila euro a utente. In realtà - in questi giorni stiamo facendo delle rilevazioni - 350 utenti probabilmente sono esagerati. Il treno più utilizzato è quello delle 6,20 del mattino e nella giornata di lunedì, che è la giornata dove c'è il maggior numero di utenti, c'erano 111 utenti. Le altre corse hanno 3, 4, 5, 10 utenti, per cui 350 è un dato molto generoso, e quindi ecco il calcolo che è stato fatto. Abbiamo purtroppo una situazione di confronto direi abbastanza serrato con Trenitalia per definire l'importo che ovviamente sarà contenuto all'interno di quella forbice.
La seconda domanda la ritengo assolutamente molto pertinente, perché dice: "a quanto ammonterebbe, con relative valutazioni, il costo a passeggero nel trasporto sostitutivo su gomma sulla stessa tratta a parità di programma di esercizio e di passeggeri trasportati nel trasporto ferroviario". Mentre per il trasporto ferroviario non sappiamo quale sarà effettivamente il costo che oscilla dai 9 ai 14 euro, il costo a chilometro con l'autobus è assolutamente definito: sono 2,04 euro a chilometro; quindi, facendo esattamente gli stessi chilometri - non sono gli stessi perché sulla strada i chilometri sono diversi, sono leggermente in più per fare lo stesso percorso - se dovessimo mantenere le stesse corse sarebbero di 293 mila chilometri, per cui il costo complessivo sarebbe di 600 mila euro. È ovvio che questa spesa dovrà tenere conto che durante la giornata non ci sarà bisogno di mettere gli stessi autobus, perché gli autobus che già oggi sono in funzione hanno ampie possibilità di accogliere quei 10, 15, 20 viaggiatori, pertanto durante la giornata non sarà assolutamente necessario mettere autobus aggiuntivi. Probabilmente il mattino sarà necessario, proprio per superare quei 110, un autobus bis per raccogliere quel numero che potrebbe non essere contenuto dall'autobus. Tenete conto che tuttavia quei 111 passeggeri non salgono tutti a Morgex o a Pré-Saint-Didier, salgono durante la linea, quindi nelle altre località c'è un'offerta trasportistica assolutamente già coperta da altri autobus; per cui, facendo questo calcolo che è sulla base dei 350, se dovessimo fare un paragone - come le ho detto con le dovute considerazioni - e se avessimo voluto fare gli stessi chilometri con l'autobus, il costo a passeggero sarebbe stato di 1.700 euro, quindi da 10 mila euro il costo passeggero sarebbe stato di 1.700 euro, ma non sarà così, perché tanti autobus non li metteremo. Ringrazio per l'interpellanza che ci consente di dare qualche riferimento.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Assessore. Come vede l'interpellanza aveva uno spirito assolutamente di trasparenza, altrimenti l'avremmo motivata in termini politici; però, a forza di sentire dire delle cifre che sono le più svariate, era corretto arrivare ad una valutazione un po' definitiva. Fra l'altro l'altra sera ero presente, come ha detto lei. Credo sia anche giusto sottolineare il coraggio di questa iniziativa che arriva un po' a posteriori, però è stato corretto e trasparente da parte del movimento - che esprime anche la sua persona al Governo - andare a incontrare la gente e fare un ragionamento. Se quell'incontro fosse avvenuto un paio di mesi fa qualche valutazione in più l'avreste fatta, anche perché mi è parso di capire, dal tenore e anche dal calore con il quale la gente è intervenuta in sala, che ci fosse un'attenzione particolare, soprattutto una preoccupazione sul problema, che non vuol dire fare il tifo per uno o fare il tifo per l'altro. È stata molto corretta l'altro giorno la collega Morelli a dire che quello non è un problema dell'Union, dell'UVP o dei Cinque Stelle, perché quello del trasporto è un problema trasversale. È chiaro però che l'altro giorno in sala c'era forte preoccupazione; io non so se quelli che erano d'accordo erano silenziosi, ma sicuramente quelli che non lo erano si sono fatti sentire in maniera molto calorosa.
Detto questo, Assessore, sa bene che le valutazioni di oggi non tengono conto del fatto che si è deciso negli ultimi anni di non fare niente sulla ferrovia. Pensare di fare un rapporto fra un treno che potrebbe essere paragonato ai pullman degli anni Sessanta-Settanta e i pullman di oggi ha dei rapporti di tipo economico e questi li abbiamo chiariti, 1.700 a 9.300 per fare proprio il termine mediano; 9.300 e qualcosa, visto che mi sono messo con la calcolatrice, non sono proprio 10 mila, ma come ha detto lei può essere una Panda con un po' di accessori o meno. Sull'economia dell'esercizio non c'è discussione. È chiaro che la gente che oggi sale su quel treno è talmente poca che il paragone è facile. Se quel treno fosse pieno non basterebbe il pulmino per andare avanti e indietro e se quel treno fosse stato mantenuto efficiente da RFI, se oggi avessimo un treno di qualità e quello che serve, avremmo un treno pieno e lei dovrebbe mettere qualche pullman in più.
Noi non siamo qua a fare la battaglia di chi vuole il pullman oppure il treno, ci mancherebbe ancora, perché ci sono lavoratori da una parte e dall'altra, quindi non giochiamoci questa partita che non è assolutamente di interesse. La paura che abbiamo esternato più volte anche insieme ad altri colleghi è che sospendere questo servizio e dare la possibilità a RFI di dire che per noi non è di interesse permette loro di dire che questi 15 milioni se li andranno a investire da un'altra parte. L'altra sera, l'ingegner Fabbri di RFI ha detto che ha solo 25 milioni all'anno per fare manutenzioni su tutto, ma il problema è suo! Se uno non riesce a mantenersi la sua casa è un problema suo, non è un problema nostro. Secondo me lo sbaglio politico che è stato fatto è stato quello di offrirgli la possibilità di dire che questa cosa non ci interessa più. Lo potevamo dire se oggi ci fossimo trovati con un treno a posto, ordinato, scaldato, con i Minuetti di nuova generazione, certo che non ci interessa più quella porcheria che sta andando avanti e indietro! E la gente oggi sta usando quel servizio perché non ce n'è un altro, perché ce ne fosse uno migliore il treno sarebbe più comodo. C'è stato un intervento in sala chiarissimo: mettersi sulla statale, che sia un pullman o altro, è sicuramente un transito differente e maggiore. Ribadiamo: noi siamo per far funzionare questi treni nella vallata centrale e per mettere tutti i pullman che servono per fare i servizi alternativi. Quella è un'idea chiara, che ci sia lavoro per entrambe le componenti; se non è così, è chiaro che non andiamo da nessuna parte. Oggi io volevo che fosse chiaro che il discorso non è solo economico, poi sulla parte economica lei ha tutte le ragioni. Oggi la Valle d'Aosta rinuncia, perché costa troppo un servizio che non è paragonabile ai servizi oggi presenti per il trasporto su gomma.
Assessore, la invito caldamente e invito anche voi, come maggioranza, a fare ancora delle valutazioni per non dare la possibilità a RFI di dire che lì sopra si taglierà solo più l'erba. Facciamo dei ragionamenti seri, perché da Pré-Saint-Didier si sale e si scende da Aosta e da Aosta c'è il pericolo che scenda ancora più giù, perché con 25 milioni di euro all'anno tra un po' ci diranno che anche la tratta da Pont-Saint-Martin ad Aosta non ha più senso di essere mantenuta, ci diranno anche quello! Noi non vogliamo essere rinunciatari rispetto alla ferrovia, vogliamo assolutamente essere chiari in questi termini. Grazie.
Presidente - Punto 8 all'ordine del giorno.