Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1635 del 16 dicembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1635/XIV - Interrogazione: "Notizie in merito alle modalità dell'intervento di salvataggio di un escursionista, effettuato dal Soccorso Alpino Valdostano, nei pressi del torrente Chasten nel Comune di Challand-Saint-Victor".

Presidente - La parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Per quanto riguarda le risposte al collega, sulla prima domanda: "a che ora è arrivata la richiesta del soccorso alla CUS e quale ente ha gestito l'intervento", la chiamata di soccorso è giunta alla Centrale unica alle ore 14,50 circa - semmai darò copia al collega per l'indicazione esatta - attraverso il 112 ed è stata ricevuta dall'operatore della Protezione civile (è da notare peraltro che l'incidente era in corso da un'ora circa). L'operazione di soccorso è stata presa in carico dal Soccorso alpino con l'invio dell'equipaggio di pronto intervento con l'elicottero SA1 con la presenza di due tecnici specializzati di Soccorso alpino addestrati per interventi nel torrentismo, erano quindi attrezzati, lo sottolineo. L'elicottero è decollato alle ore 15,06 ed è giunto sul luogo dell'intervento alle ore 15,24.

Seconda domanda: "a che ora è stata condivisa la scheda di intervento ai Vigili del fuoco e se ne è stato richiesto l'immediato intervento". Premesso che tutte le comunicazioni telefoniche sono registrate e quindi c'è una documentazione specifica, alle ore 15,04 l'operatore di Protezione civile della Centrale unica ha informato telefonicamente i Vigili del fuoco dell'intervento in corso; alle ore 15,44 è stato richiesto l'intervento del personale dei Vigili del fuoco dotati di attrezzature da soccorso fluviale subacqueo (autorespiratori), poiché la persona risultava incastrata nelle radici di una pianta al di sotto di una cascata torrentizia e l'operazione di recupero non risultava possibile mediante l'impiego del verricello dell'elicottero e con le normali attrezzature in uso per il soccorso in torrentismo; alle ore 16,16 l'elicottero SA1 è decollato da Aosta con la squadra speleo-alpino-fluviale dei Vigili del fuoco; allo stesso orario i Vigili del fuoco hanno comunicato il decollo dell'elicottero da Torino della squadra sommozzatori; alle ore 16,20 l'operatore di Protezione civile presso la Centrale unica del soccorso ha comunicato ai Vigili del fuoco che l'infortunato era stato liberato e ha chiesto conseguentemente di far rientrare la squadra sommozzatori decollata da Torino; alle ore 17,10 è stata comunque condivisa la scheda di intervento con i Vigili del fuoco.

Terza domanda: "quanto tempo è intercorso dal momento della chiamata telefonica di richiesta di soccorso all'effettivo recupero del soggetto, intendendosi la sua estrazione dalle acque del torrente e se corrisponde al vero che l'intervento di soccorso è stato risolto da un compagno dell'escursionista perché dotato di attrezzatura specifica, tra l'altro in uso ai Vigili del fuoco". Prima che la squadra dei Vigili del fuoco arrivasse sul posto, tramite una calata di corda predisposta da un tecnico del Soccorso alpino, l'infortunato è stato raggiunto da un componente del suo gruppo, quindi è vero quello che lei dice, messo in sicurezza dal tecnico stesso ed estratto dal torrente alle ore 16,15 circa, senza particolare attrezzature oltre a quella normalmente in uso per il torrentismo. Il tempo intercorso dalla chiamata di soccorso all'effettivo recupero dell'infortunato è stata di circa 90 minuti.

Ultima domanda: "se risponde a verità la circostanza che sia in corso un'azione legale"; al momento il Dipartimento della Protezione civile e Vigili del fuoco non ha notizia di alcuna azione legale concernente l'intervento. Grazie.

Presidente - La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Anche in questa occasione si dimostra come il Centro unico del soccorso abbia alcuni problemi a coordinare le azioni tra i vari soggetti che intervengono nei soccorsi. Si privilegia sempre- io non riesco a capire perché, e alle volte viene da pensare male - l'intervento da parte del Soccorso alpino valdostano. Qui si trattava di un intervento in ambito fluviale. È chiaro che le guide alpine, se si tratta di scalare o scendere una parete, hanno le necessarie attrezzature e la necessaria esperienza per affrontare la cosa, ma qui si trattava di un intervento in cui la persona era intrappolata, era quasi totalmente sott'acqua, tant'è vero che poi sono stati coinvolti - ma successivamente - i Vigili del fuoco, ed è stato anche richiesto l'intervento del nucleo sommozzatori e dei Vigili del fuoco da Torino. Ora, chi prende in carico gli interventi deve essere in grado di fare delle valutazioni, ma evidentemente non è in grado di farle, perché comunque è passata un'ora, e in un'ora una persona può anche morire perché è a bagno in un torrente, l'acqua è fredda, e sappiamo che la persona quando è stata portata in ospedale aveva dei problemi di ipotermia.

Ci chiediamo perché non sono stati coinvolti immediatamente i Vigili del fuoco, poiché anche se le guide hanno esperienze in ambito torrentizio non avevano l'attrezzatura per andare sott'acqua a verificare dov'era intrappolata l'arto inferiore del canoista. Alla fine è successo che abbiamo fatto anche una magra figura, perché se non c'era l'amico dell'escursionista intrappolato che andava sott'acqua munito della bomboletta, quella per l'intervento rapido, questa persona probabilmente sarebbe stata ancora lì e non sappiamo se poi saremmo riusciti a recuperarla ancora viva! Non sarà l'ultima volta che evidenzierò interventi anomali, perché sappiamo poi che quest'intervento comunque costa alle casse regionali. Se noi ci mettiamo quello che abbiamo dovuto corrispondere alle guide alpine intervenute e quello che ci è costato l'elicottero - adesso lo chiederò in maniera più precisa, ma l'elicottero che va su e giù o che rimane a fare il soccorso ci costa un tot al minuto - questo intervento ci può essere costato 5, 10, 15 mila euro e alla fine da chi è stato effettivamente risolto? Da un amico dell'escursionista!

A mio avviso, andando a vedere anche i tempi in cui si è svolto tutto l'intervento di soccorso, è chiaro che c'è stata una mancata corretta valutazione della situazione da parte di chi ha preso in carico il sinistro. Dovevano essere allertati immediatamente i Vigili del fuoco sommozzatori, perché erano loro che potevano intervenire sott'acqua ed effettuare l'intervento per liberare la persona. È passato molto tempo, ed era già passato molto tempo prima che fossero avvisati. La situazione era chiara nel momento in cui è stata fatta la segnalazione al Centro unico di soccorso: non erano riusciti a tirarlo fuori, quindi era chiaro che c'era qualcosa sott'acqua. A mio avviso, quindi, non è stato corretto fare intervenire le guide. È una valutazione che, puntualmente in quasi tutte le operazioni di soccorso, viene sottovalutata. Si vanno a prendere le guide che ci costano quasi 500 euro al giorno per l'intervento - quindi due guide sono 1.000 euro - e non si va a vedere effettivamente qual è l'esigenza nel caso specifico. Le guide alpine sono capaci, hanno esperienza, ma è inutile mettere una guida alpina sott'acqua senza la maschera, perché prima di tutto non ha gli strumenti per fare questo tipo di intervento e, secondariamente, non è abilitata per farlo; che abbia poi un'esperienza "torrentizia" va bene, io sono d'accordo, però qui si trattava di andare sott'acqua con una bomboletta - com'è stato fatto - e disincastrare l'arto della persona. Se fosse stato allertato immediatamente il servizio dei Vigili del fuoco fluviali di Torino si poteva risparmiare la mezz'ora in più a bagno della persona nel torrente e magari non mettere a rischio la sua vita.

Presidente - Grazie collega. Punto 5 all'ordine del giorno.