Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1633 del 16 dicembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1633/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Valutazioni in merito all'attività svolta dal servizio migranti sul territorio regionale".

Presidente - La parola al collega Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente. Buongiorno a tutti.

In questi pochi minuti che ho a disposizione per illustrare partirei non tanto dall'organizzazione, ma dai numeri. Questo servizio innanzitutto non riguarda i servizi di emergenza, ma altri tipi di servizi, riguarda servizi che vengono prestati a cittadini ormai valdostani che risiedono da più di un anno in Valle d'Aosta e a tutti gli stranieri. È un servizio che ha dei numeri importanti, perché a noi risulta che sono oltre 5 mila le consulenze date a dei privati, ogni anno, e oltre 2 mila quelle che vengono date ad enti pubblici o privati. Non sono quindi numeri trascurabili, e il periodo tra l'altro è il periodo in cui il fenomeno dei flussi migratori può ritenersi tutt'altro che trascurabile. Non secondario è il fatto che vi sono diverse unità di personale qualificato che presta la propria opera. Quello che noi vorremmo portare all'attenzione di questo Consiglio è il chiedere chiarimenti, perché dagli organi di informazione sembra che questo servizio, che vede una collaborazione tra Regione, Comune di Aosta e CELVA, non venga più rifinanziato, sembra che la convenzione in essere non venga più prorogata, e che la responsabilità di tutto ciò sia in capo alla Regione che ha deciso di non proseguire in tal senso. Per capire meglio vorremmo chiedere se questo corrisponde al vero, quali valutazioni sono state fatte dalla Regione su questo tema, come intende la Regione dare risposte a un fenomeno che comunque è tutt'altro che trascurabile e se ha già pensato quale destino ci sarà per coloro che perderanno i posti di lavoro. Grazie.

Presidente - Grazie collega. La parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Oui, merci Président.

Pour ce qui est de cette question, il faut rappeler qu'au cours de ces dernières années le phénomène migratoire a fait l'objet d'un changement radical dont il faut tenir compte pour réorganiser les politiques d'accueil et de soutien; c'est ce que vous veniez de dire, et ce n'est pas la migration extraordinaire dont on est en train de s'occuper, mais c'est la migration des personnes arrivées en Vallée d'Aoste qui constituent déjà un apport important pour notre collectivité.

Né comme Centre communal pour les immigrés non communautaires en 1991, l'actuel Service des migrants n'est plus appelé à faire face aux flux migratoires de nature économique qui, à cause de la crise continentale persistante et des opportunités de travail limitées, ont fortement baissées. Il doit par contre œuvrer, dans le domaine de l'information et de l'intégration dans le cadre de l'"urgence réfugiés" ou apporter son aide à des personnes qui se trouvent déjà sur le territoire depuis longtemps - comme vous disiez - et qui ne sont pas nécessairement des ressortissants de Pays n'appartenant pas à l'Union européenne.

Compte tenu de cela, l'Administration régionale, de concert avec la Commune d'Aoste, entend insérer les services d'information, de conseil et d'accès aux services destinés aux migrants dans le cadre de ses guichets sociaux et apporter au personnel de ces derniers l'aide des spécialistes afin de permettre un échange d'informations efficace et l'interaction avec diverses figures professionnelles. Donc c'est seulement un changement de parcours, une intégration avec les services déjà existants, qui peuvent donner d'une façon convenable la possibilité d'avoir les réponses qu'on veut et qu'on peut donner à tous ceux qui sont intéressés. De la même façon, il y a quelque temps, ils sont déplacés dans les services sociaux avec la Commune d'Aoste. Merci.

Presidente - Grazie Presidente. La parola al collega Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

Da quanto ci dice sembra solo che sia un cambiamento di percorso, per cui i servizi continueranno ad essere prestati; non è ancora ben chiaro con quali modalità e non è ben chiaro il percorso seguito. A nostro parere non è ben chiaro, perché solo nel mese di settembre il CPEL ha deliberato di approvare la proroga della convenzione e di dare comunicazione di questo sia al Comune di Aosta che all'Assessorato della sanità e dei servizi sociali, quindi il percorso a settembre sembrava diverso rispetto a quello che lei ha detto, Presidente. Sembra invece che a un certo punto la Regione abbia fatto altre valutazioni non ritenendo più di finanziare, in accordo con il Comune di Aosta; quindi il CPEL decide una cosa su proposta del Comune di Aosta e poi la Regione ne fa un'altra con il Comune per cambiare il servizio. Non è per nulla chiaro! Cosa accadrà poi al personale che si occupa di questo, Presidente? Continua ad essere dato il servizio? Staremo a vedere come proseguirà!

Presidente - Punto 3.03 all'ordine del giorno.