Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1589 del 18 novembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1589/XIV - Interpellanza: "Mancata divulgazione del dépliant "Vivere la Valle" in lingua straniera".

Presidente - Per l'illustrazione, chiede la parola il Consigliere Viérin, ne ha la facoltà.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Cette initiative que nous voulions présenter déjà depuis quelque temps se rattache partiellement et en partie aux considérations du collègue Ferrero ce matin sur la politique touristique et de promotion de notre Vallée d'Aoste ici et ailleurs.

Noi segnaliamo attraverso quest'iniziativa, secondo noi, un'idea di promozione turistica della Valle a complemento del flusso che dovrebbe essere presente sempre maggiormente negli auspici di tutti in Valle d'Aosta con un'iniziativa molto interessante a cura dell'AIAT, per capirci, del Syndicat d'initiative, che è rappresentata da una pubblicazione che si chiama "Vivere la Valle". Credo che tanti di noi la conoscano: è un'iniziativa cartacea che mensilmente - e su questo avevamo già avuto dei colloqui con l'Assessore sia in aula che in commissione - ha l'obiettivo di dare un servizio. Il turista quindi viene in Valle e essa viene distribuita in modo capillare attraverso le amministrazioni comunali in tutti gli esercizi turistico-ricettivi in modo che il turista che è presente in Valle conosca, con il bel lavoro coordinato per settori, per sagre, per eventi culturali, iniziative varie di raccordo tra i vari Assessorati e le amministrazioni, qual è una possibilità che esiste nel periodo di soggiorno.

Crediamo quindi che quest'iniziativa interessante, nell'idea che l'Assessorato ha avuto attraverso l'AIAT di dare un servizio vada fatta collimare con quelli che sono i dati turistici. Allora ultimamente abbiamo dibattuto tanto: super inverno, super estate, super dati, super presenze e tutto bene, ma, al di là dei dati dei flussi, interessa molto in una politica turistica e di marketing la tipologia di turista. Sono d'accordo con il collega Ferrero: noi stiamo sottoutilizzando il flusso di turismo che viene dal vallese, ne abbiamo parlato con l'Assessore Marguerettaz in un'occasione proprio puntuale, perché oggi con il 20 percento di potere di acquisto in più loro sono penalizzati turisticamente, perché si va meno in Svizzera perché costa di più, ma riempiono i supermercati, le attività, riempiono gli alberghi e sono veramente una possibilità. Al di là di ciò che potrebbe essere effettivamente uno sviluppo che in certi casi esiste già, ne abbiamo parlato qui, vi è l'abonnement des quatre vallées, si porta la ricevuta dell'albergo e non si paga il rientro; su certe iniziative, tipo la fiera che esiste all'autoporto, viene applicato...Maison & Loisir, il non rientro come pagamento; con skyway ci risulta che sia stato siglato un accordo tra il tunnel e la società in modo da cercare...ma questo per dire che tutti stiamo dicendo...e, al di là della nostra vocazione francofona e di potenziale enorme per una comunità che accoglie le persone nella loro lingua, perché, al di là di tutto, sentirsi a casa propria ad un'ora di macchina...quando vengono dalle nostre parti, dicono: "on est ici, on se sent chez nous et pourtant on est à une heure de voiture" e vanno a fare la spesa, a comprare i mobili, le scarpe, Aosta è stata invasa, basta andare nei supermercati o nella via principale per sentire parlare il francese che ci piace, quello di septante et huitante, quello un po' più rurale rispetto ad altre zone francofone.

Allora, ci viene un dubbio perché "Vivere la Valle" è una bellissima iniziativa, ma è fatta solamente in italiano. Dispiace che non c'è il Presidente Marco Viérin, ma, ecco, lo vedo...il titolo di quest'iniziativa ci dispiace un po', è vero che abbiamo citato anche l'inglese, ma il titolo di quest'interpellanza è: "mancata divulgazione del dépliant "Vivere la Valle" in lingua straniera", noi chiediamo come mai non si fa anche in francese, ci dispiace, sono piccole attenzioni. Abbiamo detto che abbiamo apprezzato la verve francofona dell'Assessore Baccega, probabilmente sospinto su lidi migliori, verso lidi migliori e ci dispiace che nello stesso movimento ci sia invece una sensibilità sfumata diversa sul fatto che noi chiediamo come mai questa pubblicazione non viene fatta in francese e nel titolo viene denominato lingua straniera, ma questo è un inciso.

Chiediamo poi, Assessore, capendo che i costi sono importanti, quindi lo abbiamo già messo, guardi, lo abbiamo già anticipato perché conosciamo un pelino così i retroscena, che cosa probabilmente noi risponderemmo al suo posto, quindi dicendo con gli stessi costi...veramente non vogliamo dire che bisogna moltiplicare le pubblicazioni in un momento in cui bisogna fare i conti con i soldi che si hanno, ma sullo stesso cartaceo, a parità di numero di pagine, alternare l'italiano, il francese, ma mettiamoci anche l'inglese, potrebbe essere qualcosa di veramente interessante. La Fiera di Sant'Orso è la più grande manifestazione che abbiamo in Valle e viene tutto stampato in diverse lingue, ma perché sappiamo benissimo che va bene il turismo italiano, ma nous sommes le carrefour d'Europe. Abbiamo la francofonia a portata di mano e "Vivere la Valle" è tutto in italiano. È vero che lo svizzero spesso lo capisce, lo intuisce, ma il turismo...l'inglese sicuramente è quello più veicolare, quindi andate in Cina, andate in tutto il mondo a cercare dei turisti e poi vengono qua e facciamo loro vedere la Valle in italiano. Benissimo, ma è una pubblicazione, ripetiamo, molto interessante, quindi la premessa è stata quella. La nostra idea non è tanto di chiedere come mai, cioè le abbiamo chiesto le motivazioni alla base di tale scelta, ma è di proporre in prospettiva...e, tra l'altro, "Vivere la Valle" non esiste da due giorni, quindi abbiamo anche aspettato, perché questa è un'iniziativa che volevamo già portare avanti, abbiamo detto: ma magari è in fase di elaborazione, di rodaggio, perché effettivamente bisogna anche vedere se una cosa funziona prima di dire: facciamo il passo per ampliare l'offerta. Lei però ci dirà sicuramente, ci riconforterà si questo, che è un servizio molto apprezzato, basti pensare al punto AIAT centrale alle Porte Pretorie, credo che sia una delle cose più distribuite, perché io mi trovo in un luogo...beh, voglio capire che cosa c'è da fare, al di là dell'utente, quando lei parla di accoglienza, noi condividiamo che il primo che deve essere promotore di sé stesso è l'albergatore o il commerciante, colui che poi ti trasmette una passione per qualcosa che è sul suo territorio, cioè sul nostro territorio, però il cartaceo, assieme alla cartina di Aosta, è la prima cosa che loro prendono e con qualcuno che glielo spiega è ancora meglio.

È quindi un'iniziativa semplice, Assessore, non è sicuramente polemica, abbiamo anche cercato di usare toni semi goliardici, com'è suo stile nelle repliche quando è di buon umore, e le chiediamo semplicemente per quale motivo questa pubblicazione è esclusivamente in italiano. Le avevamo chiesto anche qui, tanto per impostare l'iniziativa su un certo target, se effettivamente "si ritenga importante puntare sui flussi turistici stranieri e francofoni", perché effettivamente crediamo che sia così un rafforzativo di ciò che lei spesso dice e, appunto, se non fosse possibile, a parità di costi, o comunque con una spesa leggermente superiore...semplicemente conosciamo molto bene come funziona il sistema delle tipografie: la messa in pagina è una cosa, il cliché è uno, una volta che si è fatto il cliché i contenuti poco cambia, le strutture ci sono... Abbiamo gli uffici della Regione che sono pieni di persone competenti e anche nei suoi servizi abbiamo delle persone veramente all'altezza della situazione; le abbiamo misurate nei saloni, all'estero, in tutte le manifestazioni dove la Valle d'Aosta è stata presente, ci sono delle professionalità incredibili, quindi senza costi aggiuntivi, secondo noi, potrebbe essere un servizio veramente all'accingersi della stagione turistico-invernale, che speriamo possa essere veramente un altro momento di volano come lo è stato l'estate...essere un piccolo atto che va a migliorare un servizio che è un servizio - ripetiamo - che, secondo noi, è fondamentale.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz, ne ha la facoltà.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Mi conforta la presentazione dell'interpellanza da parte del collega Laurent Viérin, anche perché sicuramente, al di là dei trascorsi al Governo, dove abbiamo avuto modo di collaborare proprio tra strutture, come ha ben ricordato, tutta una serie di contenuti di questo documento viene fornita dall'Amministrazione regionale e dai suoi servizi. Questo documento, che è leggero, che è abbastanza facile, viene preso dai turisti, viene portato in camera, viene fatta una lettura, quindi devo dire che, rispetto ai costi, ha dei costi relativamente contenuti, poi si può sempre fare meglio. È una rielaborazione di quello che in realtà veniva fatto in passato in modo un pochettino troppo artigianale, nel senso che c'erano delle risme di fogli A4 dove venivano indicati tutti i vari appuntamenti. È vero che è da qualche anno, ma voi non immaginate - ma non è ovviamente una critica - qual è la difficoltà di farci inviare le informazioni da parte di tutti gli attori. Qua bisogna da un lato ringraziare perché effettivamente il tessuto sociale, la rete che c'è in Valle d'Aosta di iniziative è molto ampia, ma, come voi ben sapete, molte di queste iniziative sono organizzate da soggetti a livello volontaristico, quindi non hanno un approccio esattamente professionale e quindi, per poter essere in distribuzione la settimana prima almeno dell'inizio del mese successivo, bisogna avere il materiale il 10-15 del mese precedente in modo tale da poter elaborare e molte volte dobbiamo anche dare una mano, non io, ma ovviamente gli uffici ad elaborare un testo, a costruire una comunicazione che sia una comunicazione adeguata. Proprio - Laurent ha già anticipato - per coniugare, da un lato, lo strumento e, dall'altro, il contenimento dei costi, si è optato per dare delle indicazioni proprio a livello sintetico degli eventi, quindi, come molti di voi vedranno, nell'ultima pagina abbiamo il riepilogo delle iniziative in lingua francese e il riepilogo delle iniziative in lingua inglese, per cui sicuramente abbiamo avuto modo di prenderlo in esame.

Allora, io colgo l'interpellanza - l'ha detto in modo esplicito - come una suggestione su cui lavorare. Credo che si possa fare un ragionamento, che è un ragionamento che potrebbe essere anche di compromesso, perché, oltre a "Vivere la Valle", che è periodico e che ha delle frequenze, che, da un certo punto di vista, possono essere impegnative, visto che il costo di per sé della pubblicazione non è elevato, potrebbero esserci, come già abbiamo, degli speciali dove per argomenti vengono fatte delle sintesi dove magari non ci sono tutti gli appuntamenti che hanno una certa frequenza, ma le cose, come diceva, più importanti: la Fiera di Sant'Orso piuttosto che a livello enogastronomico tutte le iniziative più significative: si può immaginare di poter fare delle release lì dove abbiamo magari un po' più di tempo e c'è un'attività che ci consente una certa programmazione...fare un estratto e degli speciali che danno quell'informazione completa, dove c'è un certo arricchimento...iniziare almeno con un testo di questo genere per evitare di allungare, perché io vedo che gli uffici arrivano sempre con l'acqua alla gola per arrivare per tempo alla pubblicazione. Se si introducono delle nuove attività, dei nuovi impegni, il rischio probabilmente è di non rispettare più la tempistica.

Possiamo quindi poi confrontarci, ma mi impegno a fare questo tipo di verifica, a vedere se riusciamo ad aumentare quindi la gamma di informazioni e gli strumenti cercando di dare quest'informazione più specifica per il turismo francofono, che sicuramente è in questo momento, soprattutto per la componente dei peuples frères del Valais, di particolare interesse.

Presidente - Grazie. Per la replica, chiede la parola il Consigliere Viérin, ne ha la facoltà.

Viérin L. (UVP) - Sì, grazie Assessore.

Siamo soddisfatti per la considerazione di prospettiva, intesa come il verificare se questo è possibile, siamo meno d'accordo invece sull'ipotesi avanzata, e mi spiego. Ora, sul raccordo, noi capiamo tutto e ci siamo passati e sappiamo benissimo, però pensiamo che se c'è la volontà di fare questo mensile anche in francese e un pezzettino in inglese, si fa, si mette su una struttura, si valorizzano i dipendenti, si motivano, insomma, i dipendenti ci sono, l'abbiamo detto, e sono anche bravi. Prima cosa: sarà difficile ma in Amministrazione se non si chiedono cose impossibili, se uno vuole ottenere un risultato e c'è una buona squadra, lo fa.

Al di là di questo, vorremmo capire se siamo una Regione francofona o meno, ecco, che poi è l'ultima parte del discorso che io non volevo evocare, ma se ci dite: "vabbè, facciamo degli speciali per argomenti magari anche in francese", allora dico: no, se è una questione di organizzazione tecnica, lo capisco, ma o siamo francofoni tutto l'anno, non è che siamo francofoni solo quando c'è la Fiera di Sant'Orso, o quando c'è una grande festa, o quando si fa qualche congresso, scusate eh, però! Perché sennò bisogna capire se vogliamo connotare anche turisticamente, ma non solo, una regione che ha nel suo cuore, nella sua autonomia, nelle ragioni della sua autonomia la francofonia! Perché se facciamo degli speciali per argomenti, a parte che gli speciali...secondo noi, il turismo va fatto tutto l'anno, non ci sono degli speciali, perché...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...sì, ma noi iniziamo a puntare anche sulle stagioni che oggi sono chiamate "basse stagioni", che non esistono, in Messico non esiste la bassa stagione, cosa ha il Messico di diverso da noi? Sarà un territorio diverso, ma lavorano tutto l'anno, magari un mese all'anno no, però non si può dire: "vabbè, facciamo degli speciali per argomenti, poi il francese un po' lo mettiamo...", o lo vogliamo mettere, o non lo vogliamo mettere per due valenze: quella turistica, che condividiamo, vogliamo o non vogliamo puntare sul turismo francofono?, ma la seconda cosa: siamo o non siamo francofoni? Perché altrimenti è inutile spendere delle pagine a Parigi sui giornali e le riviste dicendo: "la Vallée d'Aoste cœur..." di cosa? No. Nel capire, nell'apprezzare la sua idea, quindi le diciamo di cercare di attivarsi per farlo in francese, almeno anche in francese, per delle parti. Quando ci sono delle parti, non è che si deve...io sono sempre stato contro la moltiplicazione e la traduzione di tutto, si ricorda quando abbiamo parlato dei castelli, abbiamo fatto una ricerca e il Castel Savoia si è chiamato Castel Savoia, è inutile andare a tradurre il Castel Savoia, abbiamo fatto una ricerca storica, ma il Château di Fénis è il Château di Fénis. Quindi anche lì volete fare delle cose in francese, un po' bilingui...però diamo un'idea che se non c'è una parola di francese...è vero il turista non lo capisce, ma, seconda cosa, non sa neanche che qui siamo in una regione francofona. Allora, almeno nel turismo, dove può essere un'opportunità, è già difficile in tanti altri settori, perché effettivamente siamo deboli tante volte sulla francofonia, che ci sia una presa di coscienza che siamo francofoni!

Nous disons cela car dans cette période d'attaque à l'autonomie souvent on se demande: on este ou on n'est pas francophones? Et le fait d'avoir une opportunité d'une communauté qui est francophone et qui utilise cette francophonie, un, pour des raisons identitaires...car nous sommes fiers d'être valdôtains et nous sommes fiers d'être francophones, et nous ne sommes pas valdôtains à spot et nous ne sommes pas valdôtains seulement trois fois par semaine, ou trois mois par année, ou nous sommes valdôtains toute l'année et francophones toute l'année et pas seulement dans les commémorations et même dans ces jours où la France à été touchée par des problèmes beaucoup plus graves... Touristiquement nous sommes la seule Région italienne, comme le Südtirol le fait, à pouvoir accueillir toutes les communautés francophones comme si elles étaient chez eux. Le Tyrol du Sud a une politique sur toute l'aire de la Bavière et surtout du Grand Tyrol qui mise sur cela: "venez ici, venite qui, vi sentirete a casa vostra", si nous on arrive, au-delà du tourisme de proximité, à créer, ou à recréer - je ne sais pas si cela a existé dans le temps, je crois que oui -, vraiment un carrefour d'Europe où les touristes, comme les gens qui viennent d'ailleurs, viennent admirer, oui, nos beautés, nos montagnes, nos foires, nos marchés, nos concours et tout ce qu'on a et même notre paysage, mais ils viennent dans un lieu différent, où nous savons plusieurs langues, où nous avons des capacités d'accueil dans la langue qui est la plus proche de la personne qui vient te trouver et que tu as accueilli pour des raisons aussi justement touristiques. Assesseur donc, nous sommes, d'un coté, contents d'avoir au moins compris que vous avez compris et c'est déjà quelque chose, dans le sens qu'on a réussi à véhiculer un message.

Allora, Assessore, noi crediamo - e su questo torneremo - che se c'è la volontà di fare questa rivista anche in francese o in inglese, lo si farà. Grazie.

Presidente - Punto 21 all'ordine del giorno.