Oggetto del Consiglio n. 1587 del 18 novembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1587/XIV - Interpellanza: "Attivazione di un'intesa tra Regione e Azienda USL per la razionalizzazione della spesa per le locazioni di immobili".
Presidente - La parola al Consigliere Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Nel prossimo Consiglio tra i vari argomenti all'ordine del giorno ci troveremo sicuramente a discutere e condividere eventualmente la scelta per quello che riguarda le dismissioni e la rivalutazione del patrimonio immobiliare della Regione. Quest'interpellanza va proprio nel senso di chiarire qual è stato fino ad oggi il grado di collaborazione, chiamiamolo così o qual era l'indicazione, se indicazioni c'erano da parte del Governo regionale verso l'Azienda USL Valle d'Aosta in merito a quelli che erano gli immobili utilizzati dall'Azienda in locazione, perché dico questo? Perché è indubbio che - l'ho già sottolineato nella precedente interpellanza - è importante quanto grava il bilancio dell'azienda nel contesto del bilancio regionale e tenuto conto che ormai si parla da più parti di necessità di razionalizzare...per cui prendo in prestito le parole dell'Assessore Perron, che dice: "nulla sarà più come prima", e sono assolutamente d'accordo su questo, ci mancherebbe, volevo capire come era prima e come sarà il futuro. A noi pare interessante capire: "quali siano state le indicazioni date dal Governo regionale all'Azienda USL in merito agli immobili utilizzati dall'azienda in locazione; se vi siano state delle verifiche sulla congruità degli affitti pagati" e "se è intenzione di questo Governo regionale avviare una sinergia con l'azienda al fine di una razionalizzazione della spesa pubblica in materia di locazioni e procedere ad una verifica sulla congruità degli affitti pagati". Sono dati che sono assolutamente per noi necessari al fine di poter valutare serenamente anche quella che sarà l'operazione messa in campo e voluta dal Governo regionale per quello che riguarda gli immobili, ne parleremo nel prossimo bilancio, per cui, a nostro parere, è quanto mai necessario avere queste indicazioni, questi dati. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.
Sicuramente il contenimento dei costi dell'azienda è uno dei nostri primi scopi da perseguire, in un momento non certo facile, lo abbiamo detto prima, in cui la nostra Regione non sempre ha quelle ampiezze di mercato con le possibilità di collaborazione con altre aziende sanitarie confinanti.
"Se vi siano e quali siano le indicazioni date al Governo...": il Governo regionale ha optato già da anni in materia di patrimonio immobiliare di trasferire in proprietà all'Azienda USL gli immobili aventi destinazione d'uso sanitario e socio-sanitario, per cui ad oggi, ad eccezione dei locali utilizzati dall'USL in comodato gratuito, tutti i beni immobili regionali con finalità sanitaria sono trasferiti all'USL in proprietà. Parallelamente alle procedure di cui sopra, la Regione ha dato indicazione all'Azienda USL affinché riconducesse il più possibile le proprie attività presso gli immobili di proprietà, riducendo conseguentemente le spese per i canoni di affitto. In quest'ottica si fa presente che l'ammontare delle spese di cui trattasi ha fatto registrare una notevole flessione di circa il 30 percento, passando da 1.300.000 euro del 2013 ai 950.000 del 2015, non solo a seguito della risoluzione di sei contratti avvenuta nel 2013 e di ulteriori tre contratti di affitto nel 2015, ma anche a seguito delle procedure di rinegoziazione avviate ai sensi dell'articolo 24, comma 4, del decreto-legge n. 66 dell'aprile 2014, convertito con modificazioni nella legge n. 89 e dell'articolo 9 ter della legge n. 125, ad eccezione per quelle sedi per le quali si è in procinto di dare comunque una disdetta. Quest'anno, probabilmente vi sarà ancora una risoluzione contrattuale.
Per effetto di quanto sopra, i contratti vigenti di affitto sono ora in numero pari a nove e di questi il canone per l'affitto del centro dialisi di Saint-Vincent, è pari a 645 mila euro, risultando il più dispendioso incidendo quasi per il 70 percento. Faccio notare come quest'affitto nel 2014 sia diminuito del 15 percento e nel 2015, a seguito di una rinegoziazione con esito positivo, di un ulteriore 5 percento. Ricordo comunque che il contratto sopracitato non è un semplice contratto di affitto, ma è un contratto chiavi in mano che prevede la manutenzione e la sostituzione delle attrezzature.
"Se vi siano verifiche sulla congruità...": sì, sono in corso delle verifiche soprattutto per quegli affitti più significativi; in particolare è stata in quest'anno verificata la congruità per la sede del magazzino di Saint-Christophe, per il quale si evidenzia l'assoluta convenienza dell'operazione, dal momento che presso la medesima struttura sono oggi confluite le attività prima dislocate presso due altre sedi, per cui l'azienda pagava un canone annuale di 240 mila euro e adesso ne paga 142 mila. Sempre a titolo esemplificativo per attestare questa rinegoziazione per diminuire i costi su questi nove affitti, cito i fatti più significativi: in tal senso per l'asilo aziendale di Aosta si è passati da un canone di affitto di 27.900 euro dell'anno scorso ad un canone di affitto quest'anno di 23.715, quindi con una riduzione del 15 percento; per l'ambulatorio di medicina dello sport, che è sempre uno di quei nove locali affittati, si è passati da 19 mila a 16 mila euro, anche qui con una riduzione del 15 percento; per la guardia medica di Brusson, il cui affitto era di 11 mila euro all'anno, nel 2014 si è passati invece ad un canone di 9.350 euro. Un'attività quindi di riduzione delle locazioni sottesa a riportare queste attività in sede di situazioni di proprietà.
"Se è intenzione del Governo regionale di avviare una sinergia con l'azienda al fine di una razionalizzazione della spesa pubblica...": è in corso un'attività di questo tipo non solo per le sedi affittate, ma anche per le sedi concesse in comodato. La razionalizzazione prevede proprio una riorganizzazione delle sedi. Con quali criteri? È stato fatto un lavoro dal titolo: "Proposta di revisioni delle sedi territoriali", che è stato presentato nel mese di settembre al Direttivo del CELVA per una prima analisi dei costi delle varie strutture, addirittura della frequenza, delle attività e dei relativi costi delle singole attività. Chiaramente questi dati dovranno essere coordinati e visti alla luce del nostro territorio, alla luce di quella che è la posizione geografica di questi ambulatori per farne poi oggetto di razionalizzazioni conseguenti. Sappiamo tutti quanto sia difficile quest'opera di revisione, perché togliere un ambulatorio, accorpandolo ad altri è sempre molto difficile, però il programma c'è, avrà una sua coerenza perché i costi vanno comunque diminuiti.
Presidente - Grazie. La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Ho ascoltato attentamente, poi, Assessore, eventualmente se mi dice in che data è stata fatta quella riduzione di cui lei mi ha parlato per il 2015, perché io ho un atto di giugno 2015, che dice totalmente altri dati. Sono state fatte dopo giugno? Quelle riduzioni di affitto che lei mi ha parlato, Assessore, tutte quelle, perché vede, siccome gli atti sono pubblici e non è che si possono raccontare quello che uno vuole qua...perché tra tutto quello che lei ci ha esternato e detto, beh, io vorrei prima di tutto capire se, tenuto conto che facciamo parte sempre della stessa famiglia, e parlo di Vallée d'Aoste Structure, che ha fior di immobili, stabilimenti e quant'altro, strutture vuote, io mi chiedo, ma le chiedo veramente come si può pagare 146 mila euro di affitto per un magazzino? Per la carità, sono oltre 3.000 metri quadri, ci mancherebbe ancora! Io non sono entrato nel merito della congruità o meno, ma, quando si dice che bisogna pensare di razionalizzare, io penso che prima di tutto sia sfruttare i beni di famiglia. Allora, un bravo amministratore la prima cosa che fa sente tutti i componenti della famiglia e chiede se hanno degli immobili simili. Io non posso immaginare che nel patrimonio gestito in questo momento, Vallée d'Aoste structure non ci siano 3.500 metri quadri di struttura inutilizzata. Noi paghiamo 146 mila...ma c'è altro, Assessore: lei si è dimenticato in quest'elenco, penso volutamente, di dire che l'azienda paga 63.000 euro per 267 metri di magazzino. Dicendo che abbiamo fatto un affare perché sino al 2014 per 267 metri di magazzino pagavate 75.000 euro. Io penso che questo probabilmente debba fare meditare, oltre che lei, Assessore, magari anche qualcuno di quelli che tra poco dovranno mettere...e votare un bilancio di lacrime e sangue, perché se questo è il sistema, se questo è il sistema di amministrare, io non so dov'è la credibilità! Se lei interessa, io non fatico molto, guardi, a metà di quest'affitto...probabilmente con un affitto a riscatto in cinque anni lo trovi un locale, ma dopo ne è proprietario... Pagare 75 mila euro fino al 2014 e 63 mila euro dal 2015 in avanti dicendo: "beh, abbiamo avuto anche una congrua riduzione", beh, grida scandalo! Io non faccio mai nomi, ma vada anche a vedere di chi è la proprietà, perché magari riuscirà anche a capire il perché di tante cose.
Ora, noi le abbiamo veramente a sufficienza di queste improvvisazioni, Assessore! Improvvisazione è dir poco...superficialità, credibilità, ma dov'è la credibilità quando ci sono queste cose e ci apprestiamo a parlare di un bilancio lacrime e sangue, ma veramente non esiste! Io penso che in un momento di particolare difficoltà la prima cosa da fare è guardare come si può spendere meglio questi quattrini e non mi vada a mettere in bocca che magari io voglio chiudere qualche ambulatorio, perché questi ambulatori nel totale costano meno di 100.000 euro, quelli che abbiamo su tutto il territorio della Valle, perché non sono questi i problemi! I problemi sono valutare bene come si spendono i soldi, lasciar da parte gli amici degli amici e cominciar a fare una sana amministrazione. Se se la sente, vada avanti, Assessore, ma non faccia i "piangini" quando si tratta di chiedere soldi in più perché "siamo in difficoltà", perché "non riusciamo a pagare questo e quant'altro". Allora, sì, siamo bravi, poi, quando si tratta invece di mettere mano ad un processo riorganizzativo che non può conoscere né parenti, né amici, perché non si possono chiedere sacrifici magari a qualcuno che rischia il posto di lavoro, come succederà - e ne riparleremo - nel breve futuro, e nello stesso tempo avanti, qua qualcuno è intoccabile, è questa la Valle d'Aosta che vogliamo? È questa la Valle d'Aosta che insegniamo? Sono queste le responsabilità che la politica vuol prendersi? Allora, se è giusto, adesso non può più far finta di sapere. Come per l'altra volta prenda, agisca e scriva e denunci queste cose! Le denunci anche alle sedi competenti!
Presidente - Punto 18 all'ordine del giorno.