Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1586 del 18 novembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1586/XIV - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla soppressione dell'esenzione delle tasse automobilistiche per i veicoli di particolare interesse storico".

Presidente - La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Il nostro gruppo ha voluto porre all'attenzione del Governo, dell'Assessore competente quest'iniziativa a seguito della modifica legislativa a livello nazionale sulle misure in materia fiscale. Premetto che in Valle d'Aosta l'unica associazione esistente sul territorio regionale, che è federata con l'Automotoclub Storico Italiano, autorizza al rilascio delle certificazioni di tale Ente nazionale e conta circa 700 iscritti e negli ultimi anni ha certificato più di 3.000 mezzi in relazione proprio alla legge di stabilità 2015 che citavo, che ha deciso a livello nazionale di abolire le agevolazioni sul bollo dei mezzi ultra ventennali e, di conseguenza, di modificare quella che era l'esenzione dai vent'anni in su portandola ad un altro limite, che è quello dei trent'anni. Questo limite, questa modifica dal punto di vista normativo ha una ricaduta impattante e importante sul parco macchine storico di rilevanza storica e di rilevanza anche affettiva/valore comunque all'interno della nostra piccola regione, che ha all'incirca quattrocento autoveicoli e un'ottantina di motoveicoli.

Ho voluto fare queste premesse per inquadrare la modifica nazionale approvata il 23 dicembre 2014 a livello nazionale, che ha indubbiamente obbligato anche il sistema Valle d'Aosta ad introdurre quella modifica, quindi portando l'esenzione non più dai vent'anni in su, ma dai trent'anni in su. Quali le criticità? Da una parte, c'è il tributo non percepito dalla Regione per l'esenzione o la riduzione dal bollo e, dall'altra, indubbiamente tutta una serie di criticità, che potrebbero portare o a demolire da una parte, o a vendere e alienare questi beni perché troppo costosi, perché comunque, come dicevo prima, è un discorso più affettivo che non di valore e poi anche a livello proprio di mantenimento.

Al di là delle premesse, indubbiamente l'obiettivo di questa nostra iniziativa va in questa direzione, cioè quella di sapere quali sono le intenzioni del Governo regionale. Apro un'altra parentesi un po' più tecnica, ma che è dovuta nelle premesse: in quest'anno dal 23 dicembre 2014 ad oggi diverse Regioni hanno legiferato in materia, chi per modificare completamente, chi per intervenire parzialmente sulla modifica a livello statale: dalla Basilicata alla Provincia di Trento, la Regione Autonoma Trento e Bolzano, al Veneto, per poi toccare anche la Regione Lazio. La cito per ultima perché, diciamo, è un po' la novità rispetto alle altre, perché le altre praticamente la Corte le ha impugnate, tali leggi sono state impugnate dal Consiglio dei ministri e si attende in certi casi la sentenza della Corte costituzionale in merito, tipo, come vi citavo, il Trentino, la Basilicata, la Puglia, il Veneto. La Regione Lazio invece ha agito in tal senso, ha modificato l'impianto legislativo ma rimodulandolo, quindi dai venti ai trent'anni, per quanto riguarda l'esenzione abrogata dalla legge di stabilità nazionale, non è più stata modificata e abrogata ma è stata rimodulata. Cosa vuol dire "rimodulata"? Invece di avere l'esenzione totale dai venti ai trent'anni, ha uno sgravio comunque fiscale importante valutato in base ai veicoli. Ecco, queste erano un po' le premesse e gli elementi che volevo fornire anche al Governo regionale per dire che, al di là della differenza fra Regioni a Statuto ordinario e Regioni a Statuto speciale, comunque tutte le Regioni che sono andate nella direzione di modificare completamente l'abrogazione della legge statale hanno avuto l'impugnazione; dall'altra parte, chi invece ha iniziato un percorso solo di rimodulazione, quindi parte di esenzione, ad oggi non ha avuto l'impugnazione, ecco, elemento in più che magari potrebbe darci anche qualche possibilità, comunque ascoltiamo attentamente il Governo regionale. Grazie.

Président - La parole à l'Assesseur Perron.

Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.

Lei, collega, ha già molto correttamente fatto una fotografia della normativa, rispetto al quesito dell'interpellanza, che è certamente legittimo; è necessario però operare anche un cambiamento di prospettiva, nel senso che sul tema tasse automobilistiche - ma lei lo ha evocato - il quesito non è, a mio modo di vedere, "cosa si intenda fare", ma "cosa è possibile fare". Il fattore determinante di cui tener conto è il decreto n. 13 del 2008, che lei conosce, che ha attribuito alla Regione le competenze relative alla tassa automobilistica: il suddetto decreto ha affidato alla Regione esclusivamente la gestione della tassa, vale a dire la riscossione e l'accertamento, il recupero, i rimborsi relativi al tributo, senza però attribuire alla Regione stessa il potere di disciplinare gli elementi costitutivi del tributo, come ad esempio le esenzioni, che devono rimanere nei limiti fissati dalla legislazione statale.

Per quanto riguarda la possibilità di legiferare, credo che un'ipotetica norma regionale - parlo al condizionale - che introducesse un'esenzione non prevista dalla normativa statale andrebbe automaticamente incontro ad un'impugnazione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lei lo evocava prima: le Regioni a Statuto ordinario, alle quali è stata demandata solo la riscossione della tassa automobilistica, che dopo l'abolizione apportata dalla legge di stabilità hanno reintrodotto nuovamente l'esenzione in argomento, imbattendosi nell'impugnazione da parte del Governo centrale. Lei evocava alcune Regioni e, se non ricordo male, la stessa sorte ha avuto la legge della Provincia autonoma di Trento. Non solo quindi l'articolo 8 precisa che le Regioni a Statuto ordinario disciplinano la tassa automobilistica regionale, ma si è già espressa anche la giurisprudenza costituzionale, che ribadisce la riserva allo Stato della disciplina degli elementi costitutivi del tributo. Vorrei ricordare che i tecnici del Ministero dell'economia e delle finanze, che avevamo interpellato al riguardo, ritengono implicitamente abrogate dalla legge n. 190 le norme regionali che avevano disciplinato già in passato l'esenzione di cui parliamo e che ora sono in opposizione alla normativa statale vigente: questo è stato peraltro ulteriormente confermato anche dal Sottosegretario all'economia in una question time recente, ad ottobre, relativa alla possibilità per le Regioni di esonerare a proprie spese i veicoli ultraventennali.

In quella fase quindi il Governo, in modo molto chiaro, ha ribadito che eventuali esenzioni sono in contrasto con la competenza esclusiva del legislatore nazionale in materia di tasse automobilistiche. Dal mio punto di vista non abbiamo certamente una chiusura aprioristica; immaginiamo che non ci sia molto spazio di intervento ma non siamo contrari a ragionare su questa materia e sulla possibilità di individuare delle vie da percorrere che non vadano incontro ad una bocciatura o ad un'impugnativa da parte dello Stato. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore. La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Io ho voluto fare un po' di esempi nelle premesse proprio per spiegare ai colleghi tutti, anche a chi ci ascolta, che comunque tutta una serie di azioni che le Regioni a Statuto ordinario avevano messo in campo, cioè che avevano legiferato sono state completamente cassate e impugnate. Avevo aperto una parentesi, come diceva lei, sulla Provincia di Trento, dove invece ad oggi si attende ancora la pronuncia della Corte...e del merito soprattutto dell'impugnativa...e se ci sarà un rilancio dal punto di vista di ricorso da parte della Provincia. Al di là di questo, sulla preoccupazione...ma soprattutto sulle potenziali possibilità di trovare delle soluzioni mi sembra che ci sia da parte del Governo, da parte sua, Assessore, la volontà di reperire, di trovare, di cercare delle soluzioni, anche perché, come dicevo, i numeri sono dei numeri interessanti per la nostra piccola regione: parliamo quasi di 500 comunque veicoli interessati in questa fascia dai vent'anni ai trent'anni.

Un'ultima considerazione: fa specie, non so se voi l'avete valutato, comunque che ad oggi, dopo quasi sei mesi, comunque sulla modifica che ha fatto la Regione Lazio comunque non ci sia stato nessun ricorso, nessuna impugnativa, quindi probabilmente il percorso sul quale infilarci, da cibler come Consiglio regionale...dal punto di vista normativo, se ci saranno le possibilità, probabilmente sarà questa la strada, la seconda, cioè quella di andare a rimodulare una parte di esenzione dai venti ai trent'anni, aprire un fronte come Regione Autonoma Valle d'Aosta e magari aprire un fronte insieme alle altre Regioni a Statuto speciale, vista e considerata la mole di autoveicoli, visto e considerato comunque l'indotto diretto e indiretto che i 500 comunque autoveicoli danno all'interno del mancato non solo esborso per le spese di manutenzione, ma anche dei coefficienti più realistici all'interno proprio del nostro sistema Valle d'Aosta. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Punto 17 all'ordine del giorno.