Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1550 del 4 novembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1550/XIV - Interpellanza: "Relazione del Presidente della Regione sull'attività svolta da Vallée d'Aoste Structure".

Président - La parole au collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

L'anno scorso nel mese di luglio (il 16 luglio 2014) il Presidente Rollandin non era presente perché aveva degli impegni istituzionali a Roma e in quest'aula discutemmo la relazione, ai sensi di una norma, sullo stato dell'arte di Vallée d'Aoste Structure. Luglio 2014...indubbiamente discutemmo del bilancio 2013, perché poi altrimenti si discute di aria fritta...quindi, conti alla mano, avevamo una relazione che era stata confezionata dal Consiglio di amministrazione e dal suo Presidente. Ci fu una discussione decisa, forte, un confronto serrato, volarono anche parole ed espressioni pesanti, perché la società, questa società, che è nata con una certa mission...cioè, più che è nata, vi è stata l'integrazione nel 2004-2005 di tutta una serie di compiti in più, cioè quelli di gestire, valorizzare, alienare, comprare e utilizzare al meglio...cercare di riempire - passatemi il termine - i locali, i capannoni industriali a vocazione industriale di proprietà pubblica, di proprietà regionale, mission che nel 2005-2006 non era semplice. Ci fu una grande discussione in Consiglio regionale dopo questa scelta di natura politica e la politica decise di conferire tutti i beni che avevano una destinazione di patrimonio industriale a questa società che era già strutturata per poterli valorizzare meglio, utilizzarli meglio, gestirli meglio, ma soprattutto aggredire quel mercato che...si voleva comunque...come dire? dare delle opportunità di più al sistema Valle d'Aosta.

Quel 16 luglio ci fu oltretutto una risoluzione presentata dai gruppi di opposizione, che chiese al Consiglio tutto le dimissioni del Consiglio di amministrazione. Il risultato fu positivo, nel senso che questo Consiglio approvò la risoluzione che fu presentata dai gruppi di opposizione e nei mesi successivi fu nominato un nuovo Consiglio di amministrazione per gestire Vallée d'Aoste Structure. L'allora Assessore Marquis ci presentò in maniera molto - fu detto in quest'aula - amministrativa, giuridico-amministrativa la situazione dicendo: "queste sono le criticità, ma questo è quello che si sta facendo, ci sono delle difficoltà" e soprattutto dalla parte dell'opposizione - avendo un altro ruolo, ci mancherebbe - ci fu quasi un'alzata non dei toni, ma ci fu un confronto serrato...ma alla fine cosa state mettendo in campo? Quali sono le soluzioni che cercate di mettere in campo, quali sono le azioni a livello di marketing che insieme a Finaosta, insieme alla Presidenza, insieme anche alla Chambre state mettendo in campo per poter utilizzare al meglio quello che è il patrimonio pubblico, di proprietà pubblica e soprattutto quali sono le azioni per ridimensionare...e uso il termine "ridimensionare", io avevo utilizzato un altro vocabolo, dicendo il pareggio di bilancio...ma quali erano le azioni da mettere in campo per quanto meno tendere ad avere un pareggio di bilancio, perché diciamo questo? Diciamo questo perché negli ultimi anni, indubbiamente, tale società, che si occupa di gestione del patrimonio immobiliare a destinazione industriale, ha avuto delle perdite di esercizio pesantissime, che sono andate dai 2 milioni e 500, 2 milioni e 800, 2 milioni e 200...si sono avvicinate sovente ai 3 milioni di euro. Successivamente c'è stato il cambio del Consiglio di amministrazione, ma nel mentre avevamo chiesto all'Assessore Marquis, ma soprattutto al Presidente della Regione - me ne ricordo molto bene - di cercare di fare uno sforzo, se possibile, perché sovente si discute della relazione sui risultati portati...diciamo terminati dalla società in essere a novembre o a dicembre dell'anno successivo, quando ormai quel rendiconto praticamente serve a nulla e le dinamiche, soprattutto la velocità del mercato, e non solo, fanno sì che questo Consiglio affronti tale tematica quando ormai la partita è già diversa, è cambiata, è mutata e così fu, tant'è vero che il collega Marquis cercò di velocizzare quel confronto e portò già a luglio nel 2014 la discussione.

Non entro più di tanto nel merito della discussione. L'obiettivo della nostra iniziativa, colleghi di maggioranza e collega Donzel, è questo. Riteniamo fondamentale la centralità di questo Consiglio regionale, ma crediamo veramente che essa possa servire, possa essere utile e sia di buon auspicio per anche trovare delle soluzioni ma soprattutto per fare il punto della situazione per poi declinare il futuro prossimo e anche su questo dossier abbiamo una norma che è scritta...come posso dire? bene, semplice, chiara, dove le interpretazioni non esistono. La norma dice: "il Presidente della Regione, entro trenta giorni dall'approvazione del bilancio della società, relaziona al Consiglio regionale sull'attività della società e sull'attuazione dei programmi di cui al comma 1", praticamente cosa...non è che si porta in questo Consiglio il bilancio, ma si porta in questo Consiglio la relazione trenta giorni dopo l'approvazione del bilancio. L'obiettivo di quest'iniziativa è chiedere al collega Donzel, dato che ci risulta che Vallée d'Aoste Structure abbia approvato il bilancio nel luglio, quindi quattro mesi orsono: "quali sono le motivazioni per le quali non ha ancora relazionato sull'attività svolta e se non ritiene utile tale confronto vista la difficile situazione societaria". Al di là ancora dei numeri, al di là della perdita di esercizio e al di là delle criticità, ascolteremo con attenzione la risposta del Governo regionale. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola all'Assessore Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Caro collega, diciamo che alla fine del suo intervento mi sono ritrovato nell'interpellanza, perché lei giustamente ha fatto un po' un racconto, una narrazione di quella che è la sua visione della società, nel merito l'interpellanza invece appunto chiedeva una questione più di carattere tecnico. Come già il Presidente stamattina, insomma, ha avuto un confronto con lei sulla questione giuridica, vorrei semplicemente ricordare che la norma è chiara, ma più norme si sono succedute negli anni e si sono sovrapposte: per esempio, la norma che lei citava questa mattina del 2006 richiama peraltro un'analoga attività...e riprende la norma precedente del 2004, ma a ribadire poi successivamente questa norma è una delibera del 2007 del Consiglio regionale: la n. 2625 - che è stata appunto presentata dall'allora Assessore alle attività produttive Leonardo La Torre -, che fissò quelli che erano gli indirizzi strategici della società.

Dal punto di vista dei contenuti, quindi non c'è assolutamente nessun problema a presentare in aula questa relazione, personalmente...in qualche modo è importante che ci sia questo confronto sulla società e io convengo con lei su quanto ha detto: che alle volte questo tipo di relazione arriva ovviamente quando si è già nell'anno successivo e questo ritardo di questi mesi sicuramente rende più difficile... Va però anche detto - e sarebbe importante che tutto il Consiglio riflettesse su questo - che, dal punto di vista normativo, si è aggiunta a queste norme la legge n. 8 del 2013, che ha previsto la questione del controllo analogo delle società in house e con una delibera di quest'anno, quella citata dal Presidente questa mattina: la n. 364 del 2015, è stato previsto per queste società di produrre altresì, entro il 31 ottobre di ciascun anno, la bozza del POS (Programma Operativo Strategico) e, entro il 31 ottobre di ciascun anno, anche il PEA (Programma Esecutivo Annuale) e ogni anno due relazioni semestrali. Adesso io non so se, da questo punto di vista, ci rendiamo conto di dove stiamo andando, questa cosa deve essere tutta pubblicata ed è assolutamente trasparente e accessibile. Probabilmente...chiediamo ad una società di produrre una relazione annuale, due relazioni semestrali e due programmi: uno operativo-strategico e uno esecutivo annuale, forse dobbiamo anche provare, nell'ottica di una semplificazione e di un dibattito che deve avvenire...io sono d'accordo con lei su questo: non possiamo privare il Consiglio regionale di un confronto su un tema così importante, rischiamo però di parlare a luglio su dati consolidati dell'anno precedente e di avere però già nel mese di giugno una relazione che invece ha dei dati non consolidati dell'anno in corso, di avere poi al 31 ottobre un'ulteriore relazione con dati non consolidati, ma un po' più appetibili nell'ottica che diceva lei, perché sono quelli che ci interessano, ci dicono cosa frigge in pentola nell'anno che corre, e poi ad avere appunto a fine ottobre queste due relazioni, che sono assolutamente importanti, che sono quelle su cui eventualmente si gioca la partita, spesso lei usa quest'espressione, gliela rubo...perché è quella che dice: cosa si va a fare l'anno prossimo? Piano esecutivo annuale? Dov'è che li mettete i soldi? È il piano operativo strategico cioè che guarda, traguarda un po' più in là, cioè traguarda sul triennio. Da questo punto di vista, quindi io non escluderei una riflessione, anche per metterci un po' d'ordine tra di noi, fermo restando l'impegno che lei giustamente rivendica e fa bene a rivendicare di portare qui questa riflessione, perché VdA Structure non è una società che gestisce immobili, fa ben altra cosa: ci sono oltre 30 imprese che operano all'interno di quegli stabilimenti e quegli stabilimenti danno lavoro a 2.326 unità lavorative. Non è quindi solo una questione di passare qui di tanto in tanto a dire: "dismettiamo un bene, acquisiamone uno...voto del Consiglio regionale". È davvero strategico, io ringrazio quelli che parlano del tema dell'industria in una Valle d'Aosta che alle volte si dimentica che soltanto negli impianti gestiti da VdA Structure trovano lavoro 2.326 unità, cioè un'enormità e quindi ecco l'attenzione e la cura che bisogna avere nel gestire questi beni.

La risposta quindi...adesso io non voglio entrare nel merito delle sue legittime considerazioni, ma mi attengo alla richiesta. Siamo assolutamente disponibili a portare in aula la relazione annuale, diciamo che bisogna però fare una riflessione - questa la rimando alla Commissione - di come raccordare anche queste leggi, cioè la n. 8 del 2013 con la n. 10 del 2004, perché altrimenti rischiamo di produrre una serie di documenti... Io immagino un discorso serio, un dibattito approfondito sulla relazione annuale, dopodiché si scopre che ad ottobre escono dei documenti che passano attraverso il socio di riferimento, che è Finaosta, che producono delle cose che io non so come e in che modo si possano...ma, secondo me, si devono raccordare con il dibattito fatto in aula. Proviamoci quindi a fare insieme questo ragionamento, invece di magari semplicemente limitarci ai formalismi...un mese consegniamo quella cosa lì, poi, adempiuto a questo dibattito in aula, gli altri documenti seguono un altro iter. Proviamo a vedere se riusciamo a raccordare queste due leggi, perché lei ha ragione: la legge n. 8 del 2013 non esclude che si debbano adempiere le altre cose, però francamente lei si renderà conto che si sovrappongono dei documenti che nel caso in specie...le posso garantire che quella azione, che peraltro abbiamo anche condotto insieme e che ha portato al rinnovamento del Consiglio di amministrazione, ha portato anche già dei segnali innovativi importanti che sarebbe sbagliato non cogliere nell'anno in corso alla luce di un'idea di quale possa essere lo sviluppo in corso di questa società.

L'atteggiamento del Governo quindi è quello di essere disponibili a portare qui questo documento, ma l'invito è a cercare di cogliere tutti insieme le modalità con cui raccordare queste norme, che sono tutte assolutamente importanti: sia quella del controllo analogo, sia questa che non ha perso il suo vigore, quella del 2004 quando fu affidata a questa società quest'importantissimo e io dico delicatissimo ruolo di promuovere lo sviluppo industriale.

Fra l'altro, questo dibattito - mi permetto visto che il suo interesse è andato un po' al di là solo della richiesta formale - dovrà assolutamente integrarsi con quella che sarà la presentazione a breve del nuovo piano di sviluppo industriale triennale. Vista l'importanza anche di VdA Structure, quindi sono tutti documenti che devono raccordarsi, devono parlarsi e deve esserci un confronto aperto all'interno del Consiglio regionale.

Presidente - La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Sicuramente l'argomento, il tema è vasto e molto impattante, lo ricordava bene il collega Donzel. Nelle premesse ho citato i ruoli, la mission e cosa sta facendo Vallée d'Aoste Structure, che non è solo quella eventualmente di alienare o acquistare degli immobili a vocazione industriale, cogliamo l'occasione...noi ci siamo sinceramente per riorganizzare...eventualmente se dobbiamo rimodulare quelle che sono le normative, magari per non fare né dei doppioni, né sprecare tempo...ma invece che ci sia una possibilità di confronto vero su dei dati certi e soprattutto aggiornati, perché col collega Donzel abbiamo fatto battaglie su questo tema in questi quasi otto anni.

Io prima mi sono un po' allargato nelle premesse, ma per dire quanto noi ci teniamo e quanto la situazione va affrontata, è comunque anche delicata, non è solo legata alla vendita o non vendita di un certo patrimonio. Durante l'ultima discussione che abbiamo fatto insieme - e, come dicevo prima, i toni erano talmente alti che abbiamo utilizzato delle parole forti -, e non me ne voglia collega Donzel, ma proprio lei diceva: "siamo in queste condizioni a Vallée d'Aoste Structure, siamo al compra oro per tirare avanti, perché dobbiamo mantenere ancora una pletora di persone in quelle funzioni piuttosto che creare sviluppo industriale, piuttosto che...", non me ne voglia, ma stessa considerazione per quello che per noi è la ciccia, la discussione è nel merito, non sicuramente dal punto di vista giuridico, naturalmente invece...sono sempre sue parole che prima delle elezioni ci furono assunzioni di personale attraverso queste società e che bisognava sistemare gli ultimi, i figli dei vari aderenti di partito e procedere in questa direzione scellerata. Stessa considerazione che abbiamo condiviso insieme in questi anni quando nella discussione forte che abbiamo avuto nel luglio 2014 si disse proprio - e queste sono sue parole, io le dissi prima, lei le disse subito dopo -: "adesso - pensate bene - si ricorre alla vendita, però la vendita oggi ha il carattere di svendita - un po' le parole che io ho utilizzato questa mattina per quanto riguarda...stavamo parlando di Valle d'Aosta Structure in questo dibattito - perché se io vendo un bene pubblico in un momento in cui c'è richiesta sul mercato, incasso una certa cifra, se io vado a vendere adesso i capannoni industriali in un momento di crisi totale economica...cioè me lo spiegate dove sta l'affare? Noi cioè andiamo a svendere un bene pubblico, cioè il sacrificio dei contribuenti valdostani, che hanno permesso alla Valle d'Aosta di farsi un patrimonio; noi adesso, in un momento di mercato bassissimo e disastroso, svendiamo. È una bella responsabilità comunque perché un amministratore dovrebbe avere il buon senso di capitalizzare gli sforzi dei contribuenti valdostani". Leggo questo perché io la penso come lei e la pensavamo come lei l'anno scorso, ma la penso come lei questa mattina quando abbiamo affrontato quel piano buttato comunque sul tavolo frettolosamente, probabilmente per chiudere il cerchio del bilancio, perché il ragionamento è lo stesso, se è una società partecipata o è comunque l'ente pubblico per noi è lo stesso, ma, al di là di questi passaggi, è per dire che, dal punto di vista giuridico, come ha detto lei, il senso...come ha detto lei, la norma è chiara, non c'è nessun problema. Bene, noi ci siamo, eventualmente andiamo ad armonizzare meglio in finanziaria o successivamente, des deux l'une, come diceva, il POR e il PEA sono sufficienti al Consiglio per discutere o alle Commissioni...eventualmente modifichiamo quella che è la relazione, l'importante è fare dei confronti e delle discussioni che abbiano senso e su dati soprattutto...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...su dati comunque che possano aiutare il confronto e aiutare la possibilità di trovare delle soluzioni. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Punto 24 all'ordine del giorno.