Oggetto del Consiglio n. 1549 del 4 novembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1549/XIV - Interpellanza: "Azioni intraprese per l'attuazione di misure previste nel nuovo piano di sviluppo rurale per favorire la realizzazione di vigneti e frutteti".
Presidente - Rinviamo solo di qualche minuto il punto 22, perché l'Assessore Donzel ci ha comunicato che è in ritardo per un impegno assessorile che aveva già preso e quindi procediamo a discutere il punto 23 all'ordine del giorno. Ci ha comunicato, come altri colleghi ci hanno comunicato che hanno...
La parola al collega Grosjean.
Grosjean (UVP) - Merci Président.
Questa è di nuovo un'interpellanza con degli argomenti pratici. Siamo di nuovo in una situazione di stallo o di pochissima informazione per quanto riguarda la situazione dei rimpianti di vigneti e frutteti, perché non sembra vero, ma fra sei-sette mesi bisogna fare gli impianti e, prima di fare gli impianti, bisogna preparare i terreni e magari bisogna anche effettuare delle scelte negli acquisti di materiali, barbatelle o di piantine di frutta, con tutte le conseguenze che ne derivano. Vorremmo sapere intanto come un agricoltore si deve comportare, perché non abbiamo avuto nessuna informazione, se ci saranno ancora degli aiuti economici, se sono previsti sul PSR, ma questo, ahimè, purtroppo non possiamo ancora saperlo, ma non possiamo neanche bloccare lo sviluppo delle aziende agricole e quindi, almeno per quanto riguarda soprattutto il settore viticolo, la gestione dei diritti dell'impianto...se uno volesse piantare anche senza il vincolo...diciamo la possibilità di avere un contributo...dover aspettare, non avere delle risposte chiare, non avere delle indicazioni mi sembra che sia il metodo per mantenere tutto fermo. Siamo in un momento in cui invece servirebbe veramente la ripresa, dove servirebbe veramente poter programmare, poter lavorare, poter fare degli impianti; produrre vino, produrre frutta vuol anche dire in una piccola parte produrre dell'IVA, produrre dell'utile che poi rientra nelle casse regionali. Se non diamo la possibilità ai nostri agricoltori di andare avanti, quindi sicuramente le conseguenze saranno per tutti, ma, come ho scritto anche sull'interpellanza per l'agricoltore perdere un anno di impianto vuol dire semplicemente perdere un anno di stipendio, almeno per quella quota di terreno che va impiantare. Mi sembra quindi che bisognerebbe cambiare marcia e cominciare ad adottare delle tempistiche un po' diverse per dare informazioni ai nostri agricoltori.
Presidente - Grazie collega Grosjean. La parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Il rispondere puntualmente a quelle che sono le indicazioni richieste dall'interpellanza del collega Grosjean sarà anche modo per renderlo così edotto di quello che è stato un percorso che è già stato attivato nei mesi scorsi e quindi di condividere anche quanto è già stato fatto e quanto sarà fatto in futuro. Relativamente a quali sono le superfici messe a coltura sia per i vigneti, sia per i frutteti negli ultimi cinque anni, evidenziamo delle cifre, che peraltro sono già state comunicate al collega tramite una richiesta di "116" e quindi confermiamo che negli ultimi cinque anni sono state messe a dimora circa 248.400 metri quadri di frutteti e piccoli frutti e circa 328.000 metri quadri di vigneto.
In merito al secondo quesito: "quali azioni intenda mettere in atto affinché gli agricoltori non perdano la possibilità di ottenere l'autorizzazione per gli impianti entro la primavera 2016", che è quella...diciamo di comunicazione...segnaliamo come il settore vitivinicolo sia in fase di cambiamento dovuto all'adeguamento del regolamento n. 1308. Per il momento è stato emanato un primo decreto ministeriale: il n. 1213 del 19 febbraio scorso, relativo alle disposizioni nazionali di attuazione del regolamento della Comunità europea n. 1308, che fissa al 31 dicembre del 2020 il termine ultimo per presentare le richieste di conversione in autorizzazioni dei diritti di impianto concessi anteriormente al 31 dicembre 2015. Chi ha dei diritti di impianto in essere al 31 dicembre 2015 quindi ha tempo fino al 2020 per convertirli, mentre il decreto attuativo, quello che fissa le regole per dire come si fa a modificare o a richiedere nuovi diritti di impianti, che dovrebbe decidere anche i criteri di assegnazione del plafond annuale e ancora decidere se le decisioni sono a livello nazionale o regionale, è ancora in fase di schema a causa di diverse posizioni da parte delle Regioni. Al momento quindi c'è uno schema che è al vaglio sia sotto l'aspetto tecnico, sia sotto l'aspetto politico per determinare quello che sarà poi un decreto che deve essere ancora emanato. Dal 1° gennaio del 2016, comunque, col passaggio al nuovo regime non sarà più possibile trasferire a terzi la titolarità del diritto posseduto. Tale diritto, dopo il 1° gennaio 2016, se non verrà utilizzato dal titolare entro la sua scadenza, quindi andrà perso, perché la nuova normativa non prevede più l'istituzione delle riserve regionali. A tutti i possessori di questi diritti di impianto in corso di validità e ancora non utilizzati è stata inviata dall'Assessorato nel mese di maggio scorso una lettera informativa in merito alle novità introdotte con il nuovo sistema autorizzativo degli impianti viticoli e alle eventuali possibilità di alienazione del diritto. È stata quindi resa informazione relativamente a quello che è stato il primo decreto di febbraio per mettere a conoscenza di quelle che sono le cose che si sono modificate in questo periodo.
In seguito ad un incontro in merito alla tematica, indetto sempre dall'Assessorato e svoltosi in data 3 giugno del 2015, che ha visto coinvolti sia il CAA, sia l'Associazione viticoltori, erano stati contattati le cooperative e altri attori del comparto viticolo, si è convenuto, al fine proprio di limitare la perdita di superfici vitate in ambito regionale, di facilitare il trasferimento dei diritti tra possessori per favorirne l'utilizzo e che i CAA presenti sul territorio si rendessero disponibili a divulgare, attraverso l'esposizione nelle loro bacheche, gli annunci dei titolari di diritti di impianto in corso di validità non interessati al loro utilizzo e disponibili a cederli ad altri viticoltori. Si era cercato quindi di mettere in relazione chi aveva intenzione di utilizzare con chi non aveva intenzione di utilizzare questi diritti, al momento però...
Presidente - Un po' di silenzio per cortesia.
Testolin (UV) - ...non risultano grandi adesioni a quest'iniziativa.
Si segnala infine come nei mesi scorsi le strutture competenti dell'Assessorato abbiano inviato ai viticoltori in possesso di diritti ancora inutilizzati una comunicazione per informarli in merito al nuovo sistema autorizzativo e chiedendo loro di comunicare l'utilizzo o meno dei loro diritti. A seguito di tale censimento, le strutture dell'Assessorato sono pertanto al lavoro per disporre un ultimo bando di assegnazione delle riserve da presentare entro la fine del corrente mese. Chi ha in questo modo rinunciato al diritto fa rientrare queste sue potenzialità nella riserva e la riserva viene assegnata.
Per quanto attiene al terzo e al quarto punto: "quali saranno i parametri previsti dal futuro PSR" e "quali politiche di sviluppo in questi importanti settori vengano messe in atto dall'Assessorato", sottolineiamo come gli indirizzi di sviluppo nei settori vitivinicolo e fruttifero saranno, per quanto riguarda le contribuzioni, disciplinati principalmente dalle misure del prossimo PSR, in particolare dalla misura 4: "Investimenti e immobilizzazioni materiali", oltre che dalle misure inerenti i pagamenti agro-climatico-ambientali, la misura 10, l'agricoltura biologica, la misura 11 e l'indennità compensativa alla misura 13. Nel dettaglio si evidenzia come la sottomisura 4.1.1 della misura 4 sia destinata al sostegno degli investimenti delle aziende agricole e, in particolare, la lettera g), indichi tra gli investimenti ammissibili gli impianti di colture poliennali, vale a dire vite e frutta. Anche le lettere f) e i) della stessa sottomisura indicano come ammissibili gli investimenti che potrebbero essere propedeutici ad interventi anche nei settori viticolo e fruttifero, quali la sistemazione ed il miglioramento di terreni agrari e la realizzazione di impianti di irrigazione e di fertirrigazione. Si segnalano inoltre le sottomisure della misura 10, quella dedicata al sostegno ai metodi di lotta integrata, che intende sostenere la coltivazione di vitigni autoctoni a rischio di erosione genetica, tradizionalmente coltivati in Valle d'Aosta; questa quindi è una misura nuova, aggiuntiva ed è in particolare legata ai vitigni di Prié Blanc, Fumin, Cornalin, Mayolet e Vuillermin, che sono considerati come a rischio di erosione genetica, poi eventualmente le do una copia così...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...Cornalin, Mayolet e Vuillermin. Si ricorda comunque come i dettagli delle misure siano comunque disponibili sul sito internet istituzionale nell'apposita sezione in cui è caricato il PSR, notificato alla Commissione europea nelle scorse settimane. Quello quindi che si trova adesso sul PSR è quello che effettivamente è stato inviato su in maniera speriamo definitiva ed esaustiva la scorsa settimana, dieci giorni fa.
Per quanto riguarda altre iniziative a sostegno del settore, in particolare per quanto riguarda la promozione, si evidenziano le opportunità fornite dall'OCM Vino, che assegna risorse comunitarie per interventi di promozione nel settore vitivinicolo, in particolare in questi ultimi anni ha avuto un discreto successo la misura OCM "Promozione Paesi terzi", che consente di accedere ai contributi a fondo perduto per le spese relative alla promozione del vino nei Paesi extra UE e a cui diverse aziende valdostane hanno aderito e che lei conosce perché, essendo del settore, ha avuto modo di partecipare. Nella campagna 2015-2016 questa misura è stata attivata attraverso l'istituzione dei progetti multiregionali di cui è capofila la Regione Piemonte e vi hanno aderito appunto cinque aziende valdostane. Questo tipo di iniziativa è stata anche possibile convergendo tutte le risorse dell'OCM Vino dedicate alla Valle d'Aosta su questo tipo di misure, quindi permettendo questo tipo di intervento al di fuori dei confini regionali.
Infine, per quanto attiene alla promozione e valorizzazione del settore frutticolo e viticolo, si segnalano le opportunità offerte dalla misura 133, che era quella prevista nel 2007-2013, che prevede degli aiuti a sostegno delle associazioni di produttori per azioni promozionali riguardanti i prodotti tutelati da sistemi di qualità e che verrà riproposta anche nel prossimo PSR 2014-2020, oltre alle iniziative che l'Assessorato, in collaborazione con le associazioni di categoria, cerca di mettere in piedi per la valorizzazione e sostegno dello sviluppo sia della parte frutticola, ma soprattutto di quella vinicola. Grazie.
Presidente - Grazie Assessore. La parola al Consigliere Grosjean.
Grosjean (UVP) - Merci Président.
Ringrazio l'Assessore per tutte le informazioni ma il problema di base rimane l'impianto, perché se non andiamo a trovare delle soluzioni per incrementare e recuperare le superfici viticole della nostra regione, ahimè, diventa difficile immaginare di poter utilizzare tutte le altre misure. Il problema è per chi non ha i diritti dell'impianto, lei mi dice: "se uno ha già dei diritti dell'impianto, okay, entro l'anno prossimo, li può piantare, li può utilizzare", ma per un'azienda che non avesse diritti di reimpianto ancora oggi non ha la certezza di quello che può fare. Purtroppo, siamo in queste condizioni, non c'è il decreto, non c'è l'autorizzazione, se uno tocca un pezzo di terra e si permette di fare qualche lavoro, perde le eventuali possibilità poi di essere finanziato. Secondo me, quindi sarebbe veramente il caso di approfondire questo momento particolare, tutto il resto dell'anno le iniziative...l'OCM mi sta bene, il problema rimane un attimino adesso, perché il momento degli impianti è adesso. Adesso bisogna ordinare le barbatelle, adesso bisogna ordinare il materiale e se le misure del PSR saranno complicate, per non dire peggio, come abbiamo visto con la 121, dove si chiedono dei preventivi per del materiale...che non ci possono essere tre preventivi, parlo di barbatelle che un viticultore magari le ha fatte fare apposta andando a cercare quel vecchio vitigno, che magari è anche tutelato e anche incentivato ad essere coltivato...ecco, che i problemi si complicano, quindi è una questione di tempo e bisognerebbe proprio riuscire al più presto a dare delle informazioni. Lei mi dice che entro la fine del mese...terremo le antenne dritte per capire...appena che uscirà fuori il bando, per poter fare le richieste. Merci.
Presidente - Grazie collega Grosjean. Punto 22 all'ordine del giorno.