Oggetto del Consiglio n. 1537 del 4 novembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1537/XIV - Interpellanza: "Interventi per la risoluzione delle problematiche relative alla gestione dell'emergenza abitativa".
Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Siamo qui a parlare dell'emergenza abitativa, un grosso problema che affligge tantissimi cittadini e problema al quale la Regione dovrebbe dare risposte puntuali e veloci, diciamo così, nel più breve tempo possibile, proprio perché si tratta di un'emergenza. Da quello che ho potuto riscontrare, c'è però una situazione di scontro, non soltanto su questo, ma su tante cose, tra il Comune di Aosta e l'Amministrazione regionale. Ora, questo scontro pare che si sia allargato anche a questa situazione dell'emergenza abitativa, e quindi chiedo a lei, Assessore, di darci lumi e ragguagli rispetto a ciò che sta accadendo, anche perché c'è stata una delibera del 16 di ottobre di quest'anno, in cui la Giunta comunale ha fatto tutta una serie di classificazioni degli immobili. Vuoi per il fatto che lei è stato chiamato in Comune ad Aosta per relazionare su qual è la situazione, vuoi per il fatto che c'è stata una polemica sui giornali anche rispetto all'Assessore Sorbara, da quello che mi è parso di capire la situazione è abbastanza complicata nelle relazioni e anche nella gestione di questo problema. Sono pertanto qui a chiedere sostanzialmente tre cose, e cioè: qual è la situazione dell'emergenza abitativa in Valle d'Aosta e nel Comune di Aosta; qual è la situazione dei piani di vendita rispetto all'ARER e rispetto al Comune di Aosta relativamente agli alloggi che ci sono e, infine, quali sono le politiche che questa Amministrazione intende mettere in atto per risolvere il problema.
Ormai appare chiaro che c'è uno scollamento tra le politiche che fa il Comune e quelle che, invece, deve fare la Regione; quindi se per cortesia mi chiarisce la situazione, Assessore, cerchiamo di trovare una soluzione assieme, magari diciamo anche al Comune di Aosta cosa può o non può fare anche in questo caso, com'è successo per altri casi che non riguardavano direttamente i cittadini ma che comunque sono stati piuttosto importanti. Grazie.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (SA) - Sì, grazie Presidente. Grazie Consigliere Cognetta. Rispondendo a questa interpellanza non so se avrò il tempo per sviluppare tutte le politiche che si intendono mettere in atto, ma ci proverò.
Faccio due riflessioni sulle premesse che lei ha indicato nell'interpellanza: è vero che è inconsueto che un Assessore regionale venga convocato al Comune di Aosta per illustrare le tematiche legate alle politiche dell'edilizia residenziale pubblica, ma io ho voluto rispondere positivamente a quella richiesta perché nell'ultimo anno sono stati tanti i cambiamenti che ci hanno coinvolti e che hanno visto una trasformazione di tutte le procedure dal punto di vista dei piani vendita, dell'edilizia residenziale pubblica e, soprattutto, dell'emergenza abitativa; quindi in una logica di collaborazione ho ritenuto opportuno rispondere alla richiesta del Comune di Aosta e del suo Presidente di commissione. Tra le principali novità che si dovevano portare a termine, la prima riguardava proprio il confronto che l'Amministrazione regionale - in quanto coordinatore delle politiche in materia di edilizia residenziale pubblica - ha voluto attivare con il Comune di Aosta, con l'ARER, con l'APS e ovviamente la Regione stessa, con lo scopo di raggiungere in tempi ragionevolmente brevi gli obiettivi dell'accordo di programma quadro tra Regione, Comune e ARER; il principale è l'individuazione di un soggetto unico per la gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica nella nostra regione. Questo soggetto si era identificato nell'ARER - e attraverso il trasferimento delle proprietà superficiali del quartiere Cogne all'ARER si sarebbe trasferito la gestione di 840 alloggi individuando quindi nell'ARER l'unico soggetto che potesse gestire l'ERP in tutta la regione.
Da luglio ad oggi sono stati convocati quattro incontri che prevedevano tutti gli attori intorno al tavolo rispetto a queste problematiche, si sono effettuati due sopralluoghi, uno al Contratto di quartiere 1 - gli alloggi dietro il CRAL Cogne, per capirci meglio - e l'altro al IV lotto - gli alloggi che sono in fase di ultimazione di fronte alla Chiesa dell'Immacolata - per andare a definire tutti insieme quali potevano essere gli aspetti di assegnazione di questi costruendi alloggi. Io credo che è necessario uniformare i comportamenti rispetto alle diverse interpretazioni della legge n. 3. Entrando nella logica dell'emergenza abitativa, che è l'altro argomento importante che abbiamo voluto accorpare all'Amministrazione regionale, in particolare al servizio ERP della Regione, era importante avere un'informità di comportamenti; questo ha determinato che la Regione, dal 1° luglio, ha avuto a sé la gestione dell'emergenza abitativa della Valle d'Aosta per i nuovi nuclei che si inserivano nella graduatoria di emergenza abitativa. Abbiamo convocato i Comuni interessati, una riunione importante, nella quale gli si chiedeva, nella fase di transizione, di dare il massimo della collaborazione in questo senso, e questa collaborazione è risultata positiva rispetto a molti Comuni. Il Comune di Aosta, che da solo ha oltre il 50 percento dei casi di emergenza abitativa, è al momento in una fase di stesura di provvedimenti deliberativi che devono andare nella direzione di una fattiva collaborazione tra i due Enti.
La prima delibera che lei cita nell'interpellanza è stata adottata dalla Giunta comunale. Abbiamo evidenziato all'Amministrazione comunale che questa delibera ha bisogno di essere aggiornata; ci sono stati nel frattempo due incontri tecnici e ce ne sarà un altro più politico rispetto a un promemoria che la Regione ha inviato all'Ufficio casa del Comune di Aosta per definire con chiarezza i diversi passaggi. È una tematica complessa che richiede molto più tempo per la risposta all'interpellanza. Però, lasciando un po' da parte le questioni di carattere polemico che sono nate e che probabilmente sono state evidenziate dai media, ritengo che tutti i passaggi siano stati condivisi dai componenti ARER, APS, Comune di Aosta e Regione nei diversi confronti; inoltre nella Commissione consiliare comunale, l'Assessore comunale alla casa e quello al patrimonio erano al mio fianco e non hanno eccepito nulla rispetto a quanto si era evidenziato.
L'Amministrazione regionale, con la delibera n. 655 di approvazione delle disposizioni attuative per l'assegnazione di alloggi in emergenza abitativa, ha previsto di stipulare direttamente i contratti di locazione degli alloggi da destinare ai nuclei collocati nella graduatoria di emergenza abitativa, e rispondendo ai suoi quesiti le do alcuni dati. In Valle d'Aosta, al 30 giugno 2015, i nuclei in graduatoria erano 140 e 91 avevano trovato già soddisfazione; soltanto la città di Aosta aveva 284 nuclei in emergenza abitativa e 167 avevano trovato soddisfazione. Nei tre mesi di gestione della Regione, quindi dal 1° luglio al 31 ottobre, i nuclei in graduatoria di emergenza abitativa regionale nei comuni regionali erano 139 di cui 103 hanno trovato una sistemazione. Ad Aosta sono diminuiti i casi, 268 (alcuni sono stati ovviamente esclusi perché attraverso una più attenta verifica dei requisiti non ne avevano più diritto), per cui 268 sono i nuclei che sono in graduatoria e 196 hanno trovato soddisfazione e hanno trovato alloggio. Da questi dati si possono evidenziare gli effetti positivi manifestatisi in questi primi tre mesi di applicazione delle nuove disposizioni, il cui obiettivo per l'anno 2016 - una volta che la Regione sarà subentrata in tutti i contratti di emergenza abitativa - sarà quello di aumentare la percentuale del numero di casi risolti e di ridurre i costi unitari per ogni singolo contratto. Soltanto nei primi tre mesi la media dei contratti stipulati scende da 504 euro di canone a 400 euro, quindi 100 euro in meno è un risultato estremamente positivo.
Rispondendo al quesito n. 2 che riguarda i piani vendita, entrambi i piani sono stati approvati dalla Regione ed avviati la primavera scorsa, ma non sono ancora stati contattati tutti i potenziali interessati per un'informativa specifica. Ad oggi, per quanto riguarda l'ARER sono state 21 le concrete manifestazioni di interesse, a cui al momento hanno fatto seguito 3 atti stipulati e 3 atti in corso di stipulazione. Per il Comune di Aosta si prevedono 3 atti nel corrente anno e ci sono altre 10 concrete manifestazioni di interesse all'acquisto. L'Assessorato è stato anche coinvolto dagli abitanti delle villette che hanno presentato tutti insieme la richiesta di acquisto (e sono circa altri 10 casi). Purtroppo rimangono in sospeso le vendite che riguardano le case Giachetti, le Filippini e le Stura, in quanto in attesa della verifica di interesse culturale; nel febbraio scorso si era fatto un sopralluogo con il Comune di Aosta e si era richiesta ulteriore documentazione affinché la Sovrintendenza potesse procedere ai provvedimenti riguardanti le indicazioni sulla loro conservazione coordinata (i documenti ci dicono che sono in fase di trasmissione).
"Quali siano le politiche che intende mettere in atto il Governo regionale": sono quelle previste dal piano triennale 2014/2016 per l'ERP, che il Consiglio ha approvato, magari con ulteriori miglioramenti sulle strategie di sburocratizzazione dei percorsi, direi che sono politiche che hanno dimostrato di essere adeguate alle esigenze delle famiglie valdostane, anche in questi ultimi due anni di riduzione delle risorse pubbliche e dell'acuirsi della crisi economica. Grazie.
Presidente- Per la replica, la parola al Consigliere Cognetta.
Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.
Grazie Assessore, e a questo punto le chiederei magari di fare un passaggio in commissione, se fosse possibile, così questo discorso viene sviluppato in maniera più completa, perché sicuramente c'è qualcosa che non funziona. Lei dice poi giustamente che il Comune di Aosta è andato nella direzione o comunque andrete nella stessa direzione, però questa delibera - la prima che le ho citato e che ha citato anche lei - lascia parecchi problemi aperti.
A me preoccupano le 108 famiglie che non hanno ancora trovato, diciamo così, soluzione al problema, e soprattutto quelle che arriveranno dopo, perché lei si renderà conto che questo passaggio - secondo le notizie che ho io - ha un po' di resistenza da parte del Comune, cioè quello di passare tutta la gestione alla Regione. È un passaggio che politicamente non viene accolto in maniera molto favorevole dagli Assessori del Comune di Aosta; magari nelle commissioni non esplicitano il loro pensiero, però poi negli atti effettivamente a loro non interessa molto far passare le cose alla Regione, probabilmente loro tendono e vogliono continuare a gestire questo problema direttamente, magari anche in virtù di questioni più politiche, magari in virtù anche di questioni più personali. E quindi, se è vero come è vero che tutta la gestione deve passare a noi, "a noi" intendo come Amministrazione regionale, è una cosa che dovremmo fare un po' più in fretta, perché sennò se continua così stiamo sempre qui a discutere e ad avere problemi; poi ben vengano i sopralluoghi e ben venga il fatto che abbiamo dato risposte.
A questo punto io la ringrazio e spero che a breve passi in commissione, e che a breve anche il Comune di Aosta capisca che se certe competenze gli vengono sottratte non è perché qualcuno non può più farsi la campagna elettorale, ma è perché c'è anche una questione economica dietro, e quindi se non riescono più a gestire determinate cose tanto vale che le gestiamo noi.
Presidente - Punto 10 all'ordine del giorno. Interpellation des Conseillers Bertin et Roscio: "Interventi per contrastare il fenomeno dei furti nelle abitazioni"...scusate, colleghi, il punto 10 è rinviato come gli altri punti dove la risposta è di competenza del Presidente della Regione. Passiamo quindi al punto 11 all'ordine del giorno...Allora: il punto 10 viene rinviato; verranno trattati il punto 11 e il punto 12; il punto 13 verrà rinviato perché la risposta dovrebbe essere del Presidente e poi si continua con l'ordine del giorno, punti 14, 15 e 16...però credo che a quel punto il Presidente sarà già ritornato, quindi si potrà proseguire con l'ordine del giorno come concordato. Possiamo procedere? Punto 11 all'ordine del giorno.