Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1536 del 4 novembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1536/XIV - Interpellanza: "Notizie in merito alla redazione del nuovo Piano regionale dei trasporti".

Presidente - Chi chiede la parola? La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Sì, grazie.

L'interpellanza è dovuta a qualche mese dall'approvazione della risoluzione con la quale ci eravamo impegnati a fare un percorso con degli obiettivi molto chiari. In seguito a questa risoluzione, con il gruppo ALPE avevamo portato altre mozioni per dare delle tempistiche al raggiungimento degli obiettivi politici che ci eravamo dati, però non si era voluto dare corso alle nostre mozioni, in quanto i tempi si ritenevano troppo stretti e soprattutto non permettevano un successivo confronto sulle varie possibilità e sulle varie tematiche. Il lavoro però deve andare avanti. Siamo alla fine del mese di novembre, e tra l'altro nell'approvazione dell'accordo sul Patto di stabilità si è parlato di ferrovia, si è parlato di finanziamenti e anche di tutta una serie di questioni, soprattutto si sono fatte delle valutazioni su quello che deve succedere.

Il Piano regionale dei trasporti è una delle questioni che per noi sono fondamentali per il futuro, sono passati appunto altri sei mesi e non ne abbiamo notizie. Soprattutto quello che vogliamo sapere è se stanno andando avanti - come richiesto dall'interpellanza - i lavori necessari a far vedere che il Consiglio straordinario ha dato il via ad una tempistica e ad un'azione nuova. In questo periodo, tra l'altro, stiamo subendo una serie di difficoltà nell'esercizio dell'eredità del Contratto di servizio con Trenitalia perché siamo nelle more del passaggio di questo contratto, non abbiamo grandi notizie, ogni tanto...ecco, non avendo la possibilità di rapidi confronti con l'Assessore, si sa che c'è una discussione in corso, però la morale della favola è che ci sono notizie sull'Aosta/Pré-Saint-Didier che sono già state discusse, ci sono difficoltà sulle biglietterie che non abbiamo voluto ricordare con delle interpellanze. Ad oggi Pont-Saint-Martin e Verrès vedono un'alternanza nell'apertura delle biglietterie, e tra l'altro nell'estate sono state chiuse totalmente; Châtillon non ha più visto sostituzione; i bigliettai di Trenitalia sul treno dicono che è colpa della Regione perché non ci dà più i soldi per tenerle aperte, probabilmente arrivano informazioni anche sbagliate alla popolazione, e intanto comunque la popolazione soffre di disservizi. Ieri mattina, a Verrès, c'era il cartello: "La biglietteria è chiusa dal 1° al 16 settembre" e la gente che voleva fare l'abbonamento è dovuta salire ad Aosta, e cosa è successo? Che salendo ad Aosta - è capitato anche a me, perché ero vicino a tutti quelli che non avevano il biglietto - si sono dovuti pagare il biglietto per farsi l'abbonamento. Non le sto a dire come la pensava una signora del lavoro che stiamo portando avanti, ma l'assurdità è che uno non può fare l'abbonamento in Bassa Valle o dove lo vuol fare, deve venire ad Aosta e il disservizio se lo paga perché si deve pagare il biglietto in più per salire, con il bigliettaio che gli risponde: "ma è colpa della Regione, perché non ci dà i soldi per tenere aperte le biglietterie"!

Il cortocircuito è totale, Assessore, quindi credo sia anche necessario un momento di comunicazione per rispetto alla popolazione e per capire un po' cosa sta succedendo. Le biglietterie hanno la loro importanza e se c'è un progetto di riorganizzazione, pensiamolo, presentiamolo, ma non è normale che non si possa lavorare online per far avere tutti i servizi o non si possano avere tutti i servizi sul treno...però i servizi che non vengono riconosciuti vengono scaricati sull'utente, sul cittadino, quando per far girare questi treni in Valle d'Aosta paghiamo 25 milioni di euro! È chiaro che in questo momento la gente non può riconoscere nella politica un governo di questa situazione, quindi il richiamo è anche un po' per far capire bene cosa sta succedendo. Noi non siamo per giocare la partita di quelli che sono con l'uno o con l'altro, glielo abbiamo già anche detto; a fronte di chiarezza e di trasparenza siamo disponibili anche a fare delle battaglie, però questa situazione di incertezza genera confusione, soprattutto non fa bene a noialtri che stiamo cercando di risolvere qualche problema.

Assessore, la risoluzione indicava di istituire un tavolo di concertazione con tutti i principali portatori di interesse coinvolgendoli nel lavoro, tutti insieme, e da riunire con cadenze regolari; di individuare entro il 30 settembre 2015 gli interventi oggi più efficaci da eseguire attraverso l'elaborazione di uno studio di fattibilità fondato sulla situazione attuale; di garantire l'affidabilità; di agire di concerto con la Regione Piemonte per ottenere dallo Stato adeguati finanziamenti per un efficiente collegamento ferroviario Aosta/Torino riconoscendolo come tratta nazionale...rispetto a questi impegni, che appunto noi abbiamo voluto elaborare poi con delle mozioni per avere delle scadenze, notizie non ne abbiamo più! È vero che le commissioni ora hanno un sacco di lavoro e forse non c'è stato il tempo di organizzare anche un momento di confronto in commissione, però possiamo anche scambiarci delle informazioni semplicemente con delle comunicazioni rapide ed efficaci.

Quello che ci preoccupa è che dal mese di aprile non si vede ancora nulla di presente in termini di progettazione, di programmazione, e neanche di possibile realizzazione a medio termine, con la confusione che poi oggi viene generata, perché se prima potevamo "scaricare" sullo Stato il fatto che questo contratto non era di nostra competenza, oggi la gente riconosce nei nostri bilanci i fondi per pagare e anche gli obiettivi da realizzare. Assessore, l'interpellanza va quindi nella direzione di capire che cosa è successo dopo il Consiglio straordinario, quali sono i progetti futuri e se c'è un disegno strategico di investimento per rilanciare la nostra ferrovia, che non vuol dire che domani mattina andranno realizzati i lavori, però vuol dire cercare di capire in quale direzione intende portare lo sviluppo dei nostri trasporti.

Presidente - Grazie collega. La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie.

Credo che questa interpellanza ci permetta di fare un po' il punto della situazione e anche di relazionare sull'attività che da quel momento, cioè dal Consiglio straordinario in avanti, non ha veramente mai avuto interruzioni, anche perché, rispetto a quel momento - come ho già avuto modo di dire anche nel passato - abbiamo avuto il decreto legge n. 78, quello di giugno 2015, che ha messo un punto fermo. Questo punto fermo ci consente di avere un riferimento per regolare i rapporti passati che precludevano gli accordi futuri, nel senso che avevamo una situazione dove le competenze per il servizio 2011-2012-2013 non erano chiare, e a fronte del decreto abbiamo avuto una "definizione finanziaria" in cui, nell'ambito dei 120 milioni, ci sono delle risorse utili a pagare Trenitalia; ci sono anche le risorse di Trenitalia, quindi non è che quei soldi vanno totalmente a Trenitalia.

Ora, a fronte di quel provvedimento, la Regione si è subito attivata e il 27 agosto ha scritto al Ministero dei trasporti per poter dare corso al trasferimento delle competenze. La risposta è arrivata il 9 ottobre: sostanzialmente ci dice che possiamo procedere e che una serie di norme che si sono susseguite tra di loro si devono considerare superate, così com'è superata anche la necessità dell'intesa, per cui si può procedere direttamente a trattare con Trenitalia. Ovviamente trattare con Trenitalia implica che non abbiamo alternative; anche se un servizio è considerato non particolarmente efficace, in altri settori si ha la possibilità di rivolgersi a servizi alternativi, ma qui, purtroppo, non vi è questo tipo di possibilità nel breve.

Abbiamo già avuto modo di parlare con le biglietterie, e potrebbe essere un discorso senza fine, perché Trenitalia dal punto di vista della sua gestione dice: "le biglietterie le deve pagare la Regione", ma se io faccio un servizio di trasporto, dico: "le biglietterie sono insite nel servizio", e dice: "sì, questo è vero, ma il numero di utenti è assolutamente non adeguato e noi abbiamo delle modalità alternative per il pagamento dei biglietti: la Sisal, Lottomatica...". Peccato che questi sistemi non sono adeguati dal punto di vista tariffario, hanno promesso che avrebbero messo a posto il sistema informatico al fine di poter erogare anche questi servizi e questi servizi non funzionano! Ovviamente la Regione può anche portarsi tutte le croci possibili e immaginabili, ma nel momento in cui io non ho un servizio di biglietteria e dico che ho dei servizi alternativi, che questi servizi alternativi funzionino! E da questo punto di vista mi dicono che non funzionano i lettori delle carte di credito, dei bancomat...quindi abbiamo una serie di disfunzioni. Devo dire che questo tema è oggetto di un confronto continuo con i responsabili di Trenitalia che ci hanno assicurato che faranno il possibile per migliorare il servizio. È chiaro che nel momento in cui abbiamo delle lamentele la cosa più semplice è scaricare il problema su qualcun'altro, per cui giustamente se qualcuno dice: "ma qui io ho un disservizio" è colpa della Regione; la Regione in realtà deve portarsi le croci di tutto, però ne prendiamo atto! Non sempre tuttavia questo corrisponde a verità.

Per quel che è della sottoscrizione del Contratto di servizio, la norma approvata è abbastanza chiara: dice che noi subentriamo in un contratto che esiste tra Ministero e Trenitalia. Mi chiedete i costi: su questo contratto c'è scritto che la Regione subentra e prevede una compensazione di 8,3 euro, IVA esclusa, per ogni treno/chilometro e, sempre in questo documento, abbiamo le indicazioni dei chilometri che devono essere effettuati. Per cui, in virtù di questo contratto che esiste, noi stiamo ovviamente pretendendo da Trenitalia la sua applicazione. C'è un contratto che è quello del Ministero, c'è una legge che dice: "subentriamo in questo contratto", chiediamo che vengano applicate quelle condizioni e chiediamo ovviamente che tutte le parti contrattuali vengano rispettate, controlli e non controlli; quindi è avviato un confronto tecnico degli uffici con Trenitalia. Per cui, tanto per essere chiari, noi non accettiamo nessuna fattura da Trenitalia che non faccia riferimento al contratto, com'è ovvio che sia; in tutte le attività della pubblica amministrazione c'è un contratto, ci sono delle condizioni, tutte le attività devono essere ricondotte e devono stare nell'alveo di questo contratto. Per cui è un'attività "tecnica", è l'applicazione di questo contratto; poi ci sono ovviamente i servizi indivisibili, per cui, anche lì, dei giornalisti mi hanno chiesto l'IVA, non è più una questione né di IVA, abbiamo una questione di applicazione del contratto, quindi non c'è oggi un problema come nel passato di non coincidenza degli importi perché c'era IVA al netto o IVA al lordo, qui si tratta di applicare un contratto dove c'è scritto un prezzo al chilometro, esclusa IVA, e a questo si aggiunge l'IVA.

Per quel che è delle attività di finanziamento degli investimenti strutturali, ovviamente non possiamo immaginare che lo studio Caposio, tutti i documenti che abbiamo visto in commissione, siano reali, e ci stanno facendo delle proposte su alcuni interventi; ovviamente il problema è complessivo e ho già avuto modo di dire che questi interventi sono interventi in cui c'è una necessità importante sia sulla linea Aosta/Chivasso/Torino, sia sull'Aosta/Pré-Saint-Didier che RFI ritiene particolarmente gravosi, per cui bisognerà fare delle riflessioni su quali sono i lavori indispensabili. Ovviamente nell'ottimo bisognerebbe avere risorse per fare tutto, però bisogna anche stare con i piedi per terra, anche lo studio Caposio non è uno studio sciocco, però chiede un miliardo di euro, quindi probabilmente oggi chiedere un miliardo di euro è una velleità che avrà delle risposte negative.

Per il terzo e il quarto punto, ovviamente tutte queste attività condizionano il Piano regionale dei trasporti; però, acquisite le competenze e definite le priorità, io credo si possa andare a definire un Piano regionale dei trasporti che - condivido e mantengo quello che abbiamo detto - è indispensabile...

Si dà atto che dalle ore 10,01 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.

Follien (Presidente) - Assessore, la invito a terminare...

...sì, era solo per dire che sulle question time raddoppiamo il termine, allora chiederò poi anche sulle question time che ci sia la stessa tempistica.

Presidente - Assessore, le rispondo quando presiedo e non quando presiedono altri; la invito a terminare.

...certo, era solo per dire che su questo procediamo, perché è indispensabile; con i tagli che abbiamo sul servizio dei trasporti non si potrà proseguire senza una rivisitazione complessiva della nostra mobilità.

Presidente - Grazie. Per la replica, la parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

Lei sa, Assessore, che noi ci siamo messi in agenda un appuntamento fisso, una volta al mese sentiamo l'Assessore per sapere se qualche cosa si muove, perché sappiamo che è un Assessore che - adesso non vorremmo ripeterlo - ha tanti impegni, è un Assessorato importante, ha tanto da fare. Il settore dei trasporti fa parte dei suoi impegni e non vorremmo che lo facesse sempre svogliatamente, quindi noi siamo qua per aiutarla a fare con convinzione il suo lavoro, però una volta al mese le ricordiamo appunto che c'è da fare. Si è rimesso subito al lavoro, le competenze son di giugno e il 27 agosto...diciamo che il "subito" sarebbe...okay, allora va bene, un mese e mezzo per far partire la lettera! Comunque va bene, non è quello l'oggetto del contendere...

(ilarità in aula)

Il problema di oggi è che veramente c'è confusione...noi chiederemo comunque gli atti del contratto per fare qualche ragionamento insieme...la gente oggi non riesce a capire perché con risorse allocate - ci sono un sacco di risorse nel nostro bilancio - si debbano continuare ad avere dei disservizi e, soprattutto, non una progettualità futura. Forse gliel'ho già detto, ma lo dico in senso provocatorio: la difficoltà di oggi è capire se c'è una strategia, non se c'è l'immediato o il quotidiano; ci rendiamo conto che sia di difficile gestione con Enti di così grossa portata, però la strategia la possiamo definire, indipendentemente dalle risorse. Cerchiamo di capire dove vogliamo andare confrontiamoci sull'investimento delle infrastrutture, affinché possa essere l'investimento giusto per la Valle d'Aosta, come si fa in generale sui programmi di sviluppo; poi è chiaro che le risorse bisogna andarle a cercare, senza pensare a dei miracoli, perché è certo che i 1.000 miliardi oggi sono un qualche cosa di improponibile, però sapere quanto meno se riusciamo a ritornare ad avere i tempi per raggiungere i principali centri che avevamo 50 anni fa uno se lo può chiedere, questo credo che sia legittimo anche da parte del cittadino. Credo sia necessario a questo punto ritornare in commissione per un rapido ripasso di quanto ci siamo detti e per darci veramente dei tempi, perché siamo alla fine dell'anno, tra poco discuteremo il bilancio, discuteremo dei tagli che lei, come tutti gli Assessori, avrà sul bilancio. Quello che continua a mancare, però, è la strategia e i tempi certi per il Piano regionale dei trasporti, che sono la nuova dimensione di come dobbiamo organizzarci, la scelta di cosa togliere, delle sovrapposizioni che ci sono sicuramente tra il servizio ferroviario e il trasporto su gomma, cioè le cose che ci servivano anche per fare dei ragionamenti un po' tutti insieme.

Assessore, facciamo dunque in modo di fare bene il nostro lavoro da controllori sul contratto dello Stato; su questo sa che una volta che le cose sono chiare - e lo ripetiamo - non ci sono problemi, perché non è neanche corretto che Trenitalia scarichi tutto questo sulla Regione. Allo stesso tempo ribadisco l'importanza di avere delle biglietterie, in Bassa Valle perché oggi sono lì, ma comunque dove avevano la loro importanza; se non ci sono le biglietterie è chiaro che deve esserci un servizio efficiente e alternativo che permetta, soprattutto alle persone che non lavorano e che non hanno la possibilità di agire sui computer, di entrare in treno, di non sentirsi dei banditi perché non hanno il biglietto, e non venir trattati come coloro che vogliono fare un viaggio gratis, perché con qualche bigliettaio vi posso garantire che non c'è tutta questa tranquillità. Diamo quindi la possibilità alle persone di essere rispettate, soprattutto quando non vengono loro resi dei servizi, e, se possibile, lavoriamo perché almeno una biglietteria in Bassa Valle possa essere aperta, sia efficiente e possa dare soddisfazione fino a quando il contratto non dirà in maniera chiara quali sono i servizi che ci deve rendere Trenitalia. Inoltre lei faccia in modo di farci sapere quanto prima quali sono i tempi con i quali vuole realizzare le cose che la risoluzione ha correttamente indicato con l'appoggio dei gruppi che hanno sostenuto la discussione in Consiglio regionale sui trasporti. Quindi bon travail, mais...cerchiamo di lavorare con una velocità maggiore, Assessore, e non si adatti mai - lei che può farlo - ai tempi di Trenitalia, ma faccia vedere che in Regione siamo più veloci.

Presidente - Punto 9 all'ordine del giorno.