Oggetto del Consiglio n. 33 del 28 gennaio 1981 - Resoconto
OGGETTO N. 33/81 - ITER LEGISLATIVO DELLA BOZZA DI DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE IL NUOVO RIPARTO FISCALE TRA LO STATO E LA REGIONE. (Interpellanza)
Presidente - Do lettura del testo dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Tonino, Mafrica e Péaquin.
INTERPELLANZA
RICORDATE le dichiarazioni fatte dall'Assessore alle Finanze in sede consiliare concernenti il prossimo esame da parte di alcuni Ministeri della bozza di nuovo riparto fiscale della Valle d'Aosta;
VISTA la particolare urgenza che riveste una rapida approvazione di tale provvedimento per l'attività stessa della Regione;
INTERPELLANO
l'Assessore alle Finanze al fine di conoscere quanti organismi tecnici dei Ministeri e quali Ministeri si sono pronunciati favorevolmente sulla bozza di nuovo riparto e se nelle trattative in corso sono stati interessati i parlamentari della Valle d'Aosta.
Presidente - Chi illustra l'interpellanza? Il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.
Tonino (PCI) - Sarò molto breve, perché non credo sia opportuno ricordare ogni volta la necessità e l'urgenza di una rapida definizione del nuovo riparto fiscale per la Valle d'Aosta. Penso basti un esempio per dimostrarne l'urgenza: quello che possiamo chiamare un nuovo record negativo di questa Giunta, la quale ci ha trasmesso un bilancio regionale con 34 miliardi di deficit, che credo costituisca un fatto storico per la nostra Regione.
Diremo in occasione della discussione sul bilancio che non tutto è dovuto alla inadeguatezza delle entrate, perché secondo noi si spende anche molto male; tuttavia è fuor di dubbio che le entrate sono insufficienti.
Noi chiediamo di conoscere a che punto si trova una trattativa che è stata purtroppo troppo personalizzata; fra l'altro il Ministro Pandolfi è venuto in Valle d'Aosta a fare le tradizionali vacanze e, poiché quello è il canale preferito da questa Giunta, credo si sia discusso in quell'occasione anche di come mandare avanti il riparto fiscale.
In ogni caso vorremmo che l'Assessore illustrasse al Consiglio quanti sono i Ministeri e quanti sono gli Uffici che hanno già espresso dei pareri positivi, e se sono stati investiti di questo problema i parlamentari valdostani. Infatti, pur non essendoci stato fino ad oggi un coinvolgimento di tutte le forze politiche, crediamo che l'azione che possono svolgere, anche in questa fase, i parlamentari valdostani sia importante.
Presidente - Risponde l'Assessore alle Finanze Ramera, ne ha facoltà.
Ramera (DC) - D'accordo che tutte le opinioni possono essere espresse liberamente, ma se dovessi ascoltare il mio desiderio risponderei con tre parole alle domande, dato che sono state poste in un certo modo.
Vorrei rispondere così al Consigliere Tonino: prima domanda: due Ministeri; seconda domanda: alcune Direzioni generali; terza domanda: sì, i parlamentari sono stati informati. Mancherei però di rispetto verso gli altri Consiglieri, che non sono interpellanti, che hanno il diritto di conoscere la situazione.
Il Ministro Pandolfi è stato a Gressoney durante le vacanze di Natale; l'ho anche incontrato, ma non si è parlato di riparto fiscale, in quanto egli è Ministro dell'Industria. Potrei parlare di industria con lui, ma non, adesso, di riparto fiscale.
Rispetto all'ultima interpellanza o mozione fatta dal Gruppo comunista, la situazione è la seguente: lunedì scorso ho incontrato il Ministro Reviglio alla Presidenza della Cassa di Risparmio; l'ho rivisto giovedì al Ministero delle Finanze; diciamo che il problema è chiuso.
Le Direzioni generali che hanno espresso il loro parere sono la Direzione Generale della Finanza Locale, delle Imposte Dirette, dell'Iva, Dogana, Amministrazione Postale e anche l'Asso-bancaria perché - voi non avete ancora il testo dell'art. 6, ma l'avevo spiegato - all'art. 6 sono previsti i nove decimi sul 20% degli interessi sulle somme depositate in banca o alle Amministrazioni postali e pertanto hanno dovuto essere interessate anche queste.
E direi - non per essere vicino alla capitale che ho trovato dei funzionari che hanno lavorato forse lentamente, ma proprio per essere sicuri di portare avanti un riparto fatto nel miglior modo possibile. Il ritardo, fra l'altro, è dovuto anche ad un fatto interno del Ministero delle Finanze, per cui il Direttore Generale della Finanza locale, il Dott. Cantiello, ha avuto, dopo il sollevamento, diciamo, del Dott. Del Gilzo, anche l'incarico di dirigere la Dogana e si è trovato un pochino in imbarazzo nel portare avanti le cose.
Comunque giovedì, nel corso di una riunione durata circa tre ore, abbiamo visto le ultime stesure degli artt. 6 e 12, la cui formulazione era di difficile comprensione proprio da un punto di vista linguistico, laddove normalmente le leggi finanziarie devono essere molto chiare, altrimenti il testo potrebbe non essere esattamente interpretabile e prestarsi a un'interpretazione soggettiva da parte della Regione o da parte dello Stato. Per cui praticamente volevano sapere se era esatta l'interpretazione data, di carattere tecnico, ed hanno avuto il beneplacito.
Sull'art. 6, quello relativo ai nove decimi delle varie imposte - IVA, IRPEF, ILOR, Banche, ecc. - sono stati pignoli in una maniera spaventosa, perché la Valle d'Aosta non potesse in futuro, presentare dei reclami, come sta facendo la Sicilia. Per l'art. 12 pensavano che avessimo un interesse particolare in quanto è quello relativo - la stesura di questo art. 12 non l'avevo mai vista, è l'unico che lo stesso Tesoro aveva affidato alle Finanze - alla partecipazione della Regione agli accertamenti delle imposte, che è prevista dalla legge finanziaria dello Stato. Voi sapete che i Comuni dovrebbero formare le Commissioni di accertamento, anche se non tutti le fanno, e la Regione dovrebbe avere la sua parte, per cui sono previsti i ricorsi alle Commissioni comunali e infine alla Regione; cioè un collegamento stretto in futuro, appunto, tra l'Assessorato delle Finanze, queste Commissioni comunali e regionale e gli Uffici dello Stato in loco, relativi all'IVA, alle Imposte Dirette e alle altre entrate che ci derivano dallo Stato.
Stamattina stessa ho telefonato alla Direzione Generale del Tesoro: l'ultima formulazione è ancora in fase di stesura proprio perché sia comprensibile, comunque la lettera ufficiale di trasmissione alla Regione è già sul tavolo del Direttore Generale del Tesoro, per cui appena inoltrata - ritengo che sia questione di giorni - mi auguro che la discussione del Bilancio venga abbinata al 'sentito', come è previsto dallo Statuto speciale, per la legge del riparto finanziario, dopo di che credo che l'iter di competenza dell'Assessore alle Finanze sia terminato.
E, nonostante le malignità che vengono dette, credo che il Consiglio sarà soddisfatto di un riparto che, anche se è stato lento, sarà senz'altro fruttuoso, perché penso che più di quanto avremo questa volta non riotterremo mai più.
Presidente - Ha la parola il Consigliere Tonino.
Tonino (PCI) - Dirò subito che sono solo parzialmente soddisfatto, perché - a parte che non so come devo porre le domande per non urtare la suscettibilità dell'Assessore Ramera - mi sembra di capire che questa stesura sia ancora molto laboriosa, e forse questo è il motivo per cui non si è ancora avuto un testo, anche riservato, da far vedere ai Consiglieri. Dicevo, di fronte a questa stesura ancora così enigmatica e laboriosa, secondo noi erano quanto mai fuori luogo le affermazioni fatte alcuni mesi fa dall'Assessore Ramera per cui sembrava che questo riparto fosse una questione di giorni, affermazioni che d'altronde ha ripetuto anche oggi.
Detto questo, ci auguriamo che l'iter del documento sia effettivamente alla fine. Crediamo che poi sarà necessario - e lo ripetiamo ancora una volta perché sia chiaro - un effettivo coinvolgimento di tutte le forze politiche, affinchè rapidamente il Parlamento approvi questo nuovo riparto che è, effettivamente, essenziale per la vita della Regione.