Oggetto del Consiglio n. 1481 del 7 ottobre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1481/XIV - Ordine dei lavori. Non iscrizione all'ordine del giorno di otto risoluzioni.
Presidente - Colleghi, prima di passare all'ultimo punto, sono pervenute al tavolo otto risoluzioni...collega Farcoz chiede la parola per...?
Farcoz (UV) - Grazie Presidente. Per una Capigruppo. Grazie.
Presidente - La seduta è sospesa per 10 minuti per una Capigruppo.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,22 alle ore 19,54.
Viérin M. (Presidente) - Chiedo scusa, si riprendono i lavori? Si vuole fare una Capigruppo o continuiamo dopo la sospensione? Allora, viene chiesta una riunione dei Capigruppo, è riconvocata la riunione dei Capigruppo...allora avevamo deciso che facevamo una riunione dei Capigruppo, quindi risospendiamo e si fa una riunione dei Capigruppo, okay?
(brusìo in aula)
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,54 alle ore 20,08.
Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Nelle sospensioni in merito all'iscrizione delle risoluzioni pervenute al tavolo della presidenza non si sono trovate dai Consiglieri Capigruppo delle visioni comuni, quindi dobbiamo porre in votazione l'iscrizione delle otto risoluzioni pervenute al tavolo che fanno parte del punto 33. C'è qualcuno che chiede la parola? Uno a favore, uno contro per l'iscrizione. Nella prassi, essendo il punto 33, abbiamo sempre votato il punto insieme per l'iscrizione. Penso che chi le abbia presentate, credo l'opposizione, debba prendere per primo la parola...uno a favore, uno contro. Prego collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Presidente, per mozione d'ordine. C'è scritto da qualche parte sul Regolamento se parla prima quello a favore o prima quello contro? Senza credo...
Presidente - Allora, se lei prende l'articolo 60...dice: "i richiami al Regolamento o per l'ordine del giorno o per la priorità delle votazioni, la cui durata non può eccedere i 10 minuti, hanno la precedenza sulle questioni principali e ne fanno sospendere la discussione. In questi casi non può parlare, dopo il richiamo, che un oratore contro e uno a favore e per non più di 10 minuti ciascuno...". Chi prende la parola? La parola al collega Farcoz.
Farcoz (UV) - Merci Président.
Semplicemente ribadiamo la posizione che è stata assunta prima nella Capigruppo: sinteticamente non crediamo opportuno iscrivere queste otto risoluzioni innanzitutto perché sono pervenute in tarda serata, circa un'oretta fa; perché in diverse occasioni questi temi iscritti nelle risoluzioni sono già stati trattati nelle interpellanze e dall'altra parte anche perché gli Assessori, anche entrando nel merito di alcune mozioni devono comunque accedere a delle informazioni che solo gli uffici possono essere in grado di fornire, quindi senza creare polemiche, noi questa volta, visto che era già stato anticipato altre volte, voteremo contro l'iscrizione di queste otto risoluzioni.
Presidente - Grazie collega Farcoz. Richiamando l'articolo, come Presidente del Consiglio, propongo anche che possa parlare uno per gruppo vista la delicatezza della questione, quindi può parlare un Consigliere per gruppo. Ho richiamato l'articolo 60, quindi è così. Collega Bertschy, a favore. Prego collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Porti pazienza, Presidente, così chiariamo bene una volta anche il percorso in questi casi. Intanto il collega Capogruppo Farcoz ha parlato per la mozione iscritta a quale punto all'ordine del giorno? Perché facciamo una discussione sul merito su ogni interrogazione perché c'è un punto all'ordine del giorno di ogni risoluzione...al punto di ogni risoluzione...quindi non ha motivato, ma il primo punto, la prima risoluzione...no, per capirci che lavoro sta facendo.
Presidente - Avevo detto all'inizio che sempre abbiamo fatto una votazione unica quando c'è più di una risoluzione allo stesso punto.
Bertschy (UVP) - ...sì, ma abbiamo sempre votato a favore. Guardi, ci parliamo un po' in diretta, oggi apriamo una pagina nuova. Nel merito parliamo di ogni risoluzione, ci date la motivazione per la quale votate contro, mi pare che 33.1 sia la prima e andiamo avanti. Facciamo una bella discussione e così ci guadagniamo fino in fondo la giornata, c'è il Consiglio convocato anche domani, gli Assessori comincino già a dare qualche replica...avranno tutta la notte per studiare queste difficili risoluzioni e andiamo avanti così. Abbiamo deciso di aprire una pagina nuova politicamente? Pensate che 21 a 14 cambi qualcosa? Per noi il metodo e il rispetto nel lavoro in questa sala deve rimanere uguale, non importano i numeri, quindi oggi ci date risoluzione per risoluzione il vostro voto contro, magari ci dite anche solo che votate contro, noi invece diremo perché vogliamo portare una risoluzione in discussione.
Presidente - Il suo intervento quindi è per la mozione d'ordine?
Bertschy (UVP) - Sì.
Presidente - Allora procediamo a votare una risoluzione alla volta. Iscrizione al punto 33.01 della risoluzione: "Incostituzionalità della L. 107/2015 "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti"". Le considerazioni di chi vota contro...collega Farcoz, credo che le motivazioni siano le stesse, però deve chiedere la parola...allora, il discorso...è già stato espresso. La parola al collega Farcoz.
Farcoz (UV) - Per questa, come per tutte le altre risoluzioni, io ribadisco quello che ho già detto prima: semplicemente, senza entrare nel merito, noi voteremo contro quest'iscrizione.
Presidente - È chiaro che...una ad una, c'è uno a favore e uno contro. Il discorso del Capogruppo quindi andava se facevamo una votazione in blocco... Chi vota a favore? Chi parla? La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Non comprendiamo veramente questo comportamento. Faccio una premessa di alcuni secondi per capire qual è la nostra posizione. C'era una prassi consolidata che derogava parzialmente a quello che era il Regolamento, ma una prassi consolidata da anni, oggi questa prassi viene improvvisamente interrotta e non riusciamo a capire perché. Qui comunque si parla di condivisione, si parla di collaborazione, si parla di "facciamo le cose tutti assieme", poi il risultato in aula è che si cerca di approfondire gli argomenti, si cerca di entrare nel merito degli argomenti tanto più che abbiamo un giorno davanti e ci sono argomenti che mi pare siano di gravità e di attualità, senza tema di smentita. In questo caso noi parlavamo della riforma della scuola, la famosa "buona scuola" di cui tanto si è detto, ma poco si è fatto qui dentro perché tante parole sono state dette...qui c'era una proposta per assumere una posizione, che era una posizione chiara ed era anche urgente che fosse assunta questa posizione da parte del Consiglio regionale. C'era quindi la possibilità di intravedere a livello giuridico...non tedierò con i termini giuridici l'Assemblea, né chi ci ascolta...ma di fare una pressione affinché questa nefasta riforma della scuola venisse poi in qualche modo frenata, rivista o comunque bloccata...non si vuole accogliere neanche questo. C'è stata una discussione già ampia nelle sedute precedenti, quindi sinceramente anche, purtroppo, dalle dichiarazioni che sono dichiarazioni sostanzialmente...
(brusìo in aula)
...sento un po' di brusio, ma sarà...
Presidente - Colleghi, un po' di silenzio per cortesia...
Ferrero (M5S) - ...dicevo che non c'era nessuna ragione per non esaminare questo punto tranquillamente all'ordine del giorno. Sarebbe stata una cosa anche rapida, quindi sinceramente non riusciamo a capire quali sono le motivazioni. Le motivazioni sono semplicemente di un atto così di forza, probabilmente a questo punto dobbiamo immaginare che gli abbracci tra il Presidente Rollandin e il Presidente del Consiglio Renzi siano stati contagiosi. Peccato che questi ulteriori abbracci...consigliamo anche al Presidente le prossime volte che andrà a Roma di stare attento, perché ogni abbraccio che ha ottenuto da Renzi gli ha sfilato dal portafoglio qualche milione di euro per la Valle d'Aosta e quindi magari ci vorrebbe un'ulteriore attenzione. La stessa cosa sta succedendo per la scuola, ci stanno sfilando quelle che sono le competenze, una alla volta, nell'assoluto silenzio da parte del Governo regionale, nel quasi assoluto silenzio da parte dei nostri...vostri rappresentanti parlamentari a Roma, perché a questo punto io non mi sento più rappresentato dal Senatore, dal Deputato, visto quanto hanno fatto finora o, meglio, quanto non hanno fatto finora a Roma.
Qui quindi c'era la possibilità di dare un altro segnale che andava nella direzione di soddisfare quelle che sono le richieste dei cittadini, degli operatori del settore e effettivamente di dare un futuro, di garantire quel futuro che...finora la scuola valdostana, nel bene e nel male, era stata una scuola comunque di qualità. Voi lasciate perdere anche questo, non è urgente. Probabilmente avete già preso degli impegni per domani, però il Consiglio era convocato per due giorni. Secondo noi, qui non si trattava nemmeno di fare uno sforzo, si trattava di un atto di rispetto, ma se il rispetto è tutto qui, abbiamo capito che da adesso il gioco si fa duro e, quando il gioco si fa duro, noi siamo sempre della partita e la giochiamo fino alla fine.
Presidente - Grazie collega. È aperta la votazione sull'iscrizione al punto 33.01 della risoluzione: "Incostituzionalità della L. 107/2015 "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti"", prego i colleghi di votare. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 14
Contrari: 21
Il Consiglio non approva l'iscrizione della risoluzione sopracitata.
Chi è contro l'iscrizione della risoluzione: "Impegno a sottoporre al Ministro dell'agricoltura le problematiche inerenti i rapporti con AGEA" al punto 33.02 dell'ordine del giorno? La parola al collega Marquis.
Marquis (SA) - Grazie Presidente. Per le stesse ragioni già espresse al punto precedente dal collega Farcoz, dichiaro che la maggioranza si esprimerà in modo contrario all'iscrizione del punto all'ordine del giorno.
Presidente - Uno a favore?
Presidente - La parola al collega Nogara.
Nogara (UVP) - Grazie Presidente.
A dir poco sono allibito, perché mi sembra una cosa logica, penso per tutti, per persone che ragionano un attimo, che una risoluzione del genere non può essere anche portata, per esempio, ad un altro Consiglio. Mi stupisce poi, Presidente Marquis, Presidente della III Commissione, che mi dica una cosa del genere, perché io, per correttezza, anche alla fine della commissione consiliare che abbiamo fatto qui in quest'aula avevo annunciato un comunicato stampa e avevo annunciato anche una risoluzione del genere proprio qui, e anche qualcuno di voi aveva detto che era il minimo che si potesse fare; perché vi dico queste cose? Vi dico queste cose perché noi ci siamo trovati in quest'aula con tutta la Dirigenza dell'agricoltura e a delle domande precise che si facevano sulla situazione del PSR passato e di quello che verrà ci davano delle risposte veramente preoccupanti.
Allora, visto che domenica, appunto, c'è la Scuola di democrazia, e qua molte persone a questo punto dovrebbero partecipare a questa Scuola di democrazia, perché se si arriva al punto di non votare neanche delle risoluzioni su cose urgenti, urgentissime...ecco, forse qua di democrazia non ce n'è più tanta, qua sembra di essere in un "Governo bulgaro" ormai, perché se c'è qualcosa che non vi va, si vota contro e non si passa niente. Faccio i complimenti a tutti quelli che votano contro queste risoluzioni.
Ci siamo trovati qua, Assessore Testolin, con dei dirigenti che a domande precise...e mi stupisco anche della dichiarazione che ha fatto, perché la sua dichiarazione agli organi di stampa - e qui ce l'ho - è stata questa: "in tutti i confronti ci deve essere innanzitutto serietà ", ecco, le sembra serietà questa in quest'aula in questo momento? Quando ci sono dei problemi gravissimi, che si dice che non si riesce a parlare con un Ministro, che il nostro Deputato ha fatto un'interrogazione parlamentare e non gli hanno risposto, che non c'è verso di capire qualcosa, noi abbiamo l'opportunità di avere qui ad Aosta, domenica, il Ministro dell'agricoltura...no, voi votate contro a questa risoluzione, che non mi sembra niente di particolare: questa risoluzione chiede solo...e non chiediamo neanche noi della minoranza di partecipare a quest'incontro, ma chiediamo che almeno voi vi interessiate a queste cose così importanti per gli agricoltori, che almeno voi abbiate il coraggio di confrontarvi una volta seriamente con il Ministro che è qui alla Scuola di democrazia, e ripeto "democrazia"!
Sempre qui i suoi Dirigenti poi, Assessore, hanno detto che ci sono delle mancanze sia rispetto dei CAA e di AREA, che basta far funzionare le assicurazioni, oppure pagare, ma qua c'è il sospetto che si tirino avanti le cose perché al 31 dicembre si dia poi la causa ad AGEA perché non ha pagato. Sicuramente poi uscirà dal cilindro...magari adesso...un coniglio, che dirà: "eh, ma noi abbiamo avuto la lettera, adesso è arrivata la lettera che siamo tranquilli". Sicuramente...magari succederà una cosa del genere, però in questo momento io vi dico che è vergognoso non passare una risoluzione del genere. Noi non siamo delle persone...qua si parla di muro contro muro. Posso capire per le risoluzioni che tecnicamente perché i...o perché in questo momento qualche Assessore non è in grado di dare delle risposte, qui non è che siete dei tuttologi che dovete sapere tutto. Allora, si poteva discutere risoluzione per risoluzione, io penso serenamente, e dire: "questa risoluzione è un po' complicata passarla oggi o domani perché non abbiamo gli elementi", ma che problemi avete a passare una risoluzione del genere? Che problemi avete a passare una risoluzione in cui vi si chiede di andare in commissione? Qual è il problema? Di che cosa avete paura? Siamo arrivati al punto che noi non si può neanche più chiedere niente, che voi con queste cose che state facendo adesso, con queste votazioni, di fronte ad un'evidenza semplice, votate contro. Io, come vi dico, sono senza parole, anche perché in questi giorni tantissimi agricoltori ci hanno contattato proprio per quello che è uscito dalla commissione consiliare. Noi abbiamo un PSR che non è approvato, ci sono delle lettere che stanno arrivando agli agricoltori in questo momento, dicendo: "voi potete andare a scontare in banca con questa lettera quello che dovete prendere". Mi piacerebbe sapere come si fa a calcolare quello che devono prendere con un PSR che non è approvato, primo.
Io mi auguro, e ne sono abbastanza convinto - dico: "abbastanza" -, che questo PSR venga approvato e questo PSR, a detta dei suoi dirigenti, Assessore, dovrebbe essere approvato intorno al 10-15 di novembre. Facciamo un'ipotesi catastrofica: questo PSR per motivi vari non viene approvato, quelle persone che sono andate in banca a scontare quella lettera che è stata loro mandata in questi giorni da AREA pagherebbero di tasca loro tutto quello che hanno scontato con quella lettera, che non vale niente, perché un suo dirigente in quest'aula ha detto: "se non riesce a passare il PSR intorno al 20 di novembre, l'anno finanziario salta". Io mi auguro...e credo che non succeda, lo spero, ma sinceramente...però c'è anche questo, oppure le promesse fatte in quest'aula qua per tutto il refresh, per tutte le pratiche 2008-2009-2010...dovevano essere tutte pagate a dicembre 2014. Adesso in quest'aula qui le stesse persone ci hanno detto che devono essere pagate a dicembre 2015, ma alla mia richiesta precisa...e, se volete, io qua ho già la registrazione già sbobinata, quando si è chiesto: "e se non vengono pagate, cosa succede?", ci hanno risposto che vengono perse. Alla luce di tutte queste cose qua, io non so se una qualunque persona intelligente possa arrivare al punto che, quando si discute su delle risoluzioni così importanti e così urgenti, vota contro ad una cosa del genere. Io - ve lo dico per la terza volta - sono allibito e stupito e spero che le persone che ci stanno ascoltando o le persone a cui verrà riportato quello che è successo questa sera in quest'aula qualcosa facciano. Grazie.
Presidente - Grazie collega Nogara. Pongo in votazione l'iscrizione al punto 33.02 della risoluzione: "Impegno a sottoporre al Ministro dell'agricoltura le problematiche inerenti i rapporti con AGEA". Siete pregati di votare. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 14
Contrari: 21
Il Consiglio non approva l'iscrizione della risoluzione sopracitata.
Metto in discussione l'iscrizione al punto 33.03 della seguente risoluzione: "Impegno per la revoca della proposta di deliberazione della Giunta regionale relativa alle modalità di contribuzione degli utenti dei servizi per le persone anziane". Chi prende la parola contro? La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Riguardo alla risoluzione richiamata, la proposta di deliberazione sarà portata in V Commissione e in Commissione verrà discussa con parametri e cifre che attualmente non sono né definitivi e sono comunque passibili di discussione e eventualmente di modificazione. Riguardo poi all'impegno, vi è da parte nostra la necessità di valutare la fattibilità di alternative all'ISEE. Il motivo per cui noi chiediamo un approfondimento e abbiamo la necessità di fare degli approfondimenti, anche con i tecnici, è legato al fatto che voi nell'impegnativa chiedete di mantenere l'indicatore regionale IRSEE. Credo che in commissione si potrà parlare di quest'argomento, si potranno audire eventualmente i tecnici per capire, rispetto a queste modalità, se è possibile apportare delle modifiche o fare delle discussioni.
Presidente - Grazie collega. Chiede la parola la collega Morelli, ne ha facoltà.
Morelli (ALPE) - Merci Président. Colleghi di maggioranza, io non vorrei trovarmi al vostro posto...
Presidente - Un po' di silenzio, per cortesia...
Morelli (ALPE) - ...doversi arrampicarvi sui vetri per giustificare la non iscrizione di queste risoluzioni. Veramente è una situazione paradossale, non è mai successo, a memoria di segretaria, che si rifiutasse l'iscrizione di risoluzioni, tanto più che il Consiglio regionale è convocato anche per domani per una giornata intera e c'era tutto il tempo di affrontare tranquillamente le otto risoluzioni. Io credo che i cittadini siano allibiti di fronte a questa vostra chiusura.
Nel merito questa risoluzione si collega, tra l'altro, ad un argomento di cui abbiamo parlato questa mattina...è un argomento non urgente, di più, che coinvolge tante famiglie valdostane, gli utenti delle microcomunità. Noi ci rendiamo conto che, di fronte ad un impegno, l'Assessore, la Giunta possa avere la necessità di andare ad approfondire, ma normalmente nella discussione di una risoluzione ci si pronuncia, si dice che si vuole modificare l'impegno, che si vuole prendere più tempo, ma rifiutare l'iscrizione di una risoluzione di questo tipo è inaccettabile. Io non so se i cittadini a casa che ci seguono hanno capito quello che sta succedendo. Noi abbiamo chiesto l'iscrizione di otto risoluzioni, che riguardano tutte temi discussi oggi e la maggioranza sta rifiutando l'iscrizione di queste risoluzioni. È una cosa inaudita, veramente non so quale logica politica ci sia dietro una decisione di questo tipo.
Colleghi di maggioranza, veramente vi prego di fare una riflessione. La nostra risoluzione richiama la proposta di deliberazione della Giunta regionale che modifica le tariffe per le microcomunità. Ora, constatato che le contribuzioni degli utenti subiscono un aumento che, dal nostro punto di vista e dal punto di vista di tanti cittadini, è spropositato, perché si indicano degli aumenti che arrivano al 43 percento, poiché questa mattina alla nostra interpellanza l'Assessore ha replicato dicendo che vi è la difficoltà di valutare anticipatamente il reale impatto del nuovo indicatore ISEE che è stato adottato sulla determinazione delle quote contributive e appreso che la proposta di deliberazione è cagione di grande allarme e preoccupazione per i familiari e per gli utenti delle microcomunità quanto alla possibile insostenibilità degli importi contributivi prospettati, che potrebbero avere come effetto l'abbandono delle microcomunità da parte degli utenti, e questo andrebbe a minare il sistema di assistenza agli anziani...se non sono problemi importanti da discutere in questa sede questi, ditemi quali sono i problemi di cui dobbiamo discutere!
"Ritenuto che la riforma del welfare valdostano - tutti concordiamo che vada affrontata - che coinvolge anche il settore dell'assistenza agli anziani, non possa compromettere la tenuta di un sistema equo e ben strutturato - tutti noi riconosciamo che il nostro sistema è equo e ben strutturato - e che finora è stato in grado di rispondere alle esigenze crescenti di una popolazione che sta invecchiando rapidamente...", nella nostra proposta di impegno, che è molto puntuale - sulla quale potete non trovarvi d'accordo e allora ce lo dite che non siete d'accordo, ma non vi rifiutate di affrontare una discussione su un argomento di questo tipo! -, noi chiediamo all'Assessore di revocare la proposta di deliberazione che ci avete già annunciato che sarà modificata e la nostra proposta è di mantenere per quest'anno, cioè per il 2016, l'indicatore regionale IRSEE, quello utilizzato fino ad ora, per il calcolo della contribuzione per l'accesso al servizio residenziale di microcomunità, ma per il 2016, temporaneamente. Per dare il tempo alle strutture di fare parallelamente un'attività di analisi comparata tendente ad individuare i parametri ISEE, che è il nuovo indicatore che è stato introdotto e che comporta delle difficoltà di applicazione, noi diciamo: manteniamo l'IRSEE per il 2016, parallelamente valutiamo, facciamo delle simulazioni, analizziamo ogni singola situazione per andare ad individuare i parametri ISEE più idonei, da applicare poi successivamente per far sì che ci sia una sostenibilità del servizio e che le famiglie possano continuare a contribuire a questo servizio.
Se su un argomento di questo tipo vi rifiutate di discutere, veramente altro che allibiti, collega Nogara! Tra l'altro, questa sera c'è anche tutta una serie di riunioni sul territorio per parlare del problema delle micro e noi qui non lo affrontiamo.
Presidente - Grazie collega. Pongo in votazione l'iscrizione al punto 33.03 della risoluzione: "Impegno per la revoca della proposta di deliberazione della Giunta regionale relativa alle modalità di contribuzione degli utenti dei servizi per le persone anziane". La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 14
Contrari: 21
Il Consiglio non approva l'iscrizione della risoluzione sopracitata.
Chi prende la parola sull'iscrizione al punto 33.04 della seguente risoluzione: "Impegno dell'Assessore all'istruzione e cultura a relazionare alla Commissione consiliare competente in merito alla riorganizzazione della didattica museale"? La parola al collega Farcoz.
Farcoz (UV) - Sì, grazie Presidente. Ribadisco che non iscriveremo questa risoluzione. Grazie.
Presidente - Chi chiede la parola? La parola al collega Bertin.
Bertin (ALPE) - Generalmente sono risoluzioni che impiegano quei tre o quattro minuti, sono ormai entrate nella prassi e servono più che altro...l'utilità di presentare questa risoluzione era dettata dall'urgenza di affrontare questa questione non qui in Consiglio, ma nelle commissioni. Una risoluzione che, come ho detto, all'incirca avrebbe preso quattro o cinque minuti.
Presidente - Un po' di silenzio, per cortesia...
Bertin (ALPE) - ...quattro o cinque minuti e non di più. Era una prassi consolidata quella di iscrivere risoluzioni, nella passata legislatura nella quale ero presente posso testimoniare che non è mai successo che una risoluzione non sia stata iscritta e a quanto pare...ci dicevano che almeno negli ultimi 17 anni questo non è mai successo, sempre se accettate come prassi consolidata di iscrivere le risoluzioni, risoluzioni anche discutibili, ma, proprio perché ormai si trattava di una prassi, sono sempre state tutte iscritte. Oggi ci troviamo di fronte ad un cambiamento che evidentemente non è insignificante. Ricordiamoci che, ad esempio, certi Paesi addirittura non hanno una costituzione scritta, ma le regole sono dettate appunto dalla prassi. Non è il nostro caso evidentemente e queste sono questioni molto minori, ma a questo punto evidentemente se questo è l'atteggiamento, dovrà essere regolato in modo puntuale tutta la questione relativa alle presentazioni delle risoluzioni, eccetera, anche perché oggi si chiude un capitolo durato come minimo 17 anni nel quale una prassi consolidata e un accordo, un gentlemen's agreement tra maggioranza e opposizione portava a discutere qualunque risoluzione nel Consiglio, un cambiamento del quale vi prendete una bella responsabilità, credo sia un atteggiamento stigmatizzabile e grave. Grazie.
Presidente - Grazie collega Bertin.
Metto in votazione l'iscrizione al punto 33.04 della risoluzione: "Impegno dell'Assessore all'istruzione e cultura a relazionare alla Commissione consiliare competente in merito alla riorganizzazione della didattica museale". La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 14
Contrari: 21
Il Consiglio non approva l'iscrizione della risoluzione sopracitata.
Pongo in discussione l'iscrizione al punto 33.05 della seguente risoluzione: "Impegno per l'effettuazione di un'analisi del quadro economico-finanziario delle stazioni sciistiche nella competente commissione consiliare". Chi prende la parola contro? La parola al collega Marquis.
Marquis (SA) - Grazie Presidente.
Il punto all'ordine del giorno tratta l'iscrizione della risoluzione nel merito dell'ipotesi della chiusura infrasettimanale di alcuni comprensori sciistici e a tal fine vorrebbe impegnare la Commissione competente in un'audizione. Io credo che qualsiasi membro della minoranza consiliare abbia modo nell'ambito dei lavori della propria commissione di poter esprimere questa richiesta e pertanto esprimiamo voto contrario all'impegno così com'è stato proposto attraverso l'espressione da parte del Consiglio.
Presidente - Chi chiede la parola per favore? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente Viérin, quanto meno ci ha dato la possibilità di spiegare a chi ascolta questo Consiglio, singolarmente i cittadini valdostani devono avere la possibilità di valutare il perché non si è deciso di affrontare, di iscrivere...non sostenere la posizione di ALPE, UVP o Movimento Cinque Stelle, di iscrivere, quindi confrontarsi su dei temi non urgenti, in questo caso urgentissimi.
Allora, questa mattina il sottoscritto, il collega Viérin e altri ancora abbiamo annunciato su questo tema degli impianti a fune la presentazione di una risoluzione, abbiamo annunciato questa mattina durante il dibattito che avremmo presentato una risoluzione su questo tema. Allora fra nove giorni inizia la stagione invernale a Breuil-Cervinia, il 17 di ottobre, oggi il quotidiano La Stampa mi sembra che dia una sua dignità a questo dossier, tutta la prima pagina, completa e voi, dopo aver ascoltato attentamente le parole del collega Marquis, decidete di non affrontare neanche il tema e non solo di non affrontare il tema, ma proprio perché, a seguito delle risposte che l'Assessore Marguerettaz oggi ha dato a quest'aula: "si sta valutando e ci stiamo confrontando con il Presidente delle società degli impianti, abbiamo fatto diverse riunioni con la finanziaria regionale", cioè con la Finaosta, che i conti non tornano...sono parole dell'Assessore Marguerettaz, non sono mie, le faccio mie...nel senso che i valdostani che stanno ascoltando delle piccole e medie stazioni e anche delle grandi stazioni sappiano che questa maggioranza decide di non affrontare un tema così spinoso e delicato quando ci sono delle intenzioni di mezzo e delle soluzioni che non sono ancora state, diciamo, decise.
L'Assessore poc'anzi diceva: "le aperture devono essere valutate stazione per stazione, tenendo conto anche che ci sono periodi in cui i dipendenti delle società in servizio sono più degli sciatori". Bene, queste sono parole di qualche oretta fa dell'Assessore Marguerettaz, quindi come per dire: "il dossier è molto à la une", è talmente à la une che non c'è neanche la volontà di affrontare questa nostra risoluzione. Ma cosa avranno mai presentato questi Consiglieri di opposizione? Collega Marquis, penso conosca...ha fatto l'Assessore e anche il Vicesindaco, penso, di Saint-Vincent, quindi conosce le difficoltà delle piccole stazioni... Cosa avranno mai presentato questi colleghi dell'ALPE e dell'UVP e Cinque Stelle? "Il Consiglio regionale impegna l'Assessore competente, congiuntamente agli amministratori delegati delle società degli impianti di risalita... - cioè chi ha i dati, i numeri, lo stato dell'arte sul tavolo: criticità, costi eccessivi, dove si può modificare, dove si possono modificare...quanto meno lo stato dell'arte... - a partecipare ad una seduta della Commissione consiliare competente convocata con urgenza, visti i tempi ristretti, per procedere ad un'analisi puntuale del quadro economico, finanziario e sociale delle stazioni sciistiche, finalizzata ad operare le scelte più adeguate per il futuro dei comprensori valdostani": questa è la risoluzione che noi abbiamo presentato qualche ora fa, annunciata questa mattina all'Assessore Marguerettaz. Non penso che il Governo regionale dovesse mettere insieme tutti gli alti funzionari e i dirigenti di Finaosta.
Come avete potuto capire, noi siamo preoccupatissimi della questione e, dato che siamo preoccupati, vorremmo avere tutte le carte sul tavolo in commissione con otto amministratori delegati, in presenza dell'Assessore Marguerettaz e avere la possibilità, la serenità di affrontare nel merito la stagione invernale, che è alle porte. Tra nove giorni mettiamo gli scarponi ai piedi; i maestri di sci iniziano a fare i loro corsi di aggiornamento, mi sembra, dal 12 novembre 2015 fino al 24 novembre 2015 e le grandi stazioni avvieranno la loro stagione, quindi assunzione del personale, speriamo...assunzione di personale a tempo determinato e anche quelle stazioni meno fortunate, meno ricche, meno...potenti come Courmayeur, la Thuile, Cervinia, Gressoney, Ayas...quelle meno fortunate inizieranno a capire o a sapere se ci sarà una potenziale possibilità di iniziare la propria stagione, se ci saranno delle assunzioni. Stiamo parlando di posti di lavoro, collega Farcoz, stiamo parlando di potenziali posti di lavoro e forse la politica ha il suo compito, il suo ruolo di dare contezza dello stato dell'arte, della situazione, perché noi siamo preoccupati perché non devono essere le società a decidere se chiudere o no le stazioni. Non devono solo essere gli amministratori delegati a chiudere o no degli impianti singoli sui singoli comprensori medi o piccoli, non devono essere gli amministratori delegati a decidere di chiudere durante la settimana, c'è un socio, c'è una finanziaria regionale e c'è chi invece è stato eletto e non nominato... Ebbene, noi siamo stati eletti e non siamo stati nominati, come in questi mesi diverse persone sono state nominate a guidare dei consigli di amministrazione, ad avere delle deleghe all'interno di questi consigli di amministrazione. La nostra missione, la nostra mission, in quanto eletti, è diversa: è quella di creare le condizioni anche alle vallate laterali meno ricche, con più difficoltà, con meno numeri e con dei costi forse più elevati a dare contezza e gambe ad una stagione dignitosa, a dei posti di lavoro, al volano, che è un volano di tutta la vallata laterale in questione, che può essere Cogne, Crévacol, Col de Joux, Brusson, Champorcher, Torgnon...che conosco abbastanza bene perché ho avuto l'opportunità anche di fare il Sindaco di un piccolo paesino.
Quando il collega Marquis non vuole neanche affrontare un tema così delicato, quasi...come dire? banalizzando: "ma ogni singolo Consigliere può chiedere una parlatina in Commissione, ma noi non vogliamo una chiaccherata in commissione, ma degli impegni pubblici, collega Marquis: che i nuovi amministratori delegati vengano con i dati, proiezioni, stato dell'arte, ma non tra tre settimane quando la stagione è già partita! Venerdì, lunedì perché non affrontare tecnicamente un minuto e dare la possibilità di dire: "no, questa dobbiamo votarla". Mi sembrava un'Union Valdôtaine di venti-trent'anni fa dove parlava ai piccoli numeri, dove si parlava alle piccole località, alle piccole comunità, quelle meno fortunate, dove la qualità della vita doveva essere garantita come alle grandi stazioni, invece non è intervenuto un collega dell'Union Valdôtaine, è intervenuto un altro collega, che forse ha avuto però anche oneri e onori come amministratore di una piccolissima società di impianti a fune, tale Col de Joux. Sinceramente con grande rammarico, se ci sarà, come ho ben capito...l'abbiamo tutti ben capito che c'è la volontà di non affrontare tale dossier urgente...e con grande rammarico da una parte e, dall'altra, veramente questa chiusura totale...se non è urgente un tema come questo, non so cosa possa essere urgente in quest'aula consiliare... Grazie.
Presidente - Grazie collega Chatrian. Apriamo la votazione per l'iscrizione al punto 33.05 della risoluzione: "Impegno per l'effettuazione di un'analisi del quadro economico-finanziario delle stazioni sciistiche nella competente commissione consiliare". La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 14
Contrari: 21
Il Consiglio non approva l'iscrizione della risoluzione sopracitata.
Mettiamo in discussione l'iscrizione al punto 33.06 della seguente risoluzione: "Impegno dell'Assessore alla sanità a riferire alla competente commissione consiliare in merito alla bozza di accordo per la gestione dei percorsi assistenziali". Chi chiede la parola? La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Riguardo a questa risoluzione, questa mattina è stata discussa un'interrogazione urgente. Mi pare che sia stato chiarito molto bene che non vi è alcun accordo politico, accordi che non sono stati discussi sul tavolo politico sono degli accordi che, a quanto mi è dato sapere, avendo ascoltato oggi l'Assessore, sono stati, diciamo, un percorso di discussione fra tecnici.
Per quanto ci riguarda...io penso che questo tipo di accordo, che è citato nella risoluzione al momento non abbia alcun tipo di valenza e di ricaduta di tipo politico e quindi sarebbe come discutere di un documento tecnico che non ha avuto alcun passaggio, che non è stato peraltro neanche condiviso con nessuno né della maggioranza, né della minoranza.
Presidente - Grazie collega Guichardaz. Altri? La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.
Io credo che i soldi pubblici vadano rispettati sempre, poi si può sbagliare, si possono prendere decisioni che a livello amministrativo possono a volte essere appunto giuste, a volte sbagliate, però vanno rispettati sempre, anche quando si pagano i dipendenti a costruire tavoli tecnici. Ora, io vorrei capire come mai mandiamo in giro dei dirigenti a costruire degli accordi di programma, bozze di accordi di programma, che sono qua, li accompagniamo con delle lettere, mettiamo in allerta le persone con delle lettere in cui si scrive: "imminente deliberazione nelle prossime due settimane dell'accordo di programma" e poi, grazie ad un comunicato di qualcuno che ha il coraggio di andare un po' oltre confine, si fanno tante piccole smentite, fino a quando si arriva in aula e si dice: "no, non era vero". Intanto tutti allertati, tutti preoccupati, chi se ne frega se uno magari in questi giorni ha pensato: "ma mi sposteranno da Courmayeur fino Torino a lavorare", "ma non succede niente, chi se ne frega se smontiamo tutto...".
Gli accordi di programma li avete fatti scrivere voi ai vostri tecnici, gli indirizzi politici non se li sono inventati i tecnici, forse tra di voi non ne avete ancora parlato, può essere, perché fa parte del metodo. Lei quindi giustamente, collega Guichardaz, sta cercando di combatterlo e mi ha anche spiegato il metodo nelle segrete stanze, sotto questo profilo tanto di cappello, il problema è che ci va della trasparenza. Sappiamo che l'altra stampella della maggioranza è più coraggiosa in certi momenti che in altri, ma allora noi siamo qua per dire che tra qualche giorno...se abbiamo voglia di metterci a far barricate...e a continuare a dire che la Valle d'Aosta la distruggerete voi ci mettiamo un attimo, e ci sono anche le motivazioni! Vogliamo arrivare a quello per non discutere tre risoluzioni con delle cose che sono uscite da degli enti pubblici! Non è che sono passati e gli hanno tirato...hanno fatto l'aereoplanino e sono entrati nella nostra stanza, questi sono accordi firmati da dirigenti che hanno speso delle ore di lavoro per scrivere questa roba qua!
Allora, le dico che cosa c'è scritto in quest'accordo tanto per dire qualche cosa? Articolo 2: "una centrale unica e condivisa di risposta alle chiamate di soccorso sanitario 118, che accolga le richieste di intervento in emergenza, urgenza, proveniente dai territori della Valle d'Aosta e dall'area Piemontese di confine. Tale centrale unica è individuata nella centrale operativa 118 di Torino, che processerà quindi, oltre alle chiamate dell'area piemontese di attuale competenza, anche tutte le domande di soccorso provenienti dalla Valle d'Aosta". Allora, se un tecnico si è sognato di scrivere queste cose qua senza un indirizzo politico, gli faccia fare altro! E dica anche il nome di questo tecnico, perché non ha il diritto di andare a spendere delle ore di lavoro in giro per la Valle d'Aosta, a fare cose che poi voi non gli avete dato né il compito, né l'indirizzo di fare! Ma poi andiamo avanti, c'è il 112, vogliamo difendere la nostra autonomia con un po' di Provincia di Torino? Noi siamo allarmati da questo sistema di vedere le cose! L'autonomia la difendiamo da qua, ma come avremmo fatto a gestire un'alluvione con una centrale da quelle parti lì? Ma vi rendete conto? Ma se un tecnico ha pensato questa roba, vuol dire che non sta lavorando per la Regione Valle d'Aosta! E voi oggi non volete venire a..."è un accordo, una roba che non è ancora discussa...chi lo sa? Non c'è un accordo politico"; allora, non mandate in giro la gente a lavorare, prima gli dite cosa fare e poi li mandate a lavorare.
Allora, noi vi chiedevamo solo di venire in commissione a spiegarci se dietro c'è una strategia politica. Assessore Fosson, se non l'ha fatta lei, dica chi gliela ha data questa strategia, se invece l'ha fatta lei, se ne prenda la responsabilità! In commissione venivate a dirci: "questa roba qua è carta straccia, se l'è inventata - non faccio il nome di chi ha fatto questa roba - questo qui, d'ora in avanti farà altro, perché ha sbagliato, perché non rappresenta quello che volevo fare io politicamente", perché questa mattina ce lo ha detto e ce lo ha detto sui giornali, altrimenti vi ripeto: rispettate i soldi anche quando pagate i dirigenti.
Ce n'è poi un altro...perché qui all'articolo 3 cominciamo a dire dove deve andare la gente a curare: un po' a Torino, qualcuno di Cuorgné viene qua, ma tutto bene...ma vogliamo andare a capirle insieme queste cose? Gli accordi di cooperazione ve li fate da soli? Ma allora stiamocene a casa noi altri, cosa stiamo qua ancora a cercare ogni tanto di trovare un punto di convergenza... Credo di essere stato in questi due anni e mezzo una persona che ha cercato, a nome del gruppo, sempre di trovare dei punti di unione, ma se questa è la risposta, andiamo avanti con il muro contro muro e vediamo chi regge fino alla fine. Non sono mica i tre voti in più che avete che vi lasciano tranquilli, avete davanti una porta spalancata per andare dentro al baratro e, purtroppo, ci va la Valle d'Aosta ed è per quello che noi ogni tanto abbiamo degli atteggiamenti di responsabilità, e a tutto questo si risponde senza aver voglia di discutere?
Lei lo sa che cosa c'è scritto qua dentro, Assessore, lei lo sa. Allora, quando prima avete parlato della risoluzione...non mi ricordo che numero fosse, lei non ha detto: "ma forse è meglio che andiamo ad approfondire", non si è preso la responsabilità di dire queste cose, perché magari non tutti i colleghi le sanno, l'avete letto tutti che cosa c'è scritto qua dentro? Siete d'accordo che i nostri tecnici vadano in giro a pensare delle cose per noi e poi dopo, quando vengono scoperti, dicono: "ma è poi la politica che deve prendere una decisione" e la politica cosa dice? "Ma no, non era mica quello che volevo fare io". Ma siamo matti? Ma un'azienda la fareste lavorare così voi altri?
Allora, noi ci siamo a prenderci delle responsabilità, non ci siamo a farci prendere in giro, ci siamo a difendere l'autonomia, ci siamo a difendere la Valle d'Aosta, ci siamo anche a ripensare un sistema, ma questo sistema non si ripensa da soli nelle segrete stanze, non si ripensa soprattutto con il vecchio metodo. Se avete bisogno di noi, noi ci saremo, soprattutto quando si terrà una bella linea sulle responsabilità e non faremo tanti problemi di nomi, di cognomi, non è più quello il problema. La Valle d'Aosta si salva se ci diamo tutti da fare, ma bisogna cambiare pagina, regime, tirarsi tutti su le maniche e pensare che tutti possiamo essere utili e cercate di difendere le sensibilità per le quali qui vi hanno portato anche i vostri elettori.
Presidente - Grazie collega. Pongo in votazione l'iscrizione al punto 33.06 della risoluzione: "Impegno dell'Assessore alla sanità a riferire alla competente commissione consiliare in merito alla bozza di accordo per la gestione dei percorsi assistenziali". La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 14
Contrari: 21
Il Consiglio non approva l'iscrizione della risoluzione sopracitata.
Pongo in discussione l'iscrizione al punto 33.07 della seguente risoluzione: "Impegno per il rilancio del settore edilizio". Chi chiede la parola? La parola al collega Marquis.
Marquis (SA) - Grazie Presidente.
La risoluzione che si vuole iscrivere all'ordine del giorno vuole impegnare la commissione competente ad un'urgente convocazione dell'Assessore ai lavori pubblici e delle categorie che rappresentano il settore edilizio. Credo che sia nota a tutti la pesante crisi di cui sta soffrendo questo settore, è un settore che è in crisi dal 2007 e sono stati in questi giorni forniti alcuni dati che sicuramente sono molto preoccupanti. È anche vero che in questi giorni sono cominciati gli incontri inerenti la predisposizione del bilancio, l'Assessore alle opere pubbliche ha già incontrato i rappresentanti della Cassa edile e a breve verrà convocata la Consulta regionale dei lavori pubblici. Credo che ci sarà anche l'opportunità di confronti con le associazioni di categoria nella fase di predisposizione del bilancio all'interno delle commissioni ed è per questa ragione che credo non ci sia la necessità di appesantire ulteriormente dei lavori che vengono già organizzati con una loro cadenza e che potranno dare i risultati attesi, pertanto voteremo contro questa proposta.
Presidente - Chi chiede la parola? La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.
Vede, ex Assessore Marquis, dopo il suo intervento sono passato da quello che poteva essere un senso di frustrazione, un senso di incomprensione alla rassegnazione. Io penso che dopo quanto lei ha detto non ci sia altro termine per sintetizzare quella che è la vostra attenzione per un problema così grave e rassegnarsi è molto brutto, anche perché significa che siamo al fondo di un baratro, come ha detto molto bene prima il collega Bertschy: in fondo ad un baratro da cui sarà difficile risollevarsi, perché se questa è l'attenzione che avete, se dopo aver...come giustamente ha sottolineato, è un problema drammatico: la perdita di 1.500 posti nell'indifferenza della politica...come viene annunciato...bene, se questa non è urgenza, se questo è, come ha detto lei, appesantire i lavori di una commissione...
(interruzione del Consigliere Marquis, fuori microfono)
...ha detto: appesantire. Ora, io non riesco veramente a capire, perché qua non c'era nulla, nulla se non chiedervi una prova di coerenza, per due motivi: il primo è legato al fatto che noi, quando vi abbiamo dato fiducia - e ce ne pentiamo - con il voto di astensione sul bilancio, noi vi avevamo chiesto di inserire un piano straordinario di investimenti da assegnare mediante economia, mediante cottimo fiduciario, tenendo conto del principio della rotazione, affidamenti che erano di piccola e media entità, che è esattamente il principio che l'Assessore Perron nell'incontro...nella presentazione del bilancio ci ha enunciato. Ora, se questa è la coerenza che dimostrate, dopo che vi chiediamo esclusivamente di tener fede ad un impegno che avevate preso e che avete ribadito in sede di assestamento di bilancio, davvero la credibilità della politica è pari a zero. Io qua non parlerei neanche più di politica, qua è neanche più avere un minimo di amor proprio, di visione politica o di visione amministrativa, scusate. Se questo è il progetto di rilancio che avete della Valle d'Aosta, povera Valle d'Aosta! Certo che noi continueremo ad essere saccheggiati, non c'è ombra di dubbio, perché se questa è la progettualità che avete, gli annunci spot, gli annunci di tagli drastici per poi fare il beau geste e dire: "no, tagliamo solo la metà", se queste sono le prospettive di rilancio e di entrate, come giustamente si preoccupava, Assessore Perron, di far ritornare nelle casse regionali i tributi, questa era un'opportunità. Guardate bene, non è che chiedevamo...chiedevamo esclusivamente di impegnare la commissione competente per un'urgente convocazione dell'Assessore ai lavori pubblici e delle categorie, ma certo che abbiamo una visione molto diversa di quella che può essere la prospettiva della Valle d'Aosta.
Stamattina...questo pomeriggio, rispondendo l'Assessore Baccega, diceva che, per la carità, magari modificare i termini o aumentare un po' i 120 mila euro, i 120 metri quadri per far sì che i valdostani investano per quello che è il futuro dei figli e per quello che è il discorso della prima casa era far speculazione, perché ha detto che si aiuta chi ha i soldi, per poi magari sostenere...ecco, l'ho già detto, magari con dei congrui sostegni...abbiamo dei numeri preoccupanti sopra gli 800 euro di affitti pagati nell'emergenza abitativa, ebbene, questo è un altro sistema di Valle, è il vostro sistema, difendetevelo, ma prendetevi le responsabilità, perché qua non c'entra assolutamente nulla la politica, questo è un discorso amministrativo.
Io davvero dopo quello che ho sentito...mai avrei immaginato e mai penso che a casa vostra fareste delle scelte come avete fatto in questo momento. Sono delle scelte che mortificano l'intelligenza dei valdostani. Perché non portare in discussione dopo un grido di appello come questo, in cui tra le altre cose ti dicono: "l'ente pubblico deve aiutare l'edilizia ad essere veloce"? Questo è l'essere veloce che intendete voi? "Non parliamone", per cui la motivazione per cui voi ci dite che c'è quest'urgenza e la riconoscete...però poi ci dite alla fine: "è meglio se non ne parliamo", o "non ne parliamo in fretta", o "ne parleremo coi tempi", o "ne parleremo solo a qualcuno"...beh, noi non è la visione politica che abbiamo. E questa è la politica del lavoro, l'innovazione, la ventata di innovazione per le politiche del lavoro che qualcuno entrando in maggioranza ha portato? Qualcuno che magari fino a poco tempo fa si vantava di essersi legato ai cancelli delle fabbriche? Bene, questa è la novità? Questa è l'attenzione che avete? C'è veramente da preoccuparsi, perché il futuro non può essere questo, non possiamo rassegnarci a questo. Evitare la discussione significa non risolvere il problema.
Io so che qualcuno all'interno di voi questo lo sta vivendo male, allora magari ogni tanto ribellarsi a quelli che sono ordini imposti magari è un segno comunque di responsabilità e di coerenza con l'impegno che ognuno di noi...e anche voi avete preso con i vostri elettori. Ricordatevene, perché magari tra i 1.500 che hanno perso il posto di lavoro ce n'è qualcuno che conoscete, qualcuno che magari vi bussa, perché bussano molto più a casa vostra, perché siete in maggioranza, per avere un rilancio di questo settore, noi siamo in minoranza, non è che possiamo fare granché, possiamo denunciare un sistema che non ha futuro, ma la maggioranza può ancora... Allora, assumetevi tutte le responsabilità, fate ripartire questo settore, che è un settore che negli anni ha dato tanto alla Valle d'Aosta, è un settore di cui ci siamo vantati di essere...comunque di aver dato un grosso contributo allo sviluppo della Valle d'Aosta.
Ora, non è non parlandone che si risolvono i problemi, non è nascondendo la testa sotto la sabbia. È inaccettabile, è veramente inaccettabile, ma se poi il principio per cui non avete accettato è che non è urgente, beh, davvero forse viviamo in un mondo diverso, forse abbiamo una visione diversa. Certo che la gente è schifata dalla politica, ma è normale che sia schifata dalla politica, ma certo che non andrà mai più a votare e poi alla fine a chi viene dato il consenso è gente che non ha neanche l'orgoglio e comunque la capacità di dire: "beh, convochiamo queste persone e sentiamo qual è il disagio che hanno, convochiamo le persone che devono risolvere questi problemi, vediamo qual è la visione politica". Certo, è difficile, ma quando poi bisogna parlare di prospettive, di visione politica, bisogna avere un progetto. Beh, un progetto nel vuoto non esiste, la drammaticità della Valle d'Aosta in questo momento di grave crisi economica è che non esiste un progetto, non esiste una visione futura, non esiste la prospettiva, perché potremmo anche essere su due aspetti diversi, avere due visioni diverse di un progetto, ma ci confronteremmo su qualcosa di concreto. Noi non possiamo confrontarci con nulla con voi perché intorno a voi c'è il nulla, per cui non c'è prospettiva per questo sistema valdostano.
Se non volete neanche parlarne, non risolverete mai e poi mai quelli che sono i problemi dei valdostani. Mi dispiace, è un'occasione persa soprattutto per dimostrare che non sono tutti burattini e non c'è un solo burattinaio. Ogni tanto sarebbe importante farsi un esame di coscienza, guardarsi allo specchio e dire: "beh, alla fine un po' di dignità ce l'ho e voto secondo coscienza".
Presidente - Passiamo alla votazione dell'iscrizione al punto 33.07 della risoluzione: "Impegno per il rilancio del settore edilizio". La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 14
Contrari: 20
Il Consiglio non approva l'iscrizione della risoluzione sopracitata.
Pongo in discussione l'iscrizione al punto 33.08 della seguente risoluzione: "Soutien au peuple Catalan". Chi chiede la parola? La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Queste otto risoluzioni che sono state presentate con la logica dell'urgenza credo che oggettivamente...anche se non è stato spiegato da parte dei colleghi perché l'urgenza, molte volte perché si voleva discutere. Ce n'erano sicuramente alcune che potevano starci: quella del Ministro che viene dopodomani su cui ci sono già...non solo, è organizzato...che ci fosse...com'è comprensibile che ci sia l'incontro con il Ministro...cose che sono scontate. Allora, voglio solo dire che si capisca il perché noi non votiamo contro quello che è il senso delle risoluzioni, perché sennò non ci capiamo su che cosa si vuole ottenere, tant'è che molte di queste sono già state spiegate questa mattina dicendo quello che si voleva fare, la disponibilità a parlarne in commissione, cosa che voi adesso nelle risoluzioni avete trasformato in un nuovo invito a fare quello che noi abbiamo già detto questa mattina che poteva essere fatto. Allora, dov'è l'urgenza di approvare la risoluzione rispetto a quello che abbiamo detto questa mattina, non cambia una virgola.
In più, se mi permettete, tra quelle che mi permetto di dire non urgenti c'è quest'ultima risoluzione, dove si dice: "exprime son plein soutien à ce parcours de liberté et épanouissement politique, culturel, identitaire et linguistique dans une idée d'Europe des peuples. Félicite le peuple catalan pour le grand succès électoral aux récentes élections et souhaite qu'il puisse atteindre la pleine reconnaissance à l'autodétermination qu'il revendique contre les attaques centralisatrices qui minent les droits et les prérogatives des peuples".
Je crois qu'il y a eu des résolutions qui parlent...pour ce qui est de l'Union, l'autre jour, des résolutions spécifiques, tous se sont exprimés dans ce sens, donc quelle est l'urgence de dire qu'on félicite le peuple catalan? Si on le faisait, à part que les félicitations des groupes, comme des mouvements, peuvent être faites n'importe quand et comment, je ne crois pas qu'il y ait une urgence particulière, sinon dans le fait qu'évidemment dans le plus bref on le fait mieux. Y a-t-il un argument qui peut être d'urgence sur le fait de se féliciter vers le peuple catalan? Moi je crois que dans ce sens il y a quelques doutes, on peut le faire aujourd'hui, demain, après demain, je crois qui ne change pas grande chose, même si je peux comprendre que le peuple catalan attend notre prononciation, mais je crois qu'évidemment il y a une possibilité que chaque mouvement, chaque organe politique peut faire avec des nuances, avec des différences.
Allora, quello che io voglio dire è che non può essere interpretata la nostra posizione, che sicuramente è stata, rispetto al passato, una posizione che è stata presa a differenza di altre volte...era già successo una volta, quando sono state presentate più mozioni, abbiamo detto: "beh, discutiamone alcune, le altre non le discutiamo", perché sennò con questo sistema...presentare risoluzioni all'ultimo minuto riteniamo che non sia molto corretto. Se ne parla se c'è bisogno, si discute, si può trovare un accordo che permetta di fare la discussione nel merito, che magari non prendeva più tempo di quello che ha preso quella che di fatto è stata un'illustrazione a senso unico della mozione. Noi non abbiamo risposto: "no" al contenuto della mozione, non siamo entrati nel merito della mozione, salvo il discorso di mettere in discussione...l'urgenza: sull'urgenza, non riteniamo che...non è che non siano urgenti i problemi, l'abbiamo già detto, li abbiamo discussi, però nulla cambiava il fatto di chiedere l'incontro con la commissione, che, com'è stato detto, può avvenire in qualsiasi momento e, quando è stato chiesto, è sempre stato dato.
Ora, credo che su questo dovremo fare una riflessione tutti assieme. Dovremo cercare di capire qual è il metodo con cui anche su questo possiamo regolarci, perché non è che con questa discussione di questa sera abbiamo risolto i problemi o non li abbiamo risolti. I problemi rimangono uguali a quelli che abbiamo discusso in questa giornata e questa mattina: rimangono nel senso che la sensibilità per discuterli c'è in tutti, la disponibilità per discuterli l'abbiamo riconfermata, quindi non credo che l'approvazione di questo tema oggi potesse in qualche modo cambiare...questo lo dico onestamente su quelli che sono gli argomenti, per spiegare perché noi abbiamo votato questo...solo per una ragione che abbiamo spiegato prima, quando abbiamo fatto la riunione dei Capigruppo, ci spiace che vengano presentate tutte queste risoluzioni in ultimo, alla fine della giornata: ecco, questa è la ragione per cui noi vorremmo che si capisse il perché di queste motivazioni e che non venga interpretato il "no" all'iscrizione, noi abbiamo votato "no" all'iscrizione non entrando nel merito. Credo che questo sia giusto dirlo a chi segue e a chi ha portato avanti questi discorsi, perché penso che su questo sicuramente ci sarà da riflettere per quanto riguarda l'organizzazione, in quanto anche su questo non abbiamo seguito tutto quello che era avvenuto fino ad oggi, perché ad oggi logicamente...quando si parlava di accettazione di risoluzione...erano tutte risoluzioni che erano approvate o non approvate, non c'è mai stato voto disgiunto, qui siamo andati al voto disgiunto che non c'è mai stato, questo quindi vogliamo sottolinearlo. Noi quindi ribadiamo la nostra disponibilità, come c'è stata, ad affrontare tutti questi problemi nelle sedi opportune e questo lo dimostreremo nei fatti. Grazie.
Presidente - Grazie Presidente. La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
Ci fa piacere poter concludere questo dibattito, perché, al di là dei tre colleghi Capigruppo di maggioranza che si sono alzati in modo così telegrafico per annunciare il voto contrario all'iscrizione d'urgenza, abbiamo capito qualcosa di più dall'intervento del Presidente che, a nome della maggioranza, ha cercato di spiegare ciò che in quest'aula non si è mai verificato, perché se è vero che in quest'aula non si è mai verificato il voto disgiunto, che, fra l'altro, voi, al tavolo della Presidenza del Consiglio avete accettato sulla base della nostra richiesta, è altrettanto vero - altri colleghi lo hanno ricordato - che mai...e lei, Presidente, è qui da 40 anni, e quindi dovrebbe essere la buona memoria di tutti noi...per dire che non è mai successo che qualsiasi tipo di argomento...guardi, Presidente, qui abbiamo votato dalla solidarietà al Nepal, ai Curdi, fino...ed erano spesso risoluzioni, quando noi eravamo in maggioranza, sulle quali i colleghi di opposizione facevano grandi battaglie, ma io non mi ricordo assolutamente una sola volta in cui si sia messo in discussione l'iscrizione. Erano spesso risoluzioni che duravano, fra le altre cose, anche una decina di minuti, lo stesso tempo che noi abbiamo avuto per ogni risoluzione.
Secondo noi, quindi il vostro atteggiamento non è neanche stato tanto lungimirante, anche perché vi ricordiamo che venerdì vi ritroverete tutti questi atti come mozioni iscritte al prossimo Consiglio. Ricordandovi anche che il Consiglio è convocato per due giorni, quindi alla fine della giornata di oggi...può essere anche domani a mezzogiorno o oggi alle 9 del mattino...è una seduta unica che inizia il primo giorno alle 9 e si può concludere il secondo giorno quando si finisce. Vi invitiamo quindi sin d'ora per il prossimo Consiglio a non prendere impegni che probabilmente invece domani avete assunto e che probabilmente vi hanno portato in un'operazione di testardaggine, come spesso avviene, al muro contro muro, che oggi proprio in un Consiglio, che invece aveva dei toni molto pacati e che aveva dei toni propositivi anche nelle iniziative, ha portato a quest'atteggiamento che ogni tanto vi fa scivolare probabilmente nell'indole che c'è nel gestire questo Consiglio e quest'aula: nel volere fare le prove di forza. Allora, in questa legislatura di prove di forza ne abbiamo fatte qualcuna e ci ricordiamo anche i tonfi, non vogliamo ricordare altre cose, ci ricordiamo i tonfi che avete fatto qui in quest'aula. Abbiamo visto delle scene qui, quando voi avete cercato di fare il muro contro muro, che sono andate sulle prime pagine dei giornali e che non hanno fatto tanto onore a quella che dovrebbe essere una dialettica politica che poi avete rimproverato a chi cercava, attraverso la presentazione di iniziative, semplicemente di portare all'interno di quest'aula un dibattito.
La seconda considerazione è per lei, Presidente Marco Viérin, perché tutti possono avere un atteggiamento in quest'aula di parte, appartenenti o meno ad una maggioranza o ad un'opposizione, ma il Presidente del Consiglio, pur appartenendo ad una maggioranza, dovrebbe avere un ruolo, secondo noi, super partes ed è per questo che il suo voto negativo sulle sette risoluzioni ci dispiace veramente, perché perlomeno avremmo gradito, al di là di altre valutazioni su altri colleghi che hanno avuto altri atteggiamenti negli anni...il suo voto, secondo noi, per garbo istituzionale, poteva benissimo essere un voto di astensione, proprio per il fatto che queste risoluzioni in quest'aula sono sempre state votate in termini di iscrizione.
La terza considerazione - e poi entrerò nel merito della solidarietà al popolo catalano, probabilmente i congressi hanno più valore rispetto alle aule istituzionali, per noi non è così, sono due cose distinte, ognuno in quest'aula porta le proprie sensibilità politiche, che vengono recepite dalle istituzioni, che, tra l'altro, sono codificate attraverso elezioni e i movimenti e i partiti hanno in termini di espressione attraverso le sensibilità che noi oggi qui rappresentiamo - è che oggi prendiamo atto che esiste un nuovo atteggiamento nei confronti della gestione di quest'aula. Un nuovo atteggiamento che a discrezione e a colpi di maggioranza...non vogliamo paragonarla all'arbitro Moreno, è già stato fatto ieri in Parlamento, però vorremmo richiamare il ruolo di arbitro, qualsiasi tipo di arbitro, un arbitro che oggi ha deciso di giocare in un certo campo, rivendicando l'appartenenza ad una maggioranza, Presidente Marco Viérin.
Noi crediamo invece che il fatto di iscrivere e di dare libertà a quest'aula...ci sarà la Scuola di democrazia, altri colleghi lo hanno ricordato, domenica...che quest'aula è simbolo della libertà lo abbiamo ricordato in premessa di quest'iniziativa e il simbolo di questa libertà dove noi accompagniamo le scuole a visitare l'aula, a dire che qui è il luogo del dibattito, del dialogo e della comunità valdostana...poteva benissimo essere gestito in quell'aula parallela, con un po' più di garbo, dicendo: "benissimo, ci sono otto risoluzioni, vediamo quali hanno un carattere d'urgenza, vediamo quali magari possono essere discusse...", è stato ricordato dal Presidente, quella sull'agricoltura, purtroppo era urgente e diciamo purtroppo: era, perché non avete voluto entrare nel merito, e domenica ci sarà un appuntamento importante, e sarebbe stato interessante sentire cosa ne pensava l'Assessore all'agricoltura, per esempio, visto che è il suo settore, io penso e noi pensiamo che lui sarebbe stato felice, magari, di poter dire la sua. Allora, con una gestione un po' più delicata della Conferenza dei Capigruppo, si evitano quelle situazioni di muro contro muro che tutti a parole dicono di voler evitare - e ci mettiamo tutti all'interno di questa cosa -, ma che poi nei fatti non si riesce inspiegabilmente a portare avanti.
Concordo sul fatto che oggi non abbiamo risolto i problemi della Valle d'Aosta, purtroppo, e questo è il vero rammarico, ma magari discutendo dei temi, come abbiamo dimostrato oggi attraverso certe iniziative, si potrebbe iniziare a pensare di risolvere veramente i problemi dei valdostani. Allora, oggi con questa chiusura voi non avete dimostrato la volontà di parlare dei temi, ma avete fatto una chiusura totale sulla possibilità di portare delle idee all'interno di quest'aula. Si è sempre negoziato nella stanza qui accanto sugli orari, sullo svolgimento, anche sugli impegni istituzionali che ci potrebbero essere domani in giornata, alla fine della giornata, dicendo: "benissimo, ci sono degli impegni, ci impegniamo tutti a terminare i lavori entro una certa ora", questo non è stato fatto.
Pour ce qui est de la résolution, c'est vrai, Président, ce n'est pas une résolution urgente, mais pour nous c'est une résolution importante car la solidarité d'un peuple à un autre peuple, en ce qui nous concerne, en étant unionistes, en étant autonomistes, en étant fédéralistes, en étant pour l'Europe libre des peuples, aujourd'hui nous aurait donné la possibilité de nous confronter entre autonomistes avant tout et puis même avec ceux qui ne sont pas autonomistes ou, mieux, se disent autonomistes et peut-être ont des sensibilités un peu plus nuancées.
Alors, ce qu'on voulait reprendre aujourd'hui, vu qu'il y avait déjà eu des prises de position des différents mouvements, vous avez cité l'Union Valdôtaine, je cite l'ALPE, mais nous avons débattu aussi au sein de l'Union Valdôtaine Progressiste et nous avions demandé et nous avions pris l'accord avec notre mouvement d'amener dans les institutions pour donner plus de dignité encore à ce sujet la question du peuple catalan, surtout dans un moment où notre autonomie, surtout l'autonomie financière est attaquée d'une façon inaudite et elle est attaquée en mettant en discussion des acquis constitutionnels, des acquis financiers. Aujourd'hui nous voit aussi à l'intérieur de ce Conseil discuter sur comment ou quand couper et détruire un modèle valdôtain, en disant: "moi je ferais comme ça, j'aurais fait comme ça, plutôt que de cette façon", quand nous ne voyons pas le véritable péril qu'aujourd'hui est en train de se passer: une attaque qui ne met pas en discussion les compétences, attention c'est plus subtil, qui augmente même les compétences, mais qui fait diminuer les ressources en essayant de retourner à la politique des robinets où dans les différents Gouvernements il fallait embarquer la Democrazia Cristiana parce qu'au Gouvernement romain il y avait la Democrazia Cristiana, puis il y avait les Socialistes, alors il fallait amener les Socialistes. Alors, nous croyons qu'une petite réaction de solidarité au peuple catalan en dénonçant ce qui est en train de se passer en Espagne, comme en Italie, vers les Régions à statut spécial aurait été une belle occasion pour parler des thèmes qu'on a lus dans les journaux, on a même apprécié certaines déclarations qui ont été formulées au Congrès de l'Union Valdôtaine et qu'aujourd'hui auraient pu donner - aujourd'hui ou demain - libre esprit à nos sensibilités fédéralistes, unionistes et autonomistes. C'est avec un grand déplaisir que nous n'avons pas la possibilité aujourd'hui d'en débattre, même nous sommes heureux d'en pouvoir débattre dans un futur moment.
Concludo Presidente con il rammarico per aver oggi scritto una pagina che, secondo noi, non è una bella pagina da un punto di vista di tutela della libertà di dialogo all'interno di quest'aula e speriamo che sia solo un episodio che non si ripeterà più. Grazie.
Presidente - Grazie. Procediamo alla votazione dell'iscrizione al punto 33.08 della risoluzione: "Soutien au peuple Catalan". La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 14
Contrari: 21
Il Consiglio non approva l'iscrizione della risoluzione sopracitata.