Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1480 del 7 ottobre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1480/XIV - Relazione annuale al Consiglio regionale sull'andamento della gestione della "Casino de la Vallée S.p.A.", ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 30 novembre 2001, n. 36, recante: "Costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent". (Reiezione di una risoluzione).

Président - La parole à l'Assesseur Perron.

Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.

Il bilancio che illustriamo oggi, relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2014, presenta una perdita residua - sottolineo "residua" - di 10.347.000 euro, dopo che si è proceduto ad una copertura parziale operata con gli interventi sul capitale adottati nell'assemblea del 3 novembre 2014, che ha disposto uno stanziamento di 8.790.000 euro per coprire la perdita che era stata accertata a giugno 2014. In sintesi, quindi, la perdita al primo semestre 2014 è pari a 8.790.000 euro, la perdita del secondo semestre è pari a 10.247.000 euro, per un totale di perdita nel 2014 pari a 19.000.000 di euro. Alcuni elementi su questi dati: il 2014 chiude il primo anno del biennio, successivo al periodo giugno 2011-dicembre 2013 dedicato agli investimenti sulla Casa da gioco e sull'hotel. Questo era finalizzato all'attuazione degli interventi necessari per il completamento del piano di sviluppo che hanno riguardato nello specifico sia i lavori, sia la riorganizzazione aziendale, sia degli interventi sulla strategia di marketing: nel prospetto di bilancio trovate tutti i dati e non sto a rielencarli.

Due considerazioni: diminuisce il valore della produzione; i costi della produzione riferiti alla gestione ordinaria, al netto cioè dei costi sostenuti per i lavori interni, capitalizzati, esclusi gli ammortamenti e gli accantonamenti, diminuiscono di 3.180.000 euro. Questo decremento è la risultanza anche di una riduzione generale nelle varie voci di costo, in modo particolare riferito al costo del personale. La riduzione del costo del personale di questo periodo è dovuta all'applicazione del verbale di accordo di maggio 2014. Il margine operativo prima degli ammortamenti, lo trovate nella tabella, risulta in qualche modo essere positivo, cioè ci sono 2.990.000 euro, mentre rimane pesantemente negativo quello relativo alla parte alberghiera. Registrano una lieve contrazione gli ammortamenti e gli accantonamenti passando da 11.500.000 euro a 11.200.000 euro. L'indebitamento totale al termine dell'esercizio diminuisce del 42 percento grazie alla delibera di intervento che questo Consiglio ha adottato il 3 novembre 2014, con la quale si è proceduto a rafforzare il capitale della società. Il risultato quindi risente ovviamente di oneri straordinari negativi per 3.976.000 euro, conseguenti ancora agli interventi di ristrutturazione aziendale, consistenti in oneri per incentivi all'esodo già erogati al personale dipendente per lo stanziamento del fondo di ristrutturazione aziendale in vista del programma di uscite, cioè l'applicazione della legge Fornero.

Nel bilancio trovate una posta importante, che sono le imposte anticipate: voglio segnalare che queste sono state stanziate sulle perdite fiscali generate nel 2014 e sono state mantenute quelle stanziate sulle perdite fiscali degli esercizi precedenti. Questa considerazione è nata sull'esistenza di una ragionevole - sottolineo "una ragionevole" - certezza di ottenere in futuro redditi imponibili che possano assorbire le perdite fiscalmente riportabili, quindi è stata verificata attraverso la predisposizione e la proiezione di risultati fiscali della società, articolata su un ragionevole periodo di tempo, in base al quale è stato immaginato di ottenere redditi imponibili sufficienti per utilizzare le perdite fiscali. Su questo quindi è importante osservare che le proiezioni economiche che sono state fatte per la formulazione del business plan si inseriscono in un contesto che ovviamente vede ancora la società impegnata nella fine della realizzazione di quelle piccole fasi del piano di sviluppo che riguardano interventi sull'equipaggiamento tecnico-produttivo, ma più specificatamente riguardano gli investimenti in tema di riorganizzazione aziendale, in tema di marketing strategico, cioè operazioni che, secondo il vecchio piano di sviluppo, devono ultimarsi entro il 2015. Si immagina quindi che il ragionevole periodo di tempo da prendere in considerazione deve tener conto della concessione e della durata che ancora ha la concessione, il periodo residuo di tempo è ancora molto lungo e questo si immagina possa in tempi molto lunghi assorbire le imposte che sono state inserite.

Vorrei ricordare che il 2014 è stato l'anno in cui si sono conclusi questi investimenti di completamento importanti per rendere fruibile la nuova struttura alle esigenze della clientela. Questi potrebbero essere di per sé non sufficienti per provare a reperire delle quote nuove di mercato, per cui la società ha immaginato anche di farvi fronte attraverso una modifica importante di quelli che sono i suoi costi, al fine di preservare o di cercare di preservare una marginalità positiva. Questo venne in qualche modo sollecitato fortemente anche dall'assemblea degli azionisti a luglio del 2014, quando approvammo il bilancio dell'anno precedente, veniva confermato con forza anche dall'azionista il 22 settembre 2014, quando si ragionò sugli interventi del capitale. È in questo quadro che è maturato l'orientamento di un rafforzamento finanziario di 60 milioni di euro, nella stessa adunanza del Consiglio ricordate che si diede corso anche alla costituzione di una task force, che in via straordinaria affiancasse e monitorasse un po' l'azione di rilancio della Casa da gioco attraverso l'adozione di misure volte al miglioramento della gestione e alla valorizzazione degli investimenti fatti. Il bilancio che si presenta quindi è in qualche modo un bilancio che contiene una perdita grave che si immagina sia da ricondursi ad oneri straordinari sostenuti ancora negli esercizi precedenti, legati alla realizzazione del piano di investimenti, che ha ovviamente una natura di per sé straordinaria e non ripetibile nel breve. In qualche modo quindi esiste uno stralcio contabile corrispondente alle demolizioni strutturali che nel periodo dei lavori hanno totalizzato un importo complessivo di 19 milioni di euro, questo si stima ovviamente che non si dovrà ripetere per diversi decenni. La completa realizzazione del piano di sviluppo è stata ultimata, come ho sottolineato prima, mancano alcune fasi da definire.

La decisione dell'azionista di permettere la realizzazione di questo piano di sviluppo dotando la società del patrimonio della Casa da gioco e dell'albergo di mezzi finanziari necessari per affrontare interventi di rilancio costituisce la conferma dell'interesse che lo stesso azionista ha dimostrato di voler proseguire nell'attività aziendale per contrastare questa situazione di non redditività, stimolare dei ritorni di tipo economico sotto forma di rinnovati e maggiori introiti. Nella relazione sulla gestione trovate diverse considerazioni anche molto dettagliate, che non sto a riprendere, nel senso che il 2014, da un punto di vista generale, continua ad essere un anno pesantemente caratterizzato dal perdurare della crisi economica, anche se si è intravisto qualche timido segnale di ripresa, confermatosi nei primi due mesi del 2015.

Per quello che riguarda in modo specifico il mercato dei giochi pubblici, continua sullo stesso trend assolutamente negativo. I lavori quindi in questo senso sono stati un momento importante sia di restyling della Casa da gioco, sia per le opere civili, le opere impiantistiche, per la creazione in generale del Saint-Vincent Resort & Casino.

Trovate delle valutazioni per quella che è la situazione del mercato relativo al settore di appartenenza, che continua a segnare grandi difficoltà, ed è in questo contesto che, per quello che riguarda quest'anno, l'azionista in qualche modo ha deciso un cambio nel management. Approvando questo bilancio ha quindi previsto un cambio di dirigenza del Casinò, immaginando un nuovo modello organizzativo. Gli anni del periodo scorso, cioè l'epoca Frigerio, sono stati anni caratterizzati dai lavori di ristrutturazione del Casinò e del Billia, per tutta una serie di valutazioni che quest'aula ha fatto quando ha approvato i piani. Sono stati degli anni importanti per continuare l'attività, quindi la proprietà aveva auspicato una fase di radicale riorganizzazione del Casinò, che ovviamente era in difficoltà. Abbiamo quindi voluto in qualche modo marcare una scelta di discontinuità rispetto al vecchio modello, immaginando un passaggio da una fase di lavori di ristrutturazione ad una fase di maggiore gestione del rilancio della Casa da gioco, immaginando che fosse assolutamente necessaria una fase nuova con una nuova governance in grado di affrontare in modo radicale gli interventi di riorganizzazione aziendale, in modo da dare a questa rinnovata struttura, di cui assorbe in questo bilancio gli effetti dei lavori, una capacità di produrre reddito. A questo proposito, abbiamo immaginato un amministratore unico con funzioni di legale rappresentanza, di controllo della società, di un rapporto con l'azionista, con la proprietà e di coordinamento generale della società. Accanto a questo abbiamo introdotto la figura di un direttore generale, che si pone come un livello intermedio fra l'amministratore unico e in qualche modo l'azionista e la struttura stessa della Casa da gioco. Abbiamo ricercato un uomo di esperienza a cui è affidata la gestione operativa vera e propria della Casa da gioco e dell'hotel. Non è stato quindi un gesto di sfiducia rispetto al passato: è finita una fase, se n'è voluta iniziare una nuova con nuovi protagonisti, coscienti delle difficoltà, quindi, dal nostro punto di vista, pur presentando questa fotografia, che è una fotografia di grande difficoltà, in punta di piedi, preoccupati di ciò che succede, immaginiamo di poter guardare con ottimismo, speranza e fiducia al futuro.

In questo periodo si sta lavorando molto sul contenimento dei costi e, da questo punto di vista, voglio ringraziare per l'accordo trovato nei giorni scorsi circa il contenimento del costo del lavoro le organizzazioni sindacali e il mondo dei lavoratori del Casinò per lo sforzo fatto nella direzione di trovare una soluzione che consentisse - e che consentirà - all'azienda di trovare una prospettiva di rilancio, accanto ad un equilibrio economico che le permetta di guardare avanti, di guardare al futuro. Abbiamo quindi una Dirigenza che sta lavorando ad un programma concreto, cercando di rimettere in moto i processi operativi anche "del giorno per giorno". In questo senso quindi seguirà - e ne parleremo in Consiglio - un piano industriale strutturato, nuovo, che raccoglierà gli elementi ritenuti utili del vecchio, ma che garantirà alla Casa da gioco di Saint-Vincent un nuovo slancio e un nuovo sviluppo.

Parto dalla valorizzazione degli asset importanti dell'azienda: la Casa da gioco di Saint-Vincent è una delle quattro in Italia e continua ad essere una delle più rilevanti in Europa; le strutture alberghiere sono state oggetto di una delle più importanti ristrutturazioni del settore degli ultimi anni, avvenuta direi in una fase di grande crisi, quando non si investiva assolutamente in questo settore, quindi, da questo punto di vista, credo sia stata una scelta coraggiosa e la sinergia tra queste due realtà rappresenta oggi un'importante opportunità nel panorama del gioco e dell'accoglienza in Europa. Si sta quindi lavorando sull'organizzazione aziendale, si sta lavorando sulla riorganizzazione interna del lavoro, si sta operando sul marketing sia per difendere la quota di mercato che la Casa da gioco aveva conquistato, sia per allargare e rafforzare il posizionamento della stessa. Si sta lavorando sulla clientela d'élite, come si sta lavorando sulla clientela di massa. Si sta cercando di recuperare un rapporto e una collocazione del Casinò sul territorio della Valle d'Aosta nella sua complessità, come si sta cercando di recuperare un rapporto corretto e importante con Saint-Vincent, cercando di farla diventare città del gioco e del benessere in una sorta di sinergia tra Casinò e territorio circostante. Si sta lavorando a delle azioni di riqualificazione dell'offerta in generale con diverse iniziative e diversi interventi che saranno dettagliati. Allo stesso modo si sta lavorando ad azioni di riqualificazione del prodotto, che verranno dettagliate in una fase successiva, anche con i lavoratori.

Si sta operando all'interno della Casa da gioco per interventi volti all'efficienza, recuperando ancora efficienza laddove è possibile e ne esista all'interno della Casa da gioco. Si sta operando per delle azioni relative ai servizi alberghieri, cercando in qualche modo di avere una forte attenzione anche alla gestione sia della Casa da gioco, sia della parte alberghiera per quello che riguarda la gestione degli organici della Casa da gioco. In generale quindi si lavora cercando di motivare il personale, facendo ricorso a tutte le strutture e a tutte le risorse positive che esistono all'interno di questo resort, coinvolgendo le parti sociali in questo difficile percorso. In questo contesto il bilancio che presentiamo oggi all'approvazione di questo Consiglio è un bilancio che segna, ovviamente per vari motivi, anche tecnici, una perdita importante, ma immaginiamo che sia stato messo in piedi un cammino che negli esercizi successivi produrrà un lento miglioramento di questa gestione.

Voglio sottolineare che in un periodo di grande difficoltà lo sforzo che ha fatto questo Consiglio, quest'Amministrazione regionale è stato quello di investire su una struttura importante che riteniamo fondamentale per il comprensorio e per la Valle d'Aosta nel suo complesso. È chiaro che il raggiungimento di un regime richiederà ancora un po' di tempo, richiederà ancora degli sforzi per consentire ai mercati - è questa la direzione che speriamo si possa prendere - di scoprire, di apprezzare quest'azienda, che sottolineo ancora una volta in un periodo di grande crisi e di grande difficoltà ha avuto il coraggio di investire, cercando di avere un flusso di investimenti assolutamente ragguardevole. Immaginiamo quindi che possano esistere, avendo uno sguardo di positività, dei mercati che possano apprezzare gli sforzi fatti da un resort nuovo, da un Casinò all'altezza della sfida e in questo senso cerchiamo, consci delle difficoltà presenti oggi, di avere uno sguardo di positività e di ottimismo, grazie alla nuova governance, verso il futuro che verrà. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore.

Ricordo solo ai colleghi che è pervenuta al tavolo della Presidenza una risoluzione in base all'articolo 65 e quindi, in occasione dei dibattiti in relazione a specifici argomenti, possono essere presentate delle risoluzioni. Questa risoluzione non avrà quindi bisogno dell'iscrizione in aula e si discuterà immediatamente dopo la chiusura della discussione generale. Voglio ricordare anche che questo è un atto che prevede solo la presa d'atto, in quanto è una relazione da presentare all'aula del Consiglio.

Si apre la discussione generale dell'atto. Chi chiede la parola? Non vedo richieste di intervento. Chiudiamo la discussione generale?

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...non vedo richieste...la parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

Abbiamo seguito con attenzione la sua relazione, Assessore Perron, e penso che lei con saggezza e umiltà abbia comunque fotografato quella che lei chiama una "fotografia di grande difficoltà". Noi pensiamo che sul discorso Casinò si sia già detto tutto quanto era possibile dire, tutto quanto era possibile eventualmente condividere e proporre, per cui l'intervento è soprattutto in merito a quell'apertura di credito che in commissione è stata comunque riconosciuta alla nuova Dirigenza del Casinò. Devo dire che l'approccio è stato ancora comunque un approccio...non di arroganza come eravamo abituati ad avere, è stato un rapporto collaborativo, è chiaro che in quel contesto ci siamo resi conto che, pur con quest'atteggiamento, avevamo comunque di fronte delle persone che dovevano ancora capire qual era l'effettivo funzionamento della macchina, una macchina complessa come quella del Casinò e soprattutto capire quali potevano essere le prospettive.

Noi in questo contesto ci siamo limitati a chiedere forse se effettivamente questo nuovo Consiglio di amministrazione, questa nuova Dirigenza aveva le mani libere, perché l'importante è avere le mani libere se si vuole poi provare a raddrizzare la barca. Devo dire che abbiamo apprezzato - l'ho già sottolineato - quello che è stato l'approccio e pertanto è chiaro che viene molto difficile giudicare l'operato di qualcuno che non c'è più.

Detto questo, noi riteniamo che una società con totale capitale pubblico debba avere quella trasparenza che abbiamo sempre evocato, che abbiamo sempre chiesto, che abbiamo sempre ritenuto quale aspetto fondamentale per quello che riguarda la gestione della società Casinò.

L'intervento si limiterà ad alcuni aspetti che...non voglio entrare nel merito né della proposta riorganizzativa che è stata presentata, di cui anche noi leggiamo, dal punto di vista del personale e quant'altro, ma bensì dalla lettura di quelli che sono gli aspetti per noi molto significativi...e vorremmo comprendere la ratio e soprattutto la prospettiva per quel che riguarda il bilancio, sia questo, ma anche del futuro.

Parto da un dato che per noi è difficile da capire tenuto conto che per il secondo anno di seguito l'agenzia di rating che deve valutare le relazioni della società di revisione, ai sensi dell'articolo 14 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, scrive che - leggo testuali parole -: "il bilancio di esercizio del 31 dicembre 2014 evidenzia crediti per imposte anticipate per complessivi 25 milioni 735 che includono imposte anticipate calcolate sulle perdite fiscali generate nell'esercizio 2014 e in esercizi precedenti sul presupposto dell'esistenza della ragionevole certezza". Ora, rispetto a quella che era la relazione della stessa agenzia nell'anno precedente, beh, noi leggiamo che l'arco temporale in cui si prevede il recupero delle imposte anticipate è da sette a nove anni, cioè è peggiorato ancora rispetto al bilancio di previsione che avevamo nella stessa relazione evidenziato nell'esercizio precedente.

Ora, solo per dire che, per quello che ci riguarda, noi vorremmo capire qual è il presupposto che ha dato fondatezza a questo discorso legato alle imposte anticipate, perché dico questo? Perché comunque il Codice civile presuppone che l'arco temporale a cui si può eventualmente fare riferimento...ci dice che non potrebbe andare oltre l'arco dei cinque anni: questa è un po' quella che è l'interpretazione per quello che riguarda il discorso del Codice civile. Dice anche per quello che riguarda le imposte anticipate: "devono essere verificate ogni anno per stabilire se continua a sussistere la ragionevole certezza del loro recupero, in caso contrario: svalutazione del credito. Coerenza del profilo temporaneo: riporto massimo: cinque anni, coincidente con il versamento delle imposte differite".

Ora, siamo preoccupati da questa chiave di lettura che continua ad essere riproposta all'interno di quelli che sono i bilanci consuntivi della Casino. Vede, Assessore, se dopo un'operazione così importante come quella che è stata fatta - quella della ricapitalizzazione: è stato riportato il capitale a 120 milioni -, se noi sommiamo il disavanzo di gestione dell'annualità 2014, come giustamente lei ha sottolineato, circa 19 milioni, se ci mettiamo i 25,7 milioni di imposte anticipate, saremmo a 44,7 milioni, dopo un anno di ricapitalizzazione, ai sensi del Codice civile, avremmo dovuto procedere alla diminuzione del capitale.

Ora, alla gente che incontriamo per strada che ci chiede: "ma scusa, ma avete investito 60 milioni...", perché io penso che alla fine si tratti di un investimento...che gli dobbiamo dire che se veramente noi andassimo a quella che è una contabilità reale, corretta, perché noi sappiamo che le imposte anticipate...il presupposto è, se vogliamo scalarle, avere un utile, se non abbiamo utile, sono delle imposte scritte che noi non abbiamo nessun diritto di iscrivere a bilancio. Ora, dico questo perché se dopo un anno ci accorgiamo che i 60 milioni non sono serviti se non a tappare le linee di credito con le banche, ad estinguere una parte del mutuo con Finaosta...allora, beh, viene difficile spiegare perché si tratta di un investimento e non di un contributo a fondo perso: è questa la difficoltà che abbiamo. Io penso che sia la difficoltà che ha anche lei, Assessore, perché probabilmente le stesse cose gliele rivolgono anche a lei o comunque ai membri di maggioranza. Allora, non si può continuare a fare come lo struzzo a nascondere la testa sotto la sabbia per il semplice motivo che...e glielo ho chiesto in commissione e lei, Assessore, mi ha risposto che per il 2016 non applicherete il bilancio consolidato, ma voi nel 2017 sarete obbligati ad applicare il bilancio consolidato! Le perdite delle partecipate le iscriverete a bilancio. Il sistema di contabilità, Assessore, che in questo momento voi avete cercato di bypassare, già nel 2016 dovrete contabilizzarlo ai sensi della contabilità...del bilancio consolidato, per cui è finita la pacchia! Che sia chiaro per tutti: è finita la pacchia! Non avete cancellato quest'anno 25 milioni di imposte anticipate? Le cancellerete alla fine del prossimo bilancio, è la verità! È una verità cruda, amara, ma mi pare di non avere fatto nessuna dichiarazione che sia fuori da quelli che sono i crismi della contabilità, questo è quanto avverrà per quello che riguarda...all'atto dell'approvazione del prossimo bilancio. Ora, ci siamo presi un anno di tempo? Bene. Vogliamo aprire questa possibilità per capire qual è il margine di manovra e quale sarà l'inversione di tendenza? Bene, però, quando si chiede trasparenza nelle pubbliche amministrazioni e nelle società che sono a totale capitale pubblico, società in house...bene, questa non è la strada che noi abbiamo sempre detto che era necessario perseguire.

Ultimo passaggio che per noi è assolutamente fondamentale. Tenete conto che questa ricapitalizzazione, che peraltro è stata votata in quest'aula con chiamata nominale, dove ognuno si è assunto le proprie responsabilità...ora, io voglio solo citare che continuare a tenere la testa come lo struzzo sotto la sabbia e non prendersi le responsabilità e non arrivare a quella trasparenza...bene, ci sono anche delle responsabilità in capo a quelle che vengono chiamate responsabilità dei sindaci o comunque di quelli che sono gli amministratori, o quelli che comunque detengono queste quote. Ci sono due sentenze che dovrebbero quanto meno farvi riflettere: sono quelle della Corte dei Conti di Trento del 2008 e della Corte dei Conti del Friuli-Venezia-Giulia del 2009, che dicono: "non solo, è la stessa costituzione o ricapitalizzazione della società a poter essere sindacata se si rivela inutile per essere stata tradotta in uno sperpero di risorse pubbliche, a configurarsi quale fonte di responsabilità a carico degli amministratori dell'ente socio". Due sentenze della Corte dei Conti che citano per danno una ricapitalizzazione che, bontà loro e purtroppo per noi...tipo questa che dopo un anno si rivela un mero e proprio...diciamo contributo, perché non si può chiamare una ricapitalizzazione in conto investimenti questo...ecco, questi sono stati i 60 milioni che hanno permesso di chiudere le linee di credito con le banche e dare un minimo di liquidità per quello che riguarda il futuro; liquidità, Assessore, che le ricordo che in tutta onestà ci è stato detto in commissione essere già finita. La liquidità del Casinò, dopo quei 60 milioni, è già finita, nel senso che in commissione ci è stato proprio detto espressamente che, ahimè, in questo momento si sta vivendo un momento di grande difficoltà dal punto di vista della liquidità e la stessa Dirigenza...ci è stato detto in commissione: "finito qua stiamo andando a bussare alle banche per vedere se riusciamo ad avere ulteriori linee di credito". Ora, la responsabilità in capo ad operazioni così importanti e soprattutto a società dove il capitale pubblico è totalitario presume altre assunzioni di trasparenza e quant'altro. Questo è quanto, per cui non entreremo nel merito di altri passaggi che ha fatto.

È ovvio che a margine di un'operazione del genere è diminuito quello che era l'indebitamento, però è un indebitamento che - l'abbiamo saputo in diretta nell'audizione - tende a crescere, perché? Perché è finita la liquidità, per cui anche l'indebitamento crescerà. Nel prossimo bilancio che ci troveremo a discutere lei ci dirà che l'indebitamento è salito, che i margini...diciamo che le motivazioni per cui 25 milioni erano stati iscritti non ci saranno più per cui probabilmente...anzi certamente ci troveremo nel prossimo bilancio a discutere di una riduzione del capitale sociale.

Si dà atto che dalle ore 18,23 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.

Follien (Presidente) - Grazie Consigliere Gerandin. Siamo in discussione generale. Ci sono colleghi che vogliono intervenire? La parola al Consigliere Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Su questo bilancio questa volta noi - il Movimento Cinque Stelle - abbiamo fatto un'operazione un po' diversa: ci siamo affidati ad un professionista, abbiamo cercato di entrare nel dettaglio e quindi ci è stata fatta una sintesi di quello che sostanzialmente non ci è chiaro, da lì poi la risoluzione che presenterò più avanti. Che cosa dice il professionista? Beh, sicuramente ricalca una delle cose che ha detto il collega Gerandin relativamente ai crediti che sono di fatto inesigibili, o che comunque il tempo - i crediti di imposta - per rientrare è talmente tanto lungo che va ben oltre quello che la legge prevede.

C'è però un altro paio di passaggi che mi preme evidenziare: il primo riguarda gli ammortamenti. Gli ammortamenti sono messi ai massimi ed è una cosa piuttosto strana, ci dicono, perché con un volume di attività che si riduce anche l'usura si riduce e invece noi li manteniamo molto alti e questo è un grosso problema, a meno che i lavori fatti non abbiano dei problemi, perché c'è anche da dire questo: è notizia di oggi che dal 26 ottobre il Parc Hotel sarà chiuso per manutenzione, ricordo che l'abbiamo aperto da un anno. Allora qui veramente non si capisce qual è la situazione. La notizia non la do io, ma la dà direttamente il Casinò, è una nota ai...sostanzialmente dalla Direzione generale alle RSU dei servizi alberghieri.

L'altra questione invece che salta agli occhi leggendo il bilancio è dei crediti verso i clienti, che sono aumentati di 489.000 euro quando il gioco è diminuito. Allora, vede, questo fa ancora a pugni col fatto che...se il gioco diminuisce, ma i crediti verso i giocatori aumentano, anche una parte di gioco è stata drogata. Abbiamo forse fatto crediti a persone a cui non andava fatto. In sostanza ci dice il nostro esperto che questo bilancio, nonostante sia stato...come dire? approvato da una nota società di revisione, ha delle grossissime lacune, soprattutto ha dei grossi punti interrogativi, che si potrebbero chiarire - mi dicono - parlando direttamente con chi lo ha compilato...e anche qui si apre un'altra discussione: il Direttore amministrativo è stato mandato via.

Allora, voi capite che c'è tutta una situazione che ci sembra un po'...come dire? nebulosa, per non dire altro e quindi noi vorremmo, come al solito, prima di dare dei giudizi affrettati, vederci un po' più chiaro ed è per questo che abbiamo cercato con questa risoluzione, che poi vi spiegherò, di cercare di...come dire? andare un po' più in là delle semplici apparenze e cercare di capire meglio che cos'è successo fino ad oggi. È vero che adesso è andata via la vecchia Dirigenza, c'è il nuovo Amministratore, c'è il nuovo Direttore generale, però, insomma, con tutti i soldi che gli abbiamo dato, il rischio della Corte dei Conti che avete - perché vi ricordo che noi abbiamo votato contro, per fortuna, direi a questo punto - e con il fatto che ci sono stati questi spostamenti voi capite che...insomma, magari vederci un po' più chiaro sarebbe d'uopo, sarebbe opportuno.

Mi riservo quindi poi di spiegare meglio la risoluzione in oggetto che andremo a votare, però vi invito a riflettere su queste risultanze, che sono evidenti, vi ripeto, e anche direi piuttosto pressanti. Se quindi poi mi vuole dare qualche indicazione in più, io l'aspetto. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Cognetta. Ci sono interventi? Siamo in discussione generale. La parola al Consigliere Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Da una parte, qualche riflessione del gruppo ALPE per quanto riguarda il bilancio 2014, ma siamo a fine 2015 praticamente, quindi qualche considerazione anche sul 2015 e sul proseguo. Dubbi sulla relazione che la società di revisione ha certificato sinceramente ne abbiamo, è stato detto dai colleghi poc'anzi, ma dubbi...come posso dire? di previsioni che non stanno in piedi né in cielo, né in terra, non tanto le premesse della KPMG S.p.A., che sarà strutturatissima e super competente...noi meno strutturati e forse - non lo so, io ci metto un "forse" - meno competenti...il dubbio più impattante e importante è sulle proiezioni elaborate, inserite, firmate e controfirmate per un costo di quasi 100.000 euro, perché poi dobbiamo cercare di declinare quello che KPMG S.p.A. ha certificato per un costo di quasi 100.000 euro e ci mette nero su bianco nella sua certificazione che le proiezioni elaborate andranno sicuramente oltre il 2.1 e il 2.8. Questo lo diceva qualche mese fa e mi sembra che al 30 settembre 2015 abbiamo, purtroppo, un segno ancora negativo superiore al 3 percento, quindi già non in linea con quanto certificato dalla KPMG, quindi, oltre al discorso di natura più tecnica dei 25 milioni di euro in poste anticipate, ci vogliamo focalizzare sulle proiezioni che sono state inserite in questa relazione, che, dal nostro punto di vista, non rispecchiano assolutamente l'andamento quanto meno del 2015.

Stiamo affrontando una perdita nuovamente pesante - lo diceva l'Assessore Perron - di circa 10 milioni di euro e un margine operativo lordo che mantiene un piccolo "più" per quanto riguarda la Casa da gioco, piccolo, e mantiene purtroppo invece un profondo segno negativo, rosso che fa paura, a noi fa molta paura sinceramente quel margine operativo lordo che poi alla fine è il dato...è dove c'è la "ciccia", ma la "ciccia" può essere negativa, in questo caso è nettamente negativa, perché il margine operativo lordo sul ricettivo si avvicina ai 10 milioni di euro, 9 milioni punto 5, ed è qualcosa di non pesante, ma stratosferico. Dall'altra parte sono diminuiti i ricavi rispetto all'anno precedente e la divisione delle due unità produttive...comunque hanno delle grosse difficoltà non solo a convivere, ma a dare un risultato di natura economico-finanziaria positivo.

Vorrei soffermarmi e fare qualche considerazione per quanto riguarda non il gioco, ma i risultati del 2014, anche la tendenza al 2015. La Casa da gioco che forse va un po' meglio, in questo momento si sta consolidando quello che è il gioco elettronico. Il Casinò di Campione sta consolidando comunque una performance ormai da più di quattro anni, una quota di mercato che sale, è un consolidamento rispetto alla nostra Casa da gioco. Casa da gioco che oltretutto ha avuto nel 2011, 2012 e 2013 più di 100 milioni di euro di lavori, di potenziali miglioramenti, perché dovevano essere dei potenziali miglioramenti, ma i risultati sono comunque sempre purtroppo negativi. I ristoranti, i bar dell'unità produttiva Casa da gioco stentano, ma sono i risultati a dichiarare quest'enorme difficoltà e ci sembra, dalle informazioni di pochi giorni fa, praticamente, che la Brasserie del Casinò rimarrà chiusa tutti i mercoledì e tutti i giovedì. Allora, ci chiediamo sinceramente...i dati, i risultati sono negativi, le informazioni ci danno comunque, diciamo, la pianificazione inserita all'interno dell'unità produttiva, quella che dovrebbe fare la vera differenza...non lo sta facendo e, quando si iniziano a chiudere delle attività appena ristrutturate, appena fatte, appena pianificate per poter produrre, aggredire il mercato, fare utili, aumentare il margine operativo lordo e si decide, dal punto di vista strategico, di chiuderle, sinceramente la preoccupazione da parte nostra aumenta.

L'altra considerazione che è stata fatta all'interno della relazione dell'Amministratore unico...lui ci scrive nero su bianco che è stato rafforzato il marketing, che la struttura organizzativa è stata ristrutturata a fine anno con l'assunzione di un nuovo "manager", ma ci sembra che i risultati non sono quelli, perché poi, nel momento in cui ci si confronta su un bilancio, sono i dati - e sovente sono crudi - a darci, diciamo, lo stato dell'arte. Nel 2014 accordi sono stati fatti - è stato detto - per ridurre, diminuire, calmierare quelli che sono i costi del personale, si sta facendo nel 2015 praticamente la stessa operazione. Lascerei da parte le questioni più tecniche, i debiti pregressi, crisi di liquidità...il dibattito che è avvenuto in quest'aula nell'ottobre-novembre 2014 sull'aumento di capitale.

Pochi mesi fa il Governo regionale ha deciso di cambiare un vertice, non i vertici, quindi l'Amministratore unico. Penso che in questo momento non abbiamo neanche gli elementi concreti per poter dire: "si è fatto bene, si è fatto male", quindi sarebbe una semplice demagogia o una posizione populista che non ci appartiene, ma la nostra preoccupazione è alta per l'andamento dei flussi, degli introiti lordi, che comunque sempre, nonostante un piccolo segno nel mese di settembre, mantiene un segno negativo rispetto ad un disastroso e dannoso 2014.

Come affrontare i prossimi mesi, i prossimi anni? Innanzitutto queste cose le abbiamo dette all'Amministratore unico, Sommo, e al Direttore generale in commissione consiliare, loro devono guadagnarsi all'interno della società una credibilità, credibilità che si guadagna giorno dopo giorno al proprio interno, nei piccoli e grandi passi. Io penso che da subito tutta la struttura, tutti i dipendenti abbiano la possibilità di verificare nel merito se le due persone incaricate, nominate hanno la capacità, la credibilità di invertire la rotta per quanto riguarda gli introiti e riuscire a trovare delle soluzioni per calmierare e ridurre quelli che sono i costi, perché poi non è che bisogna... Ci sono due leve importanti in una società, in una s.p.a.: invertire la rotta per quanto riguarda gli introiti lordi e, dall'altra, riuscire a calmierare in maniera furba, con testa, quelli che sono invece i costi di gestione, quindi grandi e piccole azioni che si possono misurare subito. Avevamo fatto degli esempi in commissione, li farei volentieri in quest'aula...i passi, le azioni si misurano subito nel vedere se si premia all'interno della propria Casa da gioco, dal punto di vista delle risorse umane, quindi del personale, chi ha le capacità e chi no invece è o lo sarà se raccomandato o fa parte del cerchio magico, quindi piccole azioni da subito si calibreranno se ci saranno le condizioni.

Il secondo esempio che avevo fatto e che abbiamo fatto come gruppo in commissione, Assessore Perron, era capire subito per quanto riguarda le forniture - e sono degli esempi -, se c'è la volontà da parte dei due nuovi nominati di creare le condizioni per delle pari opportunità alle aziende valdostane: mi riferisco alla somministrazione di alimenti, bevande, ad altri servizi che vengono garantiti all'interno della Casa da gioco...quindi come dire? i due nuovi nominati possono in questi mesi guadagnarsi una vera credibilità nel momento in cui si sono azioni che vanno in una certa direzione. Il nuovo Direttore generale ci ha detto che più che essere un manager è un manager da moquette quello che è in azione, che è sul pezzo, se è sul pezzo...gradiremmo vedere nei prossimi mesi, nelle prossime settimane se è sul pezzo, come dicevo prima, sulle grandi e sulle piccole azioni.

L'ultima considerazione che vorrei fare è legata al legame con il territorio, con comunque un territorio che langue, che è un momento comunque di grande difficoltà, probabilmente abituato fino a pochi anni fa a godere di promozione fatta dalla Casa da gioco, investimenti fatti dal pubblico e non solo, si è trovato negli ultimi anni in grandissime difficoltà, basti vedere le numerosissime attività che negli ultimi anni hanno chiuso a Saint-Vincent e anche a Châtillon.

Detto questo, io penso che lì si possa solo migliorare e si debba assolutamente migliorare. Se sono rose fioriranno, perché mi sembra che quanto meno, rispetto alla passata legislatura, il raccordo con le due Amministrazioni comunali di Châtillon e Saint-Vincent...quanto meno dal punto di vista istituzionale ci sono stati...ma poi non basta solo l'incontro formale o informale, tali incontri poi devono...bisogna cercare di far scaturire comunque delle azioni, delle idee per poter far uscire dal guado quello che è un territorio, come dicevo prima, in grossissima difficoltà. Anche su questo io penso che la valutazione che, come gruppo ALPE, faremo sui due nuovi nominati sarà sulla credibilità e sul dare gambe e corso a quelli che sono anche gli incontri che sono già stati fatti con le amministrazioni locali, nella fattispecie con il Comune di Saint-Vincent.

Termino quindi il mio intervento, il nostro intervento dicendo che la situazione è brutta perché, leggendo anche attentamente il bilancio 2014, ormai la proiezione che si sta assestando per il 2015, se non ci saranno sorprese - e speriamo che ce ne siano dal punto di vista però positivo - la chiusura degli introiti lordi non andrà oltre i 61.500.000-62.000.000 sicuramente, quindi vuol dire che sarà una chiusura peggiore rispetto al 2014. Gradiremmo invece avere, se così è, un modus operandi completamente diverso all'interno della Casa da gioco...ripeto: aspettiamo azioni concrete e se invece le azioni saranno nell'altra direzione, come purtroppo in questi sette anni abbiamo notato, abbiamo cercato di denunciare, abbiamo cercato di capire per poi spiegare le azioni scientifiche...utilizzato come "bancomat elettorale" all'interno della Casa da gioco, ha portato comunque ad un disastro totale e i conti sono qui a dirlo nero su bianco, purtroppo questa è la situazione. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Chatrian. Ci sono altri interventi? Sono in corso di distribuzione le risoluzioni depositate al tavolo della Presidenza. Ci sono altri interventi? Colleghi, se desiderate intervenire...altrimenti chiudiamo la discussione generale. Non ci sono interventi. La discussione generale è chiusa. Se non ci sono repliche, passiamo all'esame della risoluzione depositata dal gruppo del Movimento Cinque Stelle iscritta al punto 32. Per l'illustrazione della risoluzione, la parola al Consigliere Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Bene, questa risoluzione sostanzialmente, come già anticipato nel mio precedente intervento, cosa fa? Chiede, in buona sostanza, di portare nella commissione competente la documentazione contabile relativa agli anni 2012, 2013, 2014 e primo semestre 2015 in modo da valutare in dettaglio le spese e gli eventuali sprechi o le incongruenze di gestione. Perché chiediamo questo? Perché dalla discussione che si è venuta a creare, che abbiamo fatto in quest'aula, abbiamo in tanti diversi dubbi su ciò che è scritto all'interno del bilancio. Ci sono tutta una serie di cose che sono poco chiare e che, secondo noi, andrebbero finalmente chiarite, anche per cercare di dare delle indicazioni per il futuro, anche per aiutare chi oggi sta cercando in qualche modo di porre rimedio ad una situazione che, diciamoci la verità, è parecchio complessa e soprattutto molto disastrata. Ora, questo noi vorremmo farlo senza nessun tipo di intento...come dire? punitivo, ma perché, ripeto, ormai da un punto di vista tecnico, è chiaro che ci sono dei grossissimi problemi, ci sono dei grossissimi punti interrogativi e non vorremmo che in tutto questo discorso a farne le spese fossero esclusivamente i dipendenti, cosa che invece attualmente sta accadendo perché l'unica cosa di cui si parla alla fine è il taglio degli stipendi.

Vi chiediamo quindi di votare la risoluzione presentata sul punto all'ordine del giorno per poi discutere in commissione di quelle che sono le risultanze contabili in modo da avere un panorama più chiaro al di là del semplice bilancio.

Si dà atto che dalle ore 18,45 riassume la presidenza il Presidente Viérin Marco.

Viérin M. (Presidente) - Grazie collega per l'illustrazione. Ci sono richieste di intervento? La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola all'Assessore Perron.

Perron (UV) - Presidente, se mi consente cinque minuti di sospensione soltanto per valutare all'interno del Governo regionale due considerazioni sulla risoluzione che è stata portata...

Presidente - Sono concessi cinque minuti di sospensione. Grazie.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,47 alle ore 19,04.

Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Eravamo al momento della replica in merito alla presentazione della risoluzione da parte del Movimento Cinque Stelle, il punto 31. Chi prende la parola? La parola all'Assessore Perron.

Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.

Molto semplicemente per una precisione ringraziando tutti quelli che sono intervenuti. La chiusura che lei citava, collega Cognetta, è una normale chiusura per un'attività di manutenzione, nulla di più, cosa che avviene. L'hotel è aperto, lei testerà in questo periodo, se una prenotazione avviene in quell'hotel: c'è accoglienza, c'è prenotazione, c'è una normale turnazione in quella che è la gestione tipica di un hotel. Da questo punto di vista, accadrà la stessa cosa per gli hotel, per i ristoranti, questo permette in qualche modo di evitare che i cinque ristoranti rimangano tutti aperti durante la settimana, prevedendo una turnazione e il riposo del personale, questo va, collega Cognetta, anche nella direzione di un contenimento ragionevole di quelle che sono le spese, non pregiudicando l'offerta che deve esserci.

Mi permetto quindi di fare una dichiarazione di voto sulla risoluzione. Vede, collega, io credo che se c'è una partecipata che trova discussione e esame all'interno di quest'aula, cosa che è anche giusto che avvenga, sia proprio quella del Casinò, nel senso che qui passano puntualmente tutti i bilanci, si analizza il Casinò più di ogni altra partecipata all'interno della galassia transitante vicino alla Regione. Da questo punto di vista, quindi, io credo che tutti i bilanci che sono stati presentati sono stati approvati dai soci, validati e visti da Finaosta, validati e visti dai collegi sindacali e dalle società di revisione di primordine, peraltro tutte provenienti da fuori Valle. Da questo punto di vista, quindi, io credo che non ci sia in questa fase la necessità di consegnare alla commissione consiliare competente la documentazione contabile che evocate in questa risoluzione relativa agli anni 2012-2013-2014. Credo che all'interno della commissione si possono fare delle valutazioni di merito, come vengono fatte in aula, ma non trasformando queste commissioni, non stravolgendo il loro ruolo, cercando di farle diventare delle sorti di commissioni d'inchiesta laddove assolutamente non ce n'è la necessità. Il nostro voto quindi sarà un voto contrario nei confronti di questa risoluzione che è stata presentata.

Presidente - Per dichiarazione di voto? La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Devo dire non ci stupisce più di tanto l'atteggiamento dell'Assessore, che poi è stato sempre l'atteggiamento dell'Amministrazione e dei Dirigenti della Casa da gioco. I bilanci vanno bene, nel senso che formalmente vanno bene, i bilanci sono certificati, va tutto bene, siamo tutti tranquilli, non ci sono problemi. Mi pare che siano state evidenziate delle questioni che sono sostanziali, al di là della forma del bilancio, della formale regolarità del bilancio, perché se io inserisco nel bilancio delle poste o dei crediti che poi non esistono...non esistono, perché lo ribadisco e l'avevo già anche sottolineato precedentemente, alcuni mesi fa, se voi mi mettete il nuovo Direttore di marketing e me lo spacciate come l'uomo che arriva con la bacchetta magica, il volume di gioco aumenta di due, tre, quattro, cinque volte, poi noi ci troviamo dei crediti inesigibili raddoppiati di due, tre, quattro, cinque volte, alla fine che cosa abbiamo ottenuto? Abbiamo ottenuto un buco nell'acqua. Certo, possiamo dire: "il volume di gioco è aumentato", ma ve lo avevo detto, ve lo ribadisco: voi invitate dei personaggi a giocare, questi personaggi perdono, le perdite vengono messe in un cantuccio e vengono accantonate. Quando queste persone vincono, gli date, gli sganciate quello che devono prendere e non sempre viene portato in detrazione al debito e, di conseguenza, cosa succede? Che noi in bilancio abbiamo una bella posta, che risulta comunque in qualcosa che dobbiamo ottenere, ma sappiamo bene che i debiti di gioco non sono esigibili. Puntualmente ogni due o tre anni li avete cancellati, avete cancellato dei milioni di euro.

Allora, quando dico che il bilancio è "taroccato", è vero, è un bilancio "taroccato", perché non ci fate vedere le fatture? Ma è chiarissimo, perché se fosse tutto regolare, se tutto andasse bene, che paura dovrebbero avere...l'ho detto anche a Scordato, l'ho detto a Sommo: ma che problemi ci sono? Impostiamo un nuovo tipo di rapporto, noi chiediamo qualcosa, voi ce lo fate vedere, non facciamo questo gioco dei sospetti, questo gioco...che cosa si nasconde dietro queste fatture che non ci fate vedere? La prossima settimana, il 13, ci sarà un ricorso al TAR su documentazione che non ci è stata data dalla Casa da gioco. Volevamo semplicemente impostare un nuovo rapporto. Si può impostare un nuovo rapporto? Perché sennò abbiamo la certezza matematica che lì c'è qualcosa che si nasconde, c'è qualcosa che volete nascondere, perché diversamente in qualsiasi partecipata, in qualsiasi Consiglio regionale di tutta Italia i documenti li fanno vedere, qui ci sono le strategie, ci sono queste segretezze, ma che segretezze! E lo vedrete, lo vedrete! Perché adesso con la questione della ricapitalizzazione chi ha votato la ricapitalizzazione in ogni caso dovrà risponderne alla Corte dei Conti. Voi pensate che il Casinò sia una partecipata che esula dal controllo della Corte dei Conti, ma vi sbagliate e ve ne renderete conto. C'era la possibilità di impostare un nuovo rapporto, noi abbiamo - ma questa volta veramente per l'ultima volta - teso la mano. Adesso si andrà per vie legali, vedremo chi avrà ragione, faremo i ricorsi, faremo i controricorsi, faremo gli esposti dove li dobbiamo fare, però questa era l'ultima possibilità, l'avete sciupata, ovviamente abbiamo capito che si nasconde qualcosa di losco in questi conti che non ci volete far vedere.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Sì, anch'io mi associo a quanto detto dal mio collega e vorrei anche farvi notare una cosa: abbiamo una situazione all'interno del Casinò, all'interno della Casa da gioco, rispetto alle maestranze, rispetto ai lavoratori, che è esplosiva. L'avete creata voi nel corso degli anni e la crisi economica non sta facendo altro che acuire questa situazione. Noi pensiamo che anche in virtù, diciamo così, di una maggiore consapevolezza da parte dei lavoratori al risanamento della loro società, avere chiarezza, avere trasparenza vada in questa direzione, più tenete nascoste le cose e più create un clima di sospetto, di sotterfugio, di...come dire? di pensiero non corretto rispetto a ciò che avviene. Allora, dobbiamo continuare a fare i cani da tartufo, ma ci riusciamo benissimo. Lei ha detto che non lo chiudete, vabbè, avete scritto qui sopra che dovete semplicemente fare attività di manutenzione, poi vedremo cosa succederà, non c'è problema, però questi modi di ragionare noi vorremmo superarli. Ve l'abbiamo detto, diciamo così, con le buone, con le cattive, voi proprio non volete ascoltare, perché chissà che cosa c'è lì sotto! Già in passato abbiamo visto e abbiamo fatto notare che ci sono delle situazioni poco chiare. Ve l'abbiamo fatto vedere rispetto a ciò che è accaduto, vi faccio un ultimo esempio solo perché...non volevo farvelo, ma adesso, se permette, glielo tiro fuori. È del 2 ottobre di quest'anno, venerdì, ed è un altro conto maison, spese di rappresentanza, di un tavolo per quattro persone organizzato, diciamo così, dal Direttore del Casinò per un'attività che non ha nulla a che vedere con il Casinò stesso. Allora, quando io ricevo queste cose...poi se vuole, glielo lo faccio vedere se vuole, faccio nomi e cognomi, ma non mi sembra il caso...chiaramente si capisce che ci sono delle spese che non hanno nulla a che vedere con l'attività del Casinò. Chiaramente noi vorremmo capire perché si fanno, prima di cominciare a dire che sono gli amici degli amici che vanno a mangiare...se preferite invece che continuiamo così, non c'è problema, lo facciamo. Gliene do una copia, non c'è problema...

(interruzione dell'Assessore Perron, fuori microfono)

...guardi, gliene do una copia così poi lei interviene e la vediamo questa cosa qui. Il punto non è discutere su questo singolo pezzo di carta: il punto era andare un po' più a fondo e fare un ragionamento un po' più elevato del solito, ma, come al solito, voi tranquillamente chiudete le porte, perché? Forse perché l'abbiamo presentata solo noi come Cinque Stelle? Se c'erano le firme dei nostri colleghi, cambiava qualcosa? È questo il discorso? Comunque continuate pure così, non c'è nessun problema.

Presidente - Grazie. Altri? Poniamo in votazione l'atto? Un attimo, ha chiesto la parola il collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

È tutto il giorno, penso, che parliamo di trasparenza e di possibilità di avere tutti gli elementi per poter affrontare serenamente le prossime settimane e i prossimi mesi. Dopo mesi di confronto, di lavoro, con i colleghi che qualche mese fa hanno deciso di prendere altre strade, mi piacerebbe conoscere sinceramente un rifiuto o una piccola astensione nel momento in cui dei colleghi chiedono ad una commissione di poter avere della documentazione contabile per fare quanto meno lo stato dell'arte, avere la possibilità di avere quegli elementi che in questi anni non abbiamo potuto ricevere, perché atti negati direttamente o dall'Amministratore unico, o da dirigenti o funzionari regionali. Il nostro gruppo quindi sosterrà questa risoluzione convintamente, perché va nella direzione che in questi sette anni e mezzo abbiamo segnato, abbiamo marcato il passo, che non è mai stato, ma non lo è ancora di più in questo momento...i segreti, le cose che non si devono sapere...e quindi noi voteremo a favore di questa risoluzione. Grazie.

Presidente - Grazie collega Chatrian. Altri? La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

Sì, immaginavo intervenisse anche qualcuno della maggioranza, perché la risposta dell'Assessore era tecnica. Mi pare che i temi portati dai due colleghi del Movimento Cinque Stelle abbiano natura di carattere politico, non solo tecnico, però il Governo viaggia nel suo isolamento e la parte politica sta silenziosa in aula.

Detto questo, credo di aver avuto la possibilità sia nell'incontro che abbiamo avuto informalmente - e dobbiamo ringraziare l'Assessore per questo - che nell'incontro avuto in IV Commissione di dire che sia il gruppo UVP, ma era un atteggiamento comune dei gruppi di opposizione...si voleva chiudere col passato e aprire una pagina nuova per il futuro del Casinò, dando anche un po' di prospettiva e un po' di entusiasmo. È chiaro che, come detto alle due persone che oggi rappresentano il Casinò: Scordato e l'avvocato Sommo, abbiamo la necessità di costruire un rapporto di fiducia e un rapporto che ci permetta di lavorare. Mi ricordo bene che in quell'occasione il collega Ferrero, già nell'occasione informale, aveva detto: "nessun problema, l'importante è che si possa costruire questo rapporto di fiducia". L'atteggiamento di oggi non va sicuramente in quella direzione, perché è un "no" totale. Noi sosteniamo una proposta alla quale non ci è stato chiesto di porre la firma, ma come corretto, come sta nell'autonomia dei gruppi, anche nello stile dei gruppi che oggi sono qua presenti in questo Consiglio. La proposta però la sosteniamo, perché, per costruire una pagina nuova del Casinò, c'è bisogno di avere anche la sicurezza che sul passato non lasciamo solo le macerie, quindi chiudere politicamente la porta ad una richiesta come questa che...voglio dire i bilanci sono fatti di norme trasparenti, queste cose...l'Assessore si è già trovato solo un paio di volte a rispondere a queste cose in aula, perché ci sono state interrogazioni dei colleghi Cinque Stelle, ma anche degli altri gruppi di opposizione. I bilanci fatti sui crediti non esigibili dopo un po' si sgonfiano, no? E purtroppo qui abbiamo crediti non esigibili, abbiamo imposte anticipate, abbiamo un po' di tutto e soprattutto abbiamo bilanci che vanno da 20 a 20, 20.

Tutti stanno tranquilli e, per fortuna, che Scordato e Sommo si sono caricati questo "badò" (traduzione letterale dal patois: "peso") per questo periodo, però mi dispiace che politicamente non si voglia aprire questa fase nuova del Casinò, che deve essere fatta con l'entusiasmo che un po' tutti dobbiamo portare in una situazione che è di grande difficoltà, con un atteggiamento politico diverso. Come gruppo UVP, quindi chiaramente sosterremo la risoluzione e vi invitiamo ancora, colleghi Capigruppo, a nome dei vostri gruppi, a dire qualche cosa, quanto meno a sostegno della proposta di negazione di un qualche cosa che non è né una commissione speciale, né una commissione di inchiesta, sono dei dati che sono "appoggiati" al bilancio.

Presidente - Grazie collega. Altri che chiedono la parola? Non vedo richieste. Mettiamo in votazione l'atto. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 14

Contrari: 21

Il Consiglio non approva la risoluzione e successivamente prende atto della relazione annuale al Consiglio regionale sull'andamento della gestione della "Casino de la Vallée S.p.A..