Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1476 del 7 ottobre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1476/XIV - Interpellanza: "Situazione dei finanziamenti per l'erogazione del mutuo per la prima casa".

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Penso che l'interpellanza sia molto chiara, in quanto noi riteniamo che la legge n. 76 del 1984 sia un volano per quel che riguarda sicuramente il sogno delle famiglie valdostane: quello di possedere un'abitazione, una casa. Nello stesso tempo noi crediamo veramente che questa legge negli anni abbia avuto anche un effetto altamente positivo per quel che riguarda una crisi, che, dicevo già prima, è stata denunciata in tutta la sua drammaticità nella Conferenza degli edili di ieri, in cui si è parlato di numeri da Caporetto. Allora, siamo preoccupati, perché vorremmo capire qual è l'evolversi per quel che riguarda il 2015 di questa legge. Io, prima di scrivere quest'interpellanza, ho sentito un po' quello che era già il segnale, vale a dire la decrescita negli anni. Noi abbiamo avuto degli anni in cui - gli anni d'oro - le domande superavano abbondantemente le domande finanziate, superavano abbondantemente le 400. Nel 2013 ne abbiamo avute 315, nel 2014 256 e, dati aggiornati al 25 agosto del 2015, noi abbiamo 91 domande presentate, 89 regolari, finanziate 23. Dico questo perché negli anni d'oro noi finanziavamo con 38 milioni di euro, questi chiaramente sono dei fondi di rotazione, lo sappiamo tutti, sono dei fondi che devono essere restituiti, che si autoalimentano. Noi nel 2014 ne abbiamo finanziati per 24 milioni, al 25 agosto ne erano finanziati per 1.915.000 euro. Ora, noi vorremmo capire quali sono i motivi per cui c'è stato questo tracollo di domande. Vorremmo anche, se possibile, capire perché almeno le domande regolari non sono state finanziate a tutt'oggi, tenuto conto di quello che dicevo prima già nell'interpellanza all'Assessore Rini: che noi abbiamo avuto ampie rassicurazioni che queste disponibilità, per quel che riguarda le assegnazioni ai vari dirigenti, erano state tutte assegnate, così ci ha detto l'Assessore, per quel che riguarda il bilancio 2015, per cui o c'è stato qualche intoppo, oppure c'è stata una scelta che non sappiamo quale e gradiremmo saperla.

"Se è intenzione del Governo analizzare le cause e porre rimedio ad un crollo verticale di richieste": è chiaro che non è...probabilmente c'è qualche cosa che non funziona in tutto questo contesto, perché non possiamo avere dei crolli verticali di questo genere...e quali saranno le economie che deriveranno da quest'eventuale mancata assegnazione di risorse e come verranno utilizzate. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore Baccega.

Baccega (SA) - Sì, grazie Presidente.

I motivi del calo delle domande sono diversi, coincidenti. Io preferisco parlare di calo, piuttosto che di crollo, perché le cause principali che si può pensare abbiano influenzato il fenomeno sono differenti, vado a citarne almeno tre: un elevato numero di famiglie valdostane che hanno già la prima casa di proprietà, siamo ad una percentuale che sfiora l'85 percento, è una percentuale altissima e soltanto negli ultimi sette anni circa 2.200 nuclei hanno beneficiato del mutuo prima casa.

Un'altra problematica è sicuramente la crisi economica che negli ultimi anni si è fatta sempre più grave e posso sottolineare l'incremento dell'emergenza abitativa, che ha determinato ovviamente tutta una serie di problematiche, disincentivando le famiglie con una minor solidità economica ad intraprendere l'acquisto della prima casa.

Terza problematica: le condizioni bancarie che negli ultimi due anni sono diventate anche quelle particolarmente favorevoli e cioè da quando c'è l'obbligo da parte delle banche di investire in capitali concessi dalla BCE evidentemente per quei nuclei familiari con indicatore ISEE sopra i 30.000 euro diventa più conveniente il mutuo bancario per ragioni di tasso di interesse, per ragioni di importo complessivo e per vantaggio sulle garanzie con un'unica ipoteca.

"Perché non siano state finanziate le domande regolari": tutte le domande regolari sono state finanziate fino a quelle presentate entro il 31 marzo 2015. Le restanti domande regolari presentate sempre nell'anno 2015, quindi fino a metà settembre, che sono circa 80, saranno finanziate in questo mese con le disponibilità del fondo di rotazione che saranno rendicontate con i rientri del primo semestre 2015. Vorrei evidenziare, Consigliere, che il tempo medio di finanziamento, esclusi i tempi di erogazione della Finaosta, è sceso dai 20 mesi del 2008 ai 3 mesi e mezzo attuali, mentre la certezza per il richiedente di poter accedere al finanziamento è comunicato, di norma, entro i 40 giorni.

Terzo quesito: "se è intenzione del Governo analizzare le cause e porre rimedio ad un crollo verticale di richieste", ribadisco che preferisco parlare di calo e che è sempre positivo fare delle analisi, degli approfondimenti sui fenomeni che si evolvono. Ritengo che sarebbe sbagliato cercare di contrastare un fenomeno contingente, con misure che non sarebbero, nei tempi in cui si potrebbero applicare, funzionali. Rischiano di non essere più attuali, anche perché non si sa bene quanto i tassi bancari possano essere così bassi: ad esempio, tentare di favorire l'accesso al mutuo prima casa in competizione con le banche non incrementerebbe significativamente il numero degli acquisti o di costruzione di prime case, perché non aiuterebbe comunque quei nuclei che oggi non sono ancora in grado di acquistare la prima casa, ma agevolerebbe soltanto ulteriormente chi può già farlo; analogo discorso si può fare per gli importi di spesa e per le superfici ammesse dalla legge, di fatto sarebbe iniquo far rientrare nei mutui regionali chi può già permettersi il mutuo bancario: questa era la filosofia per cui era nata la legge in quel senso. Infatti, ridurre i tassi e modificare importi e superfici non solo produrrebbe l'effetto di favorire solo chi già può farsi la prima casa, ma andrebbe ad accelerare l'erosione delle somme che potrebbero essere a disposizione di quei nuclei che realmente hanno bisogno.

"Come sono e come saranno utilizzate le economie di risorse derivanti dal minor utilizzo": al momento non ci sono economie di risorse sul fondo di rotazione e non ne sono ancora derivate. Tutte le somme disponibili sono state utilizzate e anche nei prossimi rientri dalle contabilità speciali nel corrente mese saranno interamente utilizzate per finanziare le domande di mutuo del corrente anno: parlo di quelle 80 che sono in questo momento in sospeso. Ipotizziamo alcune disponibilità nei rientri nel secondo semestre del 2015 e riteniamo si possano utilizzare efficacemente per incentivare con finanziamenti agevolati la realizzazione di alloggi da destinare alla locazione agevolata pluriennale; un'operazione che consentirebbe, da una parte, di sostenere quei nuclei familiari che sono collocati in una fascia tra l'edilizia residenziale e l'accesso al mutuo e darebbe un po' di respiro al settore edile valdostano. Grazie.

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - La ringrazio Presidente.

La ringrazio Assessore per la sua risposta, poi è chiaro che possiamo anche non essere d'accordo su quella che è la chiave di lettura, ma io, quando vedo certi numeri impietosi e sento parlare di calo e non crollo, viene un po' difficile...comunque è una disquisizione di lana caprina, perché non toglie quello che è il vero problema di questo. Le tre chiavi di lettura che lei ha dato, vale a dire l'elevato numero di case dei valdostani...noi sappiamo che è nella cultura valdostana quella di cercare di avere una casa, un'abitazione. È chiaro che poi tutta una serie di imposizioni legate alla tassazione della casa non hanno sicuramente favorito il titolo di proprietà, su questo non c'è ombra di dubbio. La sua chiave di lettura però mi preoccupa un po', nel senso che, per la carità, è vero che in questo momento ci sono delle condizioni bancarie particolarmente favorevoli, ma mi pare che questa sia nata nel passato anche per cercare di creare anche uno sviluppo dal punto di vista economico. Nel momento in cui abbiamo - l'ho detto prima - una situazione per quel che riguarda l'edilizia al limite del tracollo, mi viene difficile capire una serie di remore a modificare quelle che sono le regole e ne dico semplicemente qualcuna. Allora, in questo momento chi vuol chiedere - e l'ha detto anche lei molto correttamente - e soprattutto chi ha un determinato reddito non ha nessuna convenienza a fare il mutuo con la Regione, va in banca spende meno. Io dico se effettivamente questo era nato per essere un aiuto ai valdostani, io non vedo dove sia la difficoltà eventualmente a rivedere...per la carità, magari in termini non così sostanziosi, ma essere almeno sotto quello che è il discorso delle banche. Quelli che comunque possono accedere ai 120 milioni, quello che è il mutuo, io non penso che siano delle persone così ricche da essere agevolate, come dice lei. "Agevoliamo i ricchi", non penso proprio che agevoliamo i ricchi, ma non lo penso veramente, agevoliamo i valdostani, è diverso!

Guardi che abbiamo una chiave di lettura assolutamente diversa, io penso che far ripartire il settore dell'edilizia e agevolare i valdostani sia un obbligo, un dovere, non per chi ha i soldi cash. Tenete conto che, torno a dire, il limite è 120 mila euro, se poi ci sono eventualmente dei familiari aggiunti, mi pare che sale qualcosa. Io però non penso che si possano fare speculazioni con 120 mila euro...ma nessuno fa speculazioni con 120 mila euro, Assessore! A mio parere, sarebbe invece un segnale diverso...tra quelli che in questo momento dicono: "io perché devo fare sacrifici? Perché devo impegnare la mia famiglia e magari i miei figli per 20 o 30 anni? È molto più comodo fare la domanda per l'edilizia popolare, tanto poi se non posso pagare l'affitto, me lo paga magari qualcun altro"...affitti d'oro, non saliamo poi su quelli che sono...e i dati li abbiamo tutti...ecco, non voglio riprendere la discussione che è già stata fatta al Consiglio di Aosta, ma vediamo affitti da 1.000 euro al mese sono affitti da edilizia popolare. Torno a dire, Assessore, che è una chiave di lettura del tutto personale.

Le dico altri aspetti che, a mio parere, sono preoccupanti sul fatto di dire: "non cambiamo nulla per non incentivare nessuno". Un aspetto è quello legato al famoso discorso "piano casa". Bene, il piano casa...qualcuno deve rinunciare perché ci sono dei limiti volumetrici per cui magari uno fa un progetto, deve rimanere nei 120 metri? Dico giusto? Perché se supero i 120 metri, non ha più diritto, per cui a volte andiamo ad invalidare quelle che sono delle misure legate al piano casa, alla possibilità di fare...almeno nelle ristrutturazioni, sto parlando in questo caso non dell'edilizia nuova.

Mi pare però che sia una chiave di lettura del tutto personale, Assessore, e, se mi permette, su questo non sono assolutamente d'accordo, perché abbiamo una visione diametralmente opposta. Noi crediamo ancora nei valdostani che investono nella casa, fanno sacrifici per i figli, che cercano in parte di creare un futuro per i figli e non nell'edilizia assistenziale che lei in questo momento ci ha magnificato. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Punto 29 all'ordine del giorno.