Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1475 del 7 ottobre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1475/XIV - Interpellanze: "Interventi per compensare minori trasferimenti finanziari statali a seguito della sentenza della Corte costituzionale 31/2015" e "Azioni intraprese con gli organi dello Stato per la definizione della partecipazione al risanamento dei conti pubblici da parte della Regione".

Presidente - La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Sembra che già questa mattina e anche questo pomeriggio tutte le iniziative vertano praticamente sull'avere più informazioni possibili, più elementi e più documentazione per poter affrontare con oculatezza e serenità il futuro bilancio triennale 2016-2018. Mi sembra che tutte le iniziative di ogni gruppo vertano comunque, da una parte, a mettere in risalto se ci sono delle storture o degli sprechi da azzerare, non evitare...e, dall'altra, creare quelle condizioni in modo che la comunità valdostana sappia perfettamente lo stato dell'arte e le vere non più potenziali, ma disponibilità per il prossimo triennio, per il prossimo 2016.

Questa mattina quindi si è parlato di welfare, si è parlato di anziani, si è parlato di piccole stazioni sciistiche, di grandi comprensori - presenteremo una risoluzione su questo tema più tardi -, abbiamo parlato di partecipate, abbiamo parlato di bilancio consolidato, abbiamo parlato di rapporti con lo Stato. Penso che nelle premesse, dato che parliamo di rapporti con lo Stato e che parliamo di ordini di grandezza, si possa magari alzare un pochettino quelle che sono le considerazioni nel momento in cui uno affronta tale tematica. Al di là di questo, qual è l'obiettivo di questa nostra iniziativa fatta insieme ai colleghi dell'UVP? Il collega Gerandin successivamente presenterà la seconda iniziativa su questo tema, che è di ordine generale, poi magari a qualcuno può dare fastidio se si parla da un punto di vista generale...cercando di raccordarci il più possibile e avere più informazioni possibili per poter affrontare serenamente quello che è il domani.

A proposito di metodo di lavoro, è sempre importante anche non solo la forma, non solo la sostanza, ma anche il metodo di lavoro, dal nostro punto di vista, è importante. Ieri mattina abbiamo apprezzato che il Presidente della Regione e l'Assessore Perron ci abbiano in parte illustrato nelle macrolinee, nei macroindirizzi quelle che sono le disponibilità, da una parte, e, dall'altra, le principali scelte. Il Governo regionale, la maggioranza sta cercando di costruire, di confezionare quello che è il documento più importante e ovviamente c'è una parte amministrativa e, dall'altra, ci sono le grandi o piccole scelte politiche. Ci spiace che a domande non tanto puntuali, perché ieri noi abbiamo fatto delle domande più generali, proprio perché non era neanche la sede...a domande generali, non avendo avuto risposta e avendo chiesto gentilmente di avere quelle informazioni nei giorni successivi...cinque minuti dopo quelle informazioni sono state date alla stampa. Ci dispiace, il metodo di lavoro per noi è importante, tant'è vero che una dichiarazione di qualche minuto dopo..."sì, il primo anno dove c'è una contrazione dell'IRPEF, noi immaginiamo comunque di una trentina di milioni di euro in meno". Allora, il metodo di lavoro per noi è importante, questa è una dichiarazione fatta qualche minuto dopo la commissione. La domanda, Presidente Rollandin, è un po' questa: a che gioco giocate, nel senso che se parliamo di ordini di grandezza, è un conto, se poi ci si siede attorno ad un tavolo - e mi sembra che i Commissari soprattutto di opposizione fossero affamati, passatemi il termine, di "elementi di informazione" per poter poi fare un sereno dibattito di natura politica - e dopo tre minuti veniamo a scoprire all'esterno che il delta non è eventualmente solo di quei 70-74 milioni già annunciati in quest'aula, ma c'è già un dato abbastanza certo anche sull'IRPEF... L'Assessore Perron in un'intervista di proprio qualche minuto successivo cita testualmente: "ci saranno una trentina di milioni in meno per quanto riguarda l'IRPEF"... A livello di metodo di lavoro, ci spiace questo...allora, vi chiediamo a che gioco pensate di giocare, cioè noi ci mettiamo del nostro, cerchiamo di raccogliere quelli che sono gli elementi, gli strumenti per poter serenamente affrontare i diversi temi e poi brutalmente...io dico brutalmente perché ci si prepara...nel momento in cui ci si confronta... A proposito di metodi, comunque se si possono evitare queste scivolate neanche troppo eleganti, neanche troppo belle...

Seconda considerazione prima di entrare nel merito. Ci sembra che la fame di informazioni...o quanto meno le tabelle corrette su ogni singolo dossier siano ormai sempre più importanti su qualsiasi tema, tant'è vero che abbiamo apprezzato che l'Amministrazione regionale abbia inviato a quasi tutti i Comuni che hanno degli asili nido sul proprio territorio per avere le ultime info, le ultime informazioni sul costo del servizio, sullo stato dell'arte. Ci fa piacere perché su un tema così delicato quindici giorni fa abbiamo discusso non poco, no?, anche su una risoluzione, dicendo però: "la base di partenza deve essere corretta il più possibile, non c'entra nulla maggioranza o opposizione, questo è lo stato dell'arte, questo è il nostro modello, lì dobbiamo rivederlo, lì dobbiamo ridurre i costi e dobbiamo cercare di garantire dei servizi dignitosi per la nostra collettività". Probabilmente quindi aiutiamo e ci fa piacere che possiamo essere di aiuto sull'avere quelli che sono...come posso dire? gli elementi minimi per poter decidere e poter prendere delle scelte coraggiose, anche in ambiti dove si va a toccare le famiglie, dove si va a toccare i servizi essenziali e dove si va a toccare oltretutto in questo caso i bambini.

Detto questo, oltretutto mi sembra che anche il Presidente Jacquin in un'intervista questa mattina ci abbia segnalato sui giornali che noi siamo - noi tutti, la politica - solo capaci a parlare di tagli e non siamo capaci a parlare di altro, ma mi spiace anche leggere queste considerazioni, perché magari dovrebbe anche ascoltare gli atti che vengono proposti all'interno di questo Consiglio, le proposte di legge, i disegni di legge, perché mi sembra che anche in quel settore qualcosa sia stato presentato, io parlo indubbiamente a nome del nostro gruppo. Non sempre quindi si parla in quest'aula solo di tagli o, peggio ancora, leggendo sempre oggi gli organi di stampa, di sciacallaggio: "ho denunciato il terrorismo mediatico da parte..." su altri ambiti, sempre asili nido o che cosa...non aiutano a...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

Chatrian (ALPE) - ...come?

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...assolutamente, non so se dà fastidio perché cerchiamo di fare un ragionamento generale nel momento in cui...

Presidente - Chatrian continui il suo intervento.

Chatrian (ALPE) - ...abbiamo presentato comunque quest'iniziativa che va...è una iniziativa sicuramente e volutamente generica, ma che va a chiedere al Presidente della Regione o all'Assessore competente quali azioni, oltre all'accordo siglato in data 21 luglio 2015 con lo Stato, si intende mettere in campo visto e considerato...questo è il nostro punto di vista, ci mancherebbe, ognuno ha la sua idea, le sue visioni, la sua struttura all'interno del proprio gruppo...l'obiettivo di questa nostra iniziativa è questo: rispetto alle altre Regioni a Statuto speciale, rispetto anche a Regioni anche a Statuto ordinario, la Valle d'Aosta in questo momento sta compartecipando al risanamento dello Stato in maniera pesante e violenta. Per il 2015 236 sono i milioni che la Regione ha messo, ha staccato un assegno, ha compartecipato al risanamento dello Stato centrale e mi sembra - un dato che ci è stato fornito ieri - per il 2016 la compartecipazione ammonterà a 243 milioni di euro. È normale che, come gruppo di opposizione, come gruppo di ALPE, siamo molto preoccupati perché ci sembra che ci siano Regioni di serie A e di serie B nei confronti dello Stato, nei rapporti con lo Stato, ci sembra che altre Province in questo momento stiano compartecipando in maniera inferiore rispetto a noi e faccio l'esempio della Provincia di Bolzano, che per il 2015 ha compartecipato per 328 milioni di euro avendo un'organizzazione completamente diversa, ma questo ci fa dire che gradiremmo sapere, conoscere se ci sono azioni in atto per fine 2015-inizio 2016, anche a seguito dell'accordo siglato il 21 luglio 2015, dove al punto 7 si definisce comunque probabilmente la partita più delicata dei prossimi mesi o dei prossimi anni.

Mi scuso con i colleghi se probabilmente...ho cercato di fare una premessa un po' più generale, perché il tema penso sia la partita più delicata: quella dei rapporti fra Stato e Regione - e concludo, Presidente Viérin -, perché il punto 7 è proprio dove si dice: "le parti convengono che la compensazione della perdita di gettito subita dalla Regione Valle d'Aosta nella determinazione dell'accisa sia regolata in via definitiva con un successivo e separato accordo"...come per dire: "viste le premesse, vista la situazione, così è difficile comunque chiudere, raccordare quello che è il modello Valle d'Aosta...", il 7 ci dà probabilmente una via di fuga o una possibilità comunque di andare a rinegoziare quelli che sono i rapporti tra Stato e Regione e la nostra iniziativa va in quella direzione. Grazie.

Presidente - Grazie collega Chatrian. La parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Parto da dove ha ultimato il collega Chatrian, nel senso che l'interpellanza che andrò a presentare nasce proprio da quella necessità di avere tutti i tasselli, anche quelli mancanti per quel che riguarda il quadro complessivo di quella che è la parte riferita alle entrate, alle disponibilità finanziarie del nostro bilancio. L'interpellanza parte da quel famoso comma 7, firmato nell'accordo di luglio di quest'anno, nel quale vengono definite quelle che sono le risorse disponibili. Viene chiuso il Patto di stabilità per quello che riguarda il 2014, vengono fissate quelle che sono le disponibilità per il 2015, ma dice tante altre cose quest'accordo siglato a luglio di quest'anno.

Quando si parla di questo comma 7, io penso che i cittadini valdostani abbiano il diritto di sapere che questo comma è un'incognita pesantissima sul futuro della Valle d'Aosta. Dico questo per una semplice ragione: questo comma 7 tratta una serie di risorse legate a quello che è il discorso delle accise, risorse contabilizzate all'interno del bilancio regionale già spese. Allora, quando parliamo di bilancio di prospettiva come può essere il bilancio 2016 - e già nel bilancio di prospettiva abbiamo una serie di incognite legate alle disponibilità effettive finanziarie per quello che riguarda il bilancio -, beh, il quadro è assolutamente più preoccupante quando andiamo a trattare un articolo che parla di ben quattro anni che vengono messi in discussione di riscossione di tributi che già sono stati contabilizzati e già spesi nel bilancio regionale. Dico questo perché probabilmente vado un po' controcorrente con quello che alcuni dei miei colleghi hanno espresso prima, ma io in tutta sincerità le dico, Assessore, che avrei preferito una pietra tombale e non vedere questo comma 7 dell'accordo riferito al pregresso. Una pietra tombale perché, è vero, è stato detto, il mio collega Nogara ha fatto una richiesta precisa, ci sono in ballo gli arretrati per quello che riguarda il discorso delle accise legate a CVA, e poi mi auguro come al solito di sbagliarmi in meglio...io avrei preferito una pietra tombale anche sul pregresso CVA, ma non avere un'incognita di quattro anni di accise che dovranno essere chiuse con un accordo separato con il Governo. Presidente, può darsi che abbiamo una visione diversa, io mi auguro di sbagliarmi, per cui non...tranquillamente, se lei avrà ragione, porterà a casa un accordo migliore, evviva, però a me pare talmente strano che dopo una sentenza come quella della Corte costituzionale...se c'era la volontà di chiudere e di riconoscere quelle che erano le accise pregresse incassate dalla Regione, l'avreste messo e l'avreste sottoscritto nell'accordo, non un passaggio come questo che è una spada di Damocle, è un'incognita sul futuro della Valle d'Aosta, perché, se per caso, vengono non riconosciute queste entrate che la Regione ha già contabilizzato e già speso, bene, ha ragione il collega Cognetta, la Valle d'Aosta è in default. Allora, abbiamo una visione diversa, per la carità, è legittima, poi, come abbiamo visto in passato, tante volte magari uno è convinto di fare le cose per il meglio e poi magari si sbaglia...è successo. Io immagino che, quando lei, Presidente, ha siglato l'accordo del 2010 era convinto di portare a casa il non plus ultra, abbiamo visto adesso quelle che sono le conseguenze.

Detto questo, è necessario, a nostro avviso, avere un percorso di chiarezza, di informare i cittadini, un percorso iniziato nell'ultimo Consiglio, io non ho nessuna remora a dire che il Presidente ha detto più nell'ultimo Consiglio, nell'ultimo passaggio, nel suo ultimo intervento che in due anni di risposte a quesiti precisi che gli avevamo fatto. Io ne do atto, perché, quando ci sono delle risposte, è corretto ammettere che ci sono risposte, per cui, Presidente, io lo dico pubblicamente che lei ha detto molto di più nell'ultimo intervento che ha fatto nell'ultimo Consiglio di sette minuti che l'informazione che ci ha dato in due anni di amministrazione.

Detto questo, è chiaro che, quando uno vuole parlare di condivisione, o comunque vuole parlare di un percorso sulla base di oggettive difficoltà, che devo dire, Assessore, lei ha sempre esternato in modo assolutamente corretto, legate a quelle che sono le disponibilità finanziarie...e dopo quello che, a nostro avviso, è stato un maldestro tentativo di far passare sotto traccia la cancellazione di 87 milioni in sede di assestamento 2015 di bilancio, dove se non c'era una precisa domanda, gli 87 milioni venivano, diciamo, tolti da quella che era la parte riferita alle entrate, così come fosse un percorso chissà di che tipo, così senza nessun tipo di preavviso...

Sempre per un discorso di chiarezza, a me dispiace che si continui a fare riferimento solo esclusivamente alla sentenza della Corte costituzionale della Sardegna, glielo dico sinceramente, perché? Perché la sentenza della Corte costituzionale della Sardegna è stato l'ultimo atto di un percorso che era ben chiaro e ben delineato, volete ammetterlo una volta tanto? Questo percorso era ben chiaro, perché la sentenza della Corte Costituzionale, se mi permettete, è stata discussa in udienza pubblica il 27 gennaio del 2015, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 18 di marzo del 2015, bene, i 70 milioni a compensazione del taglio, per quello che riguarda le accise, facevano parte della legge di bilancio 2015, approvata il 23 dicembre 2014, per cui la sentenza era l'ultimo atto di un percorso che per tutti voi, o almeno per chi amministra, per chi è seduto ai banchi della Giunta doveva essere un percorso chiaro, per cui che qualche Assessore si svegli e mi dica: "non sapete qual è la situazione che ci siamo trovati di fronte al mese di luglio" è una cosa inaccettabile, perché questa è la sintesi di un percorso che era chiaro io penso almeno a livello di Giunta. Non so se era chiaro a livello di tutto il Consiglio di maggioranza, può darsi che qualche informazione magari filtri male, ma a livello di Giunta noi non possiamo più accettare questi scaricabarili, dicendo: "è il nostro destino, qualcuno ha deciso per noi", no, qualcuno questo destino lo aveva ben presente, sapeva che questa era la fine che avremmo fatto e la sentenza è l'ultimo atto finale.

Allora, Assessore, o chi mi risponderà, vorremmo sapere di che cifre parliamo, quali sono le cifre che sono in ballo per questi quattro anni. Noi ci auguriamo veramente, prima che lei mi risponda, di portare a casa l'intero gettito, non solo l'intero gettito, magari anche gli arretrati di CVA, come qualcuno ha detto che erano ancora in discussione, ma noi ce lo auguriamo veramente e, se così sarà, vi diremo: "bravi", altrimenti...beh, un po' di cenere in testa magari non farebbe male. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola all'Assessore Perron.

Perron (UV) - Mi si chiede: "qual è l'ammontare della cifra, per il periodo 2011-2014, da regolare con lo Stato in via definitiva con successivo e separato accordo", l'ammontare della compensazione della perdita di gettito subita dalla Regione nella determinazione delle accise per effetto dell'interpretazione recepita nella citata sentenza della Corte costituzionale n. 31/2015 - riferita al periodo 2011-2014 - è, per avere una cifra precisa, in corso di determinazione da parte degli uffici della Ragioneria generale dello Stato. La Regione ha accertato però nei rispettivi conti consuntivi l'importo dei versamenti formalmente comunicati dall'Agenzia delle entrate con relativi decreti mensili per un importo di 570 milioni di euro complessivi per il quadriennio in questione per quanto previsto dall'accordo. Di questi, collega, una parte che non è ancora determinata verrà riconosciuta alla Regione con le normali modalità di devoluzione dei saldi delle imposte compartecipate per l'importo corrispondente alle accise sull'immesso in consumo - spero di essere stato chiaro perché è un po' tecnico... -, sulla base di cosa? Sulla base, evidentemente, dei dati comunicati alla Ragioneria generale dello Stato dall'Agenzia delle dogane di Roma. Devo ripetere? È chiaro questo passaggio? L'importo non è ancora stato comunicato alla Regione. La differenza di quanto accertato dalla Regione sulla base dei versamenti e quanto verrà riconosciuto d'ufficio sulla base dell'immesso in consumo, la differenza tra questo e quello costituirà la cifra che sarà oggetto di accordo successivo, recependo il punto 7 che citavate nell'accordo del luglio 2015. Non si porrà quindi il problema di dover compensare - di questo noi siamo certi - minori trasferimenti dello Stato medesimo, visto che, a nostro modo di vedere, dovrà essere riconosciuta l'intera differenza tra le accise versate e quelle dell'immesso in consumo. L'accordo che viene citato ed è chiaro al punto 7 stabilirà le modalità e i tempi di erogazione delle risorse. Quest'aspetto quindi non avrà degli impatti da un punto di vista contabile, mentre condizionerà - questo sì perché dipenderà da come verrà attuato - l'ammontare delle erogazioni di cassa per i prossimi anni che dovranno essere effettuate dallo Stato a favore della Regione.

Per quanto riguarda l'altra interpellanza i colleghi si dicono preoccupati che a fine settembre del corrente anno non ci sia ancora un quadro certo delle risorse spendibili per il 2016, probabilmente inferiori al miliardo. Su questo vorrei precisare, perché a volte c'è un equivoco, che il lavoro di composizione del nuovo bilancio è certamente concentrato nella ricerca di un equilibrio tra quelle che sono le previsioni di entrate - sottolineo "le previsioni di entrate" - e le autorizzazioni di spesa, nel senso che la ricerca del pareggio di bilancio prevede che le spese autorizzate nell'anno 2016, e ovviamente nel biennio successivo quando parliamo di triennale, non eccedano la previsione di entrata. Non è che non vogliamo dare dati, ho semplicemente ribadito ciò che avevo risposto puntualmente ad un'interpellanza del collega Cognetta la volta scorsa, e cioè che la previsione di entrata è in corso di definizione. Abbiamo dato delle cifre che riteniamo più o meno attendibili con la variabilità che abbiamo comunicato ieri in commissione.

In questo contesto mi permetto di dire ai Consiglieri che il processo di formazione è un processo assolutamente simile a quello degli anni scorsi, quindi non è caratterizzato da condizioni di maggiore o di minore incertezza, abbiamo anticipato i tempi recependo delle sollecitazioni e questo tarderà un po' l'avere i dati precisi.

Mi permetto di fare una precisazione su quello che sarà - ieri l'ho già anticipato in commissione, ma voglio ribadirlo al Consiglio perché questo, a mio modo di vedere, può aprire anche delle riflessioni di tipo politico - il pesante contributo al risanamento della finanza pubblica per l'anno 2016, che sarà trattenuto dallo Stato nelle compartecipazioni regionali e verrà quindi iscritto nella parte spesa, è quantificato in 243 milioni di euro: 38 milioni di euro, tralascio i decimali, per il "salva-Italia"; quasi 6 milioni di euro per il "salva-Italia" parte dei Comuni; 144 milioni di euro per la spending review; 7 milioni di euro per la legge di stabilità 2014; 10 milioni di euro per la legge di stabilità 2015; 37 milioni di extragettito IMU sui Comuni.

L'accordo che viene citato riconosce i crediti regionali che derivano dall'iscrizione delle accise per il periodo 2011-2014 e semplicemente rimanda ad una fase successiva la definizione di quelle che sono le modalità e i tempi di erogazione. Il Presidente - poi preciserà, Presidente, se non sono sufficientemente esaustivo -, oltre ai numerosi e ripetuti solleciti verbali, sollecitando e impegnando anche i Parlamentari della Valle d'Aosta, recentemente ha trasmesso ai vertici dello Stato copia di una deliberazione del 25 settembre, con la quale, dal nostro punto di vista, in adempimento di quest'accordo, abbiamo deciso di rinunciare ai contenziosi tuttora pendenti davanti alla Corte costituzionale per quello che riguarda la materia delle relazioni finanziarie tra lo Stato e la Regione, perché era uno dei punti salienti di impegno con lo Stato. In quest'occasione è stato inoltre fortemente richiesto al Ministero dell'economia e finanze di porre in essere con urgenza - sottolineo "con urgenza" - ogni adempimento utile alla Valle d'Aosta per definire i rapporti finanziari che sono ancora pendenti per eseguire quanto previsto dall'articolo 7 di quest'accordo, quindi sottolineo che la definizione dell'accordo non avrà impatto sulla previsione del bilancio 2016.

Su questo accordo, opinione personale, ribadisco un giudizio positivo perché senza di esso dal 2016, con l'entrata in vigore delle regole per l'armonizzazione dei bilanci, sarebbe stato, peraltro in un quadro di incertezza generale, assolutamente necessario prevedere le modalità tecniche conseguenti all'eliminazione dei residui attivi che sono ancora iscritti nei rendiconti.

Presidente - Grazie Assessore. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

La ringrazio Assessore. È stato molto chiaro in merito a quello che è l'accertato e su quella che è la parte in discussione. Ora, io mi rallegro della sua certezza che sicuramente deriverà dalle rassicurazioni che ha avuto il Presidente prima di siglare quest'accordo, questo patto. Io mi limito a leggere quello che c'è scritto nel comma 7, le ultime parole: "...dove saranno definite le modalità e i tempi di erogazione delle risorse, a condizioni di sostenibilità per i saldi di finanza pubblica". Ora, tenuto conto che già nel passato mi pare che lo Stato non sia stato uno di quei grandi pagatori, nel senso che la Regione, da quel poco di cui siamo a conoscenza, mi pare che vanti crediti cospicui con lo Stato proprio per una serie di difficoltà legate principalmente a quella che è la situazione finanziaria dello Stato, ora, le prospettive di uno Stato che improvvisamente sia munifico, che trovi nelle pieghe di bilancio qualche centinaia di milioni per riconoscere alla Valle d'Aosta, diciamo, dei trasferimenti che, a seguito della sentenza della Corte costituzionale della Sardegna, non erano comunque più o non erano in diritto di essere contabilizzati...ma io mi auguro che sia così, se sarà così, sarò il primo a compiacermi e dirvi che avete fatto, almeno per il comma 7, un accordo valido.

Per il resto io immagino che questi ritardi non aiuteranno per quello che riguarda il discorso della situazione di cassa, lei non ne ha parlato, Assessore, ma noi sappiamo che sta precipitando la cassa, la disponibilità di cassa sta precipitando, nel senso che adesso chiederemo ai Comuni di pagare il famoso discorso del...per quello che riguarda il discorso dell'IMU, proprio perché la Regione ha necessità di fare cassa, magari manderemo in difficoltà i nostri Comuni che non potranno più andare in anticipazione di cassa perché, come ben sapete, a fine anno non si può andare in anticipazione di cassa, ma è chiaro, basta spostare il problema. Per il resto io volevo solo dire che abbiamo apprezzato almeno noi quella che è stata la volontà di essere un po' più...al di là di quest'incontro del tutto interlocutorio in II Commissione, quello che si è voluto probabilmente ammettere, vale a dire quello che adesso il Presidente...vale a dire la necessità di discutere i termini di accordo con lo Stato firmato nel 2010 e a lei, Assessore, diamo il benvenuto, seppur con due anni di ritardo, tra di noi cittadini valdostani in quanto per la prima volta può dire che gli appalti di lavoro e quelli che sono gli appalti...i lavori devono rimanere in Valle in quanto bisogna far crescere quello che è l'introito delle imposizioni locali. Sono due anni che lo diciamo, come peraltro noi abbiamo votato...ci siamo astenuti nella finanziaria dello scorso anno chiedendo 30 milioni all'anno per fare una serie di appalti, piccoli appalti, quelli che lei ha ribadito che sono necessari. Benvenuto tra di noi, Assessore, noi siamo contenti.

Un'ultima cosa: a noi pare che manchi in questo dibattito un terzo interlocutore, che sono i Parlamentari valdostani. Allora, semplicemente noi vorremmo capire dov'erano quando nel 2013 i Parlamentari di Trento e Bolzano piantavano le tende di fronte ai Ministeri, portavano a casa la fiscalità degli Enti locali, io mi ricordo che lo abbiamo denunciato in quest'aula e tra lo stupore generale l'avete appreso da noi che Trento e Bolzano si erano portati a casa questo. Dov'erano quando Trento e Bolzano hanno cestinato l'accordo sul federalismo siglato a Milano nel 2009, portando a casa nel 2013 un accordo totalmente nuovo? Dov'erano quando nella legge 147 del 2013 il Friuli si è portato a casa...leggo testuale: "a decorrere dall'esercizio finanziario 2014 non rilevano al fine del Patto di stabilità interno della Regione Friuli le spese relative alla realizzazione di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e ammodernamento tecnologico". Quanto avrebbero fatto comodo...dopo le dichiarazioni non più tardi di ieri di 1.500 posti persi! Quanto avrebbero fatto...dov'erano questi? Allora, noi semplicemente diciamo che, quando mancano i numeri e le idee, a volte sarebbe sufficiente magari sfruttare il lavoro e le idee di altri; certo che anche per fare i "succhia ruote" ci va presenza, tempismo e capisco che è difficile farlo quando si pedala costantemente in retrovia e quando si fa i gregari, quelli che portano borraccia alla maggioranza senza portare a casa nulla per la propria Regione...e se noi siamo i sciacalli, ebbene lei, Assessore, anche il Presidente in parte, ammettendo che è da rivedere l'accordo del 2010...lei ammettendo che bisogna fare questi tipi di scelte...bene, siamo tutti un po' più sciacalli in quest'aula. Grazie.

Presidente - La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Non ho una lunga esperienza in quest'aula, ma ero presente quando in quest'aula si fece...un Governo regionale...un trionfo sull'accordo fatto con il Governo Berlusconi nel 2010, il miglior accordo che si poteva portare a casa. Mi sembra che la storia di questi ultimi cinque anni dica proprio il contrario, tant'è vero che i nostri cugini di Trento e Bolzano non solo hanno riscritto due volte l'accordo, 2009 a Milano e 2013, ma si sono assunti in questi anni altre competenze. Assessore Perron, lei sa che la Provincia di Bolzano, quattro volte noi, la sua compartecipazione allo Stato ammonta a non più di 328 milioni di euro annui.

Un'altra considerazione: Assessore, francamente, noi speriamo che lei abbia ragione questa volta, lo speriamo veramente, ma per i valdostani, che lei abbia ragione che l'accordo scritto nero su bianco e firmato il 21 luglio 2015 dia corso e gambe a quello che lei oggi ha detto in quest'aula.

Terzo. Mi è piaciuto un passaggio, peccato che non l'ha sviluppato. Ci ha risposto in parte al quesito che noi abbiamo posto semplicemente con quest'iniziativa. La compartecipazione della Regione autonoma della Valle d'Aosta allo Stato ammonta a 238 per il 2015, 243 circa per il 2016. Lei ha detto: "sarebbe non male aprire un dibattito di carattere politico". Non capiamo perché o lei, o il Presidente...quanto meno oggi era anche l'occasione di iniziare ad aprire un dibattito politico se altre Regioni a statuto speciale compartecipano in maniera completamente diversa e noi siamo il fanalino di coda, ma non lo dice Chatrian o il gruppo di ALPE, dal punto di vista economico-finanziario, è la Regione a statuto speciale che compartecipa in percentuale in maniera più alta. Allora apriamo un dibattito di carattere politico-istituzionale e sollecitate forse un po' di più i vostri Parlamentari, che dovrebbero essere la cinghia di raccordo con quest'aula e con la maggioranza del Governo regionale. Allora sì che nelle prossime settimane, prima di affrontare il bilancio triennale 2016-2018, i valdostani a questo punto, francamente, potranno sapere perfettamente come sono stati gestiti questi accordi: se sono degli accordi fatti bene, se sono degli accordi che rispetto agli altri, probabilmente, hanno invece grandissime criticità e grandi lacune, per non dire una riduzione totale...o per non dire, da un punto di vista politico, probabilmente siete stati molto scarsi.

Nessuno qua quindi adesso si prende dei meriti...mi sembra che dell'accordo con il Governo Berlusconi del 2010 nessuno ne parla più. Oggi lei invece ci ha assicurato francamente che l'accordo del 21 luglio 2015, quello di due mesi fa invece è un gran accordo, se saranno rose, fioriranno, noi lo speriamo sinceramente soprattutto per i valdostani. Le ultime volte che certi accordi sono stati siglati sovente in quest'aula in questi ultimi anni le cose sono andate nell'altra direzione, nell'inversione purtroppo negativa della situazione. Grazie.

Presidente - Punto 28 all'ordine del giorno.