Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1466 del 7 ottobre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1466/XIV - Interpellanza: "Situazione dei finanziamenti per interventi di messa in sicurezza di edifici scolastici di proprietà degli Enti locali".

Presidente - Punto 18 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Grazie.

Questa interpellanza è il seguito di quella che già in un precedente Consiglio avevo illustrato e che vuole sapere qual è la situazione reale per il 2015, per quello che riguarda il discorso legato alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Noi crediamo che gli edifici scolastici siano un patrimonio da difendere, che va tutelato e che di fatto dev'essere messo in sicurezza. Noi negli anni abbiamo speso risorse importanti per un progetto, che vedeva partecipe il suo Assessorato, gli Enti locali e il CELVA, con cui annualmente, a seguito di un bando, si procedeva a una classificazione degli interventi necessari. Interventi molto importanti: è inutile ricordare quanto abbiano speso. Negli anni migliori eravamo addirittura riusciti a mettere quattro o cinque milioni di euro all'anno a disposizione di questo adeguamento, mentre in questo momento le risorse sono drasticamente scese.

La mia interpellanza nasce anche dall'esame del consuntivo del 2014 in cui lei, Assessore, pur avendo a disposizione un milione, non ha speso un euro! Non ha speso un euro, perché il milione messo a disposizione di fatto è andato in avanzo di amministrazione, tenendo conto che l'avanzo di amministrazione di finanza locale è stato - non so come dire - non più ridistribuito come prevedeva la legge 48, bensì è stato messo in disponibilità finanziaria per la Regione. Lei, Assessore, del milione a disposizione non ha speso un euro.

Nella precedente interrogazione lei mi disse che era un momento di pausa e di riflessione, che c'era una legge dello Stato di cui bisognava verificare le ricadute e quelle che potevano essere le possibilità per gli Enti locali di attingere a queste importanti risorse. Io penso che in questo lasso di tempo lei, le sue strutture e i suoi uffici abbiate avuto il tempo di riflettere sulla disponibilità per gli Enti locali di attingere a queste risorse, così come previsto nella legge dello Stato, ma dobbiamo dire che queste risorse hanno interessato veramente pochi Comuni e per cifre assolutamente molto marginali.

Detto questo, era importante capire soprattutto la prospettiva, come intendeva muoversi per il 2015. Anche perché nel 2015 - lo ricordiamo - a bilancio ci troviamo 950 mila euro. Ora siamo a ottobre e mi pare che non solo non sia stato pubblicato nessun bando o nessuna modalità per fare domanda, ma lei non ha neanche preso in considerazione le domande giacenti degli Enti locali; e ce ne sono! Per cui siamo preoccupati, perché noi riteniamo che le scuole debbono avere la giusta attenzione. In questi giorni sentiamo da notizie, peraltro ricevute anche in II Commissione, che si vuole provare a investire risorse per quello che riguarda i beni culturali e i beni ecclesiastici, ma noi pensiamo che gli edifici scolastici abbiano pari dignità, se non di più. Vedo, Assessore, che sta annuendo: mi fa piacere che ne abbiano di più. Ma allora, se hanno più dignità, noi vorremmo capire perché 950 mila euro in questo momento non sono in disponibilità. Si ha intenzione di fare la stessa operazione? Un'operazione dove noi, con finanza locale, illudiamo gli Enti locali, dicendo loro che il taglio è molto marginale e che hanno ancora queste risorse disponibili per leggi di settore, perché tale può essere considerata. Ma poi al lato pratico? Al lato pratico non sono disponibili, per cui è un illudere gli Enti locali. Mi dispiace che ci sia questo silenzio assordante da parte di chi dovrebbe veramente farsi sentire, parlo sicuramente dei Sindaci in prima linea che dovrebbero avere accortezza che non basta prevedere 1 milione o 950 mila euro sul bilancio di previsione. Se poi questi non vengono dati in disponibilità, fanno avanzo di amministrazione e facciamo la fine dello scorso anno.

Questo per dirle che rispetto al bilancio dello scorso anno, dove su mia precisa domanda fatta all'Assessore alle finanze è stato detto che una parte di risorse non erano in disponibilità, nel 2015 l'Assessore mi risponde che tutto quello che è previsto nel bilancio di previsione è in disponibilità presso gli assessorati e le strutture. Ora, io dico: parlatevi! Perché non è accettabile che da una parte si dica che non si può uscire con i bandi o con le modalità di accesso su come devo presentare le domande, perché non sono in disponibilità, ma dall'altra parte l'Assessore mi dice che, rispetto all'impostazione del 2014, quella del bilancio 2015 è totalmente diversa, perché c'è la totale disponibilità del bilancio di previsione. Io dico: parlatevi! Diteci qual è la verità, ma ditelo soprattutto a chi ha contato di fare riferimento a queste risorse, a chi ha pensato di attingervi, a chi in questi anni ha speso magari dei soldi per presentare dei progetti e in questo momento non ha avuto ancora risposte. Come lei ben sa, Assessore, abbiamo delle richieste pregresse e - io penso giustamente - gli uffici dicono che, prima di uscire con un nuovo bando o una nuova domanda, è giusto risolvere i problemi pregressi. Per il 2014 non li abbiamo risolti e per il 2015 (siamo a ottobre) non li risolviamo, almeno così mi risulta. Vorrei essere rassicurato e che lei mi dicesse che questi 950 mila euro lei prima di fine anno li spenderà tutti per adeguare gli edifici scolastici. Altrimenti, mi scusi Assessore, ma è inutile fare delle finanziarie di previsione, illudere la gente, fare spendere gli Enti locali su progettazioni che poi alla fine sono un costo e porteranno a casa nulla in merito all'adeguamento degli edifici scolastici. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 11,19 riaassume la presidenza il Vicepresidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Rini, ne ha la facoltà.

Rini (UV) - Grazie Presidente.

Per quanto riguarda la prima domanda, come lei giustamente ricordava, per l'anno 2015 sono stati stanziati sul bilancio di gestione della struttura edilizia scolastica e progetti europei 950 mila euro, a valere sull'articolo 37 della legge 13 del 2014, per l'adeguamento a norma e messa in sicurezza degli edifici scolastici di proprietà degli enti locali, quindi delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Come le avevo già detto e come lei ricordava peraltro nell'interpellanza precedente, si stanno valutando le priorità, viste però non in maniera singola ma in un'ottica generale, in relazione alla totalità delle necessità dell'intero settore dell'istruzione.

"Perché non si sia provveduto a tutt'oggi - mi chiede nella seconda domanda - a dare indicazioni ai Comuni", soprattutto in riferimento al bando. Come lei ha preannunciato, tenuto conto che vi sono ancora delle domande giacenti che hanno ovviamente una priorità, peraltro per un ammontare anche maggiore rispetto a quello stanziato nel bilancio, non si è giustamente ritenuto opportuno bandire (scusate il gioco di parole) un nuovo bando. Si ritiene infatti preferibile verificare il grado di priorità dei progetti che sono inclusi nelle graduatorie regionali e che non sono ancora stati finanziati.

Con l'occasione si informa che è intendimento dell'Assessorato all'istruzione avviare in tempi brevissimi, anche perché come ricordava lei i mesi passano, un tavolo con gli Enti locali che si occupi proprio della pianificazione del settore dell'edilizia scolastica. Tale intendimento non è relativo all'impegno di questa cifra - che avverrà entro questo anno; su questo la rincuoro - ma per mettere in piedi un osservatorio operativo e concreto, con la presenza sia dei responsabili dell'Assessorato, sia soprattutto dei responsabili del territorio e quindi del CELVA. Nell'ambito di questo tavolo dovranno essere individuate le principali criticità presenti sul territorio e conseguentemente gli interventi che avranno priorità di finanziamento. Tale operazione viene agevolata da quella opera di mappatura che è stata fatta a livello nazionale e che ha riguardato anche la nostra realtà.

Per quanto riguarda la terza sua domanda, le linee di finanziamento regionali e statali attivate negli anni scorsi per l'adeguamento a norma e messa in sicurezza degli edifici scolastici sono le seguenti: nell'anno 2012 sono stati attivati finanziamenti regionali in base all'articolo 7 della legge regionale 47 del 2009, destinati agli edifici scolastici di proprietà degli Enti locali, dunque scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado; nell'anno 2013 lo Stato ha attivato dei finanziamenti ai sensi dell'articolo 18 comma 8 ter e seguenti della legge 98 del 2013, destinati agli edifici scolastici di ogni ordine e grado. Tra le domande di finanziamento presentate dagli enti locali nel 2012, in base alla legge regionale 47 del 2009, otto non sono state finanziate per una questione di risorse, ma una di queste è stata successivamente finanziata grazie a norme statali che hanno allentato il vincolo derivante dal patto di stabilità. Tra le domande di finanziamento presentate nel 2013 in base alla legge 98 del 2013, quattro sono quelle che non sono state finanziate; tre di queste risultavano però già incluse nella graduatoria regionale del piano 2012 della legge regionale 47 del 2009.

Infine, l'interpellanza chiede se il Governo regionale ritenga ancora la sicurezza degli edifici scolastici una sua priorità. Ovviamente non possiamo che condividere: l'edilizia scolastica figura tra le principali priorità di questo Governo regionale. Creare le condizioni affinché i nostri ragazzi, i nostri figli possano studiare in ambienti non solo confortevoli e accoglienti, ma soprattutto sicuri, ovviamente è uno degli obiettivi che ci sta maggiormente a cuore. Per questo, nonostante le difficoltà finanziarie ed economiche, la Regione ha continuato comunque ad investire in questo settore. Lo provano gli interventi che sono in fase di attuazione e quelli che partiranno nei prossimi mesi, per esempio nel capoluogo regionale. Penso per esempio ai lavori di ristrutturazione del polo tecnico-professionale e la costruzione di un nuovo polo scolastico che potrà aggregare più istituzioni scolastiche e oltre 1300 studenti di percorsi liceali diversi. Grazie.

Presidente - Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha la facoltà.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

La ringrazio, Assessore, per quanto ci è stato detto. Ma la mia domanda era molto specifica e si riferiva alle risorse che noi annualmente mettiamo di finanza locale. Io ho evitato di fare la panoramica su quelli che sono gli investimenti nel settore scolastico, perché se no, rispetto a quello che mi ha detto, poteva citare anche l'università e avremmo avuto il quadro completo, ma non era chiaramente riferito alle risorse. Diverso è il discorso degli investimenti che uno fa per nuovi edifici scolastici e per grossi complessi, diverso è lo spirito con cui è nata questa legge. Lei, Assessore, dovrebbe saperlo: la legge è nata con lo scopo di risolvere i piccoli problemi delle scuole dei Comuni e degli Enti locali. È preoccupante che, per quello che riguarda le domande, siamo fermi al 2013: significa che per due anni noi non abbiamo neanche continuato in quel percorso di richiesta agli enti locali di presentare eventuali difficoltà legate a interventi su edifici scolastici.

Ci tengo a sottolineare che il grosso problema che ha avuto la scuola di Saint-Pierre lo abbiamo risolto grazie a questa legge. Nell'arco delle vacanze estive, grazie a questa legge, noi siamo riusciti a risolvere un problema e a riaprire l'edificio. Sono queste le risposte immediate che riusciamo a dare! È chiaro che per i progetti mega, che durano quatto, cinque, dieci anni o due legislature, è un'altra storia.

Lei adesso mi ha rassicurato e di certo sarà monitorato, Assessore, che lei spenda questi 950 mila euro, perché siamo ad ottobre e se voleva spenderli, o meglio, se poteva spenderli avrebbe avuto tutto il tempo necessario, tenuto conto che le domande sono già giacenti. Il fatto di non riaprire i bandi e chiudere il pregresso è una scelta che può essere condivisa, però teniamo conto di quello che successo nel 2014, in cui sono stati persi un milione di euro. Ricordo all'Assessore seduto proprio accanto a lei che, rispondendo a un'altra interpellanza, mi disse che il totale delle spese autorizzate per il bilancio di previsione 2015 è stato assegnato ai dirigenti. Mettetevi d'accordo, io dico! Non posso credere che sia a causa di una mancata attenzione dei dirigenti se questi bandi e questi progetti non sono stati finanziati. Non ci credo! Ma non ci credo veramente, perché tra l'altro so come operano all'interno della sua struttura. Io ho avuto modo di collaborare in un'altra veste e so che sono delle persone assolutamente affidabili, molto coinvolte in questi processi di messa in sicurezza. Qualcosa non ha funzionato e io non voglio capire dove. Per me l'importante è che questi 950 mila euro non facciano la fine del milione dello scorso anno, ma vengano impegnati e se possibile spesi prima di fine anno. Grazie.