Oggetto del Consiglio n. 28 del 28 gennaio 1981 - Resoconto
OGGETTO N. 28/81 - RIMBORSO SPESE DI TRASFERTA AGLI INSEGNANTI ASSEGNATI A SEZIONI STACCATE DELLA SEDE DI TITOLARITÀ. (Interrogazione)
Presidente - Do lettura del testo dell'interrogazione presentata dai Consiglieri Cout e Péaquin.
INTERROGAZIONE
Gli insegnanti valdostani che lavorano presso le sedi di alcune scuole della Valle e che allo stesso tempo sono incaricati presso altre scuole o sezioni staccate della stessa non usufruiscono di alcun rimborso per le trasferte ed i viaggi conseguenti;
Tale situazioni risulta evidentemente diseguale se confrontata al trattamento di altre categorie di lavoratori dipendenti da enti pubblici;
Ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERROGANO
l'Assessore regionale alla Pubblica Istruzione per conoscere quali provvedimenti possono essere messi in atto al fine di ottenere per tali insegnanti il riconoscimento di un rimborso delle spese di viaggio per le trasferte.
Presidente - Risponde l'Assessore alla Pubblica Istruzione Viglino, ne ha facoltà.
Viglino Maria Ida (UV) - Je regrette de devoir citer à nouveau, à propos de cette interrogation, le Décret du Président de la République du 31 octobre 1975, n. 861. L'article 2 de ce Décret prévoit: "Al personale appartenente ai ruoli di cui al precedente articolo 1, cioè ai ruoli regionali, si applicano, per quanto concerne lo stato giuridico, il trattamento economico e di carriera, le norme vigenti per il corrispondente personale degli istituti e delle scuole funzionanti nel restante territorio dello Stato".
Et, comme Monsieur Cout le sait, nous devons appliquer les lois nationales, il n'est donc pas possible de faire des remboursements pour des transports lorsque le poste de l'enseignement se trouve dans un lieu qui n'est pas celui de la résidence habituelle. En effet il y a une loi nationale qui prévoit que les enseignants doivent habiter dans le lieu même où ils enseignent. Dans le cas où il y a une annexe de l'école dans une autre Commune, l'enseignant n'a pas le droit d'exiger un remboursement pour son déplacement d'un siège à l'autre.
Je répète que nous devons appliquer les lois et les circulaires nationales en ce qui concerne l'administration du personnel enseignant.
Presidente - Ha facoltà di parlare il Consigliere Cout per la replica.
Cout (PCI) - Dispiace molto anche a me sentire la risposta dell'Assessore, perché penso che questo sia un problema reale, un problema effettivo per queste persone. So bene che la legge dice che gli insegnanti devono abitare nella sede loro assegnata e che se hanno delle sezioni staccate non hanno diritto al rimborso, però io ho conosciuto degli insegnanti che - e anch'io ho insegnato, ad esempio, a Pont-Saint-Martin e ad Aosta nello stesso tempo alcuni anni fa - praticamente girano tutta la Valle d'Aosta: da Verrès ad Aosta e a Morgex nello stesso tempo. Quindi direi che il problema potrebbe essere visto in modo leggermente diverso, ricercando una soluzione che potrebbe, al limite, andar bene per noi in Valle, anche in base alle ultime leggi che sono uscite, al contratto di lavoro, alle nuove trattative che sono in corso, alle nuove leggi che probabilmente usciranno.
Ci sono dei decreti che paragonano lo stato giuridico degli insegnanti a quello degli statali; sono previsti per gli insegnanti, in un paio di casi, dei rimborsi; viene previsto un rimborso, ad esempio, per il personale direttivo e ispettivo quando vada in missione oltre i dieci chilometri dalla sede di servizio.
È vero che anche il nuovo contratto probabilmente ipotizzerà un incarico secondo una dislocazione per Distretti, nel senso che gli insegnanti, per quanto possibile, si dovrebbe cercare di tenerli nel Distretto di residenza. Il dieci per cento di essi, è un'ipotesi anche questa, dovrebbe essere libero di girare di qua e di là, al di fuori di un impegno preciso e si dovrebbe anche cercare di raggruppare gli insegnanti nella stessa scuola. Penso che, anche se si dovesse andare a una soluzione di questo genere, gli insegnanti che saranno comunque "volanti" da una sede all'altra avranno sempre questo disagio.
È un problema abbastanza complicato nella soluzione, ma ritengo che per quanto possibile dovremmo cercare di risolverlo, almeno in Valle d'Aosta, dove la realtà è molto spezzettata, forse più che da altre parti. Infatti, dove ci sono Comuni più grossi, c'è un maggior numero di studenti e quindi un maggior numero di sezioni e gli insegnanti vengono più raggruppati; in Valle d'Aosta, con le sedi abbastanza poco "popolate" che abbiamo, la realtà è più frammentata e quindi il problema è più grande ancora. Purtroppo, se questo non sarà possibile dovremo per forza attenerci alle leggi nazionali.
Io direi che comunque dovremmo tenere presente questa situazione e, per quanto possibile, cercare di risolverla nel nostro ambito.