Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1437 del 24 settembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1437/XIV - Interpellanza: "Revisione dell'accordo sottoscritto con la società Heineken di Pollein a seguito dell'approvazione della legge di stabilità per l'anno 2015".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Questa interpellanza va sempre nel senso di fare chiarezza, di dare quell'informazione di cui noi crediamo ci sia assoluta necessità per quello che riguarda sia questo Consiglio, ma anche i cittadini valdostani. È un po' la diretta conseguenza dell'interpellanza precedente, ma questa vorrebbe, se possibile, entrare un po' più nello specifico, riferendosi alle conseguenze della sentenza della Corte costituzionale 31/2015 per quello che riguarda la Regione autonoma della Sardegna. Già nella precedente interpellanza, Assessore, le avevo detto che sarebbe importante addirittura magari fare un Consiglio tematico su questo, perché è importante che i cittadini sappiano, soprattutto che la politica sappia, e che, sulla base di quello che si apprende e si deciderà in questo Consiglio tematico che io propongo...poi immagino non sarà recepita questa proposta...dicevo che la politica poi tragga le dirette conseguenze e metta in campo quel progetto che necessita alla Valle d'Aosta per avere un minimo di prospettiva sul futuro, sia di carattere finanziario, ma anche di carattere amministrativo e di sviluppo della Regione Valle d'Aosta.

Ora parto dai contenuti della sentenza della Corte costituzionale. Non so perché avete taciuto sui contenuti di questa sentenza che ha un valore impattante devastante, "devastante" per la Valle d'Aosta! Allora quando dico che manca informazione è questo! È che quando ci sono delle sentenze così...beh, io penso che il minimo sia fare fronte comune, "il minimo sia fare fronte comune", spiegarne le conseguenze ai cittadini, ai valdostani, e trovare, se possibile, contromisure. Però, non so se ho capito bene o se ho capito male - lei mi correggerà, Assessore, magari se ho capito male - ma, contrariamente ai dubbi peraltro espressi anche da movimenti e partiti nazionali sul fatto che nelle accise venisse scritto il valore della produzione che veniva fatta sul territorio nazionale solo perché la sede era in Valle d'Aosta...parlo soprattutto per quello che riguarda l'Heineken, in questo caso...ebbene, la sentenza dice addirittura un'altra cosa, ti dice: "Spettano alle Regioni autonome solamente le somme relative alle accise per le quali si è verificato nella Regione non soltanto il fatto generatore, ma anche la condizione di esigibilità che avviene al momento dell'immissione in consumo nello stesso territorio dei prodotti soggetti ad accisa". Ora, le domande vanno proprio in questo senso, perché noi vogliamo capire qual è la produzione totale dell'Heineken, quella che noi negli anni abbiamo conteggiato, ma a che percentuale ammonta la produzione effettiva negli stabilimenti di Pollein, quindi a quanto ammonta soprattutto - chiaramente riferito al 2014, perché il 2015 non è ancora concluso - la sola produzione dello stabilimento di Pollein e a quanto ammontano le accise prodotte negli stabilimenti di Pollein ed immessi in consumo sul territorio della Valle d'Aosta. Perché pare...almeno così leggo, poi magari voi mi direte che non è così...ma da quello che si evince e, soprattutto, da quelle che sono le conseguenze dell'approvazione anche della legge di stabilità 2015...l'articolo che ho già citato precedentemente, per cui non sto a citare le conseguenze, vale a dire che dal 2015 c'è una perdita per quanto riguarda le accise...capire qual è questa differenza. Se ci sono poi contenziosi o approfondimenti in atto con lo Stato in merito alle accise pregresse...perché noi vorremmo capire se lo Stato contesta alla Regione di aver indebitamente introitato accise non dovute...e poi se è intenzione della Regione e del Governo regionale rivedere l'accordo da poco sottoscritto con Heineken che, ricordo, prevede l'investimento complessivo da parte di Finaosta di 76 milioni di euro, 76 milioni di euro dal 2017 al 2026. Questo perché? Perché è la base del futuro delle nostre entrate, del futuro delle nostre risorse. Dico questo anche perché questa interpellanza, tenuto conto che sto parlando di accise legate alla birra, ma è chiaro che questa riduzione di entrata accise è legata anche al discorso energia elettrica...dicevo, ne prendo spunto anche per chiarire qual è la nostra preoccupazione in merito alle imposte non pagate da parte di CVA.

A noi interessa molto poco il discorso di andare a strumentalizzare un avviso di garanzia, per cui, Assessore Donzel, le posso garantire che la nostra preoccupazione è legata al fatto che 51 milioni potrebbero fare comodo a un bilancio regionale disastrato come questo, 51 milioni di imposte forse dovute e non pagate! Potrebbero fare comodo quando parliamo di tagli agli asili nido, di tagli agli anziani, di quella politica sociale che, prima di una comoda poltrona, voi avete cercato di difendere assieme a noi. È chiaro che la memoria è corta, che la memoria si perde, che è facile dimenticare i contenuti di battaglie, è molto più comodo magari provare a fare i paladini, i mediatori, i saltimbanco, quelli che, di volta in volta, magari sfruttano gli annunci di tagli devastanti da parte del Governo per poi ergersi a paladini a difesa del sociale in cui noi abbiamo creduto e "voi" avete creduto fino a poco tempo fa...questa è la differenza, per cui a noi poco importa!

Noi vorremmo solo capire se le imposte non pagate verranno comunque recuperate nel bilancio regionale o se, a seguito anche della finanziaria 2015, oltre al danno c'è la beffa, Assessore, cioè le imposte non pagate negli anni pregressi, poiché introitate negli anni dopo il 2015 a seguito della finanziaria, magari verranno introitate dallo Stato e non da noi, per cui oltre al danno la beffa! Vorrei essere tranquillizzato su questo, perché per noi le preoccupazioni sono queste. Per qualcuno le preoccupazioni sono il cercare di trovare giustificazioni per cambi di poltrona o entrate in maggioranza, per noi le preoccupazioni sono ben altre. Grazie.

Presidente - Per la risposta, l'Assessore Perron.

Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.

Risponderò puntualmente alle domande che lei mi ha posto, collega.

Punto 1: la produzione di birra nello stabilimento di Pollein ha rappresentato il 13,7 percento del totale della produzione di Heineken in Italia. Vorrei precisare che questa percentuale è stata calcolata da Finaosta a quantità e sulla media del triennio. Dico questo perché nel 2014 alcune linee di produzione dello stabilimento di Pollein sono state ferme poiché sono state oggetto di investimenti, quindi il dato medio del triennio è parso più rappresentativo.

Punto 2: l'IVA pagata da Heineken in Italia, nel 2014, è stata pari a 92,18 milioni di euro complessivi. Sottolineo che la divulgazione di questo dato da parte nostra non è stata negoziata con Heineken, quindi lascio a lei come a tutti voi le considerazioni conseguenti. Sul quesito mi permetto solo di dire che, come lei sa, l'IVA è un'imposta sul valore aggiunto, viene versata dalle imprese sulla base di un calcolo netto tra l'IVA riscossa sulle vendite e quella pagata sugli acquisti, quindi tecnicamente diventa di difficile risposta, collega Gerandin, perché il dato non è riferibile ad un singolo stabilimento. Vorrei poi ricordare che dal 2011 il riparto dell'IVA a favore della Regione non avviene più sulla base dei versamenti effettuati dalle imprese. Sull'altra parte del quesito, l'Amministrazione regionale non riceve da Agenzia delle Dogane l'informazione dell'importo sulla base del criterio dell'immesso in consumo, quindi l'accisa birra - perché lei questo chiede - riferibile alla produzione negli stabilimenti di Pollein è pari a 2,9 milioni di euro; anche del dato sull'immesso in consumo, lo sottolineo, la divulgazione non è negoziata con Heineken.

Punto 3: non vi sono contenziosi in atto, la questione è stata definita con l'accordo che è stato firmato a luglio 2015 per la quale è in corso l'approfondimento al fine di definire le modalità e i tempi di erogazione delle accise pregresse (questo era dovuto ai sensi del punto 7 dell'accordo stesso).

Ultimo punto: al momento non c'è assolutamente l'intenzione di rivedere questo accordo con la società Heineken non essendo mutate le condizioni presenti alla data della sottoscrizione dell'accordo che comunque è successiva all'entrata in vigore della legge di stabilità del 2015. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - La ringrazio e ringrazio l'Assessore.

Proverò, probabilmente già il prossimo Consiglio, anche a seguito di quanto mi ha detto, a riformulare eventualmente quali sono le stime del Governo per quello che riguarda la previsione 2016, perché lei giustamente mi ha dato i dati di cui era in possesso e i dati che sono in suo possesso...sì, sì, viene applicato...io penso che non ci sia motivo, perché è stata dichiarata anticostituzionale una legge della Regione Sardegna e non penso ci sia motivo per non applicare anche alla Valle d'Aosta le conseguenze di questa sentenza.

Lei mi dice che la produzione per quello che riguarda lo stabilimento di Pollein è del 13,7, per cui c'è da essere un po' preoccupati, e immagino che la mia preoccupazione, almeno questa, sia condivisa. Se poi ci mettiamo ancora l'ulteriore tassello che deve essere eventualmente commercializzato sul territorio, non so quali possano essere le previsioni con cui voi vi accingete a predisporre un bilancio così importante come quello di previsione 2016 e di prospettiva, perché poi è chiaro che la finanziaria ti dice che dal 2015 in avanti (questo è quanto) avremo i 70 milioni a compensazione, ma ho la vaga impressione che il crollo delle imposte delle accise di Heineken, di CVA e dei produttori di energia elettrica sul territorio siano probabilmente un bagno di sangue. Ecco, questo è quanto le chiederemo, perché è la base della predisposizione di un bilancio, e le anticipo che chiederemo anche come intende muoversi la Valle d'Aosta eventualmente per non perdere, se dovuti, almeno i 51 milioni di accise per quello che riguarda CVA, quelli non pagati da CVA. Perché, vedete, l'accisa non pagata ha una doppia valenza e probabilmente a fronte di imposte - non so se dovute, ma comunque contestate o quanto meno richieste e non versate - che sarebbero transitate sul bilancio regionale, probabilmente - io dico "probabilmente" - sarebbe sceso di molto anche l'utile, l'utile utilizzato da Finaosta per ricapitalizzare società in perdita, per cui questa è una conseguenza. Non abbiamo pagato le imposte dovute, non abbiamo avuto le imposte per ricapitalizzare, e quel qualcuno che in questo momento è preoccupato di non far troppo rumore per quello che riguarda i 51 milioni è quel qualcuno che comunque era con noi quando dicevamo che le battaglie sulle ricapitalizzazioni dovevano essere alla base di un criterio di trasparenza, di rilancio dell'attività e quant'altro. Oggi ci troviamo di fronte a una situazione in cui probabilmente non ci sarebbero state neanche le risorse necessarie per un'operazione di questo genere.

Noi vorremmo pertanto capire, al di là di come e se verranno recuperate all'interno del bilancio regionale queste risorse non pagate, queste accise non pagate, noi vorremmo capire se c'era una strategia alla base di questo mancato pagamento e quant'altro. Detto questo, il quadro è preoccupante, è allarmante, soprattutto è un quadro che dà veramente poche prospettive alla Valle d'Aosta se noi non saremo in grado e se il Governo non prenderà coscienza che una sentenza di questo genere e l'applicazione per il territorio della Valle d'Aosta di una sentenza con questi contenuti prevede alla base una rinegoziazione del famoso "accordo del 2010". Se non c'è la rinegoziazione dei termini dell'accordo del 2010...beh, noi continueremo a prendere schiaffoni, malgrado il salvacondotto o malgrado la parvenza di avere un consolidamento del Governo regionale che avrebbe dovuto garantirci un salvacondotto romano. Il salvacondotto romano non esiste, i contatti non esistono, gli schiaffoni...quelli sì!

Presidente - Punto 34 all'ordine del giorno.