Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1435 del 24 settembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1435/XIV - Interpellanze: "Individuazione delle modalità per la predisposizione del bilancio finanziario per l'anno 2016".

Presidente - Partiamo dalla discussione congiunta dei punti 20-24-29. La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Prima di cominciare, però, volevo chiedere se il Governo è presente, perché vedo che ci sono delle assenze anche abbastanza importanti, quindi se per favore possiamo...infatti. Chi prende le decisioni e soprattutto chi decide sul bilancio, visto che dobbiamo parlare di bilancio, è assente, quindi se per piacere possiamo risolvere questo problema...grazie.

Presidente - Colleghi, c'è la Giunta, manca il suo Presidente che sarà in arrivo...c'è il Presidente, c'è l'Assessore competente, quindi se per l'opposizione...ecco il Presidente. Prego, collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Sì, grazie. Buongiorno, Presidente, eravamo preoccupati perché parlavamo di bilancio senza di lei e questo è praticamente impossibile.

La mia interpellanza è un'interpellanza sostanzialmente provocatoria. Ci siamo lasciati nel passato Consiglio in cui avevo chiesto qual è il reale fabbisogno della nostra Regione, cioè quanto effettivamente ci serve per andare avanti visti i paventati tagli, visto tutto quello che sta accadendo e l'Assessore Perron, alla fine, non mi aveva dato risposta, né a me, né chiaramente ai valdostani, e quindi sono qui a riproporre la stessa domanda. Siamo in un momento in cui stiamo facendo tagli più o meno accertati dappertutto e, sinceramente, non si capisce quali sono i servizi che vogliamo eliminare, quali sono quelli che vogliamo mantenere, non si capisce neanche se ne vogliamo aggiungere di altri o modificare quelli che abbiamo...sostanzialmente non si sa bene da che parte state andando!

Ora, io mi rendo conto che la politica del contributo a pioggia - che è quella che è stata adottata in questi ultimi decenni in Valle d'Aosta - sia finita, l'avete detto anche voi, ma adesso che cosa pensa di mettere in campo l'Assessore e soprattutto quelli della Giunta? Mi rendo conto che non avete nessuna idea o, meglio, che qualunque idea mettete in campo è figlia dell'emergenza. Avete fatto i tagli sugli asili, poi ieri stavate discutendo che forse li togliete o li modificate, i tagli allo SFOM non c'erano anche se c'erano o forse ci saranno, non sappiamo neanche questo, sostanzialmente non avete un modello di riferimento! Che cosa si intende per "modello di riferimento"? Non ci avete ancora spiegato effettivamente come pensate di cambiare ciò che non c'è più. Forse si potrebbe parlare di "formazione sulle nuove tecnologie", però non investite su questo e quindi non avremo neanche questo! Sulle energie rinnovabili abbiamo fatto scempio perché giustamente sono state date concessioni e continueranno ad essere date concessioni ai privati senza nessuna ricaduta all'interno dell'Amministrazione e quindi, sì, investiamo nelle energie rinnovabili, ma a favore dei privati e non a favore dei cittadini... Oppure si vuole investire sul turismo e, anche qui, ci sarebbe da fare un discorso enorme: quale turismo, se poi i castelli li trattiamo come abbiamo visto, spostando i soldi e togliendo, diciamo così, la possibilità ai turisti di venire a visitarli e poi si ritrovano chiusi? Però siamo andati a Pompei e quella era la cosa importante, quindi va bene! Parliamo poi dell'agricoltura: si stanno facendo degli sforzi sull'agricoltura, però anche chi prova da giovane ad aprire le proprie aziende agricole alla fine le deve chiudere, perché c'è una tale burocrazia alla quale non riesce a starci dietro, e anche se deve avere dei contributi che gli vengono promessi poi alla fine gli uffici trovano sempre dei problemi e quindi non li erogano.

Vogliamo parlare di social economy? Vogliamo vedere se riusciamo ad andare verso il 3000? Anche qui succede di tutto, non siamo in grado di mettere insieme nessun tipo di politica, né green né di altro tipo! Potremmo magari investire negli inceneritori, visto che adesso il PD sta entrando decisamente all'interno dell'azione di Governo, potremmo prendere spunto da ciò che fanno a Roma e magari impiantare qui un paio di inceneritori, potrebbe essere una soluzione per le nostre economie...non so, avete una qualche idea? Potremmo magari copiare il modello olandese, quello del sesso, droga e rock and roll...credo che farebbe molto piacere a tutti quanti i valdostani e sicuramente avremmo frotte di turisti, ma, anche qui, dovete fare delle scelte! Probabilmente la componente ciellina della vostra Giunta non sarebbe d'accordo...e così via, potremmo fare un elenco lunghissimo di politiche che qualcuno vorrebbe e qualcun altro sicuramente ostacolerebbe.

Esattamente da che parte volete andare? Perché vede, alla fine, Assessore, non avete nessun riferimento, né politico, né economico! Qualcuno vuole andare in una direzione, qualcun altro in un'altra, non prendete nessuna decisione e tutto questo accade su un problema ancora più grande; quindi non solo non avete idee, ma avete anche un altro tipo di problema: non avete i dati! Stiamo discutendo a lungo di una legge sul reddito minimo, chiamiamola "sul reddito di inclusione", chiamiamola come volete, ma ci scontriamo come gruppo di lavoro con un problema gigantesco: non abbiamo i dati! Non sappiamo esattamente qual è la situazione economica e sociale presente in Valle d'Aosta. Di conseguenza, quando facciamo delle domande agli uffici rispetto a una scelta anziché un'altra oppure quale taglio dare all'IRPEF o all'ISEE o definire un criterio familiare o personale del reddito, non abbiamo risposte, cioè non sappiamo a quante persone risolveremmo il problema o quanti ne hanno, non sappiamo quanto dovremmo dare o non dare per dare una garanzia di vita dignitosa alle persone. Questo problema che incontriamo noi su questa legge lo avete sicuramente anche voi, perché i dati non è che ce li nascondete, è perché non ci sono!

Ora, sulla base di tutto questo, vi chiedo (e quindi da qui parte la mia interpellanza): visto che siete voi che governate, visto che siete voi che decidete, come fate a prendere queste decisioni senza i dati? Sulla base di che cosa scegliete? Io credo che sia sulla base dell'estro del momento, e la questione degli asili ricalca in pieno questo esempio. Potete continuare così, Assessore? È sinceramente il modo corretto di gestire un'amministrazione di una Regione? Vorrei ricordare che avete creato un'economia basata esclusivamente sui soldi che venivano erogati dalla Regione, vuoi per contributi, vuoi per lavori e servizi. Questa Valle sta affondando per questo motivo e voi non state mettendo in campo nulla di diverso, state semplicemente cercando di limitare i danni, ma a questo punto non avete altra possibilità che non mettervi finalmente intorno a un tavolo e decidere che cosa fare per il futuro, e per il futuro non di questo pomeriggio o di domani, bensì per il futuro dei prossimi vent'anni! Purtroppo continuo a non avere risposte...io spero che oggi, magari, il barlume di una risposta possa averla! Io spero che magari oggi mi diciate...non so... "abbiamo deciso di non finanziare più le fondazioni", soprattutto quelle che passano il tempo a creare convegni che sono assolutamente inutili, "abbiamo deciso di non comprare più libri", per esempio (cosa che il Consiglio continua a fare tranquillamente!), "abbiamo deciso di fare una serie di scelte più o meno grandi e importanti per le quali alla fine avremo dei risparmi e potremo rispondere al fabbisogno primario che non sappiamo ancora quant'è"...

Detto tutto ciò, resto in attesa di una vostra...spero, spero finalmente risolutiva idea di come farci uscire da questo problema.

Presidente - La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Colleghi di maggioranza, come penso avete potuto constatare, i tre gruppi di opposizione hanno presentato comunque in maniera simile tre iniziative per avere quanto meno delle informazioni sulla situazione economica finanziaria generale, perché altrimenti si rischia, a livello comunque anche di Consiglio regionale, di non avere quella contezza generale vista la situazione e, di conseguenza...come dire? quasi di deragliare o avere una certa facilità a fare della demagogia.

Il nostro gruppo ha deciso di presentare questa iniziativa insieme ai colleghi dell'UVP perché riteniamo che la finanziaria 2016 - che sarà discussa probabilmente nel mese di dicembre - non sia solo un atto importante, ma è un po' il giro di boa di questa legislatura, perché va a pianificare il 2016/2018, è quasi un po' la prima sintesi di due anni e mezzo di lavoro di questa legislatura, e va ad affrontare il documento che traccerà le linee di indirizzo e di pianificazione finanziaria. A fine luglio abbiamo discusso parecchio della situazione a livello regionale su quali sono ancora le potenzialità, se ce ne sono, soprattutto se c'è la voglia all'interno di quest'aula, di quest'Assemblea, nel rispetto dei ruoli, quindi di chi ha un compito di Governo e di chi, invece, ha un compito di controllo da una parte ma di stimolo dall'altra, di provare a cambiare metodo di lavoro.

Prima riflessione che vorrei fare: come gruppo ci spiace che a livello di metodo di lavoro indubbiamente siete già partiti col piede sbagliato, collega Perron, in quanto diversi temi sono stati affrontati - legittimi, legittimi ci mancherebbe! -, diversi temi avete iniziato ad affrontarli, e ieri ne abbiamo anche discusso...ma probabilmente solo se si hanno sul tavolo tutte le carte, tutte les données, tutte le potenzialità anche dal punto di vista finanziario ci si può confrontare serenamente, pacatamente, e poi fare delle scelte. Noi avevamo contestato il metodo di lavoro, collega Perron. A fine luglio - mi rivolgo a lei, in quanto Assessore al bilancio, indubbiamente - avevamo contestato il metodo di lavoro, visto e considerato l'accordo siglato in solitaria da parte nostra il 21 luglio 2015 dal Presidente della Regione. Gradiremmo invece disporre di un quadro completo delle reali disponibilità spendibili per il 2016. Sappiamo, perché questo è il dato a oggi, che le disposizioni nazionali ci impongono la partecipazione al risanamento dei conti pubblici, ma in questi mesi estivi, mesi di agosto e inizio di settembre, le prime indiscrezioni (volute, non volute, corrette...noi indubbiamente non abbiamo queste informazioni, quindi l'obiettivo di questa iniziativa va in quella direzione): ci sarà un'ulteriore contrazione sulle risorse per il 2016.

Tenuto conto che in questo momento la necessità di operare comunque scelte forti e importanti per l'intera comunità è alta, dal nostro punto di vista ci deve essere anche una consapevolezza delle vere disponibilità economiche - e ci scusi, Assessore Perron, però noi ci teniamo - un'informazione corretta verso l'esterno riguardo non solo all'allocazione delle risorse, quindi alle scelte di natura politica - ci mancherebbe! -, ma un'informazione corretta su qual è lo stato dell'arte della nostra Amministrazione regionale e valdostana. Faccio qualche esempio perché altrimenti...queste sono le premesse di metodo di lavoro. I valdostani sanno che praticamente ormai il nostro bilancio è un bilancio autoalimentato in buona parte, quindi le disponibilità che abbiamo sono del nostro gettito, di autoalimentazione, più produciamo e più abbiamo delle disponibilità finanziarie da allocare, da creare e garantire servizi, e garantire anche investimenti, quindi IVA, IRPEF, accise...gradiremmo avere da lei, Assessore, e da lei, Presidente, delle informazioni in più, delle note in più sulla situazione e il rapporto delle accise tra Stato e Regione, IRES e altre ancora; quindi da una parte se si produce abbiamo delle risorse, se si produce meno ne abbiamo di meno e, indubbiamente, avremo anche delle difficoltà a garantire certi servizi...ieri abbiamo parlato di servizi essenziali.

Prima il collega Cognetta parlava di visione quanto meno generale...bene, come possiamo parlare di sostegno al reddito, asili, bon de chauffage, se non c'è un quadro generale anche in quest'aula? E tutte le forze, le sei forze che rappresentano comunque la popolazione valdostana all'interno di quest'aula possono, dal nostro punto di vista, presentare delle proposte, quanto meno aiutare l'azione di Governo della maggioranza. Non basta indubbiamente una visione generale, ci va anche quella puntuale dove c'è margine su quali potrebbero essere le leve da mettere in campo. Poi, come succede nelle migliori famiglie, in questi giorni, preparando questo Consiglio, anche dai colleghi della maggioranza si è sentito dire: "ah, per voi è semplice, voi non dovete fare delle scelte, voi avete un altro ruolo"...no, noi abbiamo un ruolo non solo di controllo, ma di stimolo, abbiamo un ruolo di proporre quello che è un modello che dal nostro punto di vista non è più sostenibile.

Qual è la ricetta? Innanzitutto, collega Perron, la ricetta è quella di avere contezza delle vere disponibilità per il 2016 e solo da lì possiamo partire per poter approfondire e fare delle scelte importanti. Noi ci siamo...come dire? è sempre interessante guardare cosa fanno anche gli altri, se non per copiare per avere contezza, preferiamo avere più informazioni per poter comunque presentare le nostre proposte. Si immagini, collega, che in altre Province e Regioni a Statuto speciale la discussione è aperta da diversi mesi con le forze politiche presenti nei vari Consigli regionali, da diversi mesi è aperta alla luce del sole con le forze economiche e da diversi mesi è aperta con le parti sociali per pianificare il 2016/2018.

Ecco, vista la situazione, noi sinceramente abbiamo presentato questa iniziativa per avere contezza, tant'è vero che la richiesta che facciamo è volutamente generica, interpelliamo "il Governo regionale per sapere come intende affrontare la "costruzione" del bilancio 2016". Noi diciamo che forse è il momento di aprire a tutte le forze, non solo politiche...dicevo prima quelle economiche, quelle sociali...probabilmente siamo di nuovo in ritardo, siamo a settembre...dicevo, colleghi, che alcune Regioni a Statuto speciale hanno aperto il tavolo a maggio 2015 per la pianificazione 2016/2018. Ci sono tanto di...non tanto comunicati stampa, quanto documenti che hanno già siglato nel mese di maggio per la programmazione. Ho colto un passaggio che dal nostro punto di vista è stimolante, è interessante, quello di un primo accordo siglato il 17 di maggio 2015 dove il leitmotiv è "vera partecipazione", dove le porte aperte sono: "queste sono le nostre disponibilità, noi stiamo producendo questo, l'autoalimentazione dal punto di vista tassativo è questo, questa è la disposizione, le scelte sono queste"...ecco, peccato che siamo già a fine settembre!

Come gruppi di opposizione siamo a chiedervi quanto meno contezza delle disponibilità vere per il 2016. Oltre alla contezza, però, la parte che ci interessa di più è: "provate, proviamo a fare delle scelte", altrimenti si rischia di mettere una toppa, una toppa che è peggio del buco, e si rischia comunque di creare una macelleria sociale da una parte e nel non dare sviluppo e dignità a quello che è invece il motore economico, a maggior ragione visto e considerato che i 10/10 dovrebbero restare in Valle d'Aosta...ma se non c'è l'impulso è difficile che si possa allocare nuove risorse per il 2016/2018. Grazie.

Presidente - Grazie collega. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

Vede, Assessore, anch'io, come chi mi ha preceduto, sono in quest'aula a esternare la nostra preoccupazione. Noi, in quest'aula, abbiamo vissuto nel passato un susseguirsi di vicende dove si è negato anche quella che era l'amara realtà della Valle d'Aosta, si è cercato di mascherare tagli dolorosi e, ultimamente, noi stiamo vivendo un periodo in cui tutti i mali della Valle d'Aosta derivano da uno Stato cattivo, da uno Stato vessatorio, da uno Stato che ci taglia le risorse. E allora oggi, con questa nostra iniziativa e con l'iniziativa dei colleghi che hanno illustrato prima, noi vorremmo provare a fare chiarezza.

Che la situazione fosse difficile e confusa, noi - se mi permette, Assessore - l'abbiamo detto in quest'aula forse per primi. Lo abbiamo detto proprio perché non c'è da gioire quando si parla di risorse in meno o quant'altro. Poi in quest'aula sono state date delle giustificazioni che per noi sono inaccettabili. Noi riteniamo inaccettabile che la Valle d'Aosta continui a chinare il capo, a subire passivamente le conseguenze finanziarie dello Stato che i nostri Parlamentari hanno votato e a cui hanno dato parere favorevole. Allora non è più accettabile che le difficoltà economiche della Regione siano subite passivamente senza nessun tipo di reazione, nessun tipo di progettualità, di prospettiva e quant'altro. Se in Italia c'è una timida ripresa, in Valle d'Aosta stiamo ancora precipitando. Bene, io penso che dire questo sia dirlo nell'interesse dei valdostani, e soprattutto dirlo nell'interesse anche di chi ci amministra, di chi in questo momento è seduto sui banchi del Governo. Non è fare catastrofismo, è l'amara realtà.

Noi vorremmo allora che le timide bugie o le non risposte che avete dato in questi ultimi periodi, in questa legislatura, non succedano mai più. Vede, Assessore, se in commissione non vi chiedevamo del perché dei 70 milioni cancellati nel consuntivo sarebbero passati come una conseguenza, come una manovra contabile senza nessun tipo di spiegazione, né al Consiglio e men che meno ai cittadini; ora il Consiglio può, e magari dovrebbe interessarsi. Parlo a nome di tutti, anche dei Consiglieri di maggioranza sulla realtà delle situazioni a bilancio delle disponibilità finanziarie. I cittadini non hanno questa possibilità, per cui noi non possiamo più continuare ad accettare mezze risposte o mezze verità. Noi vogliamo che la gente capisca la reale situazione con cui la Valle d'Aosta deve affrontare il futuro.

Assessore, le chiederò allora, contrariamente a quelle di chi mi ha preceduto, che erano richieste molto più generiche...io le ho fatto delle domande precise, precise e dettagliate, e sono riferite al Patto di stabilità che avete siglato nel 2015, che qua avete decantato come un grande successo, sono riferite alla competenza eurocompatibile per quello che riguarda il 2016, se verrà applicato anche per la Valle d'Aosta (come per le 15 Regioni a Statuto ordinario) il pareggio di bilancio, quali saranno le conseguenze del pareggio di bilancio e dove il Governo intende tagliare, perché noi non possiamo accettare che vengano convocate le Organizzazioni sindacali, che si parli di 74 milioni di tagli e che i 74 milioni di tagli vengano comunicati al TG3, che i cittadini debbano apprendere dal TG3 che tagliate 74 milioni, soprattutto non possiamo accettare una finanza creativa come quella che stiamo vivendo in questi giorni. E quando parlo di "finanza creativa" parlo di annunci shock di tagli, di tagli lineari per poi chiamare i diretti interessati e fare del buonismo...bene, questo per noi è inaccettabile! O c'è un progetto per il futuro della Valle d'Aosta, un progetto serio, un progetto credibile, un progetto su cifre reali e concrete oppure, veramente, è ora di passare la mano! Perché ognuno può avere le proprie visioni politiche, può avere le proprie considerazioni, può avere le proprie...diciamo prese d'atto in merito, ma che ci sia un progetto, che ci sia un disegno politico, che ci sia una prospettiva per la Valle d'Aosta...poi ognuno è libero di giudicare e condividere. In questo caso voi non avete neanche idea di quello che può essere un progetto politico di sviluppo e neanche di gestione finanziaria, perché sennò non fareste gli annunci spot per creare allarme sociale e poi fare la parte dei buoni, la parte dei mediatori, la parte di chi...e anche se continuerete a fare così, se 74 milioni dovete recuperarli, noi vogliamo sapere dove li tagliate! Penso che il quadro debba essere un quadro generale delle conseguenze della finanziaria, delle conseguenze della sentenza della Corte costituzionale della Sardegna che continuate a citare e che non avete avuto il coraggio di spiegare a nessuno, né in quest'aula, né fuori da quest'aula, "né in quest'aula, né fuori da quest'aula", e soprattutto che spieghiate ai valdostani che la situazione economica sta precipitando. Noi, tra IVA, imposte di registro, gettito di imposta, concessioni governative, IRPEF e IRES (sono dati ufficiali nel consuntivo 2014), rispetto alla stima che avevate messo in bilancio, abbiamo perso 60 milioni...60 milioni rispetto allo stimato! Tenete conto che nel 2016 la Valle d'Aosta andrà a ridistribuire le entrate 2014, e a me non pare che il 2014 sia un anno che lasci molto spazio alla crescita e a quant'altro, per cui diciamoli i dati, diciamo qual è la situazione!

Concludo. Quando in commissione è stato chiesto il perché del taglio di 70 milioni ci avete risposto - queste sono comunicazioni ufficiali che avete mandato tramite gli uffici - che la riduzione dei 70 milioni è dovuta in conseguenza all'approvazione della legge di stabilità 2015, la legge 23 dicembre 2014, la n. 190, che, all'articolo 1 del 575, stabilisce che a decorrere dal 2015 la compensazione del minor gettito subito dalla Regione Valle d'Aosta nella determinazione dell'accisa di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), che sono quelle degli spiriti, della birra e dell'energia elettrica...è corrisposta alla stessa un trasferimento di importo pari a 70 milioni di euro. Bene, diciamo che la Valle d'Aosta, da queste due imposte - dati consuntivi 2014 - incassava 187 milioni. Ora, posso anche capire che i nostri Parlamentari quando vengono convocati in I Commissione ci dicano che quello che è importante è mantenere la clausola di salvaguardia, ma mantenere la clausola di salvaguardia, se poi economicamente noi siamo "morti", non ha più nessun interesse! Anzi, io penso che lo Stato - anche se non la chiederete - ve la proporrà la clausola di salvaguardia, perché che cosa c'è di meglio che dire: "mantenetevi le competenze e vi taglio le risorse"? Allora le chiederò, Assessore, che puntualmente venga risposto, ad una per una, a tutte le voci delle domande che sono state fatte. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola all'Assessore Perron.

Perron (UV) - Grazie Signor Presidente. Non sempre, Presidente Viérin, accorpare volumi di discussioni così robusti permettono poi una risposta puntuale, perché o mi accorda il tempo necessario o per quanto possibile, proverò a rispondere a tutte le questioni che sono state poste.

Mi si chiede, collega Gerandin, cosa è successo sulla competenza eurocompatibile 2014...io rimando, per una discussione un po' dettagliata, a quanto approvato dal rendiconto che lei conosce. In sintesi, sul 2014 le effettive disponibilità finanziarie che sono state discusse in fase di assestamento (certificato dal Ministero dell'economia e finanze) sono state pari (e lei lo sa) a 838 milioni di euro; questa è la cifra in termini di competenza eurocompatibile. La spesa complessiva (lei mi chiede anche questo) che risulta dal rendiconto 2014 (ovviamente questo al netto del contributo per il risanamento della spesa pubblica) in termini di impegni di spesa è stata pari, sui primi tre Titoli, cioè Spesa corrente, Spesa investimento, Titolo III, a 1 miliardo e 99 milioni di euro. Cos'è successo per il 2015? La previsione per l'anno finanziario 2015 ovviamente discende dall'accordo che lei citava, firmato a luglio, che assegna alla Regione un ampliamento di 60 milioni di euro rispetto al tetto di spesa in termini di competenza finanziaria. Questo ovviamente è un saldo di competenza mista, cioè alcune voci sono in termini di impegni di spesa altre sono in termini di pagamento. Lei lo sa, ma voglio citarlo: alcune spese, ad esempio la sanità, le spese per i servizi ferroviari di competenza e di interesse regionale sono esclusi dal Patto. Questa è la fotografia, per rispondere puntualmente alle cose che lei mi ha chiesto su quegli anni.

Cosa succede per il 2016? Nel 2016 sembra abbandonato il concetto del Patto di stabilità, quale tetto di spesa in termini di competenza eurocompatibile, quindi anche alla Valle d'Aosta verrà applicato l'obbligo di pareggio di bilancio, così come viene applicato alle altre Regioni a Statuto speciale per il 2016. Ricordo che questo meccanismo è già in vigore, è già applicato per le altre Regioni a Statuto ordinario, quindi la disponibilità di bilancio 2016, in termini di spesa, sarà pari alla previsione di entrata per lo stesso anno. In qualche modo si dovrebbe ritornare a dare valore alla previsione di entrata e all'equilibrio di bilancio in materia di finanza pubblica. In questo senso - ma è una considerazione molto prudente - l'abbandono del concetto del Patto di stabilità calcolato come limite di spesa eurocompatibile può presentare degli aspetti positivi, nel senso che si immagina possa portare, per certi termini, ad una semplificazione. Io sono prudente su questa valutazione perché, sentendo gli uffici di alcune Regioni a Statuto ordinario che già hanno applicato questo concetto, non sembra francamente così automatico. Valuteremo quindi nel dettaglio l'applicazione operativa di questo nuovo metodo.

Sulla quantificazione delle disponibilità per il 2016, alla data attuale noi stiamo lavorando con gli uffici. La tendenza è quella di avere un'evoluzione delle risorse disponibili per l'anno 2016...e secondo appunto il lavoro che stiamo facendo, queste prime tendenze (e parlo di inizio settembre) stimano per il 2016 la necessità di una copertura ulteriore tra i 70 e i 75 milioni. Mi permetto, in punta di piedi, di sgombrare il campo da possibili equivoci: questo è un dato che potrebbe essere rivisto anche a seguito di informazioni che, ad oggi, gli stessi uffici che ci supportano nella definizione del bilancio ancora non hanno. Questa valutazione deriva da alcune linee tendenziali riassumibili in questo modo: c'è una minore entrata di 70 milioni, che il Consiglio già conosce, pari alla metà del minor gettito sulle accise con una compensazione da parte dello Stato soltanto per 70 milioni; c'è una diminuzione della previsione di entrata su altre imposte rispetto alle accise di circa 27 milioni, e questa è parzialmente compensata dal minor accantonamento per il contributo alla finanza pubblica che la Regione dovrà accantonare nel 2016 per effetto positivo di due sentenze della Corte che lei, collega Gerandin, certamente conosce.

Mi si chiede, collega Cognetta - e lo diceva giustamente in modo un po' provocatorio - che il Governo indichi in maniera dettagliata e precisa cosa si pensa di fare. Con assoluta franchezza, le dico che oggi io non sono nella condizione di rispondere in maniera dettagliata e precisa - perché è questo che lei mi chiede - dove e in che modo si pensa di recuperare la somma di 75 milioni di euro. Su questo voglio dire molto serenamente che ritengo sia in qualche modo prematuro e non perché non si voglia dare risposta a questa domanda, collega, ma perché ci stiamo lavorando, anche da un punto di vista tecnico, per avere un quadro di certezza di risorse, un quadro che ci permetta di avere una fotografia reale di ciò che succederà. Alle valutazioni tecniche, ovviamente, seguiranno delle valutazioni di tipo politico sugli interventi da attuare, sulle scelte che obbligatoriamente quest'aula dovrà fare, tenendo conto, diciamolo chiaramente, di una drastica (cifra più, cifra meno) riduzione delle risorse. Quindi, come intende il Governo affrontare questa fase? Ovviamente mi pare inutile ribadire che sarà assolutamente necessario ottimizzare al meglio le risorse.

Dal nostro punto di vista, collega Gerandin, posso dirle che la preoccupazione che lei esterna è una preoccupazione comune. Quando lei dice: "vi siete rifugiati dietro alle bugie" io non credo proprio. Sia in Commissione, sia in Conferenza Capigruppo, sia negli incontri che avevamo fatto, abbiamo sempre esternalizzato e presentato la fotografia per com'era, presentando dei dati di verità, introducendo e spiegando anche le novità che di volta in volta intervenivano, cioè quando sopravvenivano delle sentenze che sono andate nella direzione di modificare il quadro lo abbiamo fatto presente subito e abbiamo operato per tener conto di una nuova realtà che fotografasse una situazione che tenesse conto del cambiamento. Ovviamente, come voi, siamo assolutamente consapevoli che il contesto economico-finanziario continua a essere particolarmente difficile, lo è nel complesso per il sistema Valle d'Aosta, perché paradossalmente - forse qui anche per effetto delle manovre anticrisi che hanno portato degli effetti positivi quando a livello europeo e italiano vi era la piena crisi - gli effetti si sono dilazionati; quindi ancora oggi la Valle d'Aosta risente di una situazione di difficoltà, cioè traslata in avanti rispetto ai tempi della ripresa. Noi vogliamo quindi continuare a intensificare quell'azione di razionalizzazione e di contenimento della spesa che è stata avviata fino da fine 2008, è un'azione di comportamento che credo abbia caratterizzato la predisposizione del bilancio in tutti questi anni.

Credo sia doveroso sottolineare che chiederemo a tutti coloro che, a vario titolo, operano sul piano sociale e sul piano politico, un taglio di circa un 8/9 percento nella cifra che orientativamente ho detto, questo è un obbligo al quale francamente non possiamo sottrarci. Quindi noi stiamo facendo delle valutazioni per ora di tipo tecnico, per avere una fotografia molto chiara della situazione, che, lo sottolineo, è una situazione mutata drasticamente rispetto al momento in cui abbiamo fatto la fotografia ai tempi dell'assestamento risalente a due mesi fa. Ora, alla luce di questo, avvieremo confronti di tipo politico (dico questo perché mi si chiede cosa e quale percorso la Giunta intende fare) che dovranno essere fatti partendo da una consapevolezza comune (che certamente in quest'aula c'è) che tiene conto di una drastica riduzione delle risorse, stabilendo necessariamente, ora più ancora di prima, le priorità e gli interventi da attuare.

Quale sarà, quindi, il percorso, il modus operandi? Dal nostro punto di vista - voglio annunciarlo - ribadiamo la nostra piena e totale disponibilità al confronto con la politica, con le commissioni competenti, con le parti sociali, con le associazioni di categoria, ad un confronto costruttivo con tutte le forze politiche presenti in aula, al quale certamente non vogliamo sottrarci, confronto necessario e imprescindibile affinché insieme programmiamo in modo serio e efficace la spesa. Certamente - voglio sottolinearlo, e concludo - che a questi tavoli noi ci avvicineremo con la consapevolezza e anche con l'umiltà di chi deve gestire una situazione di grande criticità, e la stessa consapevolezza e la stessa umiltà la chiediamo a tutti, perché le risorse sono quelle che ho evidenziato e, a fronte di questa situazione, dovremo operare le scelte migliori per cercare di dare delle risposte alla comunità valdostana. Grazie.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Assessore, ammetto che la franchezza con la quale ha risposto mi ha colpito, cioè lei ha ammesso che effettivamente siete in una situazione nella quale non è ancora chiaro dove andare a prendere le risorse e quindi dovete ancora cominciare a immaginare - o state cominciando a immaginare - ma non avete ancora, diciamo così, nessuna idea precisa, state ancora lavorando. Il problema è che nel frattempo - come giustamente ha anche detto lei - la situazione peggiora. La cosa mi preoccupa parecchio, perché immaginavo che aveste invece, diciamo così, una direzione già precisa da prendere e invece non c'è...vabbè!

Siete pronti al confronto politico...beh, noi siamo pronti da quando siamo entrati al confronto politico, siamo qua apposta per questo, di sicuro non ci sottrarremo al confronto; anzi, certamente avremo delle idee rispetto a quello che noi intendiamo come aiuto e welfare e come direzione che dovrebbe prendere questa Regione, che è in antitesi con molti dei modelli che voi avete portato avanti fino a oggi. Ci batteremo quindi per mantenere le nostre posizioni e per farvi capire...perché le nostre posizioni non sono figlie di situazioni di pregressi elettorali o di altro tipo, le nostre situazioni che portiamo avanti, le "nostre politiche", sono sempre figlie di un ragionamento che è scevro, che è staccato da quello della politica del "ti do qualcosa in cambio di qualcosa" che normalmente è stata attuata in questa Regione in tutti questi anni. Non so se poi finalmente anche voi abbandonerete questo tipo di politica, perché ormai, essendo finite le risorse, non avete più nulla da scambiare...sarebbe opportuno, direi! Sarebbe opportuno che questo venisse fatto però a tutti i livelli, non solo per l'Amministrazione, ma anche per tutte le partecipate e controllate che, invece, soffrono ancora, direi in maniera evidente...è notizia di pochi giorni fa che ancora continuano queste cose...e quindi io penso che ormai sia chiuso un ciclo. Ora non so se questo vale solo per lei o vale per tutta la Giunta, Presidente compreso. Io spero che anche il Presidente abbia capito o capirà, a breve, che proprio questo modo di fare è terminato. Ho dei grossissimi dubbi su questo, eh, Assessore, glielo dico francamente, perché la parola "condivisione" e "confronto" qui l'ho già sentita a iosa, a finire da ieri e a cominciare da quando siamo entrati, tant'è che ho notato che nella vostra azione di governo a 18 andavate meglio che a 21, e questo anche mi fa riflettere. Quando eravate in 18 eravate molto più compatti coesi e c'era, diciamo così, meno fuga di notizie o meno notizie di passi avanti e indietro in continuazione; a 21 invece vedo che avete qualche problemino in più...magari se arrivate a 30 o a 33, non lo so, avrete ancora più problemi!

Il problema, qua, è che fuori le cose stanno precipitando e quindi, secondo me, dovreste fare un ragionamento anche su questo, cioè se decidete determinate cose poi le portate avanti fino in fondo o se non le decidete non lo fate, ma questi continui "facciamo...non facciamo...facciamo questo e poi ci tiriamo indietro...facciamo quest'altro"...non funziona! Così come non funziona il fatto che quando si mette a punto un piano poi lo si cambia il giorno dopo perché qualcuno telefona o qualche segnalazione arriva perché si è toccato l'interesse di qualcuno...anche questo non può più essere così! Come dice lei, i tagli che devono essere messi in atto perché la situazione è quella che è saranno sicuramente dolorosi per qualcuno, ma dovrebbero essere dolorosi in maniera equa per tutti, a cominciare da chi ha di più, secondo me. Non può accadere quello che è successo per esempio nella gestione dell'affaire Casino, dove non si è ancora toccato tutti i privilegi che sappiamo benissimo quali sono...non gliene faccio una colpa, io capisco che certe cose non si possono toccare, però lei deve capire che è tempo di finirla con questo modo di fare. Quindi, da un certo punto di vista, potrei quasi dire che sono contento che finalmente arriva il momento dei tagli...poi non sono contento perché i cittadini ci rimetteranno e, come al solito, ci rimettono i più deboli, però io spero vivamente che finalmente capiate che è ora di finirla con il "ti do una cosa in cambio di un'altra" e cominciate a fare politica.

Presidente - Grazie collega. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.

Ho ascoltato con attenzione, Assessore Perron, quello che lei ci ha risposto, quello che lei ha detto...beh, se prima ero preoccupato, adesso di certo non sono molto sollevato dalle risposte che ci ha dato. Io le avevo chiesto il 2014, ma per il 2014 lei ha citato quelle cifre che fanno parte dell'accordo siglato con il Ministro dell'economia, cifre che conoscevamo già. Era molto più interessante capire un po' la prospettiva 2015...ecco, lei queste cifre non ce le ha date! Io nell'interpellanza le chiedevo anche "quali le previsioni per l'anno finanziario 2015"...non ce le ha date, ma questa cifra non è così difficile...ecco, probabilmente se io fossi al suo posto sarei a disagio almeno quanto lei, su questo non c'è ombra di dubbio, perché dire che nell'accordo che avete siglato il Patto di stabilità interno per il 2015 prevede 701 milioni...beh, non è facile giustificare come mai c'è stata questa mannaia. Io, che ero fermo sostenitore - e lo dico in quest'aula - della necessità di siglare il Patto di stabilità nell'anno di competenza per avere le idee chiare sulle risorse finanziarie, in questo momento le dico, in tutta sincerità, che era meglio non firmarlo il Patto 2015, perché magari avreste fatto come negli anni passati, avreste sforato e magari avreste trovato un accordo con il Governo per non essere sanzionati per lo sforamento. Quest'anno avete messo nero su bianco, per cui l'unica cosa è che avete semplificato è la vita dei dirigenti che, in questo momento, avendo queste cifre da rispettare, in Giunta potranno dirvi tranquillamente: "non c'è trippa, per cui nulla passa". Gli altri anni era un po' diverso, perché non avendolo ancora siglato avevate un po' di margine nel senso che si diceva: "vabbè, se sforo poi tratto con lo Stato, magari com'è successo negli ultimi due anni, non vengo sanzionato e viene allargato l'obiettivo di Patto"...quest'anno non è così, non è così!

Per quello che riguarda questi 70 milioni in meno cui lei accennava, penso che per la prima volta, in aula, avete ammesso che sono dovuti alle minori accise, sono dovuti al fatto che il famoso "accordo" siglato nel 2010 - anche, do merito, in seguito alla sentenza della Corte costituzionale per la Sardegna - è carta straccia, è carta straccia! Per cui la prima cosa che qualcuno di responsabilità doveva fare è mettere in discussione l'accordo 2010, perché quando a fronte dei 9/10 legati alla accise birra e spiriti, 10/10 dell'energia elettrica...e anche in conseguenza della sentenza della Sardegna...di fatto questi vengono drasticamente dimezzati, come ha detto lei, Assessore...poi lo vedremo, tanto io poi ho un'altra interpellanza dopo, per cui vedremo anche altri dati che saranno significativi, significa che non ho più quella certezza di risorse legate all'accise, per cui il tassello, lo zoccolo duro del Patto, dove io mi autofinanziavo, è finito, finito! Assessore, quando le dicevo che a volte l'avete mascherato è proprio per questo, perché io penso che le conseguenze di una sentenza come quella della Corte costituzionale per la Sardegna necessiterebbero di un Consiglio per spiegare ai cittadini valdostani le conseguenze! Era questo che io le dicevo, che voi tendete a nascondere, a non informare! E vengo a quella che era stata data come una grande prospettiva...l'aveva detto lei, Presidente, quando mi ha risposto lo scorso Consiglio: "ma tanto noi avremo un altro sistema, dall'anno prossimo noi avremo il pareggio di bilancio"...ebbene, Presidente, le leggo quello che ha dichiarato il vostro Presidente, vale a dire Chiamparino, che ha dichiarato: "Rischio blocco investimenti con il pareggio di bilancio". Conferenza delle Regioni: "Serve una modifica alla legge 243/2012 altrimenti dal 2016 Regioni e Comuni non saranno in grado di fare un euro di spesa per investimenti"...l'ha detto Sergio Chiamparino, Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Ora, non è un successo portare a casa questo, quando, a fronte di regole che ci impedivano di spendere risorse che avevamo, noi queste risorse non le abbiamo più neanche in entrata questa volta, questa volta non le abbiamo neanche più in entrata, neanche più a bilancio! Questa è la preoccupazione che abbiamo, questa è la volontà di fare chiarezza che avevamo e che abbiamo ancora e che, con queste risposte, non ci ha sicuramente rassicurato. Grazie.

Presidente - Grazie collega. La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Abbiamo ascoltato attentamente le dichiarazioni dell'Assessore e noi, volutamente, non abbiamo inserito nella nostra iniziativa delle cifre, perché...e colgo l'occasione del passaggio che lei ha fatto poc'anzi sulla "tendenza", distinguendo le valutazioni tecniche dalle valutazioni di natura politica...le valutazioni di natura tecnica, c'è la struttura, c'è il dipartimento, state valutando, ad oggi ci ha dato un ordine di grandezza, e su quell'ordine di grandezza dal nostro punto di vista si deve fare lo stato dell'arte per poi proiettare e tracciare la figura.

Qualche riflessione sul secondo volet, che è quello del tracciare il futuro. Siamo ancora più preoccupati, perché non può lasciarci, dopo tre iniziative, con un punto interrogativo così impattante: "valuteremo, cercheremo di utilizzare al meglio le risorse"... Prima, nelle premesse, ho cercato di condividere con tutto il Consiglio e con lei come altre società e comunità si stanno muovendo..."le tendenze", quindi. Sinceramente avremmo gradito da parte sua, Assessore...volete mantenere certi servizi, garantire certi servizi? La Provincia di Bolzano...le faccio tre esempi: il messaggio, tendenza politica, sfida, tracciare il futuro. Primo messaggio: "Il bilancio avrà una crescita frutto dei primi segnali di ripresa" (primo segnale dal punto di vista politico, e dietro c'è tutta la valutazione di natura tecnica). Secondo messaggio: "Dobbiamo tenere conto che i costi da sostenere sono sempre più alti, alcuni dei quali sono in crescita, ma che sarebbe meglio inquadrare come investimenti: mi riferisco alla sanità, all'infanzia, al sociale e alla formazione". Per quanto riguarda la parte economica, un'altra tendenza dal punto di vista politico...no, lasciamo ai tecnici le valutazioni tecniche... "Il segnale positivo e di fiducia, lanciato dalla politica in grado di ascoltare le richieste del mondo economico...poi bisogna tradurre dal punto di vista politico le richieste...sarebbe meglio dichiarare d'appoggiare un ampliamento della No Tax Area sull'IRPEF", questo è un altro passaggio di natura economica.

Avremmo gradito, Assessore Perron, non il "valuteremo come ottimizzare al meglio le risorse". Visto l'ordine di grandezza di riduzione, circa 70, 65 o 75, il nostro quesito andava un po' oltre, su questo è il Dipartimento bilancio che le fa i conteggi...la seconda parte. Ciò detto, quali "tendenze di natura politica": dove, quali le priorità, tre cose, quattro cose...ieri abbiamo parlato di sociale, abbiamo parlato di famiglia, abbiamo parlato di sostegno. Le leggo un'altra tendenza che qualcun altro e altre comunità uguali a noi stanno mettendo in campo...collega Guichardaz, lei che con noi si è occupato per diversi anni su tali dossier: "Occorre in questo momento rafforzare la rete sociale, renderla più efficiente e dare maggiore peso a servizi strutturali, come ad esempio scuole, case di riposo, asili, anziché a semplici contributi e trasferimento di denaro"...anziché a semplici contributi e trasferimenti di denaro! Avremmo gradito, Assessore Perron, quattro, cinque, sei tendenze dal punto di vista politico, l'avremmo gradito...e cosa pensate di mettere in campo? Non è che stiamo aspettando dal punto di vista tecnico ancora delle valutazioni, non è il milione in più o il milione in meno, almeno penso, visto e considerato che la tendenza è quella dei 70 milioni di euro in meno, ma qual è la tendenza invece di natura politica e, soprattutto, qual è la sfida che intendete mettere in campo per tracciare il futuro?

Termino dicendo questo: in quest'aula, in questi due anni e mezzo, più volte tutti ci siamo riempiti la bocca - mi metto per primo, ci mettiamo anche noi - della parola "confronto" e "partecipazione"...gradiremmo però sapere dal Governo e dalla maggioranza: vi interessa che ci sia il nostro contributo...non a livello di valutazione tecnica, quello lo lasciamo fare ai tecnici...ma dal punto di vista politico vi interessa il nostro contributo? Vi interessa? A noi non interessano i 33 o i 30, se qualcun altro è intervenuto prima di noi, a noi interessa che questa società, che è in grossissima difficoltà...qui va tutto a ramengo, e se va tutto a ramengo...se forse prima di mandare tutto a ramengo vi interessa il nostro contributo a livello di tendenze, a livello di fattiva collaborazione - ma non finta e semplice, così, tanto per riempirsi la bocca -, a quel punto allora le tendenze possiamo tradurle in legge e fattivamente metterle in campo, altrimenti è tutta fuffa e si rischia comunque non solo di far fare una brutta figura alla politica, al di là di maggioranza e opposizione, ma poi si va sul personale - come qualcun altro mi ha anticipato - e allora veramente i cittadini non capiscono più se qui la situazione è solo per chi ha la fortuna di alzare il telefono e avere delle risposte puntuali per la propria famiglia e chi, invece, non può avere nessun tipo di possibilità per un domani più sereno o dignitoso, se non più sereno quanto meno dignitoso. Fateci però sapere gentilmente se c'è l'intenzione, non dal punto di vista tecnico, quanto dal punto di vista politico! Grazie.

Presidente - Collega Nogara, prego.

Nogara (UVP) - Merci Président.

Per mozione d'ordine a nome del Movimento ALPE, del Movimento Cinque Stelle e dell'UVP, per essere informati qui, in Consiglio, nell'aula consiliare, oppure con una riunione dei Capigruppo, e soprattutto per capire qual è la situazione alla luce dell'avviso di garanzia che è stato inviato al dottor Giachino. Vista l'importanza dei ruoli che ricopre il dottor Giachino, e soprattutto vista anche l'importante somma di denaro che CVA dovrà sborsare per le accise non pagate, vorremmo sapere dal Governo regionale - e non, come succede spesso, dagli organi di stampa - qual è la situazione reale di questa vicenda. Allora le chiedo, Presidente, se fosse possibile...come preferisce, se qui, in aula, oppure con una riunione dei Capigruppo, se voi come Governo regionale o lei come Presidente è informato sulla vicenda, se sa qualcosa di più, perché secondo noi questa è una situazione molto grave. Essendo appunto il dottor Giachino Presidente di Confindustria e Direttore generale di CVA, vorremo capire se voi ne sapete qualcosa di più. Grazie.

Presidente - Se il Consigliere intende richiedere una sospensione è un suo diritto e il Consiglio può riunire i Capigruppo, altrimenti non posso essere io a dare una risposta in questo senso. Lei si è rivolto al Presidente del Governo e giustamente non si è rivolto a me, ma se chiede una sospensione...ricordo solo che ci sono temi...scusate, colleghi. Chatrian ha chiesto la parola? Prego, collega. Cerchi di stare nei limiti della correttezza, però. Grazie.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente. Mi sembra sempre di esser stato nei limiti della correttezza, è una mozione d'ordine.

Ho ascoltato attentamente le parole del collega Nogara: in rappresentanza dei tre gruppi. Presidente Viérin, due quesiti: primo, se gentilmente possiamo chiedere una riunione dei Capogruppo e, secondo, per correttezza, se qualche collega vuole intervenire...collega Donzel, schiacci il bottoncino come faceva qualche settimana fa, prenda la parola e spieghi ai valdostani che lei...non capisco perché parlava con me oltretutto, perché non ha ancora preso la parola, ma se ha delle cose da dire al mondo valdostano tutto, schiacci per la parola e spieghi a tutto il mondo valdostano cosa intende dire! Già ieri, fuori microfono, continuava a parlare, quindi gentilmente se decide di prendere la parola schiacci il bottoncino come faceva una volta e ci spieghi dal punto di vista giuridico, tecnico e valutativo le sue questioni!

Presidente - Collega Nogara, mi sembra che il collega Chatrian abbia chiesto una sospensione. No, ma non possiamo fare un ragionamento... Prego, collega.

Nogara (UVP) - Come le dicevo fuori microfono, io non voglio essere frainteso. Io qua non parlo della persona, ma voglio parlare soprattutto dei problemi che abbiamo in CVA e di questa situazione. Io non mi sono permesso di dire che voglio sapere se...no! Io voglio sapere se il Governo regionale ha informazioni ulteriori, e mi sembra impossibile che non le abbia...ecco, solo questo. Allora, per non sapere sempre tutto dagli organi di stampa - e sappiamo come tante volte certe notizie non sono poi così reali - volevo solo...siccome è una cosa importantissima, secondo noi, per la nostra Regione...perché, nell'ultima interpellanza che avevo fatto il mese di luglio, il Presidente Rollandin mi aveva detto che c'era tutta una documentazione da cui appunto traspariva come si è comportata CVA avallando delle autorizzazioni che le erano state date. Ecco, allora vorremmo capire qual è la situazione, ma ben lungi da screditare qualche persona, in questo caso il dottor Giachino, per carità! Io volevo solo sapere questo, e non altro, e non ho fatto nessuna accusa a nessuno. E come ha ribadito il mio collega Chatrian, se c'è qualcuno che ha qualcosa da dire basta che schiacci il pulsante, perché ce l'hanno tutti davanti, e parli davanti a tutti invece di parlare dietro! Grazie.

Presidente - Grazie collega. Su richiesta quindi del collega Chatrian, concedo cinque minuti di sospensione e facciamo una riunione dei Capigruppo su questo tema.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 10,07 alle ore 10,36.

Viérin M. (Presidente) - Prego, colleghi, riprendiamo i lavori. Collega Chatrian, che ha chiesto la sospensione, vuole chiedere la parola? La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Nel profondo rispetto di quest'aula e nella libertà che ogni singolo Consigliere ha di esprimersi, collega Nogara, dopo un'ora di discussione legata al bilancio finanziario 2016/2018, dove la nostra preoccupazione è molto alta, abbiamo ritenuto di richiedere certe informazioni. Ringraziamo il Presidente del Consiglio e i colleghi che hanno voluto partecipare, ma comunque una mini informazione si poteva fare nelle comunicazioni, dato che è stato informato a livello di organi di stampa ieri sera...finiva lì, ripeto, per noi gruppi di opposizione, nulla di personale.

La questione è alta dal punto di vista finanziario, la preoccupazione è altissima legata alla società in questione, al gruppo più importante che abbiamo in Valle d'Aosta; quindi nulla di personale, è solo alta la preoccupazione. Gradiremmo, com'è stato detto, se in Conferenza dei Capigruppo la libertà all'interno di questo Consiglio è per tutti i Consiglieri...se qualcuno deve dire qualcosa all'interno di questo Consiglio e a tutti i valdostani c'è il bottoncino e si può sempre esprimere, io penso che poi ci sia la possibilità di dire quello che si pensa in quest'aula. Dunque ringraziamo il Presidente del Consiglio e il Governo che hanno voluto comunque incontrare i Capigruppo. Grazie.

Presidente - Grazie collega Chatrian. Collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Sì, grazie Presidente.

Sulla questione il collega Chatrian è stato chiaro e il paradosso appunto è che la comunità valdostana apprende da un telegiornale cose che poi in Consiglio regionale ci troviamo di conseguenza a inseguire, ed è per questo che si è richiesto di avere un piccolo chiarimento.

Vorrei sottolineare nuovamente quanto detto in Conferenza dei Capigruppo: le vicende politiche di questi ultimi mesi hanno sicuramente creato tensioni in aula, forse qualche imbarazzo, c'è difficoltà da una parte e dall'altra a ritrovare un equilibrio politico e civile di gestione dei rapporti. Ci mettiamo da sempre nella direzione di trattare temi politici e di organizzare delle discussioni che evidentemente a volte toccano anche percorsi fatti o non fatti da persone che qui sono presenti, ma riferiti a impegni che sono stati assunti insieme in termini politici. Vorremmo quindi che il tutto fosse ricondotto a questo tipo di discussione. Le bagarre in aula non ci interessano, non ci interessano soprattutto le bagarre fuori microfono; ci interessa invece che gli impegni presi e portati avanti in maniera seria per due anni, se possono essere ancora discussi...pur cambiando direzione, perché è legittimo - ci mancherebbe ancora che in politica non si possa cambiare direzione e prendere decisioni diverse! -, però che ci si assuma la responsabilità in maniera chiara e trasparente rispetto all'opinione pubblica, si dicano le cose ed evitiamo di fare interventi soprattutto dai banchi del Governo, tracciando atteggiamenti rancorosi che, per quello che riguarda i gruppi che rappresentiamo, ALPE e UVP, non hanno nulla a che vedere, non c'è alcun rancore! Ci sono temi politici, oggi, che vengono trattati qua, e delle differenze rappresentiamo il nostro disagio, la nostra insoddisfazione, la nostra preoccupazione, ma facciamo politica. Poi se riusciamo anche ad andare d'accordo fuori microfono tanto meglio, nel senso che è civiltà e alla comunità bisogna rappresentare un Consiglio regionale che sappia trovare anche equilibrio nelle differenze politiche...però, se si fa rimarcare una differenza e si viene attaccati anche a livello personale questo non funziona, non lo vogliamo, non è nel nostro stile e se c'è qualche cosa che si può correggere...ecco, speriamo proprio che questo si possa fare al più presto, perché la discussione che andremo ad affrontare sul bilancio sarà una discussione immagino interessante, ma anche pesante. Non è quindi con il clima di astio e di rancore che l'UVP - e credo di poter parlare a nome dell'ALPE e anche dei gruppi di opposizione - si avvicina a questo momento. Grazie.

Presidente - Ringrazio il collega. Mi associo ad invitare tutti a tenere un clima come abbiamo tenuto in Conferenza dei Capigruppo, più sereno e più proficuo, questo è l'auspicio per tutti i colleghi. Punto 32 all'ordine del giorno.