Oggetto del Consiglio n. 1430 del 23 settembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1430/XIV - Interpellanza: "Situazione dei lavori di ampliamento dell'area museale "Maison Caravex" nel comune di Gignod".
Presidente - Per l'illustrazione del punto 26 c'è qualcuno che chiede la parola? Chiede la parola il Consigliere Bertin, ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Mi scuso, ma questi cambi di ordine del giorno mi prendono sempre in contropiede. Quest'interpellanza riprende una vecchia questione che avevamo già sollevato diverso tempo fa nella passata legislatura: stiamo parlando della "Maison Caravex", una vecchia storia. Potremmo dire: "c'era una volta, tanto tempo fa Maison Caravex", che ancora c'è come immobile, non come opera dato che non è ancora conclusa. Una vicenda che risale ad una ventina di anni fa, addirittura, se mi ricordo bene, in certi documenti viene chiamata Caravel e poi cambia di nome, per dire quanto tempo è passato dall'inizio di quest'operazione ai nostri giorni, una costante che...purtroppo questa struttura non è ancora utilizzata e sono ormai decenni. Sono intercorsi diversi accordi tra l'Amministrazione comunale di Gignod e l'Amministrazione regionale, l'ultimo quello del 2010, al fine di fare di questa struttura, in collaborazione con l'IVAT, un museo riguardante l'artigianato valdostano. Quest'opera, questa struttura, tra l'altro, è stata inserita nell'ambito dell'elenco delle opere incompiute previste da una legge del 2011 e risultano essere fermi questi lavori da diverso tempo e realizzati per il 23 percento da quanto viene riportato dall'elenco previsto dalla legge citata. Credo che manchino ancora diversi milioni, se non mi sbaglio, 5-6 milioni per concludere quest'opera. Recentemente sono passato vicino a Maison Caravex e bisogna dire che lo spettacolo non è dei migliori: è tutto abbandonato com'è normale che sia per un cantiere ormai fermo da anni e fornisce un'immagine pessima evidentemente. Tra l'altro, questa struttura è anche...vede il passaggio della via Francigena proprio nelle vicinanze, anche questo potrebbe essere un aspetto positivo per un futuro riutilizzo di questa struttura.
Volevo pertanto conoscere: "a quanto ammonta complessivamente l'onere finanziario sostenuto sinora dall'Amministrazione regionale per l'ampliamento della struttura e quanto ancora rimane per il completamento dell'opera; se e quando i lavori si concluderanno e la struttura sarà fruibile; i costi di gestione previsti per questo polo museale, i visitatori potenziali e quali valutazioni sono state fatte in merito alla coesistenza con il MAV di Fénis...sempre gestito dall'IVAT", anche perché rischia di essere un doppione, sono due strutture simili e volevamo anche sapere se si confermava quest'ipotesi di destinazione o se si stanno valutando altre ipotesi, o comunque un cambio rispetto all'impostazione originaria di questa destinazione. Tra l'altro, quest'interpellanza ha suscitato un certo interesse in molti giornali locali che hanno ripreso...pertanto non sto qui ad illustrare ulteriormente l'interpellanza che ha avuto anche una parziale risposta in questa settimana. Grazie.
Presidente - Grazie. Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Donzel, ne ha la facoltà.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Gentile Consigliere la ringrazio per aver posto all'attenzione del Consiglio regionale questa questione, che in parte era stata anticipata su alcuni giornali, personalmente non ho fornito tutte le indicazioni, tornerò qui in questa sede come ho spiegato anche al giornalista che mi aveva contattato...altri liberamente hanno scritto quello che hanno voluto, com'è giusto che sia, senza coinvolgere l'Assessorato...per il rispetto che le dovevo, per il rispetto che dovevo all'aula consiliare a cui prima dovevo riferire prima che in qualche modo si riferisse sui giornali. Capisco poi che molte persone, probabilmente per frustrazione personale, trasformano la politica in puro rancore, quindi ogni argomento diventa occasione di polemica, in particolare con il Partito Democratico, per cui, insomma, dal Casinò a qualunque altra cosa, se le cose non vanno, è colpa del PD, magari se le cose vanno, ci si dimentica poi magari di dire: "scusa" alla fine dell'interpellanza per aver citato impropriamente il PD all'interno di una situazione in cui il PD non c'entra per nulla, però, insomma, ognuno interpreta la politica come vuole, chi rancoroso vuol essere lo sia, non è questa la nostra dimensione.
Nel ripercorrere, ma molto brevemente con lei, che mi sembra edotto sulla storia di quest'edificio...bisognerebbe risalire ad una visione, ad un sogno che ebbe la politica nel 1998, in altri contesti, con altri soggetti, e che videro nella possibilità di sviluppare nei pressi di una casaforte, una vecchia abitazione con le caratteristiche tipiche degli edifici valdostani, la possibilità di sviluppare un moderno polo museale e quindi dare un'opportunità ad una comunità come quella di Gignod e a tutta la vallata del Grande di avere un centro importante di attrazione.
Dal 1998 ad oggi si sono susseguiti vari Governi regionali, alcuni hanno stipulato ulteriori accordi, però, per dare qualche indicazione precisa, ci fu un'interruzione vera e propria dei lavori dovuta anche a dei problemi legati ad una causa intercorsa con la ditta appaltante che aveva registrato dei problemi nella progettazione. Fatto sta che i lavori sono rimasti bloccati nel 2008 e, a seguito di un ulteriore accordo intervenuto nel 2010, si è deciso di riprendere in mano la situazione. I numeri di questa lunga storia di "Maison Caravex" sono quelli che la interessavano, ci dicono che fino ad allora sono stati spesi 2.128.000 euro e la struttura, che si può constatare anche oggi è un po' circondata dalla vegetazione, dà l'idea dell'importanza dell'investimento che è stato fatto su quel sito. Al fine quindi di non lasciare e di non abbandonare quel sito ad un destino infelice, quindi di buttare a mare 2 milioni di euro, è intervenuto un accordo del 2010 che rilancia la prospettiva di Maison Caravex e si interviene con un'idea di rifinanziamento globale dell'opera. Inizialmente si ipotizzano 5 milioni di euro, poi quest'ipotesi viene ripensata alla luce di quello che accade dopo il 2010, quindi le forti contrazioni che ha subito il bilancio regionale; ciononostante vengono comunque spesi in questo periodo 329.000 euro, che hanno permesso il completamento della cosiddetta "parte della casaforte", che a questo punto risulta completamente finita e pronta ad accogliere un eventuale allestimento.
Per quanto riguarda invece la parte in cemento armato, servirebbero ovviamente ulteriori risorse e a questo punto un progetto di riutilizzo di buon senso al fine di non sciupare quest'importante investimento che è stato fatto. Tali valutazioni che sono state fatte dal MAV, a cui nell'accordo del 2010 è stata affidata l'eventuale possibilità di una gestione...e tengo a precisare che il MAV, cioè il soggetto a cui è stata affidata l'eventuale possibilità di gestire la parte potenzialmente fruibile di Maison Caravex, che, come lei ha ben ricordato, si trova situata sulla via Francigena...chiaramente, essendo un'area di cantiere, non offre nessuna appetibilità in questo momento. La sua interpellanza mi ha spinto a salire fin lì, insomma, e a calpestare le erbacce per arrivare fino alla casa, ma francamente noi abbiamo realizzato una perla in quella casaforte. È una casaforte che, da un certo punto di vista, per rappresentarle un'idea, non è lontana da operazioni che sono state fatte, per esempio, a Cogne con "Maison Dayné" o altre cose di questo tipo. Sarebbe quindi davvero molto grave se non intervenissimo per fruire di quella parte che ormai è arrivata praticamente al compimento
Il MAV, per esempio, che si occupa di queste cose...vorrei ricordare che ha dei dati che ci dicono che in questo momento è il primo centro culturale della Valle d'Aosta per la didattica e quindi, oltre che un luogo di attività museale, ha delle enormi potenzialità che potrebbero essere sviluppate. Come giustamente lei ha fatto notare con un particolare tono della voce riferendosi alla parola "museo"...come dire? non andiamo a fare un ennesimo museo, ecco, certamente l'intenzione, da quelli che sono i progetti di un'eventuale utilizzazione, non è quella di farne un museo statico, ma piuttosto uno spazio dinamico dove valorizzare il patrimonio artigianale, un luogo dove esporre non soltanto opere della nostra cultura, ma attraverso...utilizzare quel luogo per un confronto di tipo antropologico con altre culture, popoli di montagna, artigiani che vivono in zone estreme come quelle in cui viviamo noi, un luogo di scambio, di incontro, un luogo aperto anche a sviluppare anche tutto quello che è il discorso del restauro dei beni artigianali che sta interessando sempre di più i soggetti. Certo, questo non va fatto in modo astratto, bisogna non soltanto coinvolgere le amministrazioni comunali come sono state coinvolte...anzi penso che nel 1998 siano state probabilmente all'origine le amministrazioni comunali a coinvolgere l'Amministrazione regionale. Adesso bisogna in qualche modo che siano coinvolte l'Amministrazione comunale di Gignod e le Amministrazioni comunali della Valle del Grande in un progetto partecipato di coinvolgimento vivo ed attivo di questo spazio, un luogo che può diventare luogo di sperimentazione dell'artigianato valdostano e anche di formazione dei nostri artigiani e uno spazio...ecco, anche il collegamento forte con il MAV per sviluppare quelle mostre temporanee di più ampio respiro che gli spazi del MAV oggi non consentono di operare.
Certo, mi verrebbe da dire che bisognerebbe riuscire a fare un biglietto unico, quel biglietto unico che non siamo ancora riusciti a fare tra il MAV e il Castello di Fénis, quindi una sfida importante, ma io sono convinto - ne ho parlato tempo fa con il collega Baccega - che l'anno prossimo, molto ragionevolmente, la parte fruibile di Maison Caravex può tranquillamente essere aperta e si può immaginare senza in qualche modo intervenire con i costi che lei appunto correttamente ventilava per completare interamente un'opera museale - che in questo momento sicuramente non ci sono nel bilancio regionale -, per rendere, diciamo, fruibile a fini altri anche una parte dell'edificio in cemento armato che è stato aggiunto alla parte della cosiddetta "casaforte".
Abbiamo dei beni importanti, sta a noi avere la determinazione di renderli fruibili a tutta la collettività, oppure dedicarci magari a questi percorsi storici per vedere chi fu più colpevole dal 1998 ad oggi - e probabilmente il più colpevole di tutti il PD, che ha deciso di entrare in questa maggioranza, secondo la teoria di qualcuno - perché in questo momento Maison Caravex non è fruibile. Io invece sono convinto che l'anno prossimo la inaugureremo, farò ogni sforzo affinché ci sia la possibilità anche per lei di venire all'inaugurazione.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il Consigliere Bertin, ne ha la facoltà.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Apro una parentesi sulle premesse dell'Assessore che non ho ben capito a cosa si riferisse riguardo a presunte...non so a cosa si riferisse, ma, va beh, io...
(interruzione dell'Assessore Donzel, fuori microfono)
...allora sia esplicito perché non capisco...quando deve intervenire...intervenga per fatto personale, può farlo anche l'Assessore. Chiudo questa parentesi che non avevo capito.
Passando all'interpellanza, nel merito anch'io, come ho detto, ho visitato "Maison Caravex" dall'esterno del cantiere e oggettivamente la situazione, come citava anche lei, tra erbacce, eccetera, come ogni cantiere abbandonato, è certamente pessima, bisogna al più presto ridare una conclusione a questi lavori. Se l'anno prossimo finiranno e si potrà inaugurare qualcosa, non potremo che essere, da questo punto di vista, soddisfatti. Vedremo, è un dossier da seguire, è certo che non si può lasciare quella struttura in questo stato di abbandono perché è un simbolo proprio di spreco, ma anche perché va comunque utilizzata, come citavo in precedenza, comunque qui ci passa la via Francigena, che ha sempre un successo maggiore e potrebbe anche, secondo me, essere utilizzato quest'aspetto per la struttura in questione.
Finire al più presto deve essere l'obiettivo e la sollecitazione di quest'interpellanza andava in questa direzione con il coinvolgimento di tutte le entità territoriali, in particolare del Comune di Gignod, so che il Sindaco è particolarmente attento a questi aspetti legati a queste questioni. Io rimango preoccupato su un'ipotesi di un...qualcosa com'era stato immaginato, invito a rifletterci attentamente affinché non si creino altre situazioni tipo "Maison de Mosse" a Runaz nei quali poi questa struttura è di fatto inutilizzata. Stiamo attenti, cerchiamo di non commettere degli errori perché la situazione finanziaria è cambiata e non si possono più fare errori, è un invito ad aprire al più presto la struttura e a valutare attentamente i possibili utilizzi. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Bertin. La parola al Consigliere Bertschy...per?
(interruzione del Consigliere Bertschy, fuori microfono)
La parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Per mozione d'ordine, Presidente, grazie della parola. Visto che abbiamo visto nei corridoi i dirigenti delle politiche sociali e anche noi stiamo cercando un momento di lavoro per trovare le risorse al riguardo dei nido, le anticipo - poi sentiremo gli altri Capigruppo - che abbiamo intenzione di chiedere una breve sospensione per capire: uno, se si può partecipare a questa riunione o quanto meno avere informazioni di pari dignità come Capigruppo; due, eventualmente per trovarci e cominciare a fare un lavoro che poi domani dovremo affrontare nella risoluzione. Grazie.
Presidente - Consigliere Chatrian...per? La parola al Consigliere Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Per confermare e richiedere la sospensione, perché ci sembra una situazione surreale, Presidente Rosset, in quanto questa mattina ci sembrava che non ci fossero le condizioni per poter affrontare pacatamente tale dossier. Abbiamo fior fiori di dirigenti, durante il Consiglio regionale parallelamente c'è una riunione presunta, non presunta, di Capigruppo, non Capigruppo...solo da capire se possiamo essere utili alla causa per poter rimodulare, rivedere o affrontare nel merito quelle che sono...comunque il dibattito che questa mattina mi sembra abbiamo audito e ascoltato...e la volontà era quella comunque di dare gamba alle criticità che sono state espresse. Chiederemmo quindi a lei, Presidente, innanzitutto una sospensione e poi se può essere convocata una...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...come? No, ma io sto...innanzitutto, scusi, Presidente Rollandin, la richiesta è al Presidente del Consiglio, con tutto il rispetto delle cariche, dato che ci sembra ci sia in atto un incontro con i vari dirigenti dell'Assessorato e siamo in pieno Consiglio, oggi non abbiamo potuto, perché la maggioranza ha deciso di non affrontare la nostra risoluzione e quindi non invertire...
(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...certo, ma è legittimo, quindi adesso c'è una riunione parallela durante il Consiglio...
(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...ma ti ha detto...scusi eh! Posso finire l'intervento?
Presidente - Presidente, per favore, lasci concludere l'intervento. Prego, prosegua.
Chatrian (ALPE) - ...grazie Presidente Rosset.
Solo per capire se possiamo parlare o dobbiamo chiedere al Presidente Rollandin se possiamo intervenire. Chiederemmo quindi gentilmente una sospensione e una Capigruppo. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Ferrero, ne ha facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Rapidamente solo per unirmi alla richiesta degli altri Capigruppo, per insomma spezzare un po' questa tensione, a me pare di intravvedere sui vostri visi la volontà di venire incontro, noi pensiamo anche di poter trovare una soluzione, magari condivisa, per questa questione, forse c'è questa buona volontà e allora perché non approfittarne. Allora, dato che è una cosa seria, una cosa importante, insomma, non facciamo contrapposizione, se si può in questo caso andare avanti e trovare rapidamente una soluzione, troviamola. Grazie.
Presidente - Ci sono altri interventi in merito? Prendiamo atto della richiesta di una sospensione per un attimo per la Capigruppo. La sospensione è accolta.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,58 alle ore 18,29.
Rosset (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori? Ha chiesto la parola il Consigliere Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente anche per la sospensione che ci ha permesso di chiarire un po' in Capigruppo, alla presenza anche del Presidente della Regione, la richiesta che abbiamo formulato. La richiesta era legata al fatto di poter valutare se la riunione che era in corso, certamente informale, ma su un argomento importante trattato questa mattina...se c'era la possibilità di approfondire anche da parte dei gruppi di opposizione. Prendiamo atto che probabilmente il lavoro sta continuando, noi ribadiamo che la volontà è quella di ragionare su un tema che sta creando serie difficoltà e, come eravamo pronti questa mattina, siamo pronti ora a discutere della questione. Ribadiamo anche che è stato da parte nostra anche un atto di cortesia evitare di chiedere una continua richiesta del numero dei presenti in Consiglio, perché per un lungo momento nel pomeriggio non c'erano sicuramente i numeri per poter continuare i lavori.
Il Presidente, è bene rimarcarlo, ha sottolineato quest'aspetto, ci si impegna reciprocamente, rimane un po' il dispiacere di non aver potuto avere da parte nostra anche quest'approfondimento, ci sarà occasione nel corso dei lavori in Consiglio di continuare a parlare di asili-nido. Grazie.
Presidente - Possiamo proseguire con l'ordine del giorno? Punto 27 all'ordine del giorno.