Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1427 del 23 settembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1427/XIV - Interpellanza: "Azioni intraprese per accelerare la diffusione della banda larga per lo sviluppo della Regione".

Presidente - Qualcuno chiede la parola per l'illustrazione del punto 21? Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin, ne ha la facoltà.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Mi scuso ma non sapevo dell'accorpamento delle interpellanze precedenti per cui sono un po' in ritardo. L'argomento di quest'interpellanza è un argomento importante. Queste infrastrutture, le infrastrutture informatiche sono essenziali per costruire il nostro futuro prossimo, ancor più negli scenari che si stanno prospettando. La banda larga e ultra larga sarà l'infrastruttura portante per l'intero sistema economico e sociale a venire. Questo lo dicono interi studi, le stesse agenzie dell'Unione europea, sarà una risorsa imprescindibile su cui basare lo sviluppo e la competitività di un territorio. Si tratta ormai...si deve considerare come un'infrastruttura primaria, come una strada o un acquedotto. Lo è tanto più per una realtà come la nostra che, se non svilupperà adeguatamente questo tipo di possibilità, rischia di rimanere ai margini. Abbiamo una ferrovia degna dell'800, un'autostrada che certo non è un esempio di collegamento verso l'esterno, se ci aggiungiamo anche un ritardo in questo settore, la situazione diventa drammatica. L'Italia in generale è indietro in tutte le classifiche europee relative alla digitalizzazione, è ultima nella diffusione della banda larga, superata soltanto in certi casi dalla Grecia in questa classifica e la Valle d'Aosta risulta essere l'ultima degli ultimi soprattutto se si leggono gli articoli comparsi sulla stampa nazionale in questo periodo. Il tema delle infrastrutture digitali sarà pertanto fondamentale per il nostro futuro. L'Agenda digitale europea pone per la banda ultra larga degli obiettivi ambiziosi in pochi anni che dovranno raggiungere l'85 percento della popolazione. L'Italia si pone sotto la media europea di ben 40 punti percentuali, un ritardo gravissimo. A marzo il Presidente del Consiglio Renzi ha approvato un piano per la banda ultra larga con investimenti di svariati milioni, ma al di là degli annunci, per il momento poco si vede e il gap rimane da colmare. Quello che è certo è che se si vuole avere un futuro nell'ambito economico, se si vogliono...investimenti, queste infrastrutture sono essenziali.

Al di là del piano strettamente economico, anche nell'ambito sociale non si può prescindere dallo sviluppo di queste reti. Oggi la connettività si può considerare come un bene pubblico che deve essere garantito e gestito nell'interesse di tutti. Su questi aspetti, tra l'altro, abbiamo anche presentato nella passata legislatura una proposta di legge che dovrà poi essere in qualche modo ripresa. La stessa sburocratizzazione degli apparati pubblici di cui tanto si parla anche in quest'aula passa anche dallo sviluppo di questo settore. Recentemente su quest'argomento sono comparsi numerosissimi articoli sulla stampa nazionale, molti dei quali riguardavano anche la Valle d'Aosta. L'immagine che ne è emersa è stata piuttosto disastrosa, una Regione ai margini dello sviluppo e arretrata da questo punto di vista. Tra i molti articoli un articolo particolarmente esplicito era quello de Il Sole 24Ore del luglio scorso che titolava, come riprendo anche nelle premesse dell'interpellanza: "Banda larga: Lazio coperto per il 55 percento, Valle d'Aosta e Molise 0". Bisogna sottolineare l'effetto che possono avere questi articoli sull'opinione pubblica. Nel caso specifico poi i lettori di questo giornale sono generalmente dei decisori economici e rischiamo di fare avere una percezione della nostra Regione all'esterno decisamente negativa. La nostra situazione, a mio avviso, è un po' meno grave di quella presentata dai giornali nazionali. Conosciamo il piano di VdA Broadbusiness con i finanziamenti relativi dell'Unione europea piuttosto imponenti, un piano in via di attuazione con aspetti positivi e alcuni aspetti che andrebbero forse affrontati in modo diverso, ma qualcosa si sta facendo. Volevamo pertanto sapere lo stato attuale della diffusione della banda larga e ultra larga in Valle d'Aosta e se quanto riportato dai giornali in questo periodo corrisponde alla realtà. Siamo tutti consapevoli, credo, che la particolare situazione geografica, la morfologia della nostra regione e il numero della popolazione estremamente ridotto hanno delle inevitabili ricadute sugli investimenti dei soggetti privati in questo settore. Il ruolo dell'ente pubblico pertanto, vista la situazione, deve essere diverso e non può essere soltanto quello di regolare l'attività dei soggetti privati. Se a Milano un investimento di un operatore privato può coinvolgere milioni di persone, evidentemente in Valle d'Aosta i numeri sono diversi. È da potenziare la redditività anche, quindi l'ente pubblico deve avere un ruolo di sostegno e di sviluppo di queste infrastrutture, che, come dicevamo, sono fondamentali. Volevamo pertanto sapere quale era la situazione e quali erano gli intendimenti del Governo regionale in merito a questa fondamentale infrastruttura per l'avvenire di questa Regione.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione Rollandin, ne ha la facoltà.

Rollandin (UV) - Oui, merci Président.

Le thème qu'a évoqué le collègue Bertin, sur lequel on a déjà eu la possibilité de discuter il y a quelque temps, est un des thèmes capitaux pour ce qui est du développement en général de la Région dans tous les secteurs et c'est correct et juste ce que vient de dire le collègue de l'attention qui doit y être par rapport aussi à ce qui se passe sur les nouvelles liées à l'état d'actuation dans notre région et est complètement fausse ce qui s'est passé sur le Sole24 Ore. On a déjà donné à cet égard un compte rendu que je dirais maintenant, qui est entièrement différent par rapport à ce qui s'est passé, sont des nouvelles que le Ministère avait et qui ne correspondent pas au vrai. D'autre part, comme le collègue sait, sur la question a été créée une Commission pour la bande ultra large dont la Vallée d'Aoste fait partie compte tenu du fait qu'elle avait justement déjà progressé dans ce secteur plus que les autres Régions. Nous sommes à un état beaucoup supérieur aux autres et, par conséquent, on fait partie de cette Commission qui analyse aussi les différents dossiers et l'état des avancements des financements utilisés de la part de la Communauté européenne.

Venant aux questions plus spécifiques que le collègue a posées, la première est sur "lo stato attuale della diffusione della banda larga e ultra larga...". Pour ce qui est de cette première question, il faut préciser que la Vallée d'Aoste est caractérisée par de vastes zones dans lesquelles les opérateurs de télécommunications n'investissent pas sur leurs infrastructures étant donné qu'ils n'auront jamais des retours sur les investissements, compte tenu du faible nombre d'usagers et celle-ci est une faiblesse que nous connaissons depuis toujours, on a vu, lorsqu'il y a eu la question de la télévision qu'il fallait passer au digital, qu'il y avait le même problème. L'intervention publique s'avère donc nécessaire en vue de la réalisation des infrastructures et la Région a élaboré et engagé la mise en œuvre de son propre plan de construction d'infrastructures appelé VdA Broadbusiness. Celui-ci a pour objectif de mettre en place la fibre optique de propriété publique, je veux le souligner, en tant qu'infrastructure de nouvelle génération permettant des connexions à bande ultra large sur tout le territoire régional et reliant les maisons communales, les centrales téléphoniques et les principaux pylônes des réseaux de télécommunication.

Conformément aux dispositions dudit plan, une première tranche d'interventions a débuté en 2009 - elle est aujourd'hui achevée - en synergie avec la Compagnie valdôtaine des eaux le long des voies d'eau en connexion à cette société. En 2012 la convention avec la société in-house INVA a été approuvée, en vue de la réalisation des autres tranches de travaux et de la gestion de l'ensemble du réseau, en application du plan. À la suite d'un marché public européen, INVA a confié au groupement temporaire d'entreprises composé de Telecom Italia, Sirti et Alpitel, la conception du projet définitif et du projet d'exécution, la coordination de la sécurité lors de la conception et la réalisation d'un réseau en fibres optiques sur le territoire régional, ainsi que la gestion et l'entretien y afférents. Le contrat a été signé le 19 décembre 2013 et est en cours d'application.

Pour ce qui est des interventions déjà réalisées, la situation est la suivante: en synergie avec CVA 283 kilomètres de fibres optiques ont été mis en place le long des voies d'eau en concession à cette société. Dans le cadre de la convention avec la société INVA, la conception de la pose de 150 kilomètres de fibres optiques dans les vallées de Gressoney, d'Ayas et de Valtournenche a été achevée. Environ 400 des 600 hotspot prévus ont été conçus, installés et mis en fonction. Les hotspot de la Commune d'Aoste sont déjà opérationnels en bande ultra large, tandis que les autres fonctionnent actuellement en bande large traditionnelle, étant donné qu'ils sont reliés au réseau de communication actuel de Telecom Italia et pourtant ils pourront utiliser progressivement la bande ultra large dès qu'ils seront reliés au réseau en fibres optiques en cours de réalisation. Ceci aura lieu avant la fin de l'année pour les vallées de Gressoney, Ayas et Valtournenche. Si vous imaginez donc, du point de vue pas seulement opérationnel mais même touristique, et cetera, je crois qu'il soit un résultat important.

Quant aux interventions en cours, le contrat signé prévoit, d'ici 2007, l'achèvement de la mise en place de l'infrastructure et la pose de fibres optiques sur 350 kilomètres supplémentaires et ce sur l'ensemble du territoire de la région, conformément au plan de VdA Broadbusiness.

Pour ce qui est de la deuxième partie de cette question, les journaux présentent les données relatives à la situation des projets réalisés dans le cadre des accords de programme passés avec Infratel, la société in-house du Ministère du développement économique chargée de la mise en œuvre de l'Agenda numérique européenne. C'est là la raison pour laquelle on a mis en Vallée d'Aoste zéro, car on n'a pas des accords avec eux étant donné qu'on réalise directement les infrastructures. En Vallée d'Aoste le projet de création d'infrastructures en fibres optiques a été lancé directement par la Région, avec une large avance sur le calendrier établi par le Ministère compétent. Même si le projet a été transmis formellement au Ministère et si depuis 2012 des rencontres ont eu lieu à cet effet pour demander que le plan national pour la mise en place de la bande ultra large comprenne les interventions réalisées en Vallée d'Aoste, Infratel continue dans ses publications à ne pas tenir compte de la situation de la Vallée d'Aoste. C'est la raison pour laquelle, comme vous veniez de dire, le Sole n'a pas repris ce qui est au contraire l'état de réalisation des fibres optiques ultra larges...qui est déjà réalisé, comme je viens de dire, à fin 2016. Les informations sur lesquelles se basent les articles mentionnés font donc référence à un contexte fragmentaire et ne comprennent pas les interventions réalisées par la Région.

Deuxième point: "se e quali azioni sono state attivate, ad esclusione del piano VdA Broadbusiness, per accelerare la diffusione...", le plan VdA Broadbusiness est le cadre de référence pour le développement de la bande ultra large sur le territoire valdôtain, dans le but de combler le fossé numérique qui risque d'exclure de manière permanente de l'accès effectif aux technologies de l'information les sujets situés dans les zones non couvertes par ces infrastructures et c'est le risque le plus grand pour notre Région. La Région a cependant réalisé les infrastructures complémentaires susceptibles de contribuer encore à l'essor de la bande ultra large, comme, par exemple, l'adaptation des pylônes de radio-télécommunication existants et la mise en place de 18 nouveaux pylônes - toujours de propriété publique - sur lesquels pourront être installés les appareils des opérateurs de radio-télécommunication. De plus la Région a étendu la liaison centrale en fibre optique le long de l'axe principal de la Vallée d'Aoste à Courmayeur dans le cadre d'une convention avec RAV et SAV. Encore, du point de vue du développement de la demande de bande ultra large par les consommateurs, la Région et l'administration publique locale, en général, élargiront l'éventail des services en ligne destinés aux citoyens et l'interconnexion entre les différentes organismes, en vue d'atteindre un objectif plus ample tel que la dématérialisation et la simplification des procédures.

Troisième point: "gli intendimenti regionali in merito a questa fondamentale infrastruttura...". Je crois que le Gouvernement entend poursuivre la mise en œuvre du projet VdA Broadbusiness et compléter celui-ci, comme je viens de dire, avant 2017 avec la mise en fonction de services à bande ultra large, en fonction de l'achèvement progressif des tranches de travaux déjà à partir du printemps 2016. À cet égard, en outre - je termine - nous envisageons d'organiser au cours de l'automne prochain, donc d'ici un mois et demi, une rencontre avec le groupement d'entreprises qui effectue les travaux afin de présenter l'état d'avancement des travaux et l'offre des services qui pourront progressivement être mis...à disposition des citoyens. Merci.

Président - Merci Président. Pour la réplique, la parole au Conseiller Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

La risposta si è concentrata soprattutto sul piano VdA Broadbusiness che già era stato...ne avevamo già parlato in altre occasioni e che conoscevamo, la cui novità introdotta e che in parte si sapeva...nelle tre valli laterali del fondovalle entro fine anno finalmente i lavori saranno conclusi. Questo è comunque un fatto positivo, permetterà di lì in avanti di anticipare la scadenza del piano almeno su queste tre valli, ma l'intenzione dell'interpellanza è capire se si è fatto altro lateralmente a questo piano già conosciuto, che sappiamo dovrà scadere...nei periodi precedenti...perché, come sottolineavo nella premessa, come diceva anche lei, i piccoli numeri della nostra regione di fatto fanno sì che gli operatori privati non abbiano nessun interesse ad investire e pertanto il ruolo dell'ente pubblico deve essere quello di creare le condizioni per permettere a tutti di avere quest'accesso a queste reti, è un fatto fondamentale. Abbiamo capito che, da questo punto di vista, ancora poco è stato fatto. La Regione Valle d'Aosta è nelle condizioni del resto d'Italia, siamo un po' tutti...l'Italia è in ritardo rispetto all'Europa e bisogna accelerare in generale quest'aspetto.

Questo è un argomento molto importante per l'avvenire economico-sociale della nostra Regione e dev'essere ancora di più una priorità di questa Valle. Bisogna essere consapevoli dell'importanza di queste strutture; come dicevamo, sono da considerarsi primarie per l'avvenire di questa Regione. Questo Governo e questa maggioranza si sono concentrati soprattutto sulle infrastrutture pesanti, è emblematica tutta la vicenda delle grandi opere che ha caratterizzato i programmi della passata legislatura in particolare, ma anche di questa. Un'idea che soltanto il cemento produce sviluppo, un'idea da anni '50, che, come tutti ci stiamo rendendo conto, è superata, i tempi sono cambiati e l'avvenire dei territori non si giocherà più sul cemento, ma piuttosto su queste infrastrutture, come quelle telematiche, nei quali passa l'avvenire di un territorio. La banda larga e ultra larga sono fondamentali per l'avvenire economico e sociale di questo territorio, come degli altri, ma il nostro in modo particolare per la morfologia e la posizione geografica che ha.

Un aspetto che viene ancora sottovalutato è...lo si è visto anche con questi articoli comparsi sui giornali, che hanno dato un'immagine della Valle d'Aosta pessima. Immagino il lettore de Il Sole 24Ore che non conosce la Valle d'Aosta e che ha letto quest'articolo, come altri comparsi nel mese di luglio, in particolare sulla stampa nazionale e si è fatto l'immagine di una Regione nella quale è meglio non andare non soltanto a fare degli investimenti, ma anche andarci in vacanza, perché sappiamo tutti che oramai uno degli aspetti per decidere una meta turistica è legato al grado di connettività e il fatto che non ci sia stata una reazione per riportare la realtà dei fatti...nel senso che la Valle d'Aosta è in ritardo, ma come il resto d'Italia su questo problema, su quest'aspetto...era una cosa da fare subito, immediatamente, la comunicazione istituzionale di questa Regione avrebbe dovuto agire su quest'aspetto rimettendo le cose alla realtà. Vediamo purtroppo che spesso ci si concentra più sulla comunicazione all'interno della regione con elementi anche divertenti e propagandistici, le prodezze, anche gli aspetti di colore che ormai rappresentano la comunicazione in Valle d'Aosta... Bisogna affiancare a questo tipo di attività che ha come target la comunicazione locale anche un'azione all'esterno che dia della Valle d'Aosta una giusta percezione, perché altrimenti le cose non vanno soprattutto in quest'ambito.

Ritornando a queste infrastrutture, esse sono fondamentali per il nostro avvenire e anche la comunicazione ha un ruolo importante. Affianchiamo pertanto alla solita propaganda interna alla regione, alla quale siamo comunque affezionati, oramai fa parte del folclore locale, anche un'attività di comunicazione verso l'esterno che dia la giusta realtà di questa Regione.

Presidente - Grazie. Punto 22 all'ordine del giorno.