Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1426 del 23 settembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1426/XIV - Interpellanza: "Interventi nei confronti delle Unités des Communes per l'adozione del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta".

Presidente - Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.

Parliamo un po' di rifiuti, è un argomento che spesso abbiamo già affrontato in questo Consiglio. Adesso tra breve dovremo cominciare in commissione anche a parlare della famosa VAS, ma questo, diciamo così, non impedisce di parlare di alcuni dati che sono emersi e che riguardano una storia di una Comunità montana, in questo caso la Comunità montana...anzi adesso si chiama Unité des Communes della Monte Emilius. La Monte Emilius l'anno scorso sostanzialmente ha fatto una gara per acquistare dei seminterrati, dei molok: ha speso 2.820.000 euro per creare circa 128 postazioni. È una spesa che ovviamente ricadrà e che sta già ricadendo sulle spalle dei cittadini. Questi seminterrati sono stati chiaramente installati, alcuni stanno ancora in fase di installazione, ma ormai è quasi finito l'iter. Nei primi mesi di quest'anno viene alla luce, emerge tutta una serie di dati rispetto alla raccolta differenziata e indifferenziata dei Comuni di questa Comunità montana e notiamo che sostanzialmente la raccolta differenziata è compresa tra il 25 e il 59 percento, con punte appunto come Fénis, dov'è ferma la 25, mentre invece la migliore di tutte è, se non sbaglio, Pollein con quasi il 50. Questo è un dato estremamente sconfortante, perché sapete che c'è una legge, per esempio, in Italia che dice che noi dovremmo già essere al 65, ma non solo è sconfortante per i semplici dati e per ciò che accade dietro, ma anche per i costi che ci sono dietro questi dati.

Ora, tutto questo chiaramente, diciamo così, uno non dovrebbe imputarlo all'Assessore, uno dovrebbe dire: "beh, ma è il limite del Comune, in fondo io che cosa posso fare?". Ecco, e qui si scontra poi con un problema che invece è annoso in Valle d'Aosta, cioè se si chiede all'Unité des Communes di gestire i rifiuti in un certo modo, risponde che segue le direttive regionali. Se si chiede all'Assessore, risponde che invece seguono delle direttive proprie le Unités des Communes e non c'è bisogno di dire assolutamente nulla, mentre accade tutto questo, però nel resto d'Italia si è capito, alla serie e alla luce, scusate, di tutta una serie di interventi, che poi spiegherò nel dettaglio, che questo tipo di soluzione è una soluzione assolutamente controproducente e di sicuro non economica. Questo non lo dico io, perché non sono un esperto, ma ho qui tutta una serie di studi e di comunicati stampa e di situazioni che avvengono. Vi faccio solo un esempio, visto che noi ci vantiamo tanto al nord di essere più bravi e più furbi, più belli e più preparati del sud Italia, dicevo, quest'anno, a luglio, a Messina, che non mi sembra proprio il nord, in particolare in un Comune attaccato alla cintura di Messina, che si chiama Ganzirri, di 4.500 abitanti - quindi, voglio dire, tipo uno dei nostri Comuni della plaine -, facendo la raccolta porta a porta, in un mese sono passati dal 28 al 78 percento di raccolta differenziata. Strano perché - ripeto - su queste cose noi dovremmo essere...come dire? gli svizzeri della situazione; lì invece, senza colpo ferire - questo è l'articolo, Assessore, se vuole poi dargli un'occhiata... -, ci riescono anche se sono nel tanto vituperato e malmesso sud. Noi invece siamo qui che discutiamo ancora se è più giusto il porta a porta, se è meglio invece il molok, anzi invece "il porta a porta, per carità, conviene non farlo".

Le lascerei anche da leggere questo studio fatto dal professor Belosi dell'Università...dell'Eco Istituto di Faenza, che già nel 2007, quindi qualche anno fa, raccontava che la cosa meno cara per gestire i rifiuti per gli abitanti è quella appunto della raccolta dell'umido e soprattutto del porta a porta, tutti gli altri sistemi costano sicuramente di più. Ora, la cosa divertente è che, in un momento in cui non ci sono soldi, in un momento in cui dovremmo cercare in qualche modo di aiutare i cittadini, noi continuiamo ad ostinarci pervicacemente, senza un motivo reale o apparente, a scegliere soluzioni che di fatto costano di più. Questo quindi porta all'interpellanza che andiamo a discutere e vorrei avere una risposta. Vorrei semplicemente, se fosse possibile, che questo Governo desse indicazione alle Unités des Communes affinché sviluppino il sistema di raccolta porta a porta.

Presidente - Grazie. Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Bianchi, ne ha la facoltà.

Bianchi (UV) - Grazie Presidente.

Come premessa di ordine generale, occorre evidenziare come i dati relativi alla raccolta indifferenziata, riportati in premessa dell'interpellanza, sui singoli Comuni dell'Autorità di sub-Ato Mont-Emilius non sono quelli presi come riferimento da parte della Regione, infatti la gestione dei rifiuti urbani in Valle d'Aosta è organizzata sin dal 2003 - non sto a spiegarle il perché - in otto sottoambiti e il Comune di Aosta. La Regione, nel rispetto delle prescrizioni normative statali e in attuazione della legge regionale - la n. 31 del 2007 - ha quindi deciso di superare la frammentazione dei servizi a livello territoriale e di rilevare i dati delle percentuali conseguenti a livello di sub-Ato e non di singolo Comune. Ho fatto questa premessa e le spiego il perché: evidenzio e sottolineo quest'aspetto proprio perché è indispensabile, quando si prendono a riferimento dei dati, che siano quelli ufficiali, viceversa rischiamo di fare considerazioni e arrivare a conclusioni che non sono coerenti e consequenziali tra di loro, creando appunto confusione. Un esempio per tutti a livello nazionale, quando viene pubblicato l'elenco dei Comuni ricicloni, non compaiono mai i sub-Ato della Valle d'Aosta benché abbiamo delle eccellenze per la raccolta differenziata: ho avuto modo anche di segnalarlo proprio a Legambiente in quanto alcune eccellenze, magari ancora poche, le abbiamo, quindi avrebbero dovuto essere nell'elenco.

Detto questo, le informazioni, i dati ufficiali rilevati dalle registrazioni eseguite presso il Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani e assimilati di Brissogne afferenti all'intero sub-Ato della Monte Emilius nel primo trimestre del 2015 indicano una percentuale di raccolta differenziata - e quindi si calcola l'indifferenziata come vuole lei - comunque pari al 43,03. Sono d'accordo con il collega Cognetta che è una percentuale molto bassa, ma stiamo parlando del primo trimestre del 2015, i seminterrati del progetto non sono ancora pronti e poi dobbiamo ricordarci che dal 1° di giugno è cambiata anche la tipologia di raccolta, cioè i flussi...ad oggi l'Unité des Communes Monte Emilius sfiora il 50 percento. Se noi a questo aggiungiamo che nel 2016 partirà anche la raccolta dell'organico, vedrà che raggiungeremo gli obiettivi di legge.

Tra parentesi, proprio nella prefazione che lei ha fatto, il Comune - benché non si debbano prendere i singoli Comuni - che ha una percentuale di indifferenziata più bassa è il Comune di Saint-Marcel che era il Comune pilota di questo progetto, perché è vero, come lei ha ricordato, i seminterrati sono partiti con una progettazione nel 2015, ma l'Unité des Communes, allora Comunità montana Mont-Emilius, era partita già parecchi anni fa con un Comune pilota, che era quello di Saint-Marcel.

Ciò premesso, con riferimento al quesito, quindi se il Governo regionale "è intenzionato a fornire delle indicazioni alle Unités des Communes affinché sviluppino il sistema di raccolta porta a porta e non facciano ulteriori investimenti verso il sistema dei contenitori seminterrati", ogni indicazione in merito alle modalità di organizzazione dei servizi di raccolta e di gestione dei rifiuti scaturirà da quanto deciderà quest'aula, come ha ricordato lei, nel momento in cui il piano regionale di gestione dei rifiuti approderà e verrà approvato. Ad ogni buon conto, comunque, come ci siamo detti in più occasioni anche in commissione consiliare, bisogna tener conto degli importanti investimenti che le autorità di sub-Ato hanno effettuato in questi anni per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, che è in capo a loro. L'Autorità di sub-Ato Monte Emilius nel 2014, appunto come ricordava lei, ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di postazioni seminterrate per la raccolta dei rifiuti e i lavori sono iniziati quest'anno e prevedono, tra l'altro, una miglioria: l'offerta dell'impresa aggiudicataria che ha proposto l'applicazione di calotte volumetriche con sistema di riconoscimento degli utenti sui contenitori dei rifiuti indifferenziati. Si tratta quindi di un investimento sicuramente importante che è partito prima del 2014, come le stavo spiegando, pur rimanendo il porta a porta per le utenze selezionate. Il progetto approvato prevede il posizionamento del sistema di riconoscimento dell'utente anche sulle calotte delle postazioni già realizzate, cioè quegli investimenti che le amministrazioni comunali avevano fatto in passato. Una volta a regime speriamo contribuisca non solo ad aumentare le percentuali di raccolta differenziata, ma anche ad avere una buona qualità dei vari flussi, così come avviene nell'Autorità di sub-Ato Grand-Combin, che ha la stessa modalità di raccolta e di riconoscimento ed è un'eccellenza, perché sfiora il 70 percento di raccolta differenziata.

Mi sembra - e concludo - che l'approccio che abbiamo condiviso sia corretto e rispettoso delle scelte operate dall'autorità competente del servizio di raccolta e attenta agli investimenti fatti finora. È prematuro dire ora che quel sistema di raccolta non va bene, con il cambiamento dei flussi e la raccolta dell'organico le percentuali saliranno e raggiungeremo gli obiettivi di legge entro la fine del 2017. Il piano, proprio tenendo conto di questo, non prevede il cambio immediato delle modalità di raccolta dei rifiuti urbani, ma non esclude affatto la possibilità di una revisione di ottimizzazione della raccolta in un arco temporale che consenta ai sub-Ato di ammortizzare gli oneri fino ad ora sostenuti in fase di riorganizzazione dei servizi. Grazie.

Presidente - Grazie. Per la replica, ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.

Assessore, le volevo solo fare due precisazioni. I dati a cui lei fa riferimento, lei ha la sua Autorità, io ho i dati direttamente da chi gestisce la raccolta, quindi se non sono veri questi, diventa un problema come lei può capire perché qui sono i dati di chi effettua la raccolta...

(interruzione dell'Assessore Testolin, fuori microfono)

...se vuole, glieli faccio vedere, quindi da lì li ho presi. Mi sembra quindi quanto meno strano che questi non siano corretti, invece immagino che siano corretti proprio perché se sbaglia chi li raccoglie, allora veramente abbiamo dei problemi.

La seconda questione riguarda quella che è l'evoluzione di queste calotte. Lei ha detto che dobbiamo passare ad una tariffa puntuale, quindi in questo modo metteremo le tesserine. Nello studio che le citavo c'è anche questo caso e, mentre per la raccolta porta a porta c'è un costo di 80 euro ad abitante, nel caso in cui si utilizzino le calotte e, diciamo così, si utilizzino poi le tessere, siamo sui 94 euro ad abitante, quindi questa scelta di fare un ulteriore investimento rispetto ai 2 milioni e passa già fatti per dotare poi le calotte delle tesserine...non so, c'è da ragionare un minuto immagino, ma tant'è, infatti, alla luce di ciò che...diciamo così: forse è stata quest'interpellanza o forse no, nella Comunità montana Monte Emilius hanno deciso di fare un gruppo di lavoro da parte di quasi tutti i Sindaci dei Comuni di cui stiamo parlando, c'è qui la delibera, quindi non me lo sto inventando io...dicevo che devono mettere a punto quali sono, diciamo così, le soluzioni migliori da mettere in campo.

Allora, senza fare tanti studi, basta leggere ciò che c'è già, perché se hanno già speso dei soldi con la Cassa depositi e prestiti che andranno restituiti, poi ci aggiungiamo anche la questione della calotta, sappiamo tutti i problemi che ci sono...che ci sono anche ad Aosta perché stiamo vedendo che cosa sta succedendo e quindi non è soltanto una questione di qual è la qualità del differenziato o dell'indifferenziato, ma è anche una questione economica e c'è sempre lo stesso discorso che alla fine costa meno il porta porta. Senza fare tanti ragionamenti più o meno strani e senza, diciamo così, volere entrare all'interno delle diverse sensibilità e delle diverse...come dire? competenze, credo che non ci sia da dire altro, cioè se quest'aula veramente ha a cuore i cittadini e le spese che fanno e anche gli investimenti che facciamo, forse la soluzione è già scritta, non c'è bisogno di inventarsi nient'altro.

Presidente - Grazie collega. I punti 20, 24 e 29 verranno discussi congiuntamente, quindi passeremmo al punto 21.