Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1425 del 23 settembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1425/XIV - Interpellanza: "Azioni adottate per consentire il ricambio generazionale a favore dell'occupazione giovanile".

Presidente - Per l'illustrazione? Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha la facoltà.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Questa mattina abbiamo solo in parte sfiorato la discussione sul welfare valdostano, l'obiettivo di questa nostra iniziativa invece è quello di affrontare un'altra tematica, criticità per eventualmente mettere in campo delle soluzioni, che è quella legata alla situazione dal punto di vista socio-economico della nostra Regione, legata a discussioni che abbiamo affrontato in quest'aula nell'ultima finanziaria nel mese di dicembre, cioè la necessità probabilmente obtorto collo di trovare delle soluzioni in modo, da una parte, di creare le condizioni...ridurre quello che è l'organico regionale dal punto di vista numerico, di personale, con sicuramente delle difficoltà anche complicate; dall'altra, però poter mettere invece in campo delle azioni per modificare quello che è un cambio generazionale all'interno della pubblica amministrazione. Un doppio volet quindi: da una parte, passatemi il termine, svecchiare quella che è l'Amministrazione regionale e creare le condizioni tramite scivoli, aiuti e riduzioni dell'organico per chi si avvicina comunque all'età pensionabile e, dall'altra, invece creare quelle condizioni alle nuove generazioni di poter partecipare a delle selezioni e a dei concorsi o per chi ha già dato comunque dei propri concorsi, che è in graduatoria, è idoneo e oggi ha un contratto di natura non a tempo indeterminato, ma determinato creare eventualmente il volet, la possibilità di poter mettere a disposizione le proprie competenze. Un tema importante quindi che inquadrerei un po'...come dicevamo questa mattina con il Presidente Rollandin, è un tema più generale, tant'è vero che l'obiettivo di questa nostra iniziativa si divide a sua volta in due quesiti: il primo la fotografia al 2015, quindi cos'è stato fatto, cosa si è messo in campo, quali risultati e quante sono le risorse economiche che sono state impegnate per creare le condizioni per ridurre quello che è l'organico regionale.

Il secondo quesito che invece intendiamo fare al Governo regionale, indubbiamente: quali sono le intenzioni, ma soprattutto le relative azioni che si intendono mettere in campo nel concreto, scritto nero su bianco, in finanziaria per il 2016-2018, come dicevo prima, a livello quanto meno di lungo termine a livello di pianificazione. Quali sono quindi le soluzioni per ridurre l'organico oggi, come creare gli scivoli per poter accompagnare le persone che sono vicine alla pensione e dall'altra parte però subito creare delle condizioni comunque di posti di lavoro a delle persone che potrebbero mettersi a disposizione, sapendo che numericamente il delta sarà inferiore, altrimenti conteremmo cose non esatte, ma quanto meno questa è la tendenza: da una parte, si creano le condizioni per diminuire quello che è l'organico; dall'altra, si creano le condizioni per, come dicevo prima, poter svecchiare e dare la possibilità alle nuove generazioni di confrontarsi e quindi tramite concorsi poter giocare la propria sfida del domani e del proprio lavoro. Indubbiamente quindi in un momento dove la non occupazione soprattutto giovanile sta vivendo anche da noi una criticità importante...altre Regioni hanno pianificato diverse soluzioni, poi gradiremmo ascoltare dal Presidente le risposte e la terza più di envergure, più di prospettiva, più a lungo termine: quali invece le sfide da mettere in campo già nella finanziaria 2016-2018, ripeto: guardando anche a cosa stanno facendo altre Regioni, non solo a Statuto speciale, ma anche a Statuto ordinario...non semplici come dico, ma che comunque probabilmente la situazione ci impone...impone alla pubblica amministrazione comunque di trovare delle soluzioni. Grazie.

Presidente - Per la risposta? Ha chiesto la parola l'Assessore Donzel, ne ha la facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Intanto ringrazio i colleghi che hanno sollevato questo problema e che sicuramente lo conoscono, perché hanno già avuto modo di porre la questione sia durante l'approvazione del bilancio nel caso del Consigliere Chatrian, sia nel caso del Consigliere Gerandin che su questo punto aveva già presentato un'interpellanza molto puntuale, che naturalmente più che mai merita un approfondimento anche in questa sede. Tenuto presente che il concetto di staffetta generazionale si estende a tutto il mondo del lavoro, vorrei semplicemente precisare che, per quanto riguarda l'Amministrazione regionale, il piano di riduzione della dotazione organica è stato adottato con la delibera n. 261 del 2015, modificata poi con la delibera della Giunta regionale n. 707 del 2015. Per quanto riguarda quella parte - e potrà magari poi integrare il Presidente della Regione -, si tratta di operazioni che avevano una finalità, che era soprattutto quella di contenere la spesa pubblica e quindi di ridurre in qualche maniera il numero dei dipendenti pubblici.

Per quanto invece riguarda le forme di accordo che si possono trovare per applicare la staffetta generazionale nel contesto lavorativo della Valle d'Aosta, noi abbiamo avuto modo di iniziare un percorso già durante l'estate con le organizzazioni sindacali e soprattutto con i datori di lavoro per iniziare una riflessione che ci portasse ad individuare la strada la più concertata possibile per arrivare in tempi ragionevolmente ristretti ad un nuovo piano delle politiche del lavoro - perché voi sapete che il piano delle politiche del lavoro è stato prorogato ancora per quest'anno, ma scadrà a dicembre - e quindi non trovarci nella situazione di non avere il nuovo piano delle politiche del lavoro nel momento in cui andremo all'approvazione dei bilanci per gli anni a venire. Ovviamente una prospettiva che dovrà essere il più ampiamente concertata possibile, noi inizieremo già dalle prossime settimane con la convocazione del tavolo per le politiche del lavoro a proporre alle associazioni l'idea di utilizzare questo strumento della staffetta generazionale. Siccome nell'interpellanza si riferisce...giustamente si dice: "ma nel frattempo cos'è stato fatto?". Nel frattempo è stato fatto un interessante progetto col nome Welfare to Work, che era rivolto agli over 50 per circa 800.000 euro e che ha dato delle risposte a circa 300 lavoratori che sono stati coinvolti in questi progetti.

Per quanto riguarda invece specificamente la staffetta generazionale, ad oggi - stiamo parlando di oggi - le risorse disponibili potrebbero consentire qualora...perché il meccanismo richiede l'adesione sia dell'impresa, in primis, sia di un accordo tra impresa e organizzazioni sindacali per arrivare a trovare la soluzione in cui un lavoratore che si avvia agli ultimi tre anni dalla pensione - poi ovviamente bisogna vedere le regole pensionistiche come evolvono - di poter in qualche modo ridurre la sua attività lavorativa del 50 percento ed ecco l'intervento del pubblico attraverso un finanziamento che coprirebbe la parte di contributi non versati. Questi tipi di accordo però funzionano nel momento in cui dalla parte dell'impresa c'è una disponibilità a versare un delta del 10-15 percento al lavoratore che deve rinunciare alla cosiddetta "retribuzione" per metà del tempo, perché non tutti i lavoratori sono disposti a fare questo passo indietro, quindi bisogna creare degli incentivi perché lo accettino. Serve quindi un accordo, serve un'intesa tra le parti e questa cosa può avvenire solo in modo volontario, però da parte nostra c'è l'intenzione di porre sul tavolo questa possibilità e di creare le condizioni perché su un target di lavoratori della Valle d'Aosta, che ipoteticamente è stato individuato per il settore delle aziende private, escludendo i lavoratori che hanno altissime retribuzioni e che generalmente vogliono arrivare fino in fondo con quelle retribuzioni, salvo casi particolari, o escludendo i lavoratori che hanno basse retribuzioni e quindi non sono disponibili a vivere con il 50 percento, è stata fatta un'ipotesi di lavoro che riguarderebbe circa 350 lavoratori e con le risorse a disposizione si potrebbero creare le condizioni, qualora ci sia l'intesa - ripeto - tra datore di lavoro, lavoratore, associazioni sindacali, per dare una risposta a circa 50 lavoratori. È chiaro che siamo in una fase che necessita di un'accelerazione di questi processi, ma - ripeto - c'è la volontà vista anche la disponibilità, devo ringraziare per questo...l'ho davvero riscontrata nelle organizzazioni di rappresentanza: Confindustria, Confartigianato e nelle organizzazioni sindacali, che hanno dato la disponibilità a fare incontri anche durante il mese di agosto...di stringere i tempi per arrivare a proporre questa misura. Correttamente, come diceva il Consigliere regionale Chatrian, si tratta di una delle tante misure che vanno messe in campo per dare delle risposte ai nostri giovani, si tratta di una misura che potrebbe trovare spazio nel piano delle politiche del lavoro.

Presidente - Per la replica? Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha la facoltà.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

I due quesiti che abbiamo posto indubbiamente sono dei quesiti che in pochi minuti si possono né affrontare nella loro complessità, né posso dire...avere un quadro completo anche delle soluzioni, però la nostra riflessione, Assessore Donzel, andava un po' in questa direzione. In primis il provvedimento dirigenziale che è stato approvato a fine luglio per quanto riguarda l'ambito della pubblica amministrazione crea le condizioni per una riduzione di circa 30 persone per quanto riguarda l'organico pubblico del Governo regionale, quindi un contenimento della spesa pubblica, e questo è un primo volet, un primo passaggio.

Il secondo, la sfida più difficile sicuramente e più complicata è questa ed è lì che noi abbiamo cercato di avere degli aiuti, perché né abbiamo la ricetta, né siamo dei maghi, né siamo dei professionisti, ma abbiamo guardato cosa le altre Regioni stanno mettendo in campo, perché hanno problemi simili. Allora, tipo la Provincia di Bolzano ha legiferato in quanto Provincia un'attuazione del patto generazionale nel pubblico impiego, scrivendolo nero su bianco in legge, pochi mesi fa, nel mese di maggio, delegando la Provincia ad adottare opportune misure per ridurre la disoccupazione attraverso l'assunzione di giovani disoccupati fino a 35 anni, no? Come voi dite, ma anche loro dovranno calmierare, contenere la spesa pubblica e poi il legislatore ha tracciato un percorso, il percorso è l'assunzione subordinata, ad esempio, alla riduzione dell'orario di lavoro del personale in procinto di essere collocato a riposo secondo dei criteri e modalità stabilite dalla contrattazione collettiva. Questo quindi è un primo volet, un primo passaggio, il secondo: le spese per l'assunzione del personale di cui al comma di prima e l'assunzione per intero da parte dell'ente di appartenenza dei contributi di previdenza e di quiescenza corrispondenti al periodo di riduzione dell'orario di lavoro del personale sono effettuate nei limiti dei risparmi di spesa derivanti complessivamente dalle misure che ho letto poc'anzi. Due volet quindi, sono delle iniziative per dare comunque spazio ad un inizio di staffetta generazionale, poi vanno oltre: collocamento a riposo d'ufficio al fine di favorire perché l'obiettivo...il legislatore quanto meno si è dato quest'obiettivo, collega Donzel, di ricambio vero generazionale, ma per tante ragioni che non è solo quella occupazionale, ma anche quella generazionale e su quello noi ci crediamo come gruppo - e penso non solo come gruppo -, ma perché la macchina ha bisogno anche di quello: da una parte, creare le condizioni di svecchiamento; dall'altra, mettere in quiescenza, ridurre l'organico con delle modalità che si diceva poc'anzi, lo dicevate anche voi e il percorso è iniziato, ma quello è il primo volet, Presidente Rollandin.

Il secondo volet però dobbiamo dall'altra parte...indubbiamente con un delta di spesa inferiore...ma non abbiamo la bacchetta magica, le altre Regioni si stanno muovendo in quella direzione, io lo condivido, noi lo condividiamo, perché dall'altra parte dovremo pur creare delle condizioni non solo occupazionali, ma anche a livello di competenze, anche a livello di visione, anche a livello comunque di freschezza penso per la macchina amministrativa e loro lo declinano in legge con un'età...creando questi criteri/opportunità e scivoli, un'età anagrafica non inferiore ai 63 anni, non superiore ad una certa età, graduale riduzione dell'età anagrafica per il collocamento a riposo d'ufficio, 50 percento, 70 percento, perché poi bisogna fare da una parte anche i conti, come diceva poc'anzi l'Assessore Donzel.

La terza sfida però è sempre quella di comunque creare le condizioni per un patto vero generazionale, comunque nel pubblico impiego, ma non solo legato all'occupazione anche legato alla generazione. Stessa considerazione la sta facendo la Provincia di Trento: uno stralcio di 208 posizioni, questi sono numeri aggiornati a pochi giorni fa, quindi uno stralcio di accompagnamento di 208 persone che lavoravano nell'organico del Governo provinciale della Provincia di Trento e dall'altra parte l'obbligo...e qui mi sarebbe piaciuto da parte sua, collega Donzel, un passo in più...l'obiettivo della nostra iniziativa...abbiamo visto cosa avete fatto in questi mesi: avete un piano di riduzione di 30 persone nella dotazione organica. Bene, quali le soluzioni oltre a ridurre e calmierare, come ha detto lei, il contenimento della spesa pubblica? Come creare le condizioni per introdurre la staffetta generazionale, svecchiare la macchina e creare dei posti di lavoro per le nuove generazioni? Su quello sinceramente aspettavamo da parte sua forse un volet un po' più performante e una certa apertura, perché penso che condivida che la macchina va anche svecchiata, da una parte, ma, dall'altra, ci va la possibilità di creare dei posti di lavoro. Ne discuteremo nell'iniziativa che abbiamo presentato di non occupazione, di difficoltà che abbiamo. Sappiamo che il volet pubblico, quel mondo lì non esiste più, lo sappiamo, ne abbiamo contezza, ma, oltre a quello, dobbiamo cercare comunque di mettere in atto dal punto di vista legislativo...e questo è un primo confronto per poi riconfrontarci su questo tema nel momento in cui discuteremo la finanziaria, come avvenuto nel mese di dicembre, probabilmente andando a legiferare nero su bianco per quanto riguarda la nostra competenza. Grazie.

Presidente - Punto 19 all'ordine del giorno.