Oggetto del Consiglio n. 1412 del 23 settembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1412/XIV - Interrogazione: "Variazione degli orari di apertura dei castelli" e interpellanza: "Modalità di gestione e valorizzazione dei beni culturali della Regione".
Presidente - La parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Merci Monsieur Le Président.
Allora, per quanto riguarda la prima questione, innanzitutto io ringrazio il collega Ferrero. Avremo modo più volte di tornare in questa seduta consiliare su questo tema. Io la ringrazio, anche perché ci permetterà di fare chiarezza anche su quest'importante tematica. Allora, mi chiede a quanto ammonta il risparmio conseguito con la modifica che è stata apportata all'orario. La rimodulazione degli orari di apertura dei castelli e dei siti monumentali applicata per il mese di settembre 2015 ha consentito in realtà un considerevole risparmio di spesa, ammontante nello specifico a 91.500 euro. Si precisa che la rimodulazione oraria in questione non ha inciso in alcun modo sul personale stabilmente impiegato a tempo indeterminato presso la Società di Servizi Valle d'Aosta. Le unità di personale disimpegnate - intendendosi per tali gli addetti assunti a tempo determinato, durante la stagione estiva, che hanno regolarmente portato a termine il contratto di lavoro - sono 19; coerentemente al rinnovato fabbisogno risultante, appunto, dalla rimodulata e predetta rimodulazione oraria.
Chi ha effettuato la valutazione sull'entità e i tempi: allora, innanzitutto, in premessa, vorrei ricordare come... ribadiamo la bontà della scelta che è stata fatta quest'anno - soprattutto anche legata all'evento EXPO a Milano - di aumentare l'orario e la possibilità quindi di fruizione dei nostri siti. E credo che i dati che abbiamo comunicato sono i dati più alti che abbiamo avuto, da sempre, di afflusso nei nostri siti, castelli e monumenti della Regione. Credo che dimostrino quindi che questa scelta è stata una scelta giusta. Gli uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, di concerto ovviamente con la Società di Servizi, alla luce delle disponibilità, ovviamente finanziarie, per l'anno in corso e al fine di realizzare anche, da una parte un contenimento della spesa ma dall'altra anche - e oserei dire: anche e soprattutto - una più ragionata organizzazione degli orari di apertura, hanno effettuato anche una verifica, una cosiddetta verifica in progress per analizzare anche le affluenze statisticamente riscontrate all'inizio del periodo autunnale nell'ultimo quinquennio presso, appunto, i castelli e i siti della nostra regione. Tale verifica ha posto in evidenza che, a partire dal mese di settembre, come peraltro è anche abbastanza ovvio che sia, vi sia un crescente fisiologico decremento delle presenze percentuali, quindi negli afflussi, pari ad oltre il 30 percento di quelli complessivamente riscontrabili nella stagione estiva; ovviamente principalmente nelle fasce serali. In questa considerazione si è valutata, quindi, giusta e congrua la prospettata rimodulazione oraria delle visite. Tre: gli uffici hanno provveduto a dare comunicazione ufficiale di tale variazione via mail agli operatori turistici del settore, guide turistiche e uffici del turismo territoriale, non appena pubblicato il relativo provvedimento dirigenziale, e gli stessi hanno prontamente aggiornato anche il sito web della Regione Valle d'Aosta e l'APP VdA Cultura, affinché anche gli utenti potessero prontamente essere informati. Si precisa che la rimodulazione degli orari non ha comportato alcuna cancellazione delle prenotazioni di visita precedentemente effettuate dalle guide turistiche, garantendo così la piena fruizione dei beni ai residenti e ai turisti nel periodo interessato. Quello che condividiamo con lei, che garantiamo sin d'ora e che cercheremo di portare avanti, è una previsione che parte - e ci stiamo già lavorando - dall'inizio dell'anno considerando tutto l'arco temporale annuale di modo che, appunto, ci sia una valutazione: come dicevo prima, ci può essere un contenimento degli orari in determinati periodi dell'anno per consentire poi una fruizione maggiore, invece, nei momenti di presenza turistica più massiccia, quindi nei periodi estivi e nei periodi invernali legati alle festività. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Io esordirei con una comunicazione che è arrivata - una delle tante che mi è arrivata - e che testualmente dice: "quest'estate abbiamo deciso di visitare i castelli della Valle d'Aosta, approfittando di una molto pubblicizzata apertura straordinaria per accogliere i turisti di EXPO 2015 - come ha detto giustamente l'Assessore, si è stata fatta questa promozione anche a livello milanese - ultima tappa oggi: Castel di Savoia- Gressoney - questo è sabato 5 settembre - peccato che, dopo un'ora e venti di macchina, abbiamo scoperto che nel frattempo la Regione ha finito i soldi; per cui hanno tagliato orari e turni di visita. Sono già, quindi, al completo e stanno mandando via i turisti, noi compresi. Meno male che l'Italia punta sul turismo!". E è ovvio che - sono io il primo a dirlo e il Movimento Cinque Stelle, quando si tratta di ridurre le spese e cercare di risparmiare, non può che essere d'accordo - se la promozione che è stata fatta a Milano sui castelli valdostani poi genera questi inconvenienti, io non so fino a che punto ci sia convenuto fare la promozione a Milano, perché, da quello che so, non è che è una persona che è arrivata pensando di trovare i castelli aperti, ma sono decine e decine e decine di persone! Sono certo, a voi non sarà arrivata nessuna comunicazione. Ho 27 anni di Regione e so che le proteste dei cittadini seguono sempre strani uffici e finiscono archiviate quando arrivano. Bisogna quindi andare a vedere sui social network, sulle lettere a La Stampa per riuscire a capire effettivamente qual è la situazione. Quando si prendono decisioni del genere bisogna sapere che c'è tutto un mondo che ruota intorno anche alla fruizione di questi beni culturali; che è il mondo delle guide turistiche, che è il mondo di chi fa incoming - quindi agenzie di viaggi - che è il mondo anche degli stessi alberghi che danno delle indicazioni ai turisti quando magari prenotano dei pernottamenti. Da quello che è emerso, sostanzialmente c'è stata una mancanza di coordinamento, perché l'avviso non lo puoi dare il giorno prima, o a provvedimento approvato, agli operatori del settore, com'è successo, perché io ho lettere degli operatori del settore che mi dicono tranquillamente che loro avevano già stabilito i turni per settembre per i turisti e si sono trovati improvvisamente cambiato il calendario. Hanno fatto un accesso al sistema, devono avere probabilmente un sistema informatico di accesso ai dati, e sono sparite le possibilità di andare a fare le visite. Quindi, da un lato investiamo per fare pubblicità e dire: "venite a vedere i nostri castelli", poi, di punto in bianco, qualcuno della Sovraintendenza -- che magari era reduce, non so io, dai bagordi delle vacanze - si sveglia un mattino e dice: "riduciamo di 90.000 euro il costo per i turni dei castelli" e il giorno dopo c'è tutto un mondo che è all'oscuro di questo. Anche in questo caso, un provvedimento che magari andava verso la razionalizzazione è diventato, invece, un provvedimento che ha vanificato e ha dato un'immagine negativa dell'organizzazione turistica valdostana. Peccato, perché poi lo uniremo a un'altra iniziativa che presento successivamente e che va sempre in questa direzione. La direzione è una totale mancanza di coordinamento tra i vari attori del settore. Uno decide una cosa, non dice nulla agli altri, viene fuori un pasticcio e l'immagine del turismo valdostano ovviamente ne esce sempre con le ossa rotte.
Presidente - Grazie. La parola al collega Laurent Viérin, per mozione d'ordine.
Viérin L. (UVP) - Sì, Presidente, solo per una mozione d'ordine. Abbiamo sempre seguito la prassi di accorpare le iniziative che avevano lo stesso argomento. Non so se volete che questo Consiglio abbia una prassi diversa e allungare i tempi...e soprattutto non creare razionalizzazione degli argomenti, ma noi abbiamo presentato al punto 23 la medesima iniziativa. Era sufficiente, o è sufficiente, accorpare le iniziative anche da un punto di vista tematico, per creare una discussione organica, allora vorremmo sapere da lei i motivi per cui non si è proceduto in tal senso. Grazie.
Presidente - Il discorso dell'accorpamento avviene se non ci sono opposizioni e se ci sono richieste, com'è previsto dall'articolo 108, comma 1, del Regolamento. Se non vi sono opposizioni, le interrogazioni, le interpellanze e le mozioni relative a fatti e argomenti identici e strettamente connessi possono essere raggruppate e trattate...quindi bisogna vedere se tutti i proponenti delle varie iniziative fanno la richiesta e se chi deve dare le risposte, quindi il Governo, intende accorparle o meno.
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...se vi ricordate, tante volte l'abbiamo fatto e non le abbiamo mai accorpate negli ultimi Consigli; basta vedere i verbali. Qui c'è una richiesta in tal senso, io...la prego collega Laurent.
Viérin L. (UVP) - Così possiamo parlare tutti al microfono, forse è meglio. Sono venuto al tavolo della Presidenza a fare questa richiesta. Non so, dobbiamo fare una richiesta scritta o da oggi è cambiata la prassi? Perché mi risulta ...e siamo qua da qualche anno, quindi conosciamo un po' come funzionano i meandri di quest'aula...spesso con interpretazioni un po' così, che cambiano in base alla meteo... Vorremmo solo capire, a noi non fa niente discutere questa cosa al punto 23, è solo per capire se sono cambiate le regole con l'arrivo dell'autunno. Se in vacanza avete avuto certe idee...non sappiamo! Allora, se dobbiamo fare richiesta a priori, prima dell'inizio della seduta...ma non è mai stato così! Addirittura era il tavolo della Presidenza che chiedeva: "possiamo discutere in modo congiunto i punti 1 e 26?" ed erano i proponenti che accettavano, allora è semplicemente...non ci siamo neanche confrontati con il collega Ferrero, mi è venuto spontaneo perché ero convinto che i punti fossero accorpati. Volete che al punto 23 ritorniamo sull'argomento, magari anche in modo colorito? Lo faremo. È solo per capire e speriamo che lei, Presidente Marco Viérin, sia così gentile da darci una risposta su come dobbiamo comportarci visto che ci sono magari anche altre iniziative in questo senso. Se lo sappiamo prima ci organizziamo e faremo delle richieste scritte. Grazie.
Presidente - Come da Regolamento, visto che è arrivata la richiesta di chi ha presentato le iniziative, chiedo al Governo se intende accorpare o meno. No, ma, in base all'articolo 108 del Regolamento...è questo il discorso...aveva chiesto prima la parola... la parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Grazie, così poi il Governo può rispondere. Solo per completare. Quando sono andato a chiedere al Presidente se si poteva accorpare ci è stato detto che il Governo non era d'accordo. Allora, ecco, così il Presidente ha gli elementi per rispondere; perché è stato detto che gli Assessori non avevano accettato di accorpare ed è per questo che ho detto che avrei chiesto pubblicamente come mai questa cosa, che non è mai successa. Grazie.
Presidente - La parola al collega Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Mi sembra un po' di discutere di poca cosa. Credo che il Governo abbia sempre accettato qualsiasi abbinamento e collegamento. Il problema era che, a volte, pur essendo argomenti analoghi, meritavano una trattazione diversa. Era solo per rispetto dei Consiglieri proponenti, quindi non c'è assolutamente nessun problema ad accorpare e a discutere assieme, come si è quasi sempre fatto.
Presidente - A questo punto darò ai Consiglieri almeno 15 accorpamenti - perché erano già stati previsti, no? - e quindi vi farò sapere immediatamente perché la 23 verrà discussa in questa maniera, ma noi avremo subito poi la 7, che sarà con la 9 e la 12...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...no, adesso vi farò avere, mentre discutiamo il punto 5 all'ordine del giorno, tutti gli accorpamenti che partono dalla 7. Okay? In modo che così possiate verificare se tutti gli accorpamenti che possiamo mettere insieme sono meritevoli di una discussione congiunta o meritevoli di una discussione separata. Collega Laurent Viérin, le faccio avere questa proposta e poi...
Viérin L. (UVP) - Allora, nel ringraziare...nell'aver chiarito anche, così, la discrasia di intenti tra la Presidenza del Consiglio e il Governo...probabilmente non vi eravate capiti bene, quindi abbiamo capito che il Governo non ha nessun problema ad accorpare e quindi siamo lieti che...come sempre è stato, tra l'altro. Non abbiamo capito perché...e vorremmo sapere sulla 23, quindi si discute adesso o si discute dopo? Perché il punto 7 è...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...grazie, se ci illumina anche su questo.
Presidente - Tutte adesso, e quindi prego il collega Segretario di leggere il punto 23 all'ordine del giorno.
Segretario (Certan) - Modalità di gestione e valorizzazione dei beni culturali della Regione.
Presidente - Chi chiede la parola? La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Bene. Quindi abbiamo accorpato anche l'interpellanza e possiamo illustrarla congiuntamente con questo punto, giusto?
Presidente - Certo.
Viérin L. (UVP) - Abbiamo in quest'estate turistica valdostana...il collega Ferrero ha già anticipato alcune situazioni che hanno creato imbarazzo sia nella comunità che negli eletti. In questa...non vediamo l'Assessore Marguerettaz, che peraltro è parzialmente interessato anche da quest'informativa...perché effettivamente in un'estate valdostana, dai dati che abbiamo ricevuto e che abbiamo rilevato in tutta la comunicazione...un grande boom di presenze e un aumento sostanziale di presenze hanno visto la Valle d'Aosta come meta interessata da gran parte del turismo italiano quindi la notizia è stata il ritorno degli Italiani, ma anche da una massiccia presenza di stranieri, che hanno così dato la possibilità alla Valle d'Aosta di fare ammirare tutte le sue bellezze. Durante l'estate, tanti articoli sugli organi di informazione, sulla stampa locale, hanno così evidenziato l'eccellenza valdostana e soprattutto hanno evidenziato questa presenza massiccia di turisti. Purtroppo alcune pagine sono state scritte e sono state pagine che non ci hanno fatto piacere. Pagine che hanno rilevato, attraverso esperienze e testimonianze di turisti, il disappunto per una serie di episodi e per una programmazione che non è stata all'altezza del patrimonio culturale che noi abbiamo la fortuna di avere. E ci riferiamo in particolare ad un articolo apparso su La Stampa il 23 agosto, domenica 23 agosto, con la testimonianza di turisti che lamentano la mancata illuminazione e la chiusura del Teatro romano e, con una pagina intera su La Stampa, anche la questione della mancanza di bilinguismo e di visite bilingui in Valle - che sarà oggetto di un'iniziativa della collega Morelli - come anche a settembre la questione della polemica degli orari d'apertura dei castelli. Noi abbiamo ascoltato con attenzione parte della risposta che l'Assessore ci darà: ecco perché è interessante discutere queste due iniziative assieme. Abbiamo ascoltato con attenzione la risposta dell'Assessore Rini e nell'illustrazione che noi vorremmo farle, Assessore, le chiediamo quali siano le motivazioni e quale sia soprattutto la logica di gestione dei beni culturali nel suo insieme. Perché noi capiamo che ci possono essere delle scelte che durante la stagione fanno capire che a settembre ci sono meno turisti, ma la programmazione culturale di una regione dev'essere una programmazione culturale annuale! "A settembre... è settembre!" Se voi avete deciso di ridurre l'orario dei castelli a settembre perché ritenete di avere meno turisti... Noi abbiamo un'idea leggermente diversa: saremmo per allungare la stagionalità e per puntare anche su settembre, abbinando degli eventi e delle manifestazioni. E ci pare anche di aver capito, nelle varie disamine dell'Assessore al turismo, che questa è l'intenzione dell'amministrazione: di riuscire... Il Tor des Géants è un'idea, però ci sono anche altre iniziative che adesso rendono la Valle d'Aosta interessante anche durante il mese di settembre e ottobre. Ricordiamo che le Langhe hanno un turismo... E, senza andare a scomodare le Langhe, che comunque sono un turismo di prossimità, il Südtirol... Visto che ci sarà una commissione che si recherà, sarà interessante chiedere agli amici del Südtirol. Loro hanno un boom di presenze a settembre e ottobre, nel periodo delle mele e delle vendemmie, che è incredibile! Loro hanno più presenze durante il mese di settembre e ottobre rispetto al mese di agosto, e questo è un dato. Questo per dire che, al di là delle scelte che noi non condividiamo, voi avete scelto di ridurre gli orari a settembre - perché ritenete che a settembre in eterno non ci saranno presenze quindi rassegniamoci e chiudiamo i castelli - però, ecco, noi lamentiamo la questione della comunicazione! E poi, Assessore Rini, siamo andati a leggerci anche le delibere di approvazione e ci risulta che, quando avete approvato le dotazioni finanziarie per l'orario di apertura dei castelli, era inserita la clausola di mancanza di prudenza nell'impegno finanziario. Perché si sapeva benissimo che se si impegnava quella somma fin d'allora i fondi non sarebbero stati necessari per mantenere l'apertura anche nei mesi di settembre e ottobre. Ecco perché, Assessore Rini, al di là delle sue spiegazioni, voi non avete saputo fino a agosto se potevate aprire a settembre: perché avevate finito i soldi! E i soldi ve li hanno rimessi per settembre e, all'ultimo minuto, avete comunicato che a settembre si sarebbero aperti i castelli. E i soldi per ottobre all'ultimo minuto sono stati spostati e vi hanno comunicato che potevate aprire ad ottobre. Allora, noi quello che non capiamo è che quando si costruisce un bilancio, se già a priori si riesce a capire un po' dove si vuole andare a parare... beh... si costruisce una programmazione culturale in modo da garantire - fino a settembre, fino a ottobre... quando voi decidete - l'orario di apertura e con una dotazione finanziaria adeguata si delibera in modo anche da avere una certezza di bilancio. Quindi, quello che le chiediamo è...- beh... le motivazioni alla base delle scelte e della tempistica: lei in parte ha risposto e quindi noi lo abbiamo appreso - e soprattutto quello che ci interessa è quali siano gli intendimenti per il futuro, Assessore Rini, perché avremo modo di parlare anche di Ussel in questo Consiglio. Abbiamo dei castelli chiusi, i topi mangiano l'impianto elettrico, abbiamo dei castelli che sono aperti, parzialmente aperti, gli orari vengono comunicati la settimana precedente all'apertura del mese successivo... le guide non si possono organizzare un mese per l'altro, altro che un anno per l'altro! Abbiamo delle guide turistiche che ricevono delle prenotazioni per l'anno prossimo, per il 2016, e non sono in grado di dire se un Castello sarà aperto; e quindi spesso questi turisti scelgono un'altra meta e non la Valle d'Aosta. Vorremmo quindi capire quale sarà la gestione e la pianificazione futura della politica culturale in Valle d'Aosta, perché dopo quest'estate e dopo un po' di cose raffazzonate e di scelte, che noi non pensiamo siano scelte della Sovraintendenza...noi crediamo che le delibere sono approvate dalla Giunta e che le scelte politiche vengano dalla Giunta. La Sovraintendenza spesso cerca di fare il possibile, ma le dotazioni finanziarie vengono decise dal Governo e i soldi derivano dalle scelte politiche. Quindi ci dispiace che poi si metta anche in difficoltà chi opera all'interno dell'Amministrazione, soprattutto chi poi deve comunicare al telefono che non si sa quando il Castello e se il Castello sarà aperto il mese successivo. Grazie per le sue risposte, che attendiamo.
Presidente - La parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda la prima domanda, non rientrerei nel merito perché sia i dati, le cifre e l'iter che hanno portato a questa scelta sono stati spiegati rispondendo al collega Ferrero.
Quali intendimenti invece si hanno in merito alla politica di gestione: allora, l'apparato di gestione e promozione del sistema dei castelli e dei siti archeologici di proprietà regionale presenti sul territorio è stato recentemente rimodulato, per la recente riorganizzazione interna delle strutture amministrative deputate proprio alla gestione dei beni culturali e ora direttamente in capo al Dipartimento Soprintendenza dei beni e delle attività culturali, questo a partire dal 1° giugno del 2015. La creazione di un unico centro dirigenziale per il coordinamento, quindi in forma diretta delle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale valdostano e per la gestione dei beni stessi, è stata proprio concepita nell'ottica di sviluppare un vero e proprio sistema dei castelli e dei beni presenti e dei siti culturali aperti sul territorio, aperti al pubblico presenti nella nostra regione, con la precisa finalità di perfezionare l'attuale rete di beni monumentali archeologici e addivenire ad una offerta coordinata, competitiva. Lei ricordava esempi, che ovviamente stiamo analizzando con attenzione, performanti proprio sul mercato dei beni culturali. La riorganizzazione ha riguardato settori che operano sugli stessi beni, attraverso la centralizzazione delle risorse economiche, ma anche del personale, al fine di svolgere quest'attività con una grande sinergia, dal punto di vista amministrativo e anche dal punto di vista operativo. Se la riorganizzazione dell'apparato amministrativo ha costituito un primo e necessario passo, si tratta ora di intervenire sull'ottimizzazione dell'intera rete dei beni culturali in capo all'Amministrazione regionale, con l'obiettivo di creare un sistema organizzato ed integrato di offerta degli asset culturali presenti sul territorio regionale, in totale accordo e sinergia con l'Assessorato del turismo e con tutti gli operatori del settore. Quindi mettere in rete tutti coloro che operano in questo settore: una migliore comunicazione del sistema verso l'esterno, mediante anche lo sviluppo di nuove strategie ed il perfezionamento dell'offerta in chiave di rete, per aumentare il bacino degli utenti e sviluppare un'economia intorno ai beni culturali, basata proprio sui flussi di conoscenza e di innovazione. L'intervento risulta assolutamente necessario anche in vista della prossima apertura al pubblico di nuovi siti archeologici e castelli, penso al Castello di Aymavilles, di Quart, al museo di Saint-Martin-de-Corléans. Per raggiungere tali obiettivi, il Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali ha avviato le pratiche anche per la candidatura e il finanziamento nell'ambito del POR FESR, redigendo una scheda puntuale relativa alle azioni mirate alla messa in valore e promozione del sistema dei castelli e dei siti culturali aperti al pubblico in Valle d'Aosta. L'obiettivo è proprio quello di consolidare l'immagine del sistema dei beni culturali valdostani grazie ad una rete culturale, ad un pacchetto culturale ben riconoscibile con un proprio marchio e con una propria immagine "brandizzata" in grado di coinvolgere cittadini e turisti, nell'ottica di una maggiore fruizione del patrimonio culturale esistente sul territorio. Ecco, io mi unisco a quanto lei ha detto, e lo condivido, l'ho ricordato prima, ma ci tengo a ribadirlo, noi stiamo facendo di tutto e qui colgo l'occasione per ringraziare...nessuno ha mai voluto scaricare responsabilità sulle strutture, sulla Soprintendenza...anzi noi li ringraziamo per gli sforzi che stanno facendo, per la professionalità che quotidianamente mettono e investono per portare avanti al meglio questo settore.
Credo che i risultati di quest'estate ne siano la prova e io li ringrazio. Detto questo, dicevo, stanno e stiamo lavorando proprio per arrivare ad organizzare l'intera offerta formativa a partire dal mese di gennaio per l'intero prossimo anno. Questo credo che sia e debba essere un'azione imprescindibile. Grazie.
Presidente - Grazie Assessore. La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Abbiamo ascoltato con attenzione la parte relativa agli intendimenti e alle prospettive dei beni culturali in Valle d'Aosta e diciamo questo perché di grandi prospettive, malgrado il boom turistico estivo, noi non ne abbiamo viste, e lo diciamo anche con preoccupazione, perché è proprio a fronte delle nuove sfide che il futuro ci riserverà...e lei ha citato il Castello di Aymavilles, una delle opere di finanziamento interessanti degli ultimi anni, assieme al Castello di Quart, oggetto di finanziamenti europei, ma aggiungerei anche il Castello di Arnad, frutto di un progetto europeo, che non è da meno, anzi, e che nel territorio della Bassa Valle, è un gioiello che sarà inserito nel territorio dell'enogastronomia.
Questo per dire che quello che noi vorremmo, al di là dei proclami, degli intendimenti che vengono enunciati, è percepire una vera e propria rete dei beni culturali, con la differenziazione dell'offerta da un punto di vista territoriale e da un punto di vista dei contenuti. Al di là di questo, che è un discorso di prospettiva, noi vorremmo che ci sia maggiore attenzione anche per il presente, perché noi non ci possiamo permettere, non ci possiamo permettere di andare sui titoli dei giornali, in un'estate positiva come quella che è stata, con degli scivoloni su bucce di banana che erano largamente prevedibili! Perché il fatto di non illuminare, di non aprire il Teatro, di non sapere a priori l'orario di apertura dei castelli nel mese di settembre poteva essere largamente anticipato. Ora, noi chiediamo semplicemente un po' più di impegno, sappiamo che quel settore è difficile, ma bisogna impegnarsi, bisogna crederci, sicuramente siamo convinti che tanti in quest'aula e tante persone credano nella cultura, ma bisogna impegnarsi, bisogna monitorare, perché questi sono degli imprevisti o dei problemi che sorgono perché non si seguono le cose. Perché non è possibile che ci si accorga ad agosto che non ci sono i fondi per aprire i castelli a settembre. Significa che da un punto di vista amministrativo non avete seguito la cosa e già solo con questa previsione si sarebbero evitate tante polemiche. Noi non siamo qui per cavalcare le polemiche, ci dispiacciono, ci dispiacciono. L'altra considerazione è che è anche una questione finanziaria, è chiaro che bisogna razionalizzare per dare a questi beni culturali una gestione e un modo che sia anche redditizio. Tra l'altro, quindi l'idea di creare dei bookshop...cioè bisogna studiarsi qualcosa e noi la disponibilità l'abbiamo sempre data, per dire: benissimo ragioniamo, perché se aspettiamo sempre la fine dei lavori, questa rete non si metterà mai in campo, non si riuscirà mai ad avere un qualcosa.
E il Forte di Bard è un esempio di come c'è un ritorno su quello che viene investito e non speso, cioè si investe su un monumento, su un bene culturale...magari se iniziassimo anche a mettere a pagamento l'ascensore del Forte di Bard anche solo con un euro, perché tanti turisti ti dicono: "benissimo il Forte di Bard, a noi non costa niente", cioè il turista te lo dice in senso positivo, eh, non è che te lo dice in senso negativo, ti dice ma lì non costa niente, si arriva su, c'è questo bellissimo ascensore. Già solo un euro per prendere l'ascensore, con tutte le presenze che il Forte annuncia, sarebbe già un bell'indotto che poi il Forte ha la fortuna di poter reinvestire. È chiaro che sul bilancio regionale è diverso perché i soldi introitati finiscono nel calderone. Cerchiamo sempre di essere propositivi e non solo critici, critici in senso propositivo, Assessore, perché noi ci teniamo a questo settore e vorremmo veramente che fosse integrato nell'ambito turistico come un modello che non venga visto come un qualcosa che costa, come qualcosa che è un problema. Tra l'altro a livello nazionale ci fanno piacere certe prese di posizione del Governo, che sta cercando di far inserire i monumenti e i beni culturali in una certa logica, cioè di considerare un bene culturale come una scuola. Attenzione che anche lì sarà importante la tutela, gli investimenti e soprattutto la fruizione, perché crediamo che la Valle d'Aosta sia uno dei luoghi più suggestivi da un punto di vista culturale d'Italia e quindi ci dispiace che poi, per non seguire con accortezza certi dossier, si finisca sui giornali, perché una testimonianza negativa purtroppo fa più danni che mille commenti positivi e questo è un peccato.
L'ultima considerazione è che, appunto dal punto di vista finanziario abbiamo visto in questi ultimi mesi...Paestum non era previsto, 50 mila euro per Paestum li avete trovati! Quindi questo vale per l'orario dei castelli, se i soldi mancano e vogliamo tenerli aperti, vale per gli operatori al Castello Gamba, vale per il Castello di Ussel. Se si trovano i soldi per un salone che tra l'altro, voglio dire 50 mila euro insomma sono anche un'iniziativa impegnativa, riuscire magari a fare delle scelte nell'insieme, non a spot, non perché qualcuno dice bisogna tornare a Paestum, ci torniamo, però poi chiudiamo i castelli perché abbiamo girato i soldi lì. Ecco, diciamo questo per dire, mi dica se sbaglio, Assessore, vedo che si agita, diciamo questo perché noi sappiamo che le scelte derivano sempre da delle motivazioni che sono sicuramente prese con coscienza, vorremmo anche che ci sia una certa logica in questa cosa, evitando poi appunto di andare sui giornali perché facciamo delle brutte figure, come quella citata dal collega Ferrero, come quelle uscite sui giornali, che non fanno onore alla Valle d'Aosta, prima di tutto.
Presidente - Grazie collega.
Prima di proseguire con il punto 5, posso dire che con gli uffici abbiamo visto, se i colleghi sono d'accordo, di accorpare i punti 7, 9 e 12, sono tre interrogazioni in merito alla promozione culturale, e il 20, 24 e 29, che riguardano il bilancio regionale. Ricordo ai colleghi che se questo sarà fatto, la discussione delle tre interrogazioni avviene al punto 12 e la discussioni delle tre interpellanze avverrà al punto 29. Ripeto: 7, 9 e 12 e 20, 24 e 29. Va bene? Discuteremo quindi i punti 7 e 9 con il 12, e il 20 e 24 con il 29. Punto 5 all'ordine del giorno.