Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1390 del 29 luglio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1390/XIV - Interpellanza: "Piano di reperimento dei locali da adibire ad uso delle classi della scuola dell'IPR di Aosta".

Presidente - Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Viérin Laurent, ne ha la facoltà.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Si è parlato già questa mattina di edilizia scolastica, quando, attraverso un'iniziativa, l'Assessore Baccega ci ha rassicurati sui tempi di ristrutturazione, di riadeguamento dell'ex IPR in via Chabod. Notizia che abbiamo appreso con piacere, nel senso che quello è un edificio che, da un punto di vista anche della logistica, in merito all'edilizia scolastica, è importante per riuscire a riorganizzare il quadro dell'edilizia scolastica regionale sulla città di Aosta, sapendo e leggendo che purtroppo ci sono dei ritardi per quanto riguarda la realizzazione della scuola polmone. Abbiamo appreso che c'è stato, è stato anche oggetto di dibattito in Consiglio, un problema sul bando, e quindi si riparte da zero.

Quindi, in premessa, ecco, siamo da un lato rassicurati su quella questione dell'ex IPR, ma siamo preoccupati, invece, sui continui ritardi di questa scuola polmone, che avevamo avuto modo qui in aula di apprezzare in termini di inerenza a quello che è la revisione del quadro degli interventi che sono diventati estremamente urgenti, in merito agli edifici di competenza regionale. Perché questa premessa? Perché l'argomento che trattiamo oggi è parzialmente connesso all'interpellanza che noi abbiamo indirizzato all'Assessore all'istruzione, dossier che parzialmente condivide con l'Assessore ai lavori pubblici, in merito a...e c'è anche una presa di posizione di qualche giorno fa, forse di ieri, della "CGIL scuola" sulla preoccupazione per una revisione del quadro della ripartizione dell'edilizia scolastica, soprattutto delle scuole secondarie della nostra Regione, sulla città di Aosta. Allora, cosa succede? Succede che una parte dell'ex IPR era rimasta in capo ad una didattica inerente appunto all'ex IPR, parte di scuola che oggi viene spostata, nelle decisioni dell'Assessorato, e degli Assessorati, ipotizzando che ci sia stata sinergia. Vengono spostate dall'ex IPR, classi che erano state mantenute perché, dal luogo dove erano destinate, per accedere ai laboratori era sufficiente attraversare una scuola tecnica. La funzionalità di avere i laboratori di fronte al luogo in cui si studia era una scelta che ci pareva all'epoca intelligente. Oggi c'è l'esigenza, visto che al liceo musicale classico, diciamo musicale-artistico, le tre realtà sono articolate...c'è l'esigenza di suddividere, anche per la tipologia del liceo musicale che, dal punto di vista didattico, crea sicuramente - anche se da un punto di vista di armonia - dei rumori diversi, pertanto da un punto di vista didattico, rispetto ad altre tipologie di insegnamento, c'è un'esigenza e da qui parte, ce lo dirà l'Assessore, l'esigenza di spostare.

Esigenza che si incastra in un'altra vicenda, che è quella della succursale in piazza San Francesco, che era stata oggetto di intervento, d'accordo col Comune, da parte dell'Amministrazione, per creare una succursale appunto del liceo scientifico, all'epoca. Succede che gli spazi sono liberi, ma ci sono classi di esubero nelle medie, quindi quegli spazi vengono occupati dalle medie. Allora l'Amministrazione cosa decide di fare? Decide di spostare gli alunni dell'ex IPR in Place Soldats de la neige, mettendo delle navette, quindi: navette per andare, navette per tornare perché i laboratori non sono più di fronte al luogo didattico, e decide, non prendendo in considerazione, ma ce lo dirà l'Assessore, i lavori effettuati presso il Conservatorio, che ha degli spazi, decide di spostare la parte di liceo musicale nell'ex IPR.

Allora, Assessore, noi le chiediamo semplicemente: che cosa c'è all'origine di questa scelta? Come avete pensato? Perché ci fa sempre piacere capire come si pensa da un punto di vista amministrativo, per capire un po' la logica che anima le scelte. Perché spesso poi, quando ci sono anche prese di posizione, dici: "ma grandi disagi"...allora uno dice "chissà come mai è scaturita questa lampante e ingegnosa idea di spostare" soprattutto quando il suo collega Baccega questa mattina ci dice "ma fra un anno, poi i lavori sono finiti". Quindi "li spostiamo quest'anno, poi l'anno prossimo li rimettiamo lì", immaginiamo...anche perché, le chiediamo: come mai, invece, non ha pensato di spostare quelli del Liceo musicale in Place Soldats de la neige? Perché è un po' il gioco dell'incastro: è più facile probabilmente spostare due volte, rispetto allo spostamento di una sola volta.

E le domande sono molto semplici: quali sono le valutazioni e se esiste un piano di reperimento comprensivo di tempi e finanziamenti dell'IPR, questo in parte è stato, diciamo, stamattina illustrato; partiamo dalle considerazioni di quali sono le scelte, quali sono le logiche di questa scelta, sappiamo che questa è una vecchia richiesta.

Nella nota della "CGIL scuola", c'è un po' una denuncia di avere delle scuole di serie A e delle scuole di serie B. C'è l'istruzione professionale, ed è stato sottolineato nei vari comunicati di visita del Ministro, che, alla presenza del neo Assessore Donzel...era soprattutto inerente al suo ruolo sulla formazione professionale...il Governo saprà ancora di più oggi che la formazione tecnica ha delle esigenze didattiche che sono diverse rispetto ad altre esigenze. Andare a mettere un liceo musicale in classi di una filiera tecnica, che ha i laboratori di fronte, non ci pare, umilmente, una scelta molto intelligente. Poi lei ci spiegherà, Assessore, come mai è stato fatto. Come non ci sembra oggi tanto, così, coerente con le scelte di risparmio dell'Amministrazione dover mettere delle navette, quindi ulteriore scelta nella scelta, per spostare di continuo questi alunni, e da Place Soldats de la neige tornare nei laboratori, che sono invece di fronte al luogo dove stanno oggi.

Quindi siamo certi che l'Assessore saprà illuminarci su queste scelte, sapendo che sicuramente non c'è un'idea di istruzione differenziata, in base alla tipologia di percorso di studio, ma sapendo che l'edilizia è prettamente connessa a quelli che sono i contenuti di una scelta didattica e che quindi la funzionalità oggi, secondo noi, viene meno. Grazie.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Rini; ne ha facoltà.

Rini (UV) - Grazie Presidente.

Vengo subito alle risposte puntuali. Per quanto riguarda il primo punto, in merito alle valutazioni, la previsione dell'utilizzo da parte della Regione dell'edificio scolastico di Place Soldats de la neige, di proprietà del Comune di Aosta, per il prossimo anno scolastico, è scaturita dalla sopravvenuta necessità di reperire delle aule, stante l'insufficiente capienza delle sedi disponibili per collocarvi alcune classi delle istituzioni scolastiche superiori. La Sovraintendenza agli studi ha vagliato tutta una serie articolata di ipotesi, alcune delle quali peraltro ricordate anche dal collega, ma l'unica soluzione praticabile è stata quella di richiedere al Comune di Aosta di poter utilizzare uno dei due immobili scolastici siti in Place Soldats de la neige, adibito a scuola polmone già utilizzata dall'istituzione Corrado Gex, negli anni scolastici 7 e 8 e 2008 e 2009, a seguito della delocalizzazione di tutte le classi presenti nell'edificio scolastico di viale Federico Chabod. Si è ritenuto, in particolare, che, poiché nell'anno scolastico 2016-2017 la sede di viale Chabod assegnata all'istituzione Corrado Gex, com'è stato ben ricordato dal collega Baccega, sarà completata, tutte le classi dell'istituzione ritorneranno in questa sede e il disagio, quindi - e lo comprendiamo, condividiamo con lei che di disagio si tratta, ma quando si portano avanti dei lavori questo risulta essere inevitabile - dicevo, il disagio dello spostamento sarà dunque limitato nel tempo ad un solo anno scolastico. Relativamente ai costi, si è stimato il numero di studenti che complessivamente avrebbe dovuto spostarsi ed il numero di spostamenti che avrebbe dovuto essere realizzato nel corso della settimana...sarebbero stati, gli spostamenti, scusi, sarebbero stati maggiori, quindi sono state fatte ovviamente delle proiezioni, anche dei costi, sarebbero stati maggiori, dicevo, nel caso in cui si fosse collocato il liceo musicale in Place Soldats de la neige. E quindi i costi per i trasporti sarebbero stati, in maniera inevitabile, ben superiori. La necessità del trasporto allievi del Corrado Gex dalla sede ai laboratori risulta essere limitata in quanto l'utilizzo dei laboratori avviene sulla base di, innanzitutto, 25 ore per i falegnami, di cui 11 esclusivamente di laboratorio, mentre le altre 14 ore sono di compresenza con tecnologia e quindi non tutte vengono svolte in laboratorio. E poi ancora 35 ore per i manutentori, di cui 3 esclusivamente di laboratorio, mentre le altre 32, come sopra, sono di compresenza con diverse discipline e non tutte prevedono, come per il caso dei falegnami, la presenza in aula di laboratorio. Considerato, quindi, l'impegno orario degli allievi, che prevede anche due pomeriggi da 6 ore, quindi 6 ore totali, con una calendarizzazione oraria adeguata si potrà evitare qualsiasi costo per almeno 6 ore, sia del laboratorio di falegnameria che quello meccanico-termico.

Per quanto riguarda la seconda questione, per quanto riguarda il piano di reperimento di nuove aule, informo che il Dipartimento opere pubbliche ha inserito nel programma regionale operativo dei lavori pubblici per l'anno 2015 l'intervento di ampliamento dell'edificio scolastico di via Chavanne, sede dell'istituzione Corrado Gex, comportante una spesa complessiva di euro 630 mila e prevedendone la realizzazione per il triennio 2015-16-17. Per quanto concerne la data stimata di conclusione dei lavori di ristrutturazione dell'edificio di viale Federico Chabod, credo che abbia risposto in maniera puntuale il collega e quindi si fa riferimento all'anno scolastico 2016-2017, quindi, come dicevo prima, il disagio risulta limitato nel tempo. Relativamente alla costruzione della scuola di regione Tzamberlet, come comunicato sempre dall'Assessorato al territorio e opere pubbliche, si prevede che essa possa essere ultimata entro l'estate del 2018. Al punto 3: dall'esame del progetto della nuova sede e delle tramezzature ivi previste, in base anche alle richieste già inoltrate dalla scuola, si desume che la stessa è sufficiente ad ospitare tutte le classi funzionanti nell'anno 2015-2016. Facciamo riferimento alla ristrutturazione di viale Federico Chabod, con possibilità anche di riutilizzare spazi al momento destinati ad altro uso, penso per esempio all'aula dedicata all'informatica o, ancora, alla biblioteca. Si constata, inoltre, che il settore falegnami è da due anni che non prevede più la classe prima, così come il manutentore termico, e quindi, in prospettiva, tutto il settore destinato a falegnameria e laboratori termici potrebbe avere, anche in un'ottica di revisione generale, una diversa collocazione con anche un conseguente, quindi, riutilizzo degli spazi. Preciso, inoltre, che la sede di viale Federico Chabod è necessariamente destinata all'istituzione Corrado Gex, essendo l'unica dotata - ma questo è ovvio, lo ricordava bene anche lei - di tutti i laboratori necessari per gli indirizzi professionali e tecnici dell'istituzione. Alla fine, l'ultima sua domanda, relativa alla Torre dei Balivi: il complesso monumentale Torre dei Balivi, ristrutturato e dimensionato principalmente per lezioni - con rapporto cosiddetto "1 a 1", per capirci - non è compatibile, proprio anche a livello di sede e di struttura, con lo svolgimento di attività scolastiche che prevedono all'incirca 15-20 persone. E, peraltro, oltretutto, è già completamente utilizzato, all'interno, dall'attività del Conservatorio stesso.

Infine, concludo con un'osservazione più di carattere generale, in base anche a quanto lei giustamente ricordava, noi sosteniamo in maniera convinta e cerchiamo con umiltà di portarlo avanti quotidianamente nella nostra attività...crediamo fortemente nel rilancio reale, concreto, dell'istruzione formativa professionale, questo in completa sinergia anche con gli assessorati competenti, proprio perché crediamo, come lei ricordava, ma come noi lo sosteniamo da sempre, che non vi siano percorsi formativi di serie A e di serie B, tanto più in un momento storico come quello che stiamo vivendo, dove credo che la realtà dei fatti quotidiana vada proprio in questo senso, dove infatti il mercato del lavoro continua sempre più a richiedere un'alta specializzazione di figure professionali altamente formate e specializzate e, quindi, noi in questo ci crediamo e vogliamo investire. Di certo una scelta temporanea di un anno, di uno spostamento, non è stata fatta ovviamente su questa base, ma unicamente in base a proiezioni concrete, quali quelle che le ho appena ricordato, e a una valutazione di opportunità scolastica. Per tutto quello che riguarda, invece, il potenziamento di questo settore, noi ci crediamo e continueremo in questo percorso.

Presidente - Per la replica, chiede la parola il Consigliere Viérin Laurent; ne ha facoltà.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Abbiamo ascoltato con attenzione la ricostruzione tecnico-politica che lei ci ha così rappresentato. Intanto, non siamo molto soddisfatti della nota che gli uffici le hanno preparato, anche se le chiediamo...no, ma inerente alla questione del raffronto dei costi...no, nel senso che lei ci dice che la scelta ponderata...

Intanto si sapeva da maggio, da maggio si sapeva questa cosa, magari, anche da un punto di vista organizzativo, essere un po' più efficaci nell'organizzare, nel trasmettere alle istituzioni scolastiche due traslochi che devono essere effettuati, se, quando si sa da maggio? I numeri: lei ci ha detto parte tutto da una vicenda che vede gli spazi in esubero. Quando lo sapete, comunicate in modo che ci si organizzi.

Seconda cosa, sulla questione della scelta che deriva dai costi: perché lei ci dice: "ma noi abbiamo scelto di spostare il liceo musicale e di non metterlo in Place Soldats de la neige, perché i costi erano superiori". Quindi la prima cosa che noi le chiediamo è che lei ci trasmetta, per iscritto, la simulazione dei costi, perché non ci sono molto chiare queste simulazioni. Per iscritto, visto che giustamente lei ci dice...e in questo caso io mi riferisco alla nota degli uffici, nel senso che non penso che lei, Assessore si sia messa a fare i conti, ecco. Gli uffici le avranno trasmesso una nota, dicendo: costa di più spostare il Liceo Musicale in Place Soldats de la neige rispetto alla scelta che poi è stata quella su cui è caduta, diciamo, la discrezionalità di dire: benissimo si va all'ex IPR. Prima questione, quindi, voi avete fatto una scelta che prescinde dalla didattica, ma che parte da questo. Noi crediamo...quindi unica soluzione, lei dice, Assessore. Noi crediamo, appunto, al di là della questione della tempestività, la questione crea dei disagi, ma al di là dei disagi, quando ci sono degli spostamenti, ci possono anche essere, ma non c'è una pianificazione di lungo corso, proprio perché l'anno prossimo rispostate. E quindi, nella simulazione che, magari, lei ci darà, si potrà fare anche un raffronto per il futuro, sui prossimi spostamenti, cioè lo spostamento di quest'anno che poi vede il fatto di rispostare tutto. E l'altra questione è la questione invece degli spazi. Dispiace, perché da un punto di vista funzionale e di logica, il conservatorio poteva essere un luogo, proprio per la sua funzionalità e per la sua funzione, il luogo dove...quindi se lei ci può anche magari fare avere come sono ripartiti all'interno del Conservatorio gli spazi, la didattica, perché vorremmo anche capire se effettivamente lì gli spazi, come lei ci dice, non ci sono.

Ma, al di là di questo, noi crediamo che il messaggio che vogliamo lanciarle è questo: abbiamo avuto modo di dirlo in diverse occasioni, noi abbiamo la vaga impressione che sull'edilizia scolastica, anzi, abbiamo la certezza, perché leggiamo anche i bilanci...perché lei dice che l'Amministrazione crede nella formazione professionale, crede nel rilancio della scuola, ma tra il dire e il fare, come si diceva una volta, ci sta spesso di mezzo il mare, allora credere in qualcosa significa anche mettere delle risorse in bilancio. Sappiamo, Assessore, che non è lei che si occupa della predisposizione dei bilanci, come sappiamo che non è sempre neanche l'Assessore Perron, però, al di là di questo, noi crediamo che sull'edilizia scolastica ci siano delle carenze di investimenti che creeranno dei problemi. Noi non vogliamo...e lo diciamo in senso propositivo, per dire che bisogna di nuovo investire su questo settore, perché per le scuole che sono della fine degli anni '50 e degli anni '60 - soprattutto se continua ad esserci il ritardo della scuola polmone - vi sono delle mancanze di investimenti sulle manutenzioni; è a zero praticamente, il capitolo, che l'Assessore Baccega conosce bene, sulle manutenzioni, che creeranno dei disagi, e sapete anche che ci sono delle responsabilità, per non avere investito sul campo dell'edilizia scolastica.

Allora noi sollecitiamo, visto che oggi parleremo anche di assestamento di bilancio, che ci sia un piccolo sforzo per mettere dei fondi sulle manutenzioni delle nostre scuole, perché è lì che poi si creano dei disagi, al di là poi degli spostamenti, che succedono e che uno cerca di farli nel migliore dei modi, quindi noi abbiamo una visione diversa, ma non è questo il problema. E concludo, Presidente, ...che ci sia veramente una presa di coscienza che sull'edilizia scolastica si è disinvestito e che questo creerà e sta creando dei grandi disagi al limite della vivibilità scolastica e anche al limite della sicurezza dei nostri alunni su scuole che sappiamo notoriamente essere scuole vecchie e che necessitano oggi di tornare a vedere dei fondi per poter intervenire. Sono stati capitoli sempre finanziati, e negli ultimi due anni, due-tre anni, con anche l'arrivo della crisi, c'è stato anche un...e parallelamente con l'investimento del mutuo sulla scuola polmone, che si immaginava probabilmente più veloce, c'è stata una decrescita di quei fondi. Oggi, col ritardo della scuola polmone...attenzione: perché questa questione potrebbe rivelarsi in qualche modo problematica. Grazie comunque per l'attenzione, aspettiamo di avere la trasmissione dei dati che le abbiamo chiesto.

Presidente - Grazie Consigliere Viérin. Con questo punto all'ordine del giorno concludiamo i lavori della mattinata. Buon pranzo a tutti. Si riprende alle ore 15,30.

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La seduta termina alle ore 13,08.