Oggetto del Consiglio n. 1384 del 29 luglio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1384/XIV - Interpellanza: "Interventi per garantire sulla tratta ferroviaria Aosta/Torino le condizioni preesistenti all'entrata in funzione del passante ferroviario di Torino".
Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. Una rapidissima illustrazione, in quanto la questione è conosciuta. Proponiamo questa interpellanza, come gruppi UVP e ALPE, perché riteniamo che ci sia un margine per aprire quanto meno una discussione su una situazione che penalizza fortemente da tanti anni la nostra tratta ferroviaria Aosta/Torino, ma soprattutto gli utenti.
Una piccola cronistoria, nel 2003, prima di procedere all'acquisto di treni minuetto, Trenitalia e Regione si accordano per...intanto la Regione contribuisce all'acquisto di treni minuetto...si accordano per chiedere a RFI se questi treni minuetto sarebbero poi potuti transitare nel costruendo passante, già allora era in costruzione. RFI, attraverso ITALFER, produce una relazione tecnica dove dice che nulla osta al transito dei treni a trazione termica. Nel 2008, l'ingegner Trevisan ribadisce, con scrupolo e con lo zelo opportuno...attraverso una sua lettera, rinnova la richiesta per verificare che non ci sono problemi per quanto riguarda la conclusione del passante per il nostro trasporto ferroviario, i nostri treni. La risposta è assolutamente tranquillizzante per la nostra Regione: nessun problema e si ribadisce anche, come già detto nel 2003, i nostri treni transitano nel passante.
Succede tutto quello che ci ricordiamo e iniziano i fatti. Il 29 luglio Trenitalia riceve un avviso di procedimento, per quanto riguarda le emissioni dei locomotori diesel, si apre tutta una procedura, il nostro Assessore, l'attuale Assessore, partecipa a una serie di riunioni, in un primo tempo...il nostro Assessore, ma sì ci mancherebbe, soprattutto quando è all'estero non possiamo mandarne due...quindi parte una seconda serie di riunioni, dove ci viene detto in un primo tempo va bene fermiamo i treni di vecchia concezione, manteniamo i minuetto, che hanno valori addirittura minori agli euro3, e il Comune di Torino va avanti con la sua analisi, insieme all'ARPA, insieme a tutti gli enti preposti...un particolare, che ho rilevato leggendo le ordinanze, a un certo punto, tra l'altro riportato sull'interpellanza, si dice: "pare verosimile affermare che l'impianto è stato progettato per il passaggio di soli treni elettrificati e non per i convogli trainati da locomotori diesel". Questo è significativo di cosa sta succedendo: nel 2003 ci lasciano comprare i minuetto, nel 2008 ci confermano che i nostri treni possono passare, ci sono tutta una serie di valutazioni tecniche...noi andiamo avanti tranquilli per la nostra strada...due riunioni: dopo la prima riunione saltano i treni di vecchia concezione e dopo la seconda riunione saltano anche i treni minuetto. E noi ci troviamo d'emblée tagliati fuori dal collegamento e comincia il pellegrinaggio e tutto il disagio per i nostri utenti: prima Chivasso, poi Aosta, poi il cambio del locomotore e tutto quello che è successo...
Allora, rispetto a questo, e rispetto al fatto che il passante - è notizia riportata dai media negli scorsi giorni - non è ancora stato collaudato e quindi siamo ancora in una fase...vorremmo capire se dopo quelle riunioni, dopo il lavoro che è stato fatto, abbiamo adottato atti a tutela delle rassicurazioni amministrative e non solo più politiche perché ci sono degli atti che parlano, che abbiamo avuto come Valle d'Aosta. E lo chiediamo perché? Per difendere ancora, a distanza di qualche tempo, gli utenti valdostani, per ribadire che noi, a fronte di rassicurazioni, abbiamo speso dei soldi: il minuetto prima, e i bimodali dopo. Ci troviamo ad aver speso dei soldi e ci troviamo a non avere nessuna indicazione per investimenti futuri, e le persone che ci lasciano in questa situazione sono le stesse che ci hanno rassicurato.
Quindi vorremmo un po' capire quali sono i rapporti attuali tra Regione Valle d'Aosta e Trenitalia. Cogliamo con piacere la notizia che...abbiamo, negli accordi, avuto un trasferimento che ci permetterà di pagare il contratto di servizio da inizio contratto, quindi, se abbiamo capito bene, subentreremo anche alla vecchia pendenza, ma...benissimo, questo fa parte dell'esercizio...però invece rispetto a tutto il resto, c'è un vuoto che vorremmo capire, Assessore: com'è stato gestito da parte sua e soprattutto come possiamo ancora gestirlo? Perché riteniamo che la nostra Regione e gli interessi dei nostri utenti siano stati fortemente penalizzati...ma soprattutto non siano stati in questo momento qua ancora compiuti tutti gli atti necessari a tutela delle nostre risorse.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.
La presentazione del collega Bertschy è sicuramente una ricostruzione che mette in evidenza un percorso. Ora, solo un'osservazione dell'Ufficio ordinanze sanitarie del Comune di Torino afferma: "pare verosimile", quindi è una dichiarazione che utilizza una formula molto vaga e, ovviamente, non trova nessun riscontro nelle attività progettuali di RFI che, al contrario, dichiarava che probabilmente non c'era bisogno neanche dell'impianto di ventilazione. Quindi, questa affermazione di questo ufficio del Comune di Torino non trova nessun riscontro dal punto di vista progettuale. Nella ricostruzione, però, il collega omette di parlare di un intervento della magistratura inquirente, perché, a fronte di questa situazione, intervenne il Procuratore della Repubblica di Torino, Guariniello, che aprì un fascicolo e ci furono una serie di approfondimenti. Per cui, rispetto a questa situazione, la scelta non fu discrezionale da parte di Trenitalia e di RFI, ma fu una scelta obbligata, perché i parametri e le condizioni di sicurezza parevano non rispettati. Su questa vicenda ci fu anche un altro aspetto che sarebbe da introdurre, ovvero tutta una componente sindacale del diritto dei lavoratori, che intervenne in questo dibattito.
Detto questo, tanto dare una risposta, credo che le posizioni di ALPE, UVP, Union Valdôtaine siano perfettamente in sintonia, ovvero difendere gli interessi della Regione. Ma ricordo che, rispetto a questo tema, lo scambio epistolare che vi è stato è stato uno scambio dove da un lato, è vero, avevamo un'istituzione come la Regione, ma dal punto di vista contrattuale noi non abbiamo nessun tipo di ruolo: RFI, titolare della tratta, Ministero e Trenitalia contraenti del contratto di servizio. Per cui la nostra è stata un'azione istituzionale forte in quanto rappresentanti di una comunità, ma dal punto di vista amministrativo, perché è quello che lei mi chiede nelle domande, ovviamente non abbiamo potuto fare nessun atto amministrativo, non c'è stato nessun atto amministrativo in quanto era un'azione politica la nostra, per cui alla prima domanda: non c'è stata un'azione amministrativa, non potevamo farla.
Per rispondere alle due altre domande: ovviamente, no, c'è un'azione e continua ad esserci, sempre dal punto di vista politico, e io mi congratulo con il Presidente della Regione e con i nostri Parlamentari per il lavoro fatto, e l'Assessore, per il lavoro fatto nell'ambito del decreto sugli Enti locali, perché crea le condizioni per procedere sull'applicazione delle norme di attuazione. Perché, andando a risolvere un problema che è quello del pregresso, noi siamo nella condizione di poter negoziare il trasferimento delle competenze e, nell'ambito del trasferimento delle competenze, andare a risolvere i problemi infrastrutturali, nonché il problema di materiale rotabile perché, ricordiamo, la soluzione dei treni bimodali ha trovato un sostegno già di 27 milioni da parte dello Stato e in quella fase potrà essere anche un altro argomento per andare a implementare la flotta, perché ricordo a tutti che il contratto di appalto ci dà l'opportunità per acquisire i 5 treni, ma avere altri 5 treni per ancora 2 anni dopo il 2018. Quindi questo è un argomento che ci permetterà di proseguire nella nostra azione politica. Per cui, in sintesi, collega, siamo perfettamente allineati nel tutelare le nostre azioni; abbiamo un'azione politica importante da fare; lo strumento è il trasferimento delle competenze; il decreto degli Enti locali ci metterà nella condizione di essere più forti e di proseguire su questa direzione.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Bertschy.
Bertschy (UVP) - Assessore, complimenti! Ha fatto, lei sì che ha fatto una ricostruzione degna del premio Nobel, nel non voler dire una cosa ma raccontarla per lungo tempo. Allora, noi facciamo politica quando ci interessa e facciamo amministrazione quando...allora io non capisco perché la lettera non l'ha scritta lei, al posto di Trevisan, per chiedere nel 2008, oppure nel 2003 quando si voleva chiedere...se prima di procede all'esborso di denari della Regione Valle d'Aosta che se pur non titolare di contratto doveva contribuire all'acquisto dei treni Minuetto...perché non l'ha scritta un politico, tanto per dire, se non succede niente poi è un'attività politica.
Certo che Guariniello ha aperto...ma non ho messo, ci mancherebbe, è pubblico, ma non è quello il problema, Guariniello ha aperto un'inchiesta perché c'erano dei problemi, perché a monte un progetto non ha risposto a quelli che erano gli indirizzi per i quali era stato...no, no! Ma io non le sto dicendo di fare, io le ho chiesto quali sono gli atti amministrativi? Lei mi ha risposto che non abbiamo fatto niente. Quindi perfetto, sotto il profilo politico, per noi. Allora, se Guariniello ha aperto un'inchiesta, ha aperto un'inchiesta perché sotto il passante c'erano problemi di inquinamento, problemi per la salute delle persone e per i lavoratori. Peccato che qualcuno il passante l'ha progettato, peccato che qualcuno il passante l'ha, costruito, peccato che qualcuno ci ha scritto che non ci dovevano essere problemi. Se noi non avessimo speso dei soldi potremmo star qui a dire: ci prendiamo tutti i disagi e stiamo zitti, ma noi abbiamo anche speso dei soldi, a fronte di certe situazioni.
Noi abbiamo subito dei torti e oggi, tra l'altro, ereditiamo dei soldi dallo Stato per pagare i vecchi contratti. Mi piacerebbe sapere, per esempio, se dal 2011 in avanti sono state fatte delle riduzioni a quel contratto per i disagi che hanno subito i valdostani, per i disagi che hanno subito su quella tratta? È lo stesso contratto che dava i servizi buoni ai valdostani prima? È lo stesso valore, tanto per dire, se vogliamo mettere in puntini sugli aspetti amministrativi. Ma non è quello il punto, non è quello il punto. Noi dobbiamo assolutamente, e mi dispiace che tutto venga ricondotto a qualche letterina o a qualche cosa poco rappresentativa, la Valle d'Aosta ha subito un torto! L'Amministrazione della Valle d'Aosta ha subito un torto, ma che c'entra se abbiamo un contratto o non ce l'abbiamo. Chi ci ha fatto un torto lo deve pagare! O ci deve aiutare a venir fuori da questa situazione, o ci deve trovare la via politica per trovare gli investimenti per mettere a posto questa via, ma non possiamo mica stare qua zitti a dirci: abbiamo subito, va bene, andata così, finisce così. La prima risposta che mi ha dato...mi dice: "ma Trenitalia dice che non si può far niente sui vecchi Minuetti". Ma non sarà mica un sistema di affrontare un dossier così importante per una parte di valdostani? Ha ragione sotto il profilo amministrativo, non avevamo contratti in mano, ma allora perché abbiamo scritto delle lettere? Perché ci siamo tutelati, giustamente?! Io dico, giustamente! Perché ha fatto un lavoro prezioso chi ha pensato di tutelarsi, e forse in quel periodo c'era già anche lei, nel secondo periodo. Allora. Oggi, perché non vogliamo prendere carta e penna e fare un'azione di rivalsa contro chi ci ha causato questi danni? Contro chi ci ha creato delle spese? Avremmo fatto volentieri a meno, tutti, forse, di comprare i treni bimodali, lei per primo, viste le difficoltà che oggi avremo ad averli da qui al 2018...tutto quello che arriverà dopo...le difficoltà che avremo sulla linea da Aosta in avanti.
Quindi cosa pensate di fare? Stiamo zitti? Perché Guariniello ha chiuso giustamente il passante, perché c'erano inquinamenti, non andiamo a rivalerci con chi ha progettato, ha costruito? Non chiediamo di rivalerci? O non apriamo una discussione forte per difenderci? Se è questo, se permettete, se avete gestito così nell'altra legislatura questa situazione, c'è qualcosa che non torna, per quello che ci riguarda come gruppo UVP.
Su questo argomento è necessario tornare, è necessario fare qualche cosa di forte e di significativo, perché ci sono degli atti che dicono che quello che è successo non doveva succedere. E allora chi paga questi errori? Il cittadino?! È il sistema di tutelare i valdostani da parte di noi politici, qui in Consiglio regionale? Nel prosieguo del Consiglio, sicuramente cercheremo insieme con il gruppo ALPE qualche soluzione da proporvi per rispondere. Mi dispiace di aver rubato il tempo ai colleghi dell'ALPE per un intervento, ma, veramente, non pensavo di avere una risposta così vuota di significato.
Presidente - Punto 15 all'ordine del giorno.