Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1382 del 29 luglio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1382/XIV - Interpellanza: "Valutazioni in merito all'incorporazione delle funzioni svolte dal CERVIM fra le mansioni espletate dal competente Assessorato regionale".

Presidente - Consigliere Ferrero, siamo al punto 11. Per l'illustrazione dell'interpellanza, la parola al Consigliere Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Gli enti che con l'andar del tempo la Regione ha costituito sono svariati. E ne troviamo in tutti gli assessorati, o comunque parzialmente dipendenti dagli assessorati. Uno tra questi è il CERVIM. Il CERVIM era un ente che era nato appunto per la valorizzazione e lo studio legato ai vini di montagna. Dando uno sguardo però all'attività che è stata svolta dal CERVIM negli ultimi anni, notiamo che questa attività, andando avanti nel tempo, si è ridotta. Ridotta, ma ridotta drasticamente e tant'è che, come unica iniziativa di rilievo del CERVIM, si può trovare il famoso concorso dei vini di montagna.

Dato che siamo in periodo di contenimento delle spese, forse vale la spesa fermarsi un attimo e fare un ragionamento se sia ancora il caso di mantenere in funzione questo ente, oppure se, utilizzando anche personale che negli assessorati è stato poi sottoutilizzato per via dell'abolizione dei contributi, possa essere ripresa questa attività che svolge il CERVIM sotto l'ala dell'Assessorato, con un risparmio - e sicuramente, certo, rimettendoci qualche poltrona che andava affibbiata a qualcuno - ma sicuramente con un risparmio per quelle che sono le casse regionali. Allora dato che dal sito del CERVIM, effettivamente, quello che si deduce è che l'attività svolta da questo ente è proprio un'attività marginale, chiediamo appunto all'Assessore: quanti sono intanto gli aderenti al CERVIM, adesso? Perché ci risulta che molti aderenti si siano poi ritirati. Quindi, quanti sono i soggetti che aderiscono al CERVIM? A quanto ammontano le spese per tenere in piedi la baracca? E quali sono i progetti di ricerca che attualmente sta facendo il CERVIM? Cioè, che tipo di attività sta svolgendo adesso, a parte quella specie di, così, conflittualità interna che si è verificata e di cui è stato dato anche notizia dai giornali? E soprattutto, a questo punto, il governo regionale che cosa vuol fare? Teniamo in piedi questo baraccone? Oppure ce lo riprendiamo, svolgiamo i compiti - alcuni compiti che svolgeva questo Ente sono importanti - ma li prendiamo sotto l'ala dell'Assessorato?

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Grazie Presidente.

Tema già trattato negli scorsi Consigli, con questa interpellanza si vanno a chiedere delle notizie puntuali in merito alla gestione più che altro amministrativa, oltre che per un indirizzo che può essere considerato invece più politico dell'ente. Nel rispondere nel dettaglio alle domande così come formulate e quindi "quante sono le realtà italiane e straniere che sono ancora iscritte al CERVIM e che sono in regola con il pagamento della quota annuale prevista dalla normativa in vigore", segnaliamo che i soci, attualmente in regola con il pagamento della quota annuale di adesione, al 31 dicembre del 2014 siano complessivamente 55, di cui 37 soci italiani e 18 esteri.

Per quanto riguarda invece il secondo punto: "a quanto ammontano le spese fisse e in quota per il personale, sostenute nell'ultimo anno", sottolineiamo che le spese per il personale, nel corso del 2014, ammontavano a 92 mila e 207 euro e l'incidenza del costo del personale sui costi fissi del CERVIM per l'anno 2014 risultava pari al 69,7 percento e corrisponde altresì al 37,7 percento del bilancio complessivo dell'ente.

Per il terzo quesito, cioè "quali sono i progetti di ricerca attualmente in corso a cura del CERVIM", segnaliamo che al momento il CERVIM è impegnato nello sviluppo del progetto "Vitinova", di cui si è già parlato anche in precedenti consigli, realizzato in collaborazione con il CCS Aosta, l'Università degli studi di Torino e l'Institut agricole régional. Il progetto "Vitinova" è finanziato a valere su fondi FESR per il periodo 2013-2015. Dalla relazione di fine anno, inoltre, sull'attività svolta nel 2014 risulta che siano stati presentati dall'ente altri tre progetti di ricerca, a valere su fondi europei, che non sono però stati oggetto di finanziamento. In riferimento all'ultimo punto dell'interpellanza, cioè "se il Governo regionale abbia intenzione di valutare l'incorporazione delle funzioni svolte dal CERVIM all'interno del competente Assessorato regionale, con un utilizzo di personale dell'organico amministrativo regionale al fine di conseguire un risparmio a livello economico e un miglioramento dell'efficienza nello svolgimento delle attribuzioni ora affidate al citato ente", evidenziamo come l'Amministrazione regionale in effetti svolga da sempre tutta una serie di attività legate allo sviluppo della viticoltura nella nostra regione e, allo stesso tempo, di raccordo con l'attività istituzionale nazionale ed europea legata al settore. Tale attività, svolta dall'Amministrazione, non ha però mai ricompreso quelle che sono le finalità, le prerogative specifiche dell'ente in oggetto, che non risultano ricadere nell'attività propria dell'Amministrazione regionale, per cui l'incorporazione delle stesse non è mai stata oggetto di valutazione. Nel carattere internazionale del CERVIM è insita la sua necessità di essere un organismo esterno rispetto all'Amministrazione Pubblica, proprio per le finalità stesse dell'ente, che deve avere una vision, una mission, che spazino ben oltre i confini e le competenze della realtà regionale. Una delle prerogative dell'ente, da sempre, è stata quella di essere un organismo snello e duttile dal punto di vista dell'operatività in tutte le diverse attività sviluppate nel corso degli anni: dalla realizzazione di iniziative compartecipate dai soggetti del settore privato e di progetti di ricerca e sperimentazione nell'attività di fund raising a tutte le altre iniziative mirate a specifici interessi, anche di specifica valorizzazione delle aziende.

La rivitalizzazione del CERVIM è senz'altro uno degli obiettivi di questa Amministrazione, come già peraltro è stato sottolineato nel corso degli scorsi consigli e in risposta ad altre interpellanze. Non potrà comunque prescindere dalla considerazione che il ruolo dell'Ente debba continuare ad essere gestito sì in maniera sinergica, con il sostegno dell'Amministrazione regionale, ma con l'autonomia gestionale di un ente che possa e debba trovare anche nella collaborazione, nei bisogni di organismi ed aziende private, quegli stimoli per la ricerca, la tutela e la valorizzazione della viticoltura eroica. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Allora, se ho ben capito, il CERVIM costa di personale 92 mila euro all'anno, che sono il 37 percento del bilancio, quindi complessivamente il CERVIM dovrebbe costare intorno ai 250-240 mila euro all'anno, e noi teniamo un Ente in piedi per fare un progetto. E voi volete risanare il bilancio... Complimenti!

Presidente - Allora colleghi, il punto 12 all'ordine del giorno, come da accordi, verrà trattato congiunto insieme al punto 22 dell'ordine del giorno. Quindi passiamo al punto 13.