Oggetto del Consiglio n. 1372 del 29 luglio 2015 - Resoconto
OBJET N° 1372/XIV - Communications du Président de la Région.
Presidente - La parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Merci Président. Bonjour à toutes et à tous.
Samedi dernier 25 juillet, l'Assesseur à l'éducation et à la culture, l'Assesseur aux activités productives, à l'énergie et aux politiques du travail, les Parlementaires valdôtains et moi-même avons accueilli au Palais régional le Ministre de l'éducation, de l'université et de la recherche, Stefania Giannini, venue à Aoste pour signer un protocole d'accord entre la Région et le Ministère, en vue de la définition des mesures spécifiques pour harmoniser la réforme du système scolaire italien avec les particularités de notre région. Cet accord, signé pour la Région par l'Assesseur Rini, permet de garantir le respect des compétences spécifiques et des péculiarités de l'école valdôtaine dans le cadre du processus global de réforme en cours dans l'école italienne.
Ledit accord prévoit notamment le maintien et la valorisation du modèle pédagogique de notre système scolaire bi-plurilingue, la sauvegarde des particularités de l'école maternelle et le développement de l'enseignement de l'anglais. Avant le début de l'année scolaire 2016-2017, un accord devra être conclu au sujet des contenus des adaptations à l'organisation scolaire valdôtaine des principes de la loi n° 107 de 2015, connue sous le nom de Buona Scuola.
Hier, mardi 28 juillet, la Commission européenne a officiellement lancé EusAlp, la stratégie macrorégionale alpine qui sera approuvée avant la fin de l'année par le Conseil européen, concrétisant ainsi ce parcours long et ambitieux lancé par les Régions de l'arc alpin à Bad Ragaz, en Suisse, le 29 juin 2012. La Vallée d'Aoste a participé activement dès le début à la définition de la stratégie macrorégionale, qui impliquera 48 Régions alpines de 7 différents États et intéressera globalement plus de soixante-dix millions de personnes, pour renforcer les synergies et les collaborations qui déjà existent dans les Alpes, afin de déclencher un modèle de développement innovant et durable. Et ce aussi en vertu d'un système de gouvernance différent par rapport à celui des autres Macrorégions européennes, prévoyant un équilibrage de la représentativité entre État et Région. Merci.
Président - La parole au Conseiller Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
Seulement deux considérations sur les déclarations du Président quant à la signature de cet accord avec le Ministre à l'éducation nationale. Deux questions : une sur la méthode et l'autre de mérite. Intanto sul metodo, Assessore Rini, abbiamo iniziato un percorso in Commissione che era già iniziato anche qui in Consiglio, e non solo, con attività sul territorio.
E su questa riforma molto discussa, sull'iter parlamentare, su questioni inerenti ai dubbi di questa riforma e proprio in nome della condivisione e del dialogo sollevati anche dal neo Capogruppo della Stella Alpina Marquis, su questa nuova fase politica noi avremmo auspicato, e lo diciamo con un po' di rammarico, che ci fosse stato un piccolo raccordo con la Commissione consiliare competente in merito ai contenuti di questo accordo; al di là dello strumento che è stato scelto.
Si era annunciato l'arrivo del Ministro in Valle, abbiamo appreso che il Presidente del Consiglio ha avuto un accident e quindi presumiamo che il mancato raccordo con il Consiglio, da un punto di vista istituzionale, sia dovuto a questo elemento, ma perlomeno la V Commissione consiliare poteva essere coinvolta - anche semplicemente in modo préalable qualche ora prima, o venerdì - per discutere dei contenuti, Assessore, di questo protocollo. Abbiamo copia di questo strumento che diciamo - e arrivo al merito - è uno strumento un po' singolare; che capiamo che probabilmente è uno strumento che doveva tacconare i semi-pasticci che erano stati fatti a Roma per quel famoso voto di fiducia che si era dimenticato di guardare nei contenuti...quello che non era in effetti contenuto in termini di salvaguardia del nostro sistema. Ma anche - scusate se ci permettiamo di dirlo - su un metodo e uno strumento che è uno strumento mai visto, è uno strumento extra-giuridico. Nel senso che noi agiamo o per legge o per norma di attuazione.
Ricordiamo la norma di attuazione Viglino del 1975, ricordiamo - l'ex collega Robert Louvin ce l'ha ricordato in commissione in questi giorni - che la norma di attuazione del 1993 sull'articolo 48 bis è l'ultima norma di attuazione ed è una delle norme di attuazione citate come esempio. Allora, questo strumento, questo protocollo di intesa che va a tacconare quello che non è stato fatto, è uno strumento che ci va a - secondo il nostro parere - infilare in un percorso giuridico costituzionale molto rischioso. Intanto, secondo noi, è lesivo dei principi costituzionali della nostra autonomia. Ripetiamo, si agisce con legge o si agisce con norma di attuazione; come sempre è stato fatto.
E comunque l'Amministrazione regionale ha sempre agito in materia scolastica - pur non avendo competenza primaria in certi settori - anche con delibera, con decreti assessorili e con la legge 18, che non è mai stata impugnata. In questo modo invece introduciamo questo strumento di convenzione, che poi nel merito va intanto a prendere dei punti che sono già stati fatti: cito, per esempio, la questione all'articolo 5 della prova aggiuntiva al Sistema Invalsi. Assessore, c'è già! È lo SREV. C'è già: si chiama SREV.
Al di là di questo, ci dispiace - e veniamo al punto fondamentale - che voi, al di là del definire lo strumento della legge come unico strumento con il quale intervenire - non vengono citate le norme di attuazione -, all'articolo 2 abbandoniate la strada della regionalizzazione degli insegnanti. Ci dispiace perché lo avete messo nel programma. Noi lo condividiamo questo punto - se abbiamo lavorato per anni...- anzi era stato uno degli elementi che non era mai stato inserito in programma, è stato inserito negli ultimi 10 anni con un punto specifico. Chiaramente, probabilmente - viste anche le perplessità a livello politico da parte del PD, peraltro manifestate in tempi non sospetti - probabilmente è uno dei punti che è stato rivisto, ma l'articolo 2, che va a prevedere in qualche sorta con una...disposizione specifica che impegna l'Amministrazione ad applicare le disposizioni statali sullo stato giuridico e sul trattamento economico citando o adottando specifiche misure di armonizzazione...che non vuol dire assolutamente niente.
Ci dispiace perché viene abbandonata questa possibilità di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali che era stato intavolato. Avremo modo di tornare su altri punti del contenuto di questo protocollo d'intesa, ma abbiamo voluto far rilevare la questione anche di metodo. Abbiamo letto anche di certe organizzazioni sindacali che hanno preso posizione per non essere state coinvolte...
Presidente - Consigliere, concluda per cortesia.
Viérin L. (UVP) - ...concludo... Questo per dire che ci dispiace. Ci dispiace che un aspetto così importante venga siglato - un po' com'è successo per il Patto di stabilità e per queste... - alla vigilia della campagna elettorale delle elezioni comunali, che poi si sta rivelando una questione un po' diversa da ciò che voi avete sottoscritto. Uno strumento singolare con un metodo che noi non condividiamo e che ci saremmo auspicati diverso per, invece, un tema e un problema molto importante che è quello della scuola.
Concludo dicendo che è stata prevista anche la salvaguardia del nostro sistema di scuola dell'infanzia. Abbiamo sempre investito sulla scuola dell'infanzia; la domanda è: continuerà ad essere scuola sì o no? Quindi, un po' di garbo e di attenzione anche nella discussione e nella condivisione di questi importanti atti.
Presidente - La parola al Consigliere Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Diciamo che di principio non siamo contrari al fatto che ci sia un buon rapporto tra il Ministero e il Governo nazionale e il Governo regionale. Certo è che qui ormai i protocolli d'intesa, le convenzioni, le colazioni di lavoro stanno sostituendo quella che è l'attività legislativa e regolamentare. Per carità, va bene quello che si sottoscrive, ma poi bisogna andare a vedere i contenuti; e a vedere i contenuti di quello che è stato sottoscritto, alcuni contenuti vanno addirittura in direzione contraria rispetto a quella che è la normativa. E allora noi ci chiediamo se effettivamente questa convenzione, protocollo d'intesa, lettera d'intenti...quello che è, non si è ancora ben capito, anche perché poi queste cose vengono tenute, come diceva il collega, sempre abbastanza segrete come se fossero chissà che cosa...e allora arrivati a questo punto che cosa abbiamo in mano?
Sinceramente nessuno è riuscito a capire che cosa abbiamo in mano. I sindacati non sono stati coinvolti...c'era stato un momento in cui si era appunto parlato di fare un percorso comune. Le associazioni non sono state più coinvolte. Non si parla in questo fatidico protocollo d'intesa della questione dei precari; che è la questione che più preme, perché da noi c'è una realtà che è una realtà comunque che è, diciamo, importante. Quindi sostanzialmente risulta o risulterebbe dimenticata, a meno che non ci sia il protocollo di intesa del protocollo di intesa. Magari c'è un ulteriore documento che è ancora più segreto di questo e che non è stato diramato.
Però, al di là delle polemiche, quello che vorremmo chiedere adesso al Governo regionale e all'Assessore...dato che dobbiamo riempire questa scatola vuota di contenuti, facciamolo assieme! Possiamo farlo assieme? Possiamo farlo assieme ai sindacati? Possiamo farlo assieme alle associazioni che si sono mobilitate in questo periodo, in cui ci sono molte persone che temono per il posto di lavoro? Se possiamo farlo lo facciamo. Ben inteso, senza confondere i ruoli: c'è un Governo che deve governare e c'è un'opposizione che deve fare delle proposte, ci sono le parti sociali che devono fare delle proposte. Ma vogliamo tornare a trovarci intorno a un tavolo oppure no? Questo a noi interessa, arrivati a questo punto; al di là di questa questione, di questi incontri, che sono un pochettino...così...aleatori. Quindi speriamo che, al di là degli incontri e dei protocolli d'intesa, si percorra poi una strada che è una strada per trovare la soluzione migliore.
Presidente - Grazie. La parola alla Consigliera Certan.
Certan (ALPE) - Merci Président. Buongiorno a tutti.
Ricalco un po' quello che hanno già detto i colleghi. Intanto ringraziamo l'Assessore Rini per essere venuta in Commissione e averci detto a grandi linee quali sarebbero stati gli argomenti del documento e del protocollo d'intesa.
Devo dire che poi, però, è stato un po' disatteso l'accordo che avevamo fatto in commissione. Lei ci aveva detto che appena c'era il documento ce lo avrebbe fatto avere. L'abbiamo ricevuto dopo che la Giunta regionale lo aveva già formalizzato venerdì mattina e a noi il documento è arrivato venerdì alle 17. E quindi, per carità, Assessore Rini, come hanno detto i colleghi, la ringraziamo per essere venuta e averci detto: "mah, metteremo questo, questo, questo e quest'altro a grandi linee" e poi avercelo dato dopo che è stato approvato. Grazie. E il nostro ruolo è stato molto proficuo: abbiamo potuto ricevere il documento dopo che l'avete già approvato in Giunta.
Prendiamo atto e andiamo avanti; anche perché, comunque sia, il documento ricalca un pochettino, mi pare, nei suoi punti quanto avevano presentato il Senatore e il Deputato in sede di discussione della legge. Sono quei famosi punti che in qualche modo dovevano essere recepiti e che altrimenti assolutamente non sarebbe stata votata la legge. Di fatto poi l'avete votata...il Deputato e il Senatore l'hanno votata lo stesso, e poi siete riusciti ad avere questo documento di buone intenzioni. È un documento di buone intenzioni e, come hanno ricordato i colleghi che sono intervenuti prima di me, è un documento che deve essere ancora completamente declinato. Nel concreto, c'è...declina e specifica meglio quali già siano le competenze della Valle d'Aosta definite nello Statuto. Quindi, per carità, andiamo avanti e prenderemo atto che questo è il modo di lavorare.
Rimaniamo stupiti perché ci aspettavamo che, con l'entrata in maggioranza di chi una questione di metodo l'ha sempre sottolineata, avremmo sicuramente ricevuto qualche informazione prima. Siamo contenti che ci fosse anche l'Assessore alle attività produttive, alla firma. Può essere una garanzia in più? Lo vedremo. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Il mio intervento riguarda la costituzione della Macroregione alpina che in questi giorni - come ricordava giustamente il Presidente Rollandin - ha fatto un passo importante avanti nella direzione...adesso speriamo sostituisca al più presto possibile e diventi operativa...il percorso iniziato, come si ricordava, nel 2012 in Svizzera, poi, con l'accordo di Grenoble, nel 2013...Il futuro della nostra Regione passa anche da questa nuova entità che avrà molta importanza per diversi settori, dalla tutela dell'ambiente, alla gestione delle risorse energetiche, al sostegno delle piccole e medie imprese, alle nuove tecnologie, eccetera, eccetera.
Come dicevo, una parte importante del nostro futuro passerà anche da lì; cambierà...sarà importante anche per una questione geopolitica, per dare più peso a questa regione alpina in Europa. Un'opportunità importante per la nostra Regione, che è la regione più alpina che ci sia, da un certo punto di vista, ma è anche una sfida difficile per una piccola realtà come la nostra. Parteciperanno a questa realtà 48 regioni e coinvolgerà, come si diceva, 70 milioni di abitanti. Ci saranno metropoli importanti e ampi territori di pianura. Bisogna evitare che la regione alpina diventi qualcosa di diverso e che il baricentro scivoli verso la pianura dei grandi agglomerati urbani.
Dobbiamo dedicare molta attenzione e importanza a questa nuova realtà. È estremamente positiva la nostra vision, anche perché è da lì che si costruisce un'idea di Europa più partecipata, più vicina ai cittadini. Il nostro impegno dev'essere, come Regione...dedicata molta attenzione. E, per quanto riguardava poi gli aspetti di governance e la fine del procedimento, se ci sono novità, se magari poi si viene a riferire in Commissione riguardo a questi aspetti che non sono secondari, rispetto poi al funzionamento futuro della Macroregione alpina, che comunque sarà, per il nostro futuro di Regione, importantissima.
Presidente - Grazie Consigliere Bertin. La parola al Consigliere Gerandin...allora la parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Merci Président.
Je remercie les collègues pour les observations, en particulier je remercie le collègue Bertin qui a saisi un peu le point important de cet accord et de l'avancement de EusAlp. Je crois que, en effet, le risque c'est justement de voir, dans le contexte des régions alpines, qu'il y ait une prééminence de la plaine, ce qui reste de la plaine, plutôt que de la montagne. C'est en effet l'aspect plus délicat de l'ensemble de cette question, mais je crois que dans la participation de notre Région, comme des autres Régions alpines, il y a l'intérêt à faire primer les raisons qui sont à la base de ces choix, c'est-à-dire les problèmes de la montagne.
Pour ce qui est de l'école, je voudrais dire aux collègues que il y avait eu au préalable, avant de signer cet accord, que je veux rappeler n'est ni une loi, ni un règlement d'actuation En effet, il faut revenir au détail...à un règlement d'actuation qui devra reprendre tout le travail qui sera fait dans l'attente, pour arriver à aboutir aux résultats que cet accord donne comme point de repère.
Donc, je crois que dans la commission et avec les syndicats l'accord avait été exposé et illustré dans son ensemble, comme a rappelé la collègue Certan, honnêtement, elle a dit de cette rencontre avec la commission, ou il y avait eu l'illustration, bien évidemment... après la matière est encore à examiner car ce n'est pas, je le répète, ni une loi, ni un règlement d'actuation. Il s'agit d'une ligne, d'un parcours qui doit être suivi.
Donc, dans ce sens il y aura toute l'attention nécessaire et je peux rassurer le collègue Ferrero qu'évidemment, comme méthode sera sans doute la confrontation avec les différents sujets intéressés et qui peuvent donner leur apport dans la constitution de la solution aux problèmes qu'on a expliqués, qu'on a, en quelque sorte, mis à jour avec les points qui sont en discussion et qui doivent trouver des solutions. Ce n'est pas la solution définitive, c'est la règle qui doit respecter notre Statut et notre école valdôtaine. Merci.
Presidente - Altri? La parola al Consigliere Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Ci saremmo aspettati che nelle comunicazioni del Presidente ci fosse un passaggio in merito alla conversione in legge del decreto 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di Enti locali, in quanto c'è un maxi emendamento molto importante per quel che riguarda il destino della Valle d'Aosta, il futuro della Valle d'Aosta.
Dico questo, perché le notizie si apprendono, si apprendono via stampa...grandi interviste e dove viene detto, si esprime soddisfazione, si dice che finalmente ci saranno regole chiare e il tutto giunge a seguito di compromessi. Ma, almeno un passaggio, per dire le cose come stanno, ecco, è chiaro che questo è un decreto legge, che è al primo passaggio in Senato e che per tanto deve ancora fare il passaggio successivo alla Camera, ma tenuto conto che su un decreto legge come questo - dopo quattro sedute, dove la maggioranza non ha il numero per approvarlo - viene posta la fiducia e sapendo quelli che sono i numeri del Senato, abbiamo buone...come dire? certezze, ecco, che questo decreto legge e soprattutto questo maxi emendamento che riguarda la Valle d'Aosta vada sino in fondo.
Detto questo, perché pensavamo...lei lo sa benissimo, Presidente, che c'est l'argent qui fait la guerre, come dicono, per cui tenuto conto che questo maxi emendamento riguarda espressamente la Valle d'Aosta e mette alcuni paletti in merito al Patto di stabilità del 2015, ci saremmo aspettati almeno un'illustrazione di larga massima. Come, tenuto conto che questo maxi emendamento chiude anche la partita ferrovie dal 2011 in avanti. Ora, noi abbiamo passato delle intere giornate qua a discutere di risorse finanziarie, di disponibilità finanziarie, di contenziosi pregressi o quant'altro, ecco. Neanche un passaggio, neanche una comunicazione. Era solo per dire questo, ecco, per la carità. Le dico, solo un dato: noi apprendiamo con soddisfazione che, rispetto all'obiettivo del 2015, ci siano 60 milioni in più, per cui passiamo da 640 a 701, però, ci teniamo a sottolineare anche che, rispetto al 2014, ne perdiamo 137 o 148, se prendiamo in riferimento l'accordo siglato in pompa magna col Presidente Renzi.
Solo queste considerazioni, per dire che necessiterebbe anche un po' di rispetto per questo contesto, tenuto conto che queste comunicazioni vengono date prima alla stampa e poi al Consiglio. Così, guardi, è inutile, le dico anche qualche cosa in più, sono accordi talmente chiari, talmente limpidi, talmente convinti che sono due giorni che io cerco di parlare coi funzionari, dirigenti, con l'Assessore Perron, ma non ho avuto la fortuna. Non c'è tempo dir parlare di queste cose, ma ne parleremo, diremo anche quella che è la nostra versione e la bontà di questi accordi, perché sono i valdostani che devono saperlo, la politica poi bene o male lo viene a sapere.
Presidente - La parola al Consigliere Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Ho ascoltato attentamente le parole del nuovo Capogruppo di Stella Alpina e si tratta di una nuova fase politica...nel rispetto della correttezza fra le forze di maggioranza, indubbiamente, che hanno un altro ruolo, è quello di governare, e le forze di opposizione, in quest'aula, cercano di proporre, cercano di pungolare, cercano anche di studiare, nel proprio limite, non solo i vari dossier, ma i rapporti di natura istituzionale, i rapporti, soprattutto, come si parlava pocanzi, i rapporti tra Stato e Regioni. In questi due anni di legislatura, più volte abbiamo parlato di rapporti, di difficoltà in quest'aula, in commissione, ma abbiamo parlato soprattutto di metodo, Presidente Rollandin.
Ieri mattina, la prima commissione è stata convocata dal collega Farcoz, che è presente, e parlando proprio di metodo di lavoro e di nuova fase politica, la maggioranza ha deciso di rinviare il d.l. 58 sulla riforma del BIM, perché, probabilmente, ci si doveva di nuovo confrontare. Ecco, ma non è neanche un rammarico non aver...ieri la prima commissione era convocata, penso che a livello di competenza sia la prima commissione...una comunicazione di servizio per questo emendamento che va, comunque, a modificare il quadro, quanto meno per il 2015, ripeto, più volte discusso in quest'aula. Presidente Rollandin penso che su questo sia d'accordo con noi...magari avere due informazioni, avere la possibilità di avere: uno, lo stato dell'arte, poi anche un dibattito di natura politica, anche un dibattito di natura politica, nel rispetto dei ruoli, nel rispetto dei ruoli!
Noi non vogliamo travalicare i ruoli della maggioranza, il ruolo della maggioranza è ben chiaro, ma noi abbiamo un ruolo di eletti e rispondiamo comunque a una buona parte di valdostani e gradiremmo non solo essere utili ma avere quella conoscenza puntuale, nel momento in cui forse lo stato dell'arte va messo tutto sul tavolo; immagino in questi tre giorni di Consiglio ne parleremo, perché affronteremo il rendiconto, l'assestamento, ma affronteremo anche modifiche sostanziali all'interno di società partecipate e controllate che il Presidente Rollandin ben conosce. Soldi accantonati in questi mesi da dei gruppi importantissimi, e ne discuteremo.
Come possiamo non affrontare in quest'aula...e per quello che non capiamo, sinceramente, come gruppo ALPE, il fatto che lei non abbia neanche voluto informarci oggi, ma aldilà di oggi, ieri la prima commissione era convocata...collega Farcoz, va bene inserire il punto tre, come ha inserito, dicendoci per garbo, che avreste rinviato il d.l. 58, quello del BIM, con tutto il rispetto per la riforma del BIM, ma forse, collega Farcoz, l'emendamento che è stato discusso ieri al Senato dal collega Senatore Lanièce, io penso che valeva magari qualche minuto di discussione, ripeto, non solo informativa, ma ben più alta dal punto di vista politico.
Noi pensiamo che, nel rispetto della correttezza, se c'è una nuova fase politica, Assessore Donzel, gradiremmo veramente sulle grandi cose avere un metodo di lavoro completamente diverso e noi chiediamo anche a lei che...in questo momento il suo partito ha fatto una scelta di campo, ha fatto una scelta di campo, abbiamo discusso nello scorso Consiglio...ma gradiremmo su questi grandi temi, gradiremmo che su questi grandi temi ci sia la possibilità, non solo di essere informati, ma quella correttezza istituzionale, politica, di dialettica, di dibattito, di confronto, perché stiamo parlando di risorse molto importanti. Nel pomeriggio, o domani discuteremo ripeto del rendiconto dell'assestamento, ma nel proseguo, io penso che forse qualche mezz'oretta in più in commissione, in quest'aula, su questi temi, prima di...come dire? non è solo un discorso informativo, ma è un discorso di natura politica e delicatissima, vista la situazione. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Chatrian. Ci sono altri interventi? La parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Sì, ringrazio i colleghi.
Vorrei solo sottolineare che sia sul tema dell'apporto...riferito al Patto di stabilità, che era già stato oggetto di quella intesa che era stata firmata qui ad Aosta e che rimandava specificatamente a parti tecniche, che dovevano essere in qualche modo messe in campo. Questi sono incontri che sono stati fatti e sono arrivati a conclusione. Non ne ho dato la comunicazione per il fatto che stiamo discutendo nell'assestamento e avremo proprio in quel momento...ecco, non l'ho fatto perché ne discuteremo ampiamente in quell'occasione, prendendo spunto anche dalle osservazioni che ha fatto adesso il collega Gerandin, perché in quello, noi entriamo non in punta di piedi, ma direttamente nel merito di quelle che sono le conseguenze di questo atto che completa quella parte, a cui si faceva riferimento e quindi avremo modo e tempo per discuterne.
Sul metodo: io avevo mandato una lettera alla I Commissione, per poter aggiornare su quelle che erano le parti costituzionali...che aveva un suo interesse e credo che sia stato importante anche prevedere questa illustrazione. La parte relativa a questo aspetto...diciamo che aveva i risvolti di completamento economico di quell'accordo, che diceva per il 2015 - per il 2014 era chiusa - che per il 2015 dobbiamo trovare delle soluzioni tecniche. Sono quelle che sono, e nell'emendamento verranno puntualmente, non solo illustrate, ma saranno oggetto, anche di quella che è l'integrazione al documento dell'assestamento che noi stiamo esaminando.
Ecco, è per questo, quindi vorrei specificare, non certo per mancanza di rispetto o per non voler sottolineare l'importanza dell'argomento, che invece sarà ampiamente discusso durante queste giornate. Grazie.
Presidente - Grazie Presidente. Se non ci sono altri interventi, passiamo al punto 3 all'ordine del giorno.