Oggetto del Consiglio n. 1370 del 16 luglio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1370/XIV - Reiezione di risoluzione in merito alla società Vivenda S.p.A. a seguito della nota prot. n. 175521 del 22 giugno 2015, in cui il Prefetto della Provincia di Roma sollecita un provvedimento interdittivo antimafia ai sensi del decreto legislativo 159/2011 (Codice antimafia).
Presidente - Qualcuno intende illustrarla? La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Questa risoluzione che assieme ai colleghi abbiamo sottoscritto va nel senso di quanto l'Assessore Fosson questa mattina ci ha espresso in aula. Al di là di quelle che possono essere le strumentalizzazioni o quant'altro, è emersa chiara la volontà di fare chiarezza e questa risoluzione penso che vada in questo senso. Prima di illustrare la risoluzione, voglio comunque ringraziare l'Assessore perché comunque mi ha fatto pervenire quella nota dell'Ufficio legale della Regione, della quale questa mattina ci aveva anticipato la trasmissione. Dicevo, questa risoluzione va proprio nel senso di fare chiarezza, ma penso nell'interesse in primis dell'Azienda USL, ma sicuramente anche dell'Azienda Vivenda, perché se, come noi ci auguriamo, emergerà che non c'è nessun aggancio, non c'è stata nessuna irregolarità nell'atto di assegnazione e neanche nel percorso che ne è seguito dopo, noi ne saremo i primi ad essere felici, ma anche nel senso di dare certezza ai dipendenti, perché la manifestazione di preoccupazione che le organizzazioni sindacali hanno manifestato è anche la nostra.
Detto questo, io, assieme con i miei colleghi, ho cercato di esaminare quelle che erano le note che erano comunque pervenute da parte del Coordinatore regionale in merito a questa vicenda. Noi, proprio per fare chiarezza, chiediamo che, di fronte ad una richiesta esplicita da parte del Prefetto Gabrielli della Provincia di Roma, che chiede un provvedimento interdittivo antimafia, vale a dire chiede che si proceda alla revoca di quello che è l'affidamento, noi recepiamo quella che è stata la preoccupazione dell'azienda, che ha manifestato che comunque il servizio che forniva la società Vivenda è un servizio essenziale per il perseguimento dell'interesse pubblico, per cui non era possibile sostituire in tempi rapidi l'impresa fornitrice. A noi pare che il primo passo da fare in questo momento se come si è voluto prendere tempo per quello che riguarda la revoca...il primo passo è quello quanto meno di revocare la delibera del Direttore generale: la n. 227, in cui con due anni di anticipo si andava a prorogare un appalto, si andava a prorogare un contratto e si dava questa scadenza al 31 marzo 2021. Penso che sia una richiesta del tutto legittima, se poi emergerà in un secondo tempo che tutte le cose sono state fatte in regola e che non c'è stato nessun tipo di problema, io penso che non ci sarà nessun problema a fare in un secondo tempo un allungamento di una scadenza che, torno a dire, è stato un allungamento anticipato...una proroga anticipata.
Il secondo passaggio che chiediamo è, considerato che sulla nota anche dell'Ufficio legale della Regione viene detto che comunque, al di là di tutto, questo è un rimedio di carattere straordinario e che pertanto comunque al di là di tutto questa proroga non può essere considerata una soluzione, un rimedio a carattere indeterminato...proprio perché, al di là di tutto, le giustificazioni che lei ci ha dato, Assessore, prima dicendo che sono stati nominati due o forse tre commissari per quello che riguarda l'assetto societario romano, nulla toglie da quella che è comunque la facoltà del Prefetto, in questo caso del Prefetto Gabrielli, di chiedere la revoca...pertanto la richiesta di revoca rimane in piedi. Noi crediamo che il minimo da fare proprio per quella preoccupazione che abbiamo anche per il futuro del servizio e quant'altro sia quello di dire ai vertici dell'USL di attivarsi affinché lavorino e predispongano i bandi necessari qualora sia necessario indire una nuova gara di appalto e che prevedano all'interno di questi bandi le tutele necessarie per i lavoratori della società Vivenda.
Chiediamo anche di dare in disponibilità ai Consiglieri regionali, in riferimento all'appalto Vivenda, tutti i bandi di gara, i verbali della commissione, dei sopralluoghi di aggiudicazione, compresa la documentazione completa delle tre offerte pervenute, questo perché? Perché noi vorremmo capire, io penso che tutta l'aula voglia capire, tenuto conto che da più parti viene detto che è tutto a posto, che non c'è nessun problema e si sono seguite le regole...noi vorremmo capire, ecco, com'è stato assegnato quest'appalto da oltre 30 milioni. Ci risulta, almeno da indiscrezioni e poi vedremo dal 116 che ho fatto, che il 40 percento del punteggio era basato sul prezzo, il 60 percento sulla qualità, ma risultano voci, per cui non sappiamo se sono veritiere o meno, ma risulta che l'offerta fatta da Vivenda non sia quella economicamente più vantaggiosa, nel senso che c'era un'offerta molto più vantaggiosa. Circolano voci che non sappiamo se sono vere o meno e vorremmo con questi atti arrivare a capire se sono vere o meno, in cui l'Azienda USL, che in questo momento dice: "con questa riduzione risparmiamo 80-90 mila euro all'anno", avrebbe risparmiato sull'intero contratto oltre 2 milioni e mezzo. Torno a dire che sono voci da verificare, perché noi non sappiamo assolutamente se sono veritiere o meno, ma vorremmo anche capire, sempre per quello che riguarda il discorso delle voci, se è vero che la parte legata all'offerta prevedeva anche il discorso di dimostrare di essere in grado di mettere in piedi un centro cottura e se è vero che una di queste offerte prevedeva che il centro cottura fosse in un edificio gestito da Vallée d'Aoste Structure e che all'atto della proposta sia stato presentato un contratto dove c'era una parte...si parla di 2.000-2.500 metri quadri, con un affitto annuo già sottoscritto con Vallée d'Aoste e che avrebbe previsto il trasferimento, l'assunzione di tutto il personale che in quel momento operava al Beauregard e con un potenziamento di personale. Ora, queste cose vanno chiarite: vanno chiarite solo per capire se tutto ha funzionato come doveva funzionare, se è tutto vero, se sono voci di corridoio che non hanno nessun tipo di conferma per cui vanno cassate per le voci che sono, ma, per fare questo, bisogna avere la documentazione, bisogna essere in grado di poter verificare. Noi chiediamo esclusivamente quello perché noi vorremmo essere i primi a dire che non c'è nessun problema, che la Valle d'Aosta è esente dal discorso di Mafia Capitale, che non c'è stato nessun tipo di infiltrazione di nessun genere.
Infine ci piacerebbe audire chiaramente il Direttore generale pro tempore dell'Azienda USL e anche la Presidente della commissione anche nelle vesti di responsabile del procedimento e di tutte le delibere con cui vengono prorogati i termini di aggiudicazione dell'appalto in essere, questo perché? Perché la Presidente, da quanto ci risulta, è anche il responsabile del procedimento e chi di fatto ha elaborato quelle che erano le varie delibere, in parte revocate in regime di autotutela per quello che riguarda il discorso delle proroghe, per cui è un discorso di chiarezza senza andare ad additare nessun tipo di responsabilità a nessuno, è una volontà di porre fine e comunque mettere una pietra miliare finale su quelle che sono una serie di indiscrezioni e quant'altro. Questo tranquillizzerebbe tutti, tranquillizzerebbe sicuramente lei, Assessore, che non c'era all'epoca, eccetera. Ci tengo a ribadire che non c'era all'epoca, per cui sicuramente non c'eravamo probabilmente nessuno di noi, pertanto io penso che non ci sia nessun problema a fare chiarezza su un passaggio del genere. È interessante capire, anche perché, da quelle voci che girano, pare che la grossa differenza per quello che riguarda l'aggiudicazione l'abbia fatto la parte legata alla qualità. Io ho voluto proprio a titolo precauzionale vedere un po' quelle che erano le prerogative, quelle che erano le peculiarità di quest'azienda, che era stata scartata per scarsa qualità. Bene, era mi pare un'azienda leader in Europa sulla fornitura pasti. Capiamo...ecco, se ha sbagliato nel presentare...se si è presentata in maniera del tutto sbagliata oppure ha sbagliato qualcosa nella presentazione...questo ci permette di mettere la parola "fine" al tutto e mi pare che sia nell'interesse di tutti, in primis dell'azienda Vivenda, in primis sicuramente anche dell'Azienda USL e tranquillizzerebbe sicuramente anche tutti noi. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Président.
Condividiamo la preoccupazione e l'interesse del collega Gerandin e del gruppo dell'UVP riguardo a questo servizio di ristorazione per l'ospedale, per i degenti e per i dipendenti dell'azienda, ce ne eravamo occupati anche nella scorsa legislatura, perché questo servizio è stato gestito in un modo che definirei curioso. Se adesso si fa una proroga preventiva, beh, nella scorsa legislatura si erano fatte ben sette proroghe successive alla scadenza del precedente contratto. Lo scorso contratto scadeva a fine 2009, sono state fatte sette proroghe tecniche, sempre con la stessa motivazione: "in considerazione dei tempi tecnici necessari per pervenire all'affidamento del servizio..." e si è giunti, dopo più di due anni alla chiusura dell'appalto, all'aggiudicazione alla Vivenda. Ci sono voluti dunque più di due anni per bandire questa gara di appalto. Ora, che la predisposizione di un appalto di questa natura sia cosa complessa, possiamo essere tutti d'accordo su questo fatto, ma che, insomma, siano necessari più di due anni all'epoca ci aveva lasciati un po' perplessi. Ci sono voluti due anni per predisporre un appalto nel quale si diceva che il servizio di cottura, di produzione dei pasti andava trasferito all'esterno della struttura ospedaliera del Beauregard, dove precedentemente i pasti venivano confezionati, perché era necessario liberare quegli spazi che avrebbero dovuto avere una destinazione sanitaria. Ora, noi ignoriamo se poi questi spazi siano stati effettivamente destinati ad altro uso o ad uso sanitario e magari anche su questo vorremmo chiedere lumi all'Assessore. Il bando di gara prevedeva che la produzione dei pasti avrebbe dovuto avvenire presso un centro di cottura del quale la ditta appaltatrice avesse giuridica disponibilità, cosa che per la Vivenda non era immediatamente fattibile, ma la Vivenda aveva ottemperato a questa necessità stipulando un accordo con la ditta Bertolin di Arnad, situata a 40 chilometri da Aosta, da cui i pasti vengono regolarmente trasportati e dov'è stato allestito un capannone apposito. Come già ha ricordato il collega Gerandin, quindi il costo rispetto all'appalto precedente è sicuramente aumentato, basta fare dei conti della serva, andando a prendere le delibere dell'USL relative allo scorso appalto, i costi sono praticamente raddoppiati perché se vi era un costo medio annuale di circa 2 milioni 600 mila euro, beh, il costo attuale è praticamente il doppio, perché 31 milioni di euro diviso sei anni fa 5 milioni se la matematica non è un'opinione. Riteniamo quindi che...sono 6 più 3, 6 più 3 fa 9, comunque è sicuramente di più di 2 milioni e 600 mila; chiedo conferma al matematico del gruppo qui di fianco a me... Riteniamo quindi anche noi che sia importante fare chiarezza, ma proprio perché tutto venga portato alla luce del sole, non vi siano dubbi, non vi siano equivoci, non vi siano ambiguità e si possa essere certi che tutto quanto è stato fatto è stato fatto in maniera regolare.
Riguardo alla Vivenda che fa parte del gruppo La Cascina, già anni addietro erano uscite notizie di stampa che parlavano di problemi relativi ad altri appalti sul territorio italiano. Noi quindi crediamo che sia proprio necessario sgombrare il campo da ogni dubbio e quindi ci pare che quanto propone la risoluzione sia assolutamente di buon senso, perché si chiede intanto di essere il più trasparenti possibile e di fornire tutte le informazioni necessarie e poi di revocare quella proroga anticipata che al momento, visti i fatti, ci sembra inopportuna quanto meno. Grazie.
Presidente - Altri che chiedono la parola? Nessun collega chiede la parola? La parola al collega Farcoz.
Farcoz (UV) - Sì, grazie Presidente. Prima della replica chiedo una leggera sospensione per analizzare la questione.
Presidente - La sospensione è accordata.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,30 alle ore 19,45.
(Viérin M.) Presidente - Prego, Consiglieri. La parola all'Assessore Fosson.
Fosson (UV) - Grazie Presidente.
Io intervengo con la stessa logica del Consigliere Gerandin, nel senso che è un argomento su cui noi, soprattutto su questo argomento, vogliamo fare chiarezza il più possibile, però è chiaro che l'amministratore deve tenere conto in questo percorso di chiarezza che siano rispettati i procedimenti amministrativi per non incorrere in ricorsi; quindi sicuramente la logica è condivisibile e i presupposti sono accettabili.
Vorrei però leggere (alcuni l'hanno avuto) il parere legale che noi abbiamo chiesto al Dirigente Fanizzi che, nonostante un periodo difficile, ha comunque lavorato per questo, perché non parla soltanto del procedimento temporaneo e straordinario e leggo solo il parere finale: "Pare quindi potersi concludere, in ragione della peculiare natura del servizio, nel senso che codesta azienda abbia agito correttamente, anche in ordine a quanto prospettato per il prosieguo, e che per l'effetto del decreto prefettizio il rapporto contrattuale in corso con Vivenda S.p.A. possa, allo stato, legittimamente proseguire almeno sino all'esito della ricognizione e delle conseguenti determinazioni che saranno assunte dai commissari nominati dal Prefetto, nei riguardi dei quali non può che raccomandarsi la massima collaborazione nel perseguimento degli interessi pubblici, tutti considerati dalla normativa applicabile". Il Prefetto ha fatto, sì, un decreto di sospensione, ma poi ha nominato tre commissari perché gestissero, come ho detto stamattina, non solo il momento straordinario, ma il prosieguo per: "procedere a ricognizioni di tutti i contratti pubblici per verificare se i contratti sono accettabili o non sono accettabili".
Sui punti, e in particolare sul primo punto: "dare indicazioni...affinché revochi"...ecco, l'ho già citato stamattina, ma mi permetto di rileggere in particolare l'articolo 57, lettera b), del decreto 163/2006 del regolamento dei contratti che prevede che "la possibilità di rinnovo a procedura negoziata, se indicata nel bando del contratto originario, è consentita solo nei tre anni successivi alla stipulazione del contratto iniziale". La facoltà di rinnovo per ulteriori tre anni del contratto con Vivenda poteva pertanto essere esercitata "per legge" solo entro il 31 marzo 2015, quindi il prolungamento dei 6+3 che era previsto nel contratto iniziale è stato attivato entro il 30 marzo del 2015, perché così è previsto nella norma contrattuale. Perché l'azienda non può revocare questo contratto? Perché si esporrebbe sicuramente a un ricorso di Vivenda, in quanto la legge prevede che i contratti che prevedono il prosieguo siano attivabili nei primi tre anni. Altra cosa: è stato sospeso (l'ho detto più volte) il "tre ulteriori", i 9+3, questo non era scritto nel contratto, non c'era nessuna norma. Quindi il primo punto, per queste cose qui e non per altro, non è accettabile, perché ci espone a rischi di contenzioso amministrativo notevoli.
Sul secondo punto: "considerato che la prosecuzione del contratto pubblico costituisce...si attivi immediatamente per predisporre...una possibile futura gara"...ecco, "possibile futura gara"...intanto saranno i commissari a dircelo e accadrà il giorno che i commissari ci diranno "si può rescindere il contratto"...attenzione! Noi non possiamo fare una possibile futura gara, perché c'è un secondo e c'è un terzo aggiudicatario! Se noi non attiviamo e chiediamo al secondo se vuole subentrare al primo e se il secondo non vuole subentrare e subentra il terzo, noi ci esponiamo a un ricorso di Dussmann che è arrivata seconda e dell'Avenance che è arrivata terza! Quindi è solo per questo motivo. Tra l'altro, se si rescinde dal contratto in danno per causa di Vivenda si deve interpellare il secondo (è la norma giuridica), e se è avvenuto per causa di Vivenda i costi aggiuntivi al secondo che gestisce il servizio saranno pagati da Vivenda.
Sul terzo e il quarto punto siamo perfettamente d'accordo. Sul terzo: "dare la possibilità ai Consiglieri", sarà una preoccupazione per quelle voci che io non ho sentito, ma è giusto che queste voci prendano corpo e vengano verificate; un'unica cosa: si darà tutto ai Consiglieri regionali nell'ambito dei dati sensibili. Io mi rendo responsabile di dare tutto quello che è possibile, come abbiamo sempre fatto e se è possibile dare tutto si dà tutto, non c'è nessun problema.
Anche il quarto punto è sicuramente accoglibile, nel senso che...però per "Direttore generale" non ho capito se si intenda il Direttore generale che ha fatto il contratto nel 2012 in cui noi non c'eravamo (com'è stato detto dal Consigliere Gerandin) o se è chi ha fatto invece i prolungamenti del contratto, che è il dottor Ardissone e che è arrivato a luglio del 2012. Lei dice: "la Presidente della commissione di gara"...io non sapevo neanche che fosse una Presidente, però sicuramente sono d'accordo, la commissione li convocherà, e io mi adopererò sicuramente perché accettino l'invito della commissione.
Non possiamo pertanto accettare il punto 1 e il punto 2 per problemi di rischio di ricorso amministrativo fondato, ma accettiamo sicuramente il punto 3 e il punto 4, come ho definito.
Presidente - Grazie Assessore. La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Cercherò di mantenere la stessa calma con cui ha provato a rispondermi, ma sinceramente le posso dire che d'ora in avanti io con lei parlerò per atti, perché di questo parere che lei ha illustrato e ha letto solo la parte finale...allora la parte finale è il parere del tutto personale di un Dirigente dell'Amministrazione regionale. Io quello che ho citato, quello che noi abbiamo citato e quelli che adesso le vengo a leggere sono i passaggi legati a quelle che sono le procedure per quello che riguarda il discorso che le dicevo prima del provvedimento interdittivo antimafia legato a quello che è l'articolo 94, comma 3, del decreto legislativo n. 159/2011. Adesso glielo rileggo così almeno ci capiamo...significa che...qualora emergesse la necessità di salvaguardare i suddetti particolari interessi pubblici - che sono le motivazioni per cui l'USL non ha applicato la richiesta del Prefetto Gabrielli -, si dice che "il Prefetto dovrà necessariamente fare luogo all'applicazione delle predette misure straordinarie e ciò anche se la stazione appaltante abbia espresso la necessità di continuare il rapporto contrattuale". Allora, per dirle che la legge dice che se anche viene motivata la necessità...vale a dire di proseguire questo rapporto a tempo...la necessità di carattere straordinario che avete motivato, questo non inficia il fatto che dovete provvedere alla revoca del contratto, è solo un provvedimento temporale quello che avete preso e io non l'ho messo in discussione questo, nessuno l'ha messo in discussione! Dice anche altro, dice: "la determinazione opportunamente motivata dal Prefetto di applicare le misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio prevarrà sull'intendimento della stazione appaltante di proseguire nel rapporto negoziale secondo i termini stabiliti dall'articolo 94, comma 3", questo non è un parere legale, questa è legge!
Pertanto, Assessore, lei vuol fare come vuole? Faccia quello che crede se pensa che sia giusto, lei non sta applicando una legge sulla base di un'interpretazione di un Dirigente regionale, che alla fine di tutte queste premesse...perché il Dirigente, badi bene, si è parato le spalle, perché prima ha citato tutti questi articoli di legge, poi ha detto: "guarda, tutto sommato, avete fatto anche bene ad applicare il discorso del carattere straordinario", ma si riferisce lì, perché poi ti dice che comunque "legittimamente proseguire almeno fino all'esito della ricognizione"...ma l'esito della ricognizione mica lo fate voi...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...no, non lo fanno i commissari, l'esito della ricognizione così com'è scritto - torno a dire che è un parere personale - non inficia minimamente quelli che sono i termini di legge con cui voi dovete operare. E se non le va bene il comma 2 e la seconda richiesta, a me veramente importa poco, se voi volete mettere che, invece di indire una nuova gara di appalto, aggiudicate al secondo, a me va benissimo, la volete modificare così, noi la modifichiamo, ma lo scriviamo che voi vi attivate eventualmente ad aggiudicare alla seconda migliore offerta, per la carità, è giusto quello, l'osservazione io la recepisco, quando ha ragione, le do ragione, ma sulla prima è assolutamente fuori luogo quello che ha detto, perché è scritto chiaro nella legge che non vengono inficiati quelli che sono i provvedimenti che dovete comunque prendere. La vostra è una presa di tempo, non è la soluzione al problema! La legge è chiara, glielo ho letta, perché è virgolettato questo...
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...ma non importa il parere dei commissari, è il discorso dell'autotutela e il discorso del rinnovo dei tre anni, mi permetta c'è scritta la possibilità di rinnovare tre anni. Lei ad una società che è in odore di mafia, è in odore di essere coinvolta in Mafia Capitale...io mi auguro che non sia così...io sinceramente, come amministratore, l'ultima cosa che farei è prorogare di altri tre anni...
(nuova interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...ma non importa, la revocate, avete revocato l'altra che era una delibera che non stava né in cielo, né in terra, l'avete addirittura prorogata di sei anni, per cui è un discorso di autotutela, nessun obbligo, voi avete la facoltà di prorogare, bene, adesso esercitate e revocate questa delibera che non ha nessun senso di essere aggiudicata in questa fase.
Davvero, secondo me, non ci si vuol rendersi conto della gravità, a noi va bene l'apertura che avete fatto sui due secondi passaggi, mi va bene, è quello che chiedevamo, perché noi non vogliamo né processare, né condannare nessuno, vogliamo fare chiarezza come vuol farla lei, ma non accetto che lei, Assessore, mi dica che, sulla base di un parere del tutto personale, non si rispettano quelle che sono delle disposizioni di legge...
(nuova interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...ma perché dovete aspettare la lettera? La lettera vi è già arrivata, la lettera le è già arrivata il 22 di giugno 2015 e le ha detto di attivare il provvedimento interdittivo...
(nuova interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...ma non importa, i tre commissari sono legati a quello che è il discorso asse societario di Roma, nulla a che fare con il fatto che lei deve intervenire o chi per esso deve intervenire. Guardi, io sono contento di averlo detto, l'ho detto in aula, è registrato, ci saranno delle responsabilità di carattere personale, perché certo non mi fermo su questa storia qua, abbia pazienza. Se lei non ha intenzione di muoversi, questo va direttamente a finire nelle sedi opportune, perché è inammissibile, vogliamo risolverlo qua? Vogliamo...
(nuova interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...no, lo mando alla Magistratura, non al Prefetto perché lei non sta rispettando dei termini di legge. Allora vogliamo risolverlo in quest'aula? Vogliamo fare chiarezza? Io non voglio perseguire niente e nessuno, se ha la volontà, ci dica: "sì" e sia coerente fino in fondo; se non ha la volontà e pensa di interpretare delle leggi sulla base di un parere personale di un Dirigente, auguri, ma auguri veramente, perché questo Dirigente...se lei legge la pagina 4, ha messo nero su bianco che tutta questa procedura dell'urgenza non inficia il fatto che voi dovete prendere provvedimenti immediati...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...a me non importa, fate come volete! Vuole rispondere?
Presidente - Non è un dialogo a due, collega Gerandin, finisca il suo intervento, poi eventualmente l'Assessore Fosson chiederà la parola.
Gerandin (UVP) - ...sto rispondendo...comunque, detto questo, volete proseguire su questa strada? È questa la chiarezza che volete? È questa la trasparenza? Vi basate su un parere del tutto personale di un Dirigente? Ve l'ho già detto: auguri!
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Viérin Laurent.
Viérin L. (UVP) - Grazie Presidente.
Questa è una vicenda che abbiamo ascoltato con attenzione sia nella giornata di oggi con un'iniziativa ispettiva che era stata avanzata dal collega Gerandin, sia nello snodo di questo pomeriggio con questa nostra iniziativa, che semplicemente, sulla base delle informazioni acquisite, andava a richiedere degli atti intanto di informativa e di possibilità di acquisire da parte dei Consiglieri i contenuti di questa vicenda, ma soprattutto, com'è stato ben sottolineato dal punto di vista tecnico dal collega Gerandin, un'azione di autotutela dell'Amministrazione, perché questa, purtroppo, è una vicenda che lede anche l'immagine della nostra Regione. Abbiamo parlato tanto in questi anni di legalità e, purtroppo, la nostra Valle spesso è stata toccata da aspetti che, in merito alla legalità, non hanno reso un'immagine così pulita della nostra Regione e questa è un'occasione per dimostrare che invece l'Amministrazione nulla ha a che vedere con altre questioni legate alla criminalità e soprattutto alla cosiddetta "inchiesta di Mafia Capitale", perché questa vicenda è andata su tutti i media nazionali. Allora, noi crediamo che, da un punto di vista della legalità, non sia un bel passaggio che state scrivendo, Assessore Fosson, perché semplicemente si chiede di revocare. Non è che si chiedono questioni...che vanno al di là della possibilità che...potrebbe farvi incorrere in questioni di contenzioso, ma qui c'è una legge, c'è una disposizione che è chiara, c'è un'indagine in corso, c'è un Prefetto che si sta muovendo, ci sono tutti i media, all'attenzione di queste vicende ci sono...cioè questo deve tutelare l'Amministrazione, ma anche chi ha rapporti privati con queste aziende, e questa è la prima considerazione.
Ci dispiace che il tema della legalità ancora una volta sia affrontato con una leggerezza...abbiamo parlato del Direttore generale dell'USL che poi è stato spostato prima dell'arrivo dei pareri romani sulla questione dell'anticorruzione. Noi non ce la siamo dimenticata quella vicenda, stiamo ancora aspettando, quindi se lei dice che state aspettando, noi non staremo ancora qui ad aspettare mesi che voi...mesi in cui voi non avete intenzione di affrontare il tema della legalità. Solo ieri ci avete presentato un programma rimodulato con "Aosta vicini vicini", ma vi chiediamo: come mai Aosta l'ha revocato? Probabilmente perché con senso di responsabilità è stata applicata quella disposizione citata dal collega Gerandin. Allora questo "vicini vicini" probabilmente è un "vicini lontani" per qualche cosa e chiediamo a tutti un'azione di responsabilità su questo dossier, a tutti! Perché questi atti, al di là di dove finiranno...qui è tutto registrato e il Presidente del Consiglio, tra l'altro, è il garante di tutta una serie di dibattiti in quest'aula e credo che sarà nostra cura, cura delle istituzioni valdostane fornire tutto questo dibattito registrato a chi oggi si sta occupando di questa questione.
Allora, va bene tutto, ci dispiace anche, Assessore, che lei sia a suo dire poco informato su certe parti di questa vicenda, perché conviene informarsi bene, perché, quando una persona, un Amministratore ha un dossier così bollente, beh, è meglio che si autotuteli veramente, perché, quando si amministra e quando ci sono grane così grosse, la questione è una questione che rileva del dicastero regionale che uno ha in capo, ma anche dell'immagine dell'intera Regione e dell'intera Amministrazione. Allora, non capiamo o cerchiamo di capire - e forse lei ci darà una mano a capirlo -, perché di questa nostra iniziativa...che è semplice perché va nell'ottica di essere propositiva, non è che fa un'azione contro ciò che è stato fatto e che l'Amministrazione sta facendo: chiediamo semplicemente di applicare una disposizione di legge, di revocare questa cosa e poi con calma di approfondire, perché non è la sede opportuna, per tutta una serie di rivoli e di risvolti, per affrontare in questo modo una vicenda così delicata, ma se non c'è la disponibilità, ci poniamo qualche domanda: perché non c'è la disponibilità? Noi non vogliamo immaginare che ci siano gruppi amici e meno amici, questo no, noi non lo crediamo, però lei oggi, Assessore, ce lo deve dimostrare, perché se c'è una possibilità di applicare una legge che va nel senso di tutelare l'intera Amministrazione che voi soprattutto, ma noi anche rappresentiamo...noi oggi le chiediamo di fare quest'atto, perché stiamo vivendo anche a livello nazionale vicende che partono cosi in sordina e poi assumono pieghe che poi gli amministratori non sanno gestire, non vogliamo scomodare le lacrime di Crocetta oggi...per vicende che sembrano piccole questioni e poi si rivelano bucce di banana, per non dire altro...e nella sanità, lei lo sa, perché quando lei dice: "ma non c'eravamo noi nel 2012", ma noi chi? Parla a titolo personale o a titolo di un gruppo? Perché nel 2012 mi risulta che, insomma, il Governo era sempre un Governo improntato su una certa sensibilità politica di tutto rispetto, nel senso che sono state portate avanti azioni. Non è che lei dice: "ma nel 2012 non c'eravamo noi", non c'era lei! Noi quindi non abbiamo capito se era il movimento, se era...questo per dire che la sanità è la sanità indipendentemente da chi la gestisce, l'amministrazione è l'amministrazione indipendentemente da chi prosegue, o anticipa, o precede certe azioni e bisogna garantire la continuità o la discontinuità in base all'applicazione delle normative vigenti.
Noi non vogliamo insegnare niente a nessuno. Siamo preoccupati, questo sì, perché questa vicenda che è nata in sordina sta assumendo una piega che non ci piace e soprattutto ci dispiace che ci siano due pesi e due misure su un appalto regionale attraverso, diciamo, quella che è un'azienda...non diretto e ci sia un peso ed una misura diversa per quella che è invece l'autotutela che subito il Comune di Aosta ha applicato e che noi abbiamo apprezzato, ecco, questo lo vogliamo dire, non è che si fa demagogia, ma si cerca di essere obiettivi. Allora, non ci piace questi due pesi e due misure, non capiamo, abbiamo difficoltà a capire perché ci si ostini a voler mantenere qualcosa che è molto...in una zona molto grigia, molto ombrosa e che non vorremmo appunto si dimostrasse qualcosa di un po' più grave e soprattutto le chiediamo, per rispetto all'istituzione che noi tutti rappresentiamo, di fornirci elementi di chiarezza perché su questa cosa noi chiediamo che sia revocato senza "se" e senza "ma", perché questo è il dovere che noi abbiamo innanzitutto di fronte al mandato che ognuno di noi ha e poi di fronte ai dubbi che di fronte alla comunità possono essere oggi così insinuati per un'azione che noi non crediamo sia lineare fino in fondo. Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Indubbiamente anche il nostro gruppo...non siamo dei giuristi e quindi lasciamo la parte giuridica a qualcun altro, però una scelta di campo su una questione così importante, dal nostro punto di vista, deve essere presa, cioè noi vogliamo tutelare la nostra Azienda USL, quindi dal punto di vista...come posso dire? della presa di posizione e soprattutto di volontà...capiamo che la pressione è alta, ma sappiamo anche che l'attenzione è alta e sappiamo anche che i fari sono puntati. Sappiamo anche che stiamo parlando di decine di milioni di euro di fornitura, ma proprio per questo chiediamo alla maggioranza tutta sul punto n. 1 la revoca imprescindibile.
Assessore Fosson, il punto n. 2 modifichiamolo. Noi abbiamo letto attentamente e l'abbiamo inserito nelle nostre premesse, in questa risoluzione l'Azienda USL ha motivato la non applicazione del provvedimento perché questo servizio è essenziale per il perseguimento dell'interesse pubblico. Benissimo, modifichiamo il punto 2, siamo tutti disposti a modificare il punto 2, ma a seguito dell'approvazione del punto 1. Abbiamo i fari puntati, noi non vogliamo c'entrare, non ci vogliamo stare, vogliamo un messaggio chiaro, l'ha fatto il Comune di Aosta, più debole, più fragile, meno strutturato, meno...
(interruzione dell'Assessore Donzel, fuori microfono)
...posso dirlo Assessore Donzel? Poi interverrà, però adesso parlo a nome del gruppo ALPE, se vorrà intervenire a nome del gruppo del PD, interverrà a nome del gruppo PD, ma sinceramente il punto n. 2, Assessore Fosson, modifichiamolo, ma non possiamo permetterci in questo momento di non tutelare la nostra azienda e non tutelare il nostro modello Valle d'Aosta verso l'esterno. Comunque, probabilmente il Presidente Rollandin prenderà la parola e ci illuminerà sui punti n. 1 e n. 2. Per noi la situazione è molto delicata e la pressione è molto alta, stiamo parlano di decine di milioni di euro di forniture, di servizi di fornitura. Abbiamo gli occhi puntati e oltretutto la pressione è molto alta, noi pensiamo che un punto fermo vada messo e si chiuda una fase e se ne apra una subito e il punto 2 modifichiamolo, c'è una seconda azienda che aveva partecipato? Noi non siamo giuristi, ma troviamo comunque il modus operandi per aggiudicare subito e convogliare il servizio di natura pubblica subito, Assessore Fosson, sulla seconda e poi parleremo di una nuova gara, nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, nei prossimi anni, ma il punto 1 in questo momento, la revoca del contratto...noi dobbiamo chiudere oggi questa parte e subito!
Presidente - Non ci sono altri interventi? Per la replica da parte della Giunta, la parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Le considerazioni che sono state fatte su questo punto credo che siano sicuramente da analizzare con molta attenzione, partendo da due presupposti: che l'USL ha la sua autonomia, non è su indicazione della Regione che l'USL ha fatto l'appalto, né ha deciso l'appalto, c'è stata una commissione che ha deciso, quindi il provvedimento è del Direttore dell'USL. Prima cosa. Non è quindi che la Regione ha previsto, ha fatto l'appalto. La Regione oggi è un soggetto terzo, nel senso che la Regione dà dei soldi all'USL, che gestisce anche attraverso le mense. Primo argomento.
Secondo argomento: la differenza tra Aosta e la Regione. Aosta ha sospeso questo perché si riferiva alle scuole, scuole che sono chiuse. Piccolo particolare. Mentre se voi andate a leggere la pagina molto chiara che è stata scritta dal Responsabile dell'Ufficio legale, che vorrei ricordare non ha solo scritto l'ultima pagina, ha scritto cinque pagine, prendendo spunto da tutto quello che è successo, da tutta l'organizzazione...e poi prende in esame la parte riferita a quelle che sono le esigenze collegate con le urgenze, se lei prende la pagina delle considerazioni finali, non solo finali...tiene conto di tutto e dice giustamente che nel caso in cui ci sono...basta leggerlo..."nel caso di specie la straordinaria e temporanea gestione commissariale è stata disposta con decreto del Prefetto - eccetera - ciò che all'evidenza consegue nella complessa vicenda finale, puntualmente ricostruita dal decreto prefettizio e caratterizzata da un rilevantissimo numero di contratti stipulati con molteplici soggetti pubblici su tutto il territorio nazionale, oltre che dalla peculiarità dei settori di operatività del gruppo imprenditoriale: sanità, emergenza sociale, assistenza ai minori, migrazione e servizi a persone in genere, mediante prestazioni riconducibili ad attività di tipo socio-assistenziale nei confronti di comunità di soggetti con fragilità, nei confronti dei quali le prestazioni non possono essere interrotte, elementi questi che sono alla base dei particolari poteri attribuiti ai commissari nominati dal Prefetto, i quali dovranno in primis procedere alla ricognizione di tutti i contratti pubblici di appalto e di tutte le concessioni di natura pubblica in corso di esecuzione e di completamento, per poi selezionare quelli la cui esecuzione e prosecuzione - sottolineo che vorrei che leggeste tutti questo particolare - sia ritenuta urgente e necessaria per il perseguimento degli interessi pubblici di cui all'articolo 32, comma 10, della legge del 2014...tenuto conto di questo, di che cosa significa l'urgenza e di cosa significa l'emergenza, con tutti i casi, pare quindi potersi concludere, in ragione della peculiare natura del servizio, nel senso che codesta azienda abbia agito correttamente anche in ordine a quanto prospettato per il prosieguo e che per l'effetto del decreto prefettizio il rapporto contrattuale in corso con Vivenda possa allo stato legittimamente proseguire e - sottolineo - almeno sino all'esito della ricognizione delle conseguenti determinazioni che saranno assunte dai commissari nominati dal Prefetto, nei riguardi dei quali non può che raccomandarsi la massima collaborazione".
Ora, noi non abbiamo assolutamente nessuna volontà di andare oltre i tempi che i nominati commissari hanno, tempi brevissimi, dove diranno le loro conclusioni, dopodiché se diranno che quest'aspetto ha una sua particolarità, si prenderà...l'USL prenderà, perché non siamo noi, questa è la grossa confusione che qui si sta facendo...dice: "la responsabilità", non è un servizio che ha messo in piedi la Regione: è un servizio che è gestito dall'USL! Ora, con queste logiche noi crediamo che oggi sia corretto tenere conto, come dice questo parere, dell'attesa del parere dei commissari nominati dal Prefetto, che hanno questo specifico compito ai sensi della legge del 2014. In base a quelli che saranno i responsi dei commissari, non ci sarà credo da parte dell'USL nessuna difficoltà di attivare i meccanismi suggeriti o imposti dai commissari e quindi dal Prefetto di... Questa è la logica con cui affrontare questo tema, non è che noi ci assumiamo responsabilità, perché noi teniamo...certo, è giusto discuterne, io non voglio dire che non sia giusto discuterne, attenzione, non ho detto questo: ho detto che è un problema che ha toccato la Valle d'Aosta. Voi avete aggiunto altre cose, su cui io non entro adesso, voi le avete discusse anche di com'è stato fatto l'appalto, di alcune...questo è un discorso che mi permetto di dire che va affrontato in un'altra sede, oggi io prendo in esame...noi prendiamo in esame, credo tutti noi, un aspetto che tocca l'USL. L'USL - ripeto - ha la sua autonomia gestionale, responsabilità della gestione USL...che sicuramente ha fatto richiesta anche lui di pareri, questo è un parere che è stato dato dall'Amministrazione regionale nei confronti di quest'atto, perché correttamente l'Assessore ha detto: "ma, noi abbiamo un'attività di controllo nei confronti di...quindi vogliamo sapere se e che cosa sta succedendo", ci dicono: "scusa, questo è perfettamente corretto", che cosa dovremmo fare? Scusate, che cosa...adesso, poi io - ripeto - sono disponibile in qualsiasi momento, credo, a prendere in esame quello che sarà...e sarà trasmesso immediatamente, in modo che prendano conseguentemente i provvedimenti, tenuto conto di quelle che sono le emergenze che verranno a prodursi in un ospedale che va avanti tutti i giorni, in un ospedale che deve avere comunque la fornitura di pasti: questo sarà un altro aspetto.
Io però mi fermo a quello che è il responso dei commissari, com'è scritto qui e come il Prefetto ha deciso, punto. Noi non andiamo di là...non andiamo più in là, né ci prendiamo responsabilità di altri, io non credo di assumermi altre responsabilità, né voglio che altri si assumano per colpa nostra né per...non c'è, non esiste! Questo è quanto scritto e quanto emerge dai fatti ad oggi. Se domani ci saranno novità, verranno trasmesse e l'USL agirà di conseguenza.
Presidente - Grazie. La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Siamo abbastanza delusi dalle parole del Presidente, perché siamo alla solita questione. L'Autorità nazionale anticorruzione aveva preso il caso del Direttore generale dell'USL valdostana come esempio di quello che non si doveva fare in Italia, ma è stato un parere che è stato ignorato in attesa di vedere le controdeduzioni inviate dalla Regione, qui siamo su una vicenda diversa, ma stiamo dando lo stesso messaggio. L'Amministrazione regionale non ha voglia di prendere in considerazione questo tema, con la gravità della situazione che invece si sta vivendo e lei, Presidente, parte, come spesso succede, da una questione tecnica: "eh, noi non siamo l'USL, l'Amministrazione non c'entra niente", peccato che l'Amministrazione regionale dà tutta una serie di direttive all'USL, approva piani, approva i bandi, approva bandi per le nomine dirigenziali, nomina tutta una serie di parti che effettivamente sono di competenza dell'azienda, ma in un piano di indirizzo dell'Amministrazione regionale. Non ci venga quindi qui a dire che l'Amministrazione regionale quando conviene non c'entra e, quando conviene, entra nel merito di questione. Siamo disponibili, visto che abbiamo prodotto un documento dove c'è scritto: "dare indicazioni", a modificarlo con un "invita", se c'è la volontà politica, perché qui stiamo parlando di politica. Se c'è una volontà politica, visto i dubbi che almeno noi abbiamo, se tutti i Consiglieri di maggioranza, del Governo siete così tranquilli su questa vicenda, ma noi vi chiediamo di procedere, non c'è problema, ma politicamente noi vogliamo che sia in quest'aula dibattuta la questione, perché crediamo che l'Amministrazione regionale, in presenza di un'indagine che lambisce la Valle d'Aosta e un'azienda che è penetrata nella Valle d'Aosta, Amministrazione e privati, attenzione, privati, debba essere tutelata. Voi ritenete che invece non si debba fare, noi vi chiediamo, anzi modificheremo in un "invita", visto che siamo ancora in discussione generale, così politicamente misureremo qual è la vostra volontà di invitare l'azienda, che giustamente non è direttamente l'Amministrazione, ma l'Amministrazione invita, come approva piani, come dà indirizzi in quest'aula su una certa parte di linee generali...o se invece voi pensate di continuare a procedere in questo modo.
Allora, la seconda considerazione è che "Aosta è un'altra cosa perché ci sono le scuole". Allora, non veniteci a raccontare questioni mischiando le carte, perché se c'è la volontà di revocare un appalto, da parte dell'azienda su invito dell'Amministrazione, si contatta subito - l'ha detto l'Assessore Fosson - la seconda e si mette in piedi prima della revoca...si fa in modo che il giorno che si revoca subentri automaticamente la seconda, che può garantire un servizio, quindi questa, secondo noi, è una scusa che non regge e che non ha un senso nella discussione politica che stiamo facendo. Non volete prendervi e assumervi le vostre responsabilità, l'ha detto bene il Presidente: "noi non ci assumiamo la responsabilità". Troppo facile, perché l'Amministrazione regionale, secondo noi, deve assumersi le proprie responsabilità, tant'è che noi chiederemo il voto nominale su quest'iniziativa modificata, che adesso, colleghi, vi riproporremo, perché crediamo che ognuno in quest'aula si debba assumere le proprie responsabilità per il presente, per il futuro e anche per ciò che ha detto in passato per qualcuno. Allora, questa è una nostra idea, senza nessun problema, non è che vogliamo fare processi alle intenzioni, ma nei toni pacati che noi abbiamo cercato di usare nel dire: "attenzione, siamo preoccupati". Non è che abbiamo detto: avete fatto cose che...anzi, non abbiamo messo in dubbio, diciamo: attenzione perché una responsabilità politica, un atto politico di un Consiglio regionale che diniega un invito a revocare un appalto, quello sì che può essere interpretato come un atto omertoso o comunque che vuole andare a nascondere intenzioni che noi immaginiamo invece... siamo sicuri che non ci sono. Allora, noi è per quello che diciamo che questo dibattito noi ci premureremo di fornirlo a chi si sta occupando di questa questione, perché noi rivendichiamo la bontà delle nostre idee in senso propositivo e tutelativo, non capiamo questa chiusura e neanche coi pareri legali non la capiamo, perché giustamente...tra l'altro, l'azienda ha i suoi canali legali, le sue...è scritto bene nel parere che gli uffici non forniscono di solito...ma per collaborazione forniscono in merito a questioni che riguardano l'azienda.
Noi concludendo crediamo che non abbia un grande senso politico questa chiusura su un aspetto così delicato, abbiamo una visione nostra e crediamo che semplicemente per tutelare l'Amministrazione, invitare l'azienda a revocare, che non farebbe mancare il servizio, perché, da un punto di vista tecnico, l'aggiudicazione alla seconda non farebbe mancare il servizio...perché succede in tutta Italia che, quando c'è un problema di mafia e di infiltrazione criminale...dice: "no, noi siamo al di sopra di tutti, perché c'è un servizio, non si può interrompere", ma si sta parlando di Mafia Capitale! Si sta parlando di Mafia Capitale e l'Amministrazione regionale non vuole neanche invitare l'azienda a revocare un appalto di un'azienda che è implicata in una vicenda così grave: questo noi non lo capiamo e ci auguriamo che sia tutto lineare come il Presidente ci ha garantito.
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Vede, Presidente, lei non può limitarsi a leggere le ultime dieci righe di cinque pagine...di sei pagine, pardon. Non può limitarsi a leggere dieci righe di sei pagine e, Presidente, se permette, lei non può dire che non è la Regione che ha appaltato. Certo che non è la Regione che ha appaltato, ma nessuno ha detto che è la Regione che ha appaltato. L'ha detto bene il mio collega Laurent Viérin prima: noi siamo disponibili a modificare. Volete mettere "invitare"? Volete mettere...ma a noi non importa, l'importante è che parta questo, perché, attenzione, Presidente, forse le è sfuggito che il bilancio dell'USL lo paga la Regione, per cui la trasparenza dell'USL deve essere dimostrata all'atto delle rendicontazioni: questa è la premessa. Voglio partire dalla prima pagina io del parere e la leggo, così almeno la sapete tutti, perché è stata omessa, c'è scritto: "premesso in generale che ad ogni buon conto che lo scrivente Dipartimento svolge attività di consulenza in favore delle strutture organizzative interne della Regione e non anche di enti terzi, per spirito di collaborazione, si espone in risposta al quesito posto...". Allora, se un Dirigente regionale si espone e non è neanche nei suoi doveri di farlo, beh, mi dispiace, ma il Dirigente regionale risponde alla politica e la politica ne è responsabile. Presidente, questo è un dato di fatto, perché questo Dirigente non aveva nessun dovere, nessun obbligo di esprimere un parere all'Azienda USL, l'ha fatto, si è esposto di persona, pertanto la politica è responsabile di quanto ha detto.
Per tornare ai contenuti, forse c'è un po' di confusione, nel senso che sinceramente noi chiediamo che, a fronte di una situazione così complicata...bene, non le chiediamo addirittura di revocare immediatamente...di rivedere la revoca immediata di quella che è l'aggiudicazione, noi le chiediamo: uno, di non procedere all'estensione dell'appalto, mi pare che sia tutto diverso, non le chiediamo di soprassedere, perché quest'appalto, qualora valido, ha ancora due anni di validità, perché dobbiamo dargliene quattro quando siamo ancora in un regime di poca chiarezza, per non dire di peggio?
Seconda cosa, Assessore: noi non mettiamo in discussione il fatto che voi abbiate citato il discorso dell'urgenza e della gravità del mantenere il servizio, noi le diciamo che immediatamente...invitare l'azienda affinché immediatamente provveda a verificare se ci sono le condizioni per procedere all'aggiudicazione della seconda offerta, o in alternativa elaborare un bando di gara, per cui noi non le abbiamo dato né una settimana, né dieci giorni, né un mese, né due mesi. Lei dice che ci vanno tre mesi? Prendetevi tre mesi, ma voi immediatamente vi attivare per questo, perché le ricordo, Presidente, che, quando lei cita l'ultima parte, non ha citato la penultima pagina, nella quale la Dirigente che le ha scritto questo parere le dice papale papale che " il Prefetto dovrà necessariamente fare luogo all'applicazione delle predette misure straordinarie e ciò anche se la stazione appaltante - la "stazione appaltante" vuol dire l'USL - abbia espresso la necessità di continuare il rapporto contrattuale e anche qualora le misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio prevarranno sull'intendimento della stazione appaltante di proseguire nel rapporto negoziale secondo i termini stabiliti dall'articolo 94", ma questi sono articoli virgolettati di legge, il resto è un'interpretazione nella quale il Dirigente le dice che, tutto sommato, l'atteggiamento che ha avuto l'Azienda USL non è così sbagliato, perché c'era quest'urgenza, questa necessità, ma non le dice mica di interrompere tutta quella che è la procedura per arrivare a quella che è la revoca, non glielo dice, quello l'avete visto voi! L'avete immaginato voi, ve lo siete sognati, perché non c'è scritto quello, anzi nelle premesse vi dice che il tutto deve essere comunque attivato affinché si proceda a quella che è la procedura di revoca: questo è quanto. Questi sono i fatti, questi sono i documenti che abbiamo e che avete anche voi. Il resto, mi permetta, sono interpretazioni. Grazie.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sto notando che qualche collega ha abbandonato l'aula e, come ha detto molto bene il Presidente Rollandin, questa questione è delicata e va gestita in maniera delicata à plus forte raison e ci ha dato uno spunto il Presidente Rollandin rispondendo ad una considerazione che avevo fatto poc'anzi, e quando avevo fatto il paragone: "guardiamo cosa ha fatto il Comune di Aosta", mi aveva interrotto il nuovo Assessore Donzel... Giustamente il Presidente Rollandin ci ha detto: "ma, ragazzi, stiamo parlando delle scuole, le scuole sono chiuse" e su questo ha ragione il Presidente Rollandin, ha proprio ragione, perché forse il problema maggiore è quello di trovare la quadratura per garantire il servizio ad un ospedale e quindi andare a modificare eventualmente questa nostra risoluzione per il passaggio tra l'azienda A e la seconda azienda che...quindi dobbiamo inserire due-tre mesi. Proprio lei quindi à plus forte raison ci convince ancora di più che la strada che noi abbiamo scritto nero su bianco e cercato di perseguire all'interno di questa risoluzione va in quella direzione, nel senso che, come ha fatto il Comune di Aosta, dal nostro punto di vista, deve farlo l'Amministrazione regionale, poi, dal punto di vista operativo, decliniamolo meglio, perché non siamo nella pausa estiva come nelle scuole.
La ringraziamo, indubbiamente non siamo stati così scaltri nel declinare bene, sappiamo perfettamente che l'appalto non è stato curato...non siamo dei giuristi, ma fino lì ci arriviamo, Presidente Rollandin, che l'appalto non è stato fatto dall'Amministrazione regionale, ci arriviamo persino che l'Amministrazione regionale trasferisce le risorse all'Azienda USL, ci arriviamo anche noi, ci arriviamo persino che non solo le trasferisce, ma dà anche qualche indirizzo come Amministrazione regionale. Non solo, ci arriviamo anche che qualcuno nomina qualcuno all'interno dell'azienda. Andiamo persino oltre, perché l'Amministrazione regionale che eroga quasi 250 milioni di euro all'Azienda USL, ci arriviamo che forse una forma di controllo...ci arriviamo persino noi che non siamo giuristi che forse l'Amministrazione regionale, una volta che trasferisce 250 milioni di euro, forse deve anche controllare come vengono utilizzate le risorse, quindi à plus forte raison non utilizzate due pesi e due misure, delle due l'una! Ha fatto bene l'esempio lei, ha citato molto bene l'esempio del Comune di Aosta, ha chiuso una fase e ne ha aperta un'altra, à plus forte raison facciamo la stessa cosa e tuteliamo la nostra azienda.
Il collega Laurent Viérin prima invitava a modificare il primo punto. Indubbiamente forse "dare indicazioni"...non abbiamo titoli per dare indicazioni all'azienda, invitiamola, ma l'invito che sia un invito di natura indubbiamente non giuridica, ma un invito di natura politica, anche perché la questione, come dicevo, è delicata e, quando vedo che qualche collega abbandona l'aula, è perché la questione delicata è ancora più delicata. A maggior ragione quindi chiedo ai Consiglieri e ai colleghi di maggioranza comunque di approfondire ulteriormente quella che è la nostra risoluzione, che potrebbe aiutare a mettere un punto fermo e ad aprire una nuova fase.
Presidente - Grazie collega Chatrian. Chiudiamo la discussione generale. Allora la Giunta ritiene di dare una risposta su questa richiesta? Giustamente, perché se chiudiamo la discussione generale, non si può fare l'emendamento. La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Le affermazioni che abbiamo fatto in quest'aula sono legate a due aspetti: il primo di quello che nel suo insieme costituisce questo fatto anche per la Valle d'Aosta ed ha ragione, per cui abbiamo detto che era corretto parlarne; secondo: abbiamo cercato di far capire che nel discorso di responsabilità c'è una responsabilità diretta, che è quella dell'azienda e c'è un controllo amministrativo che è fatto dalla Regione, che non entra nel merito di quella che è la legittimità di quell'atto nel...
L'altro aspetto che ho voluto specificare è che noi riteniamo che questo parere che dice che è corretto il non aver interrotto questo...non aver interrotto questo rapporto perché c'è un'urgenza, un'emergenza che non ha una durata eterna, dura lo spazio del lavoro dei commissari, che dovranno dire al Prefetto: "guardate, quest'azienda, questo contratto di Aosta, è corretto o no?", "non è corretto", benissimo, si attiverà tutto quello che l'USL dovrà fare per andare sul secondo, per fare in modo...no, ma per dire, quello...va de plano, va di suo. Quello che noi abbiamo voluto dire della differenza tra la scuola e l'ospedale è che a scuola chiusa io mi posso anche permettere cautelativamente di dire: "ma io disdico", intanto vengono fuori i pareri, ma non ho conseguenze nella gestione: è questo che ho voluto dire. Mentre nell'ospedale, come fa gli esempi anche per altre forniture essenziali, e lo cita, si dice: "non è che tu puoi fare comunque qualcosa, devi aspettare, l'unica cosa, che i tre commissari nominati dal Prefetto diano un'indicazione". A quel momento è automatico che ci sia un intervento diretto: questo ho voluto dire e questa è la differenza e questa è la ragione per cui noi riteniamo che, se voi volete fare votare a punti, sui primi due punti noi ci asterremo, sugli ultimi due punti voteremo a favore, perché non crediamo che ci sia nessun problema a dare tutti gli elementi in modo che questo sia chiarito e da tutte le sfaccettature anche altri punti che sono stati presentati...non abbiamo nessun problema. Sui primi due punti ci asterremo per le ragioni che abbiamo già detto e che sono molto chiare. In questo momento siamo nell'attesa di avere questo verdetto che ripeto...sapete quante sono le società e quante sono che aspettano con urgenza di sapere che cosa devono fare? Non è che tirano a...quindi gli elementi riguardano...benissimo, c'è o non c'è il sospetto, cioè non il sospetto, ci sono elementi...allora via, si va nella direzione di...e quindi si passa a quel punto seguente. Questo non è certo per sottovalutare quelle che sono le ricadute di quest'aspetto, anzi, è solo per chiarezza, perché non ci siano dubbi su quello che è l'atteggiamento. Noi non abbiamo né criticato, né detto nulla su quelle che sono, anzi, noi, quando avremo il responso, saremo i primi ad essere contenti, perché finalmente capiremo con chi abbiamo a che fare. Come avete detto voi, noi possiamo sperare che non ci sia niente, come avete detto voi, io spero che non ci sia nulla, ma se per caso ci fosse, c'è immediatamente l'aspetto che deve seguire: questo è già dichiarato, è già fatto. Aspettiamo solo questo responso, quindi, se volete votare per punti, noi sui primi due punti noi ci asterremo e sugli altri due noi voteremo a favore. Grazie.
Presidente - Grazie Presidente. Qualcuno dei proponenti ritiene di prendere la parola su questa proposta della Presidenza della Regione? La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.
Semplicemente per dire che noi siamo disponibili eventualmente a modificare: piuttosto che "dare indicazioni", "invitiamo l'Azienda USL" e per il punto 2 siamo disponibili a dire che l'azienda si attivi immediatamente per verificare la possibilità di assegnare eventualmente alla seconda offerta e in subordine a predisporre i bandi necessari. I contenuti però sono totalmente diversi, mi permetta Presidente, sono veramente diversi i contenuti, nel senso che per noi è inaccettabile, Presidente, che, a fronte di una richiesta del Prefetto di revoca, voi - torno a dire: motivando correttamente con l'urgenza - prendiate tempo, ma che non vi muoviate in questa direzione, la storia dei commissari è un'interpretazione del tutto personale della Dirigente. Due, per noi...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...no, l'ultima parte...non c'è scritto nei dispositivi di legge! Nei dispositivi di legge si dice che comunque, al di là dell'urgenza motivata, bisogna andare nella direzione della revoca. Concludo solo, Presidente, dicendovi che l'altra cosa per noi inaccettabile è che, di fronte ad una richiesta di revoca per mafia, revoca per...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...no, c'è...allora, nella nota del Prefetto Gabrielli vi invitano al provvedimento interdittivo antimafia, che è la revoca. Allora, voi l'avete motivata e non entriamo nel merito della motivazione della...per noi può essere anche valida quella, avete magari anche fatto bene a proseguire per un lasso di tempo determinato, io quello che intendo sottolineare è che, a fronte di una richiesta del genere...per noi rimane due volte immotivata, è un atto grave che ci sia una delibera di proroga addirittura...quando vi si chiede di revocare, voi prorogate di due anni in più...
(nuova interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...ma non importa, revocatela almeno, date un segnale di andare nel senso di quello che vi chiede il Prefetto, revocatela!
(nuova interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...no, voi prima...ma allora con un atto di autotutela la revocate...
Presidente - Un po' di silenzio per cortesia.
Gerandin (UVP) - ...almeno la revoca potete farla? No, non si può fare, perché è fatta prima. Non era un obbligo il prolungamento di due anni, è una facoltà. L'avete esercitata, adesso voi la revocate se volete dare un segno tangibile di aspettare quelle che sono eventualmente le mosse della giustizia. Non lo volete fare? Noi comunque con queste modifiche noi siamo disponibili a modificarla, su questo non c'è...sennò il resto noi lo manteniamo, perché sono due cose totalmente diverse, ecco, chiaramente lei lo capisce meglio di me, Presidente.
Presidente - Praticamente quindi si chiede di votare il testo presentato per votazione a chiamata nominale. Non per punti, ma il testo completo per quello che è stato detto nell'intervento dei proponenti. La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Per confermare che proponiamo di modificare con le modifiche annunciate dal collega Gerandin, ma manteniamo una votazione unica, perché l'atto ha un senso nel suo insieme...per voto nominale. Grazie.
Presidente - Allora, chiediamo solo ai proponenti di portare al tavolo della Presidenza la modifica per evitare disguidi, perché altrimenti...se modifica una copia di quello che ci ha presentato e lo porta alla Presidenza e ci mette una sigla, una modifica a mano su un testo e... Colleghi, è stata depositata, a nome dei proponenti, dal collega Laurent Viérin la modifica che prevede solo al punto 1, anziché "dare indicazioni", "invitare l'Azienda USL"; non è stata posta nessuna modifica al punto 2. Quindi voteremo il testo nel suo complesso con la modifica al punto 1 e ribadisco, anziché "dare indicazioni", è "invitare".
La chiamata per il voto è nominale, quindi la votazione è aperta, prego il collega Segretario di procedere all'appello.
Voto per appello nominale
- Baccega: astenuto
- Bertin: favorevole
- Bertschy: favorevole
- Bianchi: astenuto
- Borrello: astenuto
- Certan: favorevole
- Chatrian: favorevole
- Cognetta: favorevole
- Donzel: astenuto
- Fabbri: favorevole
- Farcoz: astenuto
- Follien: astenuto
- Fontana: astenuta
- Fosson: astenuto
- Gerandin: favorevole
- Grosjean: favorevole
- Guichardaz: astenuto
- Isabellon: astenuto
- La Torre: astenuto
- Lanièce: astenuto
- Marguerettaz: astenuto
- Marquis: astenuto
- Morelli: favorevole
- Nogara: favorevole
- Perron: astenuto
- Restano: astenuto
- Rini: astenuta
- Rollandin: astenuto
- Roscio: favorevole
- Rosset: favorevole
- Testolin: astenuto
- Laurent Viérin: favorevole
- Marco Viérin: astenuto
Presidente - Premesso che i Consiglieri Ferrero e Péaquin risultano assenti, il risultato della votazione quindi è:
Presenti e votanti: 33
Favorevoli: 13
Astenuti: 20
Il Consiglio non approva.
I lavori di quest'adunanza sono terminati. Buona serata a tutti.
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L'adunanza termina alle ore 20,52.