Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1358 del 16 luglio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1358/XIV - Interpellanza: "Situazione della vertenza in atto tra il CERVIM e il Direttore esecutivo del medesimo ente".

Presidente - La parola al Consigliere Viérin.

Viérin L. (UVP) - Mi rivolgo a lei, Presidente, perché questo pomeriggio non abbiamo ancora visto il Presidente del Consiglio, per segnalare una cosa: già nello scorso Consiglio avevamo segnalato la questione dello streaming, era riferito ad una zona della Media Valle, che poi con gli uffici abbiamo verificato che effettivamente era stato un problema tecnico e adesso nella zona dell'Alta Valle ci segnalano che durante tutta la giornata di oggi, già ieri, con qualche intervallo...cioè non si vede niente, non si possono seguire i lavori del Consiglio. Allora, adesso che l'Ufficio di Presidenza è ricostituito, noi vi chiediamo per l'ennesima volta, visto che è un servizio che viene pagato, che almeno sia un servizio che funziona e, se è un servizio che non funziona, prendete i provvedimenti nei confronti di chi lo gestisce, perché è esterno, non sono gli uffici del Consiglio, ecco, che sia chiaro, lo diciamo pubblicamente affinché almeno nelle zone dove si sente qualcosa, si vede qualcosa, lo si sappia: è un servizio che è esterno, quindi non sono le "competenze" interne al Consiglio che si occupano di questa cosa. Effettivamente i cittadini che seguono...e soprattutto i Consigli nei periodi un po' più caldi politicamente, ma comunque sui temi di attualità seguono questo nostro Consiglio e, visto che è un servizio che è stato dato dall'Ufficio di Presidenza e dal Consiglio in generale, almeno che funzioni. Vi chiediamo di farvi carico e di risolvere questa cosa, perché se non siamo neanche capaci di risolvere una questione del genere...ecco, non parliamo di tecnologia nei programmi. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Viérin della segnalazione. Riporteremo il tema urgentemente al nuovo Ufficio di Presidenza. La parola al Consigliere Guichardaz per l'illustrazione.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

La questione che oggi affrontiamo in quest'aula è particolarmente delicata in quanto attiene a fatti e a situazioni intercorsi tra persone, per quello non citerò nomi e cognomi, non li ho citati nemmeno nell'esposizione e nel testo dell'interpellanza. Siamo consapevoli che situazioni come quelle segnalate dovrebbero essere per prassi affrontate nelle sedi deputate, cioè nelle competenti sedi disciplinari e in ultima istanza nelle aule giudiziarie. Vi è però, secondo noi, un problema di tipo politico dietro a questa vicenda, che è strettamente legato al ruolo e alle attribuzioni esercitate da persone nominate dall'esecutivo all'interno degli organi di amministrazione di enti pesantemente partecipati dalla Regione. Il CERVIM infatti riceve un congruo finanziamento annuale dalla Regione mediante un apposito stanziamento di bilancio, oltre ad usufruire di sedi locali ed attrezzature di proprietà regionale in comodato d'uso gratuito.

Si potrà obiettare che il Consiglio regionale non ha titolo per entrare in situazioni concernenti i rapporti di lavoro fra datore e lavoratore, che della disciplina del rapporto di lavoro non si deve occupare la politica. Beh, noi crediamo invece che della correttezza dell'azione amministrativa posta in atto da rappresentanti nominati dall'esecutivo, questo Consiglio si possa, anzi si debba occupare, anche perché il Presidente del CERVIM, che per legge è anche legale rappresentante del Centro, è nominato dalla Giunta su proposta dell'Assessore all'agricoltura. Le eventuali ricadute di tipo patrimoniale dovute ad una possibile procedura risarcitoria a favore del Direttore esecutivo, l'eventuale danno di immagine per il CERVIM, e non solo di immagine, che potrebbe derivare da prassi e comportamenti inadeguati del Presidente, l'imbarazzo che dà ciò potrebbe derivare sono questioni politiche. E qui, colleghi, non parliamo dell'organo di amministrazione nella sua interezza, qui parliamo di azioni intraprese personalmente dal Presidente del CERVIM, tranne il licenziamento senza preavviso e per giusta causa, che è stato formalmente deciso in un CdA, convocato peraltro in videoconferenza, con una semplice mail, con un solo giorno lavorativo di preavviso e mi risulta senza che fosse stata inviata alcun tipo di documentazione ai Consiglieri, così quanto meno da potersele studiare, da potersi fare un'idea. Qualcuno mi ha chiesto nei giorni scorsi, un giornalista in particolare, quale interesse diretto io possa avere nell'affrontare un caso così specifico riguardante il rapporto tra un lavoratore e il suo Presidente, posso dire tranquillamente: nessuno visto che del CERVIM non sapevo quasi nulla - col collega Grosjean, insomma, abbiamo seguito un po' questa cosa... - fintanto che non ho avuto occasione di affrontare in III Commissione il testo di legge di riforma del Centro. Testo che aboliva tout court le funzioni e il ruolo del Direttore esecutivo, che non dimentichiamoci, oltre che un tecnico, ha anche funzioni di responsabilità del personale, poi tutta un'altra serie di funzioni di sovraintendenza molto complesse ed è pure un lavoratore assunto con regolare contratto a tempo indeterminato.

Dicevo che il disegno di legge ancora depositato in III Commissione aboliva le funzioni del Direttore esecutivo accorpandole in quelle del Presidente, figura nominata, come dicevo, direttamente dalla Giunta. Abbiamo cercato di capire le motivazioni che stavano alla base del suddetto testo di legge, abbiamo approfondito in Commissione l'argomento sentendo più campane. Abbiamo audito gli organi di amministrazione e i revisori, ricordo ai colleghi che due Consiglieri sono di nomina regionale, oltre al Presidente del CdA e oltre al Presidente del Collegio dei revisori. Giusto per non doverci poi ritrovare in Consiglio a votare una legge senza sapere di che cosa si trattava e di cosa trattasse. Devo dire che non ci convinsero...almeno non mi convinsero molto le motivazioni addotte a giustificazione di questa legge di riforma del CERVIM, quelle che parlavano di "necessaria razionalizzazione dei costi, di una riduzione della spesa pubblica". Tra l'altro, segnalai in sede di Commissione l'inopportunità di fondere, di accorpare funzioni esecutive con funzioni di indirizzo politico, che è la novità di questa legge. Con i colleghi cercammo di comprendere le dinamiche interne al CERVIM sia per capire che cosa non funzionasse tra il Direttore e il Presidente, in Commissione venimmo a sapere che i dissapori tra i due si trascinano ormai da anni - credo dal 2012, 2011 addirittura, almeno le prime note che io ho avuto modo di leggere risalgono ad allora - e soprattutto per quale motivo un organismo che ha la mission di rappresentare fuori dai confini regionali, ma anche nazionali la viticoltura eroica, di forte pendenza...per quale motivo, dicevo, il CERVIM oggi fatica a trovare un senso al suo esistere, a riprendere quel ruolo anche di traino che gli spetta.

A margine di quest'esposizione dico che mi ha stupito che nel giro di qualche anno molti soci istituzionali privati abbiano disdettato, abbiamo recesso dalla loro adesione al CERVIM, depotenziandone anche l'azione di lobbying sulle istituzioni nazionali e internazionali, che di fatto è uno dei suoi più importanti compiti istituzionali. Abbiamo raccolto parecchi documenti, mail, corrispondenze più o meno ufficiali e io mi sono fatto l'idea che questo CERVIM così com'è composto oggi abbia dei seri problemi di conduzione, ma non di tipo tecnico-esecutivo ma proprio politici. È interessante leggere le mail - e io ce le ho tutte - di alcuni Assessori e dirigenti di importanti Regioni italiane e straniere che denunciano problemi di rappresentanza e di rappresentatività politica del CERVIM e all'interno del CERVIM. Questi problemi sono stati a più riprese denunciati dal Direttore esecutivo e credo che abbiano contribuito ad incrinare i rapporti in modo irrimediabile con il Presidente. Posso dirlo perché vi è un'impressionante mole di lettere, di note che attestano quest'idiosincrasia tra queste due persone. Ora, non voglio tirar fuori la mia vena sindacale, ma la ridda di provvedimenti, l'installazione dopo anni di un timbratore, da un giorno al giorno prima, non da un giorno al giorno all'altro: è stato avvertito il giorno dopo con lettera che il giorno prima era stato installato un timbratore; la decisione unilaterale da parte del Presidente di fissare delle fasce orarie di servizio: sei giorni su sette, sapendo benissimo che il Direttore ha famiglia a Modena e che quindi nel fine settimana si spostava; le numerosissime contestazioni disciplinari su presunte assenze dal servizio, notificate in alcuni casi senza tener in conto le modalità previste dai contratti collettivi di lavoro e dalle norme e disposizioni in materia di provvedimenti disciplinari fino al licenziamento per giusta causa e senza preavviso decretato da un CdA convocato via mail il giovedì sera per il lunedì mattina, tra l'altro, in videoconferenza, mi portano a porre una serie di quesiti anche di tipo politico, Assessore, visto che il Presidente del CdA, come detto, è una figura fiduciaria nominata dall'Esecutivo su nomina proprio dell'Assessore.

In più, e qui chiudo, il licenziamento in oggetto - è questa la parte che mi preoccupa di più - sguarnisce il CERVIM dell'unico dipendente esecutivo a parte un dipendente, una segretaria con funzioni amministrative, creando non pochi problemi all'operatività del Centro. La prossima settimana ci sarà il concorso dei vini di montagna e immaginatevi i pochi soci rimasti - perché abbiamo avuto una moria di soci in questi quattro-cinque anni - con quale spirito affrontano quest'importante appuntamento sapendo che il Centro è un contenitore vuoto, all'interno del Centro c'è solo una segretaria. Tra l'altro, le comunico, Assessore, se non lo sapesse, che qualche giorno fa l'ennesimo socio istituzionale, il Canton Vallese, ha inviato una lettera di recesso, quindi, oltre alla Lombardia, la Provincia di Trento, Bolzano, il Piemonte, eccetera, anche questo socio che ci rappresentava in qualche maniera fuori.

Per concludere, nel nostro programma di legislatura abbiamo voluto inserire la rivitalizzazione del CERVIM, questa cosa ieri ha fatto un po' sorridere, proprio perché crediamo che la viticoltura eroica, la viticoltura di montagna di forte pendenza meriti una rappresentanza istituzionale forte e autorevole. È importante quindi lavorare affinché il CERVIM possa davvero diventare un punto di riferimento importante per questo tipo di viticoltura sia nella nostra regione, sia in Italia e sia all'estero. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Guichardaz. Per la risposta, la parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Grazie Presidente.

Il CERVIM è un argomento che abbiamo già avuto modo di dibattere sia all'interno di quest'aula, sia all'interno della III Commissione consiliare, confrontandoci sui temi che sono stati presentati anche all'interno di quest'interpellanza dal Consigliere Guichardaz, che ha fatto una panoramica complessiva di quella che è una situazione dell'Ente di cui siamo oggi a parlare, una situazione che è fortemente marcata dalle presenze e dai personalismi, che non si possono, diciamo, nascondere e all'interno dei quali credo che bisognerà in qualche modo fare chiarezza soprattutto per dare una risposta e una visione un po' più a lungo termine di quella che è un'associazione, che, a mio modo di vedere, deve essere rivalutata, rivista e sicuramente non è semplice farlo. È anche per questo che, come espresso nell'ultima parte dell'intervento, dovrà esserci nel prosieguo di questa legislatura un'attenzione anche a questo Centro, che ha portato comunque alto il nome della viticoltura valdostana in Europa. Ci sono delle difficoltà oggettive che attanagliano molte volte anche determinate decisioni e io la ringrazio per avermi dato la comunicazione, che però già conoscevo e nei confronti della quale anche la Presidenza si è comunque attivata per verificare le cause effettive che hanno portato all'invio di questa missiva.

Per quanto riguarda le domande che sono state esplicitate all'interno dell'interpellanza, come già da lei ben sottolineato, è comunque un'interpellanza che verte su situazioni che sono afferenti effettivamente ad un contenzioso interno del CERVIM, in merito al quale in questo momento, ad oggi, non siamo in possesso di sufficienti elementi di valutazione per poter dare una risposta che possa essere esaustiva e corretta. Stante - e l'ha sottolineato in un passaggio - le richieste estremamente così dettagliate e la delicatezza della questione di cui si tratta, perché adesso, al di là del garbo istituzionale di non dire i nomi, penso che non ci fosse bisogno di dirli vista così l'esiguità dei partecipanti all'interno dell'istituzione. Si tratta comunque di una questione molto delicata e anche, per certi versi, complessa e ci si sta a questo fine appunto attivando per acquisire dall'Ente tutte quelle informazioni che sono state enunciate all'interno della vostra indagine ispettiva, al fine di poter procedere ad una verifica e ad una valutazione delle stesse, che possa poi tramite l'Avvocatura regionale fornire un quadro sufficientemente chiaro e che possa portare all'elaborazione di una puntuale risposta ai vostri quesiti.

Penso quindi che ci sia questa disponibilità da parte dell'Assessorato ed è in questa direzione che stiamo lavorando: verso l'aspetto di capire la problematica nel suo insieme e per fornire nel più breve tempo possibile tutte quelle valutazioni che potranno servire anche eventualmente all'interno della III Commissione, per capire se ci possano essere delle azioni da intraprendere da parte dell'Amministrazione regionale. Per il resto auspico che, così come anche espresso ieri, nell'integrazione di quello che è il programma di legislatura, ci possano essere effettivamente anche delle idee, delle suggestioni, qualche idea ce l'abbiamo anche noi per poter dare nuovo impulso a quest'Ente, che possa di nuovo essere centrale rispetto ad una situazione della viticoltura eroica, quella di montagna in particolare. Non è sicuramente un passaggio né semplice, né che si può improvvisare da oggi a domani, sono cambiate tante condizioni, ci sono tanti aspetti anche positivi che possono essere valorizzati. Penso che con le idee di tutti, l'impegno di tutti possiamo pensare di rilanciare veramente quest'istituzione per il bene anche della viticoltura valdostana. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore.

Mi rendo conto della complessità delle domande poste, anche della delicatezza, noi chiediamo tutta una serie di dati relativi proprio ad aspetti specifici di questa vertenza in atto, quindi, siccome ho fatto anche un "116" in merito, le chiedo di accelerare comunque l'invio di questa documentazione di modo tale che si possa una volta per tutte definire le responsabilità all'interno di questo contenzioso, perché parliamo di due persone, cioè il CERVIM è fatto davvero di un Consiglio di amministrazione in cui vi è un Presidente e un Direttore esecutivo. Se queste due persone non vanno d'accordo e in secondo luogo se il Direttore esecutivo viene licenziato dall'oggi all'oggi, senza diciamo anche individuare un percorso alternativo e via dicendo, veramente il CERVIM comincia a perdere anche un po' il suo senso di esistere, come dicevo prima.

Attendo quindi questa documentazione e la sollecito, Assessore, visto e considerato che il CERVIM comunque dovrebbe essere un punto di riferimento...io ho avuto occasione di sentire anche molti produttori vitivinicoli in questi mesi dopo che mi sono interessato a questa cosa, credo di aver sentito una quindicina di produttori e molti credono ancora all'importanza di quest'organismo, c'è la consapevolezza che il CERVIM se riacquistasse parte dei suoi soci istituzionali...bisognerebbe capire perché e per quale motivo Regioni importanti come la Lombardia, il Piemonte, la Provincia autonoma di Trento, di Bolzano, le Regioni del Portogallo, eccetera, hanno disdetto, se è solo un problema di carattere economico. Bisognerebbe rivedere un po' la situazione in modo tale che il CERVIM possa ritornare a fare quella sua azione di diffusione...di lobbying proprio della nostra viticoltura eroica e della viticoltura di montagna e, attenzione, perché nuove realtà e realtà importanti, come, per esempio, l'AREV o altre realtà, stanno prendendo piede e rischiano davvero di sostituire il CERVIM nella rappresentanza e nel ruolo che era proprio e dovrebbe essere proprio del CERVIM. Io credo che anche con una collaborazione con quest'entità, con quest'organizzazione il CERVIM potrebbe ritrovare comunque una sua dimensione e una sua ragione d'essere. È bene quindi che si riporti in III Commissione l'argomento, ne ridiscuteremo, probabilmente prenderemo un po' atto dell'evoluzione di questa cosa e faremo poi le nostre successive valutazioni. Grazie Assessore.

Presidente - Punto 25 all'ordine del giorno.