Oggetto del Consiglio n. 1356 del 16 luglio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1356/XIV - Interpellanza: "Mancato recepimento nel testo del disegno di legge su "La buona scuola" delle proposte di modifica presentate dalla Valle d'Aosta".
Président - La parole au Conseiller Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
J'illustre cette initiative au nom aussi des collègues Andrea Rosset, Chantal Certan et Patrizia Morelli sur un thème que nous avons déjà traité pendant ces dernières semaines et ces derniers mois: le thème de la réforme de l'école au niveau national. Surtout est un débat sur lequel on s'est penchés ici en cette salle, en Commission à plusieurs reprises sur comment la Vallée d'Aoste se pose et s'est posée à Rome à travers nos représentants sur une réforme aussi importante, qui a des retombées en partie aussi négatives sur notre Région. C'est un sujet qui nous est à cœur car nous croyons que l'école n'est pas un thème forcément...ou, mieux, qui n'est pas un thème idéologique, mais l'école c'est un thème qui regarde l'avenir de nos enfants, de nos familles et de notre communauté et donc chaque fois qu'on a parlé d'école on s'est penchés su ce thème en essayant d'avoir un grand partage. Le partage dérive du fait que les sensibilités qui sont présentes et surtout les sensibilités valdôtaines et autonomistes sont des sensibilités qui ont toujours œuvré afin que l'acquis du système scolaire valdôtain puisse grandir, puisse s'épanouir et que ce qui est dans l'histoire de notre Région puisse encore être amélioré en partie pour ce qu'on peut faire, mais surtout qu'il y ait le respect de ceux qui œuvrent et qui ont œuvré pour cette amélioration.
L'école valdôtaine a depuis toujours, après la guerre, eu une évolution, on se souvient de la fin des années '50 avec Corrado Gex qui a œuvré pour décentraliser l'école. L'école était...et surtout le système scolaire était concentré dans les grands centres urbains, principalement la ville d'Aoste, d'ailleurs nous avons des écoles qui sont encore bâties des ans de Corrado Gex: je pense à l'ex IPR qui a encore aujourd'hui des problèmes d'un point de vue du bâtiment. Celui-ci a été un grand travail pour décentraliser le système scolaire dans les villages, dans les hameaux et surtout dans les vallées. Après cela l'Administration régionale en général, surtout après les années '80 et la possibilité d'avoir des financements...car nous avons un système scolaire qui déjà à partir du 1600 avait les petites écoles des villages et donc nous avons toujours misé...et après la répartition fiscale, après 1981 pour nous comprendre, les grands investissements ont été mis dans le domaine scolaire. Différentes réformes se sont passées au niveau national et surtout dans ces dernières années les gouvernements qui ont changé à Rome ont toujours commencé avec une réforme scolaire. C'est clair que souvent il n'y a pas un grand enthousiasme pour les réformes scolaires, mais une réforme scolaire avec une grande protestation comme celle de La buona scuola, il n'y avait plus depuis quelques années.
Ora, parliamo di scuola perché su quest'argomento durante l'ultimo Consiglio...oggi è in parte superato da altre votazioni rispetto al testo dell'interpellanza. In quest'aula abbiamo dibattuto su una risoluzione che le forze di opposizione avevano presentato. Che cosa chiedeva questa risoluzione? Chiedeva che sul voto di fiducia in Senato, non avendo potuto effettuare l'audizione del Senatore Lanièce che era impegnato proprio in Commissione Senato a discutere del testo, ci fosse un voto che non andava nel senso di positività proprio perché intanto il metodo del porre la fiducia su un argomento come la scuola senza il parere della Commissione, senza il relatore, ci sembrava una forzatura e ci sembrava una forzatura perché questo tema non è un tema solo valdostano, è un tema anche valdostano. L'immagine che la Valle d'Aosta porta quando un Parlamentare, sia esso alla Camera o al Senato, si esprime su un'iniziativa così trasversale appunto come ricordava, non ideologicamente connotata, ma un tema condiviso da tutti...è un voto che impegna la comunità. Noi allora avevamo contestato il fatto che non ci fosse un raccordo tra la base...e noi parlavamo chiaramente di organizzazioni sindacali, di questo comitato spontaneo che si è costituito e che oggi è codificato, delle riunioni varie che sia l'Assessore che anche i gruppi di opposizione avevano cercato di organizzare per sondare il terreno, anche se sapevamo, le manifestazioni ne sono qui testimoni...noi contestavamo una mancanza di raccordo tra quel mondo della scuola e l'espressione politica della Valle d'Aosta a Roma. Avevamo cercato, come istituzione, di fare da tramite. È vero che nell'audizione poi il Deputato Rudi Marguerettaz ci ha quasi contestato dicendo: "ma poi alla fine il mondo della scuola che cos'è? Inteso che non è solo le organizzazioni sindacali, gli insegnanti", non so se si riferisse alle famiglie, però noi oggi conosciamo il mondo codificato della scuola come organizzazioni sindacali, come oggi alcune realtà, i precari che si sono organizzati, i laureati in Scienza della formazione...noi abbiamo cercato di audire poi tutti.
Ora, quello che è successo in quest'aula fu un respingimento da parte della maggioranza di questa nostra richiesta di non votare il voto di fiducia in modo favorevole, perché c'erano delle zone d'ombra. Voi ci avevate assicurato che quell'emendamento, che, tra l'altro, ci avete distribuito in aula quel giorno, perché noi non l'avevamo visto...che il voto sarebbe stato condizionato all'accoglimento totale...noi abbiamo anche lo sbobinamento con le rassicurazioni del Presidente Rollandin in chiusura di adunanza di Consiglio...che il voto sarebbe stato favorevole solo in caso di accoglimento in toto dell'emendamento presentato dalla Valle d'Aosta. In parte ci è già stato poi spiegato dal Senatore, che non si capisce, c'è stato un maxi emendamento, il Presidente del Senato - ce lo dirà lei, Assessore - ha blindato il testo senza accogliere altri emendamenti. In pratica quindi il testo viene licenziato con il voto di fiducia favorevole del Senatore valdostano, senza un minimo accenno a quelle che erano le richieste avanzate dalla Valle d'Aosta, intesa come istituzione valdostana, non la nostra risoluzione, ma le vostre sollecitazioni.
Allora, noi ci eravamo interrogati - e qui nasce l'interpellanza - su quale tipo di raccordo ci sia stato in quella notte, perché il Presidente aveva detto: "ma, state tranquilli c'è ancora una notte tra oggi e domani". La notte non so che cosa vi ha portato, al di là di qualche telefonata e poi un comunicato molto goliardico e soprattutto molto entusiasmante nelle considerazioni dell'Assessore e del Presidente per dire: "viva, viva, viva, la Valle d'Aosta è salva perché il Ministro viene a trovarci". Forse eravate ancora all'inaugurazione di Skyway, che, quando viene, mette tutto a posto il Governo, ma la scuola è qualcosa di un po' diverso, ecco, le norme ci sono, anche il foglietto del Patto di stabilità, diciamo, promesso qui alla vigilia di un comizio elettorale che poi si è rivelato una bufala, il collega Gerandin l'ha sottolineato. Da veri valdostani quindi siamo un po' più pragmatici, magari un po' più prudenti, invece di credere a quello che ci raccontano o che vi raccontano a Roma attraverso una telefonata di call center: "stia tranquillo che poi mettiamo tutto a posto". Noi siamo ben lieti di accogliere i Ministri, i capoccioni romani in terra di conquista valdostana, ma siamo anche orgogliosi di essere valdostani, non abbiamo nessuna voglia di farci dire da fuori quello che dobbiamo fare qui in Valle.
Vi chiediamo quindi: quale tipo di raccordo ci sia stato tra voi, il Governo, inteso il Ministro, perché si parlava di telefonate. I nostri Parlamentari che non so...ecco, ogni tanto si perdono nei meandri, in questo caso di Palazzo Madama, e poverini faranno anche loro quello che possono fare, non è che... però, visto che ci avevate detto che era condizionato...va beh, noi eravamo rimasti a quello, allora siamo rimasti un po' stupiti dai vostri trionfalismi; "quali indicazioni siano state date ai rappresentanti valdostani...", noi immaginiamo che appunto se ci avevate detto che dovevano votare in modo positivo solo se...ecco, per capire se vi siete parlati; "quale sia, secondo il Governo regionale, appunto la motivazione...", che probabilmente è stata quella che ci ha raccontato il Senatore in Commissione: quella della blindatura del testo e queste norme che invece vi hanno visto essere così entusiasti...vi chiediamo...e superiamo anche perché in parte è già arrivato anche alla Camera...oggi si parla di un ordine del giorno...non solo nel Consiglio regionale della Valle d'Aosta gli ordini del giorno non vengono rispettati assieme a tutte le risoluzioni...ci sarà un ordine del giorno, c'è stato un ordine del giorno, vi chiediamo come quest'ordine del giorno effettivamente si svilupperà, il viaggio a questo punto di visita se è già stato organizzato, ma soprattutto noi, al di là delle visite, vogliamo sapere, da un punto di vista di codificazione, quali garanzie ci saranno al di là del percorso condiviso che noi abbiamo richiesto in V Commissione e che il collega Donzel ieri ricordava. Abbiamo avanzato questa richiesta di avere un percorso condiviso perché su un tema così delicato noi chiediamo che ci sia il coinvolgimento di tutti. Grazie.
Président - Merci. Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Rini.
Rini (UV) - Merci Monsieur le Président. Merci collègue Viérin. He viens tout de suite aux réponses, après je ferai quelques considérations même sur la question plutôt politique.
Cette interpellation met l'accent sur différentes questions, qui visent en effet moins l'Assessorat, comme l'avait même rappelé, collègue, sur les événements survenus au Sénat et à la Chambre et, par rapport auxquels, le 6 juillet dernier les Parlementaires valdôtains ont déjà relaté devant la Ve Commission les raisons de leur acte et surtout après de leur vote, ainsi que les contenus des amendements proposés. Je ne pense pas donc de devoir revenir aujourd'hui sur tous les points, on a même fait une discussion au sein de la Ve Commission et je crois qu'ils ont déjà été largement même commentés par les Parlementaires.
Pour ce qui est des démarches entreprises afin de sauvegarder le système scolaire valdôtain, le texte approuvé par le Conseil des ministres prévoyait déjà un alinéa sur les dotations en personnel enseignant - et je crois que soit un argument plutôt délicat -, alinéa auquel la Chambre a ensuite rajouté un article appelé: "clause de sauvegarde", qui protège les spécificités régionales dérivantes d'un système scolaire particulier comme le nôtre. Les particularités susmentionnées ont été ensuite ultérieurement précisées dans le texte de l'ordre du jour que vous avez rappelé, collègue...approuvé par la Chambre le 8 juillet dernier et se réfère, entre autres...je souligne moi aussi qu'en effet le texte de l'interpellation ne le prévoyait pas parce que je crois que c'est ensuite qu'on a approuvé l'ordre du jour...je disais, se réfère avant tout aux compétences régionales en matière de définition des modalités et de délai de transposition et d'adaptation des principes prévus par avant tout le projet de loi de réforme du système d'éducation national, le mandat donné au Gouvernement pour la réorganisation des dispositions législatives en vigueur en la matière, compte tenu de notre réalité régionale particulière et encore la prévision de la nécessité que la Région approuve des mesures ad hoc d'harmonisation di projet de loi avec son propre système scolaire particulier.
En outre, comme vous le savez déjà et vous l'avez rappelé, le Ministre Giannini a indiqué qu'elle était disposée à venir en Vallée d'Aoste avant la fin du mois de juillet pour discuter des mesures d'harmonisation susmentionnées qui visent entre autres et avant tout à maintenir et valoriser les spécificités et le caractère unique du modèle pédagogique des écoles maternelles - et celui-ci je crois que c'est un point très délicat et qui nous reste au cœur - valdôtaines qui favorisent l'éducation bi-plurilingue des enfants en bas âge et mener à terme le processus d'autonomie scolaire; consolider et créer davantage des liens entre l'éducation et la formation professionnelle; enrichir les cursus de l'école élémentaire et de l'école secondaire de premier et du deuxième degré en introduisant progressivement l'enseignement en anglais d'une ou de plusieurs matières non linguistiques, et cela fait référence à la modalité CLIL; arriver à un accord concernant les adaptations des programmes aux nécessités locales et ce avant la rentrée scolaire 2016-2017. C'est pourquoi je suis convaincue que nous avons toutes les raisons d'être comme vous l'avez rappelé...je ne sais pas si on peut utiliser l'enthousiasme, mais au moins de la satisfaction d'avoir déjà inséré dans le texte de loi sur La buona scuola les prémisses d'une intervention normative régionale qui assure le maintient des particularités du système scolaire valdôtain, ainsi que le standard de qualité élevé qui le distingue et qui nous saurons, j'espère, préserver et améliorer.
Venendo a considerazioni più di carattere generale e facendo seguito anche a quello che stato l'incontro che abbiamo avuto, insieme anche al Sovrintendente, con la V Commissione, io credo che come ricordavo...non so se effettivamente sia giusto parlare di entusiasmo, ma sicuramente ci deve essere da parte di tutto il Consiglio, ma l'abbiamo condivisa anche in Commissione, la soddisfazione per quest'impegno che è stato preso e che vedrà entro la fine del mese la presenza del Ministro in Valle d'Aosta per addivenire ad una firma di un protocollo che vada a mettere dei paletti chiari e precisi. Protocollo che verrà condiviso, discusso con la V Commissione e che non sarà sicuramente il punto di arrivo, ma sarà il punto di partenza per quello che è l'adattamento della riforma alla nostra realtà. Questo percorso, come lo vediamo noi, collega? Lo vediamo innanzitutto...lei giustamente ha posto in maniera molto corretta l'accento su quello che anche noi non abbiamo condiviso del percorso della riforma a livello statale, ovvero la mancata condivisione con il mondo scolastico visto e inteso nella sua più ampia accezione, quindi sicuramente cercheremo qui invece di fare un percorso, che veda tutti gli attori, ne abbiamo incontrati un paio, anche insieme in Commissione e nell'ultimo incontro, ma i precari...abbiamo incontrato gli studenti di Scienze della Formazione primaria, i sindacati, anche le famiglie, perché sono una parte importante di questo processo, l'alunno messo al centro del dibattito, cosa che non è avvenuta invece nel disegno di legge statale, quindi da lì partirà un percorso di condivisione e davvero vogliamo evitare quelli che sono stati gli errori che invece sono stati fatti a livello statale.
Noi, proprio perché vogliamo esercitare la piena potestà legislativa che ci compete, che ci spetta, siamo contenti che il Ministro venga a firmare, a prendere un impegno concreto perché anche noi non ci fidiamo di quello che ci viene detto e vogliamo ovviamente vedere le risultanze di quanto è stato garantito. Io garantisco che nella prossima settimana ci saranno degli incontri anche con la V Commissione per condividere proprio il testo con la Commissione, ma non solo, anche con i sindacati e con i soggetti coinvolti per condividere tutti insieme il testo, che verrà sottoposto all'attenzione del Ministro, che, concludo, come ho già avuto modo di dire, porrà solo le basi per la partenza giusta e corretta e per ripristinare bene quali saranno gli ambiti di nostra competenza. Da lì in avanti ovviamente inizia il percorso più complesso, che è quello di adattamento della riforma, ma, come ho avuto modo di dire in più occasioni, questo percorso di recepimento della riforma dovrà saper viaggiare in maniera assolutamente contemporanea e sinergica con il percorso di revisione degli adattamenti, perché quello sarà il vero segreto, secondo me, per riuscire a portare a recepire in Valle d'Aosta una riforma che sia davvero performante, che garantisca da una parte il livello eccellente del nostro sistema scolastico, perché dobbiamo riconoscerlo per tutto quello che è stato fatto negli anni in questo settore e - perché no? - anche per saper cogliere qualche sfida per il futuro per la nostra scuola e quindi per i nostri ragazzi e per il futuro della nostra Regione. Grazie.
Président - Pour la réplique, la parole au Conseiller Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
Grazie per le risposte in cui ha parzialmente fornito qualche giustificazione. Due considerazioni: intanto la prima considerazione è che, come il Deputato Rudi Marguerettaz ha votato in modo favorevole su un testo blindato solo a seguito del recepimento di un ordine del giorno, noi ci chiediamo perché in Senato questo non è stato fatto, nel senso che il testo blindato è una cosa, e ci ha spiegato bene il Senatore Lanièce dicendo che il Presidente del Senato ha vietato, insomma, che tutta una serie di emendamenti...che non sappiamo se il Governo li avrebbe poi inseriti, però che il Governo si era impegnato ad inserire non sono stati...allora ha un senso votare a favore perché, come il Presidente ci aveva rassicurato in quest'aula, c'è almeno la codificazione scritta di un ordine del giorno per il valore che può avere e allora si arriva ad un voto favorevole perché c'è una logica. Allora, noi è quello che chiediamo: un maggior raccordo, noi lo chiediamo qui perché in quest'aula ne parliamo, ma glielo abbiamo detto anche a loro, insomma che si raccordino, ci sono sette articoli che salvaguardano il Südtirol inseriti nel maxi emendamento, magari se a monte avessero lavorato meglio sul testo che voi gli avevate fornito, potevano riuscire ad inserirlo anche loro, poi siamo qui chiaramente a fare un dibattito parziale, nel senso che è monco essendo loro mancanti da quest'istituzione, giustamente. Diciamo però che noi quello che avevamo cercato di qualificare in quest'interpellanza proprio perché mancava...va beh, prima di votare a favore, di essere entusiasti, cerchiamo di avere una codificazione di quella che è la salvaguardia. Questa è la prima considerazione.
La seconda considerazione è che la parte importante sarà, al di là della visita del Ministro, lavorare a qualcosa di concreto perché l'entusiasmo oggi, per quanto ci riguarda, non c'è, non c'è per una riforma che non ci piace perché va veramente a spezzettare quello che è un sistema scolastico, privatizzandolo quasi, e attenzione, Assessore Rini, il Ministro vi può anche rassicurare su tutto ciò che è la scuola materna, ma la riforma non prevede la scuola materna, quindi ci potrà anche rassicurare su un futuro che magari vedrà questo Governo o magari ne vedrà un altro, perché la scuola materna non è riformata. Uno dei difetti di questa riforma è che non considera la scuola nel suo insieme, non c'è la scuola materna perché si rimanda ad una fatidica, famosa e così vociferata riforma 0-6 anni, che, a quanto si sa, cercherà di "privatizzare" quella che è la scuola dell'infanzia. Ora, il Ministro può anche dire: "verrò in Valle d'Aosta a cercare di salvaguardare la scuola dell'infanzia", ma non vuol dire niente, perché se non è oggetto della riforma, la salvaguardia in che termini? Si è pro tempore in qualsiasi posto in cui si è seduti, che sia poi un Assessorato regionale o che sia poi il Ministero a livello nazionale.
Su quello che è invece il contenuto della riforma...ma in Valle d'Aosta le assunzioni, lo hanno ricordato bene i precari, sono sempre state fatte e le immissioni a ruolo sono fatte dal 1° settembre, il 1° settembre la scuola inizia, non esiste in nessuna regione d'Italia, io la invito, Assessore, a leggersi lo sbobinamento di quello che ha detto il Comitato spontaneo di precari e soprattutto l'insegnante Courthoud, che ha fatto una disamina del sistema scolastico valdostano, obiettivo, nel senso che ha preso l'ultimo ventennio o gli ultimi trent'anni dell'acquis del sistema scolastico paragonandolo con il sistema fuori Valle. Ora, noi quello che chiediamo e che vi chiediamo di chiedere quando verranno i capoccioni romani...è che qui la buona scuola esiste già, noi chiediamo solo che non venga smantellata, quindi a volte a voler fare si rischia di fare disastri invece di fare qualcosa di positivo, magari pensando anche di fare cose buone. La scuola valdostana non ha bisogno di riforme romane che vadano ad innestare e soprattutto a distruggere soprattutto cose che sono state fatte, soprattutto sulla scuola dell'infanzia, appunto per il futuro.
Su invece la clausola di salvaguardia va benissimo, però l'abbiamo detto anche in Commissione che non è che salvaguarda grandi cose, salvaguarda quelle che sono le prerogative statutarie che è legge costituzionale, quindi è di livello superiore rispetto ad una legge ordinaria, che è la legge scolastica, quindi su quello siamo abbastanza tranquilli. L'armonizzazione non ci piace, ci piace di più la parola "adattamento": "adattamento" perché noi valdostani, com'è sempre stato fatto, quando abbiamo esercitato le nostre competenze, anche quelle che non avevamo, perché anche in certi casi...mi ricordo la legge 18: era un adattamento di competenze che non avevamo, ma che non sono state impugnate dal Governo e che quindi sono diventate legge.
L'ultimo appello è sulla scuola: cerchiamo di sostenere questa scuola non solo nei contenuti, ma anche nell'edilizia scolastica, nelle borse di studio e in tutto ciò che è il contenuto di un sistema scolastico che funziona e che funziona per tutto il lavoro che è stato fatto dal dopoguerra ad oggi, senza andare a scomodare il passato più antico. Stamattina si parlava di borsa del turismo archeologico ed è stato interessante perché effettivamente sono iniziative, come in ambito scolastico, altre...parlavamo ieri del patois...
Presidente - Consigliere, la invito a terminare.
Viérin L. (UVP) - ...sì, concludo...che sono state tagliate, quindi va tutto bene, dire: "noi faremo, siamo d'accordo...". Bastava non tagliarle, perché poi diventa difficile reperire nuove risorse togliendole a qualcosa d'altro, magari si riducono nelle iniziative...ma la borsa del turismo archeologico è stata una delle iniziative che sono state tagliate e che quindi è chiaro che poi dici: "lo faremo", ma bastava non toglierlo, ecco, tanto per dirla tutta e stessa cosa nelle scuole: borse di studio e tutto ciò che è dotazioni organiche perequative alle istituzioni scolastiche, bastava non tagliare, e questo sarebbe già un bel messaggio per fare capire che la Valle d'Aosta crede lei prima di tutto nel sistema scolastico che poi chiediamo di difendere fuori dai nostri confini.
Presidente - Punto 23 all'ordine del giorno.