Oggetto del Consiglio n. 1352 del 16 luglio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1352/XIV - Interpellanza: "Modalità di finanziamento del Progetto Interreg Italia-Svizzera Alplinks per la realizzazione di un collegamento funiviario nel Vallone delle Cime Bianche in Comune di Ayas.
Presidente - Per l'illustrazione, chiede la parola il Consigliere Roscio; ne ha facoltà.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente. Sì, brevemente, per illustrare l'interpellanza.
Qualche giorno fa è stato presentato alle popolazioni delle varie Valli, a incominciare da Gressoney, Valtournenche e Ayas, questo master plan del Progetto Interreg Alplinks che prevede la costruzione in due tronconi di un collegamento funiviario nella zona delle Cime Bianche che colleghi i comprensori del Monte Rosa con quelli del Cervino e, di conseguenza, con tutti gli altri che sono vicini. È sicuramente un progetto che, qualora venisse realizzato, avrebbe degli impatti importanti sui territori, non è un qualcosa che può passare via indolore, sia dal punto di vista ambientale, perché interesserebbe un vallone ad oggi dedito al altre attività come il trekking e l'escursionismo dove ci sono zone di protezione a livello anche europeo, ma sarebbe anche un progetto impattante, perché è connesso con altre infrastrutture come ad esempio opere aggiuntive, ospitalità, parcheggi e rinnovamento degli impianti che necessiterebbero ovviamente di adeguamenti; anche dal punto di vista finanziario non è qualcosa di poco conto, perché si parla di 51 milioni di euro (almeno secondo le stime che sono state presentate), di cui 6 dovrebbero essere sostenuti direttamente dalle società che darebbero vita a una nuova società per la realizzazione e la gestione, e 45 derivanti da prestiti bancari.
Senza poi voler entrare nel merito, perché sarebbe una cosa complicata e non è oggi il caso, ma siccome è stato detto pubblicamente che i capitali non saranno assolutamente pubblici, bensì saranno tutti capitali privati, e vista anche la situazione delle società funiviarie che non hanno dei bilanci particolarmente in attivo e anche valutato il fatto che in quei comprensori esistono impianti di risalita che fanno capo a società più piccole (soprattutto nella Valtournenche, ma anche nella Valle d'Ayas), ci sono zone più piccole che probabilmente risentirebbero in qualche modo di questo grande comprensorio, senza poi stare a dilungarsi sul grande sbilanciamento che c'è tra gli investimenti per l'inverno e gli investimenti per l'estate, perché una cosa che è stata rilevata è che il turismo estivo è ancora molto da sviluppare in quei territori, mentre invece tutti gli investimenti sono andati per sviluppare e potenziare una richiesta che va sull'inverno...ecco, brevemente per chiedere: è stato presentato il progetto e su questo progetto è stata chiesta l'opinione ai capifamiglia delle località di esprimersi o si è sorvolato o dato per scontate le cose? Nel senso: Zermatt c'è? C'è qualche garanzia del fatto che Zermatt ci sia e che contribuisca finanziariamente, cioè che voglia investire e che si voglia accollare i costi anche degli ammortamenti futuri di questo progetto? Su questo vorremmo avere una risposta.
Le banche...è stato detto che le banche daranno 45 milioni di euro...esiste qualche documento che garantisce che qualche banca privata finanzierà il progetto o è ancora tutta una cosa così? Perché forse, prima di andare a chiedere alle popolazioni di esprimersi, le popolazioni dovrebbero avere contezza di tutto, cioè dovrebbero avere tutte le informazioni per sapere se un progetto è una cosa fantastica che sta nella mente di qualcuno ma che probabilmente non vedrà mai la luce o se veramente esiste qualcosa di più concreto per cui poi, con tutte le carte sul tavolo, messi nel conto i vantaggi e anche gli svantaggi, uno a un certo punto si può esprimere in maniera...come dire? serena, ma anche con conoscenza di causa, anche perché alcuni Sindaci che abbiamo sentito si sono espressi molto a favore. Noi di ALPE siamo andati dove abbiamo potuto, abbiamo partecipato a queste presentazioni pubbliche...ecco, alcuni Sindaci hanno detto che questi progetti sono fantastici, che bisogna realizzarli assolutamente, pena la morte delle vallate; forse questi Sindaci hanno conoscenza maggiore di queste cose, cioè sanno già che Zermatt parteciperà, che le banche hanno deciso di finanziare o l'Amministrazione regionale ha dato delle rassicurazioni in tal senso...ecco, su questo vorremmo avere un'opinione del Governo. Grazie.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie.
Prima di rispondere puntualmente alle tre domande, credo che valga la pena perdere un po' due minuti per inquadrare il tema. Il master plan citato nelle premesse dell'interpellanza non è che una parte degli output del Progetto Alplinks. Questo, infatti, nato a sua volta dai risultati di due precedenti progetti di cooperazione transfrontaliera e transnazionale, si prefiggeva il duplice obiettivo, da una parte, di effettuare un'analisi approfondita sulla situazione glacio-nivologica dell'intero massiccio del Monte Rosa alla luce dei cambiamenti climatici che si riscontrano sulle Alpi e, dall'altra, di verificare la possibilità di adattare il turismo alpino a tali cambiamenti mediante una valutazione della fattibilità tecnico-economica di un ipotetico collegamento tra le Valli di Ayas e di Valtournenche. Il Progetto Interreg (l'ha detto lei nelle premesse) è capofilato dal Comune di Valtournenche in partenariato con i Comuni di Ayas e Zermatt. Era pertanto mirato a un'eventuale riorganizzazione del comprensorio sciistico e del sistema dei trasporti in un'ottica di cooperazione, migliorando i collegamenti tra le località interessate anche durante la stagione estiva. Il progetto inoltre voleva sottolineare la valenza culturale dell'ipotetico collegamento visto come strumento di connessione tra grandi stazioni turistiche appartenenti all'area germanofona di Zermatt con quella walser di Gressoney e Alagna, attraverso la ricchezza culturale dell'area valdostana con la tradizione francofona, oltre che con l'attrazione del loro stile di vacanze in Italia.
Per completezza d'informazione, i due progetti sopracitati, quelli che precedono, sono TRAVERSALP (Italia-Svizzera) e CLIMALPTOUR (spazio alpino); il primo mirava a valutare la possibilità di miglioramento del collegamento tra Zermatt e Valtournenche, il secondo ha portato sull'intero arco alpino all'approvazione di strategie di adattamento del turismo alpino ai cambiamenti climatici, coinvolgendo direttamente la popolazione interessata mediante workshop di tipo partecipativo. Pare opportuno sottolineare che nelle conclusioni della fase di valutazione partecipativa, gli stakeholder della zona del Monte Rosa avevano evidenziato come fosse necessario inserire il cambiamento climatico tra le componenti della pianificazione turistica e territoriale, sottolineando l'importanza per la corretta programmazione degli investimenti nel settore degli impianti di risalita. Alplinks intendeva dare proprio questo genere di risposte, in quanto il progetto non è solamente diretto a valutare il collegamento intervallivo tra i due grandi comprensori, ma più in generale a valutare la sostenibilità ambientale ed economica di tutti gli investimenti degli impianti di risalita con la specifica chiave di lettura del cambiamento climatico. Pertanto la distribuzione del questionario alla popolazione citata nelle premesse dell'interpellanza in questione, rientra nell'attività comunicativa e partecipativa prevista dal progetto stesso. Non si tratta di una consultazione referendaria, e considerare il contenuto esclusivamente finalizzato a esprimere dissenso o gradimento al progetto è un po' riduttivo.
Vale ancora la pena sottolineare che la Regione autonoma Valle d'Aosta non è partner del Progetto Alplinks, ma per il tramite del Dipartimento trasporti dell'Assessorato ne è un organo valutativo ex ante, e soprattutto soggetto controllore di primo livello; non vi è pertanto alcun coinvolgimento in prima persona dell'Amministrazione regionale, come avevo avuto modo già di dire a voce, è un progetto che viene fatto dall'Amministrazione. Sostanzialmente i partner del progetto hanno dato mandato ai professionisti incaricati di rispondere alla mera domanda del "si può fare", quindi di verificare una fattibilità tecnica e una sostenibilità economica; dare corso alle fasi consultive legate all'effettivo finanziamento dell'opera era pertanto prematuro. Pertanto durante gli incontri con la popolazione svoltisi nel mese di giugno scorso a Gressoney-La-Trinité, ad Alagna, ad Ayas e a Valtournenche i professionisti incaricati hanno semplicemente illustrato quale tipo di collegamento si presterebbe meglio dal punto di vista tecnico, effettuando peraltro un'indagine comparativa scartando soluzioni più impattanti, e hanno formulato ipotesi di sostenibilità economica, nulla di più, per cui ovviamente tutta una serie di valutazioni sono premature e puntualmente qualsiasi iniziativa della Regione dal punto di vista finanziario in questo momento è assolutamente prematura e nessuna decisione è stata presa.
Due: seppure il Progetto Interreg fosse molto sostenuto dal Comune di Zermatt, e sia molto alto l'interesse anche della società degli impianti all'ampliamento del comprensorio internazionale, non siamo a conoscenza di impegni formali in tal senso, ma non credo possano essere presi.
Tre: la ricerca di eventuali finanziamenti anche attraverso il ricorso al debito, potrà eventualmente far parte di una road map economica successiva alle fasi di valutazione che sono tuttora in corso.
Presidente - Per la replica, chiede la parola il Consigliere Roscio; ne ha facoltà.
Roscio (ALPE) - Sì, grazie Presidente. Grazie Assessore per la risposta, che ha ripercorso un po' e inquadrato la questione.
Lei ha detto che il progetto rispondeva alla domanda del "si può fare"...ecco, dalle sue parole in estrema sintesi si può fare ma non si farà, perché si può fare tecnicamente ma non c'è il becco di un quattrino per farlo, e non lo dico io, lei mi dice che a questo livello è prematuro perché la Regione non intende metterci i soldi, e Zermatt...lei ha detto "ne siamo a conoscenza, ma non credo che possa prendere decisioni di finanziare la cosa"...mi sembra di capire che questa cosa che viene propagandata in giro può avere degli interessi, ma forse prima di andare a barricarsi da una parte i sostenitori che vogliono l'opera e dall'altra quelli che non la vogliono, forse bisogna capire che siamo a un livello tale per cui con ogni probabilità questa cosa non si farà, perché mancano impegni, mancano partner, siamo in una fase veramente molto prematura.
Mi è sembrato di capire che ad oggi la Regione non ha nessuna intenzione di finanziare, se non altro ad oggi, quindi in futuro chi lo sa? Anche perché qua cambiano le maggioranze, quindi cambiano anche le decisioni, non possiamo saperlo, e anche sulle banche ad oggi non c'è nulla. Mi sembra pertanto di capire che viene portato in giro come un qualcosa di imminente, ma in realtà non è...o ho capito male? Grazie.
Presidente - Grazie collega. Riprendiamo l'ordine del giorno al punto 13, considerato che è rientrata l'Assessore Rini. Punto 13 all'ordine del giorno.