Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1351 del 16 luglio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1351/XIV - Interpellanza: "Notizie in merito allo stato di funzionamento della stazione unica appaltante di cui alla legge regionale 13/2014".

Presidente - Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin; ne ha facoltà.

Gerandin (UVP) - Merci Président. Ero convinto mi avesse risposto il Presidente...chiedo scusa all'Assessore Baccega, ma felicissimo che mi risponda l'Assessore.

La mia interpellanza è legata all'istituzione presso l'Assessorato regionale competente in materia di lavori pubblici della Stazione Unica Appaltante denominata SUA Valle d'Aosta, ai sensi dell'articolo 13 della legge regionale 19 dicembre 2014, n. 13, quella del bilancio annuale e pluriennale della Regione per gli anni 2015-2017. Ora, le mie domande sono molto pratiche e dirette, poi farò alcune considerazioni più di carattere politico sulla necessità o meno di questa Stazione Unica Appaltante. Quello che è interessante capire è lo stato di funzionamento di questa Stazione Unica Appaltante, tenuto conto che questa necessitava di una convenzione tra Stazione Unica Appaltante Valle d'Aosta, Consiglio permanente e quant'altro per regolamentare l'ambito di operatività della stazione unica appaltante e i rapporti finanziari, e quali sono le risorse umane individuate per il funzionamento di questa Stazione Unica Appaltante, tenuto conto (faccio una breve premessa) che la legge 13 del 2014 prevedeva di individuare le risorse umane necessarie allo svolgimento delle attività attribuite alla stazione unica mediante l'attivazione di procedure di mobilità di dipendenti regionali, dei Comuni, delle loro forme associative e degli altri Enti aderenti alla Stazione Unica Valle d'Aosta appartenenti al Comparto unico regionale. Per cui è interessante capire quali sono i passi fatti avanti. Per noi è interessante anche capire i motivi dell'assunzione alle proprie dipendenze del signor Franco Pagano ed i relativi costi, perché il signor Franco Pagano, da quanto ci risulta, non è un dipendente regionale, bensì è un collaboratore esterno che è stato individuato. Ultima domanda: quali sono i costi previsti per il funzionamento della Centrale Unica di Committenza, la Centrale Unica istituita presso INVA, anche alla luce delle richieste avanzate o comunque delle disponibilità finanziarie avanzate all'interno della legge di assestamento di bilancio, in cui si prevedono importanti risorse a finanziare il discorso della Centrale Unica di Committenza, vale a dire INVA. Queste sono le domande. Mi permetterà poi di farle alcune considerazioni più di carattere politico sulla necessità, su quella che era stata l'attenzione per quello che riguarda l'Amministrazione regionale nei confronti sia del discorso INVA come Centrale Unica di Committenza, sia come Stazione Unica Appaltante. Grazie.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Baccega; ne ha facoltà.

Baccega (SA) - Grazie Presidente.

Come lei sa bene, Consigliere Gerandin, il provvedimento di assestamento di bilancio che sarà discusso nella prossima riunione del Consiglio prevede un emendamento che va a posticipare al 1° settembre 2015 o ad eventuale diversa successiva data (che potrà essere introdotta dalla disciplina statale) il termine previsto per l'attivazione della Stazione Unica Appaltante di cui alla legge regionale n. 13. In questo modo si adegua la legge regionale al termine stabilito dalla norma statale, considerato che l'argomento è ancora in discussione a livello nazionale.

Quali sono "i contenuti della convenzione tra la Stazione Unica Appaltante della Valle d'Aosta e il Consiglio permanente degli Enti locali": allo stato attuale gli uffici si stanno preparando e stanno definendo le procedure di gestione della Stazione Unica, in particolare con il Consiglio permanente degli Enti locali vi erano stati dei contatti a livello tecnico prima delle elezioni comunali, poi ci sono stati diversi cambi, proprio per definire i contenuti della convenzione e le dotazioni di personale. Tali contatti, in questa fase di avvio operativo della nuova struttura, sono stati riavviati. La convenzione dovrà ovviamente definire come si svolgeranno i rapporti tra i Comuni e la Stazione Unica, per esempio quali saranno le modalità di trasmissione della documentazione per avviare le gare, la gestione delle procedure stesse e dello scambio delle informazioni necessarie.

Per quanto riguarda le risorse umane, il personale complessivamente attribuito alla Struttura organizzativa della Stazione Unica Appaltante e Programmazione lavori pubblici, cioè quella che si è formata, è quello assegnato dalla delibera di Giunta n. 708/2015 che prevede 14 unità, di cui 11 già in servizio attivo, individuato per le specifiche funzioni della Stazione Unica degli appalti già assegnate precedentemente agli uffici appalti, lavori e servizi di ingegneria e architettura presso l'Assessorato alle opere pubbliche. Il Coordinatore ha poi manifestato l'esigenza di un'ulteriore unità di livello D per i servizi di ingegneria e di architettura. Si stanno infine valutando le possibilità di mobilità interna degli altri uffici che si occupano attualmente di appalti. Con il Consiglio permanente degli Enti locali si devono definire infine e devono essere concordate le unità di personale da assegnare provenienti dagli Enti locali; quindi è una fase in itinere.

Nel quesito n. 2: "i motivi dell'assunzione alle proprie dipendenze del sig. Franco Pagano e i relativi costi", si evidenzia che il dottor Pagano dal 2010 ad oggi è stato responsabile presso l'Assessorato alle opere pubbliche della Struttura che si è occupata di Programmazione dei lavori pubblici. I risultati ottenuti dal Dirigente in termini di riorganizzazione dell'attività di programmazione dei lavori pubblici, nonché di rendicontazione della stessa, credo che siano stati apprezzati soprattutto da questo Consiglio, che ha potuto valutare questo lavoro con l'approvazione del piano triennale 2015-2017. Faccio presente che il dottor Franco Pagano ha la stima del Coordinatore dell'ufficio e dell'Assessore, e la Giunta regionale ha organizzato con lui la Struttura dell'Amministrazione regionale ed individuato i criteri di scelta per il conferimento tra l'altro dell'incarico di Dirigente della Struttura Stazione Unica Appaltante, Programmazione dei lavori pubblici, livello 2, graduazione A, ai sensi dell'articolo 20 della legge regionale 22/2010. Va anche accertato che non sono state presentate dichiarazioni di interesse per la copertura del posto di Dirigente di quella Struttura da parte dei Dirigenti appartenenti alla qualifica unica dirigenziale regionale. Preso atto della valutazione dei curricula dei Dirigenti già in servizio presso l'Amministrazione a quel momento, e al fine di garantire continuità nell'azione amministrativa in parte delle funzioni della struttura in esame dell'Assessorato opere pubbliche, su proposta del Coordinatore del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche, ho designato appunto, ai fini del conferimento di quell'incarico, il dottor Pagano, che risulta essere in possesso dei requisiti previsti dalle norme vigenti per gli incarichi dirigenziali, delle competenze specifiche connesse alla gestione dei lavori pubblici, di esperienza qualificata nella programmazione dei lavori pubblici, oltre che di una riconosciuta e comprovata professionalità nel campo. Il trattamento economico attribuito è quello previsto per il personale appartenente alla qualifica unica dirigenziale ed incaricato delle funzioni di livello dirigenziale 2, graduazione A, il cui valore complessivo, già pubblicato sul sito (quindi è noto), è pari a 82.651,20 euro lordi.

Punto 3: quali sono "i costi previsti per il funzionamento della Centrale Unica di Committenza istituita presso INVA"; i costi a carico della Regione sono stati stimati nelle linee di indirizzo approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 865 del 17 maggio 2013, in misura pari a 427 mila euro, di cui 366 mila per costi di struttura e 61 mila per la gestione della piattaforma MEVA, in applicazione delle predette linee guida. Con deliberazione n. 333 del 21 marzo 2014 la Giunta regionale ha impegnato 427 mila euro per ciascuno degli anni 2014-2015-2016 e con la stessa deliberazione è stato approvato lo schema di convenzione tra Regione, CPEL e INVA, prevedendo tra l'altro che INVA proceda a rendicontare semestralmente le spese sostenute. Successivamente, con disegno di legge n. 60 presentato il 3 giugno 2015, è stato quantificato il contributo a carico della finanza locale per il 2015, nella misura pari a euro 450 mila, di cui 148 mila riferite all'annualità 2014. I costi per il 2014 sono dunque pari a 575 mila, di cui 427 mila a carico della Regione e 148 mila a carico degli Enti locali. Per il 2015 i costi sono stimati intorno a euro 730 mila. La differenza tra il 2014 e il 2015 deriva dal fatto che il 2014 è stato il primo anno di attività della Centrale Unica di Committenza e sconta appunto la fase di avvio. Nel 2015 le attività possono considerarsi a regime ed è pertanto possibile quantificare le spese con maggior dettaglio, anche in base alle rendicontazioni semestrali finora presentate da INVA, e si possono riepilogare così: costi della struttura 539 mila e piattaforma MEVA 34.160, per un totale di 574 mila (queste sono le spese, ovviamente). Le entrate: 427 mila dalla Regione e 148 mila dagli Enti locali; per un importo totale di 575 mila. Grazie.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin; ne ha facoltà.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

La ringrazio, Assessore, per i dati che mi ha dato, di cui peraltro ero già a conoscenza, quindi era solo una conferma dei dati a mia conoscenza. Lei, in definitiva, mi ha confermato che per quello che riguarda la convenzione siamo tutti in una fase in itinere, nel senso che dice: stiamo preparando la convenzione. Il cambio di amministrazione, per carità, può essere sicuramente una causa di eventuale ritardo, ma il Consiglio permanente del CELVA di per sé ha una struttura e mi pare che questo sia frutto di un gruppo di lavoro tecnico in cui gli Amministratori, i Sindaci non erano presenti a questo tavolo, per cui il lavoro poteva andare avanti benissimo lo stesso...poi, se i motivi sono stati altri per prendere un po' più di tempo, prendo atto che questa convenzione non è ancora in essere.

Per quello che riguarda le risorse umane, indubbiamente sono quelle decise dalla delibera di Giunta regionale e, per quello che riguarda la figura del dottor Pagano, io non ho nulla in contrario sulla figura personale di costui, penso che sia sicuramente un Dirigente assolutamente capace, che abbia tutti i requisiti e anche le competenze in merito. Quello che però le evidenzio, Assessore, è che comunque al comma 7 dell'articolo 13 della legge 13/2014 si dice che: "La Giunta regionale individua risorse necessarie allo svolgimento...mediante attivazione di progetti di mobilità di dipendenti regionali, dei Comuni e delle loro forme associative e degli altri enti aderenti alla SUA", non parla di figure esterne! Perché alla base di questo, e torno al concetto, c'è che tutta questa operazione avrebbe dovuto essere fatta a costo zero, per cui la legge regionale è chiarissima! Si dice che è nata perché la Stazione Unica Appaltante e la Centrale Unica di Committenza hanno come base il concetto che devono costare nulla all'Amministrazione, anzi, dovrebbero far risparmiare! Noi siamo partiti molto male!

Alcune considerazioni di carattere politico...beh, sempre più spesso il legislatore rinuncia ad esercitare le proprie competenze, questo l'avevamo capito, e ne è la dimostrazione il nuovo articolo 5 del disegno di legge 60 che elimina la possibilità per gli Enti locali di procedere all'acquisizione di beni e servizi sotto i 40 mila euro. Il legislatore regionale propone questo intervento legislativo pur sapendo che a livello nazionale quest'obbligo ancora non esiste (perché non esiste, mi hanno confermato che la decorrenza sarà a settembre) e pur sapendo che l'obbligo di utilizzo della Centrale di Committenza è un tema di grande attualità nel dibattito parlamentare, tale probabilmente da determinare ulteriori proroghe per i Comuni italiani. Soprattutto il legislatore regionale propone questo intervento a modifica di una legge regionale, la 13 del 2014, che prevedeva tale facoltà in capo ai Comuni e che...attenzione, questa legge non è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri, per cui è una legge che in effetti non ha avuto grossi problemi, bastava magari insistere...è vero, è assolutamente vero che l'Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici di lavoro non rilascia il codice identificativo (il CIG) ai Comuni non capoluogo di Provincia che procedono all'acquisizione di lavori, ma è anche vero che sarebbe stato sufficiente scrivere all'ANAC ricordando che in Valle d'Aosta c'è una legislazione differente. Detto questo, se il legislatore regionale abdica dall'esercitare le competenze primarie in materia di Enti locali, sarebbe interessante capire come mai non applica l'articolo 33, comma 3, del Codice degli appalti che dice: "I Comuni non capoluogo di Provincia procedono all'acquisizione di lavori, beni e servizi nell'ambito dell'Unione di Comuni ove esistente, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i Comuni medesimi". Allora, questa nazionale non fa distinzione tra beni, servizi e lavori, tratta tutti assieme, la norma nazionale prevede che l'acquisizione di lavori, beni e servizi avvenga prevalentemente nell'ambito dell'Unione dei Comuni, che potrebbero essere benissimo le nostre Unités, oppure costituendo un apposito accordo consortile tra i Comuni medesimi, che sono le nostre convenzioni.

Altra considerazione, legata al discorso dei costi: come le dicevo prima, la ratio di questa operazione (è scritta in tutte le disposizioni nazionali) è che tutto avrebbe dovuto costare di meno, per cui apprendiamo in questo momento...per la carità, erano dati che già avevo, e ho concluso...che tutta questa operazione costa, per quello che riguarda INVA, la bellezza di 730 mila euro nel 2015, con costi simili da lì in avanti. Il discorso del SUA...solo il contratto del dottor Pagano ci costerà all'incirca 120 mila euro all'anno. Io ho fatto proprio una stima così, eh, ma dal 2014 al 2018, se avessimo fatto veramente quanto è previsto e fatto una riorganizzazione utilizzando risorse interne, com'è scritto, "com'è scritto", noi avremmo risparmiato la bellezza di oltre un milione e 700 mila euro! Queste sono le verità e mi dispiace che, da una parte, scriviamo di essere virtuosi e di cercare di far diminuire i costi della pubblica amministrazione e, dall'altra, troviamo invece poi il sistema per aggirare la legge, soprattutto caricare delle importanti risorse pubbliche per finanziare qualcosa che dovrebbe essere fatto con una riorganizzazione interna. Mi dispiace che nessun Dirigente abbia accettato questo ruolo, ma probabilmente se vorrete fare una riorganizzazione della dirigenza bisognerà imporre anche a qualcuno alcune figure, e non solo aspettare che qualcuno...no, una prova...ebbè, se non ci provate...certo che se continuate a nominare gli esterni...nominare gli esterni è più comodo, ma non risparmierete mai un euro, non risparmierete mai un euro! Grazie.

Presidente - Per favore... Punto 22 all'ordine del giorno.