Oggetto del Consiglio n. 1347 del 16 luglio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1347/XIV - Interpellanza: "Adozione di eventuali misure di tutela nei confronti della società Vivenda".
Presidente - Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Per breve premessa questa nostra iniziativa è nata prima di che si avesse notizia dell'intervento del Prefetto Gabrielli. È nata dalla necessità di fare chiarezza su quanto è successo dal 2012 in avanti quando il 1° aprile iniziò quello che era il contratto di fornitura della società Vivenda per il servizio di ristorazione di degenti e dipendenti dell'ASL Valle d'Aosta per una fornitura temporale di sei anni con possibile rinnovo di altri tre e attività che è stata poi estesa anche al Comune di Aosta, per un appalto per il Comune di Aosta di oltre 6 milioni e, per quello che riguarda invece l'Azienda USL, per un valore di oltre 31 milioni, un valore che...cifre che sicuramente fanno...diciamo esigono che venga fatta chiarezza su quella che era la procedura, quella che è stata e quant'altro. Cos'è successo? Nel frattempo è intervenuto il Prefetto Gabrielli...per cui il Prefetto Gabrielli interviene e individua nel proprio decreto...indica La Cascina quale soggetto economico le cui figure apicali risultano partecipi ad accordi di natura corruttiva commettendo plurimi episodi di corruzione e turbativa d'asta dal 2011 al 2014 (proprio la data che, fra l'altro, interessa la gara d'appalto che riguarda l'Azienda USL) nell'interesse e a vantaggio delle società del gruppo per ottenere l'aggiudicazione di gare pubbliche. Cosa succede? Che con quest'intervento praticamente scatta quello che è un decreto in cui viene praticamente commissariata l'azienda e determina anche l'intervento, la nota comunicazione sia al Comune di Aosta che all'Azienda USL di procedere mediante la risoluzione del rapporto contrattuale. Ora, il Comune di Aosta, a seguito della comunicazione del coinvolgimento di Vivenda nell'indagine di mafia capitale, con provvedimento dirigenziale ha rescisso quello che era il contratto di appalto.
Per quello che riguarda invece l'Azienda USL, c'è una nota da parte di Massimo Veglio, Direttore pro tempore dell'ASL, che dice: "siamo in una situazione diversa rispetto al Comune di Aosta perché non possiamo interrompere un servizio che riguarda i pazienti e più di 2.500 dipendenti. Ci siamo quindi comportati come prevede la normativa sottolineando la non sospendibilità del servizio al Prefetto. Ora aspettiamo che sia lui a dirci se dobbiamo rescindere il contratto e indicare un commissario per alcuni mesi". Tutto questo è chiaro che scatena una serie di preoccupazioni, perché è indubbio che qua ci sono dipendenti, per cui è più che lecita la preoccupazione espressa da parte delle organizzazioni sindacali, perché si tratta comunque di garantire occupazione e un servizio, ma nello stesso tempo noi vorremmo capire qual è la posizione in merito da parte del Governo regionale su questa materia, perché non è che possiamo dire: "facciamo finta di niente, poi magari ci adegueremo o dovremo rescindere un contratto e dovremo mettere in piedi un'altra gara". Una gara del genere è una gara non semplice, è una gara che comunque prevede tutta una serie di passaggi e di complicazioni.
Detto questo, poi c'è un passaggio che è assolutamente importante: è quello da parte di Libera Valle d'Aosta, che domanda in primis alle istituzioni "se sia stato vigilato a sufficienza dal 2012, data in cui la Vivenda S.p.A. si è aggiudicata due importanti appalti, in particolare lo chiediamo a chi rivestiva allora e riveste oggi i rispettivi incarichi di Assessore regionale, comunale alle politiche sociali", questo perché? Perché comunque la società Vivenda, come peraltro la società La Cascina, è una di quelle cooperative che vengono considerate bianche, perché bianche? Perché comunque è una cooperativa legata ad ambienti vicini a Comunione e Liberazione, è un gruppo romano vicinissimo alla Curia romana. Ora, tenuto conto che anche in questo contesto - mi pare di non svelare nulla di così trascendentale - soprattutto nelle figure apicali di riferimento ci sono delle figure che si riconoscono in Comunione e Liberazione o che comunque sono molto vicine a questo movimento e mettendo assieme tutta una serie di tasselli che vanno dal fatto che è la parte importante della nostra interpellanza...vogliono fare chiarezza, perché? Perché ci sono dei passaggi poco comprensibili, poco chiari: il primo è perché sul sito della trasparenza dell'Azienda USL praticamente tutto quello che riguarda l'esito: nell'archivio esiti degli appalti c'è la procedura di aggiudicazione prescelta..."affidamento del servizio di ristorazione degenti e dipendenti in affidamento per un periodo di sei anni più possibile rinnovo di 36 mesi, data aggiudicazione...criteri aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa, numero delle offerte ricevute: tre, aggiudicatario Vivenda": questo è quanto è sulla trasparenza dell'Azienda USL, non ci sono né le altre offerte, né perché è stata scelta questa rispetto ad altri...non c'è nulla di nulla! La trasparenza mi pare veramente poca.
Non solo, c'è stato un tentativo in data 15 dicembre 2014 - lo cito perché mi pare corretto evidenziarlo, è stato proprio il collega Guichardaz che ha evidenziato questo tipo di atteggiamento poco comprensibile - di prorogare senza alcuna prudenza amministrativa, senza nessun riferimento legislativo il contratto fino al 2024. Ora, in un contesto del genere qualche spiegazione in più deve darla, Assessore, perché non è sufficiente che dica: "io non ne ero a conoscenza" come ha risposto al collega Guichardaz, io l'ho saputo dopo perché ho l'ho letto al bar. Noi vogliamo capire i motivi per cui si è deciso di procedere comunque a quest'aggiudicazione, ma non solo, c'è anche un fatto che comunque, al di là del fatto sostanziale che siete stati obbligati ad annullare la delibera in regime di autotutela proprio perché non aveva nessun presupposto giuridico e sostenibile, avete comunque provveduto a rinnovare gli altri tre anni, ma due anni prima che scadessero questi tre anni, per cui voi due anni prima già pensate di rinnovare di altri tre anni. Allora, noi vorremmo capire che cosa c'è alla base di questa scelta, perché? Perché in questo momento si è ritenuto così necessario procedere a questi atti, questo perché? Perché noi pensiamo e siamo coscienti e vorremmo veramente avere delle rassicurazioni in merito che tutto ha avuto un passaggio lineare, per cui poter tranquillizzare i dipendenti in primis, tranquillizzare i soggetti privati che hanno dei contratti anche con quest'azienda che tutto è stato fatto in regola, tutto è stato valutato nella più completa trasparenza e secondo quelli che erano i bandi di gara. Allora, è interessante capire questi tipi di passaggi, perché si è ritenuto di fare quest'accelerazione, chiamiamola così in un periodo più che sospetto e con un interlocutore che lascia adito quanto meno a perplessità.
Alla fine riusciremo a fare chiarezza, a fare trasparenza. Bene, sarà comunque un passaggio che semplificherà un po' quello che è il quadro politico. Dico anche questo perché, tra le altre cose, come sottolinea bene anche Libera, ci sono stati nel frattempo alcuni intrecci politici quanto meno io dico casuali, ma comunque intrecci politici che hanno lasciato qualche perplessità. Allora, queste aziende Vivenda e La Cascina appaltano il servizio del Comune di Aosta e poi viene subappaltato alla Leone Rosso, quella Leone Rosso che aveva candidato in un primo tempo un Vice Sindaco della coalizione...non so, sono strani intrecci, ecco, che, per la carità, può darsi che abbiano nessun valore e su questo noi vorremmo solo fare chiarezza. Grazie.
Presidente - Grazie. Per la risposta, ha chiesto la parola l'Assessore Fosson, ne ha la facoltà.
Fosson (UV) - Presidente.
Guardi, Gerandin, si può speculare su tante cose, ma su queste le assicuro che la mia posizione è quella di voler fare chiarezza a tutti i costi con la relativa preoccupazione di quanto sta accadendo su un fatto che parte dal 23 gennaio del 2012 mi dicono, perché in quel momento lei sa chi ne era responsabile, sa le diverse funzioni che avevamo tutti, compresa la sua in quel periodo. Il 1° aprile del 2012 è iniziato il contratto, e non sono in grado di far chiarezza per quello che lei afferma sul Comune di Aosta e sulle cooperative che ha citato, perché i due contratti sono completamente diversi e separati. Il 1° aprile 2012 è iniziato quello di fornitura dei pasti della società Vivenda all'USL; Vivenda aveva vinto una gara di appalto secondo il metodo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base del miglior rapporto qualità e prezzo davanti alle altre società non valdostane: la Dussmann e l'Avenance, quest'ultima, ricordo, aveva gestito il servizio fino allora. Ci fu anche un ricorso dell'Avenance, che fu poi respinto, a quel punto Vivenda aveva presentato tutta la documentazione anche in tribunale come lei sa benissimo e quindi l'amministrazione aziendale dell'epoca, nel 2012, decise di affidare l'appalto a Vivenda. L'appalto prevedeva una tecnologia particolare utilizzata per la preparazione del pasto chiamata cook and chill, che preparava il pasto confezionato in un'altra sede e poi trasportato con il congelamento e poi la ricottura ad Aosta. Questo metodo ha una larga diffusione ed utilizzo presso tutti i Paesi europei, tant'è che una delegazione norvegese ha visitato anche la nostra azienda e, per esempio, l'azienda di Ivrea in questo momento ha i pasti cucinati a Chivasso.
L'accordo prevedeva la gestione del servizio per sei anni più eventuali tre di rinnovo, il cui costo probabilmente era più favorevole delle altre due: aggirandosi sui 3 milioni circa. Su questo c'è un'inesattezza nelle sue premesse, nel senso che, per esempio, il costo l'anno scorso, nel 2014, della fornitura dei pasti è stato di 2 milioni 730 mila: questo perché è stato il primo appalto in cui si è prevista la fornitura dei pasti non a forfait, ma contando il numero dei pasti. Sempre ai sensi della normativa in materia di appalti pubblici, la possibilità di rinnovo era indicata nel bando del contratto ed è esercitabile solo nei tre anni successivi alla stipulazione del contratto, pertanto la facoltà di rinnovo per ulteriori tre anni alla società Vivenda poteva essere esercitata per legge solo entro il 31 marzo del 2015. A seguito però dell'entrata in vigore della legge n. 89 del 2014, l'azienda ha proceduto all'avvio di trattative con Vivenda al fine di ridurre gli importi dei contratti in essere, nonché di quelli relativi a procedure di affidamento. Il percorso seguito dall'azienda al fine della rinegoziazione del contratto con la società Vivenda è ben illustrato nella deliberazione del 15 dicembre 2014, in particolare se ne richiamano le lettere "v" e "u", che ben esplicitano i passaggi logico-giuridici che hanno condotto ad un risultato conveniente per l'azienda, rispettoso dei livelli di servizio e di prestazione. Nello specifico, a fronte di un rinnovo di sei anni, tre dei quali previsti dalla lex specialis di gara, più ulteriori tre a seguito di trattativa si è determinato un ulteriore risparmio. L'azienda, oltre ai nove anni previsti dal contratto, a seguito di trattativa e con un percorso giuridico da lei esplicitato, aveva optato per gli ulteriori tre anni il prolungamento di questo contratto. Io, come ho detto nella risposta nel gennaio di quest'anno all'interpellanza di Guichardaz, non ne ero a conoscenza e sono intervenuto su tale possibilità e sul merito della correttezza di questi ulteriori tre anni: ecco che cos'è successo. Proprio per una maggiore coerenza e una maggiore correttezza di percorso giuridico, insieme al Governo della Valle d'Aosta, abbiamo deciso che questi ulteriori tre anni non avevano un percorso perfettamente sostenibile sul piano giuridico, per cui altro che favorire Vivenda! Abbiamo così richiesto all'USL di percorrere un'altra strada perché questi ulteriori tre anni non potevano essere concessi. L'azienda quindi con una nuova delibera ha revocato questi ulteriori tre anni. Il dottor Ardissone nel 2012 non era Direttore Generale e non andò all'inaugurazione del punto cottura ad Arnad, quindi era al di fuori di questo possibile accordo, ma si è sempre mosso nel perseguire i termini economici più favorevoli; noi, come Governo, abbiamo fatto degli approfondimenti e abbiamo deciso che non era possibile e quindi è stato revocato.
Per quanto riguarda il problema più importante, un problema che noi giudichiamo molto grave, la posizione dell'azienda è stata molto corretta, nel senso che, a seguito della trasmissione del decreto interdittivo del Prefetto in data 24giugno, relativo alle infiltrazioni mafiose nella Società La Cascina, Vivenda e altre, con relative conseguenze sugli appalti in essere, la stessa Azienda USL in data 29 giugno 2015 rispondeva al Prefetto chiedendogli le indicazioni su cosa fare, essendo coinvolto un servizio rivolto ai pazienti, che dovevano mangiare, e soprattutto sulle procedure da adottare in futuro. È poi venuta questa richiesta per la straordinaria e temporanea gestione, che è appunto prevista dall'articolo 32 della legge n. 114, ma, in data 2 luglio 2015, il Prefetto di Roma ha quindi emanato un decreto rispondendo indirettamente e nominando dapprima due commissari prima e successivamente un terzo. I commissari sono stati messi al posto di chi dirigeva prima l'azienda e danno comunque una garanzia di non infiltrazione mafiosa, di sicurezza di rapporti, ecco quindi la lettera prima del 29 giugno dell'USL al Prefetto di Roma, al Prefetto della Valle d'Aosta, alla Questura e all'ANAC in cui si richiedevano indicazioni in merito alle procedure da adottare, cosa che poi è stata chiarita appunto con decreto del 2 luglio del Prefetto Gabrielli, che ha nominato non due, ma addirittura tre commissari. Per non lasciare nulla di intentato e per ulteriore scrupolo, l'Azienda ASL ha richiesto anche al Segretario generale, in quanto responsabile dell'anticorruzione della nostra Regione, un parere, la cui risposta ci dice che l'Azienda ASL ha agito correttamente anche in ordine a quanto prospettato per il prosieguo e che, per effetto del decreto prefettizio, il rapporto contrattuale in corso con Vivenda può allo stato legittimamente proseguire, al fine dell'esito della ricognizione e delle conseguenti determinazioni che saranno assunte dai commissari nominati dal Prefetto.
Ho voluto anch'io ai primi di luglio inviare una lettera al Prefetto di Roma dicendogli che eravamo a disposizione, avendo un contratto in corso con questa società, confermando che avremo seguito tutte le indicazioni che sarebbero pervenute dai suoi uffici di Prefettura. Il Prefetto, il dottor Gabrielli, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere, telefonicamente mi ha confermato che la garanzia stava nel fatto che erano stati nominati addirittura tre commissari che avrebbero prima di tutto proceduto per vedere se noi rispettavamo il punto 32 della legge 114 per poi verificare i contratti in atto. Le devo dire che diversi enti che avevano sospeso il servizio subito dopo il primo avviso, quali il Ministero della difesa, il Ministero degli interni e il Comune di Genova, dopo la nomina dei commissari hanno riattuato questo contratto, che noi non abbiamo potuto sospendere al momento, perché dovevamo dare da mangiare a tutti i pazienti, e garantire 1.100 oltre all'occupazione; mi fa piacere che lei rida, ma dovevamo comunque garantire un'occupazione, perché, per costruire un'alternativa, ci vogliono almeno due-tre mesi per fare un piano cottura, non avendolo più in azienda, e l'alternativa poteva soltanto essere quella di far arrivare i pasti da Chivasso.
Termino dicendo: vogliamo affrontare con trasparenza e con grande correttezza giuridica tale problema emerso, anche per non avere dei ricorsi, che poi porterebbero avanti tutto il problema. Riteniamo al momento necessaria una proroga per dare da mangiare ai pazienti e per garantire un'occupazione. Per ora non abbiamo preso nessuna decisione definitiva, perché non è ancora chiaro, dal punto di vista giuridico, come procedere, onde non ricorrere in vertenze. Alcuni, come le dicevo, hanno revocato la sospensione. Aspettiamo tranquillizzati dalle stesse parole del Prefetto Gabrielli, che sono stati rimossi e spero che vengano puniti quelli che hanno utilizzato impropriamente dei nomi e delle cooperative, e siano rimossi per infiltrazioni mafiose. I commissari sono un'indicazione e una certezza di garanzia, attendiamo quindi le indicazioni che questi ci diranno per attenerci in tutto alle loro disposizioni; appena queste arriveranno, chiaramente sarà mio dovere comunicarle al Presidente della V Commissione.
Presidente - Grazie Assessore. Per la replica, chiede la parola il collega Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Ho ascoltato attentamente, Assessore Fosson, quanto ci ha detto. Sono assolutamente d'accordo sulla prima parte, quando lei dice che non solo c'è la volontà di fare chiarezza, ma c'è la necessità di fare chiarezza. C'è la necessità di fare chiarezza e premetto solo che all'epoca le mie funzioni erano di Presidente del CELVA e io con quest'appalto veramente non c'entro nulla, ma perché lei mi ha detto che io nelle mie qualità e nelle mie funzioni...no, dico solo...perché, tra l'altro - e ne approfitto per dirlo -, io ero presente all'inaugurazione del centro in qualità di Presidente del CELVA e, parlando con il responsabile di Vivenda visitando i magazzini - lo dico pubblicamente perché l'ho detto al responsabile di Vivenda -, gli ho detto: "ma che strano, non c'è un prodotto valdostano sugli scaffali malgrado il capitolato preveda un discorso...", lui mi ha detto: "no, devo ancora organizzarmi, li prenderemo". Io mi auguro che nel frattempo si siano organizzati, perché io non ho più avuto il piacere di visitare questi magazzini, ma le posso garantire che il primo impatto, per quello che riguarda la filiera corta dei prodotti valdostani, è stata una grande delusione, ma non ero solo, per cui possono confermarlo in tanti questo...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...sì, 47 mila euro su 30 milioni di appalto, leggo...no, sono sanzioni importanti, per la carità, questi non rispettavano i contratti, assumevano a tempo determinato, però, per la carità, questa è un'altra storia e non fa parte dell'interpellanza.
Tornando all'interpellanza, è vero che c'era la proposta economicamente più vantaggiosa, ma, a mio parere, è interessante e le anticipo - penso le sarà già arrivato sul tavolo - che io ho chiesto, per quello che riguarda i bandi di gara, gli appalti, i verbali e quant'altro: glieli ho chiesti proprio perché mi pare corretto fare chiarezza. Per quello che dicevo, i contenuti di quest'appalto, bene, noi vorremmo solo che emergesse la correttezza di tutto questo, se emerge la correttezza, io sono il primo ad esserne felice, però sarà interessante...perché le anticipo già che probabilmente ci sarà una risoluzione, perché noi chiederemo qualcosa di più di un impegno verbale, le anticipo, Assessore, molto di più, ma molto di più di un impegno verbale, perché queste strane coincidenze che lei ha volutamente, diciamo, omesso o comunque ha volutamente sottovalutato ci sono e sono comunque delle coincidenze che fanno pensare male e lei non può venirmi a dire che noi aspettiamo...ha nominato tre commissari, certo, ha nominato tre commissari per capire...per commissariare l'azienda.
È altra storia il discorso dell'applicazione dell'articolo 32, che ti dice che tu devi comunque applicare il discorso dell'indifferibilità. Altra storia è questa, per cui se lei, giustamente, ci viene a dire che ci vanno almeno due o tre mesi per mettere in piedi un appalto, bene, pensateci già, perché non vorremmo che poi alla fine ci diciate: "noi siamo arrivati a dicembre, perché questi ci hanno risposto a settembre, a dicembre non possiamo intervenire perché non possiamo interrompere una fornitura pasti". Certo che la fornitura pasti è un problema come un problema sono anche i dipendenti. Noi di questo siamo assolutamente preoccupati. Io le chiedo di muoversi e glielo chiederemo per iscritto: le chiederemo di prendere degli impegni ben precisi, perché non è da sottovalutare la cosa. E mi farebbe davvero piacere, Assessore, che mi dicesse chi le ha dato il parere da parte della Regione sulla legittimità dell'atto, ce ne dia una copia, così almeno ci tranquillizziamo tutti...
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...no, mi ha detto che ha chiesto un parere all'Amministrazione regionale su quello che era il comportamento, per cui è interessante avere questo proprio perché, a nostro parere, è da capire. Se non c'è nulla da nascondere poi, bene, pubblicate sul titolo i verbali, le aggiudicazioni, quali erano le offerte! Ditelo! Ditelo che c'erano...solo sul prezzo, poi io non voglio guardare i metodi di aggiudicazione, ma solo sul prezzo la Regione avrebbe risparmiato più di 2 milioni se aggiudicava all'altra offerta. Adesso che vi vantate di aver risparmiato 180 mila euro...
(nuova interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
...a me poco importa se non c'era lei Assessore, c'era un altro Assessore che magari aveva forse più interessi di lei in quella zona, ma glielo dico...ma sinceramente è così, per cui non è importante per me, io voglio solo che le cose siano chiare, lineari e senza sotterfugi: questa è l'unica cosa che chiedo, per cui va a tutela dell'Azienda USL, va a tutela sua, della sua immagine, della sua appartenenza e della sua simpatia politica per una determinata parte. Io sarò felicissimo se lei riesce a dire che nulla c'entra l'appartenenza a Comunione e Liberazione in questa storia qua...benissimo, saremo proprio felici, guardi.
Presidente - Prego Assessore.
Fosson (UV) - Intanto parlare di amicizie e di strane vicinanze, tutto questo bisogna dimostrarlo, e bisognerà vedere se è corretto dirlo. Mi preme dire che Comunione e Liberazione non c'entra niente, assolutamente niente, assolutamente nulla né con l'impegno con le cooperative, né con l'impegno politico. Comunione e Liberazione è un movimento di educazione alla fede; in Comunione e Liberazione ogni esperienza sia nella politica, sia nel privato o nell'industria è un'esperienza che si fa a livello personale, come sono individuali le responsabilità personali, per cui a me dispiace molto, ed è vero, che alcuni di Vivenda facessero parte di Comunione e Liberazione, ma Comunione e Liberazione non c'entra assolutamente nulla con quanto questi hanno fatto e di cui saranno responsabili e io spero anche puniti. Se le posso dire, Comunione e Liberazione è conosciuta in Valle per un'attenzione nell'aver generato il Banco alimentare, per aver provveduto al sostegno di tante madri in difficoltà e per varie opere caritative. Il livello...
(interruzione del Consigliere Gerandin, fuori microfono)
...no, lei mi ha accusato: ha detto che io ho sorvolato, è molto seria la cosa, è molto seria! Io le sto dicendo che alcuni soggetti coinvolti erano di Comunione e Liberazione, ma questo non c'entrava assolutamente niente, se hanno commesso dei reati, ne sono responsabili. Anche lei probabilmente ha degli amici che hanno fatto qualcosa, ma non per questo ne è responsabile.
Presidente - Consigliere Gerandin, però conteniamola sull'ordine del giorno, senza evadere in altre discussioni. Grazie.
Possiamo proseguire con l'ordine del giorno, tenuto conto dell'impegno del Presidente, credo sui punti 15 e 16...passeremmo al punto 17, chiederei all'Assemblea o ai proponenti se possiamo abbinarlo al punto 26, credo che la sostanza sia la stessa. Consigliera Morelli può andare bene? Il punto 17 prevede interventi di tutela della sicurezza stradale. Il punto 26 da lei proposto comunque propone interventi per migliorare le condizioni di sicurezza della circolazione, possiamo metterli assieme? Grazie.
Punti 17 e 26 all'ordine del giorno.