Oggetto del Consiglio n. 1320 del 24 giugno 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1320/XIV - Interpellanza: "Approfondimenti circa la valutazione degli impatti delle emissioni dell'acciaieria sull'area urbana di Aosta".
Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
Il tema di questa nostra interpellanza, che, tra l'altro, è stato ripreso anche in questi giorni in diversi articoli della stampa a testimonianza dell'interesse che c'è per questi problemi relativi alla qualità dell'aria e al miglioramento della qualità dell'aria e, tra l'altro, più in generale è un tema che...ha come tema la salvaguardia dell'ambiente, intesa come la casa comune, su cui anche Papa Francesco ha recentemente fatto un'enciclica, che, insomma, porta un messaggio importante. Questa nostra interpellanza prende spunto da uno studio tecnico che è stato redatto dai tecnici dell'ARPA, dalla relazione che riguarda il monitoraggio delle emissioni industriali, in particolare modo del particolato e dei metalli che ci sono sul particolato. In questi giorni abbiamo ascoltato segnali di ottimismo, che l'aria di Aosta è buona, che vi sono stati miglioramenti nel tempo, tuttavia noi riteniamo che bisogna fare attenzione a non essere troppo ottimisti, perché, leggendo lo studio, dal dettaglio dello studio emergono delle criticità soprattutto per quanto riguarda le emissioni che non vengono captate dagli aspiratori, quindi non le emissioni principali, quelle che vanno via dai camini e poi vengono assorbite dai filtri, ma quelle che vengono diffuse attorno alla zona, che non sono trascurabili. Tanto per fare alcuni esempi, l'acciaieria si valuta che abbia un impatto non irrilevante sulla città di Aosta, tant'è vero che il 40 percento delle polveri deriva da lì e addirittura il 90 percento dei metalli contenuti nelle polveri, quindi è qualcosa su cui bisognerebbe pensare di fare...come si è già fatto, ma continuare a fare dei continui miglioramenti per cercare di ottenere sempre migliori risultati. È vero che altre fonti sono il traffico e il riscaldamento, ma questa è forse per Aosta la voce più rilevante.
Abbiamo visto che vi sono dei provvedimenti autorizzativi partiti nel 2007 e rinnovati nel 2012, l'AIA, che prevedevano degli interventi. Oggi vorremmo capire se gli interventi che erano stati previsti sono stati rispettati, se il cronoprogramma viene rispettato e in più, siccome lo studio prevedeva di andare a fare ulteriori approfondimenti, ulteriori verifiche al fine di conoscere - perché solo conoscendo quali sono i dati si può pensare di fare degli interventi che vadano a migliorare le cose -, se è intenzione del Governo andare in questa direzione che i suoi tecnici auspicavano. In più cosa si ritiene di inserire in fase di un prossimo rinnovo dell'AIA, come si pensa che avverrà, quali cose si intendono introdurre per avere ancora ulteriori miglioramenti e, siccome durante la campagna elettorale delle comunali è stato detto di tutto e di più sull'acciaieria, arrivando addirittura a posizioni estreme...su questo...nel senso che io non vorrei entrarci e vorrei che ognuno facesse il proprio lavoro, ma sono state dette cose da campagna elettorale. Una cosa interessante su cui però bisognerebbe fare una valutazione è quale futuro ipotizza il Governo regionale per l'area industriale, quindi non per l'acciaieria, ma quale tipo di sviluppo ha in mente il Governo per la zona industriale. Questo quindi non va ad interferire con chi fa la propria attività, ma è una questione tutta politica su quale sviluppo si vuole perseguire. Grazie.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Bianchi.
Bianchi (UV) - Sì, grazie Presidente.
Risponderei ai due punti in maniera congiunta, punto 1: "se sia intenzione del Governo regionale avviare gli approfondimenti per valutare gli impatti delle emissioni diffuse in prossimità dell'acciaieria CAS sull'area urbana"; e punto 2: "quali misure di miglioramento e integrazione del provvedimento dell'AIA 2012 si intendono realizzare nel prossimo futuro". Il miglioramento della qualità dell'aria sul territorio è sempre stato uno degli obiettivi del Governo. Tale azione è stata demandata alla struttura dell'Assessorato del territorio e ambiente che si avvale, sotto il profilo tecnico, di ARPA. Dal punto di vista operativo, già a partire dal 2007 è stata installata nelle immediate vicinanze dell'acciaieria una stazione di misura, un sito fisso, in via Primo Maggio per valutare l'impatto dello stabilimento industriale sulla qualità dell'aria. Occorre ricordare che la stazione di via Primo Maggio, ubicata in un sito suburbano è una stazione di misura definita industriale, in quanto conforme alle richieste del decreto legislativo n. 155 del 2010, quindi stazione ubicata in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato prevalentemente da singole fonti industriali. Quella stazione quindi è proprio collocata per valutare l'influenza che ha la CAS sulla qualità dell'aria nella plaine.
Per quanto concerne invece la misurazione a fondo urbano, la stazione di riferimento è quella di Piazza Plouves, la quale, secondo le simulazioni modellistiche, si trova sopra vento rispetto all'acciaieria. Si sottolinea che poi a supporto di questa stazione vi è quella localizzata in via Liconi e, tramite una stazione mobile, si faranno anche delle misurazioni nella zona di Charvensod. Il confronto dei dati rilevati nel sito di misura industriale con i dati dal fondo urbano consente una quantificazione inequivocabile degli effetti riconducibili alla riduzione delle emissioni da parte di CAS rispetto ad altre fonti emissive dell'area urbana di Aosta attualmente presenti, come ricordava lei sul traffico e il riscaldamento.
La stazione industriale di via Primo Maggio è stata recentemente riposizionata nei pressi della Pépinière d'entreprises di Aosta a causa di lavori per la costruzione di un parcheggio pluripiano e in futuro, terminati i lavori, tornerà in via Primo Maggio. Secondo il cronoprogramma - ed era in effetti un problema che era sorto anche all'interno dell'osservatorio, come ha ricordato lei, lunedì scorso -, i lavori dovrebbero terminare intorno all'estate del prossimo anno. Chiaramente quindi è un periodo molto transitorio, cioè molto breve.
Prima di attivare la stazione fissa di monitoraggio nei pressi della Pépinière, a fine giugno 2014, ARPA ha ritenuto necessario condurre una campagna di misura con una strumentazione mobile per il PM10 e per i metalli, che ha interessato i mesi di marzo, aprile e maggio 2014, al fine di poter disporre di una serie di misure in parallelo sufficientemente lunga e per poter avere indicazioni sulla correlazione tra i dati dei due siti di monitoraggio industriale: via Primo Maggio e quello di Pépinière, che hanno comunque confermato l'idoneità di quest'ultimo sito. I dati di monitoraggio più recenti, illustrati anche nella relazione annuale del 2014 sulla qualità dell'aria, redatta dall'ARPA, evidenziano una differenza tra i due dati storici, registrati dalla centralina di via Primo Maggio e di Pépinière a fronte di una sostanziale invarianza di quella di fondo urbano di Piazza Plouves. Tale circostanza ha indotto l'avvio di una prima fase di approfondimento che ha portato alla risultanza, al momento solo qualitativa, che tale differenza sia imputabile al contributo apportato dalle emissioni diffuse che tendono a depositarsi nelle immediate vicinanze del perimetro dell'acciaieria e non possono pertanto essere misurate dalla centralina ubicata presso la Pépinière.
Lo spostamento della centralina ha pertanto contribuito ad aumentare il livello di conoscenza delle dinamiche delle emissioni in atmosfera provenienti dallo stabilimento Cogne e ha indirettamente confermato l'efficacia del lavoro svolto da CAS nei riguardi dei sistemi di abbattimento di emissioni convogliate. Bisogna ricordare che da quest'anno proprio sui camini della CAS c'è un monitoraggio continuo, 24 ore su 24, attività quest'ultima che ha monopolizzato i primi due anni del cronoprogramma di interventi...prescritto nel provvedimento AIA del 2012 e le date sono state rispettate, quindi il cronoprogramma è stato rispettato.
Come già evidenziato in precedenza, gli studi di ARPA richiedono ulteriori approfondimenti, che devono essere effettuati con l'attuale configurazione delle centraline. In tal senso la delocalizzazione di via Primo Maggio alla Pépinière costituisce un'opportunità, quindi importante per meglio studiare la dinamica delle emissioni di CAS nell'intertempo di costruzione del parcheggio multipiano.
In risposta al primo quesito va evidenziato pertanto che quanto riportato nella relazione annuale 2014 non è frutto di un'azione estemporanea, ma il risultato di un continuo impegno da parte degli uffici della Regione e degli uffici di ARPA nel monitorare gli impatti dell'acciaieria che da anni...e che continueranno nel futuro.
La relazione annuale del 2014 sulla qualità dell'aria evidenzia inoltre che ulteriori miglioramenti nel contenimento delle emissioni provenienti dallo stabilimento potranno essere ricercati principalmente nelle emissioni diffuse che non sono intercettate da sistemi di aspirazione. Il provvedimento AIA prevede che le azioni relative all'abbattimento delle emissioni diffuse debbano essere effettuate da CAS entro la fine di quest'anno, quindi principalmente delle tamponature che verranno effettuate, perché il cronoprogramma, come le ricordavo, verrà rispettato.
Allo stato attuale diversi interventi riportati nell'autorizzazione integrata ambientale sono stati completati, ma solo nei primi mesi del 2016 sarà possibile valutare le ricadute sulla qualità dell'aria ad essi connesse, in quanto gli ultimi interventi previsti dal cronoprogramma devono essere ultimati entro il 31 dicembre del 2015 e solo al termine degli stessi sarà quindi possibile analizzare gli effetti finali e valutare eventuali misure aggiuntive, cioè vale a dire che prima si fanno le analisi e poi si vedranno quali sono le cose da fare.
In risposta quindi al secondo quesito, solo una volta ultimati questi ultimi interventi e analizzata l'evoluzione dei dati della stazione di monitoraggio industriale, pertanto potrà essere possibile una valutazione in merito all'introduzione di ulteriori misure di contenimento. Occorre in ogni caso sottolineare che i dati rilevati sinora consentono di evidenziare un costante miglioramento dei parametri monitorati, in particolare per quanto riguarda il livello dei metalli del PM10.
Concludo sottolineando che i dati relativi ai metalli della stazione di fondo urbano di Piazza Plouves evidenziano un andamento decrescente a riprova dell'efficacia degli interventi fin qui eseguiti. In ogni caso credo vada evidenziato l'enorme lavoro svolto per il monitoraggio ed il controllo della qualità dell'aria, coscienti del fatto che lo stabilimento CAS, così importante...e qui evidenzio quanto sia importante per il Governo regionale quest'attività, quest'industria sia sotto l'aspetto economico che lavorativo...ritengo però opportuno in ultimo segnalare che il livello approfondimento del monitoraggio delle emissioni provenienti dallo stabilimento CAS risulta essere il più accurato e dettagliato a livello nazionale, tanto da essere usato come un punto di riferimento da altre ARPA e da altre situazioni analoghe alla nostra. Il monitoraggio di CAS, per quanto fa il Governo regionale, per quanto fa ARPA, quindi è un'eccellenza in quanto viene presa appunto da altre Regioni come esempio. Grazie.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
Grazie Assessore per la risposta, che però solo in parte soddisfa. Una cosa che va detta in premessa è che nessuno vuole mettere in dubbio il lavoro di monitoraggio e la professionalità di chi lavora al monitoraggio, né tanto meno vuole andare a fare battaglie contro chi lavora, perché ci rendiamo tutti conto di quanto sia importante il lavoro, soprattutto in questo momento. Sgombriamo quindi pure il campo da equivoci e, a riprova di questo e a riprova di quanto i tecnici di ARPA lavorino bene, vi sono però dei dati che non si possono non considerare, soprattutto se si vuole andare a fare degli interventi migliorativi, perché se è vero, come ci è stato detto, che si vuole andare a fare continui miglioramenti e se è vero che misurando con quelle centraline è inequivocabile che gli apporti siano derivanti dall'acciaieria, vi è però qualcosa che ha a che vedere non con le emissioni, ma con le deposizioni e noi parliamo di decine di tonnellate all'anno di deposizioni e di metalli imputabili all'attività di acciaieria, come il nichel e il cromo. Per fare un esempio, il nichel, vedo se riesco a vedere bene...finché c'è stata la centralina del Primo Maggio, eravamo a 165 come deposizioni lì, mentre i valori medi nella Comunità europea sono di 65; per il fondo urbano, Piazza Plouves, 48. In Europa si va da un minimo di 5 ad un massimo di 11: questi sono dati di ARPA. È vero che si sono fatti dei miglioramenti, ma alcune criticità permangono, per cui bisogna non aspettare gli interventi...aspettare gli interventi per pianificare bene, ma l'idea è quella di continuare ad andare per raggiungere perlomeno i valori a livello europeo, perché ad oggi noi siamo a dei livelli superiori e, considerato che comunque un'acciaieria si trova in una città, questo non si può trascurare. Su questo quindi bene, ma noi penso che ritorneremo per andare a vedere costantemente, a seguire, a fronte degli interventi fatti, quali miglioramenti si avranno sulla qualità dell'aria, perché ad oggi siamo ancora lontani da quei risultati che noi vorremmo in una città alpina, nella nostra città dove viviamo. Grazie.
Presidente - Punto 21 all'ordine del giorno.