Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 10 del 13 gennaio 1981 - Resoconto

OGGETTO N. 10/81 - RETE DI DISTRIBUZIONE URBANA, PER LA CITTÀ DI AOSTA E COMUNI LIMITROFI, DEL GAS METANO PER USI DOMESTICI E PER RISCALDAMENTO. (Interpellanza)

Presidente - Do lettura dell'interpellanza dei Consiglieri Nebbia, Tripodi, Minuzzo e De Grandis:

INTERPELLANZA

A seguito dell'illustrazione in Consiglio da parte dell'Assessore competente circa le prospettive di realizzazione del metanodotto sino ad Aosta, i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l'Assessore competente onde conoscere se non ritenga utile studiare la possibilità di realizzare una rete di distribuzione urbana, estesa anche ai Comuni confinanti con Aosta, del metano ad uso domestico o per impianti di riscaldamento, in modo da costituire una valida fonte alternativa d'energia a minimo inquinamento.

Presidente - Illustra l'interpellanza il Consigliere Nebbia, ne ha facoltà.

Nebbia (PSI) - In occasione del passato Consiglio, l'Assessore ci ha detto che ci sono buone possibilità e probabilità che la rete nazionale per il gas metano raggiunga la zona di Aosta. Ora noi pensiamo che, se il gas metano è utilissimo (direi quasi, a volte, indispensabile) per alcune industrie, sia anche conveniente una sua utilizzazione da parte di utenti privati, sia per l'uso domestico che per gli impianti di riscaldamento. Ricordo che oramai buona parte dell'Italia del nord usa impianti di riscaldamento a gas metano, che hanno la qualità, oltre che di essere meno inquinanti rispetto a quelli a gasolio, di poter essere frazionati per ogni singolo appartamento e quindi di rispondere meglio alle esigenze della gente nelle costruzioni mono-familiari, oppure nei centri storici, dove molto spesso è impossibile installare centrali termiche tradizionali per mancanza di spazio.

Sarebbe però opportuno vedere e studiare la necessità di una rete di distribuzione, in quanto il territorio urbanizzato è abbastanza disperso, e potrebbe darsi che i costi fossero elevati.

L'interpellanza quindi è rivolta all'Assessore per conoscere il pensiero suo e della Giunta in materia.

Presidente - Risponde l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Chabod, ne ha facoltà.

Chabod (DC) - L'interpellanza che è stata fatta dai Consiglieri Nebbia, Tripodi, Minuzzo e De Grandis, era già stata fatta dai comunisti Bajocco e Cout il 5 dicembre. Allora avevo già risposto; non ripeterò tutto quello che ho detto sulla BEI, risponderò solo all'interpellanza.

L'area interessata comprende 26 Comuni della Valle d'Aosta, cioè tutti i Comuni fino a Villeneuve. Noi pensiamo che dobbiamo prima realizzare la tubazione centrale del metanodotto, poi senz'altro ne parleremo con i Comuni. Ad ogni modo i Comuni interessati sono 26; se volete ve li leggo tutti, ma non penso sia necessario, perché partono da Pont-Saint-Martin e vanno fino a Villeneuve.

Presidente - La parola al Consigliere Nebbia per la replica.

Nebbia (PSI) - Io avevo ascoltato la risposta dell'Assessore all'interpellanza dei compagni comunisti, ed è proprio in base a quella risposta che era stata fatta questa interpellanza. Siamo pienamente d'accordo che se non arriva il condotto principale del metanodotto non è necessario parlare di rete di distribuzione, però sono due cose sostanzialmente diverse; la rete di distribuzione infatti è una rete a sezioni ridotte, che sconvolgerebbe notevolmente il tessuto viabile dei Comuni e della città di Aosta, mentre il problema e i finanziamenti della BEI si riferiscono alla conduttura principale che arriva fino a Villeneuve; l'interpellanza era relativa alla rete di distribuzione. Mi pare di avere capito, interpretando la risposta, che in questo momento l'Assessore non ritiene sia il caso di parlarne; caso mai, dice, ne parleremo quando ci sarà la conduttura principale.