Oggetto del Consiglio n. 9 del 13 gennaio 1981 - Resoconto
OGGETTO N. 9/81 - PROBLEMI CONCERNENTI L'AEROPORTO REGIONALE. (Interpellanza)
Presidente - Do lettura dell'interpellanza dei Consiglieri Minuzzo, Nebbia, Tripodi e De Grandis:
INTERPELLANZA
CONSTATATO che la rete di recinzione dell'Aeroporto regionale per lunghi tratti è divelta;
VISTI gli impegni presi dall'Assessore al momento del rinnovo della convenzione con l'Aeroclub Valle d'Aosta;
PRESO ATTO che il capannone recentemente acquistato dalla ditta Follioley, peraltro per un cifra certamente non irrilevante, in stato di assoluta decadenza;
INTERPELLANO
l'Assessore competente per conoscere:
1) nell'eventualità di incidenti che potrebbero verificarsi per la carente recinzione dell'aeroporto di chi è la responsabilità;
2) se non ritiene opportuno intervenire per la sistemazione del capannone (stesso) citato.
Presidente - Chi illustra l'interpellanza? La parola al Consigliere Minuzzo.
Minuzzo (PSDI) - L'interpellanza mi sembra abbastanza chiara: il fatto che ritengo più grave è che, qualora ci fosse un controllo da parte dell'organo competente, l'Aeroporto di Aosta, nello stato in cui si trova attualmente, verrebbe senza dubbio chiuso al traffico. E, oggi come oggi, con le nuove normative e con le nuove disposizioni in materia, sarebbe ben difficile poter fare riaprire lo stesso e omologare la pista.
Spero che l'Assessore sia andato a rendersi conto di persona di come stanno effettivamente le cose, e, se è andato, probabilmente avrà avuto la possibilità di verificare e di constatare che ci sono perfino dei cani in giro per l'aeroporto. Quando ci sono andato io c'erano addirittura delle pecore che pascolavano all'interno del recinto, appunto perché buona parte della cinta è divelta.
Senza poi tenere conto che verso la stazione dell'autoporto ci sono dei passaggi continui di autisti dei TIR, che, anziché fare tutto il giro per recarsi in regione America, attraversano il campo di aviazione.
Volevamo avere, presentando questa interpellanza, dei chiarimenti in merito, anche perché l'allora Assessore alle Finanze, quando si è trattato di rinnovare la convenzione con l'Aeroclub, si era preso l'impegno di far sistemare il tutto. Non so se questo impegno sia stato mantenuto, e la recinzione nuovamente divelta in un momento successivo, o se, diversamente, non sia stato fatto assolutamente niente.
Aggiungo a questo la situazione del capannone acquistato dalla ditta Follioley, che attualmente è utilizzato in buona parte dai paracadutisti: se l'Assessore è andato a vedere, avrà potuto rendersi conto di persona che il soffitto sta crollando e che ci sono delle grosse crepe nei muri perimetrali, che costituiscono un pericolo per coloro che si recano a fare lo sport di paracadutismo.
Volevamo sentire in merito cosa poteva risponderci l'Assessore.
Presidente - Risponde l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.
Borbey (DC) - Il problema del ripristino o rifacimento completo della recinzione dell'aeroporto, è già da anni sul tappeto, perché in effetti l'attuale recinzione, che è costituita da una rete metallica pura e semplice, con dei paletti minimi a 'T', ha subito l'intervento dei soliti vandali. La situazione già precaria della rete, infatti, ha permesso alle persone che si trovavano verso la località autoporto e volevano andare al Bar dell'Aeroporto senza fare il giro per la strada normale, di abbattere in molti tratti la recinzione, che, come dicevo, è al 50% marcita e di attraversare l'aeroporto. Così è successo per esempio - e di questo eravamo già al corrente in primavera - che nell'atterraggio di due aerei svizzeri, i quali tendenzialmente atterrano non su pista battuta ma su prato, ci fossero all'interno della recinzione due autisti di TIR, i quali stavano ad osservare l'aereo sentendosi al sicuro convinti che quello atterrasse sulla pista; l'aereo invece atterrava sull'erba, e quelli hanno rischiato di esser presi sotto.
Questo particolare permette di individuare qual è la pericolosità della mancanza delle recinzione. Questa recinzione indubbiamente deve essere rifatta, ed è chiaro che siamo in ritardo, ma, se dev'essere rifatta, non deve più esserlo con la normale rete metallica, ma in modo diverso, con una altezza superiore e con altro materiale. Il costo non è indifferente, perché per tutto il lato ovest e per tutto il lato sud si parla di una cifra che si aggira sui 280-300 milioni.
Oggi siamo a questo punto: l'Assessorato ai Lavori Pubblici, assieme all'Assessorato al Turismo, ha alcuni capitali a residuo che erano già stanziati per l'aeroporto, in parte per la ristrutturazione di impianti elettrici, in parte per il ripristino di alcune pompe per il gasolio; abbiamo annullato determinate delibere di impegni e abbiamo assommato una certa cifra, che ammonta attualmente a 58 milioni; la aumenteremo di circa una ventina di milioni e faremo un appalto per circa 80 milioni per fare una parte di questa recinzione - in modo particolare si tratta di quella ad ovest - ed iniziare il tratto della recinzione a sud. Se il bilancio avrà la disponibilità finanziaria, eseguiremo completamente la recinzione.
Per quanto concerne invece il secondo punto, lo riteniamo di secondaria importanza, anche se riconosciamo che il capannone ha bisogno di manutenzione straordinaria per quanto concerne sia la porta di ingresso, che non è più scorrevole, sia la controsoffittatura, ed anche tutti i servizi igienici e sanitari. Non lo riteniamo, ad oggi, pericoloso per chi vi entra, almeno per determinate attività, perché la controsoffittatura non crea pericoli per le persone che vi abitano.
L'impostazione della Giunta, quindi, se ne avrà i fondi, è quella di provvedere prioritariamente e completamente alla recinzione, per poi intervenire, se ci saranno disponibilità di bilancio , per altre opere, che non riguardano soltanto la sistemazione dell'ex capannone Follioley, ma anche altre strutture che il Consiglio di Amministrazione dell'Aeroporto ha chiesto in prima istanza all'Assessorato al Turismo, che è l'Assessorato competente, e in seconda istanza anche all'Assessorato ai lavori Pubblici. Ma, per quanto possiamo affermare ad oggi, riteniamo che a marzo inizieranno i lavori della recinzione.
Presidente - La parola al Consigliere Minuzzo per la replica.
Minuzzo (PSDI) - Mi ritengo soddisfatto della risposta dell'Assessore, e benché non concordi con lui sulla pericolosità del capannone. Volevo inoltre far notare all'Assessore e rilevare che lo scorso anno, al momento del rinvio, su mia richiesta, della convenzione con l'Aeroclub, l'Assessore ebbe a dichiarare che la recinzione sarebbe costata circa 180 milioni; vediamo che quest'anno siamo già arrivati a 280, quindi ritengo necessario che si proceda al più presto, e spero che l'Assessore mantenga fede alla parola data, quando dice che a marzo inizieranno i lavori per la nuova recinzione. Staremo a verificare, e allora vedremo.