Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1311 del 24 giugno 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1311/XIV - Interpellanza: "Modificazione delle direttive relative all'erogazione dei finanziamenti previsti dal Fondo Microcredito".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Rispetto al microcredito, che, secondo noi, è un'iniziativa molto importante, dovremo sicuramente fare degli aggiustamenti, Assessore, perché ci sono delle questioni che lei ben conosce e che, diciamo così, frenano un po' quest'iniziativa, ripeto, lodevole che dovrebbe aiutare il più possibile ad ampliare il numero di persone per accedere a questo tipo di credito e che attualmente segna invece un po' il passo, perché? Perché dal 6 febbraio di quest'anno in sostanza sono pervenute soltanto 76 domande e abbiamo un importo assegnato in linea, diciamo così, teorica, non ancora erogato, di 1 milione e 660 mila euro di finanziamenti richiesti, mentre la spesa complessiva era prevista sui 4 milioni. Sto andando a memoria, ma mi sembra più o meno quella la cifra, poi eventualmente lei mi correggerà.

I problemi che ci sono sono diversi. Io mi sono concentrato in quest'interpellanza sulla questione della "bancabilità", cioè quando una persona che richiede questo microcredito ha i requisiti o non ha i requisiti perché dovrebbe essere un soggetto non bancabile, cioè un soggetto che non ha i requisiti per poter accedere al credito in maniera tradizionale. Ci sono però poi altre questioni: la questione relativa, per esempio, al tempo che ci vuole dal momento della domanda al momento dell'erogazione, piuttosto che altre questioni tecniche, ma adesso ci soffermiamo su questo, che è stato l'elemento che attualmente ha creato le maggiori difficoltà e i problemi.

Nell'interpellanza io ho fatto un riferimento molto chiaro: ho da un lato messo qual è, diciamo così, la situazione attuale, dove è la banca che deve in qualche modo certificare la non "bancabilità" del soggetto, cosa che peraltro è piuttosto complicata perché difficilmente le banche dichiarano questa cosa, anzi spesso, quando si arriva poi al momento finale, alla stretta finale, la banca ti concede del credito proprio perché capisce che altrimenti perderebbe un cliente, questo però va a danno di chi lo chiede perché chiaramente paga più interessi. Dicevo però che in altre Regioni ci sono diciture differenti sicuramente più elastiche e sicuramente che danno maggiore possibilità di accesso e ne ho qui citato un esempio, chiaramente poi gli uffici potranno controllare meglio di me se quest'esempio preso da un altro regolamento sempre approvato sul microcredito, sempre relativo a fondi del Fondo Sociale Europeo, sia altrettanto valido quanto quello fatto nel nostro regolamento. In questa definizione diversa si guardano cose diverse, cioè non è più la banca, è un ente terzo che decide chi è bancabile, chi no, ma è il regolamento stesso che lo specifica, dove dice, per esempio, qual è l'ammontare del reddito che si percepisce, quali sono le possibilità di offrire garanzie reali, anziché no, qual è la situazione contrattuale della persona e così via. Sono questioni quindi più lasciate all'ente tecnico, che poi gestisce all'interno dei nostri uffici se il soggetto diventa bancabile, oppure no. Non diamo quindi la possibilità alla banca, all'ente terzo di fare, diciamo così, i suoi interessi, perché diventano interessi poi della banca...ma invece di gestire noi direttamente noi la cosa... Ora, quindi le chiedo in quest'interpellanza se è possibile, secondo lei, se si è informato con gli uffici, cambiare questa dicitura e poi magari approfondiremo meglio le questioni relative a tutta la gestione del microcredito in un'altra interpellanza.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Marquis.

Marquis (SA) - Grazie Presidente.

Il collega Cognetta ha rappresentato la situazione relativa al microcredito con particolare riferimento ai problemi che sono stati evidenziati nel corso della sua gestione e sotto il profilo della bancabilità. Innanzitutto, come premessa delle considerazioni che sono state esposte, vorrei evidenziare che non è possibile in corso di procedura apportare delle modificazioni, perché queste verrebbero a ledere il principio della pari opportunità tra tutti i cittadini, pertanto questo va chiarito credo preliminarmente in quanto non è possibile pensare di andare oggi ad intervenire sul bando in corso di istruttoria. Se invece facciamo delle considerazioni in prospettiva, era già stato detto in altre occasioni, quando ho avuto modo di riferire su quest'argomento che al termine della procedura di istruttoria, sulla scorta di quelle che sono state le evidenze negative sotto il profilo della gestione, i problemi sarebbero stati evidenziati, in quanto questa è una misura di carattere sperimentale e altamente innovativa...e avremmo fatto il punto della situazione per poi andare ad introdurre in una versione successiva ad una riedizione del microcredito i correttivi che sarebbero stati nell'interesse di coloro che sono interessati verso l'iniziativa.

Io ho sottoposto la questione così com'è stata rappresentata dal collega Cognetta agli uffici, i quali sotto il profilo tecnico hanno evidenziato che sostanzialmente si riprendono i criteri gestionali che sono stati applicati dalla Regione Sardegna, ma sono dei criteri gestionali che non porterebbero fondamentalmente ad una semplificazione rispetto all'attuale previsione del nostro articolato, in quanto va sottolineato che nella prima parte dell'articolo, che non è stato richiamato e citato, sono stati stabiliti tutta una serie di indicatori, che hanno in sostanza tramutato cioè i concetti normativi in cui si esprime la situazione di non bancabilità in maniera oggettiva e gestibile da parte degli uffici.

Per quanto riguarda invece il concetto di bancabilità, che è consequenziale alla presentazione di una dichiarazione delle banche, questo è un discorso facoltativo, perché la norma dice: "è comunque possibile dimostrare la non bancabilità attraverso una dichiarazione rilasciata da un istituto bancario", quindi non è indispensabile, ecco, questo va a chiarimento.

Detto questo, il problema va affrontato, è un problema che, secondo la scaletta degli uffici al termine della procedura, che è prevista per questo mese prossimo di luglio, dovrà essere visto e credo che ci verranno fatte delle proposte per cercare di intervenire, per rendere questo strumento più flessibile e più agevole, diciamo, per poter essere accessibile ad una platea superiore di beneficiari e quindi verrà portato all'attenzione della commissione consiliare competente, che potrà fornire, in quella occasione i contributi per migliorare la situazione esistente. Io ho accolto con piacere anche il modo con cui è stata presentata, dal collega Cognetta la sua istanza, la sua interpellanza, perché dimostra un'attenzione al problema e anche di aver centrato sostanzialmente con il suo focus le problematiche che hanno dato maggior rilievo nella gestione dell'iniziativa. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Cognetta.

Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.

Infatti, Assessore, sapevo che non si può cambiare in itinere, ma che a luglio, diciamo così, a fine luglio, dovremo cominciare a rivedere questa cosa, perché il prossimo bando deve avere dei cambiamenti, perché sinceramente così...lei ha detto che è sperimentale, abbiamo tutta una serie di cose da portare come esperienza rispetto a questa del microcredito, anche perché, ripeto, per noi è una cosa molto importante che sicuramente deve essere sviluppata e gestita meglio. Sul profilo tecnico, rispetto alla questione della Sardegna, sì, in effetti io ho letto diverse direttive e quella della Sardegna mi sembrava da questo punto di vista la più facile, mi passi il termine, anche per cercare di erogare il più possibile i contributi, perché l'interesse poi alla fine è quello di poter dare a tutti o alla maggiore platea possibile l'accesso a questi contributi, perché purtroppo notiamo - noi abbiamo anche l'esperienza del microcredito nazionale - che le banche ostacolano moltissimo questo tipo di iniziative, perché chiaramente questo sottrae loro una forte importante di guadagno che è quello sugli interessi dei prestiti che fanno, perché, diciamo così, è poi lì che loro esercitano la loro funzione. Spero quindi appunto che in commissione avremo modo di confrontarci e di riuscire in qualche modo a trovare una soluzione migliore per il prosieguo di quest'iniziativa.

Presidente - Punto 13 all'ordine del giorno.