Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1309 del 24 giugno 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1309/XIV - Interrogazione: "Notizie in merito all'utilizzo della sala slot machine situata nel comune di Quart di proprietà della Casino de la Vallée".

Président - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Perron.

Perron (UV) - Merci Monsieur le Président.

Due parole, collega Ferrero, per fotografarle la situazione. La società 4Games, che è quella alla quale lei fa riferimento, è stata costituita nel 2006 per l'apertura di punti fisici per quello che è chiamato il cosiddetto "gioco legale". Nel 2008 sono stati aperti i primi due punti di gioco: uno a Torino e uno a Quart, gestiti direttamente dalla società controllata dal Casinò. Successivamente, considerato l'interesse riscontrato da parte di diversi investitori, è stato predisposto un contratto standard per cedere il know-how e l'utilizzo del marchio Saint-Vincent Slot Club, selezionando dei partners che erano intenzionati a procedere all'apertura di sale giochi con l'insegna legata in qualche modo a quella della cittadina sede della Casa da gioco. L'interesse per il Casinò era quello di promuovere il marchio della Casa da gioco. Purtroppo le previsioni di business fin da subito non rispettarono le aspettative e pertanto si decise di procedere alla cessione delle sale. L'attività commerciale di esercizio pubblico di sala giochi nell'unità locale sita a Quart, località Amérique, gestita dall'azienda 4Games è stata da quest'ultima ceduta con atto notarile del 31 marzo 2010. Durante la trattativa di cessione l'acquirente dimostrò interesse al mantenimento del marchio e lo stesso fu invitato a contattare la Regione, proprietaria dello stesso. Nelle more di un accordo che sembrava non concludersi, a fine aprile 2010 l'acquirente decise autonomamente di non utilizzare il marchio e fu invitato pertanto ad oscurare lo stesso.

Sui quesiti: avendo il cessionario deciso di non utilizzare il marchio, come le ho detto, non sono state pagate le royalties per la sala gioco di Quart avendo lo stesso provveduto a modificare l'insegna. L'unico punto in franchising aperto con il marchio Casinò di Saint-Vincent Slot Club per il quale la società 4Games ha percepito royalties è stata la sala giochi di Torino; nel periodo dicembre 2008-marzo 2010 le quote incassate sono state pari a 83 mila euro.

Sul punto 2 il contratto di locazione del locale al tempo preso in affitto in località Amérique, di proprietà dei Signori Barocco Ennio e Barocco Giovanni, è stato ceduto unitamente al ramo aziendale al momento della dismissione di ogni attività per procedere alla liquidazione volontaria in data 31 marzo 2010. Attualmente, non essendo più parte in causa, a me non è dato sapere se questi locali siano stati successivamente ceduti o se i proprietari siano sempre i medesimi.

Punto 3: le difficoltà riscontrate nell'ingresso in un'area di business fino ad allora sconosciuta alla Casa da gioco valdostana che è il "gioco pubblico" hanno determinato un approccio differente dei soci che hanno consensualmente deciso di dismettere i punti vendita e di continuare nell'impiego di risorse nell'attività relativa al gioco pubblico in maniera indipendente. Con la chiusura della 4Games nel 2010 quindi è venuto in qualche modo a mancare il motore dell'iniziativa che rispondeva all'indirizzo di promuovere, attraverso sale giochi sul territorio nazionale, il nome di Saint-Vincent legato al gioco e l'esperienza è stata considerata conclusa. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Ferrero.

Ferrero (M5S) - E così abbiamo dato l'estrema unzione, anzi direi che abbiamo seppellito anche l'ennesima iniziativa del Casinò, peccato perché, se si calcolano i costi di costituzione della società della 4Games e tutto quello che è avvenuto dopo, penso che la Regione ci abbia rimesso anche in questo senso, in quest'occasione. Peccato perché magari si poteva fare una programmazione, fare un qualcosa che desse un'idea di quelle che potevano essere le prospettive di un'iniziativa del genere, perché alla fine è stata un'iniziativa fallimentare. Ovviamente, beh, se non altro ci confortiamo con il fatto che i Signori Barocco Ennio e Barocco Giovanni abbiano potuto affittare i locali per quel periodo e ovviamente, per carità, i nomi già la dicono lunga su chi sono i soliti fortunati nelle operazioni del Casinò.

Presidente - Punto 11 all'ordine del giorno.