Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1306 del 24 giugno 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1306/XIV - Interrogazione: "Notizie in merito alla predisposizione di un progetto di legge sull'erogazione di farmaci a base di cannobinoidi a carico del Servizio sanitario regionale".

Président- La parole à l'Assesseur Fosson.

Fosson (UV) - Sì grazie. Buongiorno a tutti.

Affronterò questo tema considerando e sostenendo sicuramente non una posizione ideologica, ma solo una posizione e una valutazione sanitaria. La domanda è: servono tali farmaci ai pazienti valdostani? Io sono d'accordo che, se fosse veramente così, allora non sarebbe un uso improprio a doverci spaventare, tant'è vero che l'uso fatto in Valle d'Aosta come farmaci antidolore, di morfina, metadone, eccetera, è molto ampio. È vero che nove Regioni d'Italia hanno fatto delle leggi su questa concessione, sempre per un uso sanitario, anche se bisogna rilevare che le nove leggi sono molto differenti tra di loro. Sulla produzione poi si è dato l'incarico all'Istituto militare toscano di produrre la cannabis, in un quadro però in cui c'è disomogeneità di indicazione da cui ne deriva che manca un'indicazione nazionale precisa in tal senso.

Proprio perché non voglio essere ideologico su questo, dal punto di vista scientifico e sanitario, bisogna dire che sono due i principi utili contenuti nella cannabis: il cosiddetto "THC", tetraidrocannabinolo e il cannabidiolo, cioè un altro farmaco che, mischiato al THC, diminuisce quelli che sono gli effetti...chiamiamoli psicotropi della prima molecola. Sono dei farmaci che è difficile dosare, su cui ci sono, appunto, queste controindicazioni di tipo psicotropo, ma, sempre soffermandoci sull'uso soltanto sanitario, quali sono le indicazioni di questi farmaci? Soprattutto su neuropatie degenerative, tipo la SLA, tipo malattie neurologiche come la sclerosi multipla e in linea generale vengono usati - nelle delibere delle Regioni che hanno normato la materia è detto chiaramente - solo alla fine di un percorso, cioè quando si sia verificata l'inutilità dei farmaci comunemente usati e autorizzati. Devo dire che l'uso del Sativex, spray orale, che è già in atto in America da molto tempo, ha avuto proprio su questi malati con malattie neurologiche delle controindicazioni importanti, per cui c'è una riflessione sul piano farmaceutico sul suo uso. Sempre in questa logica vorrei dire che nella nostra regione c'è un'attenzione particolare alla terapia del dolore, nel senso che nel 2001 è nato il Centro di Terapia antalgica: uno dei primi per il trattamento del dolore, specifico, con personale sanitario e amministrativo dedicato ed è stato uno dei primi centri in Italia su questo. Ricordo inoltre che assoggettandoci a normative particolari, abbiamo il nostro nosocomio dichiarato come "ospedale senza dolore" che nel tempo ha assunto la denominazione di "ospedale e territorio senza dolore". Noi per correttezza abbiamo interpellato chi dirige questo Centro: il dottor Pasquariello, che ringrazio, insieme alla sua équipe composta da validi professionisti ci dice che in 15 anni di terapia antalgica presso il nostro Centro di terapia del dolore solo due persone hanno chiesto l'utilizzo della cannabis, però non alla fine di un percorso, in quanto non avevano voluto sottoporsi ad altri trattamenti precedenti. Mi segnalano anche che, per alcune forme di sclerosi, esistono delle terapie specifiche che loro seguono anche a domicilio. In questo momento ci sono due pazienti con la SLA, che utilizzano una pompa impiantata con il Baclofen, cioè un trattamento molto più complesso fatto a domicilio e seguito dal nostro Centro, per cui con una risoluzione del dolore. Segnalo anche che in tema di terapia del dolore anche con una convenzione esterna, ma soprattutto adesso con molti più specialisti ospedalieri che lo sanno fare è a disposizione per i pazienti valdostani il servizio di agopuntura rivolto ai pazienti oncologici, come ad esempio nel caso in cui si trattano gli effetti dei chemioterapici. Ribadisco quindi che il dolore va eliminato sempre e soprattutto per chi soffre e a chi ha delle altre patologie.

Per arrivare anche dopo aver fatto le considerazioni mediche, alla conclusione politica: noi continueremo con attenzione a seguire questa terapia, a proteggere e ad implementare l'attività del Centro antidolore e a seguire quelle che sono le richieste del Centro e le richieste anche dei pazienti. Se l'uso si manifesterà utile, positivo, insostituibile, come ho detto, non siamo sicuramente contrari ideologicamente, ma dobbiamo tenere conto della nostra realtà. Ripeto, ci sono stati due casi in 15 anni, di pazienti che però non avevano fatto altre terapie e abbiamo una realtà in cui il Centro antidolore funziona bene e non ci sembra in questo modo di dover promuovere una legge che utilizzi questi farmaci, quando, dal punto di vista sanitario, come ho detto, non sembrano in questo momento essere né indispensabili né necessari ed è ancora aperta una discussione soprattutto nazionale sull'uso e le controindicazioni, che, come ho detto, sempre dal punto di vista sanitario vanno affrontate.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente e grazie Assessore per la risposta.

Allora, lei ritiene che, dal punto di vista sanitario, non sia importante, diciamo così, utilizzare questi farmaci, state studiando la cosa, la tenete sotto controllo. In effetti è vero, il Governo regionale la tiene sotto controllo già dal 2012, perché i colleghi di ALPE all'epoca, l'11 luglio per la precisione, presentarono un'analoga iniziativa e venne risposto dall'allora Assessore Lanièce che era una cosa che stavano studiando e che bisognava ancora valutare. Bene, mentre noi valutiamo e ci pensiamo su, ci sono diverse Regioni che nel frattempo sono andate avanti, perché, probabilmente, è vero che la questione è controversa, però magari da loro è un po' meno controversa e hanno cominciato invece a portarsi avanti, chissà che strano...in particolare è accaduto in Puglia, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia, Umbria e Piemonte...va beh, sono tutte e quante Regioni che sicuramente sono meno avanzate delle nostre, perché noi ci stiamo pensando molto di più...

Per venire invece alla questione dei due pazienti, è chiaro che un paziente che non ha conoscenze non chiede, ma questo mi sembra anche normale; quindi basarsi sul fatto che siano solo due è abbastanza specioso. Per quanto riguarda le malattie - non glielo devo dire a lei, ma lo dico a beneficio del pubblico che ci ascolta -, ce ne sono diverse, perché ci sono le mielopatie, il Parkinson, il glaucoma, la sclerosi multipla, l'epilessia, il diabete in alcuni casi, ovviamente c'è tutta la parte tumori, anche perché riduce di molto i problemi legati alla chemio, c'è l'artrite reumatoide e così via. Ora, c'è da fare un distinguo subito rispetto alla mia risposta: non è che le canne sono curative, qui stiamo parlando di farmaci, sono due cose molto diverse, non è che fumandosi una canna uno sta meglio: qui parliamo del principio attivo che viene estratto dalla pianta e prodotto in laboratorio per poi essere dosato a seconda di quelle che sono le terapie. Esiste un farmaco in commercio già dal 2013 che si chiama Cannabis Flos e che è prodotto da un'azienda di Milano e viene normalmente distribuito, quindi non è neanche vero che è così difficile da reperire sul mercato. Il problema è che deve essere regolamentato e gestito da una legge; ho chiesto, appunto, se voi eravate già all'opera, se la stavate già trascrivendo, perché, altrimenti, stia tranquillo che la presentiamo noi. Adesso che è chiaro che voi non la presentate, noi ci prendiamo carico di questo, d'altronde il nostro lavoro è anche questo, cioè quello di proporre leggi, dopodiché discuteremo se effettivamente sia necessario o meno in questa regione dare la possibilità ai malati che abbiamo - e ce ne sono tanti, lo ha ricordato lei - di sostituire la morfina, per esempio, con un principio attivo che sicuramente è meno dannoso e dà meno dipendenza.

Al di là delle questioni puramente tecniche, che ovviamente non posso insegnare a lei nulla da questo punto di vista, però, per quanto riguarda le questioni politiche, io penso che sia un passo avanti che sia noi come Consiglio regionale...ma soprattutto noi lo dovremo fare anche in questa regione per i nostri malati per portarci perlomeno allo stesso livello di tutte le altre.

Presidente - Punto 8 all'ordine del giorno.