Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1283 del 10 giugno 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1283/XIV - Interpellanza: "Ripristino del voto elettronico per le consultazioni elettorali dei Comuni".

Presidente - La parola al Consigliere Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Nous allons parler du vote électronique, un argument qui a déjà fait l'objet dans les législatures passées, dans cette salle de différentes initiatives ou quand même d'actes délibératifs ou inspectifs, pour connaître ou comprendre quelles sont les modalités qui peuvent porter à cet instrument.

Allora, di voto elettronico si è parlato in Valle già nel 1997, perché, dal punto di vista sperimentale, alcuni Comuni per le elezioni comunali avevano adottato quest'interessante modalità, che, a dire anche di chi all'epoca aveva vissuto quest'esperienza, anche di fronte alle perplessità o ai dubbi, soprattutto nei confronti delle persone anziane, si era rivelata, invece, una modalità molto interessante, moderna che garantiva la riservatezza, ma anche l'efficacia e l'efficienza di quello che è un momento importante: quello delle consultazioni elettorali.

Perché quest'argomento torna un po' à la une? Beh, torna à la une intanto perché sia sul Comune di Aosta, in primis, sappiamo tutte le questioni di ricontrolli, di discussioni, di dibattiti, ma anche in alcuni Comuni...

Presidente - Un po' di silenzio per cortesia.

Viérin L. (UVP) - ...dove stiamo assistendo a ricorsi al TAR, o a riconteggi, o a comunque a contestazioni, che sono normali quando ci sono consultazioni elettorali con esito così spesso esiguo...torna à la une quest'argomento. Allora ci siamo presi la briga di andare a ripercorrere un po' le tappe. Dicevamo, 1997 prima idea di sperimentazioni in alcuni Comuni, esperienza positiva. Nel 2002 l'allora Presidente e la Giunta Louvin affidano un incarico di 96 mila euro ad una società di Londra per la predisposizione di uno studio di fattibilità. Insomma, spesso si fanno degli studi di fattibilità tanto per studiare un problema, dopodiché non si capisce perché - ma spesso questo avviene nell'Amministrazione - ma le cose poi scemano e rimangono nel cassetto. Comunque, questo studio di fattibilità viene attraverso una bozza di disciplinare di incarico viene espletato e c'è sicuramente un interessante studio che è agli atti, questo nel 2002. Si arriva nel 2006...non lo vediamo...il nostro super Assessore alla tecnologia e all'innovazione, Aurelio Marguerettaz, propone...e ce lo ricordiamo, perché, insomma, era stata un'esperienza quella del super Assessorato che comprendeva l'innovazione...che è quella dell'esperienza del famoso digitale terrestre, che poi tutti magari ricordiamo anche come qualcosa di non sempre positivo. Tra le varie misure di questo provvedimento, i-2010 la società dell'informazione e i media al servizio della crescita e dell'occupazione...viene costituito un gruppo di lavoro, perché prima ci sono gli studi di fattibilità, poi ci sono i gruppi di lavoro. Un gruppo di lavoro che in delibera ci si premura di dire che non ha costi per l'Amministrazione, comunque ci sono tutti i nostri...i dirigenti del Dipartimento del sistema informativo, Enti locali, INVA...insomma, un gruppo di lavoro che cosa deve fare? Il titolo della delibera è proprio: "Approvazione della costituzione di un gruppo di lavoro per l'impostazione e il coordinamento del progetto del voto elettronico", e siamo al 2006. Nel frattempo la legislazione si muove ed esiste la legge elettorale che è studiata per le elezioni, che prevede tra le varie disposizioni che, se ci fosse, diciamo, il voto elettronico, ci sarebbe la possibilità di adeguare le norme di legge a questo strumento, che è uno strumento diverso rispetto au bulletin de vote.

Esiste poi nel 2008... Presidente, lei risponde in aula su quest'argomento e contestualmente spesso, come quando si risponde in aula, esce un'ANSA, che dice: "per le elezioni del 2008 potrebbe arrivare in Valle d'Aosta il voto elettronico", perché? Perché nella risposta giustamente...tra l'altro, è una risposta che viene data all'ex collega Louvin, che era all'origine della sperimentazione di quel famoso incarico sul gruppo di lavoro, che chiede...ecco, che porta all'attenzione dell'aula questa questione del voto elettronico assieme alla collega Morelli. Nella risposta il Presidente...cioè lei, Presidente, risponde dicendo che già per le elezioni del 2010...insomma, se ne parlava, e comunque "l'issue de cette expérimentation pourra préparer le terrain à l'introduction expérimentale du vote et du dépouillement électronique lors des élections régionales de 2013". Si parlava anche di solo verificare alcune questioni tecniche e questo poi però effettivamente non è ancora in applicazione. Allora, noi al di là di tutta la cronistoria che abbiamo fatto più che altro per dire che effettivamente è un argomento che suscita interesse, perché è abbastanza condiviso anche nel rileggere i dibattiti consiliari, ecco, è un qualcosa che è diffuso ed è abbastanza trasversale.

Noi chiediamo semplicemente se effettivamente, facendo tesoro anche di questi studi, di queste disposizioni, soprattutto con i grandi investimenti che la Valle d'Aosta, bisogna ricordare, fa in ambito di innovazione, che è qualcosa anche di positivo dal punto di vista della misurazione di grado di civiltà o comunque di crescita di una comunità, il fatto di avere grandi investimenti sulla tecnologia e sull'innovazione è qualcosa che sicuramente è positivo. Abbiamo fatto però...abbiamo parlato di banda larga, abbiamo parlato del progetto sperimentale all'epoca di Scaglia nella Val d'Ayas sulla fibra ottica, abbiamo parlato di digitale, di tante altre cose, il voto elettronico è una modalità semplice che potrebbe risolvere, secondo noi, secondo il nostro gruppo, tanti problemi sia per quanto riguarda la trasparenza, l'efficienza, l'imparzialità...ma anche la facilità nell'espletare questa modalità di voto, qualsiasi poi norma si preveda per il futuro da un punto di vista tecnico: preferenza di genere, piuttosto che preferenza plurima, piuttosto che preferenza unica, al di là del sistema di voto, ma la modalità elettronica secondo noi...ecco, i tempi sono maturi effettivamente, dopo la sperimentazione positiva, dopo tutti i buoni propositi, i gruppi di lavoro, gli studi di fattibilità, per addivenire effettivamente, dandoci un obiettivo, che è un appuntamento elettorale che ci dia la possibilità effettivamente di preparare in modo adeguato...dare la possibilità in Valle d'Aosta di votare con questa modalità, dopo esserci confrontati sulla legge elettorale. Noi riteniamo che questa legge elettorale vada comunque modificata, sia per modernizzarla, sia per evitare di incorrere di nuovo nei problemi che questa legge elettorale ha casato nel passato, ma, al di là di tutto, volevamo semplicemente chiedere qual è l'idea del Governo regionale. Grazie.

Presidente - Grazie collega. La parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Oui merci Président.

Non funziona il microfono...

Presidente - Non funziona neanche il mio...

Rollandin (UV) - Non funziona neanche il microfono, altro che voto elettronico...questa è la sfida che...per dimostrare che l'elettronica...se si sente così, io non ho problemi...

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

Presidente - Presidente vada pure avanti.

Rollandin (UV) - Alors je disais, le collègue a déjà fait l'histoire du vote électronique. Dès le début, pour ce qui est de notre Vallée, en 1997 et il faut avouer qu'à ce moment il y a eu les Communes de La Salle, Arnad, Valsavarenche, Issime et Courmayeur, qui avaient fait cet essai, il y avait ces cinq Communes où on avait expérimenté le vote électronique et d'une façon satisfaisante. Les malheurs de ces problèmes sont avant tout deux aspects: le premier c'est que jusqu'à présent l'introduction généralisée du système de vote électronique, dont les coûts pourraient, par ailleurs, s'élever à quelques millions d'euros, semble particulièrement difficile et ce pour différentes raisons: il y a tout d'abord le fait significatif que dans toute Italie le vote électronique est resté au stade d'expérimentation, pour autant que nous sachons même Trento, et j'ai ici les fiches dernières qui ont fait, c'est toujours à niveau expérimental, il n'y a jamais eu quelque chose de définitif. Dans l'une des réalités, Trento, qui a le plus investi dans le vote électronique la dernière expérimentation remonte aux élections provinciales de 2008, et en celles-ci il n'avait pas de valeur légale, c'était écrit dans l'affiche, n'a concerné que 55 sections sur 527.

En second lieu il semble que la mise en place du vote électronique ne reste pas dans les objectifs du Ministère de l'intérieur et donc les électeurs de la Région devraient voter de manière différente selon les consultations électorales. Ça je l'ai expérimenté directement, et encore maintenant, dernièrement, il paraît que ce système n'est pas dans l'intérêt du Ministère de l'intérieur. Il faut également considérer que le vote électronique présente lui-même des problèmes de sécurité et que même si un organisme indépendant garantissait la correction et la qualité globale de ce système de vote, en délivrant une certification, cela n'exclurait pas pour autant des contestations et les recours.

J'ai voulu rappeler ces deux aspects, qui sont un peu à la base du fait que on s'est un peu arrêtés par rapport à la volonté que je répète existait à ce moment...suite au fait qu'il n'y avait pas la volonté de la part du Ministère concerné de rendre en quelque sorte possible et légal le système, on n'a pas insisté. À aujourd'hui on est encore là. Je ne peux plus...évidemment, comme j'avais fait à son temps qu'il paraissait que d'un moment à autre pouvaient changer les choses, à aujourd'hui...j'ai encore vérifié dernièrement que le Ministère de l'intérieur n'est pas intéressé à aller de l'avant dans ce système. J'espère d'avoir donné quand même la réponse, pour le restant on est dans l'attente. Évidemment on reste disponibles, je le répète, à aller de l'avant, à condition que le vote soit évidemment légal, qu'il n'y a pas toujours au niveau expérimental, car autrement il serait un double inutile. Merci.

Président - Merci Président. La parole au Conseiller Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Président.

Oui, c'est difficile qu'on puisse parler de vote électronique si nous n'avons même pas la technologie dans les institutions qui marche, mais bon, à part cela, nous remercions le Président pour ses explications. Nous pensions qu'il y avait quelque chose qui, en effet, avait arrêté ce processus. La requête qu'on pourrait faire c'est de prendre quand même ces recherches qui ont été faites, cet argent qui quand même est de l'argent publique qui a été dépensé pour une finalité, qui était justement celle d'introduire le vote électronique et il serait intéressant de vérifier la possibilité de négocier avec l'État, c'est-à-dire avec le Ministère, et surtout peut-être demander même à nos Parlementaires d'amener la question au niveau national, car s'il y a la volonté dans une communauté, qui pourrait même se distinguer pour cette partie d'innovation...et solliciter, comme vous le disiez, la partie de l'État qui s'en occupe, car nous ne connaissons pas la possibilité pour une Région d'aller toute seule dans une certaine direction. Ce que nous demandions - est l'esprit de notre initiative - c'était de solliciter les institutions, aussi notre communauté sur cet intéressant instrument, qu'on aimerait bien voir dans les prochaines élections ici en Vallée d'Aoste. Ce qui est intéressant c'est que, oui, l'expérimentation a été faite, mais personne n'a poursuivi cette démarche.

Quello che fa specie, o che fa strano più che specie è che un Paese anche...diciamo a livello nazionale come l'Italia, che investe in innovazione, che spesso ha, da un punto di vista elettorale, delle problematiche, non abbia intenzione di procedere in questo senso, e forse questo ci fa anche riflettere. Come dicevamo, sarebbe interessante che la Valle d'Aosta si andasse, senza andare a spendere ulteriori risorse, perché gli studi sono stati fatti, a sollecitare e a verificare la possibilità in autonomia di adottare un sistema elettorale che possa effettivamente essere applicato nella nostra regione. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Laurent Viérin. Con questo punto si chiudono i lavori di questa giornata e i lavori riprenderanno domani alle ore 9.

---

La seduta termina alle ore 20,05.