Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1266 del 10 giugno 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1266/XIV - Interpellanza: "Previsione di recupero e reimpiego della struttura la Tour du Fromage sita in Aosta".

Presidente - Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il Consigliere Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Mi dite solo a chi mi devo riferire? All'Assessore Rini. Quest'interpellanza non ha bisogno di grandi spiegazioni, neanche necessita di un corollario di dati e di numeri come capita spesso per altre iniziative. Come si può notare, l'argomento che andiamo a trattare si inserisce nel solco delle numerose interpellanze, interrogazioni, mozioni, risoluzioni che sono state fatte negli anni sul patrimonio immobiliare pubblico e si pone come scopo principalmente di sensibilizzare il Consiglio e l'Esecutivo su un più corretto e razionale utilizzo del patrimonio di proprietà regionale. Rammenterete le varie iniziative che abbiamo fatto sul palazzo Cogne, sull'ex villaggio dei minatori di Cogne, sull'ex Maternità, sulla vecchia Centrale laitière d'Aoste e quelle più complessive sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Non ricordo però di aver mai affrontato il tema prendendo a riferimento beni immobili di interesse storico, artistico già utilizzati in passato per funzioni pubbliche già a suo tempo ritenuti agibili e in buone condizioni di manutenzione. È il caso della Tour du Fromage di Aosta, quella struttura sita ai margini delle mura romane, in prossimità del Teatro romano, non so se tutti hanno presente di quale edificio sto parlando. Beh, questa torre, quest'edificio, da informazioni che ho io, fino al 2012 fu utilizzata come sede espositiva, come luogo di esposizioni temporanee - per capirsi, mostre ed eventi similari - mentre ad oggi risulta chiusa al pubblico pur essendo classificata nell'elenco dei beni di interesse storico-artistici come restaurata: mi riferisco allo stato di conservazione di questa torre, quindi risulta in ogni caso che l'intervento è stato effettuato. Leggo: "destinazione - sempre dall'elenco - sito culturale chiuso, ora in parte adibito a deposito", ecco, non ho idea dei motivi che hanno determinato questo cambio d'uso, questo cambio di destinazione ed è per quello che, Assessore, pongo la domanda del perché la Tour du Fromage non viene più utilizzata per fini espositivi. Inoltre, nell'elenco delle domande chiedo se sia in previsione una qualche forma di recupero e di reimpiego della struttura e, se sì, quanto costerebbe rimetterla in funzionamento, in carreggiata. Infine - e questo è un po' un nostro pallino che abbiamo dall'inizio, insieme ad altri colleghi -, nel caso sia complicato intervenire con soldi pubblici, anche per questioni di bilancio, se non si sia mai pensato, se non si sia fatta una valutazione per una qualche forma di partenariato pubblico-privato finalizzato alla rimessa in funzionamento di questo sito. Grazie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Rini, ne ha la facoltà.

Rini (UV) - Grazie Presidente.

Grazie collega Guichardaz per portare all'attenzione di quest'aula un tema importante: quello della valorizzazione di quelli che sono i nostri siti, della riqualificazione, ma, come dicevo, soprattutto la rivalorizzazione. La Tour du Fromage, come ricordava, è stata chiusa al pubblico in realtà all'inizio degli anni 2000, poiché erano venuti a mancare i requisiti di sicurezza per l'apertura al pubblico del sito. In particolare l'immobile non era adeguato alla normativa di sicurezza antincendio e risultava necessario un importante, imponente intervento sugli impianti tecnologici.

Per quanto riguarda il secondo punto, la Tour du Fromage si trova all'interno di un ampio comparto urbano, quello di epoca romana, il cosiddetto "Aosta Est", compreso, quindi tra via Torino e via Guido Rey e che si estende sino a comprendere via Vevey e via Antica Zecca, contenendo quindi al suo interno l'area del Teatro romano, la Porta Pretoria, la Torre dei Balivi e la cinta muraria di Aosta. L'intera area, per cui anche l'intervento di recupero e la messa a norma dell'immobile in questione, rientra nell'ambito di un progetto complessivo approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 726 del 14 marzo 2008, finalizzato al restauro e alla valorizzazione del rilevante patrimonio archeologico e storico. Considerate le dimensioni del progetto e le ingenti risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dello stesso, l'Amministrazione regionale realizzerà gli interventi suddividendoli per fasi e quindi in fasi successive, però è nostra ferma intenzione andare avanti. Guardi, abbiamo avuto una riunione solamente nella giornata di ieri proprio per capire come possiamo andare avanti, ovviamente facendo i conti con le risorse attuali, però come riuscire a creare un calendario e un cronoprogramma proprio in merito a questo. Un primo stralcio funzionale del progetto ha riguardato gli importanti interventi di tutela e conservazione effettuati presso il complesso monumentale della Porta pretoria.

Per quanto concerne invece più propriamente la Tour du Fromage, gli edifici adiacenti di proprietà regionale, il progetto ipotizza la creazione di un sistema di funzioni strettamente legate all'area archeologica del Teatro romano, prevedendo la realizzazione di sale museali, di ambienti attrezzati per la didattica, e questo è un punto che ci sta particolarmente a cuore, perché abbiamo visto negli ultimi anni come le iniziative didattiche - quindi destinate ai ragazzi, siano essi studenti, ma anche fuori dall'attività prettamente scolastica - siano importanti per la rivalorizzazione, l'avvicinamento dei nostri giovani, quindi nel futuro anche...la riscoperta proprio di siti e abbiamo potuto constatare, e i dati lo confermano, come queste attività riscuotono davvero un interesse forte, particolare sia per i valdostani, ma anche per i turisti e penso a quelle attività che calendarizziamo e programmiamo da anni durante il periodo estivo.

Tornando alla risposta, e mi scuso per la precisazione, dicevo di sale museali, di ambienti attrezzati per la didattica, oltre a nuovi spazi per uffici e servizi strettamente legati alla gestione del sito. Una corretta stima dei costi per tale intervento inerente potrà essere effettuata solamente dopo un dettagliato rilievo dello stato di fatto e della definizione degli elaborati progettuali a livello preliminare, definitivo ed esecutivo. Le ripeto, quindi, che siamo davvero in fase di studio di come si possa procedere proprio in questa direzione.

Per quanto riguarda l'ultima domanda, le forme di gestione della Tour du Fromage devono necessariamente essere considerate, e quindi ci ricolleghiamo a quanto appena detto, all'interno del sistema cui la torre appartiene, quindi l'area Aosta Est. Qualora all'interno del POR FESR 2014-2020 venisse approvata la scheda progettuale presentata...lo auspichiamo, e qua le rispondo anche fuori dalla domanda depositata, quindi se ci sono in previsione...lei faceva riferimento ai privati, lei sa che io condivido con lei questa strada, ma qua abbiamo provato anche a...con quest'altro percorso, che sicuramente è significativo...quindi, dicevo, qualora venisse accettata questa scheda, qualora venisse approvata, presentata appunto dal Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali, sarà oggetto, tra l'altro, di interventi per la realizzazione di un'opera importante, che mi sta particolarmente a cuore, che è il collegamento tra il Teatro e il complesso monumentale dei Balivi, con la creazione di un percorso di visita che si svilupperà lungo un tratto est della cinta muraria, ha presente quel passaggio proprio molto suggestivo che collega la Torre dei Balivi con il centro, con la via di Augusta Pretoria, passando proprio per la Tour du Fromage. Tali attività, integrandosi con quelle già realizzate dalla Sovrintendenza, modificheranno significativamente la fruibilità del sito e potranno quindi rappresentare e costituire un reale incentivo per un eventuale intervento del privato, perché sappiamo come sia difficile, senza cadere nella retorica della citazione del momento che stiamo attraversando, trovare lo stimolo giusto per far sì che il privato venga attratto dall'investimento in un'opera di questo genere. Sicuramente in un progetto così ambizioso, qualora venisse approvato, ci saranno tutti gli estremi necessari per far diventare questo luogo un luogo accattivante anche per un intervento da parte dei privati. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore. Per la replica, ha chiesto la parola il Consigliere Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie per la risposta, a me risultava 2012, mi è stato detto così, prendo atto che il mancato utilizzo, per problemi di messa in sicurezza immagino, risale al 2000. Noi insistiamo e continuiamo ad insistere sul fatto che la Regione Valle d'Aosta, così come gli Enti locali o comunque, diciamo, il pubblico, devono assolutamente avere una miglior consapevolezza delle proprie potenzialità in termini proprio di risorse immobiliari, di patrimonio ed è anche il motivo per cui insieme ai colleghi abbiamo sollecitato in questa legislatura più e più volte una presa di coscienza e di responsabilità sul patrimonio immobiliare. Il patrimonio artistico, culturale...cioè questi siti sono ulteriormente da valorizzare, perché rappresentano, oltre che degli immobili che possono essere impiegati per usi civili o comunque ad uso ufficio o ad altro, rappresentano anche proprio un patrimonio in termini di presentazione della città di Aosta o della Regione Valle d'Aosta ai turisti o alle persone che sono interessate a questo tipo di turismo, cioè ad approfondire il percorso storico-culturale e via dicendo.

La Tour du Fromage l'abbiamo presa quale esempio, ma non è solo la Tour du Fromage ad essere attualmente inutilizzata, ma la Tour du Fromage rappresenta un bellissimo esempio di integrazione in un ambito storico, una concentrazione di provenienze, di epoche e di caratteristiche così...anche architetture diverse, che, secondo me, deve essere valorizzata e viene valorizzata ulteriormente rendendola fruibile e accessibile al pubblico. Rimaniamo in attesa anche lì di avere poi ulteriori indicazioni su eventuali progress nel recupero di questi siti, l'invito è sempre lo stesso, cioè quello di non dimenticarci che la Valle d'Aosta è comunque uno scrigno di bellezze sia ambientali, sia culturali, sia storiche, che non può non essere valorizzato soprattutto in un momento come questo, senza entrare in retoriche varie, in un momento come questo in cui è necessario anche riparametrarsi e reinventarsi in qualche maniera, perché mancano evidentemente quelle risorse che un tempo andavano magari anche a compensare situazioni di un certo tipo. Grazie.

Presidente - Grazie. Punto 15 all'ordine del giorno.