Oggetto del Consiglio n. 1262 del 10 giugno 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1262/XIV - Interpellanza: "Situazione dei lavoratori occupati nei cantieri forestali".
Président - Pour l'illustration, la parole au Conseiller Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
L'interpellanza non ha bisogno di particolari esposizioni essendo a nostro parere abbastanza chiare la premessa e le successive questioni poste. Leggo quindi la premessa così come l'abbiamo scritta, riservandoci poi eventualmente di replicare dopo le sue risposte: "la cantieristica forestale negli anni ha contribuito al mantenimento del territorio e del patrimonio forestale fornendo nel contempo occasioni di lavoro ad un consistente numero di valdostani. Da qualche anno si è scelta la strada dell'affidamento dei cantieri forestali a ditte private, intervenendo in alcuni casi sui meccanismi di assunzione con l'obiettivo dichiarato di tutelare parte della manodopera storicamente impiegata nelle attività di tutela e conservazione del territorio. Tali meccanismi, però, hanno dimostrato in alcuni casi di non funzionare adeguatamente ingenerando problemi di inoccupazione in fasce di persone difficilmente reinseribili nel mondo del lavoro, con conseguenti costi sociali e indiretti (dovuti principalmente al sistema dei sussidi e dell'assistenza) difficilmente quantificabili. Anche le cosiddette "clausole sociali" inserite nei disciplinari di appalto si sono rivelate scarsamente utili a fronteggiare le problematiche di inoccupazione delle fasce più a rischio aggravando ulteriormente la situazione economica (e sociale) di persone e nuclei familiari che confidavano in tali impieghi quale unica fonte di sostentamento". Seguono poi una serie di domande, attendo le risposte dell'Assessore Testolin, poi mi riservo, appunto, di replicare. Grazie.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Nelle domande sono richiesti tutta una serie di dati per cui una parte verranno letti, poi darò copia al Consigliere Guichardaz per avere una situazione più ampia di quelli che sono i numeri. Per il primo quesito: "quante sono le persone stabilmente impiegate nella cantieristica forestale prima dell'esternalizzazione che lavorano ad oggi nel settore (si richiede di fornire dati di raffronto tra le ultime tre annualità prima dell'esternalizzazione e quelle successive)" si evidenzia come nel raffronto nelle ultime tre annualità 2008, 2009, 2010, prima dell'esternalizzazione, e quelle successive 2012, 2013, 2014, in merito al numero di persone stabilmente impiegate nella cantieristica forestale, si evidenzia una differenza sicuramente importante, passando complessivamente da dei numeri che, diciamo, impiegavano tra cantieri ordinari e straordinari nel 2008 circa 750 persone, nel 2009 circa 840 e nel 2010 circa 830 alle circa 400 impiegate tra il 2012 e il 2014, tra operai assunti con clausola sociale e operai assunti con i piani straordinari, anche se poi in realtà nel 2013 e nel 2014 numerose maestranze che hanno partecipato ai cantieri coinvolti nella clausola sociale hanno partecipato a più di un cantiere. Nel 2011 l'attività era stata svolta tramite la Società di servizi coinvolgendo circa 600 persone. Tale minor occupazione nel suo complesso è evidentemente determinata da un calo complessivo delle risorse nei bilanci regionali che si è evidentemente ripercosso anche sui finanziamenti destinati a questo settore e questa è un po' la causa primaria del ridimensionamento.
In merito al secondo punto: "complessivamente quante persone lavorano ad oggi nei cantieri forestali, con quali modalità, come sono distribuite sul territorio e i relativi costi suddivisi per ciascun cantiere (si chiede di indicare il costo del lavoro dichiarato dalle singole ditte e le eventuali commesse a favore delle società di intermediazione o di fornitura di manodopera, ad esempio la Società di servizi)", va precisato rispetto a questo quesito che la Regione per le assunzioni degli operai non si avvale di società di intermediazione, ma prevede direttamente attraverso la graduatoria creata con apposito bando nel 2011 e poi rifatto lo scorso anno per prorogare la graduatoria stessa, come già evidenziato anche in altre interpellanze. Ad oggi le persone che lavorano nel settore sono al momento 50 presso le imprese tramite la clausola sociale, 131 nei piani straordinari over 50 e over 45. A completamento degli affidi dei lavori alle ditte tramite l'esternalizzazione si conta di assumere ulteriori 65-70 operai, mentre nei piani straordinari, in base alle pre-adesioni che a suo tempo ci sono state fornite su richiesta dell'Assessorato, sono previste ulteriori 100 assunzioni, per arrivare così a circa 120 assunzioni con la clausola sociale e circa 230 assunzioni con i piani straordinari.
Gli interventi sono distribuiti capillarmente su tutto il territorio regionale, con una prevalenza per quanto riguarda l'organizzazione dei cantieri in economia nella Media e Bassa Valle, in quanto maggiori sono le maestranze che vi risiedono, questo anche per non incidere sulle spese di trasferimento del personale stesso. Le risorse per gli interventi sono di 2.900.000 euro per le esternalizzazioni, che andranno a generare circa 40-45 interventi puntuali e 2.600.000 euro per i cantieri straordinari, così come era già stato decretato in sede di esposizione di bilancio.
Per quanto riguarda il terzo punto: "se le persone assunte prima dell'esternalizzazione e non riconfermate a seguito della stessa producono costi a carico della collettività sotto forma di sussidi, esenzioni, assegni legati al diminuito reddito; a tale proposito si richiede di fare anche una stima per verificare se la diminuzione di risorse a favore del settore della cantieristica forestale abbia ingenerato di riflesso costi su altri capitoli di spesa", ebbene, rispetto a questo, si segnala come dall'analisi dei dati occupazionali citati or ora si evince che una parte del personale già impiegata nei cantieri forestali, quindi 100-120 persone, non ha trovato direttamente occupazione tra le nostre maestranze, ciononostante da delle analisi e delle verifiche condotte internamente in maniera non scientifica, ma proprio per andare a verificare questo tipo di dato, risulta che buona parte di queste ha comunque saputo trovare occupazione al di fuori del settore specifico. Per quanto concerne le maestranze con problematiche fisiche, invece si è comunque sempre agito con particolare attenzione privilegiandole nelle assunzioni dei piani straordinari anche laddove le stesse maestranze non avessero avuto i requisiti di età ed era una situazione che già avevamo analizzato lo scorso anno proprio per andare incontro a questo tipo di esigenza. Ciò detto, è comunque probabile che il calo occupazionale, che è dettato dalla durata del periodo lavorativo, possa avere appesantito i costi a carico della collettività sotto forma di sussidi, esenzioni o altro, però sinceramente non siamo in grado di quantificare.
Per quanto riguarda il quarto quesito: "se vi è l'intenzione, alla luce dei dati forniti, di rivedere il modello ad oggi in uso al fine di direzionare correttamente le risorse, più precisamente si vuole sapere se ci sia la volontà di procedere ad una progressiva reinternalizzazione dei cantieri forestali...", si sottolinea come i dati sopra riportati evidenziano una sostanziale stabilizzazione delle assunzioni negli ultimi anni, con un riequilibrio evidente soprattutto nell'annualità in corso per quanto concerne le risorse destinate all'assunzione diretta degli operai per la gestione dei cantieri internamente. Si considera che al momento tale situazione rappresenti, anche in funzione delle risorse a disposizione, un compromesso spendibile anche per il prossimo futuro, garantendo, da una parte, l'avvicinamento all'età pensionabile per quei lavoratori di età più avanzata e, dall'altra, costituisce, comunque, ancora un'opportunità occupazionale tramite l'affidamento a ditte esterne, che parimenti costituiscono un importante tassello nel tessuto socio-economico della nostra Regione. Ciò non esclude tuttavia che si potranno prendere in considerazione soluzioni alternative che nel medio periodo possano stabilizzare l'attività specifica del settore, soprattutto andando a stabilizzare quelle che saranno le risorse finanziarie da destinare allo stesso e mirando anche e soprattutto ad un ringiovanimento delle maestranze interne che sono impiegate anche a tempo indeterminato e che potrebbero, stabilizzando la situazione finanziaria, anche, diciamo, dare un ringiovanimento proprio per una rotazione tra quelli che saranno i pensionamenti e quelle che potranno essere le nuove assunzioni. Grazie.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore per i dati interessanti che provvederemo poi ad analizzare e ad elaborare in altre sedi. Lei ha detto che mancano risorse, ne prendiamo atto, lo sappiamo, sono due anni che discutiamo...bilanci che progressivamente vanno a diminuire in maniera importante, però l'obiettivo anche dell'interpellanza è quello di sensibilizzare la parte politica ad un ragionamento di sistema. Allora, è vero che i capitoli di bilancio sono dedicati a singole attività e a singoli capitoli, quindi le risorse per le aree boschive, le risorse per il controllo del territorio e via dicendo, ma noi ci dimentichiamo sempre - la sua risposta è, appunto, in questa direzione - che, nel momento in cui viene a diminuire, comunque, l'impiego di lavoratori che prima erano impiegati per queste professionalità che per anni, comunque, sono cresciute all'interno di un contesto...quando vengono meno questi impieghi, qualcun altro li deve supportare. Allora, è bene che ci sia un recupero in altri ambiti, anche se, a nostro parere, la perdita di professionalità da parte di persone che, comunque, avevano delle competenze acquisite nell'ambito della sentieristica, diciamo, della tutela dei boschi è una perdita, ma dall'altra parte qualcuno deve intervenire...è per quello che parliamo di sussidi, che parliamo di assegni di disoccupazione ed altro. Se poi noi non ragioniamo in termini di sistema, è ovvio che quello è un altro capitolo, magari interviene pure lo Stato, quindi non è direttamente la Regione e può essere una cosa di cui ci disinteressiamo o parzialmente non ci interessiamo. Il primo invito quindi è quello di ragionare in termini di sistema, quando il sistema non funziona, siccome la coperta è un po' quella, viene meno da una parte magari l'impiego di risorse, ma qualcuno deve intervenire, perché altrimenti abbiamo delle larghe fasce di popolazione che si trovano poi in condizione di povertà e non è possibile lasciarle in queste condizioni. Tra l'altro, poi sussidi che intervengono o magari per persone che, oltre a tutto il resto, non lavorano neppure, quindi si trovano anche in una situazione di inattività spesso frustante anche proprio da un punto di vista individuale, psicologico, di costruzione anche di una dignità e di una personalità. Questa cosa qua quindi, secondo me, è importante che venga discussa in termini più ampi.
Ultima annotazione: qua non parliamo come spesso sentiamo dire di un ammortizzatore sociale. I cantieri forestali qualcuno in alcuni casi li ha definiti come una sorta di grosso ammortizzatore sociale utilizzato per fasce di persone difficilmente recuperabili altrove. No, la realtà è diversa, noi abbiamo avuto in questi anni, negli anni passati delle grosse professionalità impiegate nei cantieri forestali, cioè persone che hanno maturato delle competenze, come dicevo prima, che, secondo noi, devono essere comunque impiegate, perché sono una perdita. L'internalizzazione che noi proponiamo, che comunque abbiamo chiesto come modello alternativo è proprio per recuperare le professionalità non a discapito magari di società, di ditte e di imprese che oggi lavorano in quell'ambito e magari anche onorano i propri contratti, ma proprio per il motivo che si diceva prima, quindi è importante vigilare su quest'aspetto e continuare ad essere presenti. Grazie.
Presidente - Punto 11 all'ordine del giorno.