Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1225 del 20 maggio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1225/XIV - Interrogazione: "Iniziative per la riduzione dello spreco alimentare dei prodotti freschi e a lunga conservazione".

Presidente - La parola all'Assessore Bianchi.

Bianchi (UV) - Quest'interrogazione è riconducibile a competenze sia dell'Assessorato al territorio e ambiente sia a quello della sanità, quindi per i punti 1 e 2: "quali iniziative sono state realizzate per la riduzione dello spreco alimentare dei prodotti freschi e a lunga conservazione e quali risultati" e "se e come sono state coinvolte le imprese e le associazioni di volontariato operanti nel terzo settore capaci di dare corso a progetti per il recupero dei freschi" come premessa in ordine generale, direi innanzitutto che una corretta politica di gestione dei rifiuti deve concretizzarsi necessariamente attraverso azioni che consentano la riduzione della produzione dei rifiuti, il potenziamento ed il miglioramento delle raccolte differenziate volte alla massimizzazione del recupero dei rifiuti come materia e la riduzione dei residui da avviare allo smaltimento finale.

La lotta allo spreco alimentare sicuramente è riconducibile a tutte le misure e, in collaborazione con i soggetti che a diverso titolo operano a livello istituzionale e a livello del terzo settore, ogni politica e conseguente azione nel settore ambientale non può prescindere da un coordinamento con tele politiche sociali.

In tale ottica il nostro Assessorato ha già avviato un programma triennale di riduzione dei rifiuti e in occasione della Settimana europea di riduzione dei rifiuti 2014, ha realizzato iniziative volte proprio a promuovere azioni di prevenzione dello spreco attraverso la sottoscrizione di accordi con la grande distribuzione, la costante azione di informazione e sensibilizzazione, la corretta conservazione di alimenti freschi e non, il riutilizzo di residui di alimenti attraverso appunto la promozione anche di vecchie ricette e la partecipazione al gruppo di lavoro inter-assessorile sugli sprechi alimentari.

Mi soffermerei qualche secondo su un'iniziativa nata in seno alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, che ha coinvolto Slow Food Valle d'Aosta e Fondazione comunitaria onlus che ha rilanciato durante la cena tenuta presso la sede dell'Istituto alberghiero di Châtillon, una campagna per la raccolta fondi al fine di avviare un'esperienza di raccolta e di distribuzione del cibo fresco in Media e Bassa Valle. A tal fine si sono raccolti circa 2 mila euro; tale cifra, che sarà implementata da altre raccolte fondi, sarà destinata a sostenere il lavoro di volontari che realizzeranno, in particolare, attività che consisteranno nel ritirare dai vari negozi e supermercati, chiamati donatori, tutti gli alimenti che, per errore di confezionamento, prossimità alla scadenza o altri motivi, non sono più commercializzabili. L'Assessorato del territorio e ambiente inoltre ha dedicato particolare attenzione alla problematica della riduzione dello spreco alimentare e ha dedicato un apposito capitolo del programma di riduzione dei rifiuti, che sarà allegato al piano regionale che andremo a discutere di qui a poco. Il programma allegato di gestione dei rifiuti con riferimento agli alimenti, al di là delle specifiche iniziative della Regione, prevede che devono essere previsti integrazioni e adeguamenti a quelle che saranno le risultanze anche di EXPO 2015, che ha come tema proprio la riduzione dello spreco alimentare.

Il gruppo sulle eccedenze alimentari si è insediato nel novembre del 2013 e da allora ha effettuato otto incontri volendo conseguire i seguenti obiettivi: monitorare e analizzare il fenomeno delle eccedenze alimentari e del recupero delle altre tipologie di beni e materiali; ideare, progettare e coordinare le iniziative volte al recupero e alla ridistribuzione; monitorare e valutare gli interventi realizzati e informare e sensibilizzare il territorio rispetto a questo tema. Il gruppo ha deciso di redigere un progetto di sistema di durata triennale nel quale incardinare dapprima tutte le azioni in essere in un disegno complessivo di ampio respiro e poi integrare con ulteriori forme di aiuto, interventi innovativi secondo i seguenti assi: contrasto allo spreco negli esercizi commerciali, progetti di riuso di beni non alimentari, iniziative di formazione, sensibilizzazione e via dicendo e iniziative di reclutamento e di formazione di nuovi volontari.

Per quanto concerne il punto relativo al contrasto delle eccedenze presso le mense aziendali, si è verificato che in quella dell'Azienda USL i pasti non consumati giornalmente sono in quantità estremamente limitate e pertanto si può immaginare un loro reimpiego solo all'interno di un sistema di raccolta diffuso, che preveda l'impiego di abbattitori e il coinvolgimento di altre mense aziendali per far convergere i vassoi verso la mensa Tavola amica della Caritas. Nelle mense scolastiche invece è già da mesi in atto un progetto di recupero di pane e frutti riutilizzati quasi totalmente per merende e altre destinazioni. Si è progettata poi nel dettaglio l'apertura di un emporio solidale nel quale coinvolgere in modo primario e sistematico il mondo del volontariato da supportare in un'ottica di sussidiarietà e di valorizzazione di quanto già oggi è operativo in Valle d'Aosta e di promuovere il principio della restituzione già inaugurato con la legge sul microcredito, affidando parte del servizio alle stesse persone in stato di necessità che beneficiano dei beni alimentari distribuiti dall'emporio stesso. Saranno raccolti e distribuiti secondo un sistema di selezione e di controllo, in accordo con i servizi sociali del territorio, a prezzi modici i prodotti freschi, latticini, yogurt e via dicendo...recuperati dalla grande distribuzione e generi alimentari non deperibili messi a disposizione dalla rete del Banco alimentare.

È stata individuata la struttura che potrebbe ospitare l'emporio solidale, ubicata nel comune di Aosta in zona facilmente raggiungibile e disponibile, in comodato, d'uso da luglio del 2015. Il locale di proprietà di Vallée d'Aoste Structure risulta spazioso, disposto su più livelli e con la possibilità di adattarlo alle esigenze progettuali seppur con alcune opere di manutenzione di cui la Regione si farà carico. Così come concordato all'interno del gruppo di eccedenza, il CSV nel mese di settembre 2014 ha messo a bando una somma pari a 30 mila euro secondo quanto stabilito dalla Commissione regionale di coordinamento della progettazione sociale della Regione Valle d'Aosta. Si sono presentate, diciamo, due cordate di cui una con l'idea di contestualizzare nel nostro territorio il progetto Emporio solidale realizzato a Modena, il progetto Portobello, l'altra invece con l'idea di promuovere nuovi interventi per la raccolta dei prodotti e delle eccedenze alimentari di ogni tipologia, l'armadio contenitore, tanto per chiarirci.

Con l'obiettivo di creare una rete solidale ampia e rappresentativa, si è stabilito di unire i due progetti e le due aggregazioni per condividere con l'Amministrazione regionale e il gruppo un unico progetto nel quale raccogliere il fresco dalla grande distribuzione. Alcuni gruppi hanno già dato la loro adesione, verrà raccolto il secco dagli armadi che sono già in costruzione e che il Banco alimentare distribuirà in alcuni supermercati, dove i cittadini potranno depositare in qualunque giorno della settimana le loro donazioni al di là delle tradizionali collette alimentari. Nel frattempo è allo studio un progetto grafico coordinato per allestire, con costi contenuti e il concorso del volontariato, spazi accoglienti dove le persone in situazione di difficoltà economica possono trovare una situazione simile a quella di altri luoghi di commercio alimentare, ma anche una serie di forme di comunicazione che uniscano al lancio di quest'iniziativa una campagna di sensibilizzazione e di coinvolgimento di nuovi volontari attratti da un'azione concreta, nuova, ma reale.

Nell'ambito dell'emporio, poi, a cura di volontari esperti, saranno attivi sportelli tematici di sostegno e aiuto ai cittadini fragili per dare un supporto in materia di economia domestica, di orientamento e di tutela, in collaborazione con gli sportelli sociali e tutti i punti di informazione e i servizi presenti sul territorio regionale. Un'azione di solidarietà corale dunque, che vede l'Amministrazione regionale un facilitatore di processi interamente, o quasi, concretizzati dalla società civile per il tramite del terzo settore e di tutti i cittadini che vorranno partecipare. Grazie.

Presidente - La parola al collega Roscio.

Roscio (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Grazie Assessore per la risposta, ma il tema dello spreco alimentare non è solo un tema connesso ai rifiuti, ma ha una valenza ben più ampia, tant'è vero che nell'interrogazione noi abbiamo messo sì valenza ambientale, ma anche sociale ed economica. Il progetto che è stato presentato, quello dell'emporio, noi vorremmo...adesso abbiamo appreso che da luglio i locali saranno a disposizione, quindi speriamo che con l'estate la cosa diventi pienamente operativa, anche perché, se andiamo a vedere i numeri di Altra Realtà, c'è un coinvolgimento non solo del volontariato, ma delle imprese, degli operatori del settore sociale, con delle ricadute importanti sotto tutti i punti di vista e solo per citare alcuni esempi: il last minute market dice che recuperano oltre 300 pasti al giorno dalla grande distribuzione e mettono anche dei valori, che si aggirano sulle centinaia di migliaia di euro di denaro risparmiato e quindi cose che non finiscono buttate nelle discariche, ma vengono redistribuite con vantaggi per tutti. Quello che vorremmo è che quello che viene prospettato come un futuro prossimo diventasse un presente e su questo mi consenta una battuta: è stato citato l'EXPO, l'EXPO che appunto, come ha ricordato anche il Presidente Viérin, è stato visitato dall'Ufficio di Presidenza...ecco, non vorremmo che si ripetesse per queste situazioni quello che è successo per EXPO, sostanzialmente in EXPO la Valle d'Aosta non esiste e spiace osservarlo perché altre realtà ugualmente marginali, piccole come la Valle d'Aosta, non colossi economici hanno trovato il modo per potersi promuovere. Spiace veramente vedere che niente della Valle d'Aosta è presente in EXPO se non, come abbiamo appreso, quella settimana di luglio, ma attualmente altre realtà si fanno conoscere e riescono a coinvolgere i visitatori a differenza di quanto noi non siamo riusciti a fare. Tra l'altro, il tema di EXPO è proprio Nutrire il pianeta, noi speriamo che almeno su questa cosa concreta di Aosta la rassicurazione sia veramente concreta e che si riesca a partire dalla fine dell'estate. Io penso che, se a luglio i locali saranno disponibili, verso la fine dell'estate si riuscirà...però l'Assessore ha detto che la Regione si farà carico dei lavori, quindi l'Assessore è lei. Grazie.

Presidente - Punto 5 all'ordine del giorno.