Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1210 del 6 maggio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1210/XIV - Interpellanza: "Problematiche relative alla procedura di mobilità del personale avviata dalla Casa da gioco di Saint-Vincent".

Presidente - Per l'illustrazione chiede la parola il Consigliere Ferrero; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Non saremmo qui a parlare in continuazione del Casinò, se da parte della Casa da gioco, sulle richieste che facciamo di accesso agli atti, ci fosse un po' più di disponibilità. Abbiamo capito però che la disponibilità non c'è, abbiamo anche intrapreso un'azione con il Tribunale amministrativo regionale, abbiamo fatto un ricorso per vedere una volta per tutte se potremo avere questo atti o meno...perché diversamente continuiamo a venire qui, in Consiglio, in una situazione che è quasi da commandos, perché un collega deve andare a fare le foto quasi di notte per riuscire a capire a che livello c'è l'acqua (è capitato anche a me, con una centralina, a Courmayeur). I documenti dobbiamo procurarceli in maniera fortunosa, quindi l'attività del Consigliere regionale si trasforma in un'attività di investigatore privato, ma non siamo pagati per questo e non siamo neanche preparati per questo, quindi perdiamo un sacco di tempo per ottenere quello che ci dovrebbe essere dato normalmente.

È importante capire la situazione attuale della Casa da gioco e capire com'è avvenuto il declino, guardando anche un po' storicamente che cos'è accaduto. Non avendo gli elementi, ad esempio su questa questione, che è una questione che sulla base della documentazione...che non è una documentazione di accesso agli atti, ma è una documentazione fortunosa, quindi poi si rischia ancora di venir qui e di dire una cifra che magari non è la cifra giusta...comunque, da quello che mi risulta, c'era stata nel 2009 una transazione, cioè un accordo che aveva portato all'esborso di 900 mila euro e di cui poi ho scoperto che si era già parlato all'interno del Consiglio regionale...perché? Perché non sarebbe stata rispettata dal Direttore del personale una comunicazione che doveva essere effettuata nei confronti dei lavoratori per una problematica interna.

Noi quindi chiediamo semplicemente di riuscire a capire a quanto ammonta la cifra esatta che è stata erogata dalla Casa da gioco, e quindi tolta dalle tasche dei valdostani, se sono stati presi dei provvedimenti nei confronti del Dirigente responsabile, e soprattutto se il Dirigente responsabile, nell'anno riferito all'episodio, ha preso la famosa "indennità per il raggiungimento dei risultati", perché vorremmo anche capire, allora, di che risultati si tratta, e soprattutto se, ad avviso del Governo regionale, ci sia, ci possa essere o sia stata già esaminata la questione di un'eventuale responsabilità per danno erariale, con quindi il successivo coinvolgimento della Corte dei Conti.

Presidente - Per la risposta chiede la parola l'Assessore Perron; ne ha facoltà.

Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.

La vicenda che lei richiama, collega, risale a sei anni fa, quindi è stata oggetto già di altre iniziative alle quali è possibile accedere, ma adesso non le ricordo. Su questo sottolineo che nessun giudice ha mai emesso un giudizio di irregolarità sulla procedura che è stata adottata. Non vi è stato un errore di comunicazione, vi è stata l'applicazione (e qui alcuni lavoratori l'hanno contestato) di un punto per certi aspetti controverso della "223", che è stato oggetto anche altrove di numerose controversie e decisioni contraddittorie adottate dalla stessa Corte di Cassazione.

La transazione: all'epoca la società, con il solo fine di non esporsi a un lungo e oneroso contenzioso, sostanzialmente ha deciso di estendere ai ricorrenti l'importo minimo di incentivazione riservato agli altri lavoratori interessati dall'accordo sindacale. In considerazione del numero di dipendenti coinvolti e del risparmio maturato la transazione non è stata considerata particolarmente onerosa. Il costo complessivo della procedura fu di 2,5 milioni di euro una tantum e nel complesso portò ad una riduzione del costo del lavoro su base annua di 4 milioni di euro. Si tratta di un costo che la società avrebbe dovuto sostenere almeno sino alla fine del 2013; quindi nel quinquennio, calcolato sinora, c'è stato un risparmio di circa 17 milioni di euro.

Punto 2: non si ravvisarono allora gli estremi per nessun provvedimento nei confronti del Dirigente.

Punto 3: il Direttore del personale non ha ricevuto alcun premio specifico per l'attuazione della procedura di mobilità in oggetto, c'è stato il riconoscimento positivo di tutti i soggetti coinvolti, formalmente recepito dalla dichiarazione congiunta sulla chiusura della procedura di mobilità, che è stata sottoscritta a settembre del 2009 da Regione, azienda e organizzazioni sindacali. In questa dichiarazione è specificatamente menzionato e sottoscritto che la procedura fu attuata correttamente.

Punto 4: per quel che ci riguarda, anche da parte dell'Amministrazione regionale non risulta emergere nessun comportamento tale da giustificare l'adozione di provvedimenti d'altro tipo che lei evocava nell'illustrazione. Grazie.

Presidente - Grazie Assessore. Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Ferrero; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Ormai è una specie di ritornello: anche quando la Casa da gioco perde, per l'Assessore Perron comunque va sempre bene! Qui hanno tirato fuori 2 milioni e mezzo e dice: "ma ne potevamo perdere di più". E allora cosa succede? Il principio che viene fuori, in pratica, è quello che il personale all'interno della Casa da gioco non sta facendo nulla in base a quello che dice l'Assessore Perron, perché ce li togliamo dalle scatole prima e quindi risparmiamo! Questo è lo stesso principio che è venuto fuori dalla risposta che mi aveva dato precedentemente, perché...benissimo, abbiamo tirato fuori 2 milioni e mezzo, ma ne potevamo spendere 4...mah, io non riesco a capire sinceramente che risposta è! È una risposta coerente con quelle del tipo: "la sorte ci ha remato contro, abbiamo perso in quella serata un milione e 200 mila euro con un cliente", e va tutto bene! Però non si riesce a capire anche fin dove arriva, fin dove si spinge la responsabilità dei Dirigenti. Perché comunque abbiamo un Capo del personale che era Capo del personale già all'epoca, che ha fatto uno splendido articolo, tra l'altro, inviato anche a La Repubblica, in cui addirittura si lamentava del fatto che i Dirigenti venivano pagati troppo poco e sul fatto che, invece, il Dirigente ha una grande responsabilità. Questo signore, che è il signor Buat, se non sbaglio prende 138 mila euro lordi all'anno più i benefit, e si lamentava che non erano sufficienti...ma allora fin dove va la responsabilità? Se non è questa la gestione del personale, togliamo il Direttore del personale, perché se i risultati sono questi, sinceramente non riusciamo a capire dove si vuole andare a parare! Ma lo capiremo tra un po', quando tratteremo la successiva interpellanza, nella quale spero di avere una risposta un pochettino più esaustiva, perché lì non si potrà andare a fare una disquisizione come quella che è stata fatta adesso, perché si tratterà di dire se c'è una responsabilità o non c'è una responsabilità.

Presidente - Grazie collega Ferrero. Punto 30 all'ordine del giorno.